La Sampdoria in dieci uomini batte il Cosenza e ritrova la vittoria dopo tredici turni di digiuno

L'esultanza dei giocatori blucerchiati (foto sito Sampdoria)
Dopo 13 partite senza vittoria, la Samp spezza il sortilegio ai danni del Cosenza ultimo in classifica al termine di una partita dai contorni drammatici. Per mezz'ora non si registrano emozioni ma solo scorrettezze e calcio pessimo su entrambi i fronti. Proprio al 30' diventa protagonista il portiere Perisan, appena giunto da Empoli, che salva i blucerchiati togliendo dall'angolino un pallone velenoso colpito da Mazzocchi. Un minuto dopo, la svolta potenziale: Vieira, già ammonito, non controlla palla e per fermare il contropiede ospite trattiene un avversario lasciando i compagni in dieci uomini. I calabresi non ne approfittano e al 45', nel primo reale tentativo blucerchiato, vanno sotto sugli sviluppi di un corner: il numero uno Micai riesce a respingere l'inzuccata di Riccio, ma sul successivo tap-in di Depaoli (sempre lui!) la sfera varca la linea fatale per la gioia del popolo doriano.
Nella ripresa i rossoblù, pur in modo disordinato, ci provano e al 50' centrano il palo con D'Orazio. Al 58' la Samp perde per infortunio muscolare Perisan, sostituito da Vismara, che contribuirà a costruire il successo dei padroni di casa pur senza dover compiere interventi miracolosi. Condotta per mano da uno straordinario Depaoli e da un infaticabile Yepes, la Samp resiste in retrovia e al 70' con Sibilli centra l'esterno della rete. Al 73' esce per un guaio fisico anche il gladiatorio Ferrari (ottimo il suo rientro), avvicendato da Vulikic. Vismara dirà di no Garritano e all'88' sarà Veroli a salvare, a porta sguarnita, sulla conclusione di Artistico.
Il successo, fondamentale, ottenuto più col cuore che col gioco, pur con l'handicap dell'inferiorità numerica, consente al Doria di agguantare in sestultima posizione il Brescia, atteso domani a Carrara.
Pierluigi Gambino