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Sport

La Samp rimonta con Borini nel finale e si aggiudica meritatamente il derby di Coppa ai rigori

Super User 25 Settembre 2024 630 Visite

Sovvertendo il pronostico, la Sampdoria vince ai rigori il derby di Coppa Italia e nel turno successivo affronterà la Roma. Genoa in vantaggio al 9' con Pinamonti, che riceve da Badelj di prima intenzione dopo un'errata rimessa dal fondo di Romagnoli e spedisce la sfera contro il palo interno e poi in rete. Nel prosieguo di primo tempo la partita, combattuta e aspra ma leale, vive su continui capovolgimenti di fronte, con parecchie conclusioni da ambo le parti, anche se il portiere rossoblù Leali è nettamente il più impegnato e compie almeno due interventi miracolosi.

Nella ripresa la Samp si fa più intraprendente, ma il Grifone sembra controllare agevolmente le iniziative avversarie e Leali non deve più lavorare, ma col passare dei minuti il predominio doriano sale, in specie dopo le prime sostituzioni decise dai tecnici. Tra i rossoblù esordisce Miretti, ma ben più efficaci sono le scelte di Sottil, come attesta l'azione del gol del pareggio, rifinita e conclusa da due subentranti all'83': Tutino riceve da Bereszynski al limite dell'area e di tacco fa proseguire la sfera verso Borini, il cui rasoterra dal limite è imprendibile. Nel recupero Samp in dieci per l'espulsione di Romagnoli, che stende come ultimo uomo il lanciatissimo Ankeye.

Nella lotteria dei penalty Miretti calcia a lato e Benedetti si fa respingere il tiro da Leali. Si va ad oltranza e al settimo tentativo Zanoli si fa ipnotizzare dal numero uno Silvestri, mentre Barreca insacca e manda in delirio il popolo doriano.

Giustissimo il pareggio al termine dei tempi regolamentari, ma considerando il divario di categoria la qualificazione della squadra di Sottil risulta assolutamente meritata.

Pierluigi Gambino

Una Sampdoria fiduciosa e con qualche novità in formazione per vincere il derby e qualificarsi

Super User 24 Settembre 2024 439 Visite

Galvanizzata dal successo sul Sudtirol, la Samp affronta domani (ore 21:00) la stracittadina con un “pieno” di fiducia. Mister Sottil parla chiaro: “Il derby non è una sfida qualunque. E’ la partita. Noi dobbiamo farci trovare all'altezza della situazione e pronti, ma non ho dubbi: i ragazzi arriveranno molto bene a questa sfida. La qualificazione è un obiettivo reale a cui teniamo. Giocare questo tipo di match contro squadre di categoria superiore aiuta a forgiare la nostra identità e offrire una prestazione all'altezza è un'iniezione di autostima e consapevolezza, al di là dell'importanza del risultato”.

Il mister blucerchiato non teme la differenza tecnica: “Do per scontato che la Samp sulla carta sia più debole, e ci mancherebbe. Tuttavia abbiamo studiato il Genoa e tutto quanto possiamo fare per cercare di vincere la partita. I rossoblù hanno un po' di assenze, ma dispongono di fisicità, passo e qualità. Anche noi abbiamo doti importanti tra cui esperienza e velocità. Mi aspetto una gara disputata a viso aperto, sapendo che quando hanno la palla loro dovremo cercare di limitarli”.

La Samp dovrebbe ancora schierarsi con la difesa a tre (anche se Sottil afferma di considerare pure una variante tattica) ma di sicuro il tecnico provvederà ad un turn-over nella formazione non potendo trascurare la trasferta di campionato a Modena. In difesa potrebbe essere la volta di Vulikic e Riccio e in mezzo al campo si giocano un posto al sole Vieira, Meulensteen e Kasami. Scontata invece la conferma in attacco la solita coppia, con Coda nello scomodo ruolo di ex. Sottil però sdrammatizza: “Anche io ho giocato nel Genoa. Massimo ha l'esperienza e l'età per saper gestire al meglio certe situazioni, Io lo vedo sereno e concentrato”.

Pierluigi Gambino

Un Genoa incerottato affronta il derby senza Messias ed Ekuban e con un attacco senza alternative

Super User 24 Settembre 2024 448 Visite

 

Reduce dalla disfatta di Venezia, un Genoa altamente incompleto si gioca domani sera (ore 21:00) la qualificazione di Coppa affrontando un derby accesissimo i cugini blucerchiati. Mister Gilardino non si illude e mette in guardia i suoi: “Sfide di questo tipo azzerano le differenze di categoria e il divario tecnico e fisico. Sarebbe un errore gravissimo da parte nostra giocare con presunzione, credendo di essere superiori. Chi avrà più desiderio di imporsi, alla fine vincerà. Quanto successo a Venezia è inconcepibile. Dovremo essere bravi sulle seconde palle e a sfruttare certe situazioni di gioco. Sono sempre gruppo e squadra, comunque, a fare la differenza. Ho detto però ai ragazzi che debbono sentirsi fortunati a poter giocare e vivere una delle partite più belle possibili”.

Parecchie sono le assenze di peso in casa rossoblù. Oltre a Malinovsky, che si rivedrà (ben che vada) in primavera, sono ai box per problemi muscolari sia Messias, sia Thorsby, sicché in avanti le scelte sono pressoché scontate. Si ricomporrà la coppia Pinamonti-Vitinha e in mezzo al campo rientrerà certamente Thorsby, in mancanza di alternative. Gli unici dubbi riguardano la difesa (De Winter e Vogliacco si giocano una maglia, ma non è escluso un turno di riposo per Bani) e la fascia destra (Sabelli è insidiato da Zanoli, finora mai utilizzato al primo minuto).

Data la trasmissione in diretta televisiva in chiaro del match, non si registrerà il tutto esaurito, ma la tifoseria genoana, trattandosi di sfida casalingo a calendario, sarà certamente più numerosa.

Pierluigi Gambino

Una Sampdoria in netto progresso contro il Sudtirol e finalmente i tre punti sono Venuti

Super User 21 Settembre 2024 482 Visite

La Samp finalmente si sblocca battendo con pieno merito il Sudtirol e abbandonando la cantina della classifica, oltre a “preparare” nel migliore dei modi la straccitadina di mercoledì. Notevoli i passi avanti mostrati dai blucerchiati sia a livello caratteriale sia nella compattezza. Segno che la terapia di Sottil inizia a dare i suoi frutti.

Dopo un avvio equilibrato e povero di emozioni, al 20' arriva il gol liberatorio: cross dalla sinistra di Veroli spizzato a centro area da Bellemo verso Venuti, il cui tiro al volo si insacca all'incrocio. Davvero una rete capolavoro. Gli ospiti si fanno vivi con Casiraghi (testata centrale) prima che gli uomini di Sottil vadano vicinissimi al raddoppio ancora con Venuti, la cui bordata dal limite si stampa contro la traversa. Finale di tempo di marca altoatesina, ma senza brividi autentici.

Nella ripresa Sudtirol più intraprendente, ma la Samp regge con merito concedendo solo qualche sterile conclusione. Al 63', accolto da un'ovazione, ecco in campo Kasami, che era ai margini. Col passare dei minuti, sale la pressione dei biancorossi, che al 77' con Arrigoni colpiscono il palo su punizione, che coglie distratto il portiere doriano Silvestri, il quale tre minuti più tardi rimedierà ad un suo errore respingendo il tentativo di Merkaj. Verso la fine, ci prova ancora il Sudtirol, ma la cronaca registra due conclusioni blucerchiate con Kasami e Tutino, a conferma che il successo ci sta tutto.

La Samp può ancora crescere ma si è sbloccata, mettendo in mostra un sontuoso Yepes, un Venuti scatenato e parecchi altri individui sopra la sufficienza. Il solo Bereszynski ha ribadito le sue difficoltà contingenti.

Pierluigi Gambino

Il Genoa dà segni di vita per venti minuti, poi sparisce dal campo e viene punito dal Venezia

Super User 21 Settembre 2024 427 Visite

 

Trasferta da dimenticare per il Genoa battuto seccamente dal Venezia fanalino di coda. I rossoblù si lasciano preferire nei primi venti minuti, dove comandano il gioco ma senza rendersi granché pericolosi. Poi i lagunari crescono di tono e impongono un dinamismo superiore. Due le palle gol costruite dai locali: la prima sventata in apertura da una paratona di Gollini su Oristanio e la seconda sciupata da Busio, che di testa conclude alto.

Nella ripresa ancor più netto il predominio dei veneti, mentre il Genoa perde subito Malinvskyi, uscito in barella per una grave distorsione alla caviglia. Al 54' la prima grande emozione: passaggio filtrante di Pohjanpalo verso Busio, atterrato chiaramente da De Winter. Gollini con un superbo tuffo sulla sua destra para il rigore ed esulta. Dispiacere solo rinviato: al 63' cross dalla sinistra di Busio verso Pohjanpalo, che non arriva sul pallone ma inganna i difensori rossoblù e anche Gollini, che prova ad intervenire in ritardo.

Impalpabile la reazione di un Genoa sottomesso fisicamente, lento e in avanti impalpabile nonostante l'impiego di tre punte. All'85', dopo diversi contropiedi degli uomini di Di Francesco, partita in frigorifero grazie ad un ex, Yeboah, che da destra spedisce verso il secondo palo, dove Pohjanpalo non perdona.

A quattro giorni dal derby di Coppa, pessima la prestazione del Grifo, incapace di tirare una volta in porta e neppur troppo impermeabile in difesa. Nessuno si è salvato dal naufragio e, dopo il secondo ko di fronte ad un’avversaria diretta, addio serenità.

Pierluigi Gambino

Il Genoa in casa del Venezia fanalino di coda punta a bissare l’impresa corsara di Monza

Super User 20 Settembre 2024 457 Visite

Vittorioso a Monza, il Genoa cerca il bis esterno domani (ore 15) in casa della matricola Venezia, fanalino di coda. I rossoblù batterono già i lagunari per 3-1 nell'amichevole di precampionato, ma mister Gilardino non si fida: “Il mercato ha detto che stavolta sarà un'altra partita. Affrontiamo una quadra ferita dalla secca sconfitta di San Siro e desiderosa di riscattarsi davanti al proprio pubblico. Ora i punti pesano moltissimo e noi siamo obbligati ad offrire una prestazione all'altezza”.

Rispetto alla gara con la Roma, il Grifone recupera Bani e Zanoli, ma è probabile che Gila decida di portarli in panca, risparmiandoli in vista del derby di Coppa Italia, in programma mercoledì. Gli altri convalescenti Messias, Miretti e Ankeye, invece, si aggregheranno al gruppo solo lunedì.

A livello di formazione, Malinovskyi appare favorito rispetto a Thorsby per completare il centrocampo, ma non è escluso che sia concesso un turno di riposo a Badelj. Sul fronte offensivo si ripropone il ballottaggio tra Ekuban e Vitinha, pronto a tornare dal primo minuto con la “benedizione” di Gilardino: “Vitor sta bene e ha il desiderio di continuare il suo percorso e di dare una mano alla squadra, che dovrà dal canto suo aiutarlo ad esprimersi al meglio”. Ekuban, a segno nella sfida estiva, insidia Pinamonti per il ruolo di centravanti.

Il Venezia, guidato da Eusebio Di Francesco, ha sinora conquistato un solo punto e si affida in zona gol al temibile bomber Pohjanpalo e alla mezza punta Oristanio. Restano notevoli i suoi limiti in fase difensiva che il Genoa è tenuto a sfruttare.

Pierluigi Gambino

C’è solo un risultato per la Samp, finora mai vittoriosa, che ospita il lanciatissimo Sudtirol

Super User 20 Settembre 2024 437 Visite

Ancora a secco di vittorie, la Samp proverà domani (ore 15, stadio Ferraris) ad invertire la rotta battendo l'ostico Sudtirol. Mister Sottil non nasconde le difficoltà dell'impegno: “Affrontiamo una squadra di categoria, che sta bene a livello di prestazioni e di classifica. Compagine molto strutturata fisicamente, in specie davanti, e adatta al contropiede. Noi dovremo essere lucidi, consapevoli delle nostre qualità e respingere ansia e frenesia. Qui si lavora sodo. Vero che la squadra si era allenata bene anche prima di Cosenza, ma vedrete che prima o poi ne usciremo. Non siamo un villaggio vacanza”.

Il modulo tattico difficilmente cambierà. Ho giocatori duttili e in grado di applicare con profitto anche la difesa a quattro, ma quando subentro, per un certo periodo di tempo non voglio stravolgere l'assetto e aspetto che la situazione sia definita sotto ogni aspetto”.

Tutino, ormai ristabilito, rientrerà certamente in prima linea, ma Sottil ne ritrova altri tre: “Kasami è pronto. Un ragazzo serio, uomo vero, che intendo recuperare pienamente. Anche Romagnoli è disponibile: non si è mai fermato ma ha solo rallentato la preparazione. Ferrari deve ritrovarsi dopo aver affrontato seri problemi alle ginocchia, ma lavora con serietà”.

Rispetto a Cosenza è prevista comunque una rivoluzione nell'undici base. In retroguardia quasi certi l'accantonamento a destra di Bereszynski, rilevato da Riccio (tra i meno disastrosi in Calabria) e l'impiego a sinistra del giovane Veroli. A centrocampo scontato il rilancio di Yepes in regìa, affiancato da Kasami e probabilmente da Benedetti:un trio già ammirato nella scorsa stagione. Sulle fasce maglia sicura per Ioannou (a segno in Calabria) sulla sinistra, mentre sull'altro versante è vivo il ballottaggio tra Depaoli (favorito) e Venuti.

Il Sudtirol, reduce dallo squillante 3-1 esterno inflitto alla Reggiana e inserito nel gruppo delle seconde in classifica, basa parecchio sull'atletismo ma dispone anche di rilevanti individualità quali le punte Odogwu e Casiraghi, il centrocampista Kurtic e l'esterno Molina.

Pierluigi Gambino

La cura Sottil non funziona, Samp battuta anche a Cosenza e precipitata all’ultimo posto

Super User 15 Settembre 2024 523 Visite

La terapia d'urto prescritta da mister Sottil non sortisce per ora alcun effetto. A Cosenza una Samp ricca di novità (qualcuna obbligata, altre no) va subito sotto grazie a D'Orazio, che sfrutta un mezzo svarione del solito Bereszynski per fulminare l'esordiente portiere Silvestri.

Si aspetta una reazione ospite, ma fino all'intervallo menano la danza i calabresi, padroni del campo e più volte vicini al raddoppio senza che Depaoli e compagni diano segni di vita. Dopo il riposo, a sorpresa, il pari doriano propiziato da un lancio di Venuti verso Ioannou (appena immesso da Sottil), che con uno spunto personale batte il numero uno Micai. Gioia effimera, spenta dopo tre minuti (e il 51') da Strizzolo, autore di un'azione in solitaria conclusa con una bordata che coglie impreparato il numero uno blucerchiato.

La Samp, ritemprata dalle sostituzioni decise da Sottil, prova a scuotersi, pur senza esprimere un gioco accettabile e all'ora di gioco trova il teorico pari con Coda (il migliore dei suoi e l'unico, anche prima dell'intervallo, a mostrare il giusto nerbo), ma dopo cinque minuti di consulto al Var la rete viene annullata per un millimetrico fuorigioco di Depaoli in avvio di trama.

A nulla approdano gli ulteriori, poco convinti e sterili tentativi di una Samp pasticciona, che con questa sconfitta è precipitata all'ultimo posto della classifica, con l'aggiunta di un ulteriore dato umiliante: è il peggio avvio di campionato nella storia blucerchiata.

Pierluigi Gambino

Il Genoa si sveglia nella ripresa e nel recupero strappa alla Roma un prezioso pareggio

Super User 15 Settembre 2024 472 Visite

Come contro l'Inter, anche di fronte alla Roma il Genoa agguanta un pareggio pesantissimo nel recupero. Stavolta è decisivo un imperioso colpo di testa del difensore De Winter, che sfrutta un calibrato cross dalla sinistra di Vitinha proprio nell'ultimo giro di orologio. È il giusto premio per un secondo tempo dominato in lungo e in largo dal Grifone, pur con qualche difficoltà a costruire occasioni da gol sia per demeriti propri sia per l'attenta fase difensiva proposta dagli avversari.

Nel primo tempo la Roma, dopo un avvio lento, aveva condotto la gara all'offensiva andando spesso al tiro, ma senza la necessaria precisione e costruendo comunque più di un'opportunità. Ineluttabile e senz'altro meritato il vantaggio ospite, maturato al 37' con un tap-in del centravanti Dovbyk, che ha vanificato l'ennesimo maiuscolo intervento del portiere Gollini.

Dopo l'intervallo, anche grazie agli azzeccati cambi decisi di Gilardino (dentro Malinovskyi e Vitinha, fuori Vogliacco e Thorsby e verso il finale innesto del giovanissimo ma tonico Ekhator e di Bohinen), la gara mutava connotati. Due i brividi in area romanista prima dell'acuto finale, che ha scongiurato la seconda sconfitta casalinga consecutiva e l'apertura di una mini-crisi.

Tra i rossoblù, da rimarcare, oltre a quella del numero uno, la prestazione eccellente di un infaticabile Frendrup e in generale di tutti i difensori. Incolore, per contro, la gara di Pinamonti ed Ekuban, che non si sono mai resi pericolosi.

Pierluigi Gambino

Un Genoa incerottato ospita l’ambiziosa Roma con l’obbligo di riscattare l’ultimo ko casalingo

Super User 14 Settembre 2024 626 Visite

Smaltita la delusione dovuta alla sconfitta interna col Verona, il Genoa si ripresenta a Marassi (domani, ore 12.30) per rendere dura la vita ad un'ambiziosa Roma, sperando di bissare l'impresa dello scorso campionato.

“Siamo in emergenza a livello numerico, ma questa squadra ha dimostrato, nelle difficoltà, di saper esprimere una silenziosa resilienza e disputare partite importanti”, dichiara con ottimismo mister Gilardino, il quale si porta appresso più di un dubbio legato alla formazione. In difesa De Winter ha pienamente recuperato dall'infortunio e giocherà quasi certamente, al pari di Vogliacco, fresco di rinnovo del contratto. Il terzo centrale uscirà dal ballottaggio tra Vasquez (rientrato in extremis dal Sudamerica, dove è stato capitano della Nazionale messicana) e il vicecapitano Bani, reduce pure lui da un guaio muscolare.

In mezzo al campo mancherà Messias, fermo ai box, con Malinovsky e Thorsby che si giocano la sua eredità con chances più o meno identiche. Anche in avanti si registra un ballottaggio per il ruolo di seconda punta, che coinvolge Vitinha, non certo entusiasmante nelle sue recenti apparizioni, ed Ekuban, finalmente in forma dopo un periodo di forzato stop.

L'allenatore rossoblù sposa il realismo: “Dobbiamo dimenticarci quanto abbiamo fatto l'anno scorso. Ora ogni partita mette in palio punti molto pesanti, ci sarà da battagliare fino alle ultime giornate. Occorre rimanere sempre in partita, mantenendo la necessaria lucidità”.

La Roma è avversaria da temere, e il trainer lo sottolinea: “Era già una squadra molto forte nel campionato precedente ed è incredibile quanto la società giallorossa abbia fatto in sede di mercato. Dovremo scendere in campo con la massima umiltà”.

Il tecnico giallorosso Daniele De Rossi sta cercando di assemblare un gruppo assai rinnovato. Parecchie le incertezze legate all'undici di partenza, dove dovrebbero trovare posto il recuperato centravanti ucraino Dovbyk, il fantasista Dybala (appena tornato dall'Argentina), l'ex milanista Saelemakers e capitan Pellegrini, peraltro non al meglio. Atteso un cambio di modulo, con passaggio alla difesa a quattro.

Pierluigi Gambino

La Sampdoria insegue a Cosenza la prima vittoria stagionale con parecchie novità di formazione

Super User 14 Settembre 2024 486 Visite

Archiviata la sosta, sfruttata dal nuovo allenatore Sottil per far assimilare alla squadra i propri metodi, la Samp si rituffa nel campionato facendo vista al Cosenza (domani, inizio ore 15:00) con l'obbligo tassativo di inseguire la prima vittoria stagionale. La formazione blucerchiata sarà condizionata da alcune assenze certe e altre possibili. La difesa uscirà rivoluzionata: al fianco del riconfermato Bereszynski, dovrebbe giocare Alex Ferrari (reduce da un anno di stop a causa di un grave infortunio ad un ginocchio) al posto di Romagnoli, mentre sul centro-sinistra, data la squalifica di Vulikic, è in atto un ballottaggio fra il giovane Veroli e il più collaudato Venuti. Novità anche tra i pali, con l'esperto Silvestri, acquisto dell'ultima ora, al posto di Vismara.

In attacco mancherà l'ex di turno Tutino, fermato da un guaio muscolare e sostituito dal baby Sekulov, al debutto dal primo minuto. Cresce così in zona gol la responsabilità di Coda, bestia nera della squadra calabrese, contro la quale ha spesso segnato.

Incerta, sulla fascia sinistra, la presenza di Ioannou, toccato duro in allenamento: Barreca è pronto a sostituirlo. A destra sicuro impiego del titolarissimo Depaoli.

Nella mediana è nutrita la concorrenza per tre maglie. Benedetti dovrebbe spuntarla come elemento più avanzato, supportato da Meulensteen (insidiato però da Yepes) e da Vieira (ma Bellemo non è tagliato fuori).

Mister Sottil, ribadito ai cronisti che nella conferenza di vigilia non parlerà mai di formazione, ha chiarito i propri obiettivi: “Chiedo subito un cambio di intensità, mentale, che deve riflettersi in campo. Sto cercando di conferire una forte identità alla squadra, che dovrà essere capace di esprimere un gioco ben preciso, organizzato, cinico e pratico. Guai ad avere l'ossessione del risultato, che d'altronde può essere solo ottenuto con prestazioni all'altezza, da Sampdoria. Mi piace impostare una squadra camaleontica, sfruttando la duttilità dei giocatori”.

Attualmente il Cosenza chiude la graduatoria, ma solo a causa di una penalizzazione di quattro punti per problemi amministrativi. Tra i suoi punti di forza vanno citati il centrale difensivo Camporese e l'attaccante rivelazione Fumagalli. Buona squadra, quella silana, ma alla portata di una Samp concentrata e concreta. 

Pierluigi Gambino

Il Genoa non sfonda nel primo tempo e nella ripresa soccombe di fronte ad un cinico Verona

Super User 01 Settembre 2024 445 Visite

Dopo aver fermato i campioni d'Italia e vinto a Monza, il Genoa si arrende al Verona, che dopo aver espugnato il Maradona si ripete a Marassi grazie ad uno stordente uno-due in avvio di ripresa.

I rossoblù nel primo tempo comandano il gioco ma faticano a rendersi pericolosi e soffrono la robustezza e i continui falli commessi dagli avversari. Ci prova inizialmente Messias (tiro rimpallato da Duda) e poi la sola autentica palla gol capita, in contropiede a Vasquez, che dopo un triangolo con Sabelli giunge davanti al portiere ospite, ma di prima intenzione scheggia la parte superiore della traversa. Da registrare l'ennesima prestazione senza squilli di Vitinha, mentre il partner Pinamonti riesce solo a fornire qualche sterile appoggio ai compagni.

Dopo l'intervallo il Grifone, senza cambi nell'assetto, si disunisce. Potrebbe andare in vantaggio con una stupenda azione personale di Messias (con un “sombrero” di alta scuola), ma la conclusione esce di un soffio. Scampato il pericolo i gialloblù al 54' passano all'incasso grazie ad un cross basso da sinistra dell'ex Lazovic deviato malamente dal portiere Gollini proprio in direzione dell'accorrente Tchatchoua, che non perdona. Gilardino avvia la girandola di cambi inserendo Ekuban, Malinovskyi e Thorsby e proprio il danese, al 63', toccherà la palla di mano nella propria area convincendo l'arbitro Ayroldi a fischiare il rigore, prontamente trasformato da Tengsdet. La reazione rossoblù si riduce ad un altro tentativo di Messias sciupato di un nonnulla e gli innesti dei baby Ekhator e Accornero nel finale non mutano i connotati di una gara controllata agevolmente dai veneti.

Tra i tifosi genoani cresce la nostalgia di Gudmundsson, ceduto per fare cassa. Per il resto, i difetti di sempre: quando il Grifone deve “fare” la partita, affoga, mettendo a nudo i limiti della prima linea e anche di un centrocampo (esterni compresi) scarsamente propositivo.

Pierluigi Gambino

Calcio dilettanti, presentazione in grande stile per il PSM Rapallo allenato dall’ex blucerchiato Flachi

Super User 31 Agosto 2024 911 Visite

Oltre 150 persone hanno assistito ieri alla presentazione della prima squadra e della juniores del PSM Rapallo, squadre dilettantistiche che militano rispettivamente nei campionati di calcio Promozione e Juniores. L’evento, svoltosi presso il suggestivo Chiosco della Musica di Rapallo, è stato un grande successo per partecipazione e coinvolgimento dei tifosi.

All’incontro erano presenti anche la sindaca Elisabetta Ricci, l’ex primo cittadino Carlo Bagnasco, l’onorevole Roberto Bagnasco e il consigliere comunale Vittorio Pellerano, che hanno voluto esprimere il loro supporto alle squadre cittadine.

Notevole la presenza dei tifosi blucerchiati, con una forte rappresentanza del Sampdoria Club Rapallo, i quali hanno manifestato il loro affetto e incoraggiamento al neo allenatore della PSM Rapallo, Francesco Flachi. Quest'ultimo, ricordato per i suoi anni da calciatore nella Sampdoria dal 1999 al 2007, ha ringraziato i sostenitori per il calore dimostrato, promettendo impegno e passione per la nuova avventura alla guida del club.

Da sinistra: Vittorio Pellerano, Carlo Bagnasco, Elisabetta Ricci e Roberto Bagnasco

Mister Sottil all’esordio carica la Samp di scena a Marassi contro il Bari nella sfida tra le ultime

Super User 30 Agosto 2024 573 Visite

“Sono molto contento di essere l'allenatore della Sampdoria, società ricca di tradizione e storia calcistica”. Questo l'incipit della lunga auto-presentazione di Andrea Sottil nuovo tecnico doriano.

Chiari i concetti da lui evidenziati: “Dobbiamo presentarci in campo col vestito giusto per la categoria. Servono umiltà, caparbia, cattiveria agonistica, oltre ad una grande organizzazione tattica. Ho accettato senza esitazioni perché credo fortemente nella forza e nella qualità di questa squadra”.

Poi un proclama che sarà certamente apprezzato dal popolo doriano. “Abbiamo l'obbligo morale di offrire prestazioni da Sampdoria e tornare a disputare partite di un certo livello, a cominciare dal match col Bari, una squadra con buoni valori, guidata da un tecnico molto bravo. Sarà una gara dura, ma ci faremo trovare pronti proprio perché giocheremo davanti ai nostri numerosissimi tifosi”.

Sottil ha pure rimarcato l'importanza del gruppo: “E' fondamentale che tutti i giocatori si sentano coinvolti nel progetto e inseguano un obiettivo che non è il bene personale ma quello della Samp”.

Sottil, in occasione della rifinitura, ha incontrato per la prima volta i suoi giocatori, presentando loro il suo staff. Ovviamente, non è sceso nei dettagli riguardo a temi di attualità, legati al match contro i “galletti” baresi (stasera, ore 20.30, Marassi), che assieme alla Sampdoria condividono l'ultima posizione della classifica.

Nulla si sa riguardo alla possibile formazione, ma è praticamente certa qualche novità rispetto al match perso a Salerno. In difesa si prospetta l'esordio stagionale di Alex Ferrari al posto di Romagnoli, indietro di forma, ma anche capitan Bereszynski è a rischio accantonamento. In mezzo al campo possibile ricorso a Kasami, finora trascurato, e a Yepes. Confermate la difesa a tre e la coppia di attaccanti (Coda-Tutino), non è escluso l'impiego di un terzo mediano (favorito Meulensteen), con l'esclusione sia di Akinsanmiro sia di Benedetti. In porta, conferma forzata per Vismara, in attesa di sapere se la società in extremis sarà riuscita a tesserare l'ex genoano Radu.

Neppure il Bari scoppia di salute. Mister Longo ha pure perso l'attaccante Sibilli e cercherà di schierare un undici piuttosto coperto. Nelle file biancorosse spiccano le punte Lasagna e Novakovich, il centrocampista Benali e il difensore Vicari, mentre il resto del lotto non sembra trascendentale.

Pierluigi Gambino

Il Genoa con il Verona a Marassi per vincere ancora e mantenersi nelle zone alte della classifica

Super User 30 Agosto 2024 717 Visite

Ancora imbattuto, il Genoa attende (domenica, ore 18.30) al Ferraris il Verona per bissare il successo di Monza e mantenersi nelle zone nobili della classifica. Mister Gilardino, conservatore di natura, non cambierà il telaio della squadra e procederà solo ad un cambio, perdipiù forzato: fuori l'infortunato Bani e dentro Vogliacco in retroguardia. Il solo dubbio riguarda la posizione del pugliese e di De Winter: chi al centro e chi impiegato come “braccetto” di destra?

Per il resto, solo conferme, anche tenendo conto che in retroguardia e sulle fasce, dato l'elevato numero di indisponibili, i giocatori sono praticamente contati, col solo Marcandalli, di recente tornato tra in gruppo, come soluzione alternativa.

In avanti si punta su Pinamonti, al secondo esordio marassino con la maglia rossoblù, cinque anni dopo il primo: galvanizzato dal gol decisivo in Brianza, il trentino punta al bis con l'appoggio di Vitinha, il solo genoano che non abbia ancora espresso il meglio di sè.

Gilardino ha messo pure in preventivo qualche cambio in corso d'opera. Il duttile Messias potrebbe spostarsi in avanti con l'inserimento a centrocampo di Malinovskyi (riserva di lusso) o di Thorsby. Da non sottovalutare la candidatura di Ekuban in prima linea.

“Dobbiamo ripetere l'atteggiamento tenuto a Monza - ha dichiarato Gilardino - cercando di non sottovalutare un avversario che, non dimentichiamolo, ha già vinto a Napoli”.

Il Verona, ancora costruito dal d.s. Sogliano (ex genoano) in economia e affidato a mister Paolo Zanetti, si basa su alcuni elementi esperti (il difensore Davidovicz, il centrocampista Duda, l'ex genoano Lazovic), supportati da giocatori giovani, alcuni dei quali provenienti dall'estero e subito ambientati nel nostro campionato.

Oltre duemila i biglietti venduti: lo stadio genovese sarà ancora una volta prossimo al tutto esaurito.

Pierluigi Gambino

Pirlo è giunto al capolinea, il rilancio della Sampdoria affidato all’ex udinese Andrea Sottil

Super User 29 Agosto 2024 566 Visite

Ad Andrea Pirlo non è stata neppure concessa la chance dell’agevole impegno casalingo di sabato col Bari a Marassi. Infatti, la sconfitta di Salerno (seconda di fila), accompagnata da un'altra prestazione incolore, ha convinto la dirigenza blucerchiata a sollevare dall’incarico il mister bresciano e tutto il suo staff. La scelta per la successione è caduta su Andrea Sottil, 50 anni, torinese, che ha firmato un contratto annuale con automatico rinnovo in caso di promozione.

L'ex mister dell'Udinese non è stato il solo tecnico contattato dal club, che ha deciso di scartare, dopo attento esame, le candidature di Marco Giampaolo, un ex che ha ancora un credito economico con la Samp, e di Aurelio Andreazzoli, che ha lavorato con il diesse doriano Accardi a Empoli.

Sottil è stato un buon difensore, con parecchie presenze nelle nazionali giovanili. Come tecnico ha fatto la classica gavetta partendo dalle categorie inferiori. Nel 2015 la prima promozione, dalla D alla Lega Pro, con il Siracusa, seguita da quella firmata col Livorno, salito in B. Dopo un'esperienza decorosa al Catania (out al primo turno dei playoff di C), la sofferta salvezza col Pescara tra i cadetti e i due anni all'Ascoli, con una permanenza in B e un accesso ai playoff. La consacrazione è avvenuta col dodicesimo posto alla guida dell'Udinese al primo incarico nel massimo campionato, ma nell'annata successiva dopo 9 giornate è maturato un doloroso esonero. Lo scorso giugno Sottil ha firmato per la Salernitana, dimettendosi dopo 12 giorni per divergenze con la società.

Il suo modulo tattico preferito è il prudente 3-5-1-1, che probabilmente sarà adottato anche alla Sampdoria. Le squadre da lui allenate si sono sempre distinte per un'apprezzabile organizzazione difensiva, una caratteristica finora assente nella squadra blucerchiata.

Pierluigi Gambino

La Samp crolla nella ripresa, si fa raggiungere e superare dalla Salernitana e va in crisi nera

Super User 27 Agosto 2024 641 Visite

Si accentua la crisi della Sampdoria, battuta (3-2) anche a Salerno e precipitata in fondo alla classifica. La posizione di mister Pirlo è sempre più precaria e solo la vicinanza della partita col Bari potrebbe salvarlo dall'esonero.

Avvio shock dei blucerchiati, che dopo 15 secondi regalano il vantaggio ai granata: sofferto disimpegno di Romagnoli ed erroraccio dell'esordiente portiere Vismara sfruttato da Simy. Immediata la reazione doriana che subito sfiora il pari e lo raggiunge al 4' con Coda che lancia in profondità Tutino, abile a saltare il numero uno Sepe e a segnare a porta vuota. Nel prosieguo gli uomini di Pirlo si rendono più insidiosi e sembrano comandate la partita, venendo premiati al 21' da un’altra combinazione tra i due attaccanti: stavolta è Tutino a recuperare palla sulla linea di fondo e a servire il partner, bravo a controllare e ad infilare. I doriani sfiorano il tris per poi scendere di tono sino all'intervallo ma senza rischiare particolarmente.

L'intervallo risveglia i campani e addormenta gli uomini, nettamente in difficoltà. In una delle rare sortite, però, Veroli si vede assegnare un rigore dall'arbitro Feliciani che, richiamato dal Var, cancella la sua prima decisione. Cinque minuti più tardi, all'ora di gioco, arriva il pareggio dei granata, preceduto da un dominio assoluto: cross da destra di Verde e perentoria incornata di Valencia, che centra l'angolino. I padroni di casa insistono, creano altre opportunità e all'85 ribaltano il risultato grazie a Braff, la cui conclusione dal vertice sinistro dell'area, previe due lievi deviazioni, infila un Vismara non impeccabile. Nel recupero Pirlo tenta la carta della disperazione: dentro Kasami e La Gumina, da tempo fuori dai programmi tecnici.

La Salernitana vince senza patire.

Pierluigi Gambino

Calcio, la grande passione dei genovesi: l’8,4% ha un abbonamento al Genoa o alla Samp

Super User 27 Agosto 2024 383 Visite

Genova oggi conta 562.500 abitanti. Le due principali squadre cittadine di calcio hanno raggiunto insieme i 47.427 abbonamenti: Genoa 28.093, Samp 19.334. L'8,4% dei genovesi ha quindi in tasca una tessera della propria squadra del cuore: record tra le città italiane con 1 o 2 team.

Milano è solo al 5,8% con 79 mila tessere (40 mila Inter, 39 mila Milan), ma ha 1 milione e 370 mila abitanti. Torino è al 3,1% con 26.500 abbonati (18.500 Juve, 8 mila Toro) con 846 mila persone. Ancora più distante Roma al 2,3% con 64.000 (38 mila Roma, 26 mila Lazio) ma ha 2 milioni e 750 mila abitanti. Napoli è al 2,4% con 22.000 tesserati. Molto meglio Bologna, al 5,1% con 20.000.

Quello che sorprende è invece il risultato di Lecce, oggi in Serie A ma ultimo in classifica: 94.500 abitanti e 21 mila abbonati, pari al 22,2% della popolazione. Clamoroso!

Il problema è che i tifosi a Marassi (capienza 32.300 posti) non ci stanno quasi più e il Genoa ha dovuto stoppare il tesseramento. La Samp in A, nei momenti d'oro, aveva 26 mila abbonati. Serve la ristrutturazione del Ferraris, ma non solo limitata ai grandi box per gli sponsor.

Siamo però lontani, in Italia, dal "Muro Giallo" dei tifosi del Borussia Dortmund, dove si sono giocati gli ultimi Europei: lo stadio ha una capienza di 81.365 posti, a fronte degli 81 mila abbonati. Tanto è vero che il club tedesco quest'anno ha cancellato il rinnovo di 500 tessere, appartenenti a quei tifosi che nello scorso campionato non erano mai andati allo stadio.

Paolo Zerbini

Addio a Sven Goran Eriksson, grande allenatore e fulgido esempio di signorilità e correttezza

Super User 26 Agosto 2024 457 Visite

Era previsto da parecchi mesi, ma il congedo definitivo di Sven Goran Eriksson, avvenuto ieri, è un colpo al cuore per i milioni di appassionati di calcio che ne hanno seguito le gesta apprezzando le sue doti umane davvero rare.

Il rettore di Torsby (così era stato soprannominato) ci ha lasciato all'età di 76 anni, stroncato da un devastante tumore al pancreas, che tuttavia non gli ha impedito di visitare per un'ultima volta i club ai quali era più affezionato. Il popolo blucerchiato l'ha applaudito lo scorso 5 maggio, in occasione della sfida con la Reggiana: Sven Goran ha sorriso a tutti, ringraziando per il calore ricevuto. Una doverosa ricompensa per quanto lui aveva regalato ai tifosi doriani e alla gente di tutta Europa.

Eriksson approdò in blucerchiato nell'estate del '92, scelto da Paolo Mantovani. Era una Samp non più da scudetto ma ancora ricca di assi, tra cui Roberto Mancini (trattato dallo svedese come un figlio), Pietro Vierchowod, Gianluca Pagliuca. La sua seconda stagione genovese sarà ricordata per la scomparsa del presidente più amato ma anche per i risultati sportivi ottenuti: con rinforzi del calibro di Platt e Gullit, terzo posto in campionato (miglior piazzamento dopo il tricolore) e ultimo trionfo in Coppa Italia, con un rotondo 6-1 a spese dell'Ancona. Nell'anno successivo, altro exploit doriano: semifinale di Coppa delle Coppe persa in extremis di fronte al quotato Arsenal. Dopo aver allenato altri campioni come Karembeu, Seedorf, Chiesa, Montella e Mihajlovic (altro personaggio che se n'è andato troppo presto), Eriksson ha salutato la Liguria nel '97 con un prestigioso sesto posto e un piazzamento Uefa.

Eriksson non aveva mai giocato al calcio ad alti livelli, ma era uno stratega impareggiabile, oltre ad essere un fine psicologo per i suoi calciatori. Ovunque si è distinto per qualità extracalcistiche spiccatissime: signorilità nei modi, massima disponibilità e apertura al dialogo, correttezza e pacatezza in ogni circostanza. Sapeva imporsi senza alzare mai la voce né prevaricare. Un esempio sotto ogni aspetto, non soltanto sul campo di allenamento e sulle panchine di innumerevoli stadi.

Pierluigi Gambino

Pirlo rivoluziona la Sampdoria in ogni reparto per fermare la Salernitana e avviare la rimonta

Super User 26 Agosto 2024 432 Visite

 

Partita molto delicata quella che aspetta (domani, ore 20.30) la Sampdoria in casa della Salernitana.

Dopo la sconfitta interna contro la Reggiana, mister Pirlo si gioca credibilità e riconferma: guai fallire in Campania e poi a Marassi col Bari.

Il turno infrasettimanale impone un turn-over, che tra i blucerchiati dovrebbe essere massiccio e riguardare tutti i reparti. Sicuro, tra i pali, è l'esordio dal primo minuto del giovane Vismara, sostituto del titolare Ghidotti, alle prese con un infortunio muscolare. In difesa è probabile un turno di riposo per Romagnoli, avvicendato da un altro veterano, Alex Ferrari (reduce da uno stop lungo quasi un anno), mentre sul centro-sinistra potrebbe toccare al giovane Veroli. Rischia anche capitan Bereszynski (non esaltante nelle prime due uscite), rilevabile da Venuti, a propria volta sostituito sulla fascia laterale da Depaoli, ormai guarito dal guaio fisico e pronto a giocare dall'inizio.

Pure in mediana si prospettano novità. Pressoché certo l'ingresso Benedetti per Yepes, con Vieira – primo colpevole del recente ko – che può subentrare a Bellemo.

Infine l'attacco, dove i titolari Coda e Tutino faticano a giocare gare ravvicinate. Il giovane Sekulov preme per trovare un posto, al pari di La Gumina, che dopo un'estate trascorsa in attesa di partire sta convincendo il trainer in allenamento.

La neo-retrocessa Salernitana, battuta 3-2 a Bolzano (e vittoriosa in extremis sul Cittadella nell'esordio), non attraversa un momento felice ma punta a riscattarsi: rispetto allo scorso anno appare indebolita, ma non è da sottovalutare.

Sul fronte mercato, la Samp ha ceduto il promettente difensore Leoni al Parma in cambio di 5 milioni più 3 di bonus. Il buco nell'organico sarà colmato da Alessandro Pio Riccio, che giungerà in prestito dalla Juve Next Generation dopo una stagione in B al Modena.

Ultima notizia: la campagna abbonamenti blucerchiata si è chiusa con 19344 tessere vendute. E’ il miglior dato negli ultimi 25 anni.

Pierluigi Gambino

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