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Sport

Samp, soltanto un pari contro il modesto Catanzaro e adesso mister Sottil è a rischio esonero

Super User 30 Novembre 2024 219 Visite

 

Continua l'astinenza da vittorie della Sampdoria che, opposta a Marassi ad un Catanzaro non più che modesto, non va oltre il pareggio. A fine gara sonoro saluto a suon di fischi da parte di una Sud stufa di assistere a spettacoli così incolori. A questo punto, la posizione di mister Sottil si fa oltremodo critica e non è da escludersi che nelle prossime ore la società decida per l'esonero.

Partita scoppiettante solo nel punteggio, ma davvero brutta, infiorata da errori e condizionata da una violenta tramontana. Per oltre mezz'ora non succede quasi nulla. Poi, al 42', blucerchiati in vantaggio nella prima azione reale del match: gran lavoro di La Gumina sulla sinistra e cross basso verso Sekulov, che sul secondo palo insacca agevolmente.

La ripresa si apre con il Catanzaro in avanti e al 53' giunge il pari su cross di Pontisso, spizzata di Bonini e zampata vincente del cannoniere Iemmello. La sfida resta in equilibrio, ma i padroni di casa tornano avanti al 58' grazie al Var, che dopo due minuti richiama l'arbitro trascorsi al monitor per un colpo di mano di Bonini su testata di Tutino, che trasformerà il rigore. Passano nove giri di orologio e sempre il Var interviene per segnalare un fallo (o presunto tale) di Ferrari in piena area su Buso. Iemmello dal dischetto fa il bis.

Neppure il tempo di riordinare le idee e i calabresi calano il tris al 70' ancora con il loro scatenato centravanti, che su cross dalla sinistra incorna nell'angolino lasciando di sasso i difensori doriani.

Nelle file blucerchiate entrano dapprima Pedrola - che con un dribbling costringerà Pompetti alla seconda ammonizione e il Catanzaro all'inferiorità numerica - e poi il 19enne Leonardi, prodotto del vivaio, che si rivelerà decisivo. Suo il tocco vincente in mischia (assist di Ioannou) al 90' e ancora suo al 96' lo splendido passaggio per Tutino, che clamorosamente da due metri spedisce a lato.

Pierluigi Gambino

Genoa, altro lunch match stavolta a Udine con un Vasquez in più per bloccare i colossi bianconeri

Super User 30 Novembre 2024 123 Visite

Secondo impegno consecutivo all'ora del pranzo domenicale per il Genoa, stavolta di scena in casa dell 'Udinese. Mister Vieira, dopo l'esordio in chiaroscuro contro il Cagliari, punta a dare continuità ai risultati senza trascurare le insidie della gara: “Ci aspetta un avversario molto fisico e ben organizzato, con giocatori aggressivi e di notevole statura, assai pericolosi in area. Dovremo stare attenti a non commettere falli in posizioni di campo delicate. Comunque, credo che abbiamo le qualità per dar fastidio ai friulani: non ci mancano mobilità e qualità tecniche per disputare una buona partita”.

Non si prevede una rivoluzione rispetto all'undici che ha pareggiato coi sardi, ma è pressoché certo il ritorno dal primo minuto del titolarissimo Vasquez. Se l'assetto non dovesse cambiare, il messicano rileverebbe semplicemente il giovane Matturro, ma non si esclude una variazione di modulo, col ritorno alla difesa a tre e il sacrificio di un esterno alto, probabilmente Zanoli. In avanti Vieira può disporre di valide alternative del calibro di Messias e Vitinha, senza dimenticare il sempre discusso Balotelli, ma si tratta di inserimenti da attuare in corso d'opera se fosse necessario cercare la via del gol. Tra i pali, infine, conferma già annunciata per il tonicissimo Leali.

L'Udinese pascola a centroclassifica, ma il pari di Empoli è servito a spezzare una serie di tre sconfitte di fila. Nelle file bianconere spicca l'assenza per squalifica del miglior difensore, lo sloveno Bijol, che potrebbe spingere mister Runjaic a schierare la retroguardia a quattro. In avanti probabile ritorno di Lucca, che sarebbe il solo italiano della multinazionale della famiglia Pozzo.

Pierluigi Gambino

La Samp ancora priva di Coda ospita il Catanzaro con un solo obiettivo, il ritorno alla vittoria

Super User 29 Novembre 2024 216 Visite

Reduce dal pareggio di Palermo, soddisfacente per la classifica ma non sotto l'aspetto del gioco, la Samp affronta (domani, ore 15:00) il Catanzaro a Marassi con un unico obiettivo: spezzare la lunga serie di gare senza vittoria.

Mister Sottil sa di essere a rischio esonero e commenta: “L'allenatore è sempre in discussione, ma anche i ragazzi debbono prendere le loro responsabilità. Ci siamo stancati tutti, ma ora le chiacchiere sono finite e dobbiamo passare ai fatti, scendere in campo determinati, incazzati, con la cattiveria agonistica di un leone ferito”.

I calabresi hanno sinora inanellato dieci pareggi in 14 gare, con due successi e altrettante sconfitte: “Il Catanzaro - aggiunge Sottil - ha ottimi giocatori e parecchi punti forti, ma anche delle lacune e noi abbiamo le qualità per sfruttarle”.

Coda, ancora convalescente da infortunio, non sarà convocato. In avanti, per chiara ammissione del tecnico, sarà confermato come prima punta La Gumina, supportato alle spalle da Tutino, atteso ad un chiaro miglioramento rispetto alle ultime, opache prove.

Incerta la presenza di Pedrola, che a sentire Sottil va gestito dopo la prolungata sosta e potrebbe tornare in panchina. Per la sua eventuale sostituzione è favorito Benedetti. Invece dovrebbe esserci Alex Ferrari, il nuovo pilastro della difesa, che si è allenato regolarmente senza accusare strascichi dovuti all'anno abbondante di assenza. Al suo fianco può essere confermato Riccio, ma Sottil sta seriamente pensando a rilanciare il giovane Veroli, in teoria un titolare fisso, che ha appena debellato la pubalgia. Altre due probabili novità. Depaoli terzino destro al posto di Venuti e Yepes ripescato in regìa al posto di Bellemo. Non si prevede un cambio del modulo, anche se il mister ha preannunciato una variante tattica.

I tifosi doriani, pur nella delusione, riempiranno ancor più del solito il Ferraris e sventoleranno migliaia di bandierine blucerchiate vendute a fini benefici.

Pierluigi Gambino

La Sampdoria col nuovo modulo non entusiasma ma esce imbattuta dal campo di Palermo

Super User 24 Novembre 2024 204 Visite

Un punto prezioso per la Samp alla Favorita, conquistato con applicazione difensiva e anche con un briciolo di fortuna. Contava soprattutto riprendere la marcia: missione compiuta, ma senza entusiasmare. L'undicesimo posto è stato confermato, ora in condominio con Catanzaro e Carrarese, a due lunghezze dalla griglia playoff ma anche un solo gradino sopra il quintultimo posto.

Il cambio di modulo deciso da mister Sottil, passato al 4-2-3-1 con La Gumina punta fissa, non ha sortito gli effetti sperati sotto il profilo del gioco, apparso farraginoso e confuso. Da apprezzare la robustezza difensiva emersa nell'ultima mezz'ora, quando il Palermo ha dominato sotto ogni aspetto, ma senza trovare il varco vincente.

Già nel primo tempo meglio i rosanero, che però non appaiono granché pericolosi, ma la Samp fatica a produrre manovre interessanti. Ciononostante il vantaggio blucerchiato arriva ugualmente al 38' ed è un regalo dei difensori locali: su lungo lancio di Ferrari (sostituto nei primi minuti di Romagnoli, uscito per distorsione alla caviglia), Baniya non interviene e Nikolaou con un tocco maldestro serve Tutino, cinico nell'infilare da due passi.

Il Palermo insiste e trova il meritato pari nel recupero del primo tempo grazie a Di Francesco, il più vivace dei siciliani, che da sinistra converge e dal limite esplode una bordata diretta all'incrocio.

Nella ripresa, dopo un tentativo di La Gumina sventato dal portiere Desplanches, gli isolani assumono il comando del match e non lo lasceranno più. Per fortuna la mira dei bomber di casa è quasi sempre stata sbilenca e quando la palla era nello specchio ci ha pensato il portiere doriano Silvestri, rilanciato dopo un lungo accantonamento, a blindare il pareggio con più di un intervento maiuscolo.

Pari pesante, ma gli auspicati progressi in casa Samp non si sono visti e le sole note confortanti derivano dalle prestazioni del numero uno e di Alex Ferrari, tornato in campo dopo oltre un anno. Sul resto della squadra (compreso Pedrola, autore solo di un paio di spunti) è meglio stendere un velo pietoso.

Pierluigi Gambino

Mister Vieira trasforma il gioco del Genoa ma contro il Cagliari non spezza il tabù del Ferraris

Super User 24 Novembre 2024 174 Visite

Neppure l'avvento di Vieira in panchina ha spezzato il tabù Marassi, ma nella gara pareggiata contro il Cagliari si è visto un Genoa ben differente rispetto al passato. Il tecnico francese sceglie l'inedito 4-3-3 con Zanoli e Miretti larghi in avanti a supporto di Pinamonti e Thorsby a completare il centrocampo. Subito si vede una squadra più propositiva e organizzata, che gioca palla a terra e non si chiude, ma i progressi nella manovra non impediscono ai sardi di passare in vantaggio grazie ad un errore nel disimpegno di Matturro e, sul successivo cross, ad un colpo di braccio in piena area di Thorsby segnalato all'arbitro dal Var.

Furiosa la reazione genoana che 4 minuti più tardi (siamo al 12') perviene al pareggio con Frendrup che su rilancio errato di un difensore ospite spara nel sacco dal limite. Il primo tempo prosegue con nuove trame su entrambi i fronti, anche se più pericoloso si rivela il team di Nicola, al quale prima del riposo il portiere Leali nega il nuovo vantaggio con un miracolo su rasoterra di Gaetano.

Nella ripresa la gara si mantiene viva ed incerta e dopo un altro salvataggio di Leali su Getano è il Genoa al 59' a trovare il raddoppio: Thorsby sulla destra vince un contrasto e dal fondo serve Miretti, il cui diagonale si infila nell'angolino. In altre due circostanze il Grifo sfiora il tris e con Messias in campo al posto di Sabelli (e Zanoli arretrato a terzino) sembra poter controllare il match, ma il Cagliari non ci sta e dopo un tentativo dell'ex Pavoletti viene gratificato all'86' da un secondo rigore, stavolta susseguente ad un intervento di Martin su Piccoli che il direttore di gara Sozza, tutto meno che casalingo, considera falloso. E in questi casi il Var non può intervenire.

Un'autentica beffa che rovina la festa del cambio di tecnico e impedisce ai rossoblù liguri di distanziare gli isolani in classifica, ma al di là del rimpianto, è cresciuta tra i tifosi genoani la speranza in un futuro meno travagliato.

Pierluigi Gambino

La Sampdoria a Palermo nel derby tra deluse con parecchie novità per l'indispensabile svolta

Super User 23 Novembre 2024 147 Visite

Oltre quattrocento tifosi, sfruttando le “porte aperte” decise dalla società, hanno assistito a Bogliasco alla rifinitura della Sampdoria prima della delicata trasferta di Palermo (domani, ore 17:15), dove si affronteranno le due grandi deluse della cadetteria.

Mister Sottil predica concretezza: “La settimana post Pisa è stata dura ma è servirà per confrontarci diretti tra noi. Abbiamo deciso tutti di imprimere una svolta definitiva al campionato e diventare protagonisti. Ora è arrivato il momento di passare ai fatti. So che la Sampdoria stona in questa categoria, ma è in B, dove bisogna indossare la tuta da operaio e non il frac. E' troppo importante mettere il vestito giusto”. 

Il mister non si è sbilanciato riguardo al modulo tattico, ma è pressoché certo un passaggio al 4-2-3-1 caldeggiato da tutto l'ambiente. Anche la formazione sarà rivoluzionata rispetto alla partita persa malamente a Pisa. A partire dal portiere: dovrebbe infatti tornare tra i pali l'esperto Silvestri (”Un elemento di livello, ha fatto la serie A” - il commento del mister) al posto del giovane Vismara.

Novità anche in prima linea. Come unica punta, data l'assenza contemporanea degli infortunati Coda e Borini, giocherà La Gumina, palermitano doc, con alle spalle il tridente formato da Akinsanmiro, Tutino e Pedrola, finalmente inserito dal primo minuto. La coppia mediana sarà formata da Meulensteen e Bellemo, preferito a Kasami, che copre meno e non è in formissima.

Anche in difesa è prevista una rinfrescata: Venuti o Depaoli al posto di capitan Bereszynski (ai box per almeno due mesi) sulla destra, Ioannou sul versante mancino e in mezzo, con Romagnoli, uno tra Riccio e il risorto Ferrari, da oltre un anno out per un guaio fisico ma ormai pronto a tornare.

Il Palermo vanta solo due punti in più rispetto ai blucerchiati e anche la panca di mister Dionisi (come quella di Sottil) accusa sinistri tremolii. Tra i rosanero spiccano l'esterno destro Diakite (decisivo nella sfida dell'ultimo playoff, vinta dagli isolani) ed un reparto offensivo alquanto assortito con Insigne, Di Francesco e Brunori il quale sta attraversando un momento critico e potrebbe essere sostituito al centro dall'ex veneziano Henry.

Pierluigi Gambino

Genoa, solo ragioni tecniche alla base del clamoroso esonero di Gilardino, sostituito da Vieira

Super User 19 Novembre 2024 313 Visite

Per ora, nulla più dello stringato comunicato ufficiale per comunicare l'esonero di Alberto Gilardino e l'approdo di Patrick Vieira alla guida del Genoa. Solo domani il tecnico francese, di origini senegalesi, è atteso a Pegli per dirigere il suo primo allenamento.

Nel riserbo assoluto che caratterizza tutti i dirigenti rossoblù, emerge solo che il licenziamento sarebbe dovuto a questioni meramente tecniche. A quanto pare, la società addebiterebbe al trainer biellese un raccolto esiguo di punti ma soprattutto carenze a livello di gioco e persino una responsabilità riguardo al numero spaventoso di infortuni registrati in questi ultimi mesi.

Gilardino non si aspettava questo provvedimento ed ha provato sorpresa, ma dopo aver salutato i suoi giocatori ha lasciato il centro sportivo senza aprire bocca. Sono peraltro arcinote le sue frizioni con parte della dirigenza, sorte soprattutto per questioni di calciomercato. Il mister si è sentito tradito dopo le importanti cessioni operate ad inizio settembre.

Vieira, 48 anni, è stato un eccellente centrocampista con trascorsi prestigiosi nelle file di Milan, Arsenal, Juventus, Inter e Manchester City. Nelle vesti di allenatore in prima ha esordito al New York City, poi è passato al Nizza, dove ha conquistato un settimo ed un quinto posto (con annesse qualificazioni alle Coppe europee). Trasferito a Londra, al Crystal Palace, ha ottenuto la dodicesima piazza e al secondo anno è stato esonerato al 27° turno. Tornato in Francia nel 2023, ha portato lo Strasburgo in tredicesima posizione e lo scorso luglio ha rescisso il contratto.

A livello tattico, il neo mister rossoblù predilige la difesa a quattro e punta ad un calcio propositivo. Proprio questa sua propensione può aver pesato nella scelta operata dalla società di Villa Rostan.

Nel suo passato Vieira si è imbattuto in Mario Balotelli prima come compagno di squadra all'Inter e al City e poi come tecnico al Nizza, dove tra i due i rapporti sono presto diventati pessimi, con pesanti scambi di accuse reciproche. Gli attriti passati tuttavia non dovrebbero lasciare strascichi. 

Pierluigi Gambino

Naufragio della Sampdoria, umiliata in casa della capolista Pisa e ancora a secco di reti

Super User 09 Novembre 2024 326 Visite

Al primo test contro una “big”, la Sampdoria affonda miseramente (0-3) in casa della capolista Pisa. Un secco e inequivocabile 3-0 che riflette il divario tra le due squadre e sottolinea l'attuale pochezza della squadra blucerchiata, reduce da due sconfitte e dal misero pari di Cittadella, con zero gol all'attivo nelle ultime tre esibizioni.

I toscani, presto vicini alla rete con Lind (Vismara respinge di piede), sono più autoritari e al 38', con merito, passano sfruttando un pasticciaccio in area doriana di Meulensteen e Kasami sfruttato in modo rocambolesco dal centravanti nerazzurro. E’ notte fonda per una Samp che aveva già perso Coda, vittima di un guaio muscolare e sostituito da Borini. Al 40' Moreo in contropiede sfiora il raddoppio, mentre gli ospiti faticano a riordinare le idee.

La ripresa parte in modo incoraggiante per la band di Sottil ma al 52' arriva il raddoppio, favorito da un errore nel disimpegno di Bereszynski. Lindl avanza e al limite dell'area serve in corridoio Tramonti, pronto ad infilare sul primo palo.

Dopo una mezza occasione sciupata da Romagnoli all'ora di gioco, entrano Pedrola e Sekulov, due punte, per lo spento Kasami e il confuso Depaoli. Il risveglio doriano c'è, ma pallido e non troppo concreto, anche se il Pisa viene chiuso nella propria metà campo. Domina nelle file blucerchiate l'improvvisazione. Ci prova vanamente all'80' Akinsanmiro, senz'altro il più vivo della squadra, che all'82' cambierà ancora fisionomia con gli ingressi di La Gumina e Benedetti. Sbilanciata in avanti, la Samp incassa il terzo schiaffone all'85' con Angori, che riceve palla da Touré e scarica dal limite un rasoterra precisa ed imparabile.

Il pesantissimo ko indurrà certamente la dirigenza blucerchiata a profonde riflessioni e, con la sosta a disposizione, anche la posizione di Sottil sarà oggetto di valutazione.

Pierluigi Gambino

Parte in casa della capolista Pisa il ciclo terribile della Samp, ma Sottil non si spaventa

Super User 08 Novembre 2024 226 Visite

Il ciclo terribile per la Sampdoria (le prime sei della classifica una dopo l'altra) inizia domani (ore 15:00) nella tana del Pisa capolista. Un test assai probante, che dovrebbe dire parecchio riguardo al reale valore dei blucerchiati.

Mister Sottil non mostra particolare preoccupazione: “Queste sono le partite che tutti vorrebbero giocare e noi, dopo essere passati dall'ultimo posto sino ad un punto dai playoff, vogliamo essere protagonisti. Siamo la Sampdoria e abbiamo l'obbligo di fare una grande prestazione. Il Pisa è squadra di categoria, molto pratica, con individualità importanti ed una precisa identità, frutto del grande lavoro di Inzaghi, ma non dobbiamo lasciarci prendere dal panico. Sappiamo di dover risalire posizioni, ma io inizierò a guardare la classifica alla fine del girone di andata”.

Pressoché da escludere un cambio di modulo: confermato dunque il 3-5-2, ma con una novità obbligata, il rientro in difesa di Vulikic al posto dello squalificato Riccio, ed un'altra scontata, il ritorno dal primo minuto di Coda, che in carriera ha già dato parecchi dispiaceri ai pisani. Il solo ballottaggio riguarda la fascia destra, con Depaoli lievemente favorito su Venuti.

Sottil potrà giocarsi anche la carta Pedrola, ma lo spagnolo dovrebbe partire in panchina: “Il ragazzo sta crescendo anche in fatto di minutaggio. E’ a disposizione e potrebbe entrare subito o in corso d'opera”.

Il Pisa, guidato da Pippo Inzaghi, ha sinora perso un solo match e pareggiato tre. Per il resto, solo vittorie ed un primo posto con due punti di distacco sul Sassuolo. Tra i suoi punti di forza, oltre al portiere ex genoano Semper, vanno inseriti il giovane difensore Canestrelli, il centrocampista rumeno Marin, il rifinitore Tramoni e la punta Bonfanti. 

Pierluigi Gambino

Una zampata di Vogliacco nel recupero evita al Genoa la sconfitta nello scontro diretto col Como

Super User 07 Novembre 2024 218 Visite

Dopo Inter e Roma, anche il Como - rivale diretto nella lotta per la salvezza - viene raggiunto in extremis da un Genoa confuso, sconclusionato e lontanissimo dai livelli di gioco espressi a Parma, ma indomito. I rossoblù trovano il pari al 92' grazie a Vogliacco, puntuale alla deviazione su corner di Miretti spizzato a centro area da Pinamonti. Proprio il centravanti genoano aveva involontariamente cagionato il vantaggio lariano al 17' con un disimpegno errato sfruttato da Nico Paz a vantaggio di Da Cunha, impietoso dal limite.

I lombardi avevano iniziato la gara a spron battuto dominando sul piano del palleggio impedendo al Grifone di costruire azioni decenti. Sino all'intervallo, Como sicuramente più costante e incisivo in zona gol, ma l'occasione più ghiotta capita al giovane genoano Ekhator, che a tu per tu col 42enne portiere Reina gli consegna letteralmente il pallone.

Nella ripresa il Como cambia tattica: dal possesso palla ai contropiede. Ne produce in quantità industriale sbagliando però nella rifinitura o nella conclusione. Al 67' il raddoppio, firmato Cutrone, è cosa fatta, ma il Var induce ad annullare per fuorigioco.

Rinfrancati, gli uomini di Gilardino spingono con un briciolo di convinzione in più, pur senza il contributo di Balotelli che, spedito in campo al 71' al posto di Ekhator, si mette solo in mostra per un'altra ammonizione rimediata, stavolta per lieve reazione dopo essere stato provocato. I rossoblù reclamano vanamente un rigore per presunto fallo di mano in area del difensore Dossena, ma continuano a rischiare sulle innumerevole ripartenze ospiti.

Gol mangiati, gol subito nel recupero: punto immeritato, che compensa quello sfumato contro la Fiorentina.

Pierluigi Gambino

Un Genoa con il morale alle stelle punta a battere il Como e spezzare il tabù Marassi

Super User 06 Novembre 2024 251 Visite

Con il morale alle stelle dopo l'impresa a Parma, il Genoa va a caccia (domani, ore 20:45) della prima vittoria casalinga stagionale. Arriva la matricola Como, che dopo un avvio scintillante è piombato in una crisi sinora irrisolta, con quattro sconfitte nelle ultime cinque gare.

Alberto Gilardino però non si fida: “Ci aspetta un avversario alquanto ostico, molto bravo nel possesso palla, con parecchi elementi di qualità, come ha dimostrato di recente contro il Napoli. Il sapore della vittoria è magia ma deve darci la consapevolezza di giocare con grande attenzione e disciplina tattica sfruttando l'entusiasmo che ci trasmetteranno i nostri tifosi”.

Improbabile che si registrino novità nell'undici di partenza. Il trainer rossoblù parla chiaro: “La terza gara in una settimana è un impegno che richiede non solo notevole resistenza fisica ma anche una forte preparazione mentale. Farò delle valutazioni nelle ultime ore, sapendo che rispetto a Parma non recupero alcuno dei giocatori infortunati (se ne riparerà dopo la sosta), ma in panchina ho opportunità e scelte”.

Riguardo a Balotelli, Gila ha frenato: “Mario ha bisogno di mettere benzina nel proprio corpo. Non è proprio il caso di mettergli pressione”. L'ex azzurro potrà venire utile nel periodo conclusivo della gara, se il risultato parziale o la stanchezza a carico di Ekhator dovessero consigliare un cambio.

Il Como, guidato da Cesc Fabregas, ex fuoriclasse del Barcellona, arriva a Genova senza parecchi centrocampisti, finiti ai box: tanto che in mezzo potrebbe essere utilizzato un difensore.

Praticamente certo l'utilizzo dell'ex fantasista leccese Strefezza e della coppia offensiva Cutrone-Belotti, supportata alle spalle dal giovane nazionale argentino Paz, un vero talento.

Pierluigi Gambino

Con pieno merito il Genoa risorge a Parma grazie a Pinamonti e abbandona la zona retrocessione

Super User 04 Novembre 2024 208 Visite

Nella nebbia di Parma il Genoa risorge perentoriamente conquistando tre punti preziosissimi e uscendo dalla zona retrocessione. Successo strameritato, maturato nella ripresa dopo un primo tempo equilibrato, contrassegnato da attacchi abbastanza anemici su ambo i fronti. I rossoblù hanno rischiato solo a causa di un passaggio indietro di Vogliacco verso il portiere Leali, che ha provocato un calcio a due da centro area. In compenso, nel recupero Frendrup con un pallonetto ha costretto il portiere Suzuki ad un pazzesco intervento acrobatico.

Compreso che la partita si poteva vincere, il Grifone ha iniziato la ripresa a spron battuto, favorito dalle marcature non propriamente asfissianti degli emiliani. Subito si è registrato un gol annullato ai rossoblù per evidente fallo di mano di Thorsby e all'ora di gioco è stato il palo a dire no ad una bordata di Pinamonti, sulla cui ribattuta Badelj ha provato a porta vuota calciando addosso all'unico difensore parmigiano nello specchio. Al 72' altra emozione: lancio in verticale per Ekhator, che batteva Suzuki ed esultava, ma era partito in lieve fuorigioco.

Il vantaggio del Genoa, più che maturo, è giunto al 79' grazie ad un destro improvviso di Ekhator, che Suzuki in tuffo non poteva che respingere sui piedi di Pinamonti, lesto a segnare a porta sguarnita. Nella fase finale disperato ma disordinato e sterile assalto dei crociati, respinto dagli attentissimi calciatori genoani. 

All'86' altra nota di cronaca; l'esordio in maglia rossoblù di Mario Balotelli, che quattro minuti più tardi commetteva un fallo al limite della propria area, fortunatamente non sfruttato a dovere dai padroni di casa.

Pierluigi Gambino

La Sampdoria domina per 40 minuti ed è sfortunata, poi sparisce dal campo e viene sconfitta

Super User 03 Novembre 2024 210 Visite

La Sampdoria gioca alla grande per quaranta minuti, ma più per sfortuna che per demerito non riesce a passare. Poi, improvvisamente, sparisce dal campo e concede al Brescia parecchie occasioni favorevoli e anche il gol decisivo, realizzato al 69' da un ex, il 36enne Bjarnason, puntuale a colpire di testa sul secondo palo.

La squadra di Sottil, rivoluzionata rispetto a Cittadella (ben sei le novità) si imbatte in un portiere, Lazzerini, in vena di miracoli. Fantastico il doppio intervento su Kasami e Depaoli al 10' e maiuscoli i successivi interventi su Maulensteen, Venuti e Riomagnoli. Tra una rete sfiorata e l'altra, annullato con il Var un gol ad Akinsanmiro, che prima di colpire di testa si aiuta con un braccio.

Il monologo doriano però finisce un po' prima del riposo. Al 40' prodigioso primo squillo bresciano e salvataggio sulla linea di Berezsynski su inzuccata di Borrelli.

La ripresa vede una Samp sempre più rattrappita e passiva. Al 57' il numero uno blucerchiato Vismara, dopo un'uscita al volo, respinge con fortuna la conclusione di Juric, poi assiste ad un cross di Bertagnoli che attraversa tutta l'area di porta senza superare la linea. Il vantaggio delle Rondinelle è il premio per un dominio incontrastato.

Sottil, che aveva già sostituito Borini (prestazione sottotono) con Coda e Venuti con Joannou, si gioca altre due sostituzioni al 72': dentro Benedetti e l'invocato Pedrola, ma due minuti più tardi Riccio incappa nel secondo cartellino giallo e lascia in dieci i compagni. La Samp ci prova ugualmente ma Vismara evita il raddoppio bresciano e all'89' si registra una rete annullata anche agli ospiti per un offside di Nuamah in apertura fi contropiede.  

Incomprensibile il crollo dei blucerchiati, che con quest'inopinata sconfitta, che ha seguito il deludente pari di Ciuttadella, scivolano nuovamente fuori dalla zona playoff e nel prossimo turno dovranno visitare il Pisa dominatore del campionato.

Pierluigi Gambino

Genoa, mister Gilardino si gioca il futuro nel delicatissimo posticipo in casa del Parma

Super User 03 Novembre 2024 247 Visite

Trasferta delicatissima domani (ore 18:30) a Parma per un Genoa ultimo in classifica e in grave crisi di risultati. Gara importante anche per Alberto Gilardino, che al Tardini e giovedì nell'anticipo casalingo col Como si gioca la panchina. In caso di verdetti sconfortanti (serve almeno una vittoria), il suo destino sarebbe quasi certamente segnato.

Il tecnico rossoblù stavolta ha scelto il silenzio pre-partita, anche per evitare di ripetere le solite frasi. D'altronde, in terra emiliana il Grifone non presenterà un undici iniziale diverso dl precedente. Conferma ancora per Ekhator in avanti al fianco di Pinamonti e di Thorsby a centrocampo, ma anche sulle fasce e nel terzetto difensivo non si prevedono cambiamenti. Infatti, Gila è intenzionato a confermare in panchina Bani, reduce da un delicato infortunio muscolare, riservandosi di farlo rientrare di fronte ai lariani.

Una novità però c'è e non va trascurata: la convocazione di Mario Balotelli, che all'inizio rimarrà in tuta al fianco del tecnico – ed è già un passo avanti – ma potrebbe anche disputare uno spezzone di match se l'esito parziale lo rendesse necessario, così da evitare un nuovo, deleterio avanzamento di Thorsby in prima linea. L'ex azzurro si è allenato anche due volte al giorno, ma la sua autonomia atletica resta ridotta.

Il Parma, di gran lunga la migliore delle matricole, è reduce dallo squillante pareggio (con rimpianti) in casa della Juventus e intende sfruttare il momento felice. E’ la squadra più giovane del campionato, ma vanta una cospicua batteria di talenti, in grado di comandare il match. In fase difensiva però lascia spesso a desiderare: il Genoa, pur con tutti gli arcinoti problemi realizzativi, è atteso ad approfittarne.

 Pierluigi Gambino

Sottil carica la Samp: “Per battere il Brescia sfruttiamo la simbiosi con la nostra gente”

Super User 02 Novembre 2024 231 Visite

 

Reduce dal deludente pari a Cittadella, la Sampdoria ha un solo obiettivo, la vittoria, nell'impegno casalingo (domani ore 16:15) contro il Brescia. Mister Sottil suona la carica: “Se entri con l'aspettativa, non hai il giusto stato mentale. Conta la prestazione, sapendo che rispetto all'ultima gara bisogna apportare qualche correzione. Lo stadio sarà una grande bolgia e questo gruppo, che vuole diventare protagonista del campionato, cercherà di porsi in simbiosi con i tifosi”.

Il tecnico blucerchiato non si fida della crisi accusata dalle “rondinelle”, che nelle ultime quattro gare hanno raccolto appena due punti. “Il Brescia è una squadra strutturata fisicamente e ha una precisa identità, che gli ha trasmesso l'allenatore Maran. Non sempre in una stagione si è al picco del rendimento”. In caso di ennesimo risultato negativo, il tecnico trentino andrebbe certamente incontro ad un esonero.

Kasami, assente in Veneto per un lieve affaticamento, e Bereszyinski, uscito acciaccato, hanno recuperato in pieno e saranno della partita. A centrocampo Bellemo dovrebbe essere il sacrificato, ma neppure Benedetti, altro giocatore da tempo sottotono, è sicuro del posto: lo insidia il giovane Akinsanmiro. A destra favorito De Paoli, pronto al rientro, con l'uscita di Venuti.

Novità a sorpresa in avanti: il rilancio di Borini, da tempo accantonato, ma Sottil ha ribadito l'inesistenza di qualsiasi preclusione. L'ex azzurro dovrebbe rilevare Coda: “Devo dosare le forze e io tratto tutti da titolari. Massimo non è più un ragazzino e debbo tenerne conto. Comunque, c'è una partita iniziale e una in corso”.

Il concetto vale anche per Pedrola, che partirà in panchina: “Il ragazzo - ha aggiunto Sottil - possiede certi colpi e può essere decisivo soprattutto contro squadre chiuse in retrovia. Lui sta crescendo, è un'arma in più per la Sampdoria”. Presumibile un suo ingresso durante la ripresa.

Pierluigi Gambino

Il Genoa gioca al livello della Fiorentina ma deve arrendersi e precipita all’ultimo posto

Super User 01 Novembre 2024 223 Visite

Ancora una sconfitta per un Genoa piombato all'ultimo posto, con due lunghezze di ritardo dalle antagoniste più vicine. Contro una Fiorentina non irresistibile, i rossoblù rimangono lungamente in partita, giocando alla pari dei più titolari avversari pur senza creare nitide occasioni da gol. Neppure i viola però si esaltano in area avversaria: tato che il pari sembra il risultato più giusto.

Gli ospiti, però, crescono verso metà ripresa, dopo l'uscita di uno sfiatato Badelj e con il diciottenne Ekhator calato di intensità. Basta un’accelerata dei toscani per far crollare una squadra ormai votata alla difesa. Un minuto dopo gli ingressi di Miretti e Masini, con Thorsby spostato in avanti, ecco – al 72' – il gol decisivo, propiziato da un cross di Beltram verso Gosens che, dopo aver vinto con fortuna un contrasto, pesca l'angolino con una conclusione acrobatica.

Subito il solito schiaffo pur senza meritarlo, il Grifone si riversa in avanti trovandosi contro un superlativo De Gea – forse il miglior portiere del campionato – che prima si tuffa a destra per respingere un rasoterra velenoso di Pina monti e poi, al 91', si supera su colpo di testa di Vasquez inarcandosi sulla propria sinistra. Tra i due episodi, un'applaudita rovesciata del subentrato Masini fuori di un soffio.

Il Genoa ha ritrovato lo spirito indomito che mancava da tempo raccogliendo a fine partita gli applausi dai propri tifosi ma non il gol scacciacrisi. Nulla da rimproverare ai ragazzi di Gilardino, ma le carenze di qualità hanno pesato in maniera decisiva.

Pierluigi Gambino

Una pessima Sampdoria delude e non va oltre lo 0-0 in casa di un modestissimo Cittadella

Super User 30 Ottobre 2024 245 Visite

 

Imprevista frenata della Sampdoria, che in casa di un Cittadella in discesa libera non va oltre un misero 0-0. Pessima la prestazione dei blucerchiati, alquanto abulici, inconcludenti, lenti e assai differenti da quelli determinati e rabbiosi ammirati contro il Mantova.

Sottil, dopo aver lasciato a casa Kasami, vittima di un lieve infortunio, spedisce in panchina Meulensteen, ma i sostituti Bellemo e Yepes hanno lasciato parecchio a desiderare. Nel primo tempo, davvero inguardabile, si ricorda solo una combinazione Coda-Tutino conclusa dall'ex cosentino con un rasoterra uscito a fin di palo. La risposta granata si è limitata ad una girata in area di Rabbi rintuzzata a fatica dal portiere Vismara.

La ripresa non ha mutato il cliché. Al 68' Cittadella vicinissimo al gol con una diagonale di Tessiore finito di un soffio a lato. All'ora di gioco triplo cambio in casa Samp: dentro Meulensteen, Depaoli e Akinsanmiro. Esigua la crescita dei blucerchiati, che se non altro non corrono più rischi, ma in zona gol latitano.

Al 70', finalmente, Sottil chiama in causa Pedrola, assente da lunga pezza, ma al posto di Coda: decisione incomprensibile. La manovra doriana si rivela lievemente più ficcante grazie proprio al giovane spagnolo, che dapprima tenta il tiro dalla distanza, assorbito dal numero uno veneto e in avvio di recupero, al termine di un dribbling insistente, finisce a terra in piena area dopo un contatto con Amatucci, ma l'arbitro Santoro non se la sente di indicare il dischetto.

Il ritorno del giocatore più talentuoso è la sola nota confortante di una serata da dimenticare. Fortunatamente, la classifica in vetta non è minimamente mutata, visto che anche tutte le avversarie dirette sono state fermate sul pari, ma è indubbio che – considerata la modestia espressa dai granata patavini – l'impegno che attendeva i blucerchiati fosse di gran lunga il più agevole.

Pierluigi Gambino

Il Genoa affronta la Fiorentina con l’ex Badelj e a mezzo servizio ma senza Balotelli

Super User 30 Ottobre 2024 232 Visite

Ancora falcidiato dagli infortuni, il Genoa proverà domani (ore 18.30, stadio Ferraris) a rialzare la testa a scapito della lanciatissima Fiorentina. Mario Balotelli, acquisto dell'ultima ora, lavora duro in allenamento, ha partecipato alla presentazione della nuova maglia da gioco, ma non sarà convocato, e mister Gilardino lo spiega: “Il ragazzo è giunto con grandissime motivazioni, ma va tutelato. Il mio pensiero nei suoi confronti è rivolto alla partita di lunedì contro il Parma”.

Rispetto alla trasferta a Roma nessun recuperato dall'infermeria (neppure Bani, non ancora ristabilito del tutto), che anzi ha due nuovi ospiti, Norton-Cuffy e Ankeye. La sola novità potrebbe essere il ritorno nella formazione base di capitan Badelj, un ex illustre, che però non ha ancora i novanta minuti nelle gambe. Gila rinvia la decisione in merito e tiene caldo Miretti, candidato a sostituirlo.

L'unico reale ballottaggio concerne l'attacco: chi affiancare inizialmente a Pinamonti? Thorsby resta favorito, ma crescono le quotazioni del giovane Ekhator, la sola alternativa disponibile.

Nelle file viola, il tecnico Raffaele Palladino, che come calciatore furoreggiò nelle file rossoblù, ha deciso di non ricorrere al turn-over. Rimane in dubbio il giovane terzino Comuzzo, ma anche l'ex Cataldi, altro acciaccato, potrebbe disertare. Sicura invece l'assenza del calciatore più atteso e rimpianto, Albert Gudmundsson, da due settimane ai box.

Gilardino si esprime con realismo: “La Fiorentina è una delle squadre attualmente più in forma del campionato. Vanta calciatori molto forti nell'uno contro uno e in panchina elementi in grado di determinare. Partiamo dal presupposto che non dovrà essere semplice per nessuno giocare contro di noi. Servono coraggio, voglia di essere decisivi e sacrificio in fase difensiva. Scenderemo in campo pensando che dietro di noi c'è un popolo che ha vissuto momenti difficili e sa come affrontarli. Ai tifosi chiediamo di starci vicino”.

Pierluigi Gambino

Samp, ghiotta occasione per calare il tris nella tana di un Cittadella in caduta libera

Super User 29 Ottobre 2024 263 Visite

Reduce da due vittorie consecutive, la Sampdoria punta al tris domani (ore 20:30) sul campo del Cittadella, formazione annunciata in crisi nera. I granata, infatti, non vincono dal 31 agosto e sul terreno amico sono ancora a secco di successi. L'avvento di mister Alessandro Dal Canto, sostituto dello storico allenatore Edoardo Gorini dalla settimana scorsa, non ha portato per ora vantaggi, dato il secco 0-3 rimediato dai veneti nella tana della neopromossa Carrarese.

Sulla carta, blucerchiati strafavoriti, ma mister Sottil non si fida e pretende un'altra prova ricca di concentrazione e disciplina tattica. Il turno infrasettimanale consiglierà al trainer un ragionato turn over. In difesa è possibile il ritorno di Vulikic al posto di Romagnoli o Riccio, ma qualche chance di impiego la vanta pure Alex Ferrari, assente da tempo immemore e finalmente in grado di rendersi utile alla causa.

In avanti i titolari Coda e Tutino dovrebbero essere confermati, con l'impegno di farli rifiatare se il risultato parziale fosse positivo. In quest'ottica, il giovane Sekukov appare favorito rispetto a Borini, la cui posizione resta incerta, ma non è affatto escluso – anzi – che in corso d'opera trovi finalmente posto l'attesissimo Pedrola, ormai pronto a scendere in campo. In quest'eventualità è probabile anche un cambio di modulo: dal 3-5-2 di base al 4-3-3 o al 4-2-3-1.

A centrocampo si prospetta una mini-rivoluzione: Akinsanmiro dovrebbe rilevare Benedetti oppure Kasami, ma anche Bellemo si gioca un posto al sole. Si cambia anche sulle fasce: dentro Depaoli per Venuti a destra e, forse, Giordano al posto di Ioannou a sinistra.

In caso di successo, i blucerchiati potrebbero anche superare in classifica Palermo e Juve Stabia, rispettivamente impegnate a Mantova e in casa contro il lanciatissimo Sassuolo.

Anche il “Tombolato” di Cittadella sarà off limits per i tifosi doriani provenienti dalla Liguria, giunti al terzo ed ultimo turno di “castigo”.  

Pierluigi Gambino

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