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Da domani obbligo super green pass per gli over 50 nei luoghi di lavoro

Super User 14 Febbraio 2022 685 Visite

“Domani, 15 febbraio, entrerà in vigore l’obbligo del green pass rafforzato per gli over50 per accedere ai luoghi di lavoro. Si tratta di una scelta che abbiamo condiviso in pieno, dato che da parte nostra si è sempre sostenuto la necessità di introdurre l’obbligo del vaccino anti Covid, soprattutto per determinate categorie o fasce di età. I dati che osserviamo giorno dopo giorno ci confermano che gli over 50 sono la categoria maggiormente a rischio di complicanze, anche molto gravi, in caso di contagio. In Liguria a oggi risultano circa 68mila over 50 non vaccinati. Ovviamente solo una parte di questi è in età lavorativa, e tra questi circa 68mila c’è sicuramente una parte ha contratto il Covid ed è guarito, ed è quindi in possesso del green pass rafforzato da guarigione, e una parte esentata dal vaccino per motivi di salute”.

Così il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, che fa il punto sulla situazione Coronavirus e vaccini nella nostra regione.

“Intanto – aggiunge Toti – la campagna vaccinale in Liguria prosegue: da inizio febbraio sono oltre 7800 le prime dosi e oltre 80mila le terze dosi somministrate, e 3.324 quelle nelle ultime 24 ore. Prosegue intanto il calo del numero complessivo dei positivi, segno che le guarigioni continuano a superare le nuove infezioni da coronavirus: un dato che conferma il rallentamento della pandemia. Un anno fa - precisa Toti - erano 62 i ricoverati in terapia intensiva negli ospedali della Liguria, oggi sono 24, meno della metà, di cui 16 non vaccinati e 8 vaccinati con comorbidità o ospedalizzati per patologie Covid correlate. Il leggero incremento del numero dei ricoverati totali registrato oggi –conclude - è legato solo alle minori dimissioni dai reparti effettuate nella giornata di domenica, e in ogni caso arriva dopo diversi giorni di discesa costante del numero dei posti occupati negli ospedali della Liguria”.

Bagarre centrodestra, Salvini: “Liguria merita assessori a tempo pieno”. Toti: “Sono pronto a confrontarmi”

Super User 14 Febbraio 2022 959 Visite

“Toti vada a cena con chi vuole, il futuro del centrodestra non passa da Mastella e Renzi. Io non guardo al passato ma al centrodestra del futuro. Per noi non cambia nulla: non faremo saltare la giunta Toti, anche se alle prossime amministrative Cambiamo! dovesse decidere di non correre con il resto del centrodestra”. Così il segretario della Lega Matteo Salvini all'Ansa nel giorno del suo ritorno in pubblico dopo la quarantena.

E a proposito delle deleghe a Sanità e Bilancio, ancora in mano al governatore ligure, Salvini ha dichiarato: “I cittadini, i medici, gli imprenditori si aspettano di avere assessori che facciano il loro lavoro 24 ore su 24. Quindi, senza rimpasti, diciamo nomini due persone, due tecnici. La Lega non chiede niente”.

Non si è fatta attendere la replica del governatore Toti: “La Lista Toti-Cambiamo ha già dichiarato che appoggerà tutti i sindaci del centrodestra. Altri ci stanno ancora pensando. Quanto al tempo pieno degli assessori e all'efficienza per cittadini e imprese, sono pronto a confrontarmi in qualsiasi momento”.

Fidas a Palazzo Tursi: venerdì i politici liguri doneranno il sangue

Super User 14 Febbraio 2022 713 Visite

Venerdì 18 febbraio, a partire dalle ore 9:00, i politici liguri doneranno il proprio sangue.

L’iniziativa - patrocinata dal Comune di Genova in collaborazione con Fidas Liguria, associazione presieduta da Andrea Grande, e promossa dal vicesindaco Massimo Nicolò e dal presidente del Consiglio comunale Federico Bertorello - vuole sensibilizzare i genovesi rispetto alla donazione del plasma, gesto di solidarietà particolarmente utile in questo periodo di pandemia.

Il sangue degli assessori e dei consiglieri, sia regionali sia comunali, sarà portato al Centro Trasfusionale del San Martino.

L’unità mobile di Fidas Liguria sarà posizionata davanti a Palazzo Tursi.

Baby gang in città, Murolo (FdI): “Più sicurezza, condanne severe e piani formativi mirati”

Super User 14 Febbraio 2022 757 Visite

A pochi giorni dalla Giornata internazionale contro il bullismo ed il cyberbullismo, si torna a parlare di reati compiuti da minori: i responsabili della recente aggressione avvenuta in piazza Solari sono infatti ancora giovanissimi, tra questi anche un 15enne che ha sferrato un pugno in pieno volto alla vittima del furto.

“Colpisce che gli autori di questi gesti siano adolescenti - commenta Giuseppe Murolo, responsabile regionale cultura e innovazione di Fratelli d’Italia - ma ormai è sempre più frequente sentire di atti violenti perpetrati da adolescenti”.

“C’è certamente bisogno - continua Murolo - di maggiore sicurezza, le direttive del ministro degli Interni devono poter garantire a tutti i cittadini di poter contare sulla presenza delle forze dell’ordine, lasciando che queste operino al meglio. Cosa che attualmente non sembra essere priorità di un governo che non riesce ad intervenire ove serva – penso ai vari rave party – mentre viene chiesto di intervenire su manifestazioni anche quando pacifiche. Ma soprattutto si deve passare anche per pene più severe e certe. Nel caso specifico, va poi posto l’accento su una ricerca di formazione e recupero per il futuro adulto: “I ragazzi, seppur minorenni, sono consapevoli di ciò che stanno facendo. Spesso, le famiglie sono problematiche e quindi in parte concausa di azioni irregolari. In questi casi bisogna dare sostegno all’intero nucleo, ma senza troppa indulgenza nei confronti dell’atto”.

Per Murolo famiglia e scuola giocano un ruolo fondamentale nell’educazione dei giovani: “Per i ragazzi che frequentano la scuola, sarebbe bene prevedere piani di sensibilizzazione che vadano oltre la lezione impartita dietro i banchi, ma sfruttino sistemi accattivanti e coinvolgenti come il teatro, il dialogo aperto. Mettendo anche a disposizione uno psicologo a cui rivolgersi in modo anonimo”.

Ma Murolo non pensa soltanto ai ragazzi: “Sin dalla scuola materna e dalle elementari, i bambini devono essere aiutati a maturare senso civico e valoriale ed in questo trovo il lavoro delle insegnanti fondamentale, ma a volte sottostimato. Spesso solo grazie alla propria buona volontà e ad un impegno personale le insegnanti scuola infanzia riescono a creare percorsi educativi ‘allargati’. Senza dimenticare non essere sempre semplice il rapporto con le famiglie e soprattutto quello con le direzioni, troppe volte lontane dai contesti o timorose di scontrarsi con genitori e sistema”.

“Che siano pratiche derivate da uno studio universitario, come pure dalla lunga esperienza - tiene a precisare Murolo, visto il contesto misto assunzionale che oggi prevede una laurea umanistica, un tempo non necessaria - queste insegnanti hanno una spinta in più e svolgono la professione con la giusta passione, scontrandosi di frequente con regole che non tengono conto delle diverse situazioni, dei contesti sociali in cui esse operino, della distanza cui si trovano gli uffici decisori”.

“L’acquisizione ed il rafforzamento di valori passano anche dalla funzione dello sport, che non è solo allenamento e sanità fisica, ma anche socialità, rispetto delle regole e obiettivi da raggiungere tra divertimento e fatica. In tal senso, poi, si potrebbero prevedere corsi di autodifesa nelle scuole medie e superiori”, conclude Murolo.

Via Lugo, Rossi (Lega): “Il Comune interverrà sul rifacimento del campo”

Super User 14 Febbraio 2022 707 Visite

"Fin da quando ero un consigliere municipale ho seguito con attenzione le dinamiche legate al campo di via Lugo e alle case popolari che lo circondano. Come consigliere comunale ho lavorato per chiedere un restyling generale del campo, compresi anche l'implementazione degli spogliatoi e la creazione di una tribuna ad oggi assente.

Ringrazio l'Assessore Piciocchi che dopo varie riunioni con il sottoscritto e l'associazione che gestisce l'impianto, siamo riusciti a confermare la partenza dei lavori per una riqualificazione non solo del campo ma di tutta la zona intorno anche dal punto di vista sociale, data l'ubicazione al centro di un quartiere popolare.

Sicuramente bisognerà lavorare per accentrare al Comune la gestione dell’ex circoscrizione di San Teodoro anch’essa sita in via Lugo (oggi mal gestita dal municipio in quanto è sottoutilizzata e spesso chiusa) per farla diventare un punto di ritrovo e di aggregazione per gli abitanti (anziani e famiglie) attraverso il comitato dei residenti, così come gli spazi vicino al campo anch’essi sotto utilizzati nei quali già operano le associazioni Centro west e Gigi Ghirotti, da anni il quartiere attende la creazione di un distaccamento della Polizia Locale". Lo dichiara in una nota il vice capogruppo della Lega in comune, Davide Rossi.

Vaccini ai bambini, i pediatri del Gaslini rispondono alle domande dei genitori

Super User 14 Febbraio 2022 722 Visite

Torna al Gaslini di Genova l’iniziativa “Vaccinazione anti covid e bambini, dal Gaslini la parola ai medici” organizzata da Regione Liguria, Alisa e dall’ospedale pediatrico per rispondere a domande e dubbi delle famiglie sulla vaccinazione pediatrica. Dopo il primo evento organizzato il 16 dicembre scorso, l’appuntamento con gli esperti e i rappresentanti dei pediatri di libera scelta torna oggi, lunedì 14 febbraio, alle 18.00.

L’evento, moderato dal giornalista de Il Secolo XIX Guido Filippi, sarà trasmesso in diretta da diverse testate giornalistiche locali e diffuso anche attraverso i canali social di Regione e dell’ospedale Gaslini. Interverranno gli esperti dell'Istituto pediatrico, dell''Ordine dei medici e i pediatri di libera scelta che avranno il compito di rispondere alle domande dei genitori e dei familiari dei bambini under12 in relazione alla vaccinazione anti Covid: le procedure da seguire per la vaccinazione dei bambini con maggiori fragilità, ad esempio in caso di allergie, diabete, intolleranze alimentari o asma, i comportamenti corretti in caso di febbre o mal di testa dopo la somministrazione, oppure se sia opportuno vaccinare i bambini che abbiano contratto il Covid-19 oppure, ancora, se sia preferibile aspettare la validazione di nuovi vaccini, le modalità di prenotazione, i diversi punti vaccinali dedicati su tutto il territorio, gli effetti a lungo termine che si stanno osservando sui bambini a causa dell’isolamento sociale durante le prime ondate della pandemia.

Un’iniziativa fortemente voluta e organizzata da Regione nell’ambito della campagna vaccinale per i piccoli nella fascia 5 -11 anni: ad oggi sono 21.431 i bambini vaccinati in Liguria, circa 1 su cinque rispetto alla popolazione complessiva in quella fascia di età.

“Dai dati sulla vaccinazione dei bambini risulta evidente che ci siano ancora dubbi o timori da parte delle famiglie - afferma il presidente della Regione Liguria e assessore alla Sanità Giovanni Toti - e, per questo, anche alla luce delle nuove regole sulla scuola varate dal governo, abbiamo ritenuto utile ripetere l’iniziativa che avevamo realizzato subito dopo il via libera al vaccino pediatrico. Certamente il virus ha circolato molto tra i bambini, molti dei quali hanno contratto la malattia, rimandando quindi il momento della vaccinazione. Riteniamo comunque che rimanga la necessità, oggi come allora, di informare i genitori, in modo che possano compiere per i loro figli una scelta consapevole sulla base di informazioni qualificate e non per sentito dire o sulla base del passaparola o di frasi lette sui social o su internet, senza fondamento. Per questo, il nostro invito è sempre di rivolgersi al pediatra di famiglia o al medico di medicina generale, professionisti che sono presenti anche negli hub vaccinali allestiti sul territorio e dedicati alla vaccinazione dei più piccoli”.

A rispondere alle domande delle famiglie saranno i massimi esperti del Gaslini, che hanno affrontato in prima linea in questi due anni di pandemia da Covid-19, il Direttore Scientifico dell’Ospedale Pediatrico Gaslini Angelo Ravelli, il Responsabile UOC Malattie Infettive Elio Castagnola, il Responsabile del Centro di Allergologia Mariangela Tosca, insieme ai professionisti dell’Ordine dei Medici –Alessandro Bonsignore, Presidente Omceo Genova e Fromceo Liguria, Gianni Semprini, Pediatra e Consigliere Omceo Genova – e ai pediatri di libera scelta, primo e fondamentale punto di contatto tra le famiglie e il sistema sanitario regionale - Michele Fiore, segretario regionale ligure della Fimp (Federazione italiana medici pediatri) e Alessandro Giannattasio, segretario regionale della Federazione CIPe-SISPe-SINSPe.

“L’ospedale Gaslini si è messo a disposizione delle famiglie, in sinergia con le istituzioni, con l’Ordine dei medici e con i pediatri di libera scelta – afferma il direttore scientifico dell’Ospedale Pediatrico Giannina Gaslini Angelo Ravelli -. Riteniamo fondamentale proteggere anche i bambini dal Covid-19. Sebbene i più piccoli sviluppino raramente forme gravi dell’infezione ricordiamo tuttavia che esistono le forme infiammatorie più tardive, che possono essere anche molto gravi e che il vaccino ne riduce la frequenza, impedendo la prima infezione”.

Al Gaslini, insieme al percorso, già operativo, di vaccinazione dei bambini allergici a medio ed alto rischio e ‘ultrafragili’, è attiva anche una linea vaccinale per tutti i bambini senza profili di rischio presso il tendone allestito in piazzale Tolentino, fra l’entrata del pad.20 Ospedale di Giorno e l’uscita nord dell’ospedale, dal lunedì al venerdì dalle 8.50 alle 18.20.

 

Le prenotazioni sono attive attraverso i consueti canali già in uso:

online su www.prenotovaccino.regione.liguria.it

sportelli Cup di Asl/Aziende ospedaliere

farmacie che effettuano il servizio Cup

numero verde 800 938 818

Vaccini, Toti: “Continua a calare l’incidenza dei positivi, si scende sotto i 900 casi in tutte e quattro le province”

Super User 13 Febbraio 2022 586 Visite

 

“Continuano le vaccinazioni in Liguria: coloro che hanno effettuato il ciclo vaccinale completo ammontano all’84,03% per un totale di 1.229.682, mentre si attesta al 59,97% la percentuale di liguri che ha effettuato la dose booster, pari a 887.672 sul totale della platea Istat (over 5 anni) che ammonta a 1.463.435. Numeri molto importanti che si sono ottenuti grazie all’enorme sforzo delle nostre strutture e degli operatori sanitari, grazie ai quali oggi abbiamo potuto togliere le mascherine all’aperto”. Lo ricorda il presidente di Regione Liguria e assessore alla sanità Giovanni Toti, facendo il quotidiano punto sui vaccini.

“Per quanto riguarda la vaccinazione divisa per fasce - continua il presidente – il 96,52% degli over 80 ha effettuato il ciclo vaccinale completo, l’86,79% della fascia 70 – 79 anni, l’88,87% della fascia 60 /69 anni, l’87,68% della fascia 50/59, l’83,48% della fascia 40/49 anni, l’85,54% della fascia 30/39 anni, il 91,46% della fascia 20/29 anni, l’83,78% della fascia 12-19 e il 15,85% della fascia 5/11 anni. Numeri molto significativi a cui si aggiungono quelli che hanno effettuato la dose booster che a livello giornaliero risultano ancora molto alti, attestandosi intorno alle 4.000 dosi”.

Intanto continuano a calare i nuovi positivi in Liguria giunti a quota 1214 su 11.202 tamponi di cui 3.046 molecolari e 7.956 antigenici rapidi. Sul totale di positivi 162 risultano in Asl 1, 201 in Asl 2, 527 in Asl 3, 150 in Asl 4 e 169 in Asl 5. Diminuisce anche l’incidenza settimanale con 838 casi ogni 100.000 abitanti, scendendo sotto i 900 casi in tutte e quattro le province.

Per quanto riguarda gli ospedalizzati si attestano a 598, di cui 26 in terapia intensiva, con una diminuzione di 26 unità rispetto al giorno prima. Diciannove i non vaccinati ricoverati in terapia intensiva, tre i deceduti.

Futuro centrodestra, Toti: “Leggo retroscena e scenari che confondono. Sbaglia chi mi accusa di voler rompere la coalizione”

Super User 13 Febbraio 2022 857 Visite

Così scrive Giovanni Toti sulla sua pagina Facebook:

Leggendo i giornali, trovo retroscena e scenari sul futuro del centrodestra ligure che confondono piani diversi: presente e futuro, realtà e suggestioni. Una commistione tale da confondere chi volesse avere un quadro esatto della situazione, che provo a riepilogare qui sotto”.

Primo: chi accusa la Lista Toti-Cambiamo, primo partito della Liguria, di voler rompere la coalizione che dal 2015 vince e governa la nostra Regione e le nostre principali città non solo sbaglia, ma lo fa in malafede. Noi siamo il fulcro e il primo partito di questa coalizione. E da sempre lavoriamo per salvaguardarla e semmai allargarla, mai ridurla o restringerla.

Secondo: la Lista Toti-Cambiamo ha già dichiarato, senza nessuna condizione, che appoggerà tutti i Sindaci della nostra coalizione che hanno governato con noi questi anni difficili. Non siamo noi, ma semmai altri a mettere in discussione alleanze e candidature. Per noi “squadra che vince non si cambia”. Anche perché dove i partiti hanno fatto più di una bizza, i cittadini non hanno apprezzato…

Terzo: prima della mia candidatura in Regione Liguria nel 2015 (e con la sola eccezione nel 2000 della vittoria di Sandro Biasotti) il centrodestra dei partiti in questi territori ha vinto davvero poco o niente. Grazie alla capacità di buon governo dimostrata in questi anni e alla disponibilità ad allargare a tanti soggetti la nostra squadra, il centrodestra oggi guida circa l’80% della Regione. Chi ha nostalgia del passato non lavora per la coalizione, ma per far tornare a vincere la sinistra. Se poi qualcuno stava meglio all’opposizione, senza nessuno che gli facesse ombra, lo dica.

Quarto: le alleanze con cui ogni Sindaco deciderà di correre alle amministrative dipendono dal Sindaco stesso: noi a differenza di altri non poniamo veti, ma neppure imponiamo nulla. Ogni primo cittadino avrà il nostro appoggio a prescindere dalle sue scelte, sulla base del programma e dell’esperienza politica di questi anni.

Quinto e ultimo: se qualcuno per interesse di partito o proprio, per gelosia personale o rivalità, per conquistarsi un po’ di visibilità ritiene di anteporre le proprie ragioni di parte o di partito a quelle collettive sbaglia per sé ma sbaglia soprattutto per i liguri che hanno scelto il nostro governo. Un impegno che noi non tradiremo mai e che mi vedrà portare avanti questo progetto fino al 2025, anno in cui la parola tornerà agli elettori in Regione. E magari anche oltre.

A meno che qualcuno non ritenga questa esperienza finita già oggi, e in questo caso il voto è l’unica e immediata strada.

Buona domenica, di lavoro per una Liguria migliore.

Conferenza del candidato sindaco centrosinistra, Corso: “Inesattezze e gaffe, Dello Strologo dice poco e studia meno”

Super User 13 Febbraio 2022 1061 Visite

“Il candidato sindaco Dello Strologo dice poco e studia meno. Le inesattezze sui costi del tram a Genova sono imbarazzanti così come le gaffe sulle aree abbandonate. Sulla presenza di donne poi siamo ai soliti proclami di sinistra sulla parità di genere e le lotte alle diseguaglianze: sul palco con Dello Strologo una decina di uomini e una donna. Sulla viabilità c’è poco da dire: a parità di costo si fanno 96 km con l'opportunity charging contro i 30 km del tram. Molte città europee stanno passando al sistema che sarà adottato a Genova abbandonando lo sviluppo di linee tranviarie. A Ginevra, per esempio, dove Dello Strologo ha spedito a studiare la mancata candidata Lodi e altri alleati. Sulle aree abbandonate poi dovrebbe ricordare bene cosa ha lasciato il PD in eredità: Mercato di Corso Sardegna, Hennebique, Ex Miralanza, buco di San Martino... Tutti ‘capolavori’ di desolazione che il sindaco Marco Bucci sta rimettendo in sesto. Per una città che è cresciuta e che continuerà a crescere nei prossimi 5 anni col centrodestra unito”. Lo dice in una nota Francesca Corso, consigliera comunale a Genova della Lega e presidente commissione pari opportunità.

Amministrative, M5S Genova: “Con Ariel Dello Strologo siamo pronti a raccogliere la sfida”

Super User 12 Febbraio 2022 860 Visite

 

“Depositi costieri, trasporto pubblico, Gronda: sono bastati questi tre temi, insieme a sviluppo, inclusione, lotta alle diseguaglianze e giustizia sociale, per farci capire di aver fatto la scelta giusta. Ariel Dello Strologo condivide la nostra visione di Genova. Una Genova che chiede a gran voce che i depositi chimici non vengano spostati da un quartiere popoloso a un altro, ma che si trovi una soluzione portuale lontana dalle case. Una Genova che chiede una rete tramviaria moderna. E una Genova per la quale il progetto della Gronda va rivisto: bene, come abbiamo sempre detto, la prima parte che sappiamo essere davvero necessaria, ma non il secondo lotto che risulta invece del tutto superato dalle infrastrutture attuali. Con Ariel Dello Strologo siamo pronti a raccogliere la sfida per cambiare il volto della nostra città”. Così, i consiglieri comunali del M5S: il capogruppo Luca Pirondini con i colleghi Maria Tini, Fabio Ceraudo e Stefano Giordano a margine dell’odierna conferenza stampa che si è tenuta oggi a Palazzo Ducale con le sigle che sostengono la candidatura di Ariel Dello Strologo.

Gruppo Vince Genova: “Dello Strologo disorientato quando l’unico orientamento era quello della rassegnazione”

Super User 12 Febbraio 2022 921 Visite

“Il tentativo che il candidato delle sinistre sta portando avanti proponendosi come elemento di novità per le imminenti elezioni amministrative appare davvero mal riuscito. Non solo è a tutti gli effetti un candidato di partito, ma è stato uno dei rappresentanti nominati dalla giunta dell’immobilismo prima dell’arrivo di Marco Bucci a Palazzo Tursi. L’armamentario delle sue prime argomentazioni è totalmente in linea con la pochezza espressa dall’opposizione in questi cinque anni di consiglio comunale”. Così si legge in una nota del gruppo Vince Genova a Tursi.

“Parla di ‘patina di efficienza’ - prosegue la nota - quanto il ‘modello Genova’ è diventato sinonimo di competenza, managerialità e concretezza a livello nazionale e non solo. Si dice paladino dell’ambientalismo, quando il suo partito ha lasciato l’azienda dedita all’igiene urbana con i bilanci totalmente sfasciati e con nessun investimento programmato. Parla di una città disorientata, quando l’unico orientamento ereditato dalla precedente gestione sinistra era verso la stagnazione e la rassegnazione. Dice che non s’è visto alcun cambiamento, quando la Giunta Bucci ha dato finalmente una speranza a questa città, prendendo decisioni e avviando opere che rimarranno nella storia di Genova: dal waterfront di levante, alle dighe di begato, dal Campasso a Bolzaneto.

“Questa Giunta ha attirato investimenti e finanziamenti come non mai, grazie alla sua intraprendenza progettuale e alla sua visione – o, meglio, “vision” come ama dire il nostro Sindaco”, conclude il gruppo.

 

 

Covid, Toti: “Grazie ai vaccini oggi possiamo togliere le mascherine all’aperto”

Super User 12 Febbraio 2022 721 Visite

“Ammontano a 1.229.054 i liguri che hanno completato il ciclo vaccinale, pari all’83,98% della popolazione. Mentre quelli che hanno fatto la dose booster sono 875.823, cioè il 59,85%. Grazie alle vaccinazioni oggi è possibile circolare di nuovo senza mascherina, naturalmente bisogna usare il buon senso nei luoghi chiusi perché negli ospedali e nelle terapie intensive si continua a lottare. I casi stanno però diminuendo, naturalmente ci vorrà ancora qualche giorno per essere fuori da questa ondata e soprattutto per vedere gli effetti sull’occupazione delle terapie intensive”. Lo dici il presidente di Regione Liguria e assessore alla sanità Giovanni Toti.

“I liguri che hanno fatto almeno una dose – continua Toti – ammontano a 1.273.056 pari all’87% - continua Toti – Numeri molto importanti che oggi ci consentono di aver meno paura del virus che comunque continua a circolare e verso il quale non dobbiamo ancora abbassare la guardia”.

Sono 190.000 i liguri over 5 che, ad oggi, non si sono vaccinati, pari al 13%, mentre nella fascia 5 /11 la cui popolazione complessiva ammonta a circa 80.000 i vaccinati sono 21.707 e 23.591 coloro che si sono prenotati.

Per quanto riguarda i dati delle ultime 24 ore: ammontano a 1.637 i nuovi positivi in Liguria, di cui 217 nella Asl 1 Imperiese, 317 nella Asl 2 Savonese, 678 di 15.515 tamponi di cui 3523 molecolari e 11.992 test antigenici rapidi. Sul fronte dei ricoveri diminuiscono gli ospedalizzati a quota 624 (- 38 rispetto al giorno precedente), stabili le terapie intensive a quota 29, di questi 21 non risultano vaccinati, quattro le persone decedute. In diminuzione anche le persone in isolamento domiciliare (- 1.922), aumentano i guariti. Diminuisce anche l’incidenza settimanale di casi positivi ogni 100.000 abitanti a quota 885, scendendo sotto i 900 casi in tre province.

Sociale, da Regione Liguria 350mila euro per il patto di sussidiarietà giustizia

Super User 12 Febbraio 2022 610 Visite

La Giunta regionale, su proposta dell'assessore alle Politiche Sociali Ilaria Cavo, ha deliberato lo stanziamento di 350.000 euro per la prosecuzione dell'attuale patto di sussidiarietà 'La rete che unisce' e per l'attivazione del nuovo patto di sussidiarietà giustizia finalizzato a dare continuità agli interventi di sostegno per persone detenute o sottoposte a misure di esecuzione penale esterna e per i loro familiari.

"Ancora una volta puntiamo sui patti di sussidiarietà come strumento di coprogettazione tra Regione e Terzo Settore - dichiara l'assessore alle Politiche Sociali Ilaria Cavo - E' un provvedimento molto atteso che si muove in due direzioni: da una parte consente la prosecuzione fino a marzo del progetto in corso, dall'altra avvia un nuovo procedimento amministrativo per coinvolgere il più ampio numero di realtà del Terzo Settore che intendano impegnarsi nell'attività a supporto di detenuti e persone in esecuzione penale esterna, nonché a minori sottoposti a provvedimenti penali in un percorso di coprogettazione".

Il progetto del patto di sussidiarietà si articola attorno ai temi dell’informazione, del sostegno e dell’accompagnamento, del miglioramento della qualità della vita in carcere, delle risorse alloggiative, della genitorialità ,della mediazione penale minorile, della giustizia riparativa, degli interventi di prevenzione e di contrasto alla criminalità minorile.

"Parliamo di un patto efficace e longevo giunto all'undicesima edizione e che non si è mai fermato nemmeno durante la pandemia - aggiunge Ilaria Cavo - In dieci anni 'La rete che unisce' ha seguito 14.300 persone, tra cui mille minori, coinvolgendo ben 45 organizzazioni del Terzo Settore e 179 tra operatori e volontari. Oggi molte delle misure di inclusione sociale rivolte a persone sottoposte a misure penali trovano il loro fondamento nel patto di sussidiarietà giustizia in grado di proporre interventi diretti ma anche indiretti, capaci cioè di facilitare azioni e provvedimenti che si integrano con le politiche di inclusione".

Bagarre nel centrodestra, quando Toti scriveva: “Cara Raffaella, mai dalla tua parte”

Super User 12 Febbraio 2022 1516 Visite

“Raffaella Paita mi chiede di scegliere da che parte stare! Cara Raffaella: mai dalla tua parte. Se il Pd non avesse perso oltre dieci anni in inutili chiacchiere e meschini interessi forse questa regione avrebbe qualche infrastruttura in più. Quanti sindaci di sinistra sono serviti a Genova per avere un timido sì alla Gronda?”. Così, nel lontano settembre 2018 (leggi), il governatore Giovanni Toti rispondeva su Facebook alla deputata renziana.

La politica muta velocemente, lo sappiamo. Ma queste parole stridono, e anche parecchio, con ciò che sta accadendo da alcune settimane a questa parte: ci riferiamo, ovviamente, all’abbraccio di Toti a Renzi per formare insieme il grande centro. Un accordo che addirittura potrebbe portare all’inserimento di renziani nelle liste comunali di Cambiamo alle prossime amministrative in Liguria.

Ma visto che ad ogni azione corrisponde una reazione, in questo caso non uguale ma certamente contraria, ecco il duro attacco degli alleati, Rixi (Lega), Rosso (FdI), Bagnasco (FI) e Costa (LP), sferrato con lo scopo di isolare il governatore. La battaglia fratricida però rischia non solo di far perdere credibilità a tutto il centrodestra ma anche di consegnare comuni importanti alla concorrenza.

Se a Genova non ci sono dubbi sul forte Bucci, nelle altre città liguri dove si andrà al voto, ad esempio La Spezia e Chiavari, il centrodestra potrebbe presentarsi diviso, perché non c’è ad oggi una condivisione sul candidato sindaco. A dirlo è lo stesso Toti, che forte del 22,6% raggiunto dalla sua lista alle scorse regionali - gli altri hanno raccolto: Lega 17,1%, Fratelli d'Italia 10,9%, Forza Italia-Liguria Popolare 5,3% - non intende indietreggiare di un passo.

Dicendo che è disposto ad andare a elezioni anticipate pur di difendere il suo progetto del nuovo centro, il governatore aveva già annunciato le sue intenzioni ‘belliche’ durante una segretissima riunione riservata ai totiani che siedono in Regione Liguria. 

Affermazione che aveva fatto subito tremare le gambe ai presenti, ai quali sono venuti in mente i denari spesi e le forze impegnate per farsi eleggere. Ma presto lo spavento si è diffuso tra tutti gli assessori e consiglieri regionali, che insieme formano il partito che qualcuno ha chiamato degli “11mila euro al mese”.

Precisiamo: possono essere anche di più, ma sempre lordi (come riporta la tabella sotto)

Pandemia, Toti: “Tutti gli indicatori sono in netto miglioramento, Liguria rimane in zona gialla”

Super User 11 Febbraio 2022 667 Visite

“Il quadro epidemiologico è in netto miglioramento, tutti i dati relativi al Covid sono in calo e quindi la situazione in Liguria è buona. La nostra regione viene confermata in zona gialla e sarà così ancora per lungo tempo: la zona bianca ha parametri da cui siamo ancora lontani e quella arancione non è più un tema all’ordine del giorno anche se lo è stato in alcuni momenti di picco di questa quarta ondata ma grazie al lavoro della task force, di tutte le aziende sanitarie e ospedaliere e di tutti i nostri operatori, impegnati non solo nella gestione ospedaliera ma anche nella campagna vaccinale e nell’attività legata ai tamponi, abbiamo retto ad un gennaio abbastanza pesante in modo straordinariamente efficace”. Così il presidente della Regione Liguria e assessore alla Sanità Giovanni Toti ha tracciato il quadro della situazione dell’emergenza covid nella nostra regione.

“In tre province su quattro – aggiunge Toti – l’incidenza settimanale scende sotto i 900 casi ogni 100mila abitanti, cala costantemente nei numeri anche la pressione ospedaliera, con una diminuzione talvolta meno che proporzionale su alcune specialità come le terapie intensive: questo è dovuto anche al fatto che, come diciamo da tempo, alcuni pazienti sono ricoverati ‘con’ il covid riscontrato nel momento dell’accesso in ospedale ma non ‘per’ il covid e quindi la loro degenza dipende da altre patologie. Su questo aspettiamo che il Governo possa opportunamente intervenire adeguando la normativa in modo da poter avere un cruscotto di dati maggiormente veritiero. Abbiamo avuto un alleggerimento anche negli screening scolastici che stanno tornando ad un livello di migliore accettabilità anche se il numero di tamponi rimane elevato”. Il presidente Toti aggiunge: “Auspico che nelle prossime settimane il Governo proceda con ulteriori aggiornamenti normativi rispetto ai temi posti ai tavoli tecnici per addivenire a qualche soluzione: penso, ad esempio, ad una semplificazione sia del regime degli isolamenti e delle quarantene sia della casistica e della contabilità dei pazienti Covid nei nostri ospedali”.

“Oggi è il primo giorno senza obbligo di mascherine all’aperto – aggiunge il governatore - e penso che questo vada festeggiato come un segnale psicologico di liberazione anche se la prudenza è sempre opportuna. Per la terza volta dall’inizio della pandemia, lo sforzo del sistema sanitario regionale sarà quello di rimettersi in moto per garantire il ritorno alla piena normalità nelle prestazioni sanitarie in elezione, che in quest’ultima ondata non si sono mai interrotte e quindi siamo più vicini agli obiettivi. Il piano Restart, varato l’estate scorsa quando speravamo in un inverno più tranquillo di quello che abbiamo vissuto, ha comunque prodotto buoni risultati in alcune specialità con prestazioni che sono tornate ai livelli pre pandemici. Non dimentichiamo – conclude – che abbiamo in pancia ancora 700 pazienti circa, quindi lo sforzo dei nostri sanitari è tutt’altro che finito”.

 

Filippo Ansaldi, direttore generale Alisa
Il quadro epidemiologico nelle ultime due settimane è stato caratterizzato da una diminuzione della pressione ospedaliera. Si vede bene dall’andamento dei ricoveri covid-19: in due settimane abbiamo perso il 25% dei nuovi ingressi in ospedale. Questo si riflette ovviamente su quello che accade a livello dei posti letto occupati. Rispetto al picco del 25 gennaio c’è un numero di posti occupati in media intensità diminuito del 17%. Rispetto al picco delle terapie intensive, registrato intorno al 10 gennaio, il calo è del 36%.

Osservando l’andamento della pandemia nelle diverse zone della Liguria: Confermiamo che in Asl 1 e 2 l’epidemia è stata precoce: picco a metà gennaio. A fine gennaio c’è stato il picco in area metropolitana genovese, così come nel levante, in Asl 4 e 5, dove però il numero di ricoveri in rapporto al numero di abitanti è stato molto più basso: poco più della metà rispetto alle altre aree della Liguria. Ma anche qui la curva ha iniziato a scendere.

 

Angelo Gratarola, responsabile Dipartimento interaziendale regionale di emergenza-urgenza e direttore dell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale Policlinico San Martino
Si chiudono queste settimane con una decisa riduzione della circolazione virale, in cui gli ospedali iniziano a vedere un rallentamento del passaggio di pazienti con sintomatologia Covid correlata. La riduzione nella media intensità è in atto ormai da circa 15 giorni in maniera decisa, mentre la terapia intensiva tende a fare più fatica. Questo è legato a due ordini di ragioni: la prima è che i malati in terapia intensiva, per la complessità dei quadri clinici, tendono ad avere tempi di degenza e criteri di dimissibilità molto più complicati rispetto alla media intensità. La seconda ragione è che noi abbiamo ormai ricoverato una quota che supera il 20% di pazienti che sono positivi al Covid; pazienti che non hanno la malattia, ma essendo positivi devono essere necessariamente posizionati nelle terapie intensive che abbiamo dedicato a questo tipo di patologia. Vedremo ridursi nelle prossime settimane il numero nelle terapie intensive, ma con una lentezza maggiore rispetto a quello che accadrà nella media intensità. Le prossime settimane saranno strategiche perché gli ospedali dovranno necessariamente cominciare a ritrasformare i posti letto e ridare la mission originale ai reparti, per lavorare e gestire al meglio i pazienti non Covid, tornando così alle condizioni originarie. Si spera che questo avvenga il più rapidamente possibile.

  

Matteo Bassetti, responsabile del Dipartimento interaziendale regionale di Malattie Infettive e direttore della Clinica di Malattie Infettive dell’Ospedale Policlinico San Martino
La situazione nei reparti di Malattie Infettive è di assoluta calma. In questa settimana ci sono state più dimissioni che ricoveri, mentre la durata dell’ospedalizzazione si è ulteriormente ridotta rispetto alla settimana scorsa, arrivando ad avere degenze della durata di 3-4 giorni. Ciò significa che sia la variante Omicron, che oggi è il 98% in Liguria, che la grandissima protezione vaccinale incidono moltissimo anche sulla durata delle ospedalizzazioni. Ancora questa settimana dobbiamo purtroppo piangere decessi nel nostro reparto di persone non vaccinate, anche di età molto avanzata. Trovare un signore di 80 anni nel febbraio 2022 non vaccinato fa molto male sia a chi si è speso per la campagna vaccinale sia per chi ha deciso di non vaccinarlo. Questa settimana è iniziata la somministrazione del Paxlovid, il secondo farmaco antivirale orale a nostra disposizione, così come è continuata la somministrazione del Molnupiravir e degli anticorpi monoclonali, anche se per questi farmaci si è registrata una flessione nell’uso, legata inevitabilmente alla riduzione dell’incidenza e anche delle richieste e delle necessità. Vi riporto il report di AIFA, che colloca la Liguria nuovamente al primo posto in Italia per la prescrizione del Molnupiravir. Sottolineo inoltre come abbia funzionato e stia continuando a funzionare molto bene la collaborazione con i medici di medicina generale, che ringrazio per lo straordinario lavoro svolto. Un ultimo dato sull’organizzazione del reparto di Malattie Infettive: noi siamo già da 10 giorni al 75% di patologia non Covid e al 25% di patologia Covid. Non dimentichiamo infatti che le malattie infettive continuano ad essere molto frequenti. La capacità di invertire la rotta e recepire pazienti non Covid sarà fondamentale per dare una risposta a tutti quelli che soffrono anche delle altre malattie infettive. Preciso, infine, che al San Martino abbiamo sempre avuto almeno il 50% dei posti letto, anche nel momento delle più grandi emergenze, destinati ai pazienti non Covid.

Sanità, Toti risponde a Tosi: “Nei due anni di pandemia la nostra comunicazione non si è fermata un giorno”

Super User 11 Febbraio 2022 680 Visite

“Evidentemente il consigliere regionale Tosi non ha seguito con la dovuta attenzione l’attività costante, capillare, continua della Giunta regionale e dell’assessorato alla salute per fronteggiare l’emergenza Covid nel biennio 2020 – 2021. Dal 23 febbraio, data del primo punto Covid e della prima ordinanza in materia di coronavirus per la chiusura delle scuole e la sospensione delle manifestazioni pubbliche, l’attività della Giunta regionale non si è mai fermata un solo giorno, monitorando costantemente la situazione nazionale e locale. Il consigliere Tosi evidentemente ha fatto uso smodato di smart working perché in caso contrario saprebbe che in piazza de Ferrari tutte le sere la presidenza, insieme ai tecnici e ai direttori generali, ha seguito momento per momento l’andamento del virus, fornendo informazioni costanti e aggiornate ai cittadini sulle misure urgenti adottate, sui comportamenti da seguire, sui servizi offerti e su tutto quanto stava accadendo a livello locale, nazionale e internazionale. Gli stessi consiglieri che si lamentano, durante il lockdown non solo non andavano in ufficio, ma non facevano nemmeno lo sforzo di alzarsi dal divano e collegarsi alle varie commissioni. E quando il paese è ripartito, o iniziava a ripartire, il consiglio era ancora chiuso e il consigliere Tosi comodamente a casa da dove è facilissimo dare consigli, si sa. Quando io non ero in consiglio, invece, sia durante il lockdown, sia durante tutte le fasi della pandemia, ero a lavorare dal mattino alla sera con la task force sanitaria, con gli uffici e i tecnici. Le luci del mio ufficio restano accese fino a tardi, e basterebbe lavorare fino a tardi per vederlo”. Così il presidente di Regione Liguria e assessore alla sanità Giovanni Toti, rispondendo al M5S.

“Da inizio pandemia – continua Toti - sono stati 2868 i comunicati diffusi dall’Ufficio stampa della Giunta regionale nel biennio 2020 – 2021 e 504 i punti stampa Covid. Una media di 150 comunicati stampa al mese, a cui si aggiungono quasi 5000 post su Facebook, per fare in modo che la popolazione potesse essere costantemente informata attraverso tutti i canali di comunicazione a disposizione. Non è un caso infatti che risultiamo, tra le prime regioni con il maggior numero di follower in proporzione al numero di abitanti, a dimostrazione che abbiamo svolto un grande servizio di pubblica utilità che ci è stato riconosciuto da tutti. Anche dopo il momento clou della pandemia, in Regione tutti gli uffici hanno fatto uno sforzo straordinario per sensibilizzare i liguri su temi fondamentali come la prevenzione, i vaccini, la donazione del sangue. Forse il consigliere Tosi ha passato troppo tempo a casa durante la pandemia, se no si sarebbe accorto e sarebbe stato suo compito farlo, che Regione Liguria ha fornito un’informazione a 360 gradi comprese le dirette Facebook per fare in modo che la popolazione fosse costantemente informata grazie alla presenza di esperti, tra medici di medicina generale, pediatri, specialisti, epidemiologi”.

“Inoltre abbiamo fatto in modo di arginare il più possibile la diffusione di fake news che hanno tristemente caratterizzato questi ultimi anni, grazie a un dialogo costante e proficuo con i media – continua Toti - Per non parlare poi del grande lavoro effettuato dai nostri uffici, come l’Ufficio relazioni con il pubblico che in un anno ha fornito risposte il più possibile puntuali ai cittadini, ricevendo più di 6 mila persone, smistando 7 mila telefonate che vertevano per la maggior parte sui temi sanitari. E allora forse il consigliere Tosi dovrebbe scendere sulla terra e rendersi conto delle enormi responsabilità che comporta governare una regione. D'altronde si sa è sempre più facile ergersi a giudice quando non si ha l’onere di prendere decisioni”.

Ministero stanzia 1,45 milioni per la cultura, assessore Grosso: “Il Comune di Genova avrà un ruolo centrale”

Super User 11 Febbraio 2022 903 Visite

Quasi un milione e mezzo di euro, 1,45 per la precisione, per progetti culturali a Genova, città metropolitana. Li ha stanziati il Mic, il Ministero della Cultura, e serviranno a sostenere in primavera la “ripartenza” di musica, danza, teatro nelle periferie.

L’intervento - che fa parte di complessivi 22,2 milioni, destinati anche ad altre 13 realtà - è stato deciso per dare ossigeno ad attività culturali che hanno una valenza sul territorio sia sotto il profilo dell’inclusione sociale che dell’occupazione e della promozione culturale.

“Si tratta di settori fortemente colpiti in questo periodo di emergenza pandemica - sottolinea l’assessore alle Politiche culturali Barbara Grosso -; settori, voglio sottolinearlo, strategici per la ripartenza della città, sia perché rappresentano un volume di attività ragguardevole e poi perché concorrono a valorizzare il nostro patrimonio culturale elevando la qualità della vita in tutto il territorio genovese. Ora andiamo avanti con l’Accordo di programma tra la Direzione generale Spettacolo e Genova, comune capoluogo della città metropolitana. Saremo poi in prima fila come amministrazione comunale per predisporre i bandi pubblici e definire le modalità di erogazione di questi fondi sul nostro territorio. Il Comune avrà come sempre un ruolo centrale”.

Elezioni comunali, il centrodestra unito conferma il sostegno a Bucci

Super User 11 Febbraio 2022 1014 Visite

Si sono riuniti i coordinatori regionali dei partiti della coalizione di centrodestra, Edoardo Rixi (Lega), Matteo Rosso (Fratelli d’Italia), Carlo Bagnasco (Forza Italia) e Andrea Costa (Noi con l’Italia), per analizzare la situazione politica sul percorso verso le elezioni amministrative di primavera a Genova, La Spezia e Chiavari. Alla riunione non ha partecipato il governatore Giovanni Toti, ormai escluso dagli incontri del centrodestra dopo il suo avvicinamento ai renziani.

Tutti, in maniera concorde, hanno valutato il miglior approccio comune all’appuntamento elettorale. Piena sintonia sul sostegno al sindaco Marco Bucci a Genova, piena sintonia su un candidato comune a Chiavari mentre per La Spezia è stato già fissato per venerdì 18 febbraio un incontro tra i coordinatori regionali e i responsabili locali delle forze politiche del centrodestra.

Sanità, consigliere regionale Tosi (M5s): “Toti assente per 36 sedute su 44”

Super User 11 Febbraio 2022 662 Visite

“Credo che per l’assessore in carica sia arrivato il momento di dimettersi e lasciare l’incarico a una figura competente e di alto profilo che possa essere presente e possa onorare al meglio l’assessorato più importante per la salute dei cittadini: quello alla Sanità”. Lo dichiara il capogruppo regionale del M5S Fabio Tosi, commentando i dati sulle presenze dell’assessore competente alla II Commissione dal 2020 a oggi.

“Si fa presto a fare gli onori di casa sventolando bandiere e prendendosi meriti che non si hanno. Troppo facile, poi, farlo senza rispettare gli impegni presi nei confronti del lavoro dei consiglieri regionali, delle istituzioni e dei cittadini. Quello che sosteniamo da tempo è certificato dai numeri: su 44 commissioni dedicate e svolte, l’assessore Toti ha fatto registrare 8 presenze (pari al 18,2%) e ben 36 assenze (81,2%)”, conclude Tosi.

Pari opportunità, nasce in ALFA l’osservatorio regionale di genere

Super User 11 Febbraio 2022 717 Visite

Nasce in ALFA, Agenzia per il lavoro, la formazione e l'Accreditamento di Regione Liguria, l’Osservatorio di Genere, previsto da una risoluzione del Consiglio regionale approvata all’unanimità: la Risoluzione n.1 del 2021 si collega, infatti, all’articolo 4 della legge regionale che definisce il Sistema regionale di monitoraggio della dimensione di genere e dispone l'istituzione di Sezioni di genere all'interno degli Osservatori regionali, in materia di formazione professionale, attività economiche e mercato del lavoro.

Alla presenza degli stakeholder, dei dirigenti e dei funzionari di ALFA e di Regione Liguria, gli assessori regionali Simona Ferro, con delega alle pari opportunità, Ilaria Cavo, con delega alla formazione, Gianni Berrino, con delega al lavoro hanno voluto illustrare le rispettive idee di progettare azioni e politiche integrate pur nel rispetto delle singole competenze.

“La presenza dei colleghi assessori Ilaria Cavo e Gianni Berrino è la chiara testimonianza della volontà di Regione di lavorare in sinergia e a tutto tondo, anche attivando le necessarie leve della formazione e delle politiche del lavoro, con la finalità di progettare azioni di inclusione e percorsi di valorizzazione - commenta l’assessore Simona Ferro -. Sono molto felice di poter vedere nascere questo osservatorio che ha il compito di monitorare il mercato del lavoro per fornire dati oggettivi a chi poi dovrà deliberare in materia. Sono sicura che la composizione pubblico/privato del tavolo garantirà una via privilegiata per l’attuazione delle politiche di genere nel mondo del lavoro che vadano nella direzione richiesta dal Consiglio Regionale e creare così uno strumento efficace ed una modalità condivisa per affrontare il tema delle pari opportunità con un approccio a 360° che spazi dalle molestie e violenze sul lavoro sino al grave problema del pay gap che incide ancora molto in termini di disparità”.

"Con la nascita dell'Osservatorio di Genere ci poniamo l’obiettivo di tutelare la materia delle pari opportunità, delle parità di genere e di considerare le potenziali discriminazioni attraverso una visione a tutto tondo del contesto lavorativo - dichiara l'assessore regionale al Lavoro e Politiche attive dell'occupazione Gianni Berrino -. L'Osservatorio sarà inoltre un’efficace risorsa per l'attuazione del programma Gol (Garanzia di occupabilità del lavoro) che ha come finalità la garanzia di un nuovo futuro per tutti i cittadini, innovando il mercato del lavoro, facilitando la partecipazione, migliorando la formazione e le politiche attive, sostenendo l’imprenditorialità femminile ed eliminando ogni disuguaglianza sociale, economica e territoriale".

"L’attuale programmazione del Fondo Sociale Europeo si sta chiudendo con un dato che conferma l’impegno verso queste tematiche – dichiara l’assessore alla Formazione e alle Politiche Sociali Ilaria Cavo – Il 55% delle risorse, e quindi la maggioranza, ha avuto come target le donne. Si tratta di un dato su cui continuare a lavorare grazie al contributo che arriverà da questo Osservatorio. La pianificazione della formazione, leva fondamentale delle politiche attive del lavoro e dell’inclusione, ha sempre avuto un particolare riguardo al 'genere' e lo dimostrano i risultati ottenuti nelle azioni di orientamento e nella progettazione dei corsi per garantire un ulteriore innalzamento delle competenze. Cito a questo proposito il lavoro compiuto sulle materie Stem, dall’inglese Science, Technology, Engineering and Mathematics, per far comprendere già in fase di orientamento che non sono solo tematiche maschili. Sotto il profilo delle politiche sociali non sono mancati, anche durante la pandemia, gli interventi a favore della conciliazione vita e lavoro attraverso l’erogazione di voucher per l’accesso ai servizi di nido, centri estivi, badanti e baby sitter. Si tratta di un ventaglio di offerte che hanno garantito alle donne, alle madri, alle famiglie, un contributo importante, proprio negli anni più difficili della vita familiare ed economica. Anche da questo tavolo dunque potranno arrivare proposte che matureranno nella prossima programmazione FSE dove, oltre alla formazione, la parte dell’inclusione sociale, e quindi anche della parità di genere, avrà un ruolo importante stimato nel 30% delle risorse”

Cosa si propone di fare l’Osservatorio di Genere? In primo luogo si propone di rendere possibile una lettura sistemica di tutti i dati e delle informazioni già disponibili, anche se a volte prodotti con altre finalità, attraverso la creazione di banche dati integrate, senza però escludere autonome indagini per gli approfondimenti che si ritenessero di volta in volta necessari o comunque opportuni, con produzione di dati e di informazioni originali.

L’osservatorio inoltre vuole essere uno strumento per creare una rete di collaborazione strutturata e formalizzata tra soggetti pubblici e privati per la condivisione e l’analisi dei dati raccolti, utile anche per il confronto e l’approfondimento a supporto delle politiche regionali in materia di parità e di pari opportunità di genere.

L’obiettivo, in estrema sintesi, è quello di fornire informazioni e monitorare: il contesto socio-economico, il mercato del lavoro, il contesto normativo di riferimento; le best practices aziendali, le discriminazioni/molestie nei luoghi di lavoro e non solo.

“Obiettivo di questo Osservatorio – spiega ancora l’assessore Simona Ferro - non è tanto quello di produrre dati, quanto quello di avere accesso ad informazioni che, pur avendo un'origine ed un obiettivo da conseguire in piena autonomia, possano offrire un quadro d’insieme sulla tematica di genere”.

L’Osservatorio di Genere ha iniziato con la mappatura delle fonti da considerare come autorevoli ed accessibili, una questione che insieme alla rete di informazioni, consentirà a questo importante strumento di essere considerato un metodo di sintesi ed un collettore finalizzato a raccogliere le informazioni quantitative e qualitative, creando uno spazio specializzato in cui affrontare tematiche differenti in ottica di genere.

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