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Spettacoli

Nonostante lo sciopero, la Lucia di Lammermoor convince il pubblico del Carlo Felice

Super User 16 Novembre 2024 270 Visite

In occasione della prima della Lucia di Lammermoor, andata in scena ieri sera al Carlo Felice, a salire per primo sul palco è stato il sovrintendente Claudio Orazi, che ha espresso il proprio disappunto nei confronti dello sciopero proclamato da un’unica sigla, Snater, che ha ridotto notevolmente il numero dei coristi. L’agitazione sindacale, che non ha però compromesso la buona riuscita dell’opera, non era stata proclamata contro la gestione del teatro, ma per protestare verso la legge finanziaria.

Orazi, apparso notevolmente mortificato da questa presa di posizione del sindacato, ha invitato il pubblico presente a partecipare, utilizzando lo stesso biglietto acquistato per la prima, ad una delle prossime recite che prevedono il coro al completo.

L’opera, tra le più amate di Gaetano Donizetti, ha preso poi il via davanti ad una platea non pienissima, come invece lo era stata in tante precedenti occasioni.

Questo capolavoro del bel canto, realizzato sul libretto di Salvatore Cammarano e ispirato al romanzo The Bride of Lammermoor di Walter Scott, ha rappresentato un vertice del romanticismo operistico, grazie alla sua fusione tra dramma psicologico e potenza musicale.

La produzione, curata dalla regia di Lorenzo Mariani, ha saputo mettere in risalto le tensioni emotive e sociali dell'opera, ambientata nella Scozia del XVI secolo. Le scenografie suggestive di Maurizio Balò, unite ai costumi di Silvia Aymonino e alle luci di Marco Filibeck, hanno creato un'atmosfera cupa e misteriosa, amplificata dai video di Fabio Massimo Iaquone e Luca Attilii. La direzione musicale è stata affidata al maestro Francesco Ivan Ciampa, che ha saputo valorizzare la scrittura melodica e drammatica di Donizetti, sottolineando la delicatezza e la forza delle celebri arie come "Il dolce suono" della scena della pazzia.

L'opera è stata accolta con entusiasmo dal pubblico genovese, che ha apprezzato non solo l'eccellenza musicale ma anche la modernità della regia, capace di esaltare il tema della fragilità umana e delle pressioni sociali. La protagonista, Lucia, interpretata da una soprano di grande talento, Nina Minasyan, ha offerto una performance intensa, rendendo palpabile la discesa nel baratro della follia. Convincente e molto applaudito tutto il cast: Enrico (Franco Vassallo), Edgardo (Iván Ayón Rivas), Arturo (Paolo Antognetti), Raimondo (Luca Tittoto) e Alisa (Alena Sautier). Bene anche il coro in formato ridotto, diretto dal maestro Claudio Marino Moretti.

Poche le autorità presenti: l’ex Prefetto di Genova Renato Franceschelli, ora a capo del dipartimento dei Vigili del fuoco, i consiglieri comunali Barbara Grosso, Elena Manara e Chicco Veroli. Assente il neo governatore Marco Bucci. Ma c’era il fratello, il cappuccino fra Luca.

 

“Tè con niente”, al Teatro della Tosse arriva lo spettacolo di Fiammetta Bellone

Super User 14 Novembre 2024 186 Visite

Domenica 17 novembre, ore 20:30, nel Foyer del Teatro della Tosse a Genova ci sarà l’anteprima del primo episodio di Egosauri, una serie teatrale scritta da Fiammetta Bellone e messa in scena dall’autrice insieme a un gruppo di attori.

La commedia, vera, dura, comica e graffiante, è stata scritta in un bar della città ed è ambientata proprio nel bar di periferia, dove la vita scorre con le sue urgenze e difficoltà, implodendo nell’anima dei protagonisti ed esplodendo in scena.

Inedita pure la produzione di Adriano Parodi che, colpito dal testo e dalla genuinità dell’autrice e dell’opera, si affaccia per la prima volta alla produzione teatrale con l’ambizione di restarci.

In scena nel Foyer del Teatro della Tosse a Genova nelle seguenti date:

Domenica 17 novembre ore 20:30-21:30

Lunedì 18 novembre ore 20:30-21:30

Martedì 19 novembre ore 20:30-21:30

Mercoledì 20 novembre ore 20:30-21:00

Venerdì 22 novembre ore 20:30-21:00

Domenica 24 novembre ore 20:30-21:30

Martedì 26 novembre ore 20:30-21:30

Mercoledì 27 novembre ore 20:30-21:30

Al Teatro Carlo Felice arriva ‘Lucia di Lammermoor’

Super User 08 Novembre 2024 195 Visite

LE INTERVISTE DI GENOVA3000:

Il secondo titolo della Stagione Lirica del Teatro Carlo Felice – Lucia di Lammermoor, dramma tragico in tre atti di Gaetano Donizetti su libretto di Salvatore Cammarano dal romanzo The Bride of Lammermoor di Walter Scott – sarà in scena da venerdì 15 novembre alle ore 20.00.

La direzione è affidata a Francesco Ivan Ciampa, con la regia di Lorenzo Mariani, le scene di Maurizio Balò, i costumi di Silvia Aymonino, le luci di Marco Filibeck e i video di Fabio Massimo Iaquone e Luca Attilii. L’Allestimento della Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova è realizzato in coproduzione con il Teatro Comunale di Bologna e con l’ABAO-OLBE di Bilbao. Orchestra, coro e tecnici dell’Opera Carlo Felice. Maestro del coro Claudio Marino Moretti.

A dare vita ai protagonisti dell’opera: Franco Vassallo (Enrico), Nina Minasyan (Lucia), Iván Ayón Rivas (Edgardo), Paolo Antognetti (Arturo), Luca Tittoto (Raimondo), Alena Sautier (Alisa), Manuel Pierattelli (Normanno).

Lucia di Lammermoor sarà in replica domenica 17 novembre alle ore 15.00, venerdì 22 novembre alle ore 20.00 e domenica 24 novembre alle ore 15.00.

Lucia di Lammermoor è la terza opera seria di Gaetano Donizetti, composta nel 1835 (dopo Anna Bolena, del 1830 e Lucrezia Borgia, del 1833). Il compositore aveva all’attivo un totale di quarantatré opere quando decise di mettere in musica The Bride of Lammermoor, romanzo di Walter Scott che già aveva ispirato diverse precedenti trasposizioni musicali, insieme al librettista Salvatore Cammarano. L’opera è ambientata in Scozia alla fine del XVI secolo, e vede protagonisti Lucia ed Edgardo, innamorati ma divisi dall’antico odio che regna tra le rispettive famiglie. Tra incontri segreti, inganni e accesi scontri si sviluppa una storia di amore e odio, passione e follia. Sin dalla prima rappresentazione, avvenuta al Teatro San Carlo di Napoli il 26 settembre 1835, fu chiaro che Lucia di Lammermoor si sarebbe subito affermata come titolo di riferimento nel catalogo di Donizetti e più in generale nel panorama musicale italiano. La scrittura del compositore si distingue in quest’opera sia nell’orchestrazione sia nel disegno delle linee vocali. La parte di Lucia, in particolare, raggiunge un altissimo livello espressivo che emerge tanto nelle arie quanto nei recitativi. Sono poi di grande rilievo i momenti d’insieme e i momenti corali.

‘La rondine’, grande successo per la tournée del Teatro Carlo Felice a Monte Carlo

Super User 02 Novembre 2024 255 Visite

 

Grande successo mercoledì 30 ottobre per l’esecuzione de La rondine di Giacomo Puccini in forma di concerto all’Opéra de Monte-Carlo, primo appuntamento della Stagione monegasca per il quale è stata invitata l’Orchestra dell’Opera Carlo Felice Genova. Dieci minuti di applausi nel teatro gremito in ogni ordine di posto hanno accolto al termine dell’esecuzione i solisti (in particolare Pretty Yende, interprete della protagonista Magda), il direttore Giacomo Sagripanti, il Coro dell’Opéra de Monte-Carlo e l’Orchestra dell’Opera Carlo Felice Genova.

Nelle settimane trascorse in preparazione di questo speciale invito, l’Opera Carlo Felice ha avuto il piacere di ospitare le prime letture d’orchestra e le prove italiane con i solisti, mentre a Monte Carlo si sono svolte le prove d’insieme con il Coro dell’Opéra.

La grande sinergia riscontrata in questo primo incontro ha aperto un dialogo su possibili nuove occasioni di collaborazione tra le due Istituzioni, che la Fondazione Teatro Carlo Felice auspica.

«Prosegue con grande successo il processo di internazionalizzazione dell’Opera Carlo Felice con il prestigioso invito giunto dall’Opera di Montecarlo - dice il sovrintendente Claudio Orazi -. Dopo i recenti appuntamenti a New York e Muscat, si tratta di un’altra fondamentale tappa per il nostro Teatro, che affianca all’intensa attività in sede e all’apprezzata presenza sul territorio ligure lo sviluppo di relazioni internazionali con importanti Teatri d’Opera di diversi Paesi».

Sestri Ponente, il Teatro Verdi riparte dopo i lavori di messa a norma e la nuova gestione

Super User 26 Ottobre 2024 393 Visite

Teatro, musica e cinema: lo storico Teatro Verdi di Sestri Ponente sabato 26 ottobre riapre i battenti con un’anteprima della stagione 2024-25 (https://verditeatro.it/ ) sotto la nuova gestione di Boavida srl, che si è aggiudicata il bando di gara dopo la revoca del contratto con il precedente concessionario. Lo storico cinema-teatro, realizzato 125 anni fa, nel 1899, è stato interessato da alcuni lavori di messa a norma e adeguamento funzionali, per circa 500.000 euro, e si prepara a ospitare concerti, spettacoli e proiezioni cinematografiche.

«Siamo orgogliosi che questo storico teatro, secondo per superficie solo al Teatro Carlo Felice a Genova, torni a essere vivo con una programmazione molto eterogenea che potrà intercettare i giovani, e non solo, con un’offerta di qualità – ha dichiarato il vicesindaco di Genova Pietro Piciocchi – dopo i lavori di adeguamento funzionale, vogliamo realizzare altri lavori di ammodernamento della struttura, rispettando la storia e le peculiarità dell’architettura. Il Teatro Verdi potrà diventare un polo culturale e di intrattenimento capace di attrarre spettatori non solo da altri quartieri della città ma da fuori regione. Potrà essere anche un punto di riferimento importante per i giovani talenti che qui potranno trovare uno spazio per esprimersi e farsi conoscere al grande pubblico».

«È con particolare entusiasmo che annunciamo l’inizio di questo nuovo viaggio per il Teatro Verdi e di una nuova fase per l’offerta culturale genovese, grazie ad uno spazio che saprà unire cinema, musica e teatro in un modo nuovo, offrendo alla città un luogo d’incontro e creatività dalle grandi potenzialità anche in termini numerici e per 12 mesi all’anno - dichiara Totò Miggiano di Boavida Srl e nuovo gestore del Verdi - A lavori di ammodernamento ultimati la cittadinanza avrà a disposizione una piattaforma dinamica capace di ospitare eventi di ogni tipo, con una capacità di adattamento simile a luoghi presenti nelle principali città europee. Grazie ad una programmazione varia e curata, andremo a valorizzare questo patrimonio cittadino e a colmare il vuoto degli ultimi anni, rispondendo ad una delle esigenze più sentite in ambito culturale, ovvero la carenza di spazi adeguati a ospitare le produzioni dei maggiori artisti italiani ed internazionali».

Sabato, si parte con la proiezione del film di animazione “Il robot selvaggio” alle 15.30 e alle 21 con “Joker: folie a deux”. Venerdì 1° novembre è in programma l’“Mastroianni 100” con la proiezione di tre grandi capolavori restaurati per celebrare i 100 anni dalla nascita di Marcello Mastroianni, attore simbolo del cinema italiano. Martedì 12 e sabato 16 novembre il primo Special Event del Verdi: con la proiezione del film concerto “Stop Making Sense”, realizzato dal regista Premio Oscar Jonathan Demme e dagli stessi Talking Heads in concomitanza del quale viene inaugurata la mostra “Elsewhere” di Useless Idea con il dj set di Cesare Bignotti. Giovedì 21 novembre, invece, il teatro ospiterà l’attore comico Enzo Paci, recentemente protagonista della fiction RAI dedicata a Paolo Villaggio. Sabato 30 dicembre il primo appuntamento con la Filarmonica Sestrese con “Da oltre oceano”, una serata all’insegna della musica latina dalla tradizione alla modernità. Appuntamento imperdibile per gli amanti del rock con la storica band fiorentina Diaframma. Il 21 dicembre, il Teatro Verdi ospiterà gli I Hate My Village, la super band della scena indipendente italiana formata da Adriano Viterbini (Bud Spencer Blues Explosion), Fabio Rondanini (Calibro35-Afterhours), Marco Fasolo (Jennifer Gentle) e Alberto Ferrari (Verdena), con il nuovo disco appena pubblicato: Nevermind The Tempo.

Teatro Sociale di Camogli, “Ma se ghe penso” e altre canzoni genovesi secondo Dado Moroni

Super User 09 Ottobre 2024 717 Visite

In pieno III Festival Gilberto Govi e la maschera genovese, tra un trionfo e l’altro di “Pignasecca e Pignaverde” con Tullio Solenghi regista e protagonista, ecco al Teatro Sociale di Camogli, venerdì 11 ottobre alle ore 19.30, un concerto che rimane in tema e che ha una sua originalità: “Ma se ghe penso… sogóndo mi”, con Dado Moroni che, al pianoforte, improvviserà sulla più celebre canzone genovese e su altre melodie tradizionali liguri. La serata fa parte del ciclo “Aperitivo a Teatro”, che prevede la possibilità di assistere al concerto gustando un aperitivo servito esclusivamente nei Palchi dal Caffè del Teatro.

Dado Moroni, genovese, è uno dei pianisti jazz italiani più richiesti in Europa e in America. Debutta a 17 anni con Tullio de Piscopo e Franco Ambrosetti. È uno dei pochissimi musicisti italiani la cui biografia è inserita nell’importante “Biographical Enciclopedia of Jazz” di Leonard Feather e Ira Gitler. Vanta prestigiose e continuative collaborazioni con le grandi star del jazz mondiale. Il concerto a Camogli è il primo in cui Dado improvvisa sulle musiche della sua terra. 

Prezzi: 27 € e 22 € (rispettivamente, intero e ridotto Platea, senza aperitivo); 32 € e 27 € (rispettivamente, intero e ridotto Palchi, con vincolo dell’aperitivo). Le riduzioni sono previste per Over 65/Under 26, soci Amici del Teatro Sociale, GPM, Coop. C.R.A.L. Fincantieri e per chi raggiunge il teatro in treno.

‘Assurd Comics’, ritorna il cabaret di Chicco e Pimpi

Super User 09 Ottobre 2024 362 Visite

A proposito di locali off, di cabaret e di pianobar, ricordate la Genova degli anni Sessanta e Settanta? La città pullulava di teatrini fuori le mura, lo spettacolo si era sparso in tutta la città e la periferia.

Oltre ai grandi teatri (che facevano storia a sé), aumentavano ogni giorno i piccoli cabaret e i pub, dove si beveva ma si recitava.

La Genova era vivace, aveva voglia di vivere e di divertirsi. Il mitico Instabile di Pierluigi De Lucchi, su tutti, nato in una cantina di corso Europa, aveva lanciato nomi che poi divennero celebri, da Ricci a Franco e Mimmo, da Grillo a Braschi. E chi dimentica il Caladium dietro la chiesa di Santa Zita, dove Grillo esordì con i suoi primi spettacoli da ‘disperato’ alla ricerca di una notorietà?

E quando si andava tutti da Simona a Nervi, che divenne una sorta di club dove arrivavano attori di grido, cabarettisti da strada, dove si sparavano sciocchezze e chiacchiere, magari con la vicinanza di Ugo Pagliai, o di Rossella Falk.

Ricordo la collega Ada Lorini che insieme a Edoardo Casapietra aprì un appartamento di Molassana per fare cabaret, e anche il vecchio Babboleo in piazza Portello che presentava personaggi che iniziavano ad affacciarsi alla ribalta nazionale, come Faletti e Beruschi.

Pensate era nato anche il ‘Baby Art’ di Claudio Cattani, studente di architettura, che scriveva canzone e con lui Maura Di Meo, allora giornalista del ‘Lavoro’. E poi tanti altri spettacoli regolari persino a Sampierdarena all’Oltretomba e ancora il San Francisco, il night più pop della città.

Ormai da anni tutto ciò è scomparso. Ed è per questo che ha fatto scalpore l’annuncio di un piccolo teatro che si apre grazie a due personaggi interessanti e divertenti.

Si tratta di due eccellenti professionisti in pensione, che aldilà della loro professione (uno dirigente d’azienda, l’altro primario al Gaslini) hanno deciso di riaprire un piccolo cabaret. I due personaggi (uno 77, l’altro 70) si chiamano Pimpi Barabino e Chicco Dal Pozzo. Non sono nomi nuovi perché provengono proprio da quegli anni ricchi di musica, di spettacoli, di goliardiche iniziative, prima tra tutte la Baistrocchi.

Chicco a Pimpi hanno riunito altri ‘vecchi’ amici di anni ruggenti per creare una piccola compagnia, la ‘Assurd Comics’: hanno richiamato Paolo Tavilla, Stefano Gandus, Giorgio Mandruzzato, hanno affidato la consolle a Federico Pastore e preparato il primo spettacolo, che porta lo stesso nome della compagnia e debutterà il 26 (ore 21:00) e il 27 (ore 19:30) ottobre al teatro ‘Quokka’ in via Zara. Regia firmata da Barabino e Dal Pozzo, testi loro, insomma un grande desiderio di tornare a quella Genova scomparsa dietro l’indifferenza e un’apatia cronica: “Torniamo sul palco perché abbiamo ancora dentro la voglia di far sorridere, come negli anni belli della città”.

Lo spettacolo? “Sarà un percorso fra la realtà e il sogno, la vecchia scuola ci ha portato a sorridere sui fatti del nostro tempo, un po’ reali, po’ fantastici.

Debuttate proprio la vigilia delle elezioni regionali. Qualche spunto? “Alcuni, ma dissacranti come ai vecchi tempi”.

Vittorio Sirianni

‘A Bridge of Music’, il Teatro Carlo Felice in tournée a New York

Super User 05 Ottobre 2024 337 Visite

LE INTERVISTE DI GENOVA3000 

Importante trasferta americana per il Teatro Carlo Felice, che la prossima settimana sarà impegnato con un doppio concerto nella St. Patrick’s Old Cathedral di New York.

‘A Bridge of Music’ è un progetto culturale internazionale ideato dal sovrintendente Claudio Orazi con lo scopo di valorizzare la musica quale volano della diplomazia culturale tra l’Italia e gli Stati Uniti. Nel 2025 ricorrerà il bicentenario dell’esecuzione della prima opera lirica italiana degli Stati Uniti (Il barbiere di Siviglia, novembre 1825).

In vista delle celebrazioni per tale significativo appuntamento e dopo il successo della programmazione dedicata del 2023, l’Opera Carlo Felice propone una tournée, inaugurata a Genova con il concerto del 25 settembre diretto da Davide Massiglia, per proseguire attraverso un ponte ideale fino a New York, dove Donato Renzetti - direttore emerito del Teatro -, l’Orchestra dell’Opera Carlo Felice e Giuseppe Gibboni saranno protagonisti del concerto in doppia data (martedì 8 e mercoledì 9 ottobre), dedicato a Lorenzo Da Ponte e a Niccolò Paganini.

Teatro Sociale di Camogli, nuove date per “Pignasecca e Pignaverde”

Super User 01 Ottobre 2024 238 Visite

Sono esauriti i biglietti per le recite di “Pignasecca e Pignaverde” (con protagonista e regista Tullio Solenghi) del 4, 5, 6 ottobre e per le due repliche aggiunte l’8 e il 9 ottobre. Una grande richiesta da parte del pubblico, che ha spinto la direzione del Teatro Sociale di Camogli a inserire in cartellone altre due recite, mercoledì 16 e giovedì 17 ottobre alle ore 21.00.

I biglietti per queste due recite in più sono acquistabili come di consueto presso la Biglietteria del Teatro, le Pro Loco di Camogli e Recco e su Vivaticket a partire da venerdì 27 settembre.

‘Rumori fuori scena’, al Politeama torna la commedia comica vista da oltre 55mila genovesi

Super User 01 Ottobre 2024 187 Visite

Al Politeama Genovese, dal 1° al 18 ottobre, torna ‘Rumori fuori scena’, pluripremiata commedia inglese che ha incantato milioni di spettatori in tutto il mondo.

Considerata il capolavoro comico per eccellenza, la commedia, divisa in tre atti, rappresenta un brillante osservatorio sulle dinamiche interne del teatro, ricco di sorprese e situazioni rocambolesche.

"Rumori fuori scena", cavallo di battaglia della celebre The Kitchen Company, ha già conquistato oltre 55mila genovesi.

Il cast è composto da: Daria D'Aloia, Fabrizio Careddu, Mauro d'Amico, Susanna Valtucci, Lidia Castella, Lorenzo Tolusso, Caterina Cottafavi, Fabio Facchini e Marco Zanutto. La traduzione è di Filippo Ottoni, le scene sono di Laura Paola Borello e la regia è di Massimo Chiesa.

 

LE DATE:

martedì 1° ottobre 2024 ore 20:30

mercoledì 2 ottobre 2024 ore 20:30

giovedì 3 ottobre 2024 ore 20:30

venerdì 4 ottobre 2024 ore 20:30

sabato 5 ottobre 2024 ore 20:30

domenica 6 ottobre ore 16:00

martedì 8 ottobre 2024 ore 20:30

mercoledì 9 ottobre 2024 ore 20:30

giovedì 10 ottobre 2024 ore 20:30

venerdì 11 ottobre 2024 ore 20:30

sabato 12 ottobre 2024 ore 20:30

martedì 15 ottobre 2024 ore 20:30 NUOVA DATA

mercoledì 16 ottobre 2024 ore 20:30 NUOVA DATA

giovedì 17 ottobre 2024 ore 20:30 NUOVA DATA

venerdì 18 ottobre 2024 ore 20:30 NUOVA DATA

“Hello, Frank!” e “Hello, Dolly!”, torna a Lumarzo l’omaggio a Sinatra e a sua mamma

Super User 19 Agosto 2024 715 Visite

Lumarzo, piccolo comune della Val Fontanabuona, si prepara ad accogliere la 17^ edizione di "Hello Frank!", manifestazione dedicata a Frank Sinatra e a sua madre, Natalina "Dolly" Garaventa, nata nella frazione di Rossi ma poi emigrata negli Stati Uniti (a Hoboken, New Jersey) con la famiglia.

La rassegna, che per la prima volta si svolgerà su tre giorni, uno in più rispetto al passato, è stata presentata questa mattina presso lo storico ristorante Zeffirino di Genova da: Guido Guelfo, sindaco di Lumarzo; Valentina Murelli, consigliera comunale di Lumarzo; Claudio Garbarino, consigliere metropolitano; Mauro Boccaccio, ideatore della kermesse; Enrica Corsi, direttore artistico; Luciano Belloni, patron di Zeffirino.

Il primo appuntamento è previsto per giovedì 22 agosto alle ore 21:00 nel piazzale della piscina comunale di Lumarzo, dove Sugar Fabry renderà omaggio sia a Zucchero Fornaciari sia a Frank Sinatra. Negli anni precedenti, l'evento ha ospitato anche Irene Fornaciari, figlia del celebre cantautore.

Venerdì 23 agosto, la piscina di Lumarzo ospiterà una serata disco all'aperto con DJ set a cura di Hypnoisia Eventi. Durante entrambe le serate, sarà disponibile un'area gastronomica dove poter gustare la famosa focaccia al formaggio.

Sabato 24 agosto, "Hello Frank!" si sposterà nella frazione di Rossi di Lumarzo per una speciale edizione "Hello, Dolly!", in onore di Natalina Garaventa. A partire dalle 17, il borgo accoglierà il duo composto dal cantante Matteo Merli e dal chitarrista Enrico Testa, che si esibiranno nello spazio dei lavatoi. Questo luogo è particolarmente significativo poiché proprio lì, circa trent'anni fa, Barbara Sinatra, moglie di Frank Sinatra, incontrò gli abitanti del borgo.

L’ingresso agli eventi è sempre gratuito fino ad esaurimento posti.

Il sindaco Guido Guelfo ha espresso il desiderio di rinnovare la collaborazione con il Comune di Lercara Friddi, in provincia di Palermo, paese natale del padre di Frank Sinatra, Martin Sinatra. Questa cooperazione tra Liguria e Sicilia, già celebrata al Gala della Stampa del 70° Festival di Sanremo nel 2021, si fonda sulla musica, le bellezze paesaggistiche, il turismo e la cultura. Il sindaco ha inoltre auspicato che il legame tra le due regioni possa essere ulteriormente rafforzato in occasione della manifestazione "Turismo delle Radici", con l'obiettivo di promuovere il turismo nell'entroterra ligure.

Guelfo non ha poi mancato di lanciare una frecciatina al Festival di Sanremo, che non ha mai reso omaggio a Frank Sinatra coinvolgendo Liguria e Sicilia: "Spero che, dopo l'impulso del Ministero degli Affari Esteri al 'Turismo delle Radici' a febbraio, qualcosa possa accadere sul palco dell'Ariston".

Sempre pensando alla promozione turistica della Fontanabuona, il giornalista Boccaccio ha ricordato l’importanza del progetto che prevede la produzione di un film del regista Martin Scorsese su Frank Sinatra: la pellicola, se sarà realizzata, dovrà inevitabilmente raccontare anche il paese di origine di mamma Dolly.

Mentre Luciano Belloni, prima di dare il via a paffutelli e trofie al pesto e alla meravigliosa millefoglie, ha raccontato di aver assistito, in uno dei suoi tanti viaggi in America, ad un dialogo tra Frank Sinatra ed un giovane Donald Trump, nel quale The Voice diceva al futuro Tycoon: “Diventerai presidente degli Stati Uniti”.

I ricordi fotografici di Zeffirino

I paffutelli e le trofie al pesto di Zeffirino

Luciano Belloni presenta la millefoglie

 

 

A Quinto riprendono le serate della rassegna “Zena Hip Hop Connection” con dj-set e freestyle show

Super User 19 Agosto 2024 409 Visite

Venerdì 23 agosto, dalle ore 18 alle 24, proseguono gli appuntamenti di “Zena Hip Hop Connection”: la rassegna organizzata da Genova Hip Hop Festival e Duemilagrandieventi propone un nuovo evento gratuito al Chiosco Da Nico di Genova Quinto (Piazzale Carristi d’Italia) all’insegna della musica e del divertimento con dj set e freestyle show. 

A partire dalle 18, la terrazza sul mare accoglie i dj-set di dj Kamo, Ma Nu e Dk, ciascuno con la propria selezione musicale, a seguire la performance di freestyle di Shame, rinomato freestyler e rapper che conquista il pubblico con la sua abilità e carisma. Con la sua vista panoramica, il luogo regala un'atmosfera perfetta al tramonto, ideale per combinare relax e divertimento dopo il lavoro o durante le vacanze estive.

La manifestazione, vincitrice del bando del Comune di Genova "Assegnazione contributi a sostegno attività di spettacolo dal vivo nelle aree periferiche della Città di Genova - anno 2024", ha l’obiettivo di portare eventi culturali gratuiti nelle zone decentrate della città. I suoi appuntamenti, dedicati all’hip hop e alle sue quattro discipline (rap, breakin, writing e deejaying), da giugno a settembre animano diverse location cittadine, come Cep, Voltri, Cornigliano, Sampierdarena, Certosa, Albaro e Quinto al Mare, attraversando cinque municipi: II Centro Ovest, V Valpolcevera, VII Ponente, VIII Medio Levante e IX Levante.

Gli appuntamenti della rassegna proseguono domenica 1° settembre, dalle 14 alle 20, sul lungomare di Pegli per un pomeriggio di break dance e dj set; domenica 8 settembre, dalle 16 alle 20, ai Giardini Govi alla Foce, con dimostrazioni di skateboarding e dj set; domenica 15 settembre, dalle 17 alle 20, all’Area Pianacci a Pra’ con talk e dj set. A chiudere Zena Hip Hop Connection, domenica 22 settembre, dalle 14 alle 20, un pomeriggio di live rap e partite di basket e biliardino al Parco della Memoria di Sampierdarena.

Le associazioni e realtà del territorio coinvolte nella rassegna sono: Walk The Line, Cornigliano Mon Amour, Associazione La Stanza, Comunità San Benedetto al Porto, Unplug, Spazio 126, Genova Che Osa, Ricreativo Teste Mobili, Casa di Quartiere Certosa, Arci Pianacci, Chiosco Da Nico e Società per Cornigliano.

Il programma completo dei successivi eventi sarà svelato nelle prossime settimane. Per info e aggiornamenti: www.instagram.com/genovahiphopfestival

L’intervista - I 30 anni di Danilo Staiti da direttore artistico del Politeama Genovese

Super User 06 Agosto 2024 515 Visite

Era il 1994, quando l’allora indimenticabile Savina Scerni, presidente del Politeama Genovese, decise di affidare la direzione artistica ad un giovane emergente che, verso il mondo teatrale, aveva le sue migliori tendenze.

Danilo Staiti ricorda questi trent’anni di vita fra le quinte, le poltroncine rosse (un tempo blu) in questo suo storico teatro Genovese di nome e di fatto tanto caro ai cittadini della Lanterna.

Come ci si sente dopo trent’anni di attività teatrale, tra attori, attrici, organizzatore, manager?
I ricordi sono sempre piacevoli, essere arrivati a trent’anni è certamente un bel traguardo. 

Dopo trent’anni sempre sulla breccia più che mai…
Abbiamo chiuso un anno straordinario, 128 mila presenze, ben 69 titoli e 127 date. Certamente un bel successo.

È un teatro che va avanti con i propri piedi?
Sì, per fortuna stiamo camminando ad un buon ritmo e questo grazie ai genovesi, innamorati dei nostri programmi.

Questi numeri che cosa rappresentano?
Dopo la pandemia è scoppiata la voglia di uscire e di divertirsi, voglia di trovare ancora il modo di incontrarsi. E il nostro teatro ha rappresentato, evidentemente, l’occasione per risolvere certi momenti diciamo depressivi dopo la tempesta del Covid.

Forse hanno contribuito anche i vostri cartelloni molto trasversali…
Certamente queste nostre proposte, che vanno dalla musica alla prosa, dalla lirica alla cultura e alla comicità, hanno trovato una bella risposta dal pubblico.

A proposito di trasversalità, quest’anno offrirete anche un teatro che diventa pub dove si berrà birra e si canterà con nomi stranieri di lusso…
È una nuova idea, si tratta di ‘The choice of man’, dopo lo spettacolo si potrà bere, chiacchierare con gli interpreti. Musica dei Queen, Paul Simon e altri.

Interessanti anche gli spettacoli successo che farete ritornare…
Certamente, tornerà la Mannino, e poi non mancherà ‘Grease’ e la tanto attesa commedia musicale con ‘Aggiungi un posto a tavola’, ‘Peter Pan’ e ‘Saranno famosi’.

I vostri spettacoli sembra attirino anche giovani, attratti anche da iniziative culturali…
È vero. Abbiamo scoperto che anche le materie scolastiche fanno spettacolo. Sul parco porteremo la fisica dello scapigliato Vincenzo Schettini ed anche la letteratura del ventenne Leonardo Prati.

Come è cambiato il pubblico genovese da trent’anni a questa parte?
È cambiato, ha superato periodi brutti, ma sembra abbia finalmente recuperato quella spinta a cercare un po’ di libertà anche culturale che tanto sembrava venir meno. 

Ci sarà anche qualche intellettuale quest’anno che calcherà il palcoscenico?
Non ci facciamo mancare niente: arriveranno nientemeno che Massimo Recalcati e Umberto Galimberti.

Serviranno a curarti, in diretta, qualche momento di depressione che in trent’anni avrei avvertito?
Hai ragione. Resta però questo nostro staff (con la figlia di Savina che non dimentichiamo mai) a lavorare in team con grande volontà e tanto impegno. Posso dire che sono stati trent’anni di soddisfazioni.

Vittorio Sirianni

 

Recco, Luca Barbarossa incanta e diverte il numeroso pubblico

Super User 04 Agosto 2024 1722 Visite

“Grazie Recco e grazie all’amministrazione che ci ha dato in prestito i suoi uffici per poterli utilizzare come camerini. E noi, come fa una rock band che si rispetti, li abbiamo distrutti”.

Si presenta così Luca Barbarossa sul palco allestito in piazza Nicoloso, proprio davanti al palazzo comunale, facendo intendere che la serata avrebbe offerto non solo ottime canzoni e musiche, ma anche divertenti battute. E così è stato.

63 anni ottimamente portati, vincitore del Festival di Sanremo nel 1992, l’artista romano ha cantato, accompagnato dai 4 virtuosi musicisti che formano la ‘Social Band’, per quasi due ore davanti a circa 1300 spettatori: i posti a sedere erano 960, ma molte persone sono rimaste in piedi a fare da cornice alla platea.

Il concerto è iniziato con “Aspettavamo il 2000”: canzone che racconta la storia recente di un’Italia sopravvissuta a gravi rischi, come la ‘Guerra fredda’ e gli ‘Anni di piombo’, ma anche a fatti decisamente più leggeri, come il ‘Tuca tuca’ e ‘l’addio di Mina’. Ma la ‘Via delle storie infinite’, (come si chiama l’album) non termina mai, e gli eventi purtroppo si ripetono. Sempre.

“Il mio talent show - racconta - è stata la strada: aprivo il fodero della chitarra, dove raccoglievo le offerte, e iniziavo a cantare. Mi sono esibito in tante città italiane, d’inverno, ed europee, d’estate”.

Poi, un’altra battuta accompagna il racconto sul disagio causato dal ritardo del volo: “Sono partito dall’aeroporto Lele Mora di Roma e sono atterrato al Fabrizio Corona di Genova”. Ovviamente, il riferimento è allo scalo Silvio Berlusconi di Malpensa.

Verso metà serata, Barbarossa ha ricordato la scuola dei cantautori genovesi (“che in realtà non si incontravano mai”), da Tenco a De André, da Paoli a Lauzi, di quest’ultimo ha eseguito “Ritornerai”, canzone interpretata in passato anche da altri grandi cantanti, come ad esempio Franco Battiato.

“Con quella frase, ‘mi sono innamorato di te, perché non avevo niente da fare’, Tenco ha ucciso il romanticismo nelle canzoni. Paoli, invece, è il cantautore che ha rivoluzionato il modo di scrivere i testi: ‘Il cielo in una stanza’ non ha rime né ritornello e il titolo non viene ripetuto più volte nella canzone, come era abitudine fare in passato”.

Dopo, un’altra canzone, che introduce così: “È stato mio nonno a farmi conoscere via Margutta, una strada magica piena di artisti e di storia: qui, nascondendola dietro ad una tela di un quadro, hanno salvato una bambina dai nazisti. I suoi genitori sono stati purtroppo deportati e uccisi”. 

Barbarossa sta vivendo una nuova gioventù artistica: oltre a condurre la fortunata trasmissione Radio 2 Social Club, ha inciso un nuovo album, decisamente più rock, ‘La verità sull’amore’, e pubblicato un libro, ‘Cento storie per cento canzoni’, viaggio illustrato nella musica per i lettori di tutte le età.

Nei bis, richiesti dal pubblico a gran voce, non poteva mancare ‘Portami a ballare’, struggente canzone dedicata alla mamma rimasta paralizzata dopo un intervento chirurgico.

La serata è stata presentata da Daniela Crosignani, artefice, assieme al marito Lucio Bernini e al figlio Massimiliano, del successo mondiale riscosso dalla focaccia al formaggio di Recco IGP negli ultimi decenni.

Sul palco sono saliti anche il sindaco Carlo Gandolfo, che ha ringraziato i suoi concittadini e gli sponsor (Basko, Banca Generali Private e Amiu), e il direttore artistico di E-20/24, Angelo Privitera. La rassegna prevede un’altra data: la serata dell’11 agosto sarà dedicata al grande Enzo Jannacci. Ci sarà il figlio Paolo.

Luca Barbarossa



Il sindaco Carlo Gandolfo, il direttore artistico Angelo Privitera e Daniela Crosignani Bernini

Il direttore artistico Angelo Privitera con la compagna e il sindaco Carlo Gandolfo con la compagna Cristina Merlo

La presidente delle Pro Loco Liguria Daniela Segale e la famiglia Bernini

Carlo Gandolfo e Daniela Bernini

Recco, i concerti estivi partono con Luca Barbarossa

Super User 29 Luglio 2024 442 Visite

Da domani, 30 luglio, dalle ore 8:00, è possibile prenotare il posto a sedere per assistere al concerto live di Luca Barbarossa & Social Band, organizzato dall’amministrazione comunale di Recco, con la direzione artistica di Angelo Privitera.

L'evento, a ingresso gratuito, è in programma sabato 3 agosto, con inizio alle ore 21:30, in piazza Nicoloso, con possibilità di prenotazione nei 4 giorni antecedenti l’evento sul sito www.comune.recco.ge.it oppure al numero 334 8754058 oppure Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. . Il cantautore romano, voce di Radio 2 Social Club, inaugura la rassegna estiva “E-20/24 - d’estate a Recco”.

“Ringrazio il direttore artistico della manifestazione Angelo Privitera per aver scelto nomi di spessore per la manifestazione. Recco è pronta ad accogliere tutti gli ospiti che sceglieranno di trascorrere le vacanze nella nostra località”, dice il sindaco Carlo Gandolfo.

Danza, le stelle di oggi incontrano le stelle di domani: a Nervi serata di gala dello Youth America Grand Prix

Super User 26 Luglio 2024 708 Visite

In occasione del suo 25° anniversario, dopo il successo riscosso nelle edizioni 2021, 2022 e 2023, e grazie alla collaborazione con la Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova, lo Youth America Grand Prix torna ai Parchi di Nervi con la quarta edizione di un format che unisce l’alta formazione alla dimensione della performance artistica dal vivo, in un evento di visibilità e prestigio internazionale.

Domenica 28 luglio, ore 21:15, la serata di gala Stars of Today Meet the Stars of Tomorrow vedrà i ballerini solisti e primi ballerini dei maggiori corpi di ballo di tutto il mondo (Maria Khoreva dal Balletto Mariinskij, Chloe Misseldine dall’American Ballet Theatre, danzatori dal New York City Ballet e dal Joffrey Ballet e molti altri ancora) esibirsi fianco a fianco alle stelle di domani, giovani talenti selezionati da tutto il mondo. Sabato 27 luglio, si terrà inoltre il défilé Future of Dance, dedicato ai giovani vincitori dello Youth America Grand Prix 2024.

L’Hamburg Ballet John Neumeier ai Parchi di Nervi

Super User 17 Luglio 2024 756 Visite

 

Venerdì 19 e sabato 20 luglio, alle ore 21:15, l’Hamburg Ballet John Neumeier sarà ai Parchi di Nervi, in due date uniche in Italia nel 2024, con il balletto Ein Sommernachtstraum – Sogno di una notte di mezza estate, realizzato da John Neumeier nel 1977. Il coreografo si ispirò all’omonima commedia di Shakespeare, approfondendo il celebre testo teatrale con l’obiettivo di riprodurre attraverso la danza le stesse immagini ed emozioni create dal drammaturgo con i suoi versi. Sogno di una notte di mezza estate, su musiche di Felix Mendelssohn, György Ligeti e musica tradizionale meccanica, offre una visione multidimensionale e innovativa del testo letterario.

Dopo l’enorme successo riscosso sin dalla prima rappresentazione, il balletto è stato ripreso in tutto il mondo anche da compagnie quali i Balletti dell’Opera di Parigi e del Bolshoi, fino a raggiungere oltre trecento produzioni.

La presenza dell’Hamburg Ballet al Festival di Nervi con Sogno di una notte di mezza estate rappresenta un momento molto significativo per il panorama mondiale della danza, si tratta infatti delle ultime due esibizioni della Compagnia sotto la direzione artistica di John Neumeier, stimatissima guida del Balletto dal 1973.

L’Hamburg Ballet John Neumeier è una delle compagnie di danza più importanti del mondo. Le tournée internazionali hanno reso la compagnia un punto di riferimento sulla scena del balletto mondiale e uno dei principali ambasciatori culturali della Germania. Il cuore della compagnia è il direttore artistico e coreografo capo, John Neumeier, che la guida dal 1973. Neumeier è un maestro nel combinare la tradizione del balletto classico con forme moderne nelle sue opere, infondendo il suo linguaggio coreografico con un tocco personale. Le lezioni dimostrative di Neumeier occupano un posto speciale nel repertorio dell’Hamburg Ballet. Durante le matinée, che dal 1973 sono una tradizione di lunga data più volte a stagione all’Opera di Stato di Amburgo, John Neumeier, insieme alla sua compagnia, approfondisce aspetti specifici della storia del balletto. L’Hamburg Ballet si esibisce all’Opera di Stato di Amburgo, la sua sede creativa, mentre gli studi di prova e il centro di formazione si trovano in un edificio separato, l’Hamburg Ballet Centre, inaugurato nel 1989. Il Centro del Balletto di Amburgo è anche la sede della Scuola professionale del Balletto di Amburgo e del Balletto Nazionale Giovanile, di cui John Neumeier rimarrà direttore artistico.

“O ballin di affari”, a Bogliasco arriva la Compagnia San Fruttuoso

Super User 15 Luglio 2024 618 Visite

Tra i molti spettacoli che coronano questi giorni di un’estate finalmente definibile tale, da non perdere quello che andrà in scena mercoledì prossimo, 17 luglio, a Bogliasco: una simpatica e divertente commedia in lingua genovese, che vedrà protagonista la rinomata ed appassionante Compagnia teatrale San Fruttuoso.

L’evento è stato programmato in occasione della festa patronale di Nostra Signora del Carmine, con appuntamento in piazza 26 Aprile del piccolo centro rivierasco, trasformata in teatro all’aperto per l’occasione, con inizio della commedia alle 21:15.

“O Ballin di Affari” il titolo, mentre la trama narra dell’agricoltore Gaitan Pestarin in aperta discussione con la consorte, che prova in tutti i modi a convincerlo a mettersi in affari investendo nell’acquisto di una gioielleria. La donna assicura infatti il marito che lei ci saprebbe fare e riuscirebbe ad ottenere guadagni quantomeno interessanti.

Ma Gaitan non è d’accordo, affezionato alla terra, ricchezza del contadino e che non tradisce mai, né mette a rischio il denaro. E poi, insiste l’uomo, ciascuno deve fare il suo mestiere. E quindi la sua risposta alla moglie è “no”.

Diniego che crea un vivace dibattito familiare ma che coinvolge anche le loro figlie e si estende ad un’allegra compagnia, che comprende notaio non proprio dalla mente agile, un parroco di campagna, questi invece piuttosto furbo, un vecchio mediatore benestante, un lavorante agricolo ed una domestica curiosa.

Un insieme di personaggi che terranno alta l’allegria degli spettatori che saranno poi stupiti da un finale decisamente inaspettato.

Autore della commedia Enrico Scaravelli per la regia di Daniele Pellegrino.

Personaggi e interpreti Giorgio Oddone, Anna Pedemonte, Laura Pezzoli, Valentina Izzo, Luigi Massa, Alessandro Sasso, Mariella Buonasora, Stefano Pastorino, Stefano Silei, Aldo Casaleggio. Scenografia di Claudio Pieraccini.

Tra gli attori da citare Valentina Izzo, personaggio televisivo e protagonista di intermezzi musicali in uno dei talk show televisivi più ricordati nella storia delle televisioni genovesi e dal successo forse mai eguagliato, “Genova allo specchio”, condotta dall’indimenticabile ed icona televisiva Franca Brignola e nel quale chi scrive svolgeva la funzione di opinionista.

Dino Frambati

L’Azerbaijan State Ballet Theatre porta ai Parchi di Nervi “A legend of love”

Super User 05 Luglio 2024 461 Visite

Sabato 6 luglio, la compagnia di danza del Teatro Accademico dell’Opera e del Balletto dello Stato dell’Azerbaigian porterà ai Parchi di Nervi A Legend of Love, un balletto composto dall’Artista del Popolo dell’Azerbaigian Arif Melikov. Presentato per la prima volta nel 1961, A Legend of Love ha riscosso grande successo entrando a far parte della tradizione e raggiungendo oltre sessanta diverse produzioni in tutto il mondo. La trama è basata su un libretto del poeta turco Nazim Hikmet ispirato alla favola Farhad e Shirin, una storia di amore e sacrificio ambientata alla corte della regina Mehmene Banu, protagonista insieme alla sorella Shirin e al pittore Farhad. Il balletto si caratterizza per la coreografia drammatica, le immagini sorprendenti e la narrazione fortemente espressiva. Lo spettacolo è presentato dal coreografo Yuri Grigorovich, con le scene di Simon Virsaladze, ed è interpretato dal corpo di ballo dell’Azerbaijan State Academic Opera and Ballet Theater e dai ballerini dell'Azerbaijan State Dance Ensemble.

L’Azerbaijan State Academic Opera and Ballet Theater è un’istituzione culturale di primo piano nella Repubblica dell’Azerbaigian da oltre un secolo. Durante la sua attività, il palcoscenico del teatro ha ospitato alcune delle figure culturali e artistiche più importanti dell’Azerbaigian, insieme a numerosi artisti di fama mondiale come Fyodor Shalyapin, Irina Arkhipova, Maya Plisetskaya, Montserrat Caballé, José Carreras e molti altri. La storia del balletto nazionale in Azerbaigian inizia nel 1940, con il balletto Maiden Tower, scritto dall'importante compositore e Artista del Popolo Afrasiyab Badalbeyli. In oltre 80 anni, il balletto azerbaigiano ha raggiunto un successo significativo e si è sviluppato ampiamente. I nomi di importanti rappresentanti del balletto nazionale, come Gamar Almaszade, Leyla Vekilova, Rafiqe Akhundova, Maqsud Mammadov, Vladimir Pletnev, Tamilla Shiraliyeva e Chimnaz Babayeva, sono entrati per sempre nella storia della cultura azera. Capolavori come Il lago dei cigni, Giselle, Don Chisciotte, Scheh, Scheherazade, Romeo e Giulietta, Carmen Suite, Paquita, Bolero, La Arlesienne, Chopiniana, Le Corsaire e molti altri, oltre a numerosi esempi di balletto nazionale azero come Torre della fanciulla, Le sette bellezze, Leyli e Majnun, Don Chisciotte, Mille e una notte, Viaggio nel Caucaso, Qoyya, Ombre di Gobustan, arricchiscono il repertorio del Teatro. Il corpo di ballo del Teatro dell'Opera e del Balletto dell’Azerbaigian presenta anche una nuova generazione di artisti di talento, l’Artista del Popolo Gulagasi Mirzeyev, gli Artisti d’Onore Yuri Lobachev, Makar Fershtandt, Nigar Ibrahimova, Jamila Karimova, Anar Mikayilov, Elmira Suleymanova e i principali solisti Ayan Eyvazova, Seymour Gadiyev, Timur Odushev, Yuliya Ferstandt hanno guadagnato l’ammirazione del pubblico. Tra il 2000 e il 2013, il corpo di ballo del Teatro dell'Opera e del Balletto dell’Azerbaigian ha partecipato a diverse tournée internazionali. Attualmente, il corpo di ballo è guidato da Ruslan Pronin, Artista Onorato della Russia e coreografo di talento.

“Ciao nonno, sono Alice!”. Ai Parchi di Nervi tanti artisti per il tributo a Faber

Super User 04 Luglio 2024 545 Visite

Ieri sera, ai Parchi di Nervi, davanti a mille genovesi i De André, Fabrizio, Cristiano e Alice, si sono riabbracciati.

Alice, bionda, bella, spigliata (il contrario del nonno) non ha conosciuto Faber. Lui moriva nel gennaio '99, lei nasceva 4 mesi dopo.

Prima volta di Alice, sul palco con papà, per un tributo, idea magnifica di Antonella Riboldi Brunamonti, realizzata con Massimo Arduino, direttore artistico. 25 anni, dalla scomparsa di questo gigantesco genovese, poeta della canzone.

Alice ha presentato 13 artisti (moltiplicati x i gruppi) che hanno cantato, suonato, ballato.

Il Mito dei New Trolls, Morgan, Dolcenera, il Liceo Musicale Pertini, i Trilli, Enzo Paci e Andrea Filippi, l'etoile Eleonora Abbagnato, altri. Solo canzoni di De' Andre'.

Il momento più toccante, quando Cristiano ha ricordato (lui bambino) di aver sentito il padre cantare a sua mamma Punny "E verranno a chiederti del nostro amore" perché, in quel momento, la lasciava, per andare da Dori. Punny piangeva.

Ma il programma è stato tutto felicemente caotico, molto bello, con musica dal vivo (qualcuno insisteva per l'orrendo play back). 60 mila euro il costo della serata (cachet a tutti gli artisti!), coperta dai biglietti. Cristiano ha chiuso gridando "No alle guerre", Faber ha, certamente, stretto il pugno.

Sono uscito, nel fiume di folla, soddisfatto, fischiettando la magnifica canzone di chiusura “All'ombra dell'ultimo sole, s'era sopito un pescatore. E aveva un solco lungo il viso, come una specie di sorriso...”.

Paolo Zerbini

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