Finalmente una gran bella serata dedicata col cuore a Bruno Lauzi, a cui era cara la Sestri Levante degli anni passati, dove trovò amici, affetto e dove scrisse fra le più belle canzoni del suo repertorio.
Una grande festa (inserita fra le varie manifestazioni dedicate ai 100 anni dalla stazione ferroviaria di Sestri Levante) creata dagli amici dell’associazione Leudo con il suo eccellente animatore e cerimoniere, Anto Enrico Canale, piacevole padrone di casa accanto agli amici, lui presidente emerito del Leudo, che lo hanno accompagnato verso queste grandi feste levantine.
È stata una serata che ha raccolto tutta la ‘Sestri-bene,’ dal sindaco Francesco Solinas, che ha resistito fino ad oltre mezzanotte fra un applauso e un’occhiata al telefonino (non si sa mai cosa potrebbe accadere in Comune). Un sindaco giovane e simpatico che guarda alla sua città con tanto amore e la sta rilanciando fra le perle dei due mari. Non poteva mancare il ‘ras delle colline levantine’, Claudio Muzio, innamorato vero della sua terra, arrivato di corsa, persino con le infradito, per applaudire gli amici di Lauzi.
Agitato per la giornata dei 100 anni, il capostazione (ma esistono ancora?) della stazione di Sestri Levante Carluccio Nicodemo che, in tre anni, ha portato la stazione fra le più movimentate (in tutti i sensi) della Liguria.
Vinicio Raso, presidente del Leudo, impegnato ad ospitare gli amici insieme al sorridente Franco Clini, ottima la sua introduzione. E poi quel vero amico di Sestri e di Canale, Mauro Becchi (e signora) grande conoscitore del dialetto genovese, quello vero, pulito e solare, che si irrita quando sente certe trasmissioni televisive sul dialetto genovese.
E poi lo spettacolo: colorato, ricco, per certi versi commoventi con presentatori e artisti di primissimo livello, tutti amici di vecchia data di Bruno. Un Giuliano Fogola che sembrava tornato ai suoi splendidi anni di conduttore di ‘Amici miei’ su Entella TV (anni ruggenti) che ha ripescato una clip bellissima e commovente, 15 minuti con Bruno Lauzi suo ospite, brillante, divertente, abbiamo rivisto il Bruno che abbiamo conosciuto tutti e ammirato (chi scrive gli è stato vicino per 40 anni…) nella sua intelligenza ironia straordinaria.
Serata delle sorprese: il figlio di Lauzi, Maurizio, vero erede di tal papà, anche lui ironico, bellissima voce, interprete col cuore nelle sue creazioni. Questi sono i talenti da valorizzare, con tutto il rispetto per i cantanti di oggi.
I suoi ricordi di papà, le canzoni inedite di Bruno hanno commosso la platea. E poi quel meraviglioso fisarmonicista, che si chiama Franco Piccolo, ha avvolto gli spettatori nelle sue suggestive interpretazioni. Iconico.
Ed anche la sorpresa di Franco Fasano, autore, regista, narratore eccellente di momenti da lui vissuti con Bruno. E poi quella affascinante ‘A chi’ (ricordate Fausto Leali?) offerta dalla sua incredibile voce. Un colpo basso, davvero.
Insomma Bruno Lauzi ha avuto finalmente il ricordo che meritava: il sindaco pare abbia deciso di creare il ‘Gran Premio Sestri Bruno Lauzi’.
Applaudiranno anche dall’Asmara, città natale di Bruno.
Vittorio Sirianni
Franco Piccolo
Gianfranco Fasano