A Bolzano una nervosa e confusa Sampdoria resta in nove uomini e nel finale capitola su rigore
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Un'azione di gioco (foto sito Sampdoria)
La Sampdoria si butta via e regala al Sudtirol tre punti preziosi precipitando nuovamente in zona retrocessione. I locali sbloccano già al 6' con Merkaj, servito in corridoio sulla destra e lasciato libero da una difesa distratta. Sei minuti più tardi il meritato pari dei doriani, che avevamo iniziato la gara a spron battuto: su corner, tentativo di Oudin respinto da Pietrangeli proprio sui piedi di Sibilli che non perdona.
Nel prosieguo la gara scende di tono e diventa spigolosa, con poco calcio e parecchie scorrettezze. I biancorossi non combinano molto, ma proprio prima dell'intervallo Ferrari, già ammonito per reiterati falli su Odogwu, commette un'altra ingenuità assurda facendosi espellere.
La ripresa vede una Samp prudente e protesa ad evitare rischi di capitolazione, favorita anche da un avversario combattivo ma tecnicamente modesto, tuttavia al 75', su mischia che vede protagonista Bellemo (subentrato a Meulensteen), capitan Depaoli va a bisticciare e si becca la seconda ammonizione lasciando i compagni in nove uomini.
Il Sudtirol prova a far suo il match, ma non sembra averne la forza. All'88', però, su corner la sfera finisce nettamente su una mano di Yepes e, secondo le nuove discutibili normative, il rigore è inevitabile e Casiraghi lo trasforma.
Nei sei minuti di recupero gli uomini di Semplici inviano numerosi palloni lunghi verso l'area rivale, ma non riescono nell'impresa che sarebbe stata clamorosa.
Netto il passo indietro della Samp, subito incerta in fase difensiva e non sempre brillante in zona gol. Non poche scelte dell'allenatore, di formazione e di strategia, sono parse perlomeno discutibili.
Pierluigi Gambino