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Sampdoria all’inferno e ritorno, sotto di due gol recupera a Reggio Emilia in inferiorità numerica

Leonardo Semplici (foto sito Sampdoria)

La solita Samp a due volti al Mapei Stadium. Primo tempo pessimo, senza grinta né lucidità, concluso sotto di un gol in virtù della zampata dell'ex genoano Portanova su cross di Vergara al 33'. Con Niang unica punta e Coda relegato in panchina, i blucerchiati si lasciano sottomettere a livello dinamico e soffrono anche nella costruzione della manovra.

Nell'intervallo mister Semplici ne cambia tre in un colpo: dentro Coda, Bereszynski e Yepes. Col passaggio alla difesa a quattro la gara cambia connotati anche se all'ora di gioco si registra il raddoppio granata, propiziato da un'azione personale sulla destra di Fiamozzi, conclusa con un cross preciso verso Gondo, puntuale sul secondo palo.

Sembra finita, ma i blucerchiati, in netta crescita, ci credono e al 67' accorciano con Niang, servito a centro area da un pallone morbido di Sibilli sul filo dell'offside. Due minuti più tardi il goleador doriano, già ammonto, entra in scivolata su un avversario: intervento scomposto ma innocuo. L'arbitro Mainelli prende un abbaglio, estrae il cartellino rosso e lascia la Samp in dieci uomini.

Secondo la tradizione che vuole i blucerchiati mai perdenti in inferiorità numerica, ecco al 74' il 2-2 confezionato da Ricci che serve in verticale Oudin, bravo a controllare e a infilare di prepotenza. Pallida a reazione degli emiliani, che all'88' rischiano la clamorosa beffa quando Coda dal limite calcia ad effetto costringendo il portiere Bardi a volare.

Il punto di Reggio Emilia evita a Yepes e C. di affondare, ma non risolve i problemi di classifica. Se il campionato fosse finito oggi, la Samp avrebbe dovuto giocare i playoff salvezza.

Pierluigi Gambino

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