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Un Genoa incerottato ospita l’ambiziosa Roma con l’obbligo di riscattare l’ultimo ko casalingo

Alberto Gilardino

Smaltita la delusione dovuta alla sconfitta interna col Verona, il Genoa si ripresenta a Marassi (domani, ore 12.30) per rendere dura la vita ad un'ambiziosa Roma, sperando di bissare l'impresa dello scorso campionato.

“Siamo in emergenza a livello numerico, ma questa squadra ha dimostrato, nelle difficoltà, di saper esprimere una silenziosa resilienza e disputare partite importanti”, dichiara con ottimismo mister Gilardino, il quale si porta appresso più di un dubbio legato alla formazione. In difesa De Winter ha pienamente recuperato dall'infortunio e giocherà quasi certamente, al pari di Vogliacco, fresco di rinnovo del contratto. Il terzo centrale uscirà dal ballottaggio tra Vasquez (rientrato in extremis dal Sudamerica, dove è stato capitano della Nazionale messicana) e il vicecapitano Bani, reduce pure lui da un guaio muscolare.

In mezzo al campo mancherà Messias, fermo ai box, con Malinovsky e Thorsby che si giocano la sua eredità con chances più o meno identiche. Anche in avanti si registra un ballottaggio per il ruolo di seconda punta, che coinvolge Vitinha, non certo entusiasmante nelle sue recenti apparizioni, ed Ekuban, finalmente in forma dopo un periodo di forzato stop.

L'allenatore rossoblù sposa il realismo: “Dobbiamo dimenticarci quanto abbiamo fatto l'anno scorso. Ora ogni partita mette in palio punti molto pesanti, ci sarà da battagliare fino alle ultime giornate. Occorre rimanere sempre in partita, mantenendo la necessaria lucidità”.

La Roma è avversaria da temere, e il trainer lo sottolinea: “Era già una squadra molto forte nel campionato precedente ed è incredibile quanto la società giallorossa abbia fatto in sede di mercato. Dovremo scendere in campo con la massima umiltà”.

Il tecnico giallorosso Daniele De Rossi sta cercando di assemblare un gruppo assai rinnovato. Parecchie le incertezze legate all'undici di partenza, dove dovrebbero trovare posto il recuperato centravanti ucraino Dovbyk, il fantasista Dybala (appena tornato dall'Argentina), l'ex milanista Saelemakers e capitan Pellegrini, peraltro non al meglio. Atteso un cambio di modulo, con passaggio alla difesa a quattro.

Pierluigi Gambino

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