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Cultura

“150 anni di emigrazione italiana in Brasile”, a Genova la tavola rotonda del MEI

Super User 14 Novembre 2024 154 Visite

Sabato 16 novembre, alle ore 15:30, a Genova, nell’Auditorium del Galata Museo del Mare, si terrà l’incontro “150 anni di emigrazione italiana in Brasile”.

La tavola rotonda organizzata dal MEI – Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana in collaborazione con Fondazione Casa America ETS sarà l’occasione per presentare la Crociera delle radici italiane, in partenza a bordo di Costa Diadema da Genova il prossimo 30 novembre direzione Santos, e le numerose attività culturali collaterali in programma.

Una nuova tappa di una serie di eventi, per l’importante ricorrenza, che il MEI ha avviato a inizio anno, con il progetto “Il viaggio di Thaisa” – tour della memoria compiuto dalla giovane brasiliana italo-discendente Thaisa Bestetti sulle tracce del nonno Arlindo venuto a combattere con la Feb per la liberazione d’Italia.

Il viaggio a bordo di Costa Diadema inizierà il 30 novembre a Genova e si concluderà il 21 dicembre a Santos, unendo due città simbolo del più grande movimento migratorio internazionale nella storia del Paese sudamericano e un programma che prevede 150 attività per celebrare i 150 anni dell'immigrazione, tra gastronomia, musica, danza, cultura e sport, in collaborazione con diversi enti, tra cui l'Istituto italiano di cultura di San Paolo.

‘Io sono un gatto nero’, 20 artisti espongono nei locali del Centro cultura degli avvocati

Super User 10 Novembre 2024 224 Visite

 

In occasione del 17 novembre, giornata internazionale del gatto nero, il prossimo 15 novembre, alle ore 17:30, nei locali del Centro Cultura Formazione e Attività Forensi, in via XII ottobre 3, sarà inaugurata la mostra dal titolo ‘Io sono un gatto nero’, collettiva alla quale hanno partecipato circa 20 artisti.

Ognuno di loro ha realizzato, su una tela delle dimensioni di 30 x 30 cm, un gatto nero, utilizzando varie tecniche quali la pittura ad olio, ad acrilico, il collage, la grafica, l’acquarello e così via.

La giornata del gatto nero è stata istituita nel 2006 in seguito a una falsa notizia messa in circolazione da una falsa associazione animalista che lamentava l’uccisione di circa 60.000 gatti neri in Italia nell’anno precedente.

Nonostante ciò, la ricorrenza è rimasta e vuole portare comunque l’attenzione sui tanti miti e sulle tante leggende che, sin dall’antichità, hanno questo felino dal manto nero come protagonista.

Alla inaugurazione parteciperà il vice presidente dell’Ordine degli Avvocati di Genova, Stefano Savi, oltre a Gabriella de Filippis, responsabile degli eventi artistici e culturali del Centro Cultura e organizzatrice della mostra, che terrà una breve relazione sui gatti neri, sulle superstizioni ad essi legate e sulle leggende che legano i gatti neri al diavolo e alle streghe, oltre che su quei Paesi ove invece il gatto nero è visto come un portafortuna.

Nella giornata inaugurale sarà offerto a tutte le persone intervenute un aperitivo.

La mostra potrà essere visitata a partire dal 15 novembre sino all’11 dicembre, dal lunedì al venerdì, dalle ore 8:30 alle ore 18:00.

A Palazzo Ducale la presentazione del libro 'Centre Pompidou e la sfida del Total Design' di Boris Hamzeian

Super User 02 Novembre 2024 320 Visite

Giovedì 7 novembre, dalle 18:00 alle 20:00, il Salone del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale a Genova ospiterà la presentazione del libro Il Centre Pompidou e la sfida del Total Design di Boris Hamzeian. Oltre all’autore interverranno: Lia Piano, direttrice editoriale della Fondazione Piano; Shunji Ishida, ex architetto della Piano+Rogers Architects e senior partner della Renzo Piano Building Workshop; Luca Buzzoni, Associate Director Buildings Engineering Arup Italia; Tullia Iori, professoressa e storica dell'ingegneria e della costruzione presso l'Università Roma Tor Vergata.

L'evento, a ingresso gratuito, è patrocinato dalla Fondazione dell'Ordine degli Architetti di Genova, dalla Fondazione Renzo Piano, dallo studio di ingegneria Arup e dal Centre Pompidou.

Venerdì 8 novembre, in occasione della presentazione del libro di Boris Hamzeian, la Fondazione Renzo Piano apre le sue porte per due visite guidate in compagnia dell’autore e delle archiviste. Le visite guidate durano 60 minuti ed è necessaria la prenotazione su www.Formagenova.it . L'appuntamento è a Villa Nave alle ore 14.30 e alle 16.00.

Nel corso degli anni Settanta a Parigi prende forma un’opera capace di unire le competenze dell’architettura, dell’ingegneria, dell’industria, dell’aeronautica, della programmazione e dell’informatica per trasfigurare un edificio in una macchina tecnologica, interattiva, flessibile e al servizio della folla. Il suo nome è Centre Pompidou. A due anni dalla pubblicazione della prima ricostruzione della genesi del Centre Pompidou, Boris Hamzeian, ricercatore del Centre Pompidou e professore a contratto presso l'Ecole nationale superieure d'architecture de Saint-Etienne, torna a Genova per presentare la sua ultima monografia, Il Centre Pompidou e la sfida del Total Design, una raccolta di saggi dedicati a disassemblare questo edificio-macchina nelle sue componenti fondamentali, dalla struttura metallica in acciaio di fusione agli organi tecnici dai colori sgargianti, sino alla sua piazza e al suo dispositivo museale all'avanguardia.

La conferenza genovese sarà l'occasione per analizzare una delle componenti che hanno reso celebre questo edificio, la gerberette, quella trave in acciaio di fusione che ha sfidato le capacità tecniche di un'epoca attraverso una sinergia inedita tra le discipline dell'architettura, dell'ingegneria, della metallurgia e dell'aeronautica. Attraverso un percorso inedito tra documenti d'archivio, disegni d'epoca e testimonianze orali, Boris Hamzeian ripropone una storia inedita che va dalle diverse visioni sulla struttura del Centre Pompidou alla sua problematica fabbricazione.

Boris Hamzeian (PhD École Polytechnique Fédérale de Lausanne-EPFL, 2021) è un architetto e storico dell'architettura specializzato nelle avanguardie del secondo dopoguerra e nella cosiddetta architettura “tecnomorfa". In qualità di ricercatore presso il Centre Pompidou, prosegue una ricerca sulle trasformazioni del progetto e sul trattamento e la valorizzazione di un fondo di migliaia di disegni relativi alla costruzione di quest'opera. È ricercatore invitato Postdoc presso la Architectural Association School di Londra, borsista dell'Académie d'architecture e professore a contratto presso l'École nationale supérieure d'architecture de Saint-Etienne, dove insegna storia e teorie dell'architettura contemporanea. Tra le sue pubblicazioni figurano Live Centre of Information, Da Pompidou à Beaubourg (1968-1971) (Actar Publishers, 2022), Unidentified Flying Object per l’architettura contemporanea. le sperimentazioni di UFO tra militanza politica e avanguardia artistica (con Beatrice Lampariello e Andrea Anselmo, Actar Publishers, 2022) e Il Centre Pompidou e la sfida del Total Design (Lettera Ventidue, 2023). Vincitore di due edizioni del programma Italian Council promosso dal Ministero della cultura, lavora con Nicola Braghieri e Filippo Fanciotti (EPFL) a una ricerca dedicata alle esperienze d'insegnamento d'avanguardia nella Firenze "radicale". Dal settembre 2024 è membro del comitato scientifico della Fondazione Renzo Piano.

Vent’anni di FEF: saranno due mesi di teatro, cinema, danza, poesia, dibattiti e premi

Super User 30 Ottobre 2024 364 Visite

Venti anni di indagine sull’universo declinato al Femminile. E’ in pieno svolgimento a Genova il FEF, il Festival dell’Eccellenza al Femminile creato da Consuelo Barilari (che ne è anche la direttrice artistica) e organizzato da Schegge di Mediterraneo. La rassegna è iniziata a metà ottobre e terminerà a metà dicembre.

La filosofia della rassegna vede il teatro come strumento privilegiato per raccontare le emozioni, le paure e le battaglie quotidiane delle donne, dalle storie del passato alle sfide della cronaca contemporanea.

Nato come il primo grande evento in Italia dedicato alle donne, il Festival ha attraversato due decenni di profondi cambiamenti, diventando un punto di riferimento per il dibattito culturale e sociale.

“Il tema di questa ventesima edizione – afferma Consuelo Barilari – è  "RolePlay. I Ruoli”. Il festival  punta i riflettori sui ruoli che le donne assumono (o sono costrette ad assumere) nella storia, nella famiglia e nelle relazioni, ma anche sulla società del futuro. Un tema che ci invita a riflettere e a giocare con i ruoli per capovolgere dinamiche e punti di vista”.

La ricca programmazione di quest'anno propone 60 giorni di spettacoli e incontri, con una rassegna teatrale realizzata in collaborazione con il Teatro Nazionale di Genova: conta 19 titoli e 26 rappresentazioni, che andranno in scena nelle sale Eleonora Duse, Teatro Modena e Sala Mercato del Teatro Nazionale di Genova, e al Teatro dell’Arca di Genova.

Tra le novità, tre debutti nazionali al Teatro Eleonora Duse prodotti dal Festival. Si comincia con "Alfonsina Alfonsina. Il diavolo in gonnella", in coproduzione con il Contato del Canavese. Il testo fa rivivere l’avvincente avventura di Alfonsina Strada, la prima e unica donna ad avere preso parte al Giro d’Italia gareggiando con gli uomini. Simbolo della parità di genere nello sport, Alfonsina sconvolse le cronache sportive e l’opinione del tempo.

Poi "Thelma & Louise trent'anni dopo", ideazione e regia di Consuelo Barilari, in collaborazione con la statunitense Yassi Jahanmir, con Sara Bertelà e Galatea Ranzi. Thelma e Louise – fanno misterioso ritorno, sotto mentite spoglie. Infine "Tu dentro di me", un testo di Emilia Costantini interpretato da Gaia Aprea, che affronta il delicato tema della maternità surrogata. 

Un’altra novità è l’omaggio che il Festival dedicherà alle interpreti, attrici e registe della scena contemporanea alla Sala Mercato con due “personali” su Elena Arvigo e Giuliana Musso.

Lisa Ferlazzo Natoli e Petra Valentini il 29 ottobre al Teatro Duse hanno messo in scena “Uccellini”. Mascia Musy, interpreta il 31 ottobre al teatro Eleonora Duse un capolavoro della letteratura internazionale: “Preghiera per Chernobyl” del Premio Nobel Svetlana Alexievic. Fabiana Iacozzilli porta in scena il 19 novembre alla Sala Mercato la sua originale e visionaria poetica nella rappresentazione della maternità con lo spettacolo “Una cosa enorme”.

Poi ci sarà la “Settimana Contro la Violenza sulle Donne”. 

Il 21 novembre - in collaborazione con Teatro Necessario - al Teatro dell’Arca va in scena il recital “Non Ostante Voi “di e con Livia Grossi.

Il 24 novembre c’è il ritorno a Genova di ORLAN, la controversa star dell'arte contemporanea, che a Palazzo Ducale dialogherà con la direttrice Ilaria Bonacossa.

Il 29 novembre al Teatro Modena in collaborazione con il Teatro Nazionale di Genova c’è il debutto nazionale dello spettacolo internazionale di teatro danza “Ifigeneia”: una danza parlata che racconta la trasformazione del dolore e della rabbia di una giovane donna di fronte alla violenza del patriarcato.

Tra le iniziative più attese, spicca la prima edizione della rassegna “Teatro Comico al Femminile”, che alla sala Mercato dal 3 al 6 dicembre esplorerà con ironia e sagacia le contraddizioni del ruolo della donna nella società contemporanea. Sono quattro spettacoli tra flusso di coscienza e stand up comedy: Valentina Virando in “Psycodrama”; Monica Nappo in “Esperimento”; Sabrina Scuccimarra in “Giorni Infelici”; Gioia Salvadori in “Cuoro”.

Numerose le attività di approfondimento culturale e formazione. In collaborazione con l’Università di Genova ci sarà un convegno internazionale dedicato al tema “Il Comico al femminile”: una riflessione originale che esplorerà (con il contributo delle neuroscienze e delle teorie di genere) la storia della comicità e le differenze tra cervelli maschili e femminili per quanto riguarda la risata. Poi il progetto Università e Teatro, che coinvolge docenti e studenti dell'Università di Genova e del Teatro Universitario Il Falcone: ci saranno letture sceniche e laboratori al Museo dell’Attore.

Tra le iniziative di formazione in programma il 7 dicembre alle piscine di Albaro c’è “Playwater”, un workshop con la coreografa statunitense Yassi Jahanmir, che unisce nuoto sincronizzato e teatro. Poi una serie di incontri post-spettacolo chiamata "30 minuti fuori scena": porteranno sul palcoscenico del Festival da tutta Italia giornaliste, studiose e scrittrici, critiche teatrali per dialogare con gli artisti dei grandi temi sociali e culturali suggeriti dalle pièces.

E poi c'è il “Menù della Poesia”, un progetto innovativo con 6 appuntamenti di stand-up poetry che si potranno gustare con l’aperitivo prima degli spettacoli nel foyer della Sala Mercato; per i più piccoli la merenda nel foyer del Teatro Ivo Chiesa.

Per parlare di giochi di ruolo dei personaggi femminili c’è la rassegna cinematografica “Le donne nel Cinema di Alfred Hitchcock”. Quattro capolavori del maestro del brivido saranno presentati e analizzati da studiose del linguaggio cinematografico, offrendo una re-visione critica dei ruoli femminili creati da Hitchcock.

Il Festival assegnerà anche i tradizionali 5 “Premi Ipazia all’Eccellenza Femminile”.  Il Premio Ipazia all’Eccellenza Femminile sarà consegnato a Concita De Gregorio. Il Premio Ipazia all’Eccellenza Femminile internazionale, presieduto dalla giornalista Carmen Lasorella, verrà annunciato nel corso del Festival. Il Premio Ipazia al Teatro e ad altri riconoscimenti per la Nuova Drammaturgia e la Migliore Attrice verranno annunciati nel corso del Festival.

Paolo Fizzarotti

‘I Pallavicino di Genova’, presentato il volume che racconta la storia della dinastia

Super User 24 Ottobre 2024 578 Visite

È stato presentato martedì scorso a Palazzo Interiano Pallavicino a Genova, alla presenza del Principe Domenico Antonio Pallavicino e del noto critico d’arte Vittorio Sgarbi, l’esclusivo volume “I Pallavicino di Genova. Una stirpe obertenga patrizia genovese nella storia d’Europa e del Mediterraneo”, ricco excursus storiografico e divulgativo su una famiglia che ha ricoperto per oltre 800 anni le più importanti cariche pubbliche, i principali ruoli di governo, delicati incarichi diplomatici e alti gradi militari riuscendo sempre a contemperare operazioni finanziarie e attività mercantili con uno spiccato mecenatismo sia in campo artistico sia sociale. 

“Ho la soddisfazione di presentare, questo volume dedicato alla storia della mia famiglia. Un’opera che costituisce un contributo fondamentale al riordino del patrimonio storico familiare che mi sono ripromesso di valorizzare e consegnare intatto alla città che ne è stata culla: Genova”. Ha spiegato il principe Domenico Antonio Pallavicino all’apertura dell’evento esclusivo moderato dalla giornalista de ‘La Nazione’ Letizia Cini e a cui hanno partecipato un centinaio di ospiti illustri. Ed ancora: “Molte pubblicazioni hanno nel corso dei decenni valorizzato singoli personaggi, palazzi e opere d’arte della famiglia, ma mancava una pubblicazione che fornisse un’ampia e complessiva panoramica dell’antico clan o, come si diceva nella nostra città, albergo, che è stato per secoli tra i protagonisti della vita politica, economica e sociale di questa Città e del suo Dominio”.

“I saggi raccolti nel volume – scrive il celebre critico e direttore artistico della Fondazione Pallavicino ETS di Genova Vittorio Sgarbi – approfondiscono l’importanza del Messale della Natività del Cardinale Antoniotto Pallavicino, un codice miniato per le funzioni liturgiche della cappella Sistina; il sostegno per la controfacciata della chiesa di San Siro della quale la famiglia Pallavicino assume il giuspatronato; le committenze di opere di Rubens e di Van Dyck; le sculture della famiglia Pallavicino presso il cimitero  monumentale di Staglieno,  con le opere di Santo Varni e Augusto Rivalta”.

La pubblicazione edita da Sagep, con le autorevoli voci narranti di Barbara Bernabò, Elena De Laurentiis, Andrea Lercari, Caterina Olcese Spingardi, Anna Orlando e Roberto Santamaria, diventa occasione per approfondire 800 anni di storia grazie alla collaborazione realizzata, tra gli altri, con l’Archivio di Stato di Genova, la Biblioteca Civica “Berio”, la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Liguria. 

Tramite l’apertura e la sistematizzazione dell’Archivio Pallavicino, fonte straordinaria di materiale inedito in ottimo stato conservativo, vengono così tracciati gli impegni pubblici e di solidarietà della famiglia, le attività mercantili, le operazioni finanziarie, i luoghi simbolo del casato e le grandi committenze a Rubens e Van Dyck. Il ruolo della famiglia viene letto anche attraverso la lente di fascinosi eventi di élite della nobiltà europea, tra cui il gran ballo a Palazzo della Marchesa Vittoria Pallavicino durante la visita, nel settembre 1892, dei Sovrani d’Italia Umberto e Margherita.

Centrale la figura del Marchese Domenico Pallavicino (1867 -1928), al tempo stesso portatore dei valori della trazione e pioniere di modernità, anticipando gli obiettivi di impegno sociale promossi in questi anni dalla Fondazione Pallavicino ETS di Genova. Il Marchese Domenico Pallavicino, come il padre, fu socio della prestigiosa Società Ligure di Storia Patria, su incarico del Ministero degli Interni del Regno d’Italia fu chiamato a comporre la Commissione Araldica Ligure per il riconoscimento di titoli, l’uso delle armi gentilizie da parte dei cittadini e gli stemmi dei Comuni. Non solo, venne ricevuto quale cavaliere d’Onore e Devozione nel Sovrano Militare Ordine di Malta e, nel corso degli anni, presiedette la Società del Casino e l’Accademia Ligustica di Belle Arti, sedette tra gli amministratori degli Ospedali Galliera, fu socio e console dell’Associazione A Compagna, sorta nel 1923 per valorizzare la storia e le tradizioni genovesi, oltre a dirigere il Comitato Regionale di Genova della Croce Rossa Italiana. Grande passione del Marchese Domenico Pallavicino la musica: fu apprezzato compositore, tanto che per la prima presentazione del volume a Palazzo, organizzata dalla Fondazione Pallavicino, sono state eseguite in prima assoluta alcuni brani tratti dalle Sue opere dal pianista Christian Pastorino.  

La consigliera comunale Barbara Grosso e il critico Vittorio Sgarbi

La consigliera comunale Elena Manara e l'avvocato Daniela Anselmi

Genova, inaugurata la mostra fotografica di Bart Herreman nella sede di Banca Generali Private

Super User 22 Ottobre 2024 587 Visite

Si intitola “Esefossevero 2024/2025” la mostra fotografica di Bart Herreman, considerato uno degli autori internazionali più acuti della fotografia surrealista e visionaria, esposta nella sede di Banca Generali Private in via XX Settembre 42 fino al 31 gennaio 2025 e inaugurata lunedì 21 ottobre. La mostra è promossa da Banca Generali Private ed organizzata dalla Galleria Open One. Una galleria storica di Pietrasanta (Lu), fondata nel 1963 da Mauro Bovecchi come sede per il commercio dei marmi pregiati. A questa attività si è affiancata, su idea del figlio Diego, la Open One – Contemporary Art: una galleria a cielo aperto che accoglie le opere scultoree di quegli artisti che frequentano la Bovecchi per acquistare i marmi per le proprie opere. In anni recenti poi la galleria si è aperta anche al figurativo e ai materiali più sperimentali, oltre che alla pittura e alla fotografia.

Il percorso espositivo della mostra di Bart Herreman presenta 46 immagini, che hanno invaso i luoghi di lavoro dell’istituto bancario come uffici, sale riunioni e corridoi. Si tratta di fotografie, alcune di grande formato, che descrivono il percorso creativo di un’artista, padrone delle tecniche di Photoshop, che usa la sua macchina fotografica, ma anche lo smartphone, per cogliere alcuni particolari della realtà per re-inventarli e collocarli in un nuovo mondo, del tutto irreale e immaginifico.

Bart Herreman nasce in Belgio dove vive fino agli anni Sessanta, poi frequenta l'accademia Sint Joost di Breda in Olanda. Si trasferisce in Italia a Milano e inizia la sua carriera di fotografo: dalla moda alla fotografia di reportage, d'arredamento, architettura e Still life. Parallelamente con l'avvento della fotografia digitale continua la sua ricerca creando un mondo di fantasie e surrealismo: animali e personaggi vengono rappresentati all'interno di un mondo che di volta in volta rappresenta luoghi improbabili e momenti quotidiani.

Nei suoi lavori traspare con forza la lezione dei “maestri” del surrealismo; nelle immagini sconnesse e connesse insieme, che dicono tutto e niente, insignificanti o piene di simboli. Bar Herreman, con fotografie colme di straordinaria capacità realizzativa, ci svela il suo mondo immaginario fatto di convivenze impossibili, uomini sbigottiti e animali disinvolti, stimolando o, meglio, facendo riemergere dall’“io” di chi guarda l’irreale realtà, di stimolare l’immaginazione sopita, di imporre allo sguardo la rappresentazione di qualcosa che oltrepassa il reale. Siamo davanti ad una sorta di viaggio infinito senza limiti di tempo e luoghi. In ogni composizione c’è sempre qualcosa di sorprendente, di artificioso e nello stesso tempo di rivelatore.  Ogni sua opera ha la capacità di rappresentare i sogni, visioni e le fantasie di chi la osserva. Una “filosofia” che spinge a travalicare i nostri limiti, a perseguire obiettivi apparentemente irraggiungibili, a superare ostacoli apparentemente insormontabili.

La mostra è aperta ad ingresso libero nella sede di Banca Generali Private, via XX Settembre 42 a Genova, dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18, ma obbligatorio prenotare telefonando al numero: 010 5375411.

Da sinistra: Diego Bovecchi, Bart Herreman e Andrea Mazzucchi

 

Lettura, lo scrittore genovese Bruno Morchio presenta il suo ultimo libro alla Feltrinelli

Super User 17 Ottobre 2024 242 Visite

Venerdì 18 ottobre, alle ore 18:00, lo scrittore Bruno Morchio incontrerà i suoi lettori alla Feltrinelli di Genova, e si preannuncia già il tutto esaurito: come è avvenuto nei precedenti incontri organizzati alla libreria di via Ceccardi.

Il giallista genovese nel 2023 ha vinto il Premio Scerbanenco, riconoscimento più prestigioso in Italia per la letteratura gialla, con il romanzo “La fine è ignota”.

Questa volta alla Feltrinelli presenterà il suo ultimo lavoro: “La badante e il professore”, con letture di Lucia Caponetto e dello stesso Bruno Morchio. Caponetto è unanimemente considerata come la più grande “raccontatrice” di libri in Italia.

“Quando scrivo un libro giallo – spiega Morchio – tendo a scivolare su una chiave ironica. E’ come se sentissi il carattere fittizio della narrazione, e quindi mi ritrovo a prendere distanza dalla materia. In questo romanzo prendo il punto di vista di un ragazzo di 12 anni: e quindi può essere considerato un “romanzo di formazione”. E’ ambientato in un comune limitrofo della Valpolcevera”.

“Il ragazzo va a fare ripetizioni a casa di un vecchio professore in pensione, e si affeziona molto a lui. Poi un giorno il professore viene ucciso. I sospetti convergono su Natalia, la badante ucraina. Il ragazzo indaga per cercare di salvare la badante e soprattutto per stabilire la sua fedeltà al professore. Fedeltà vuol dire innocenza dal delitto”, conclude lo scrittore, senza però spoilerare troppo sulla trama del libro.

“Esefossevero 2024/2025”, gli scatti surrealisti di Bart Herreman in mostra a Genova

Super User 17 Ottobre 2024 741 Visite

Si intitola “Esefossevero 2024/2025” la mostra del fotografo Bart Herreman che sarà ospitata nella sede di Banca Generali Private in via XX Settembre, 42 a Genova da lunedì 21 ottobre – inaugurazione alle ore 17.30 con cocktail - al 31 gennaio 2025. La mostra è promossa da Banca Generali Private ed organizzata dalla Galleria Open One di Pietrasanta (Lu). In esposizione 46 immagini, alcune di grande formato, che descrivono il percorso creativo di un’artista, padrone delle tecniche di Photoshop, che usa la sua macchina fotografica, ma anche lo smartphone, per cogliere alcuni particolari della realtà per re-inventarli e collocarli in un nuovo mondo, del tutto irreale e immaginifico. Bart Herreman nasce in Belgio dove vive fino agli anni Sessanta, poi frequenta l'accademia Sint Joost di Breda in Olanda. Si trasferisce in Italia a Milano e inizia la sua carriera di fotografo: dalla moda alla fotografia di reportage, d'arredamento, architettura e Still life. Parallelamente con l'avvento della fotografia digitale continua la sua ricerca creando un mondo di fantasie e surrealismo: animali e personaggi vengono rappresentati all'interno di un mondo che di volta in volta rappresenta luoghi improbabili e momenti quotidiani.

Nei suoi lavori traspare con forza la lezione dei “maestri” del surrealismo; nelle immagini sconnesse e connesse insieme, che dicono tutto e niente, insignificanti o piene di simboli. Bar Herreman, con fotografie colme di straordinaria capacità realizzativa, ci svela il suo mondo immaginario fatto di convivenze impossibili, uomini sbigottiti e animali disinvolti, stimolando o, meglio, facendo riemergere dall’“io” di chi guarda l’irreale realtà, di stimolare l’immaginazione sopita, di imporre allo sguardo la rappresentazione di qualcosa che oltrepassa il reale. Siamo davanti ad una sorta di viaggio infinito senza limiti di tempo e luoghi. In ogni composizione c’è sempre qualcosa di sorprendente, di artificioso e nello stesso tempo di rivelatore. Ogni sua opera ha la capacità di rappresentare i sogni, visioni e le fantasie di chi la osserva. Di fronte alle opere di Bart Herreman la straordinaria capacità tecnica realizzativa passa in secondo piano rispetto al messaggio che l’artista ci vuole inviare, un modo di vivere, una “filosofia” che spinge a travalicare i nostri limiti, a perseguire obiettivi apparentemente irraggiungibili, a superare ostacoli apparentemente insormontabili.

La mostra è aperta ad ingresso libero nella sede di Banca Generali Private, via XX Settembre 42 a Genova, dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18, consigliato prima telefonare al numero 010 5375411.

Londra, re Carlo al concerto del Premio Paganini con Simon Zhu e il Cannone

Super User 16 Ottobre 2024 343 Visite

A rendere ancor più straordinario il concerto del Premio Paganini con Simon Zhu e il Cannone, a fianco della London Symphony Orchestra diretta da Antonio Pappano, è stata la presenza, tenuta riservatissima sino all'ultimo momento, del re d’Inghilterra Carlo III.

Un momento storico, a 44 anni da quel 16 ottobre 1980 in cui la Regina Elisabetta II e il Duca di Edimburgo, in visita ufficiale a Genova, vennero omaggiati dal celebre violinista genovese Renato De Barbieri, noto come il Paganini del '900, di uno speciale concerto con il Cannone.

“Siamo davvero molto lieti che il Re abbia onorato la città di Genova e il Premio Paganini con la Sua presenza, conferendo all'evento ancor maggior lustro ed eccezionalità”, dichiara il vicesindaco di Genova, Pietro Piciocchi.

Per il presidente Giovanni Panebianco “È stato un concerto indimenticabile. Grazie a Simon Zhu, ai musicisti della LSO e naturalmente ad Anthony Pappano che, nell'occasione, ha ricevuto il titolo di Paganini Ambassador”.

“Un giovane dal talento unico, il violino leggendario appartenuto al Re di tutti i violinisti e il Re d’Inghilterra in persona sono stati i protagonisti della magica serata di ieri. Sembra essere l’inizio di una fiaba di Oscar Wilde e invece si è trattato del Premio Paganini a Londra. La collaborazione con LSO e il Maestro Pappano non poteva che essere il viatico migliore per il lancio della 58^ edizione del Premio con Uto Ughi presidente di giuria”, commenta il direttore artistico Nicola Bruzzo.

Premio Paganini, il Cannone vola a Londra per il concerto di Simon Zhu con la London Symphony

Super User 15 Ottobre 2024 242 Visite

In occasione del 70° anniversario del Premio Paganini questa sera, nella prestigiosa Guildhall di Londra, il vincitore della scorsa edizione Simon Zhu si esibirà con il Cannone in uno speciale concerto a fianco della London Symphony Orchestra (LSO), diretta da Sir Anthony Pappano. Il prezioso strumento, costruito dal liutaio cremonese Giuseppe Guarneri detto “del Gesù” nel 1743 e appartenuto a Niccolò Paganini, torna nella capitale inglese per la seconda volta a distanza di quasi 20 anni, dopo che le recenti indagini diagnostiche promosse dal presidente del Premio, Giovanni Panebianco, ed eseguite presso l’European Synchrotron Radiation Facility di Grenoble hanno consentito di accertarne positivamente lo stato di salute.

In omaggio alla città di Genova, i musicisti della LSO vestiranno eccezionalmente in jeans, l’iconico tessuto inventato nel XVI secolo, chiamato Blue de Genes per il tipico colore, celebre nel mondo.

Un incontro straordinario, dunque, quello tra la London Symphony Orchestra e il Premio Paganini, culmine delle iniziative messe in campo nell’ambito delle attività che, nel novembre scorso, hanno visto Genova essere ospite alla parata svolta in occasione della cerimonia di investitura del Lord Mayor della City, Michael Mainelli. Tra queste, l’applaudita esibizione, presso l’Ambasciata d’Italia, della violinista Hawijch Elders, IV classificata al Concorso Paganini 2023.

Dopo quelli al Louvre di Parigi e al Prado di Madrid, l’evento londinese conferma la portata del rilancio del “Paganini”, l’eccezionalità del percorso di internazionalizzazione in atto e le incisive capacità messe in campo per la diffusione della cultura musicale e la promozione dell’arte del violino, dei giovani talenti e dell’immagine di Genova nel mondo.

Il programma musicale: Gioacchino Rossini, Il Barbiere di Siviglia – Overture; Niccolò Paganini, primo movimento dal Concerto N. 1; Giacomo Puccini, Crisantemi for String Orchestra; Gioacchino Rossini, Movements from «La Boutique Fantasque», arrangiamento di Ottorino Respighi.

Il Comitato d’onore: il vicesindaco di Genova; Michael Mainelli, Lord Mayor della City of London; Inigo Lambertini, ambasciatore d’Italia nel Regno Unito; Giovanni Panebianco, presidente del Premio Paganini; Antonio Pappano, Chief Conductor della London Symphony Orchestra; Kathryn Mc Dowell, managing director della London Symphony Orchestra.

«Il concerto del Premio Paganini a Londra, con la presenza del celebre Cannone, è la prova tangibile del successo del nuovo corso intrapreso poco più di due anni fa - ha dichiarato il sindaco di Genova Marco Bucci - I risultati sono sotto gli occhi di tutti e possiamo esserne orgogliosi. Dopo quelli al Louvre e al Prado, passando per l’evento a New York con il Teatro Carlo Felice, il concerto alla Guildhall rappresenta un altro capitolo significativo del rilancio del Premio. Sono grato alla LSO e al Maestro Pappano per l’omaggio che, vestendo in jeans, ha voluto tributare a Genova, all’Ambasciatore Inigo Lambertini e naturalmente al Lord Mayor Michael Mainelli per la collaborazione e per l’entusiasmo sempre dimostrato».

«Siamo orgogliosi di vedere il talento di Simon Zhu brillare sul prestigioso palcoscenico della Guildhall di Londra, accompagnato dalla London Symphony Orchestra. Questa straordinaria esibizione rappresenta non solo un tributo a Niccolò Paganini e al suo ineguagliabile Cannone, ma anche una celebrazione della cultura musicale che Genova ha saputo esportare nel mondo riscuotendo, in ogni occasione, un grande apprezzamento – ha aggiunto il vicesindaco di Genova Pietro Piciocchi - Il ritorno del Cannone nella capitale inglese, dopo quasi due decenni, sottolinea il lavoro instancabile che stiamo facendo per promuovere il nostro patrimonio artistico e musicale a livello internazionale».

«Da melomane quale sono, è per me un grande onore ricevere il titolo di “Ambasciatore del Premio Paganini”. Sono particolarmente lieto di dare il benvenuto a Londra al presidente Panebianco ed a Simon Zhu, vincitore del Premio Paganini 2023, che si esibirà con la London Symphony Orchestra sotto la direzione del maestro Antonio Pappano, in un evento di straordinaria rilevanza nell'ambito dei rapporti di amicizia e collaborazione tra i nostri due Paesi. Colgo l’occasione per congratularmi per le grandi iniziative promosse dal Premio Paganini a livello internazionale, che non solo valorizzano la tradizione musicale italiana, ma rafforzano l’immagine di Genova e dell’Italia in ambito europeo e mondiale» ha commentato l’ambasciatore italiano nel Regno Unito Inigo Lambertini.

«La Guildhall è una cornice davvero prestigiosa in cui celebrare Paganini, il nostro Concorso e Genova – ha affermato il presidente del Premio Giovanni Panebianco - Siamo orgogliosi della speciale collaborazione con la LSO, una delle orchestre più importanti al mondo, e ringrazio molto la Direttrice Kathryn Mc Dowell con cui abbiamo lavorato in modo molto proficuo. L’esibizione di Simon Zhu con il Cannone rende il concerto davvero straordinario. Ciò grazie alla virtuosa interazione dell’Ambasciata d’Italia a Londra, del Ministero degli Esteri, nella persona del Direttore Generale per la diplomazia pubblica e culturale, Amb. Alessandro de Pedys, del Ministero della Cultura e della Soprintendenza di Genova, diretta da Cristina Bartolini. Un sentito grazie al maestro Nicola Bruzzo, alla dott.ssa Gloria Piaggio, alla dott.ssa Raffaella Besta, allo staff del Premio e ai Liutai Conservatori. Uno speciale ringraziamento alla Principessa Martine Orsini che, con Lady Aliai Forte, presiede il Gala Committee dell’evento. Un caloroso benvenuto, infine, ai nuovi Paganini Ambassador, Anthony Pappano, Inigo Lambertini, Irene Cervellera, Melania Rizzoli e Federica Tittarelli, che arricchiscono un prestigioso parterre, del quale essere orgogliosi».

«Siamo molto felici di aver lavorato per formare una giuria internazionale composta da professionisti così seri e competenti – ha dichiarato il maestro Uto Ughi - Sono lieto di presiederla e sono certo lavoreremo bene insieme. Il nuovo bando introduce novità importanti e invito tutti i violinisti e le violiniste del mondo a partecipare a questa straordinaria competizione, un punto di riferimento nella storia del violino e una tappa fondamentale per chi aspira a una carriera di rilievo». «È un’occasione memorabile, il programma musicale, interamente italiano, evoca la maestria, il lirismo e il virtuosismo dei grandi compositori del passato, uno su tutti Paganini – ha detto il direttore artistico, Nicola Bruzzo - La presenza del leggendario Cannone e la direzione del Maestro Pappano arricchiscono un momento unico, con Simon Zhu protagonista. Grazie alla collaborazione con l’Ambasciata Italiana e con la LSO siamo lieti di rafforzare i legami con il pubblico inglese e con una qualificata platea internazionale. Lanciare il bando del prossimo Concorso da Londra - città che è, da sempre, simbolo di eccellenza artistica - rappresenta l’ulteriore conferma della forte dimensione internazionale del Premio».

Al termine del concerto alla Guildhall, il titolo di “Paganini Ambassador” sarà assegnato, con la partecipazione del principe Amyn Aga Khan, a Sir Anthony Pappano, straordinaria eccellenza musicale a livello mondiale. Seguirà il Gala Dinner della LSO, a sostegno dell’Educational Program rivolto a musicisti di tutto il mondo.

 

L’evento collaterale in Ambasciata

Ieri sera, alla vigilia del concerto, presso l'Ambasciata d'Italia, si è svolto un momento di alto profilo istituzionale, in occasione del quale il presidente Panebianco e il direttore artistico, Nicola Bruzzo, hanno presentato il bando di Concorso e la Giuria Internazionale della 58esima edizione del Premio. L’evento, a cui ha preso parte anche il maestro Uto Ughi, presidente della giuria, si è aperto con i saluti dell’ambasciatore d’Italia nel Regno Unito, Inigo Lambertini. Nell’occasione, oltre ad essere presentato il video ufficiale del prossimo Concorso, si è tenuta la cerimonia di consegna dei titoli di "Paganini Ambassador" all’ambasciatore Lambertini, unitamente a Irene Cervellera, Melania Rizzoli e Federica Tittarelli.

 

La 58^ edizione

Dal 14 ottobre 2024 e fino all’11 febbraio 2025, i violinisti di tutto il mondo di età compresa tra i 15 e i 30 anni avranno la possibilità di iscriversi alla 58^ edizione del Concorso, che ha già ottenuto il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Cuore pulsante della competizione sarà, come sempre, il Teatro Carlo Felice con la sua straordinaria orchestra.

Le fasi finali si terranno a Genova dal 14 al 26 ottobre 2025. Il bando prevede una fase preselettiva tra aprile e maggio 2025, durante la quale i candidati saranno ascoltati dal vivo presso gli Istituti Italiani di Cultura a New York, Seoul e Berlino, a Guangzhou e infine a Genova, presso la sede del Conservatorio. Saranno solo 24 i violinisti che potranno accedere all’appello per le fasi finali che si terrà il 14 ottobre 2025. Il prossimo Concorso dedicherà più spazio alla musica da camera, strumento con cui si misureranno le capacità di ascolto reciproco dei candidati, e a prove in cui i giovani violinisti dovranno mostrare lati musicali e comunicativi spesso trascurati in un concorso violinistico di questo calibro. Ulteriori novità riguardano, oltre alle previsioni di ingaggi presso alcune delle più prestigiose istituzioni musicali nazionali e internazionali, i premi speciali, accresciuti oltre a quelli consueti. Per la prima volta, inoltre, sarà offerto al vincitore o alla vincitrice del Concorso un contratto di registrazione con una casa discografica di rilievo internazionale. Il bando è disponibile sul sito www.premiopaganini.it

La 58^ edizione avrà una giuria di eccellenza, presieduta dal maestro Uto Ughi (Italia). Gli altri giurati, scelti su proposta del direttore Bruzzo saranno: Ana Chumachenco (Arg./Germ.), Pavel Berman (Italia), Pamela Frank (USA), Mihaela Martin (Romania), Enzo Restagno (Italia), Sayaka Shoji (Giappone). Con le modifiche apportate al regolamento nel maggio scorso, 2 ulteriori componenti potranno essere successivamente chiamati ad integrare la Giuria nella “finalissima”.

Simon Zhu e Giovanni Panebianco

‘Costruire nella natura’, la mostra di Alberto Ponis a Villa Croce

Super User 12 Ottobre 2024 256 Visite

Apre sabato 12 ottobre, e resterà allestita fino al 31 dicembre al Museo d’arte contemporanea Villa Croce, la mostra Alberto Ponis costruire nella natura che indaga l’opera dell’architetto genovese Alberto Ponis (1933), al quale il 12 ottobre verrà conferita la Medaglia della città di Genova nell’ambito delle celebrazioni colombiane.

La rassegna è curata dallo storico dell’architettura Emanuele Piccardo che, dopo due anni di meticoloso lavoro nell’Archivio Ponis, ha strutturato il progetto espositivo con l’obiettivo di presentare la ricerca progettuale di Ponis, tra le case unifamigliari e le case collettive per la vacanza in Sardegna, tra Palau e Costa Paradiso.

È la natura che condiziona e stimola l’architetto genovese a costruire attorno agli alberi di corbezzolo e alle rocce di granito, senza alterare l’orografia del terreno.  Questi elementi naturali generano le forme dell’architettura delle case che riprendono alcuni caratteri dell’architettura vernacolare sarda, in particolare lo stazzo gallurese, ovvero la casa del pastore, per poi essere reinterpretato da Ponis con la sua sensibibilità e la sua etica del fare architettura. 

Alberto Ponis costruire nella natura è strutturata in quattro sezioni: Architetture, Archivio Alberto Ponis, Pittura, Viaggi.

Architetture

Una sintesi della vasta produzione architettonica di Ponis, raccolta in 16 architetture, attraverso schizzi, disegni, fotografie da lui realizzate e fatte appositamente dal curatore della mostra Emanuele Piccardo. Case singole e collettive costruite tra il 1963 e il 2006 a Costa Paradiso e Punta Sardegna.

Archivio Alberto Ponis  Questa sezione è un attraversamento dell’Archivio con taccuini, riflessioni teoriche, schizzi, riviste di architettura, che consentono allo spettatore di entrare dentro le idee di Alberto Ponis.

Pittura

La pittura è importante nell’opera di Alberto Ponis per rappresentare gli spazi urbani e naturali. In questa sezione vengono presentati i quadri che ha realizzato sul porticciolo di Nervi, dipinto nel tempo tra la fine degli anni Ottanta e metà anni Novanta del secolo scorso.

Viaggi

Il tema del viaggio è centrale per la ricerca di Ponis, a partire dal 1963 quando attraversa i villaggi sardi della costa e dell’entroterra per immergersi nella architettura vernacolare per definire la sua idea di architettura. Nel decennio sessanta-settanta sono numerose le visite a New York, a Philadelphia per visitare le architetture di Louis Kahn e Robert Venturi, il Sea Ranch in California, a Ronchamp e La Tourette, le due opere iconiche di Le Corbusier; le architetture di Arno Jacobsen e Alvar Aalto in Scandinavia. 

La mostra è accompagnata da una monografia di 400 pagine in italiano e in inglese, edita dalla casa editrice plug-in, con l’obiettivo di ricollocare la figura di Alberto Ponis nella storia dell’architettura del Novecento.

Alberto Ponis si laurea in architettura a Firenze nel 1960 e poi si trasferisce a Londra dove incontra due protagonisti del New Brutalism: Ernö Goldfinger e Denys Lasdun, entrando in contatto anche con le architetture di James Stirling.

L’esperienza nello studio di Lasdun condizionerà tutta la sua attività professionale. Nel 1963 rientra in Italia, in Sardegna nella Gallura, insieme ad un gruppo di investitori inglesi e si fermerà lì per tutta la vita, eleggendo quei territori come luoghi dove sperimentare la sua idea di architettura. Ponis dopo l'esperienza da Lasdun acquisisce quella maturità progettuale che verrà applicata nelle prime architetture che realizza, sul finire degli anni Sessanta, a Costa Paradiso in Sardegna.

Orario apertura mostra martedì- domenica ore 11-18

Durante il periodo espositivo è in programma una serie di conferenze:

16 ottobre ore 17 - Architettura mediterranea? Con Alessandro Lanzetta, architetto, La Sapienza, Università di Roma 

23 ottobre ore 17 - Architetture minori con Luca Guido, storico dell’architettura, IUAV-Venezia

29 ottobre ore 17 - Mario Galvagni: ecologia della forma con Francesca Olivieri, architetto 

13 novembre ore 17 - La vacanza a Punta Ala con Marco Del Francia, architetto, BACO - Archivio Vittorio Giorgini

22 novembre ore 17 - Abitare la vacanza 2025 con Andrea Canziani, architetto, ministero della Cultura, Gloria Bovio, architetto, presidente Dialoghi d’Arte, Emanuele Piccardo, presidente plug_in

27 novembre ore 17 - Cultura e tecnica: riflessioni sul costruire con Francesca Torzo, architetto

Palazzo Tursi, al via la mostra “Marco Polo e Cristoforo Colombo: due mondi a confronto”

Super User 03 Ottobre 2024 263 Visite

Parte oggi, giovedì 3 ottobre, da Palazzo Tursi, alle 16:00, il ciclo di incontri “Alla scoperta delle immagini di Cristoforo Colombo” a cura del Centro Studi Colombiano, con l'apertura della mostra “Marco Polo, Cristoforo Colombo: due mondi a confronto” che verrà inaugurata presso l’atrio di Palazzo Tursi e sarà visitabile dal 3 al 13 ottobre.

Alle 16:00, nel Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi, si terrà il primo incontro del ciclo di conferenze previste in occasione del 700° anniversario della morte di Marco Polo, riguardanti l’influenza che la sua impresa esercitò su Cristoforo Colombo. Il programma prevede, dopo i saluti istituzionali, la presentazione di Carlotta Gualco, Centro Studi Colombiano e il ricordo del professor Francesco Surdich, storico delle esplorazioni geografiche. Sarà data lettura della relazione predisposta dal professor Surdich a cura di Samuela Simion, docente di Letteratura latina medievale e umanistica presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia.

Cultura, Genova partecipa alla Notte europea dei ricercatori

Super User 26 Settembre 2024 327 Visite

 

Anche quest’anno Genova partecipa alla Notte Europea dei Ricercatori in programma per domani, venerdì 27 settembre, e organizzata nell’ambito del progetto italiano SHARPER, (SHAring Researchers’ Passion for Education and Rights), sostenuto dalla Commissione Europea per coinvolgere tutti i cittadini nella scoperta del mestiere di ricercatore e del ruolo che i ricercatori svolgono nel costruire il futuro della società.

Il Comune aderisce attraverso i suoi musei alla giornata genovese, coordinata dall’Università e promossa da CNR, Festival della Scienza, INFN – Istituto nazionale di Fisica Nucleare, IIT – Istituto Italiano di Tecnologia e ADI – Associazione Dottorandi e Dottori di ricerca Italiani, ALISA – Azienda Sanitaria della Regione Liguria. Gli enti scientifici svolgeranno le proprie attività nello Science Village che verrà realizzato ai Giardini Luzzati e che ospiterà laboratori didattici e incontri tematici con i ricercatori e le ricercatrici delle diverse discipline.

I Musei Civici di Genova propongono un ricco e coinvolgente programma di attività, che trovano   spazio nella cornice del Museo di Sant’Agostino - aperto straordinariamente dalle 19.30 alle 22.30 con ingresso gratuito - dove sono presentati nuovi progetti e svelate le più recenti e sorprendenti scoperte effettuate attraverso ricerche e restauri condotti sul patrimonio culturale.

Museo di Sant'Agostino - aperto per lavori. Presentazione dei progetti in corso sul Museo di Sant'Agostino: il lavoro di studio sulle collezioni prosegue, sia attraverso ricerche finalizzate a indagare maggiormente le caratteristiche di alcune opere, sia tramite interventi di restauro che ne permettono una migliore conservazione e che diventano, a loro volta, occasione per acquisire nuove conoscenze. A cura di Paolo Persano 

L’alcova di Palazzo Rosso tra ricerche e restauri. Si è concluso il restauro di uno degli spazi più affascinanti dei Musei di Strada Nuova: l’alcova dell’appartamento di primo Settecento del marchese Anton Giulio II Brignole-Sale (1673-1710), nobile colto e raffinato committente dai gusti ricercati.  Le fonti ne ricordano i costumi libertini e gli studi sui modelli per la decorazione di questo spazio privato ne rintracciano le ispirazioni tra Roma e Parigi. La ricerca storico-artistica si intreccia con i dati emersi dall’intervento di recupero di questo capolavoro del tardo Barocco genovese. A cura di Sara Davolio Marani e Daniela Tasso, Gaia Casaccia 

I progetti MIMIT CTE e PNRR RAISE nel Museo di Archeologia Ligure e nel Museo d'Arte Orientale Chiossone: dal museo reale al museo virtuale, accessibile e inclusivo.  Come le nuove tecnologie possono supportare la fruizione dei beni culturali facilitando l’inclusione e l’accessibilità, superando quindi le barriere geografiche, fisiche e culturali? Progettare un ambiente in realtà virtuale con reperti archeologici reali trasformati in asset digitali permette di inserire reperti non esposti, per limiti di spazio espositivo o fragilità, e fornisce la possibilità agli utenti di interagire e sperimentare gli artefatti in modalità e prospettive non possibili all’interno del museo. Per sfruttare al meglio le opportunità offerte è importante garantire un’esperienza inclusiva, fornendo un’interfaccia intuitiva e una vasta gamma di opzioni su misura per le esigenze di accessibilità e gli interessi delle diverse fasce d’età. A cura di Franca Giannini.

Tra narghilè e pipe per oppio: quando gli archivi, nonostante tutto, non mentono!  Per anni rimasto senza una paternità, l’arredo del salotto turco di Castello D’Albertis ha riservato delle sorprese fin dal suo riallestimento nel 2004, ma ha tenuto nascosto chi ne fosse l’ebanista ancora fino al 2023, fino alle ultime scansioni impreviste, quando l’archivio ha addirittura svelato la data, aprendo nuove prospettive e collaborazioni.  A cura di Maria Camilla De Palma

Cultural Heritage – Staglieno. Il Comune di Genova, attraverso moderne tecniche di rilievo geospaziale, sta realizzando un gemello digitale 3D misurabile del Cimitero Monumentale di Staglieno, di utilizzo per amministratori, tecnici, restauratori e storici dell’arte, ai fini degli aspetti manutentivi e conservativi della necropoli. L’accuratezza dei dati e la ricchezza delle fonti consente anche la valorizzazione del sito per scopi turistici e culturali, con lo sviluppo di un ambiente web immersivo multipiattaforma dal forte impatto emozionale e crossmediale, per farsi incuriosire ed essere condotti in un viaggio che conduca inevitabilmente alla visita fisica di un vero e proprio museo a cielo aperto. A cura di Stefania Traverso e Chiara Angela Capini

Tra il dire e il fare... non c'è che provare.  Un percorso tra parole e immagini sul restauro di alcune opere della collezione del Museo di Arte contemporanea di Villa Croce. Al termine la possibilità di sperimentare una simulazione di restauro su alcune riproduzioni di opere astratte. A cura di Paolo Scacchetti

Gli anni Venti del Cinquecento a Genova: origini del rapporto tra battiloro e pittori. La presentazione di un importante documento contenuto nel Censorum Liber Primus Legus - conservato nell’Archivio Storico del Comune di Genova - permette di delineare con una precisione inedita il rapporto intercorso tra la corporazione dei battiloro e quella dei pittori, a partire dal 1520. Contestualmente all’accordo tra le Arti, nel manoscritto redatto dalla magistratura dei Censori, è conservata una foglia d'oro depositata come modello nella produzione genovese, approvata e siglata da artigiani e artisti. La sottile lamina metallica è stata oggetto di un’approfondita campagna diagnostica, che ha restituito risultati interessanti e inaspettati. A cura di Enrico Isola

Musei e Medioevo. Suggestioni sull’età di mezzo nel patrimonio dei Musei Civici di Genova.  Alle ore 21, all’interno del percorso espositivo del Museo di Sant’Agostino, viene presentato il volume “Musei e Medioevo. Suggestioni sull’età di mezzo nel patrimonio dei Musei Civici di Genova” della Collana editoriale EMPaC - Educazione e Mediazione del Patrimonio Culturale dei Musei Civici di Genova, coordinato dai Servizi Educativi dei Musei Civici di Genova, che in occasione di Ianua - Genova nel Medioevo 2024, attraverso narrazioni proposte dai Conservatori e Responsabili del Sistema dei Musei Civici, conduce il lettore in un affascinante viaggio, con ampie e suggestive illustrazioni in ventuno importanti realtà museali cittadine alla scoperta del “medioevo”. Il volume è integrato da alcuni video (playlist di GenoaMunicipality “Genova e il Medioevo”:  (https://www.youtube.com/playlist?list=PLMCJgutwDis1hB_Y_sqLYcEouvDRQPs24) pensati per rendere accessibile a tutti il patrimonio culturale dei Musei Civici. Il volume e i video “Musei e Medioevo” accompagnano alla conoscenza e alla comprensione del rapporto tra Genova e uno dei periodi fondamentali della sua storia, durante il quale la città è cresciuta, si è consolidata e ha iniziato a proiettarsi sul Mediterraneo assumendo un ruolo di primaria importanza.  A cura di Andrea De Pascale e Fabrizio Benente. Ai partecipanti alla presentazione viene omaggiata una copia del volume fino a esaurimento scorte.

Rolli Days di settembre, oltre 50mila presenze nel primo weekend di visite

Super User 16 Settembre 2024 456 Visite

Grande successo per il primo weekend di visite ai palazzi dei Rolli di Genova: oltre 50 mila presenze per una esperienza unica e una emozionante immersione nella Genova del Secolo d’Oro.

Il grande successo dell’iniziativa quest’anno è dovuto anche alla decisione di raddoppiare i Rolli Days di settembre, per permettere a cittadini e turisti di vivere pienamente l’apertura dei 36 siti, i Palazzi Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO, non soltanto nelle giornate di sabato 14 e domenica 15 settembre, ma anche per il fine settimana del 21 e 22 settembre. Un esperimento riuscito, quello di raddoppiare le giornate d’apertura, che ha visto un’alta partecipazione per queste prime giornate: le prenotazioni e la partecipazione agli eventi collaterali, come il World Tourism Event e la serata musicale dedicata all’inaugurazione dell’appena restaurato giardino di Palazzo Bianco, si sono attestate attorno alle 50 mila in soli due giorni. 

La scelta di diluire le aperture e le presenze su quattro giorni non consecutivi – erano stati quattro consecutivi a maggio 2023, con circa 80mila presenze complessive – nasce dalla volontà di proporre un nuovo modello di gestione dei flussi di visita per i cittadini e per i turisti: una slow culture che possa abbracciare più ampi periodi dell’anno e che eviti il congestionamento della città e dei siti monumentali, garantendo maggiori benefici per gli operatori (albergatori, esercizi commerciali, attività ricettive), minor rischio di consumo del patrimonio e una altissima qualità dell’esperienza di visita, con maggiori ricadute sulla possibilità di invitare il pubblico a ritornare e soffermarsi per più lunghi periodi.

Continua – inoltre – l’impiego sul territorio dei Divulgatori Scientifici, che saranno 88 anche nel prossimo fine settimana, attività che porta a Genova a lavorare con profili altamente qualificati giovani provenienti da tutta Italia. Una dimostrazione di quanto la progettazione culturale di qualità possa costituire una risorsa importante per l’attrattività dei giovani ad alta specializzazione.

Di grande successo è stato anche il World Tourism Event tenutosi a Palazzo della Meridiana, nel cuore del sito UNESCO. I Rolli Days sono stati riconosciuti dai rappresentanti UNESCO presenti, e dai referenti delle maggiori agenzie che si occupano di sostenibilità del turismo culturale (ICOMOS, che ha varato la carta omonima) come una best practice e un modello di gestione virtuoso a livello internazionale, confermando la necessità di lavorare per lo sviluppo futuro di tali attività e per il loro consolidamento sui territori.

L’appuntamento è quindi rimandato al 21 e al 22 settembre, con ancora alcuni dei luoghi monumentali aperti a rotazione disponibili per le ultime prenotazioni (www.visitgenoa.it/rollidays-online  per le prenotazioni e i siti visitabili), con l’eccezionale opportunità dell’apertura dei siti Patrimonio UNESCO durante lo svolgimento del Salone Nautico Internazionale.

Tanti gli eventi collaterali in occasione dei Rolli Days previsti per il 21 e 22 settembre, come i concerti di pianoforte organizzati in collaborazione con il Conservatorio di Musica Niccolò Paganini a Palazzo Doria Carcassi.

Aprirà al pubblico anche la Chiesa di Sant’Anna e l’Antica Farmacia di Piazza S. Anna 8, sabato 21 e domenica 22 (ore 15 16,30 e 20,30): piccolo gioiello a due passi dal centro situato nell’omonima piazzetta, il convento di Sant’Anna dei Frati Carmelitani Scalzi, fondato nel 1584 da Padre Nicolò Doria, è un luogo ricco di storia, arte e tradizione erboristica unica nel cuore di Genova. La chiesa mostra la ricchezza culturale e artistica del tardo Cinque e del primo Seicento con opere di Gherardo delle Notti, Domenico Fiasella, Agostino Ciampelli, Aurelio Lomi e Francesco Maria Schiaffino. Il convento (non visitabile) ospita tutt’oggi la clausura dove vive, studia e prega la vivace comunità dei frati di Sant’Anna. Il chiostro maggiore è oggi un Roseto con varietà di rose antiche e moderne. Ma il fiore all’occhiello è l’antica spezieria del convento, oggi Antica Farmacia Sant’Anna, dove da quasi 400 anni, senza soluzione di continuità, i frati preparano rimedi erboristici, cosmetici naturali, liquori e delizie. Prenotazioni a questo link: www.erboristeriadeifrati.it          

In occasione del Salone Nautico, via Garibaldi si tingerà poi di blu nelle serate dei Rolli Days. Attraverso un’illuminazione scenografica, Strada Nuova sarà esaltata in tutta la sua bellezza, con il colore simbolo del mare.

Sempre sabato 21 settembre, alle 15 e alle 16, Les Mongolfieres, spettacolo itinerante, divertente e coinvolgente in via Garibaldi, piazza Fontane Marose, via XXV Aprile, Largo Pertini: una parata piena di colori, realizzata su trampoli, con splendidi costumi da mongolfiera originali, realizzati a mano. Uno spettacolo di grande impatto visivo, messo in scena da attori professionisti capaci di coinvolgere gioiosamente il pubblico, accompagnati da un carro scenografico per l’ambientazione musicale.

Partirà sabato 21 settembre alle 15.30 la Women Bike Ride, la pedalata delle donne che incontra i Rolli Days, figlia del “Fancy Women Bike Ride”, movimento globale nato con l’obiettivo di abbattere gli stereotipi di genere nel mondo del ciclismo e ottenere maggiori diritti per le donne nello spazio pubblico. Il percorso è stato studiato per far transitare le biciclette nelle più importanti strade e piazze su cui si affacciano i Palazzi dei Rolli. Partenza h. 15:30 Piazza De Ferrari. Percorso: Piazza de Ferrari, Via XXV Aprile, Piazza Portello, Largo Zecca, Via Balbi, Piazza del Principe, Stazione Marittima, Via Gramsci, Piazza Caricamento

E ancora: sabato 21 settembre “Giocare il Medioevo” alla Biblioteca Berio e Palazzo Tursi. Il progetto e la proposta si focalizzano sul tema della ludicizzazione della storia medievale, mediante la presentazione e l’analisi dei numerosi prodotti del mercato ludico analogico (Boardgame e Giochi di ruolo) dedicati all’epoca medievale.

Domenica 22 settembre, dalle 17,30, spazio invece alla musica con la Banda del Liceo Coreutico Pertiniche si esibirà per le vie del centro storico dove si affacciano i principali Palazzi dei Rolli, per un pomeriggio all’insegna della musica, tra via Luccoli – piazza Campetto – piazza Banchi – Palazzo san Giorgio.

Infine in occasione dei Rolli Days di Genova a tema “Genova, città di famiglie”, La Galleria BPER propone la mostra “Nelle Stanze dell’Arte”, un itinerario tra i capolavori di una quadreria genovese, che ripercorre le testimonianze del collezionismo ligure di alto livello e che è capace di svelare preziosi “tesori” d’arte di pittori come il Veronese, il Guercino, il Cavalier d’Arpino i l Grechetto, Strozzi, Van Dyck e molti altri, oltre a una selezione di monete antiche, appartenenti al patrimonio numismatico della Collezione e dedicate alle più importanti famiglie aristocratiche della città. La mostra sarà inserita nel percorso di visita al Palazzo BPER sabato 21 e domenica 22 settembre con orario 10-19; le visite si possono prenotare sulla piattaforma di prenotazione.

Rolli Days è un evento promosso e organizzato dal Comune di Genova in collaborazione con Camera di Commercio di Genova, Ministero della Cultura – Segretariato Regionale della Liguria, Associazione dei Rolli della Repubblica Genovese, Università degli studi di Genova e cofinanziato dal Ministero del Turismo nell’ambito del progetto DOGE – “Dimore dell’Ospitalità Genovese Europea”.

Astronomia e filosofia, a Santa Margherita Ligure l’ultimo incontro della rassegna ‘Estate con le stelle’

Super User 03 Settembre 2024 476 Visite

Appuntamento con l’astronomia e la filosofia a Santa Margherita Ligure per la conclusione della manifestazione “Estate con le stelle”, il ciclo di conferenze scientifiche tenute a Villa Durazzo di Santa Margherita Ligure. La rassegna è organizzata dall’associazione culturale Kores della presidentessa Alba Zanini e dai Servizi bibliotecari del Comune, diretti da Marina Marchetti. Dall’8 al 29 agosto ci sono stati sei incontri su temi legati all’astronomia e zone limitrofe. L’ultimo appuntamento del 2024 è stato giovedì 29 agosto, con un evento gestito direttamente dalla rivista Prometeo, un trimestrale di scienze varie e storia. Il tema era “Dalla mente al cielo, andata e ritorno: incursioni di immagini e pensieri che uniscono il cervello e il cosmo, con molta bellezza”. A Santa Margherita l’editrice e direttrice Gabriella Piroli ha portato Riccardo Manzotti, docente di Filosofia teoretica all’università IULM di Milano, e Patrizia Caraveo, astrofisica dell’Inaf. È stata anche l’occasione di rilanciare la rivista Prometeo, che fino a poco tempo fa era edita dalla Mondadori. Quando il gruppo di Segrate ha manifestato l’intenzione di chiuderla, la stessa Gabriella Piroli si è data da fare per salvare la testata e si è trasformata in editore oltre che direttrice.

L’idea che era alla base della conferenza di giovedì era la similitudine impressionante tra la fotografia delle reti neurali del cervello, e cioè la connessione delle cellule cerebrali tra loro, e la fotografia dei filamenti di stelle all’interno delle varie galassie. Caraveo ha sottolineato la connessione tra le due immagini, e cioè tra l’infinitamente grande e l’infinitamente piccolo, spiegando a grandi linee come è fatto l’universo e sottolineando l’enormità delle sue dimensioni. Manzotti – da bravo filosofo – ha rovesciato questa ricostruzione, instillando il senso del dubbio nella discussione. “Bisogna diffidare dell’isomorfismo – ha detto – Due oggetti che hanno la stessa forma non necessariamente hanno anche la stessa funzione e significato. Inoltre non bisogna confondere la mente con il cervello”.

Gabriella Piroli ha ricordato che Prometeo è stata fondata nel 1983 da un gruppo di giovani intellettuali italiani del calibro di Umberto Eco. È nata come testata interdisciplinare – ha spiegato – Fatta apposta per abbattere gli steccati tra cultura scientifica e umanistica. Una testata di alta divulgazione del sapere”.

Paolo Fizzarotti

“Jakukai: viaggio nelle arti marziali, cultura e radici tradizionali”, Genova alla scoperta dell’Oriente

Super User 09 Agosto 2024 667 Visite

Un viaggio alla scoperta dell’Oriente attraverso lo sport e non solo. È la biennale “Jakukai: Viaggio nelle arti marziali, cultura e radici tradizionali”, evento inserito nel palinsesto di Genova Capitale Europea dello Sport 2024 e che sabato 14 e domenica 15 settembre animerà la Piazza delle Feste del Porto Antico.

La kermesse, organizzata dall’Associazione Jakukai, porterà sul tatami della Piazza delle Feste allenamenti interstile delle principali arti marziali - karate, judo, jujitsu e kali - che coinvolgeranno anche atleti con disabilità e ai quali parteciperanno maestri di fama internazionale.

Durante la due giorni si alterneranno esibizioni e dimostrazioni di campioni delle varie discipline, ma sono previsti anche momenti di edutainment in cui ai bambini e agli adulti sarà data la possibilità di sperimentare le diverse discipline, soprattutto quelle adattate a chi ha disabilità. In programma anche laboratori culturali dedicati all’arte della calligrafia giapponese, alla ceramica e agli scacchi.

Sarà fitto anche il programma dei convegni gratuiti e aperti a tutti e che avranno per filo conduttore “Arti marziali e la prevenzione alla violenza”.  Sabato 14, attesa per lo spettacolo serale “Movimenti senza confini: arte marziale e danza in dialogo”, che vedrà un confronto tra atleti e danzatori.

«Un viaggio approfondito nelle arti marziali in due giornate interamente dedicate alle discipline orientali in un Porto Antico già cuore di tanti eventi in questo anno speciale- afferma l’assessore allo Sport ed al Turismo del Comune di Genova, Alessandra Bianchi - I tatami che animeranno piazza delle Feste sono pronti ad ospitare allenamenti ed esibizioni per atleti di ogni abilità affiancati da campioni e maestri di fama internazionale. Con ‘Jakukai: Viaggio nelle arti marziali, cultura e radici tradizionali’ lo sport incontra, ancora una volta durante Genova 2024 Capitale Europea dello Sport, la cultura con laboratori e conferenze aperte a tutti. Per i partecipanti, per gli appassionati e per tutti coloro che vorranno immergersi in questo speciale viaggio sarà anche l’occasione per scoprire la nostra città con tutte le sue bellezze ed eccellenze».

«Siamo molto onorati e felici del fatto che il nostro evento sia stato inserito nel palinsesto di Genova 2024 Capitale Europea dello sport - afferma Francesco Canepa, presidente dell’associazione Jakukai - . Si tratta di un progetto in cui abbiamo investito molte risorse e impegno e di cui siamo veramente orgogliosi perché si tratta di un'occasione per offrire alla città un momento dedicato allo sport inteso non tanto come attività agonistica e competitiva ma piuttosto come aggregazione, crescita, incontro e condivisione».

Rolli Days, doppio appuntamento nei palazzi genovesi patrimonio dell’Unesco

Super User 16 Luglio 2024 544 Visite

Per la prima volta nella storia dei Rolli Days, la prossima edizione si dividerà in due weekend consecutivi, il 14 e 15 settembre e il 21 e 22 settembre, per offrire ancora di più l’opportunità di entrare negli oltre 40 siti aperti, con le visite gratuite offerte dai divulgatori scientifici, e di perdersi tra le vie del centro storico. Le prenotazioni saranno attive da martedì 3 settembre.

Sarà una edizione speciale che abbraccerà altri due importanti eventi di interesse internazionale previsti in città in quei giorni: il World Tourism Event, dal 12 al 15 settembre, e il Salone Nautico Internazionale, 21 e 22 settembre.

Per impreziosire l’offerta culturale pensata in quei giorni, l’amministrazione comunale ha dunque deciso di organizzare un’edizione speciale dei Rolli Days, concentrata sul centro e sulla possibilità di comprendere la storia cittadina e la sua importanza attraverso la visita e la scoperta dei palazzi patrimonio UNESCO, con le loro sontuose architetture, le grandiose decorazioni e le splendide collezioni d’arte.

Per l’occasione, ogni palazzo – insieme alle eccellenze storiche, artistiche e architettoniche che conserva – sarà raccontato anche attraverso gli occhi, la visione e le imprese di uno dei suoi antichi proprietari: un modo unico di vivere gli spazi monumentali dell’antica Repubblica guardando palazzi, strade e famiglie da un punto di vista inedito che solo la ricerca può raccontare.

Non mancheranno le iniziative collaterali legate all’apertura dei palazzi, come l’inaugurazione del rinnovato giardino di Palazzo Bianco, che riaprirà al pubblico al termine del restauro, impreziosendo la visita di uno dei musei più importanti della città.

«Questa edizione speciale dei Rolli Days rappresenta un’occasione straordinaria per tutti i cittadini e i visitatori di immergersi nel cuore pulsante della nostra città, riscoprendo le sue radici storiche e culturali attraverso i magnifici palazzi che testimoniano il nostro ricco passato- dichiara il sindaco di Genova Marco Bucci- I due weekend consecutivi permetteranno di valorizzare ancora di più il nostro patrimonio rendendolo accessibile a un pubblico sempre più vasto. Invito i genovesi e i turisti a partecipare, lasciandosi incantare dalla bellezza e dalla storia dei Rolli. Sarà un viaggio affascinante nel tempo, tra arte, architettura e storie che hanno reso grande Genova».

«Dopo il successo delle passate edizioni, per l’appuntamento di settembre i Rolli Days raddoppiano e aprono le loro porte ai visitatori per due weekend durante i quali genovesi e turisti potranno scoprire le bellezze delle antiche dimore della nostra città - dichiara l’assessore al Turismo del Comune di Genova, Alessandra Bianchi - Genova si sta affermando come meta sempre più apprezzata dal turismo nazionale ed internazionale e stiamo lavorando per dare, a chi sceglierà la nostra città, un’offerta che valorizzi e metta in luce le nostre bellezze artistiche-culturale, a partire dal centro storico con i Palazzi dei Rolli patrimonio UNESCO. In questa occasione non mancherà la “Rolli Experience” per scoprire Genova da una prospettiva inedita, sentendosi come un vero e proprio ospite dell’antica Repubblica».

«Settembre sarà un banco di prova importante per le giornate dedicate ai Palazzi dei Rolli, perché sperimenteremo un’apertura su due fine settimana consecutivi, cercando di massimizzare la possibilità per cittadini e visitatori di poter vivere con la dovuta calma e le maggiori opportunità possibili l’incontro con il Patrimonio UNESCO di Genova- dichiara Giacomo Montanari storico dell’arte e professore all’Università di Genova, da anni in prima linea nella promozione del patrimonio storico-artistico genovese-  Questa modalità, che è stata pensata anche in ragione di accompagnare l’incontro internazionale dedicato ai siti UNESCO come meta di turismo culturale (il WTE) e il Salone Nautico Internazionale, si prefigge anche un altro scopo, di grande attualità: offrire una buona pratica per la progettazione sostenibile degli eventi culturali e per il contrasto dei fenomeni di overtourism, puntando su indicatori di impatto come lo sviluppo sociale, l’inserimento lavorativo dei giovani, l’impatto economico diretto sul territorio, la tutela e la conservazione dei beni. Sono molto felice che – per altro – dall’esperienza ultradecennale dei Rolli Days sia nato all’interno dell’Università di Genova e della sua Scuola Superiore IANUA un corso di alta formazione dedicato alla Divulgazione Scientifica del Patrimonio culturale: è il primo in Italia ed è il segno tangibile che quando i progetti hanno al centro la qualità dei contenuti, il rispetto delle professionalità e lo sviluppo del territorio i segni lasciati – anche per il futuro – sono tangibili e rivoluzionari».

Cultura, Federico Rampini a Palazzo Interiano Pallavicino per gli “Incontri d’estate”

Super User 13 Luglio 2024 610 Visite

 

Proseguono gli "Incontri d'Estate "a Palazzo Interiano Pallavicino in Piazza Fontane Marose a Genova. La rassegna, organizzata dalla Fondazione Pallavicino in collaborazione con l’emittente ligure Telenord e grazie al sostegno di numerosi partner, porta al centro dei Rolli, Patrimonio dell’Unesco, i protagonisti dello spettacolo, della cultura, del giornalismo e della scienza.

Ieri è toccato a Federico Rampini che - parlando di Amadeo Peter Giannini e dei 120 anni dalla fondazione della Bank of Italy con la presidente della Genova Liguria Film Commission Cristina Bolla e con Michele Rovini, regista di “Dollars and Garbage”, che racconta l’epopea dell’emigrato italiano in America più importante al mondo – ha fatto il punto anche sulle elezioni americane di novembre: “Temo che Joe Biden stia facendo quello che ha sempre rimproverato a Donald Trump, cioè mettere il bene personale davanti a quello del suo Paese”. Per Rampini la convention democratica di metà agosto è l’ultima occasione per cambiare il candidato in corsa. “Personalmente, penso che Michelle Obama, nome che piace in Italia, in realtà non abbia possibilità reali, così come Kamala Harris non sarebbe sufficientemente forte, mentre un candidato riformista, come è stato lo stesso Biden, più giovane, quattro anni fa, avrebbe più possibilità”.       

Nel pomeriggio invece è stato il turno di Enzo Paci, protagonista di “Blanca” e di “Com’è umano lui”, il biopic di Luca Manfredi su Paolo Villaggio. Paci ha parlato della popolarità raggiunta in età adulta, confessando un sogno: “Prima o poi mi piacerebbe interpretare un religioso…”.

Gli “Incontri d’Estate si arricchiscono di altri due appuntamenti per venerdì 19 luglio: alle 12.00 l’incontro sarà con Matteo Bassetti, direttore del Dipartimento Metropolitano di Genova Malattie Infettive e Professore Ordinario UNIGE che presenterà il suo ultimo libro Pinocchi in camice. Sulla salute non si scherza, ripercorrendo le storie più celebri di cure rivelatesi inefficaci o dannose, le truffe più eclatanti e i meccanismi attraverso cui alcuni supposti luminari hanno spesso goduto del plauso e della difesa di istituzioni e media; alle ore 18.30 l’incontro "La direzione dell'informazione" vedrà Stefania Aloia, direttrice de Il Secolo XIX, già vicedirettrice di Repubblica e Giuseppe De Bellis, direttore di Sky Tg 24 in un dialogo aperto sul futuro della stampa italiana.  Modera Giampiero Timossi direttore di Telenord.

Gli incontri - a ingresso gratuito su prenotazione tramite eventbrite e su invito – permettono agli ospiti di visitare in esclusiva alcune aree del Palazzo, gioiello architettonico e storico di Genova, e di godere appieno del meraviglioso giardino verticale presente al suo interno. Al termine sarà offerto un brindisi per permettere ai partecipanti di approfondire le tematiche emerse durante gli incontri.

“Artificialia, il rinnovo della meraviglia”, a Castello d’Albertis le installazioni di Carolina Cuneo e Carla Iacono

Super User 12 Luglio 2024 627 Visite

“Artificialia, il rinnovo della meraviglia” è la mostra di installazioni di Carolina Cuneo e Carla Iacono che Castello d’Albertis Museo delle Culture del Mondo di corso Dogali 18, proporrà dal 19 luglio al 13 ottobre. L’esposizione, curata da Clelia Belgrado e Maria Camilla De Palma, sarà inaugurata giovedì 18 luglio alle ore 18 alla presenza delle artiste e delle curatrici.

Nel loro insieme i lavori di “Artificialia, il rinnovo della meraviglia” costituiscono un progetto site specific realizzato per il Castello d’Albertis che cita in primis il fenomeno delle wunderkammer. Tipiche del Barocco e del Rinascimento, le wunderkammer erano stanze delle meraviglie, gabinetti di curiosità affollati da preziosi oggetti d’arte, rare creazioni naturali, strumenti scientifici, oggetti provenienti da ogni parte del mondo, a partire proprio dall’arrivo del Nuovo Mondo sulla scena della storia. Nate come collezioni private, destarono l’interesse di un pubblico sempre più vasto; si trattava di ambienti che lasciavano di stucco, affascinavano, incuriosivano, proiettavano il visitatore in un universo dal carattere quasi enciclopedico. Di fatto furono i primi musei etnografici conosciuti. L’ambizione era racchiudere l’universo in alcune stanze con il solo ed unico intento di destare un fremito di stupore attonito nel visitatore che si trovava all’improvviso di fronte ad un simile e variegato spettacolo. Ogni cimelio veniva collocato con spirito scenografico, per dare vita ad un’emozione vivida e travolgente, la meraviglia. 

 

Il Castello d’Albertis è già di per sé un vero e proprio contenitore di meraviglie, non solo con la sala a piano terreno del museo ma anche con la raccolta comprendente trofei e composizioni di mazze, scudi, lance e frecce di ogni parte dell’Africa, della Cina, del Giappone, dell’Australia o dell’America. Così come contribuiscono a creare un effetto speciale la decorazione fitta delle pareti delle sale colombiana e delle meridiane, il grande camino ad effetto ed il salotto turco con un climax nell’arredo e nel tendaggio. Le installazioni di Carolina Cuneo e Carla Iacono dialogheranno con la Wunderkammer personale del Capitano, invadendo il museo e stimolando riflessioni sul ruolo dell’arte e della fantasia come risorse preziose per recuperare una dimensione più umana e sostenibile. 

Durante il periodo della mostra, il numero e la disposizione delle opere esposte varieranno in concomitanza con alcuni eventi, contribuendo così a rinnovare ulteriormente il senso di meraviglia. Saranno esposte una quarantina di opere, realizzate con vari media (installazione, fotografia, collage, disegno) in cui è esplicito il riferimento alle “Camere delle Meraviglie” del passato e che, con un pizzico di ironia, cifra significativa dell’arte contemporanea, “rifanno il verso” alle mistificazioni spesso presenti nelle raccolte di meraviglie, enfatizzate dai titoli fantasiosi e ricchi di citazioni, nonché dalla sofisticata concettualità.

La mostra è visitabile con il biglietto di ingresso al museo nei seguenti orari: sino al 12 settembre dal martedì al venerdì 10-18 ad eccezione dei giovedì la cui apertura estiva è 13-22, sabato e domenica 10-19, lunedì chiuso; dal 1° ottobre dal martedì al venerdì 10-17, sabato e domenica 10-18, lunedì chiuso. Ingresso: intero € 6, ridotto € 4,50, gratuito per i bambini sotto i 5 anni. Per informazioni e prenotazioni telefonare allo 010.5578280 oppure scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. . Sito web: www.museidigenova.it/it/castello-dalbertis-museo-delle-culture-del-mondo

 

Premio Paganini, a Palazzo Tursi presentato il nuovo presidente di giuria Uto Ughi

Super User 05 Luglio 2024 1020 Visite

Il maestro Uto Ughi è stato ricevuto questa mattina a Palazzo Tursi. Ad accoglierlo la consigliera delegata Barbara Grosso. L'incontro si è svolto dopo quello tenuto dal sindaco Marco Bucci, a margine del Comitato Paganini di ieri, organizzato nella Sala della Giunta Vecchia e presieduto da Giovanni Panebianco, presente anche questa mattina con alcuni componenti del Comitato, tra cui Francesco Micheli, il sovrintendente Claudio Orazi e la principessa Orsini, con il direttore artistico, Nicola Bruzzo e il segretario generale del premio Gloria Piaggio. Il maestro Ughi era accompagnato da Natascia Chiarlo, assistente artistica e vice presidente della Fondazione Ughi.

Dopo i colloqui nello studio storico, la delegazione si è spostata nelle Sale Paganiniane, ammirando il celebre Cannone e, a seguire, il Maestro Ughi ha visitato il plastico di Genova 2030 nella sala giunta vecchia.

«L'incontro con la consigliera Grosso, cordialissima, mi ha dato modo di esprimere ancora una volta sentimenti di soddisfazione, orgoglio e gratitudine per essere stato chiamato a presiedere la Giuria internazionale della prossima edizione del leggendario Premio Paganini – ha dichiarato il maestro Ughi - Sentimenti ribaditi anche ieri al Presidente Panebianco e all'intero Comitato Paganini cui ho avuto il piacere di partecipare. Sono tornato a Genova molto volentieri, è sempre bellissima e sono lieto di avere modo di tornarci spesso per il lavoro che ci aspetta con il Direttore Artistico Bruzzo. Sarà una Giuria eccezionale, così come eccezionale sarà la 58^ edizione. L’atmosfera che si respira nel Premio, la cui sede ho visitato ieri, è davvero positiva. Sono felice vi sia una squadra giovane. È questo un messaggio molto importante, lo stesso su cui, in questa fase della mia vita e della mia carriera, ho scelto di impegnarmi fortemente. I giovani sono i protagonisti del domani e dobbiamo fare il massimo per individuare e sostenere nuovi talenti, per avvicinare pubblici giovani alla musica classica e alla straordinaria arte del violino».

«È un piacere e un orgoglio per Genova accogliere oggi il maestro Uto Ughi, figura leggendaria del violinismo internazionale quale Presidente di Giuria della 58^ edizione del Premio Paganini - ha dichiarato la consigliera Grosso – Il maestro Ughi porta sicuramente un ulteriore valore aggiunto in termini di visibilità internazionale al Premio, che in tutte le missioni istituzionali della città di Genova, risulta sempre molto apprezzato». «La macchina non si è mai fermata ma oggi già lavora a pieno ritmo sulla prossima edizione del Concorso. Con il Sindaco Bucci siamo certi sarà sviluppata l'esperienza maturata, raggiungendo ancor maggiori successi – ha poi aggiunto - Il Premio Paganini è ormai protagonista indiscusso della scena musicale, in Italia e all'estero, non solo quale competizione, ma anche come vera e propria istituzione culturale. Lo dimostrano gli appuntamenti promossi dal Presidente Panebianco quest'anno: dopo il Louvre, sarà la volta del Prado di Madrid, poi, col Carlo Felice, il Premio volerà a New York, e sarà a Londra con la London Symphony Orchestra. Davvero un programma d'eccellenza, di cui la città può andare molto fiera».

«Tutto procede secondo i programmi e le tempistiche – ha sottolineato il presidente Panebianco - Con il Maestro Ughi e il Maestro Bruzzo l'intesa è perfetta e c’è davvero un bel clima al Paganini. Stiamo lavorando a tutto campo per i prestigiosi appuntamenti internazionali che abbiamo in programma e per realizzare una 58^ edizione ancor più speciale di quella precedente».

«Il Carlo Felice accoglie il Maestro Ughi con ammirazione ed affetto – ha dichiarato il soprintendente Orazi - Siamo pronti a lavorare, come sempre, col massimo impegno e nello spirito di cooperazione interistituzionale integrata che è ormai cifra riconosciuta del nostro operare. Sono certo che il ruolo del Teatro sarà, nell'edizione 2025, addirittura più forte e sinergico rispetto al passato».

«Lavorare al Premio Paganini in qualità di Direttore Artistico ed essere a fianco di una leggenda come Uto Ughi è un grandissimo onore – ha commentato il Direttore Artistico del Premio, Maestro Nicola Bruzzo - Allo stesso tempo ho molto chiare le responsabilità che mi attendono. La collaborazione con il Maestro Ughi è stata, fin da subito, caratterizzata da grande intesa e rispetto. Stiamo ultimando la composizione del programma musicale del concorso e della Giuria che sarà davvero d'eccezione. A breve, con il presidente Panebianco, renderemo noti tutti i nomi».

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