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Spettacoli

Teatro, al Modena arriva Il viaggio di Victor

Super User 24 Aprile 2024 217 Visite

Un viaggio a ritroso nella propria vita alla ricerca della verità. Davide Livermore dirige Linda Gennari e Antonio Zavatteri nel primo allestimento italiano de Il viaggio di Victor di Nicolas Bedos. Dal 3 al 19 maggio a Genova al Teatro Gustavo Modena.

Dopo le acclamate regie di prosa in cui ha spaziato da Eschilo a Schiller, da George Brant a Paolo Villaggio, Davide Livermore mette in scena Il viaggio di Victor di Nicolas Bedos, opera inedita in Italia, evidenziando ancora una volta l’impegno del Teatro Nazionale di Genova, da lui diretto, a produrre testi di drammaturgia contemporanea e presentare titoli nuovi per il panorama italiano.

Interpretato da Linda Gennari e Antonio Zavatteri, lo spettacolo, tradotto in italiano da Monica Capuani e coprodotto dal Teatro Nazionale di Genova con il Teatro di Napoli, debutta in prima assoluta venerdì 3 maggio a Genova al Teatro Gustavo Modena, con repliche sino al 19 maggio, per poi iniziare una tournée nella prossima stagione.  

Attore, regista, drammaturgo, Nicolas Bedos, classe 1979, ha attratto l’attenzione di pubblico e critica in Francia e in Europa con le proprie opere teatrali e cinematografiche, vincendo diversi premi, tra cui un César per il film La belle époque (2019), interpretato da Fanny Ardant e Daniel Auteil.

Con la sua scrittura solo apparentemente semplice, accostando passato incombente e presente sfuggevole, Bedos racconta senza timidezze ma con grande empatia i risvolti del sentimento e le contraddizioni dell’animo umano.

Il viaggio di Victor è la storia di un uomo che ha perso la memoria dopo un incidente d’auto e di una donna che lo assiste. Lui non sa più se gli piace il tè o il caffè, non riconosce la sua casa e tantomeno le persone che lo salutano per strada. Lei, lo incoraggia a riavvolgere il nastro, a cercare i ricordi, lo richiama alla sua responsabilità: sembra conoscerlo molto meglio di quanto lui non voglia ammettere.

Il dialogo tra Victor e Marion è come una spirale, non ci sono vie d’uscita. Nello spettacolo di Davide Livermore le battute dei due attori si intrecciano a musiche che vanno da Bach ad Arvo Part, sostenute da un preciso disegno sonoro curato da Edoardo Ambrosio. Parole confuse, a volte appassionate, a volte cattive, quelle di lui. Parole chiare, pazienti, a tratti disperate, quelle di lei. Passo dopo passo, segreti e ricordi si ricomporranno come un puzzle, svelando l’indicibile mistero che aleggia tra loro.

«Cercare la verità della nostra storia è il lavoro che la vita richiede a ognuno di noi» riflette Davide Livermore. «Victor e Marion hanno bisogno di fare emergere e accettare una verità dolorosissima. Ma questo spettacolo ci insegna che solo attraverso il coraggio di creare, nel proprio cuore e nella propria vita, uno spazio in cui accogliere le anime che non ci sono più possiamo offrire loro la possibilità di andare verso la luce e sciogliere i nodi dolorosi del cammino terrestre». 

Racchiusa tra un sofisticato ledwall a pavimento e un grande specchio sul soffitto, la scena - curata dallo stesso regista insieme a Lorenzo Russo Rainaldi e illuminata da Aldo Mantovani - gioca con significative geometrie e sdoppiamenti, per poi trasfigurarsi grazie al video di D-Wok, in cui compare Diego Cerami, allievo attore della Scuola di Recitazione del Teatro Nazionale di Genova.

Gli abiti indossati da Linda Gennari e Antonio Zavatteri hanno l’inconfondibile eleganza di Giorgio Armani. «Penso a Giorgio Armani come a un grande artista del nostro tempo» afferma Davide Livermore. «Avere avuto la fortuna di collaborare con la sua Maison per l’inaugurazione della Scala nel 2020 ha creato un filo rosso di arte e simpatia, profondissimo rispetto e ammirazione: una vicinanza che si concretizza in questa nuova prestigiosa collaborazione. Non posso che ringraziare Armani e la sua Maison per la grande generosità e sensibilità con cui hanno accolto la nostra proposta artistica».

 

Prima assoluta

3 – 19 maggio 2024

Genova, Teatro Gustavo Modena

 

Il viaggio di Victor

di Nicolas Bedos

traduzione Monica Capuani

regia Davide Livermore

 

interpreti Linda Gennari, Antonio Zavatteri

e con Diego Cerami in video

 

scene Davide Livermore, Lorenzo Russo Rainaldi

abiti Giorgio Armani

video maker D-Wok

disegno sonoro Edoardo Ambrosio

luci Aldo Mantovani

regista assistente Carlo Sciaccaluga

assistente alla regia Milo Prunotto

 

cast tecnico

direttrice di scena Lorenza Gioberti

capo macchinista Raffaele Giacobino

capo elettricista Federico Calzini

fonico Edoardo Ambrosio

 

produzione Teatro Nazionale di Genova, Teatro di Napoli Teatro Nazionale

 

Orario spettacolo

martedì, mercoledì e venerdì ore 20.30, giovedì e sabato ore 19.30, domenica ore 16, lunedì riposo

info e biglietti www.teatronazionalegenova.it  

 

Mercoledì 8 maggio alle ore 17.30 Teatro Gustavo Modena

Incontro con Linda Gennari e Antonio Zavatteri

a cura dell’Associazione Amici del Teatro Nazionale di Genova, in collaborazione con UniGeSenior

conduce Paolo Borio

Presentato il calendario del Nervi Music Ballet Festival 2024

Super User 17 Aprile 2024 485 Visite

Da venerdì 28 giugno, con un’anteprima nei giorni 14, 15 e 16 giugno, si apre il Nervi Music Ballet Festival 2024, una celebrazione del balletto e della musica con ospiti – compagnie, danzatori, direttori, solisti e gruppi musicali – di alto profilo artistico provenienti da tutto il mondo, nella splendida cornice dei Parchi di Nervi a Genova. Dedicato agli appassionati del balletto, in tutte le sue più sfaccettate declinazioni, il Festival si articola in un ricco calendario distribuito sull’arco di un mese, costituito da 14 appuntamenti – di cui otto dedicati alla danza, per nove serate complessive, e cinque alla musica – e un’anteprima, con spettacoli in esclusiva, in prima e in unica data italiana. 

Promosso dal Comune di Genova con il patrocinio della Regione Liguria, Rai Cultura e Rai Liguria, in collaborazione con il Ministero Italiano della Cultura, il Nervi Music Ballet Festival 2024 è realizzato dalla Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova. 

«Il Nervi Music Ballet Festival è un evento unico in Italia, uno dei più importanti del Paese – dichiara il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti – in grado di offrire il meglio del balletto classico e spettacoli moderni e contemporanei, da Roberto Bolle a Edoardo Bennato a Tony Hadley per citarne alcuni, e quindi di spaziare in tutti i generi con quella contaminazione che porterà certamente migliaia di spettatori in un luogo bellissimo come i Parchi di Nervi. Questo Festival – conclude – è una delle punte di diamante dell’offerta culturale di questa città e di tutta la regione, un’offerta che si arricchirà ancora durante questa stagione primavera-estate con tante iniziative rivolte al grande pubblico». 

«I Parchi di Nervi – dichiara il Sindaco Marco Bucci – si preparano a ospitare nuovamente uno degli eventi più apprezzati dell’estate genovese. La musica e la danza saranno le grandi protagoniste, con artisti provenienti da tutto il mondo pronti a incantare gli spettatori. Uno spettacolo che, come al solito, sarà in grado di regalare grande emozioni in uno degli scenari più affascinanti della nostra città. 14 appuntamenti imperdibili che, inevitabilmente, creano grande attesa tra gli appassionati. Siamo orgogliosi di ospitare un evento di altissimo livello artistico e culturale, pronto a stupire tutti i genovesi e i turisti. Un ringraziamento va a tutti gli artisti, gli ospiti, gli organizzatori e tutti i lavoratori del Teatro Carlo Felice che rendono possibile la realizzazione di questo grande spettacolo nella nostra città». 

«Il Nervi Music Ballet Festival – afferma il Sovrintendente Claudio Orazi – approda alla sua quinta edizione dopo la coraggiosa inaugurazione del 2020 con cui segnalò all'attenzione internazionale come uno dei primi Teatri aperti al mondo durante l'emergenza sanitaria. in questi anni il Festival è stato l'espressione della speciale attenzione che la Fondazione Teatro Carlo Felice rivolge alla grande tradizione del balletto classico e alla scena contemporanea del panorama internazionale. Sul palco di Nervi si sono avvicendati solisti e compagnie di enorme talento, tra i più influenti a livello mondiale, con un’offerta sempre nuova e ricca di contenuti artistici di grande pregio, tanto in ambito coreutico quanto in ambito musicale. Siamo lieti di poter presentare una nuova e fiorente edizione del Festival, anche quest’anno parte integrante della mission istituzionale del Teatro, con la promozione del Comune di Genova, il patrocinio della Regione Liguria, in collaborazione con il Ministero Italiano della Cultura e con il patrocinio di Rai Liguria. Desidero ringraziare i grandi artisti, le compagini ospiti e tutti i lavoratori del Teatro, che a Nervi danno vita a un Festival rigoglioso ed unanimemente apprezzato». 

Venerdì 14, sabato 15 e domenica 16 giugno, si terrà l’anteprima del Festival: Il Sogno di Nervi, Memorial del Festival internazionale del balletto, a cura dell’Associazione culturale D’Angel. L’appuntamento è dedicato alla memoria del fondatore del Festival Internazionale del balletto di Nervi, Mario Porcile, e alle sue Stelle e prevede masterclass, la rassegna “Omaggio a Mario Porcile” e il Premio, proiezioni storiche, shooting e flash mob nei Parchi di Nervi.

Venerdì 28 giugno il Nervi Music Ballet Festival 2024 si inaugura con il gala Roberto Bolle and Friends – a Nervi dopo il successo riscosso nell’edizione del 2023 – evento speciale realizzato da Artedanza srl in collaborazione con la Fondazione Teatro Carlo Felice. Lo spettacolo è pensato appositamente da Roberto Bolle per offrire una serata di danza coinvolgente ed emozionante, con brani sempre nuovi ed interpreti nazionali ed internazionali di grande talento. Anche questa volta il programma mescolerà sapientemente il contemporaneo con il classico, il virtuosismo con la grande emozione. Quello del Gala è da sempre uno degli strumenti attraverso i quali l’Étoile è riuscito a riportare la danza all’attenzione del grande pubblico, fuori dalla nicchia dei teatri – che continua a riempire – direttamente al cuore delle persone. 

Domenica 30 giugno tornerà a Nervi la Sergio Bernal Dance Company con SER, uno spettacolo in anteprima italiana ispirato al fascino della cultura iberica e allo spirito gitano, espressione della personalissima visione di Bernal della danza e della tradizione spagnola. Le coreografie di Sergio Bernal, Ricardo Cue, Jose Manuel Benitez, José Manuel Álvarez esplorano il mondo della danza riunendo flamenco, balletto classico e danza contemporanea, su una playlist altrettanto varia e vibrante. Saranno i musicisti Antón, Paz de Manuel, Roberto Lorente, Daniel Jurado e l’Orquestra Cruz Diez ad accompagnare Sergio Bernal, Cristina Cazorla e Ana Sophia Scheller tra vertiginosi assoli e raffinati pas de deux e pas de trois.

Mercoledì 3 luglio, il Festival di Nervi ospiterà Il nostro amico fragile, un omaggio a Fabrizio De André ideato da Antonella Riboldi Brunamonti con la direzione artistica di Massimo Arduino. Nel corso della serata, diversi artisti – tra cui Cluster, Armanda De Scalzi, Anais Drago, Andrea Filippi, I Trilli, Il Mito New Trolls, Enzo Paci e altri artisti a sorpresa – si avvicenderanno sul palco con la conduzione di Alice De André, per celebrare il grande cantautore tra musica, cinema, teatro e danza. Guest stars: Eleonora Abbagnato – prima étoile italiana all’Opera di Parigi, e da marzo 2023 direttrice del corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma – e Cristiano De André, cantautore e musicista di fama internazionale.

Sabato 6 luglio, l’Azerbaijan State Ballet Theater – istituzione culturale di primo piano nella Repubblica dell’Azerbaigian da oltre un secolo – sarà a Nervi in prima data italiana con il balletto A Legend of Love, realizzato dall’Artista del Popolo dell’Azerbaigian Arif Melikov nel 1961. Ispirato ad una storia senza tempo di amore e sacrificio del poeta turco Nazim Hikmet, il balletto si è presto affermato nella tradizione azera. Lo spettacolo sarà presentato dal coreografo Yuri Grigorovich, con le scene di Simon Virsaladze, e con interpreti il corpo di ballo dell’Azerbaijan State Academic Opera and Ballet Theater e i ballerini dell'Azerbaijan State Dance Ensemble.

Venerdì 12 luglio, tornerà e Nervi il Béjart Ballet Lausanne. Il programma, in data unica in Italia, vedrà la compagnia di ballo impegnata in tre coreografie di Gil Roman e Maurice Béjart. Alors on dance… !, di Gil Roman, rappresentata per la prima volta all’Opera di Losanna l’11 febbraio 2022 e dedicata a Patrick Dupond, è una celebrazione del balletto classico e della gioia della danza su musiche di John Zorn, Citypercussion e Bob Dylan; Liebe und Tod è composta da due pas de deux di Maurice Béjart dei primi anni 2000, su musiche da Des Knaben Wunderhorn di Gustav Mahler; 7 danses greques, realizzata da Maurice Béjart nel 1983 su musiche di Mikis Theodorakis è una coreografia ispirata al folklore greco. 

In due date uniche in Italia: venerdì 19 e sabato 20 luglio, il Festival di Nervi ospiterà l’Hamburg Ballet John Neumeier con Ein Sommernachtstraum - Sogno di una notte di mezza estate, un balletto ispirato all’omonima commedia shakespeariana realizzato da John Neumeier nel 1977. Su musiche di Felix Mendelssohn, György Ligeti e musica tradizionale meccanica, il balletto ritrae attraverso la danza le stesse immagini ed emozioni create dal drammaturgo con i suoi versi, offrendo una visione multidimensionale e innovativa del testo letterario. La presenza dell’Hamburg Ballet al Festival di Nervi con Sogno di una notte di mezza estate rappresenta un momento molto significativo per il panorama mondiale della danza, si tratta infatti delle ultime due esibizioni della Compagnia sotto la direzione artistica di John Neumeier, stimatissima guida del Balletto dal 1973.

Domenica 21 luglio sarà la volta del Balletto del Teatro alla Scala, in scena al Teatro Carlo Felice, alle ore 20.00. Il Corpo di Ballo della Scala torna a Genova dopo vent’anni dall’ultima trasferta, presentando alcuni tra i titoli di più recente acquisizione, in un programma ricco e vario che abbraccia la sensibilità del Novecento e la creatività contemporanea. I primi ballerini, i solisti e il Corpo di ballo del Teatro alla Scala saranno impegnati nelle coreografie Reveal di Garreth Smith su musiche di Philip Glass, Skew-Whiff di Sol León e Paul Lightfoot sull’Ouverture dalla Gazza ladra di Rossini, un estratto da Il pipistrello di Roland Petit, rilettura dell’omonima operetta di Johann Strauss, Cantata di Mauro Bigonzetti su musiche di Amerigo Ciervo, Donizetti pas de deux di Manuel Legris – Direttore del Corpo di ballo – su musiche di Donizetti e Blake Works (Excerpts) di William Forsythe, su musiche di James Blake. Dichiara il Sovrintendente Dominique Meyer: «Sono molto felice che i danzatori scaligeri tornino al Carlo Felice dopo vent’anni. Gli spettatori del Nervi Music Ballet Festival si troveranno di fronte una compagnia non soltanto rinnovata nei suoi componenti, ma trasformata dal lavoro svolto in questi anni da Manuel Legris facendo emergere nuovi primi ballerini e solisti ma soprattutto creando un gruppo di livello estremamente omogeneo. Il nostro Teatro è allo stesso titolo un teatro d’Opera e di Balletto e la crescita artistica e l’entusiasmo del pubblico registrati anche per le proposte di danza contemporanea nelle ultime stagioni è una grandissima soddisfazione. Compagnia e solisti hanno la possibilità di mostrare tecniche ed espressività in questo programma che accosta classici della coreografia novecentesca ai lavori di alcuni tra i migliori rappresentanti della nuova generazione».

Mercoledì 24 luglio l’Astana Ballet Theatre – uno dei principali collettivi coreografici della Repubblica del Kazakistan – sarà a Nervi con i balletti Carmen Suite e A Fuego Lento, un programma in unica data italiana. Carmen Suite, realizzato da Alberto Alonso nel 1967, ripercorre la storia di Carmen, una delle più celebri eroine dell’opera ottocentesca, su musiche trascritte dai temi dell’opera da Rodion Ščedrin. A fuego lento, di Ricardo Amarante, rappresentato per la prima volta al Teatro Bunka Kaikan di Tokyo il 5 ottobre 2016, è un personale racconto dell’esperienza dell’innamoramento con un linguaggio ispirato ai ritmi e alla sensualità del tango argentino, su musiche di Lalo Shifrin, Astor Piazzolla, Carlos Garadel e Sae Kosugi.

Il Festival si chiude domenica 28 luglio con il gala dello Youth America Grand Prix Stars of Today Meet the Stars of Tomorrow, che ritorna a Nervi dopo il successo delle edizioni 2021, 2022 e 2023. L’evento, che corona il concorso internazionale di balletto è in esclusiva per l’Italia. Nel corso della serata – preceduta sabato 27 da Future of Dance, grand défilé de ballet interpretato dai partecipanti alle master class – le più talentuose giovani promesse del balletto internazionale condivideranno il palcoscenico con alcuni dei ballerini solisti e dei primi ballerini dei maggiori corpi di ballo di tutto il mondo, tra cui Maria Khoreva dal Balletto Mariinskij, Chloe Misseldine dall’American Ballet Theatre, danzatori dal New York City Ballet e dal Joffrey Ballet e molti altri ancora.

 

Gli appuntamenti musicali del Nervi Music Ballet Festival spaziano dal jazz al pop al rock: 

Giovedì 4 luglio, il Concerto grosso per i New Trolls, dedicato a Vittorio De Scalzi, vedrà protagonisti Roberto Tiranti, voce e basso, Andrea Maddalone, voce e chitarra, Lorenzo Ottonello, voce e batteria, e Max Vigilante, voce e tastiere, diretti insieme a un gruppo orchestrale di quindici elementi da Angelo Valori. Il Concerto grosso per i New Trolls è un progetto musicale di Vittorio De Scalzi nato nel 1971, come unione della forma musicale barocca del concerto grosso alle sonorità rock progressive che il musicista sperimentava con i New Trolls. Oggi la band, che ha accompagnato Vittorio De Scalzi per centinaia di concerti, porta il Concerto grosso dal vivo insieme ad altri grandi successi come Una miniera, Quella carezza della sera, Aldebaran e molti altri ancora.

Il Festival ospiterà martedì 9 luglio una data del nuovo tour italiano di Tony Hadley con la Fabulous TH Band, Mad About You. Il tour è l’occasione per presentare The Mood I’m In, un nuovo disco in uscita ad aprile 2024. Tony Hadley è da decenni una delle voci più autorevoli del pop a livello mondiale, con al suo attivo numerosissimi concerti con la ex band, ma anche come solista con orchestre e gruppi swing. In questo viaggio per l’Italia, uno dei paesi da lui più amati, eseguirà brani iconici del periodo in cui era con gli Spandau Ballet, ma anche le sue canzoni da solista, senza tralasciare qualche cover. Il tour è organizzato da IMARTS - International Music And Arts.

Il jazz sarà protagonista del concerto di domenica 14 luglio, Kind of Bill, con il pianista Dado Moroni, il bassista Eddie Gomez e il batterista Joe La Barbera, e con la partecipazione straordinaria di Paolo Fresu. Il concerto è dedicato a uno dei musicisti più influenti della storia del jazz: Bill Evans. Attraverso un programma che comprende brani originali di Evans, canoni jazz da lui personalmente rielaborati e brani originali di Moroni, Gomez e La Barbera, Kind of Bill –produzione Zenart Management in unica data in Italia – si propone di omaggiare il grande musicista e di trasmettere l’immortalità del suo messaggio.

Giovedì 25 luglio salirà sul palco di Nervi uno dei più grandi cantautori rock e blues della storia della canzone italiana: Edoardo Bennato. Il programma, con due ore di musica, video coinvolgenti e interazioni con il pubblico, comprende alcuni dei suoi brani più celebri, ormai parte integrante del nostro immaginario collettivo, e una selezione di nuove canzoni tratte dall’ultimo album: Non c’è. Al fianco di Bennato si esibirà la BeBand, formazione storica che lo segue ormai da anni.

  

Biglietterie e Informazioni:

Teatro Carlo Felice

Galleria Cardinale Siri, 6

16121 GENOVA

Orari di apertura: da lunedì a sabato 9.30 - 19.00

 

Teatro della Gioventù

Via Cesarea, 16

16121 GENOVA

Orari di apertura: il martedì e il giovedì 11.00 - 15.00

(mese di aprile)

 

Villa Grimaldi - Parchi di Nervi

Apertura esclusivamente nelle giornate di spettacolo, dalle ore 16.00 sino a 15 minuti dopo l’inizio di ogni spettacoli.

“Mitteleuropa”, al Teatro Carlo Felice il concerto con musiche di Schumann e Brahms

Super User 17 Aprile 2024 301 Visite

Il maestro Riccardo Minasi tornerà alla guida dell’Orchestra dell’Opera Carlo Felice e del pianista Gianluca Cascioli con Mitteleuropa, giovedì 18 aprile, alle ore 20:00, al Teatro Carlo Felice.

Nell’ambito della Stagione Sinfonica 2023-2024, il ciclo sinfonico Mitteleuropa esplora la ricca tradizione musicale del romanticismo tedesco, questo appuntamento è dedicato a Robert Schumann, con il Concerto per pianoforte e orchestra in la minore op. 54 e a Johannes Brahms, con la Serenata n. 1 in re maggiore op. 11.

Gianluca Cascioli

“Deja vu”, la Compagnia dell’Albicocca replica al Teatro Instabile

Super User 04 Aprile 2024 510 Visite

Dopo il successo ottenuto al debutto, il Teatro Garage era tutto esaurito, la Compagnia dell’Albicocca è attesa all’Instabile, dove replicherà la sua esilarante commedia “Deja vu”.

L’appuntamento è nel cartellone del teatro di via Cecchi 19 r, a Genova, per domenica 7 aprile, ore 17:00.

Torna “Rumore”, lo spettacolo dedicato a Raffaella Carrà a favore di giovani artisti e sportivi

Super User 04 Aprile 2024 330 Visite

Torna in Liguria, dopo il grande successo della scorsa estate ai Parchi di Genova Nervi, “Rumore”, lo spettacolo dedicato all’iconica Raffaella Carrà. Appuntamento il prossimo 13 aprile dalle 19.30 al Teatro Sociale di Camogli.

Lo spettacolo, con coreografie originali, ripercorre la storia dell’immortale cantante e performer attraverso i brani che hanno reso unico il suo percorso. La consulenza artistica è di Sergio Japino, guest star Carmen Russo ed Enzo Paolo Turchi.

Il format coinvolge soprattutto giovani talenti di importanti scuole di danza e campioni dello sport: ballerini, atleti anche paralimpici, attori, tutti insieme per interpretare con la danza i grandi successi di Raffaella Carrà. Lo spettacolo mette in mostra tutti questi talenti, ma mira anche a raccogliere fondi per sostenerli. Il ricavato, infatti, servirà per aprire nuove borse di studio che permettano a questi giovani di continuare il proprio percorso di formazione.

“L’alta formazione deve essere un diritto per i giovani che se lo meritano – sottolinea Simona Ferro, assessore allo Sport, Scuola e Politiche giovanili di Regione Liguria - Inoltre, vorrei ricordare che l’eredità di Raffaella Carrà non è solo artistica, ma è anche sociale: dare voce agli emarginati, promuovere temi come l'uguaglianza e l'inclusione, facendo sempre della gioia e dell'ottimismo i valori fondamentali. Per questo sono felice che all’interno dello spettacolo ci sia spazio anche per ragazzi meritevoli che convivono con disabilità”.

“Lo sport, la danza e lo spettacolo hanno una profonda valenza educativa – dice Antonella Riboldi Brunamonti, ideatrice di questo progetto -. Eventi come questo sono fondamentali per continuare a sostenere l’accesso all’alta formazione di chi, altrimenti, non potrebbe accedervi”.

 

Al Teatro Carlo Felice arriva La bohème: scene liriche in quattro quadri di Giacomo Puccini

Super User 03 Aprile 2024 445 Visite

LE INTERVISTE DI GENOVA3000: 

 

La stagione lirica dell’Opera Carlo Felice Genova prosegue con il settimo titolo in cartellone: La bohème, opera in quattro quadri di Giacomo Puccini su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica dal romanzo Scènes de la vie de Bohème di Henri Murger, sarà in scena da venerdì 12 aprile alle ore 20:00. L’allestimento della Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova viene ripreso in occasione delle celebrazioni per il centenario della morte del compositore.

La direzione è affidata a Francesco Ivan Ciampa, per la regia di Augusto Fornari, le scene e i costumi di Francesco Musante, e le luci di Luciano Novelli. Orchestra, coro, coro di voci bianche e tecnici dell’Opera Carlo Felice. Maestro del coro Claudio Marino Moretti, Maestro del coro di voci bianche Gino Tanasini.

La bohème sarà in replica sabato 13 aprile alle ore 15:00, domenica 14 aprile alle ore 15:00, venerdì 19 aprile alle ore 20:00, sabato 20 aprile alle ore 20.00 e domenica 21 aprile alle ore 15:00.

A dar vita ai protagonisti: Anastasia Bartoli / Serena Gamberoni (Mimì), Galeano Salas / Alessandro Scotto di Luzio (Rodolfo), Alessio Arduini / Leon Kim (Marcello), Benedetta Torre / Maria Novella Malfatti  (Musetta), Gabriele Sagona / Luca Dall’Amico (Colline), Pablo Ruiz / Fernando Cisneros (Schaunard), Claudio Ottino (Benoît), Matteo Peirone (Alcindoro) Giampiero De Paoli / Alberto Angeleri (Parpignol), Claudio Isoardi / Antonio Mannarino (Un venditore ambulante), Franco Rios Castro (Sergente), Loris Purpura (Doganiere).

La genesi della Bohème nasce quasi come una sfida tra due tra i più acclamati operisti di fine Ottocento: Ruggero Leoncavallo e Giacomo Puccini. Entrambi volevano scrivere un’opera tratta dal romanzo Scene della vita di Bohème, di Henri Murger, finalmente libero dai diritti d’autore. Il lavoro di Puccini venne rappresentato il primo febbraio del 1896 al Teatro Regio di Torino, e dato l’enorme successo raggiunto sin da subito, l’opera di Leoncavallo venne presto dimenticata. Puccini si avvalse dei librettisti Giuseppe Giacosa e Luigi Illica, che strutturarono l’opera in quattro quadri. La storia è ambientata negli anni Trenta dell’Ottocento a Parigi, dove un gruppo di artisti bohemiens (Rodolfo, Marcello, Colline e Schaunard) vive cercando di sbarcare il lunario. Gli innamorati Rodolfo e Mimì vivono un idillio destinato a finire troppo presto e tragicamente, ma la bellezza del loro incontro risiede proprio nella spontaneità e nella semplicità che li accomuna. È quindi in una dimensione sospesa tra spensieratezza e disillusione che prende forma la drammaturgia della Bohème.

Francesco Ivan Ciampa commenta: «La semplice definizione di capolavoro non basta per trasmettere la genialità di Puccini. E non solo in quest’opera, ma in tutto il suo straordinario percorso artistico. Quest’anno tutto il mondo celebra questo Genio italiano a 100 anni dalla sua scomparsa, ma non dimentichiamo una cosa: lui ha celebrato tutti noi per l’intera sua vita. Ci ha raccontati, ci ha dipinti in palcoscenico, ha colto le corde più intime delle nostre anime e le ha sublimate con la musica. Celebrare veramente Puccini non è solo eseguire le sue opere, ma ricordarsi di vivere la vita, emozionarsi, amare».

La regia di Augusto Fornari esplora la drammaturgia pucciniana attraverso una chiave di lettura originale: «È per gioco che mi sono avvicinato all’opera lirica ed è per uno strano gioco di incastri che dal teatro di prosa mi sono trovato a dirigere La bohème. Ed è con stupore che m’è parso di ritrovare nei meccanismi drammatici del capolavoro pucciniano il “Gioco” come elemento propulsore della storia. Il “Gioco” quello serio, con la G maiuscola, quello dei bambini, quello che va fino in fondo, che irride la fame, il freddo, la povertà, la ricchezza, la borghesia, gli schemi sociali, quello che vorrebbe sgambettare anche la morte. Rodolfo e compagnia non fanno altro che “prendersi gioco” di tutto con una leggerezza e una distanza, come fossero consapevoli di essere personaggi da romanzo, da opera lirica. E insieme a loro, gioca il gran burattinaio Puccini che, con grazia di sublime regista, gli fa conoscere l’amore subitaneo e fragile, li conduce nelle strade, nei caffè, che diventano parco giochi pieni di balocchi, frittelle e donne frivole. E gioca, Puccini, con le situazioni e sovrappone struggenti duetti d’amore a contrasti da opera buffa, quasi a voler ricordare a sé stesso e ai suoi protagonisti di non prendersi troppo sul serio».

Jessica Nicolini, coordinatrice delle politiche culturali di Regione Liguria, dichiara: «Il nostro Teatro ricorda quest’anno, come fanno tutti i teatri dell’opera italiani, i cento anni dalla morte di Giacomo Puccini, uno degli artisti italiani in assoluto più amati del mondo. Quello che emerge ancora una volta nella Stagione Lirica 2023-2024 del Carlo Felice è che si tratta di una programmazione coraggiosa, con opere assolutamente innovative e non famose, con un’unica eccezione costituita da Puccini con Madama Butterfly a gennaio e oggi con La bohème. Due dei melodrammi più celebri in assoluto nel mondo. Oggi siamo qui pronti per celebrare una delle opere più amate del repertorio lirico mondiale, un capolavoro senza tempo, un’opera amatissima che ha attraversato i secoli, toccando i cuori di generazioni di spettatori in tutto il mondo. Ambientata nella Parigi bohémien della metà dell’Ottocento, questa storia di amore e di vita ci trasporta in un mondo fatto di passione, di gioia, dolore e soprattutto di profonda umanità. Un’opera che oltre a essere un inno all’amore puro è in grado ancora oggi di commuovere e meravigliare. La storia d'amore di Mimì e Rodolfo e le schermaglie amorose di Marcello e Musetta sono spettacolari momenti di vita che ispirano registi, scenografi e artisti da ormai 113 anni. La bohème  ci regalerà una serata indimenticabile, grazie a un cast eccezionale di artisti, alla maestria della direzione affidata a Francesco Ivan Ciampa, alla regia di Augusto Fornari,  ma anche alla bellezza delle scenografie e dei costumi realizzati da un grande artista genovese e pittore delle favole come Francesco Musante, che ha saputo conferire un nuovo e innovativo stile all’opera di Puccini, infondendo colore nei personaggi e nelle scene e restituendo quella spensieratezza propria dell’era bohemienne, come lui stesso ha detto. Una festa di colori e di bellezza con i bambini che ripropongono e doppiano, in controscena, i movimenti e i gesti dei sei interpreti principali. Un’occasione imperdibile non solo per gli appassionati di lirica, ma per tutti coloro che vorranno immergersi nell’intensità di un’opera unica e nella storia ricca di tradizione e innovazione dell’Opera Carlo Felice, che si conferma una delle gemme culturali di Genova e del panorama teatrale italiano.

Siamo sicuri che sarà un successo».

Portofino Days, i numeri del successo della prima edizione

Super User 28 Marzo 2024 869 Visite

LE INTERVISTE DI GENOVA3000

Si chiudono tre giorni straordinari, dedicati al mondo dell’audiovisivo, tre giornate ricchissime di contenuti e di spettacolo, che si sono susseguite nelle suggestive località di Portofino, Rapallo e Santa Margherita. Tre giorni di accoglienza strategica per una Kermesse che si è contraddistinta soprattutto per l’alto valore degli argomenti affrontati e della complessa macchina organizzativa, che ha permesso di far sfilare sul palco della piazzetta di Portofino ospiti di altissimo livello, Istituzioni, professionalità dell’industria cinematografica, delle fiction ed i Manager che guidano l’audiovisivo italiano ed internazionale

Tutti riuniti con lo scopo di porre le basi di un evento nato per l’industria dell’audiovisivo e per parlare del settore in modo strategico e far nascere nuove strategie per un comparto che sta dando dei numeri importanti e sempre in crescita, grazie ad azioni mirate. Portofino Days si pone un taglio nazionale ed internazionale, oltre a far conoscere e riconoscere la Liguria come set ideale per le produzioni mondiali, una vera e propria “terra da fiction”.

Promotori dell’evento sono Regione Liguria, Agenzia InLiguria e Comune di Portofino che, insieme ai Comuni di Santa Margherita e di Rapallo, Città Metropolitana di Genova, Camera di Commercio di Genova, che hanno supportato l’evento, oltre al Comune di Genova che ha ospitato la mostra “Liguria Terra Da Fiction” nel cuore della città in Largo Pertini.

Tra gli ospiti della Prima serata anche Giovanni Toti, Governatore della Regione Liguria che, non solo ha fortemente voluto e supportato la realizzazione di questo progetto unico ed innovativo, ma ha sottolineato che ospitare i set è un'occasione unica per mostrare al mondo l'unicità dei nostri panorami, della nostra natura e delle nostre città, con ricadute importanti sul turismo e su tutti i settori economici ad esso collegati. Cinema e serie tv, dunque, non sono solo una preziosa forma di espressione artistica e culturale, ma anche un volano per l'economia della Regione.  Nel programma delle serate anche l’anteprima mondiale della prima puntata della terza stagione della serie “Hotel Portofino” accompagnata dallo scrittore Matt Baker e dalla Produttrice esecutiva Jo McGRath, premiati sul palco dei Portofino Days. Sono stati conferiti importanti riconoscimenti tra i quali: il “Portofino Soundtrack Award” al compositore Pivio, il «Portofino Spot Award» a Marcello Cesena, ed il Premio alla Carriera ad Andrea Roncato. Il Premio Portofino Days per la sceneggiatura è stato conferito ad Alessandro Pondi, Pilar Fogliati ha ricevuto il Premio come migliore Attrice e Daniele Pecci come migliore Attore.  Domenico Cuomo ha ricevuto il premio come migliore attore Young e ancora molti altri illustri nomi come Teresa Razzauti per i Casting, Maria Pia Ammirati Direttrice di Rai Fiction, Cristina Priarone della Italian Film Commision, il produttore Luigi De Laurentis, Monica Vallerini e Daniel Mc Vicar per la lunga serialità, Elisabetta Pellini e Giancarlo Commare. Inoltre, è stato consegnato il premio per il miglior attore ligure ad Enzo Paci, per la regia a Marco Ponti per “La bella stagione” e poi ancora riconoscimenti a Gianandrea Pecorelli, Daniele Carnacina, Vanessa Gravina, Roberto Farnesi, Claudio Falconi delegate producer Wildeside. Per i premi speciali, nati dalla partnership tra Portofino Days e Media Key, sono stati consegnati gli Award Excellence Media Key a: Nicola Rosada di 360Degrees, Fabio di Bari che ha realizzato, tra le tante cose, le colonne sonore per il film “C’è ancora un domani” di Paola Cortellesi, Andrea Thomas Gambetti, titolare della casa di creatività musicale Preludio.

Presenti all'evento anche, Francesco Saba Head of Original Production The Walt Disney Company, Carlo Chatrian, Direttore Artistico Festival Internazionale del Film di Berlino, Laura Mirabella, Chief Marketing Officer Vision Distribution,  la Presidente di Cinecittà Chiara Sbarigia, Andrea Pugliese, progettista culturale, autore e performer, il Vicepresidente e assessore al marketing territoriale di Regione Liguria Alessandro Piana, l’Assessore allo Sviluppo Economico di Regione Liguria Alessio Piana e la coordinatrice delle politiche culturali di Regione Liguria Jessica Nicolini.

Nei tre giorni di Portofino, si sono alternate, giornate formative ed informative con le film Commission, proiezioni, Open forum, premiazioni e soprattutto gli “Stati generali dell’Audiovisivo” un momento di riflessione sul futuro indirizzo che dovrà seguire il comparto nazionale e internazionale” moderati dalla giornalista e Direttore Lorella Ridenti.

La kermesse si è chiusa con la giornata dedicata ai mestieri del cinema curata da Enzo De Camillis, scenografo, regista, organizzatore del Premio Pellico d’Oro di Roma, ma soprattutto si chiude con soddisfazione di tutta l’organizzazione, della Direttrice del Portofino Days Cristina Bolla che ha capitanato e guidato una squadra di grandi professionisti, dei Vice Direttori Matteo Garnero e Giorgio D’Alia, del Presidente del Portofino Days Walter Iuzzolino che ha seguito dall’America l’evento e del Direttore Artistico Tiziana Zampieri. Ogni giornata è stata curata da eccellenze di settore, il che ha permesso di radunare artisti di rilievo nazionale ed internazionale e di creare un festival che si è contraddistinto per l’alto spessore dei contenuti, per la completezza dei temi specifici dell’audiovisivo e per aver accolto e celebrato il comparto con professionalità, e attenzione in una delle località più prestigiose al mondo.

I numeri del Portofino Days:

- 7 giornate di eventi, partiti dall’inaugurazione della mostra “Liguria Terra da Fiction” presso Largo Pertini a Genova;

- 4 Comuni di Città Metropolitana di Genova Coinvolti: Genova, Portofino, Santa Margherita e Rapallo;

- 20 Film Commission rappresentate, con 60 persone provenienti da tutta Italia ospitati tra Rapallo e Santa Margherita;

- 150 stanze di albergo tra le tre città del Tigullio per un totale di 600 notti alberghiere;

- 11 tra panel e masterclasses a Villa Durazzo – Santa Margherita in tre giorni;

- 13 eventi in Piazzetta a Portofino in tre giorni;

- 2 giornate di training delle Film Commission per un totale di 9 incontri tematici.

Gli open forum hanno visto la presenza di Margherita Romaniello, presidente della Film Commission della Basilicata, Anton Giulio Grande Commissario Straordinario Calabria Film Commission, Anastasia Michelagnoli produttrice IBC Movie/ITCC 2000, Salvatore De Mola sceneggiatore IBC Movie/ITC 2000, Barbara Chicchiarelli attrice della serie tv Disney + “ The Good Mothers”, Marina Marchione e Peppe Toia organizzatrice e produttore della Serie TV Canonico, Roberto Stabile Cinecittà Head Special Projects DGCA MIC, Alessandro Passadore presidente di Viola Films per la serie tv “Crooks” in uscita su Netflix il 4 aprile prossimo, Verdiana Bixio produttrice Owner & CEO Publispei, i musicisti e compositori Roberto Izzo, Francesca Rapetti, Raffaele Rebaudengo e Stefano Chiabrera, Irene Fiorito, Guido Bottaro, lo scrittore Luca Bianchin, gli attori Debora Caprioglio e Corrado Tedeschi, Michela Andreozzi, Roberto Albano di Media Key, il produttore americano Michael Caleo, la produttrice Vanessa Bikindou, Marc Bikindou, l’attrice Liliana Mele, l’attore Pino Quartullo, con il contributo video di Matilde Bernabei, la Presidente dell’Enit Alessandra Priante ed il messaggio del Sottosegretario di Stato Senatrice Lucia Borgonzoni letto da Roberto Stabile.

Tra gli appuntamenti è stato presentato il teaser del docufilm prodotto dai Cantieri Amico sul Waterfront di Genova a cura dei registi Marcello Ercole e Dennis Cabella.

Altri ospiti del Portofino days ed in particolare delle giornate di Santa Margherita sono stati: gli sceneggiatori e scrittori Marco Ponti, Francesca Serafini, Giordano Meucci, Andrea Jublin, Pierdomenico Baccalario, Vernante Pallotti, Francesca Serafini, Giordano Meacci, Simone Fenoli e Daniele Carnacina. Per le colonne sonore i compositori: Aldo De Scalzi, Alessandro Molinari, Stefano Reali, Fabrizio Fornaci, Stefano Mainetti, Verdina Bixio, Pasquale Catalano, Michele Braga. Per i mestieri dell’audiovisivo Enzo De Camillis, Giovanni Licheri, Alida Cappellini, Teresa Razzauti, Simona Balducci, Maurizio Corridori e Alessandro Novelli.

“Io sono un altro”, al Teatro Sociale di Camogli è in arrivo un Beppe Grillo pirandelliano

Super User 24 Marzo 2024 448 Visite

Il Teatro Sociale di Camogli lo ha già annunciato sui propri social qualche giorno fa: Beppe Grillo salirà sul palcoscenico del “Sociale”, con il suo nuovo spettacolo, domenica 26 maggio, alle ore 21:00.

Al momento quella camoglina è l’unica tappa ligure del tour che Grillo inizierà il 6 aprile dal Teatro Comunale di Lacedonia. Sui contenuti del nuovo spettacolo non trapela ancora nulla. Prima del debutto tutto rimane blindatissimo, come sempre con le apparizioni teatrali di Grillo. Per ora si conoscono solo il titolo, “Io sono un altro”, e il manifesto ufficiale, realizzato con una foto generata dall’intelligenza artificiale.

Ma il fatto che il comico genovese, sul suo blog, firmi “Io sono un altro” con il nome del protagonista di “Uno, nessuno e centomila”, Vitangelo Moscarda, lascia supporre che ci ritroveremo di fronte a un inedito Grillo “pirandelliano”.

 

Prezzi 

Platea, Palchi I e II Ordine A: 45 € (intero), 40 € (ridotto).

Palchi I e II Ordine B: 35 € (intero), 30 € (ridotto).

Palchi III e IV Ordine: 35 € (intero), 30 € (ridotto).

Biglietto unico per persone colpite da disabilità: 5 €. 

Le riduzioni sono previste per Over 65/Under 26, Soci Amici del Teatro Sociale, GPM, Coop e per chi raggiunge il teatro in treno.

Al Teatro della Gioventù vanno in scena cantanti e pianisti dell’Accademia di alto perfezionamento del Carlo Felice

Super User 22 Marzo 2024 295 Visite

Il trittico Poème de l’amour et de la mer - Don Quichotte à Dulcinée - Don Quichotte sarà in scena sabato 23 marzo alle ore 16.00, in replica domenica 24 marzo alle ore 16.00. Poème de l’amour et de la mer è un poema cantato per mezzosoprano e pianoforte di Ernest Chausson, composto tra il 1882 e il 1892 su testi dall’omonimo poema di matrice romantico-simbolista dello scrittore Maurice Bouchor. Suddiviso in due sezioni: La fleur des eaux e La mort de l'amour separate da un interludio, il poema si caratterizza per la forte impronta melodica e lirica. Interpreti vocali saranno Giulia Alletto e Greta Carlino, al pianoforte Giuseppe Ottaviani. Don Quichotte à Dulcinée, di Maurice Ravel, è un poema cantato per baritono e orchestra suddiviso in tre canzoni – Chanson romanesque, Chanson épique e Chanson à boire – composto tra il 1932 e il 1933. I testi di Paul Morand sono tre dediche che Don Chisciotte rivolge all’amata Dulcinea. Sul piano musicale, la ricerca di Ravel approfondisce la musica popolare iberica, della quale elabora ritmi e motivi. Con i baritoni Gianpiero Delle Grazie e Willingerd Gimenez e i pianisti Mattia Torriglia e Giuseppe Ottaviani. Don Quichotte, di Jacques Ibert, è una raccolta di quattro canzoni (Chanson du départ, Chanson à Dulcinée, Chanson du Duc e Chanson de la mort) composta nel 1933 per l’omonimo film musicale di Georg Wilhelm Pabst. I testi sono di Pierre de Ronsard e Alexandre Arnoux. Anche in questo caso, protagonista è l’eroe di Cervantes, che si rivolge alla sua amata e al fedele Sancho Panza. Interpreti vocali saranno i bassi Antonino Arcilesi e Davide Sabatino, con Mattia Torriglia e Giuseppe Ottaviani al pianoforte.

Portofino Days, il programma dei tre giorni dedicati alla grande fiction

Super User 19 Marzo 2024 580 Visite

Conto alla rovescia per l’inizio della prima edizione dei Portofino Days, che da venerdì 22 a domenica 24 marzo trasformeranno la Liguria e il Tigullio, in particolare, nella capitale del mondo delle fiction. Un programma ricco di incontri ed eventi, molti dei quali aperti al pubblico, momenti di riflessione sullo stato dell’arte del comparto dell’audiovisivo e, ancora, appuntamenti dedicati agli stakeholder del settore.

Negli ultimi anni, la Liguria si è avviata a diventare sempre di più la location ideale dove girare contenuti audiovisivi e la lunga serialità, in particolare, ha “premiato” più volte la nostra regione, scegliendola appunto come sfondo per storie che hanno appassionato anche il grande pubblico internazionale.

Il programma, consultabile sul sito www.portofinodays.org si divide in tre filoni principali: gli incontri di settore delle Film Commission italiane a Rapallo; le masterclass e i panel con i grandi nomi del comparto (registi, scenografi, stuntman, compositori, casting director, solo per citarne alcuni) a Santa Margherita Ligure; i forum, le proiezioni (tra le quali si segnala l’anteprima mondiale della terza serie di “Hotel Portofino”) e le premiazioni a Portofino.

A Genova intanto viene inaugurata oggi - con un primo “ciak” che, simbolicamente, segna l’avvio della settimana che porterà alla grande kermesse - la mostra “Liguria Terra da Fiction” che racconta per immagini quali sono le grandi produzioni internazionali che hanno scelto la regione come sfondo per le loro fiction negli ultimi anni.

L’iniziativa vede l’impegno della Regione Liguria, affiancata dal Comune di Portofino e Genova Film Commission, con il sostegno di: Città Metropolitana di Genova, Comune di Genova, Comune di Rapallo, Comune di Santa Margherita Ligure, Camera di Commercio di Genova.

"La Liguria continua a distinguersi come protagonista nel settore dell'audiovisivo, una vera e propria 'terra da film' - afferma Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria -. Le molteplici produzioni che hanno scelto il nostro territorio come location per set cinematografici stanno proiettando la bellezza della nostra regione su grandi e piccoli schermi di tutto il mondo. L'audiovisivo non solo promuove il turismo, ma costituisce anche un potente veicolo di promozione culturale, nonché volano di benessere economico e sociale. I Portofino Days rafforzano ulteriormente l'impegno di Regione Liguria nell'aprire le porte del territorio ligure a un pubblico internazionale, consolidando il suo ruolo di protagonista nel panorama cinematografico così da agevolare investimenti futuri".

“Il cinema e l’audiovisivo in genere fanno conoscere il nostro territorio in tutto il mondo – dice il vicepresidente della Regione Liguria con delega al Marketing Territoriale Alessandro Piana – grazie alle ultime produzioni e ad eventi di lancio quali la prima edizione dei Portofino Days. La nostra regione in pochissimi chilometri di distanza regala scenari unici, dalla costa alle montagne passando per borghi ricchi di storia. Complimenti agli organizzatori che lo hanno saputo sottolineare per sostenere la crescita del comparto e farsi promotori delle nostre bellezze e unicità”.

"La Liguria viene sempre più scelta come luogo ideale per girare nuove produzioni a livello nazionale e internazionale. Lo dimostrano, non solo le qualificate presenze ai Portofino Days, ma anche i numeri in costante crescita che registrano nel 2023 il coinvolgimento di 94 comuni liguri in progetti audiovisivi - evidenzia l'assessore allo Sviluppo economico Alessio Piana - Segnali che testimoniano la buona riuscita delle azioni messe in campo da Regione Liguria nel promuovere il territorio con strumenti finanziari dedicati alle produzioni audiovisive, che non avrebbero attecchito con tale portata sul territorio se non fosse stato per il lavoro di squadra portato avanti con la collaborazione della Genova Liguria Film Commission. In continuità con quanto fatto in passato, siamo pronti ad attivare, ad aprile e a maggio, due nuove misure per continuare ad attrarre produzioni nazionali e internazionali in Liguria e sostenere progetti audiovisivi locali. Sempre aperto, invece - conclude l'assessore Alessio Piana -, il dialogo con le istituzioni locali per individuare aree e fondi utili alla realizzazione degli Studios cinematografici. Uno step di crescita ulteriore dell’industria audiovisiva ligure che, oltre a generare maggiori benefici economici, consentirebbe lo sviluppo e il radicamento delle professionalità del settore sul nostro territorio".

“Genova e la città metropolitana si stanno ritagliando un ruolo da protagoniste, anno dopo anno, nell’ambito delle produzioni cinematografiche e delle serie televisive – commenta l’assessore al Marketing territoriale del Comune di Genova Francesca Corso – oltre a essere un set naturale per la propria poliedricità e per la bellezza del territorio, Genova ha professionalità riconosciute a livello nazionale e internazionale che stanno dando un contributo fondamentale per fare crescere l’immagine della nostra città tra gli addetti dei lavori di settore. Portofino days porterà grandi nomi del cinema italiano e non solo: un’occasione straordinaria per la nostra città di ulteriore promozione del territorio. Invito tutti a visitare la mostra in largo Pertini dove potranno ritrovare scorci della nostra città, immortalati nel cinema e nella tv”.

"Siamo entusiasti di annunciare i 'Portofino Days' - dice il sindaco di Portofino, Matteo Viacava -, una celebrazione di tre giorni che metterà in luce il meglio della grande fiction attraverso una serie di eventi straordinari distribuiti tra le incantevoli località di Portofino, Santa Margherita Ligure, Rapallo e Genova. Questo festival è una testimonianza dell'impegno della nostra comunità nell'abbracciare la cultura, l'arte e il patrimonio unico del nostro territorio. I 'Portofino Days' non sono solo un'occasione per celebrare storie avvincenti e talenti eccezionali ma anche un'opportunità per continuare a innamorarsi delle nostre magnifiche città attraverso gli occhi dell'arte".

“Da molti anni Rapallo ha aderito alla Film commission, grazie alla quale promuove il suo territorio attraverso grande e piccolo schermo – spiega il sindaco di Rapallo Carlo Bagnasco - Un modo in più per fare cultura e turismo nella nostra meravigliosa costa, unica e suggestiva. Partecipiamo con entusiasmo alla prima edizione dei Portofino Days, che testimoniano l’unione del nostro territorio anche su iniziative di altro livello”.

“Santa Margherita Ligure – spiega il sindaco Paolo Donadoni -, grazie alla nostra capacità di accoglienza e grazie al lavoro svolto da Regione Liguria e Film Commission, è tornata ad essere palcoscenico naturale di film, serie tv e spot, produzioni. Il legame con il mondo della cinematografia viene oggi consolidato con la prima edizione di un importante evento che con piacere ospitiamo a Villa Durazzo e che porterà benefici a tutti il comprensorio”. 

“La Camera di Commercio - commenta il vicepresidente Alessandro Cavo – non ha fatto mancare il proprio sostegno a un’iniziativa davvero innovativa che porta nel Tigullio per la prima volta le Film Commission italiane e i grandi nomi dell’audiovisivo nazionale e internazionale. E lo fa strategicamente alla vigilia dell’apertura di stagione, per consentire agli ospiti di apprezzare al meglio le perle di questo territorio. Il contributo della Camera ai ‘Portofino Days’ è dunque una testimonianza concreta delle eccellenze di questo territorio: i vincitori dei prestigiosi “awards” riceveranno premi in filigrana e ardesia creati per l’occasione dagli ‘Artigiani in Liguria’ mentre gli invitati agli eventi potranno sorseggiare i cocktail ideati dai ‘Bartender Genova Gourmet’.

 

PIAZZETTA E TEATRINO: IL CUORE DEI PORTOFINO DAYS

Il programma di Portofino si apre la sera di venerdì 22 marzo, con la consegna del Premio “Portofino Days”, la consegna del “Portofino Award Screenplay” alle migliori sceneggiature 2023 e a seguire, in anteprima mondiale la proiezione della prima puntata della terza stagione della serie “Hotel Portofino”.

Sabato 23 marzo, mentre al teatrino si alterneranno le proiezioni, al pomeriggio, in Piazzetta, l’ open forum “Le serie TV Crime al femminile” alle 15.00 e, alle 17.00, “Stati generali dell’Audiovisivo. Quale futuro indirizzo dovrà seguire il comparto nazionale e internazionale”.

La sera, dalle 21.00, la consegna dei premi “Portofino Soundtrack Award”, “Portofino Spot Award” e il Premio “Key Award Excellence Media Key – Portofino Days”.

 

Domenica 24, alle 15.30, speech “Sensualità a Corte: ovvero fare tutto da sé”.

Alle 16.30 l’open Forum “Economia e Audiovisivo: La Lunga serialità e gli Studios come sistema di sviluppo territoriale.

Alle 17.30 “Digital Fiction: Dalle Origini ai Giorni Nostri – young series”.

La kermesse si chiude alle 18.30 con le ultime premiazioni: “Portofino Award Serie TV” e “Portofino Award Digital Movie”.

 

La partecipazione agli eventi è gratuita, con prenotazione obbligatoria, fino ad esaurimento posti. Il dettaglio del programma e le modalità di iscrizione sono sul sito www.portofinodays.org 

  

MASTERCLASS E PANEL: PORTOFINO DAYS @ SANTA MARGHERITA LIGURE

Le sceneggiature, le colonne sonore e i mestieri dell’audiovisivo: tre giornate di incontri a Villa Durazzo aperte ad appassionati, studenti, appassionati del settore.

Ogni giornata è stata curata da un professionista di alto livello, che ha permesso di radunare i nomi di rilievo nazionale ed internazionale.

Si parte quindi da venerdì 22 marzo, giornata delle sceneggiature curata da Marco Ponti, sceneggiatore, scrittore e regista. Sabato 23 marzo, sarà la giornata delle colonne sonore curata da Roberto Pischiutta “Pivio”, compositore e autore di colonne sonore. Domenica 24 marzo, si chiude con la giornata dei mestieri del cinema curata da Enzo De Camillis, scenografo, regista, organizzatore del Premio Pellico d’Oro di Roma.

Gli incontri sono gratuiti aperti a tutti, su prenotazione, fino a esaurimento posti.

Il programma completo di Villa Durazzo e le modalità di iscrizione agli eventi sono on line sul sito www.portofinodays.org.

Per la stampa, è possibile accreditarsi agli eventi mandando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o all’ingresso di Villa Durazzo nei giorni e negli orari della manifestazione.

 

LIGURIA TERRA DA FICTION @ GENOVA

Nel 2019 la Genova Liguria Film Commission ha lanciato il brand “Liguria Terra da Fiction”: dopo pochi anni la Liguria è diventata lo sfondo per ben 16 serie tv di produzioni nazionali ed internazionali, di cui alcune giunte alla terza stagione, grazie al grande successo riscontrato presso il grande pubblico.

La mostra “Liguria terra da fiction”, allestita in largo Pertini a Genova fino al 24 marzo, mette in luce le diverse location che sono state scelte, di volta in volta, in Liguria. Una terra che, per le sue caratteristiche, si trasforma agilmente da set urbano per polizieschi e crime a scenario ideale per drammi e ricostruzioni in costume, fino alla commedia dai toni romantici per tutta la famiglia.

Teatro Carlo Felice, successo per la serata ‘Gala Pas de Deux’

Super User 15 Marzo 2024 684 Visite

“Il Gala Pas de Deux ci regala una splendida serata all’insegna dell’arte, oltre a portare in scena a Genova il meglio della danza internazionale. Un ringraziamento non può che andare a Jacopo Bellussi, un artista noto in tutto il mondo che anche quest’anno ha portato nella sua città e in Liguria uno spettacolo straordinario, e alla Fondazione Friends of Genoa, che sostiene l’evento”. Così il presidente e assessore alla Cultura Giovanni Toti, intervenuto al Teatro Carlo Felice di Genova in occasione della serata all’insegna della danza internazionale Gala Pas de Deux.

‘Deja vu’, Garage e Instabile mettono in scena lo spettacolo della Compagnia dell’Albicocca

Super User 15 Marzo 2024 768 Visite

Il teatro da sempre rappresenta cultura e buona aggregazione. Le compagnie di teatro amatoriali ravvivano e preservano dall’abbandono non solo strutturale i (tanti) teatri di quartiere.

Questo settore amatoriale si autofinanzia e rende fruibile a tutti il meraviglioso mondo degli spettacoli teatrali.

La Compagnia dell'Albicocca, in campo da oltre dieci anni, propone commedie brillanti e comiche regalando preziosi momenti di allegria e spensieratezza.

Il nuovo spettacolo "Deja vu" debutterà sabato 16 marzo alle ore 21:00, in replica domenica 17 marzo ore 17:00, al teatro Garage, via Paggi 43B a Genova.

Successivamente lo spettacolo sarà proposto il 7 aprile ore 17:00 al teatro Instabile, via A. Cecchi, 19R.

La Compagnia dell'Albicocca e i protagonisti di questa esilarante commedia vi aspettano!

E ricordate "chi non sa ridere non è una persona seria".

Alessandra Cavalli

 

L’Accademia dei cantanti lirici dell’Opera Carlo Felice fa rinascere il Teatro della Gioventù

Super User 07 Marzo 2024 695 Visite

Da martedì 12 a domenica 24 marzo, al Teatro della Gioventù, i cantanti e i pianisti dell’Accademia di alto perfezionamento per cantanti lirici dell’Opera Carlo Felice saranno impegnati in cinque produzioni operistiche, tra cui due dittici e un trittico, per un totale di nove titoli. La programmazione si articola alternando la forma scenica alla concertistica e spaziando dall’opera settecentesca alla tardo-novecentesca. Il cartellone offre un’ampia gamma di stili e generi, tra titoli noti e altri meno frequentati di compositori quali Cimarosa, Donizetti, Britten, Rossini, Pergolesi, Chausson, Ravel e Ibert. Il Teatro della Gioventù, inaugurato lo scorso ottobre, torna in attività con una programmazione rivolta in particolare ai giovani, che possono trovare in questo spazio una dimensione a loro affine sia come interpreti sia come pubblico.

Prosegue così l’intensa attività dell’Accademia, giunta quest’anno alla sua quarta edizione, con la direzione artistica di Francesco Meli (che interpreterà Corrado nel Corsaro di Giuseppe Verdi, in scena al Carlo Felice dal 17 al 26 maggio), il coordinamento di Serena Gamberoni (impegnata nella parte di Mimì nella Bohème, in scena dal 12 al 21 aprile), e la direzione musicale di Davide Cavalli. Il prossimo giugno, i giovani talenti dell’Accademia saranno inoltre interpreti dell’ultimo titolo della Stagione Lirica dell’Opera Carlo Felice, Il barbiere di Siviglia.

 

I titoli in cartellone:

Il dittico Il maestro di cappella - Il conte Ugolino sarà in scena martedì 12 marzo alle ore 11.00, mercoledì 13 marzo alle ore 20.00 e mercoledì 27 marzo alle ore 11.00. Il maestro di cappella è un intermezzo composto da Domenico Cimarosa attorno al 1790, con la peculiarità di avere un solo personaggio, il maestro, che dialoga con l’orchestra durante le rocambolesche prove di un’aria «di stil sublime». L’intermezzo è una giocosa e ironica satira dell’ambiente musicale settecentesco. Si alterneranno nella parte del protagonista i baritoni Gabriele Barria e Carlo Sgura, con la Paganini Junior Chamber Orchestra del Conservatorio “Niccolò Paganini” di Genova. Il conte Ugolino è una cantata che Gaetano Donizetti compose nel 1826, ispirato dal XXXIII canto dell’Inferno di Dante, del quale riprese il testo. Il protagonista, interpretato da Gabriele Barria e Carlo Sgura, racconta attraverso i versi danteschi, in terza e in prima persona, la truce storia del Conte. Al pianoforte, Davide Cavalli e Mattia Torriglia.

Il Pigmalione, scena drammatica in un atto di Gaetano Donizetti, nel nuovo allestimento della Fondazione Teatro Carlo Felice, sarà in scena martedì 12 marzo alle ore 20.00, mercoledì 13 marzo alle ore 11.00 e martedì 26 marzo alle ore 11.00. Si tratta del primo lavoro operistico di Donizetti, che si dedicò alla composizione quando era ancora studente, nel 1816. Il libretto di Simeone Antonio Sografi si rifà al celebre mito dello scultore Pigmalione, e la storia d’amore con la sua scultura, Galatea, a cui gli Dei danno vita. Si alterneranno nella parte di Pigmalione Manuel Caputo e Paolo Nevi, e nella parte di Galatea Gabriella Ingenito e Martina Saviano; al pianoforte Umberto Musso. La regia è firmata da Fabio Sparvoli. 

Il dittico Phaedra - Giovanna d’Arco sarà in scena martedì 16 marzo alle ore 16.00, martedì 26 marzo alle ore 20.00 e mercoledì 27 marzo alle ore 20.00. Phaedra è una cantata di Benjamin Britten, composta nel 1975 su libretto proprio, tratto dalla traduzione in inglese dell’omonima tragedia di Racine. Nella scrittura musicale, il compositore si ispira allo stile della cantata barocca, mentre il contenuto drammaturgico riprende la tragica vicenda dell’eroina euripidea Fedra. Il nuovo allestimento è della Fondazione Teatro Carlo Felice, con la regia di Fabio Sparvoli. Interpreti della protagonista saranno Giulia Alletto e Greta Carlino, al clavicembalo Umberto Musso. Giovanna d’Arco è una cantata per voce sola e pianoforte composta da Gioachino Rossini nel 1832. Il libretto, di autore sconosciuto, si articola in due recitativi e due arie nei quali la celebre condottiera francese riflette sulla propria missione tra la nostalgia della famiglia e l’imminente guerra. Con Giulia Alletto e Greta Carlino nella parte di Giovanna d’Arco e Giuseppe Ottaviani al pianoforte.

Segue La serva padrona, intermezzo in un atto di Giovanni Battista Pergolesi. Il nuovo allestimento della Fondazione Teatro Carlo Felice sarà in scena martedì 19 marzo alle ore 11.00, mercoledì 20 marzo alle ore 11.00, venerdì 22 marzo alle ore 11.00 e sabato 23 marzo alle ore 20.00. Rappresentato per la prima volta nel 1733, l’intermezzo è uno dei più celebri esempi del genere. Il libretto di Gennarantonio Federico, vivace e ironico, segue i modelli della Commedia d’arte, con la divertente vicenda del ricco e ingenuo Uberto e della scaltra serva Serpina. Ad interpretare Uberto saranno Gianpiero Delle Grazie e Willingerd Gimenez, mentre nella parte di Serpina si alterneranno Gabriella Ingenito e Martina Saviano, con Mauro Barbiero nei panni di Vespone e Mattia Torriglia al pianoforte. La regia è di Marina Bianchi.

Infine, il trittico Poèm de l’amour et de la mer - Don Quichotte à Dulcinée - Don Quichotte sarà in scena sabato 23 marzo alle ore 16.00 e domenica 24 marzo alle ore 16.00. Poème de l’amour et de la mer è un poema cantato per mezzosoprano e pianoforte di Ernest Chausson, composto tra il 1882 e il 1892 su testi dall’omonimo poema di matrice romantico-simbolista dello scrittore Maurice Bouchor. Suddiviso in due sezioni: La fleur des eaux e La mort de l'amour separate da un interludio, il poema si caratterizza per la forte impronta melodica e lirica. Interpreti vocali saranno Giulia Alletto e Greta Carlino, al pianoforte Giuseppe Ottaviani. Don Quichotte à Dulcinée, di Maurice Ravel, è un poema cantato per baritono e orchestra suddiviso in tre canzoni – Chanson romanesque, Chanson épique e Chanson à boire – composto tra il 1932 e il 1933. I testi di Paul Morand sono tre dediche che Don Chisciotte rivolge all’amata Dulcinea. Sul piano musicale, la ricerca di Ravel approfondisce la musica popolare iberica, della quale elabora ritmi e motivi. Con i baritoni Gianpiero Delle Grazie e Willingerd Gimenez e i pianisti Mattia Torriglia e Giuseppe Ottaviani. Don Quichotte, di Jacques Ibert, è una raccolta di quattro canzoni (Chanson du départ, Chanson à Dulcinée, Chanson du Duc e Chanson de la mort) composta nel 1933 per l’omonimo film musicale di Georg Wilhelm Pabst. I testi sono di Pierre de Ronsard e Alexandre Arnoux. Anche in questo caso, protagonista è l’eroe di Cervantes, che si rivolge alla sua amata e al fedele Sancho Panza. Interpreti vocali saranno i bassi Antonino Arcilesi e Davide Sabatino, con Mattia Torriglia e Giuseppe Ottaviani al pianoforte. 

Teatro della Gioventù, al via la tre giorni ‘Verso il tempo delle donne’

Super User 06 Marzo 2024 368 Visite

È stata inaugurata questa sera al Teatro della Gioventù di Genova l'iniziativa 'Verso il tempo delle donne' organizzata da Regione Liguria insieme al Corriere della Sera per celebrare l’8 marzo, Giornata internazionale della donna. 

"Credo che sia meritorio l’impegno di un grande quotidiano come il Corriere della Sera nel dare il proprio contributo per abbattere una serie di muri, culturali, economici e purtroppo a volte anche di violenza - dichiara il presidente della Regione Giovanni Toti -. Tutto si deve legare, con una grande opera di sensibilizzazione sia sui posti di lavoro sia in famiglia. Una sensibilizzazione che comporta anche una serie di investimenti concreti, come abbiamo fatto in Liguria. Penso, ad esempio, gli asili nido gratis che nascono proprio per garantire quella parità all’accesso al lavoro e la possibilità di non dover rinunciare alle proprie ambizioni: basti pensare che solo il 3% degli uomini rinuncia alla propria vita per un figlio ma è più del 20% delle donne a farlo. È un tema non solo di giustizia, ma anche di competitività del Paese, perché tenere una parte importante della nostra creatività e forza lavoro inchiodata a catene del passato non aiuta nessuno. Spero che queste giornate di approfondimento possano costituire uno stimolo a chi deve prendere piccole o grandi decisioni in questo senso".

"Sono dieci anni che con Il Tempo delle Donne il Corriere della Sera si occupa di questi temi - dichiara il presidente di Rcs MediaGroup Urbano Cairo - e quest'anno abbiamo voluto esportarlo a Genova per allargare il dibattito e continuare a mantenere alta l'attenzione sulle donne, sulle opportunità che hanno, anche dal punto di vista lavorativo, con l'obiettivo di equipararle sempre di più a quelle degli uomini. Rispetto al passato, oggi le donne hanno un peso certamente molto maggiore nella società e parlarne è sempre un bene, perché il contributo che le donne possono dare allo sviluppo del Paese è notevolissimo, anche per il loro modo di vedere e affrontare le cose, in modo spesso complementare rispetto agli uomini".

Ad inaugurare l'evento, dopo il saluto dei presidenti Toti e Cairo, la lectio magistralis di Luciano Fontana, direttore del Corriere della Sera; ospiti sul palco Lella Costa, Andrea Delogu e Paolo Kessisoglu.

La tre giorni proseguirà domani, giovedì 7 marzo con la lectio magistralis di Venanzio Postiglione, vicedirettore del quotidiano e ospiti Noemi e Jack Savoretti. A portare il saluto della Regione, l'assessore alle Pari Opportunità Simona Ferro.

Venerdì 8 marzo interverrà Barbara Stefanelli, vicedirettrice vicaria del giornale e ideatrice de il Tempo delle Donne con ospiti Benedetta Parodi con Fabio Caressa e Carla Signoris. Sul palco anche la coordinatrice delle Politiche culturali della Regione Liguria Jessica Nicolini.

Negli incontri, a seguire, le importanti tematiche sono approfondite dai giornalisti di Corriere della Sera, La27esimaOra e iO Donna, come Maria Luisa Agnese, Andrea Laffranchi, Manuela Croci e Paola Piacenza.

Genova, alta cultura cinematografica in Salita San Rocchino

Super User 04 Marzo 2024 245 Visite

 

Appuntamento di alta cultura cinematografica giovedì 7 marzo in Salita Inferiore San Rocchino 3 r a Genova, a 50 metri dalla centralissima Piazza Corvetto. Il ritrovo è alle 18:00 nella sede dell’associazione Ottavio Cirio Zanetti”.  Il giornalista e regista Jerome Lechevalier racconterà l’avventurosa storia del film sperimentale Hände (un film in cui compaiono solo mani), dalla sua genesi all’inizio degli anni ‘20, alla sua produzione a Berlino nel 1927, fino al suo salvataggio dalle mani dei nazisti piromani a metà degli anni ‘30.  Una storia inedita che è anche il racconto dell’avanguardia del periodo tra le due guerre tra Parigi, Berlino, Mosca, New York.

L’attrice Anna Giarrocco leggerà i brani di Stefan Zweig e di Joseph Roth che hanno probabilmente ispirato il film. Quindi la serata proseguirà con la proiezione del Cortometraggio.

È gradita la prenotazione via WhatsApp al numero 334.2166579 o via mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

“Beatrice di Tenda”, al Teatro Carlo Felice arriva la tragedia lirica di Vincenzo Bellini

Super User 29 Febbraio 2024 999 Visite

Le interviste di Genova3000

Beatrice di Tenda, tragedia lirica in due atti di Vincenzo Bellini su libretto di Felice Romani – il sesto titolo della Stagione Lirica 2023-2024 dell’Opera Carlo Felice – sarà in scena venerdì 15 marzo alle ore 20.00. Tornerà sul podio Riccardo Minasi, direttore musicale del Teatro, per la regia di Italo Nunziata, assistente alla regia Danilo Rubeca, e con le scene di Emanuele Sinisi, i costumi di Alessio Rosati, e le luci di Valerio Tiberi. Orchestra, coro e tecnici dell’Opera Carlo Felice. Maestro del coro Claudio Marino Moretti. Il nuovo allestimento è stato realizzato dalla Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova in coproduzione con la Fondazione Teatro La Fenice di Venezia e in occasione del progetto “Genova capitale del Medioevo 2024”.

Beatrice di Tenda sarà in replica domenica 17 marzo alle ore 15.00, martedì 19 marzo alle ore 20.00 e venerdì 22 marzo alle ore 20.00.

Il cast si compone di Mattia Olivieri (Filippo Maria Visconti), Angela Meade (Beatrice di Tenda), Carmela Remigio (Agnese del Maino), Francesco Demuro (Orombello), Manuel Pierattelli (Anichino) e Giuliano Petouchoff (Rizzardo del Maino).

Beatrice di Tenda è il penultimo melodramma di Vincenzo Bellini, composto in soli due mesi all’inizio del 1833 su libretto di Felice Romani. Il debutto avvenne al Teatro La Fenice di Venezia durante il Carnevale dello stesso anno, con il celebre soprano Giuditta Pasta a vestire i panni della protagonista. Beatrice di Tenda è l’unico dramma storico nel catalogo belliniano, e si ispira a una vicenda di cronaca accaduta nel 1418 presso il Castello di Binasco, vicino a Milano. La figura di Beatrice, eroina pura e simbolo di virtù, era particolarmente adatta all’espressione melodrammatica di Bellini, che al suo personaggio dedicò alcune tra le arie più toccanti e ispirate. La natura stessa dell’intreccio, dove trovano posto contrasti, tensioni, desideri e implacabili forme di risolutezza, permise al compositore, nel pieno della propria maturità artistica, di esprimersi attraverso una scrittura intensa e ricca di sottili sfumature.

Commenta Riccardo Minasi: «Quest’anno è una grande gioia per me, ma soprattutto un onore, avere l’opportunità di dirigere questa produzione del dramma storico Beatrice di Tenda: è il terzo titolo con il quale ho l’opportunità di misurarmi con il genio compositivo di Vincenzo Bellini e un’occasione splendida dopo l’importante esperienza vissuta sempre qui al Teatro Carlo Felice, l’anno scorso, in occasione della messa in scena di Norma. Nelle prossime settimane, assieme alle straordinarie compagini del coro e dell’orchestra del Carlo Felice ed un cast d’eccellenza, ci accingeremo ad affrontare la messa a punto di una partitura di rara bellezza ed egual valore rispetto a titoli più noti. Vincenzo  Bellini è un compositore a cui sono molto legato. La grande cura per il significato espressivo della musica legato alla parola, elemento cardine dell’estetica delle sue opere, rappresenta ogni volta una nuova sfida nel costante tentativo di porre un’attenzione particolare proprio a questo aspetto, per restituire fedelmente al pubblico le intenzioni della sua musica. Un ringraziamento speciale è rivolto alla sovrintendenza e alla direzione artistica del Carlo Felice per questa ennesima opportunità nel cammino comune intrapreso nell’ultimo anno e mezzo».

La regia di Italo Nunziata mette in luce le implicazioni narrative e psicologiche che definiscono i personaggi: «Tutto è già successo, tutto è avvenuto prima. All’aprirsi del sipario di Beatrice di Tenda, ci troviamo di fronte immediatamente ad un presente del quale avvertiamo la tragicità, in una atmosfera cupa e pesante di ambientazione “gotica”. La sensazione di uno spazio chiuso, dove però sentimenti e passioni possono dominare incontrastati fino quasi ad annullare ogni altra forma di volontà, guidati ad un destino ineluttabile. […] In accordo con lo scenografo Emanuele Sinisi, abbiamo coinvolto nel progetto scenografico, per la prima e l’ultima immagine dello spettacolo, l’artista fotografo finlandese Ola Kolehmainen, che si occupa di spazio, luce e colore attorno all’architettura storica. Insieme a questo, l’utilizzo di dagherrotipi o vecchie foto consunte dal tempo e dal ricordo. Immagini inserite all’interno di una sorta di spazio/agone dove i protagonisti sono quasi costretti ad affrontarsi all’interno del loro dramma, circondati da alcune pareti di specchio che stanno perdendo la loro argentatura di fondo come mangiati dal tempo e dall’incuria, da fondali/pareti anche essi in decadimento e forati da squarci o da rotture che sembrano ormai insanabili. I cambi di scena avvengono senza soluzione di continuità a sottolineare l’ineluttabilità della vicenda. Così come per le scene, in accordo con il costumista Alessio Rosati, anche per i costumi abbiamo trasportato il racconto agli ultimi anni del diciannovesimo secolo, ultimo ed estenuato baluardo di una vita di corte e di regole e comportamenti precisi con i quale relazionarsi all’interno di quel mondo. Abiti come involucri destinati a “vestire” di apparenza, a rilevare intenzioni, a dimostrare il potere e al tempo stesso la fragilità umana, severi nelle loro leggi ferree e integrati totalmente nel meccanismo sociale». 

Dichiara il Sovrintendente: «Beatrice di Tenda di Bellini su libretto del genovese Felice Romani torna in scena al Teatro Carlo Felice a quarant'anni di distanza dall'ultima rappresentazione a Genova. Una lunga attesa per un'opera imperdibile e di rara esecuzione, che ha visto le compagini artistiche e tecniche del Teatro fortemente impegnate e motivate, dopo i grandi successi di Madama Butterfly e Idomeneo. Si tratta di una nuova coproduzione tra il nostro Teatro e il Teatro La Fenice di Venezia con la direzione musicale di Riccardo Minasi. Italo Nunziata firma la regia di questo nuovo progetto che vede ancora impegnato il Carlo Felice nella sistematica collaborazione con altre istituzioni musicali nazionali ed internazionali, quali il Teatro Alla Scala di Milano, il Teatro La Fenice di Venezia, il Teatro Comunale di Bologna, il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, la Royal Opera House di Muscat, il Teatro Nazionale di Zagabria, etc. In parallelo con la Stagione d'opera proseguono con successo le programmazioni della Stagione Sinfonica e di Liguria Musica, insieme con le attività dell'Accademia di Canto ed il ciclo della musica vocale da camera».

Jessica Nicolini, coordinatrice delle politiche culturali di Regione Liguria, commenta: «Un nuovo grande appuntamento con il nostro Teatro Carlo Felice, pronto a portare sul palcoscenico l’opera di Vincenzo Bellini, padre del melodramma romantico italiano, Beatrice di Tenda, la penultima opera della produzione belliniana. Amore, tradimenti, odi e grandi emozioni con le grandi scene che vedono protagonisti la moglie del Duca di Milano, Beatrice, condannata a morte insieme al suo amante. Un dramma storico risalente al 1418, segno di un grande rinnovamento del Teatro che ha saputo, in questi anni, aprirsi a un pubblico giovane come non l’avevamo mai visto, grazie alla sua generosità e a una programmazione mai banale, oltre che alla presenza dei talentuosi professori d’orchestra e dei suoi artisti. Non dimentichiamo inoltre che proprio nel 2024 si celebreranno i 174 anni di storia dell’orchestra che per la prima volta in Italia è stata diretta con la bacchetta da Angelo Mariani. Una curiosità per un luogo che merita tutto il nostro appoggio, anche per i continui riconoscimenti che sta ricevendo a livello anche internazionale. È infatti reduce del successo in Oman alla Royal Opera House di Muscat del Sogno di una notte di mezza estate. Non è un caso infatti che Regione ed io personalmente come coordinatrice delle politiche culturali abbia voluto recentemente consegnare la Croce di San Giorgio al grande tenore genovese Francesco Meli, uno dei più noti a livello internazionale, la massima onorificenza che la Regione tributa a cittadini che si siano distinti per particolari meriti di carattere culturale, sociale o morale. Un riconoscimento a cui è seguito un concerto aperto alla città che ha visto la partecipazione di tantissimi giovani. Un grande segno di vita per il pianeta lirico che ha saputo aprirsi anche ai giovanissimi grazie a una programmazione innovativa. Tante attività a tutte le latitudini, che vedranno ad esempio il Teatro pronto a sbarcare a New York nel mese di ottobre per sempre nuove emozionanti avventure sotto il segno della musica e dei talent».

Cechov per tutti con l’associazione Zanetti per la ricerca scientifica

Super User 24 Febbraio 2024 615 Visite

 

L’appuntamento è per mercoledì 28 febbraio, alle ore 18:00, con un doppio e insolito Anton Čechov all’Associazione Ottavio Cirio Zanetti per la ricerca scientifica, la cultura e l’arte, in Salita inferiore San Rocchino 3r, Genova, a 100 metri da piazza Corvetto.

Enrico Campanati, Andrea Benfante e Anna Giarrocco propongono una lettura drammatizzata di due testi brevi del grande scrittore russo, “I danni del tabacco” e “La domanda di matrimonio”. 

Protagonista è la stessa umanità, immersa in profondi disagi esistenziali e priva di vie di fuga, della più consacrata produzione di Čechov. Ma rispetto alle note malinconiche e struggenti di Tre sorelle e Il giardino dei ciliegi qui prevalgono nettamente personaggi strampalati, toni satirici ed effetti comici tipici del vaudeville.

Non a caso il più geniale regista del Novecento, Vsevolod Mejerchol’d, mise in scena questo Čechov “diverso” nel suo ultimo memorabile spettacolo, sotto il titolo Trentatré svenimenti, nel 1935, prima di venire eliminato dal terrore staliniano. 

La serata ha un elemento di attrazione in più, in quanto il monologo di Čechov sul fumo è filtrato dalla riscrittura in versi di Federico Sanguineti, italianista e filologo cui si deve, fra altre cose, una edizione critica della Divina Commedia che ha suscitato vivaci discussioni.

L’ingresso è riservato ai Soci (la tessera, alla portata di tutti, si può fare al momento dell’ingresso). È gradita la prenotazione, al numero whatsapp 334 2166579 o alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Teatro, Virginia Raffaele al Politeama Genovese

Super User 21 Febbraio 2024 409 Visite

Samusà, il nuovo spettacolo di Virginia Raffaele che così tanto racchiude della sua arte e della sua vita, arriva al Politeama Genovese da martedì 27 a giovedì 29 febbraio, ore 21:00.

Il racconto di Samusà si nutre dei ricordi di Virginia e di quel mondo fantastico in cui è ambientata la sua infanzia reale, il luna park e da lì si sviluppa in quel modo tutto della Raffaele di divertire ed emozionare, stupire e performare, commuovere e far ridere a crepapelle.

“Sono nata e cresciuta dentro un luna park, facevo i compiti sulla nave pirata, cenavo caricando i fucili, il primo bacio l’ho dato dietro il bruco mela. Poi il parco ha chiuso, le giostre sono scappate e adesso sono ovunque: le attrazioni sono io e siete voi. Tutto quello che siamo diventati stupisce quanto un giro sulle montagne russe e confonde più di una passeggiata tra gli specchi deformanti”.

Samusà è scritto da Virginia Raffaele, Giovanni Todescan, Francesco Freyrie, Daniele Prato, con Federico Tiezzi. Le scene sono di Marco Rossi, i costumi di Giovanna Buzzi e le luci di Gianni Pollini. Il manifesto è di Mauro Balletti. Aiuto regia di Giovanni Scandella. Attori di circo Fabio Nicolini– Luca Lugari – Davide Visentini (Compagnia Quattrox4). Si ringrazia per la collaborazione Italo Grassi.

Ad arricchire l’impianto scenico originale, alcuni degli schizzi dipinti dalla stessa Virginia. La regia si avvale della firma di Federico Tiezzi.

Politeama Genovese

Da martedì 27 a giovedì 29 febbraio,ore 21:00

Da € 34,50 a € 46,00

Politeama, la Baistrocchi di nuovo in scena con una crociera goliardica

Super User 16 Febbraio 2024 475 Visite

Dopo il sold-out raggiunto dallo spettacolo dei 110 anni, con le due repliche al Teatro dell’Opera Carlo Felice, la Compagnia goliardica Mario Baistrocchi sarà di nuovo in scena con "Di poppa... o di prua - crociera goliardica in due tempi" un nuovo spettacolo in programma da venerdì 16 a domenica 18 febbraio al Politeama Genovese (venerdì e sabato ore 21, domenica ore 16). Lo spettacolo andrà inoltre in replica il 16 e 17 marzo al Teatro Sociale di Camogli. La Compagnia ha, anche quest’anno, ricevuto il patrocinio della Regione Liguria e del Comune di Genova, mentre il ricavato delle serate verrà devoluto in beneficenza all’associazione Gigi Ghirotti per sostenere le attività di assistenza socio-sanitaria del professor Henriquet.

Nel 2024 la 'Bai' festeggia quindi il suo 111° anniversario, numero palindromo, con una esilarante crociera che coinvolgerà il pubblico dall’inizio alla fine dello spettacolo: gli spettatori saliranno a bordo della “Nave Bai “. Direttamente dal 74° Festival di Sanremo arriverà Loredana Bertè accompagnata da altri cantanti che hanno fatto la storia della canzone italiana sino ai nostri giorni. Spazio alla prosa con diversi sketch che prenderanno di mira i politici genovesi e italiani. La prosa si alternerà ai balletti, dove non potranno mancare due appuntamenti fissi: il balletto classico e il can-can che, come da oltre cent'anni, chiude lo spettacolo della Baistrocchi. Due ore di allegria in cui non mancheranno ospiti internazionali interpretati, come vuole la tradizione, da studenti ed ex-studenti universitari che andranno in scena anche "en travestì". Da sempre, infatti, la Baistrocchi è composta solo da uomini che, dietro le quinte, grazie a un accurato lavoro delle truccatrici, riescono ad assumere caratteri femminili. Nel corso degli anni il pubblico ha ammirato impeccabili imitazioni di Mina, Raffaella Carrà, Barbra Streisand e tra le altre anche Patty Pravo. 

"La lunga storia della Compagnia Baistrocchi si rinnova anno dopo anno coinvolgendo tutte le generazioni - commenta Jessica Nicolini, coordinatrice delle Politiche culturali della Regione Liguria -. Gli spettacoli della Bai sono momenti di teatro vissuti con ironia, fortemente legati alla città di Genova e a tutta la Liguria, animati da una vitalità che attraversa il tempo, senza perdere il suo spirito artisticamente goliardico. Dopo il successo dei 110 anni, la Regione sostiene anche nel 2024 la Compagnia Baistrocchi come uno dei tanti simboli di cultura che animano la Liguria. I prossimi appuntamenti saranno occasione per ridere insieme, facendo dell'autoironia uno spunto di riflessione sul Paese".

"Con grande piacere saluto la Compagnia goliardica Mario Baistrocchi, che torna sul palcoscenico con il suo nuovo spettacolo 'Di poppa... o di prua - crociera goliardica in due tempi'. Un appuntamento annuale che è ormai una tradizione per i genovesi, come conferma il sold-out dello spettacolo dei 110 anni - afferma l’assessore comunale alle Tradizioni cittadine Paola Bordilli - Quest'anno, la Compagnia ha ricevuto il patrocinio di Comune e Regione, a testimonianza di quanto la Bai sia ormai considerata un simbolo della nostra città, alla quale è da sempre profondamente legata. Aspetto tutti al teatro perché divertirsi è una cosa seria e la Baistrocchi, patrimonio di tutti i genovesi, ce lo ricorda sempre".

“Non molliamo mai - aggiunge Edoardo Quistelli, autore della Compagnia -. Finiti i festeggiamenti dei 110 anni giustamente un po' di riposo: tutti in crociera! La Bai continua a far parlare delle sue avventure goliardiche e questa volta si sale su una splendida nave da crociera, dove una capitana francese (Paolo Colombo) insieme al suo commissario di bordo (Mauri Bonanno) ci prendono per mano per farci conoscere passeggeri ed equipaggio. Non mancheranno personaggi famosi come la storica Carrà (Osvaldo Olivari) la Bertè, Barbie e Ken (Cucurnia e Martignone), Bacci proverà a riconquistare la vecchia Gemma ormai arteriosclerotica, mentre sul ponte della nave girano le nuove puntate della fiction di successo Mare Fuori". "Ci saranno i nostri politici genovesi Toti e Bucci - prosegue - e un gradito ritorno dell’intramontabile Burlando (Quistelli), non solo, perché anche la Premier Meloni farà capolino sulla prua della nave. Molti i personaggi che animeranno la nostra crociera, tutti diretti quest’anno da Gigi Traverso coadiuvato da una sempre scatenata Alessandra Zaniratti con le sue coreografie. Alcune nuove leve si fondono perfettamente con lo zoccolo duro della compagnia e con alcuni ritorni di ex Baistrocchini. Che dire, vi aspettiamo a teatro perché la Bai è un bene di tutti i genovesi”.

"Dopo circa 25 anni ho accettato con molto entusiasmo di rientrare nella grande famiglia della Bai - commenta il regista Luigi Traverso - per ricoprire il ruolo di regista. È stato un tuffo nel passato. Con Edo Quistelli abbiamo pensato di riproporre l'idea della mia prima Bai "La crociera della follie” e invitare così il nostro pubblico ad imbarcarsi su questa nave improbabile, pazza, unica e inimitabile. I nostri crocieristi potranno quindi condividere il loro viaggio con la famiglia Addams, Barbie e Ken, i protagonisti di Mare Fuori, ma anche con Giorgia Meloni ed Elly Schlein ed incontreranno anche il nostro sindaco ed il nostro presidente della Regione. Ma questa è solo una piccola anticipazione, perché gli ospiti speciali sulla nave saranno molti e alcuni imbarcati direttamente dal Festival di Sanremo. Un grazie sincero ai componenti della Compagnia per avermi supportato e a tutti gli spettatori, che con il loro affetto ci applaudiranno durante lo spettacolo. Viva la Bai!".

La compagnia 2024 è composta da Benincà Nicolò, Bonanno Maurizio, Borchi Ubaldo, Caputo Corrado, Casalino Davide, Castiglioni Luca, Colombo Paolo, Cuccurnia Andrea, Delfino Matteo, Donà Alessandro, Falzoi Fabrizio, Froi Carlo, Izetta Giovanni, Marcucci Matteo, Martignone Francesco, Mosca Ugo, Olivari Osvaldo, Palombo Matteo, Parodi Maurizio, Puppo Andrea, Quistelli Edoardo, Raso Ivan, Salerno Enrico, Traverso Luigi, Zambarelli Gabriele, Zaniratti Alessandra.

L’avventura della Baistrocchi iniziò nel lontano 1913 su iniziativa di Mario Baistrocchi che, al Teatro Paganini di Via Caffaro portò in scena “L’Allegra Brigata”. Dopo la sua scomparsa sul fronte della Prima Guerra Mondiale nel 1917 (medaglia di bronzo e d'argento al valor militare) la Compagnia prende il suo nome. La Baistrocchi è stata anche un laboratorio di formazione per professionisti affermati del mondo dello spettacolo: fra questi Popi Perani, Enzo Tortora, Paolo Villaggio, Fabrizio De André e recentemente Maurizio Crozza, Maurizio Lastrico, Adolfo Margiotta, Enzo Paci. Dal 1958 in poi, per parecchi anni, le musiche portano la firma di Umberto Bindi. Perani e Tortora firmarono a quattro mani i copioni delle edizioni del 1950 e 1952, mentre Paolo Villaggio fu autore dei testi di diverse edizioni tra il 1956 e il 1966.

Porto Antico, Biagio Antonacci all’Arena del Mare il 28 e 29 giugno

Super User 13 Febbraio 2024 631 Visite

Biagio Antonacci torna in concerto a Genova dopo 7 anni e lo fa all’interno del Live in Genova Festival venerdì 28 e sabato 29 giugno 2024 all’Arena del Mare del Porto Antico. I biglietti per il concerto, prodotto e organizzato da Friends & Partners in collaborazione con Iris Srl, sono disponibili dalle ore 18 di martedì 13 febbraio su TicketOne. 

Il Live in Genova Festival è la rassegna organizzata da Duemilagrandieventi che ogni estate porta il meglio del panorama musicale nel capoluogo ligure e che quest’anno celebra i vent’anni dalla sua fondazione. Il Festival ha già annunciato per quest’estate il concerto degli Ex-Otago venerdì 12 luglio, di Annalisa mercoledì 17 luglio e di Ermal Meta venerdì 19 luglio.

A 7 anni di distanza dal suo ultimo concerto a Genova (l’ultimo era stato nel 2017 allo Stadium adiacente alla Fiumara), Biagio Antonacci torna nel capoluogo ligure con una doppia data del suo “Live 2024 – Funziona solo se stiamo insieme”. Dopo 5 anni di attesa, il cantautore milanese a gennaio ha pubblicato il suo nuovo album “L’inizio”, il suo sedicesimo disco di studio uscito su etichetta Iris e distribuito da Epic Records/Sony Music Italy. L’album ha debuttato sul podio della classifica dei dischi più venduti e ascoltati nel nostro paese (al secondo posto nella classifica Vinili, CD e Musicassette). “L’inizio” raccoglie in tutto 15 brani scritti negli ultimi quattro anni e lasciati sedimentare prima di diventare da pensieri a vere e proprie canzoni.

Oltre al nuovo singolo “A cena con gli dei”, ai brani pubblicati tra il 2022 e il 2023 (“Seria”, “Telenovela” e la collaborazione con Benny Benassi in “Tridimensionale”) e alla nuova versione del successo del 2007 “Sognami” (in collaborazione con Tananai e Don Joe nata in occasione della partecipazione come ospite dell’edizione 2023 del Festival di Sanremo), il disco contiene gli inediti: “L'inizio”, “Delivery”, “È capitato”, “Anita”, “Lasciati pensare”, “Dimmi di lei”, “Bastasse vivere”, “Non diamoci del tu”, “Non voglio svegliarti” ed “Evoco”. Brani che hanno permesso ad Antonacci di muoversi attraverso lunghe riflessioni sulla complessità del mondo che ci circonda, sulle relazioni che ogni giorno costruiamo e curiamo, sull’egoismo e sull’amore, sulle dipendenze emotive, sulle società sempre più connesse ma al contempo sempre più sole, sul tempo passato, presente e futuro.

Da vent’anni colonna sonora dell’estate genovese, il Live in Genova torna anche quest’anno con lo stesso obiettivo di sempre: portare in città gli artisti più importanti del panorama musicale contemporaneo. Nato nel 2004, il Festival negli anni precedenti ha portato a Genova alcuni tra i più grandi artisti internazionali, tra cui Elton John, Peter Gabriel, Vasco Rossi, The Corrs, Pat Metheny e David Byrne, Deep Purple, Ben Harper e tanti altri. Storica location della rassegna l’Arena del Mare, uno spettacolare palcoscenico all’interno del Porto Antico di Genova capace di ospitare più di 5mila persone.

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