La Sampdoria ferma l’attacco mitraglia del Sassuolo capolista e intasca un punto prezioso
Stavolta bastava il punto e la Samp ha rispettato le consegne. Il Sassuolo schiacciasassi faceva paura, ma la superdifesa doriana ha neutralizzato le numerose bocche da fuoco neroverdi, riducendo pressoché a zero i rischi di capitolazione. La gara è stata avarissima di emozioni e di tentativi in entrambe le aree. Nel primo tempo si ricorda un rasoterra di Niang deviato in corner dal portiere Moldovan e, verso il finale, una punizione del temibile Berardi, con palla uscita di poco. Gli emiliani hanno tenuto più palla sbattendo però contro una squadra organizzata ed efficace in ogni zona del campo.
Nella ripresa, dopo un contropiede di Laurentié concluso con un tiro debole finito tra le braccia del portiere Cragno, la partita è diventata agonisticamente più accesa, ma sempre e solo nella fetta mediana del campo. Nelle file blucerchiate si è rivisto per uno spezzone di gara Bereszynski, che si è subito mostrato in palla, ma anche i compagni di reparto hanno brillato. Note meno positive riguardano la fase d’attacco, ma va aggiunto che la retroguardia ospite non ha commesso distrazioni.
Il risultato finale non fa una grinza e, alla fin fine, soddisfa maggiormente una Samp ancora pericolante, ma non dispiace neppure ai primi della classe.
Da rilevare negativamente la condotta dell'arbitro Pairetto, che ha perdonato parecchi falli degli emiliani mostrando cinque cartellini gialli ai padroni di casa, che a Bari dovranno rinunciare a Riccio e Sibilli.
Nella serata marassina l'emozione più viva è stata provocata dalla presenza di Olly, fresco trionfatore a Sanremo e acclamatissimo dai compagni di tifo. Anche lui, probabilmente, si sarebbe aspettato una Samp un po' più vivace e intraprendente in prima linea.
Pierluigi Gambino