Mister Semplici pretende un cambio di mentalità dalla Samp di scena sul campo di Mantova
A fine ottobre la Sampdoria festeggiò l'ultima vittoria a spese del Mantova. Dopo dodici tentativi infruttuosi, domani (ore 17.15) i blucerchiati proveranno ad infrangere il tabù proprio in casa dei virgiliani. Mister Semplici è realista: “Col Cesena eravamo partiti benissimo, ma dopo 20 minuti, alle prime difficoltà, l'aspetto mentale è cambiato in negativo. La responsabilità cresce e sta a noi riuscire a gestirla. I ragazzi in allenamento danno il massimo ma in partita serve di più”.
Il modulo tattico resta il 3-5-2 con qualche novità in formazione, a partire dal probabile innesto in prima linea di Niang al posto di Pedrola. “Il francese – rimarca Semplici – sta bene ma non è ancora in condizioni ottimali. Quanto allo spagnolo, non giocava solo perché non era in forma e non per ragioni tattiche. Io vorrei tenerlo, vedremo cosa accadrà”. Non è esclusa una staffetta tra i due.
Sulla fascia Beruatto è favorito su Ioannou, che ha smaltito un acciacco, mentre a destra si candida Depaoli, in ballottaggio con Venuti, che a propria volta contende a Riccio il posto di “braccetto”.
Il tecnico ha deciso di portarsi appresso gli ultimi due rinforzi – il difensore Curto, proveniente dal Cesena, e il centrocampista offensivo Oudin, che giocava nel Lecce - che dovrebbero partire dalla panchina. “Con noi hanno svolto solo la rifinitura. Ci daranno una grossa mano”.
Infine, Semplici ha espresso notevole rammarico per l'assenza dei tifosi doriani sugli spalti dello stadio Martelli: “Il calcio deve tornare ad essere più genuino, bello e passionale”.
Il Mantova è una matricola che, sotto la guida di Davide Possanzini (calciatore doriano) pascola stabilmente a centroclassifica con 6 punti in più rispetto alla Samp. Nelle sue file troviamo il mancino Giordano e il centrocampista Trimboli, genovesi e prodotti del vivaio blucerchiato. Da temere la mezza punta Mancuso e il centravanti Mensah.
Pierluigi Gambino