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Tovarish Vladimir

Super User 26 Febbraio 2022 1553 Visite

Dopo Budapest, Praga, ecco Kiev, una bellissima città dove ho trascorso giorni indimenticabili di vacanza.

Cambiato il secolo, il regime, il mondo, ma l'azione feroce e violenta dei satrapi dei paesi ex sovietici non sembra mutata.

L'aggressione e l'invasione della pacifica Ucraina, Repubblica autonoma e legale, riportano l'orologio della storia indietro di decenni, quando il potere comunista dell'ex Unione Sovietica ha spaventato più di una volta il mondo ed ha scritto pagine di sangue contro chi chiedeva la stessa libertà, che abbiamo noi e che hanno conquistato i nostri padri, lottando e persino morendo per liberarci dell'orrore nazista e fascista.

A quasi un secolo di distanza, quando la società civile ha cancellato, almeno in Occidente, la barbarie della guerra, una delle nazioni più potenti ed importanti del mondo fa la parte del gigante contro un nano. Vince facile perché è come picchiare un bambino.

Ma non c'è giustificazione alcuna all'azione di guerra che ha autodichiarato il compagno Putin verso l'Ucraina, cui siamo vicino con tutto il cuore.

Abbiamo visto le immagini dell'orrore: devastazione, morti, feriti, bambini che piangono, adulti con negli occhi il terrore di chi rischia la vita, ha perso pace e serenità sotto le bombe e davanti ai carri armati.

Rabbia e disgusto le sensazioni che si provano, ricordando la guerra fredda e i tanti morti per la libertà della nostra epoca.

L'insensata guerra del nuovo zar di tutte le Russie impone una risposta fortissima. Saddam Hussein, sanguinario dittatore dello stato teocratico iracheno che invase il Kuwait, trovò risposta altrettanto violenta contro la sua follia e per questo venne condannato a morte, con una sentenza che tuttavia considero un omicidio, perché a chi disprezza la vita noi, occidentali, evoluti e democratici, dobbiamo contrapporre la vita.

Ho ascoltato tante stupidaggini giustificazioniste, alchimie cervellotiche su cause ed effetti della guerra da cambiare canale, su riferimenti storici e geometrie politiche che potrebbero dare un senso all'invasione: no, non esistono. Chi prova a tracciarli, ha un attimo di indecisione a condannare la guerra di Putin è complice della barbarie.

Certo, è vero che da questa parte ci sta una Europa debole, una Nato balbettante, una Onu inutile e di mera facciata, oltre a mille voci tra loro distoniche che agevolano la guerra dichiarata unilateralmente. Vero che la politica americana estera è la più debole, insignificante e tremolante peggiore forse mai vista. Tutto vero. Ma l'azione putiniana è un'autentica follia, un delirio senza senso e senza pari, in un mondo evoluto e questa guerra è una vergogna cosmica per l'intera umanità.

Il mondo civile mostri un minimo di dignità e impedisca la legge da Far West del più forte e della prevaricazione che ricordiamo tragicamente alla base anche del nazismo.

Siamo tutti l'Ucraina. Chiudo gli occhi e vedo la bella Kiev, le sue cupole, i mille locali dove ho visto tanta bella gioventù.

I tempi sono stretti. Siamo forse già ai supplementari. Si tratti ma con determinazione e ricordando che mai e poi si deve avallare la violenza e la guerra, altrimenti si darà l'idea che la violenza paga; che usare la forza e poi trattare mettendo sotto i piedi i diritti altrui, paga.

E nessuno pensi che la guerra è lontana e non tocca personalmente perché non è così. Andate a vedere i vostri risparmi: in questi giorni sono scesi, sgonfiati, a causa della guerra insensata che fa paura, mentre sale il costo della vita.

Non possiamo lasciare che i potenti e soprattutto i prepotenti, decidano della nostra vita. Non possiamo lasciare che si effettuino altre stragi degli innocenti.

L'Ucraina e la sua sovranità popolare devono tornare come prima dell'attacco russo di pura invasione.

E' diritto della cara gente ucraina e soprattutto, un nostro dovere. 

Dino Frambati

Fuori programma a Tursi: alla presentazione del libro su Pertusio interviene anche il cardinale Bagnasco

Super User 26 Febbraio 2022 1519 Visite

Colpo di scena alla prima uscita in pubblico del libro scritto per De Ferrari Editore dall'avvocato Aurelio Di Rella Tomasi di Lampedusa, già presidente dell'Ordine degli Avvocati del Foro di Genova, sulla figura di Vittorio Pertusio, avvocato e primo cittadino DC di Genova dal 1951 al 1960 e dal 1961 al 1965.

Nel Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi la scaletta in locandina prevedeva, dopo il saluto dei familiari di Pertusio, gli interventi istituzionali del sindaco di Genova Marco Bucci, del sindaco di Quiliano Nicola Isetta e dell'ultimo segretario della DC genovese dal 1986 al 1992, Gianni Vassallo. 

Ma alla vista in prima fila tra il pubblico del cardinale Angelo Bagnasco, invitato dai familiari del sindaco Pertusio, l'organizzatore dell'incontro Mario Mascia, capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale, non ha potuto fare a meno di invertire la scaletta degli interventi con un autentico fuoriprogramma, invitando l'illustre porporato presente in sala ad accomodarsi al tavolo dei relatori.

L'intervento di apertura del cardinale è stato molto apprezzato dall'uditorio, che lo ha seguito in 'religioso' silenzio, e ha toccato i nodi della storia esemplare di Vittorio Pertusio e del significato della carità politica ancorata all'antropologia cristiana.

“Questo evento meglio di così non poteva riuscire - dichiara il capogruppo Mascia - con tutti i giganti dell'avvocatura, della politica e della Chiesa genovesi che hanno partecipato oggi al convegno la politica perbene si è presa una bella rivincita su quella che perbene non è”.

L'intervento del sindaco

Il Salone di Rappresentanza gremito

“Urgente la riapertura della diga foranea ai pescasportivi”, l’assessore Maresca sollecita l’Autorità portuale

Super User 26 Febbraio 2022 615 Visite

“Con l’avvicinarsi della buona stagione si fa ancora più urgente attuare gli ultimi provvedimenti necessari alla riapertura della diga foranea ai pescasportivi che, dal lockdown, non possono più praticare la propria attività”. È l’appello dell’assessore comunale allo Sviluppo economico portuale e logistico Francesco Maresca, che segue la vicenda della riapertura della diga nel Ponente cittadino ai pescatori.

“Ci sono centinaia di famiglie – spiega l’assessore Maresca – che ricavano il proprio sostentamento da questa attività, decine di attività commerciali che vendono il pescato a chilometro zero e di elevata qualità, frutto della pesca in questo tratto di mare. Nonostante le rassicurazioni avute dai vertici dell’Autorità portuale ancora non è arrivata una soluzione definitiva a questo problema che si trascina da quasi tre anni. Ora che la messa in sicurezza della diga è stata ultimata, è auspicabile che si sbrogli la matassa burocratica e i pescatori possano riavere accesso, alla luce anche delle limitazioni determinate dalla peste suina sullo svolgimento della pesca nelle acque interne. La pesca sportiva, con il suo indotto e le manifestazioni a essa collegata, è un segmento importante della blue economy della nostra città che non può restare imbrigliato tra le maglie della burocrazia. Ho già convocato un incontro nelle sedi competenti: il Comune è a disposizione per supportare e costruire insieme agli altri enti un percorso di sviluppo della pesca all’interno del territorio genovese perché si arrivi finalmente a una soluzione”.

Amministrative a Genova, tutto il centrodestra (Toti compreso) si compatta attorno a Bucci

Super User 25 Febbraio 2022 1202 Visite

Si sono riuniti oggi con il sindaco Marco Bucci tutte le forze politiche che appoggeranno la sua candidatura per un suo secondo mandato alla guida della città di Genova.

Erano presenti all’incontro il coordinatore regionale della Lega Edoardo Rixi, il coordinatore regionale di Forza Italia Carlo Bagnasco, il segretario cittadino di Fratelli d'Italia Antonio Oppicelli, il coordinatore regionale Udc Umberto Calcagno, il sottosegretario alla Salute Andrea Costa in rappresentanza di Noi con l'Italia e il presidente della Regione Giovanni Toti in rappresentanza della Lista che porterà il suo nome a Genova.

Tutte le forze politiche hanno condiviso nuovamente l’esigenza di proseguire insieme una esperienza amministrativa che ha ottenuto straordinari risultati in questi cinque anni pur costellati da drammatiche emergenze, dal crollo del ponte Morandi al Covid.

Tutte le forze politiche hanno concordato di valutare con il sindaco Bucci il perimetro dell'alleanza che lo sostiene, con il possibile sostegno di nuove energie che volessero eventualmente aggiungersi all'esperienza amministrativa, senza ovviamente snaturarne in alcun modo i progetti politici. 

Nei prossimi giorni i partiti torneranno a riunirsi per condividere i principali progetti per la prossima consiliatura che sarà costellata da straordinari impegni legati all’attuazione del PNRR e ai giganteschi cambiamenti connessi alle opere già avviate in questi anni.

Pnrr, Toti: “In Liguria investimenti per 189 milioni”

Super User 25 Febbraio 2022 781 Visite

La definizione logistica delle 33 case di comunità, degli 11 ospedali di comunità e delle 16 centrali operative territoriali che saranno realizzati in Liguria con i fondi del Pnrr, per complessivi 189 milioni di euro, destinati in parte anche a interventi di adeguamento alle normative antisismiche, alla digitalizzazione e all’acquisto di nuovi macchinari e attrezzature, è stata al centro dell’intervento del presidente della Regione Liguria e assessore alla Sanità Giovanni Toti oggi in Commissione Salute, insieme ai componenti della Struttura di missione per la sanità ligure, coordinata da Giuseppe Profiti, e al direttore generale di Alisa Filippo Ansaldi e al direttore del Dipartimento Salute Francesco Quaglia.

In particolare, dei 189 milioni di euro assegnati alla Liguria dal riparto nazionale, 70 milioni di euro saranno destinati alla realizzazione delle Case di Comunità, degli Ospedali di Comunità e delle Centrali operative territoriali, 50 milioni per interventi antisismici, 34 milioni per la digitalizzazione e 28 milioni per nuove attrezzature.

“Quella di oggi – spiega Toti - è la prima definizione del Pnrr per quanto riguarda la modernizzazione della rete territoriale di presa in carico dei cittadini: questo processo inizierà il 28 febbraio, con l’inserimento dei dati sulla piattaforma ministeriale, e si concluderà con l’accordo Stato – Regioni a fine maggio. È importante sottolineare che quando l’ospedale di comunità viene individuato all’interno di un presidio ospedaliero l’offerta dell’ospedale di comunità non esaurisce l’offerta di servizi sanitari territoriali ma potrà essere anche integrativa: ad esempio a Cairo Montenotte, l’offerta non si esaurisce con l’ospedale di comunità ma prevede, ad esempio, anche la riabilitazione post acuti e altre prestazioni integrate della Casa di Comunità. Per quanto riguarda l’organico medico delle Case di comunità, è previsto dal piano nazionale che venga coperto dai medici di medicina generale, che, in base alla riforma nazionale in fase preparatoria, saranno tenuti a mettere a disposizione circa 18 ore lavorative settimanali dei distretti sociosanitari”.

In particolare, in Asl1 sono previste 5 Case di Comunità, 1 Ospedale di Comunità e 2 Cot-Centrali Operative Territoriali; in Asl2 sono previste 6 Case di Comunità, 2 Ospedali di Comunità e 3 Cot; in Asl3 sono previste 14 Case di Comunità, 4 Ospedali di Comunità e 6 Cot; in Asl4 sono previste 3 Case di Comunità, 2 Ospedali di Comunità e 2 Cot; in Asl5 saranno realizzate 5 Case di Comunità, 2 Ospedali di Comunità e 3 Cot.

“Le Case di Comunità – prosegue Toti – accoglieranno anche il ‘Punto unico di accesso dei bisogni socioassistenziali e sociosanitari’, costituendo quindi una “cerniera” per garantire un’elevata integrazione tra i servizi in carico agli enti locali e quelli in carico alle aziende sanitarie”.

Circa i criteri di localizzazione, il coordinatore della Struttura di Missione Giuseppe Profiti ha spiegato che “si è tenuto conto dell’analisi dei fabbisogni e, ancor prima, dei bacini di utenza con le relative caratteristiche anagrafiche, oltre che dell’esigenza di recuperare strutture del patrimonio edilizio esistente visto che il Pnnr non prevede la loro realizzazione ex novo. Dobbiamo sempre tener presente alcuni elementi fortemente vincolanti: l’elemento temporale, con le scadenze cogenti e non rinviabili negoziate dal governo con l’Unione Europea per cui entro la fine di quest’anno dovranno essere progettati gli interventi, entro la fine del 2023 è prevista la conclusione delle procedure di gara mentre il 31 dicembre 2026 è il termine ultimo per l’erogazione del corrispettivo all’aggiudicatario delle gare. È evidente che questo influenza la tipologia e la localizzazione delle strutture. Questa rete è costituita dai punti ‘hub’ di una rete più ampia che vedrà anche altre Case di Comunità ‘spoke’ gestite da modelli organizzativi basati su forme di associazione dei medici di medicina generale e che saranno accreditate dal servizio sanitario regionale in relazione ai servizi erogati. Il numero di Case di Comunità, Ospedali di Comunità e Centrali operative territoriali - conclude - è il numero minimo obbligatorio previsto per la Liguria nell’ambito delle strutture che il governo si è impegnato a realizzare entro il 2026”.

Vaccino proteico, da lunedì in Liguria sarà possibile prenotare il Novavax

Super User 25 Febbraio 2022 583 Visite

“Arriveranno domenica in Liguria le 25mila 600 dosi di Novavax assegnate alla nostra regione. Per ricevere il nuovo vaccino a base proteica, che sarà somministrato nei diversi hub attraverso linee dedicate, sarà possibile prenotarsi da lunedì 28 febbraio alle ore 12 attraverso il sito prenotovaccino.regione.liguria.it. Chi quindi deve ancora fare la prima dose potrà scegliere se ricevere un vaccino a mRna o proteico. Le somministrazioni inizieranno martedì primo marzo in tutte le province liguri”. Così il presidente di Regione Liguria e assessore alla Sanità Giovanni Toti in merito alla campagna vaccinale.

Intanto in Liguria continuano a scendere i casi di positività: “In tutto il San Martino – ha aggiunto il presidente Toti - attualmente sono ricoverati soltanto 50 positivi al Coronavirus e l’ultima volta che abbiamo registrato un dato inferiore è stato il giorno di Natale, in cui i ricoverati erano 46; questo ci sta consentendo di riconvertire progressivamente i reparti Covid. L’incidenza media settimanale si attesta a 537 casi ogni 100mila abitanti e anche questo dato è in netta diminuzione rispetto alle settimane precedenti”.

“Il quadro epidemiologico – ha spiegato il direttore generale di Alisa Filippo Ansaldi - conferma il trend delle ultime settimane: l’incidenza dei casi nella popolazione è in continuo calo e oggi è pari a un quinto di quella osservata tre settimane fa. Anche l’andamento dei ricoveri fa registrare ancora una significativa riduzione: i nuovi ingressi in ospedale sono diminuiti del 58% in un mese. E conseguentemente anche i numeri della pressione ospedaliera sono dello stesso tenore: per quanto riguarda la curva della media intensità si assiste a una discesa molto marcata: sono oggi occupati la metà dei posti letto di un mese fa. Anche il numero di ricoverati in terapia intensiva continua gradualmente a scendere: siamo oggi al confine (ma ancora leggermente sopra) della zona bianca: 10,3% dei posti letto occupati rispetto a quelli attivi o attivabili (passaggio in zona bianca al 10%)”.

“Chiudiamo una settimana all’insegna di una progressiva e costante riduzione degli accessi dei pazienti Covid positivi presso gli ospedali liguri – spiega Angelo Gratarola, responsabile del Dipartimento interaziendale regionale di emergenza-urgenza e direttore dell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale Policlinico San Martino -. Tutto ciò porta, accanto al buon numero di dimissioni, ad una riduzione dell’occupazione dei posti letto in media intensità. Le terapie intensive calano in maniera molto più lenta, attestandosi comunque a numeri ben lontani da quelli dei mesi scorsi, per la complessità dei quadri clinici dei pazienti ricoverati e per la necessità di ricoverare in ambiente intensivo pazienti occasionalmente positivi ma affetti da patologie che nulla hanno a che vedere con la malattia virale. È in atto in tutti gli ospedali regionali una progressiva riconversione, come da protocollo, dei posti letto di media intensità al fine di restituire alle funzioni originali i reparti coinvolti”.

“Anche per questa settimana la situazione in Malattie Infettive è di assoluta tranquillità – aggiunge Matteo Bassetti, responsabile Dipartimento interaziendale regionale di Malattie Infettive e direttore della Clinica di Malattie Infettive dell’Ospedale Policlinico San Martino -. In tutto il reparto, che conta oggi 24 posti letto al piano -1 a cui si sommano 20 posti letto al piano +1, per un totale di 44 posti letto, solo 3 sono occupati da pazienti Covid. Risulta pertanto evidente che con questa settimana si conferma l’ulteriore riduzione della pressione complessiva sia per quanto riguarda le Malattie Infettive sia per quanto riguarda la media intensità in tutto l’Ospedale San Martino. Si continua con una situazione di progressivo alleggerimento e con la conseguente ritirata del Covid dagli ospedali. Abbiamo sempre continuato, anche questa settimana, ad utilizzare sia gli anticorpi monoclonali che gli antivirali orali. C’è anche da ricordare che oggi cadono due anni da quando qui, a San Martino, abbiamo ricoverato la prima paziente con il Covid; era il 25 febbraio del 2020. Questa signora era arrivata da noi da un albergo di Alassio e, da quel momento in poi, iniziò, purtroppo, un lungo percorso. Questa signora di 76 anni è poi però tornata a casa con le sue gambe. Credo quindi che oggi il messaggio più grande che possiamo dare è che noi non abbiamo mai smesso di crederci e la cosa che dicevamo tutti insieme noi medici, infermieri e operatori sanitari del team di Malattie Infettive è "ce la faremo"; e infatti dopo due anni possiamo dire di avercela fatta. La scienza e la medicina ci hanno messo a disposizione talmente tante armi, dai vaccini, ai monoclonali, agli antivirali orali e tutti gli altri farmaci antinfiammatori, per cui oggi possiamo dire di avercela fatta. Io, quando nel 2020 pensai "ce la faremo", si trattava di un augurio. Oggi, invece, è una certezza”.

Toponomastica, intitolata una strada allo storico sindaco di Genova Vittorio Pertusio

Super User 25 Febbraio 2022 1050 Visite

Questa mattina è stata inaugurata ufficialmente “via Vittorio Pertusio”, la strada tra via Carlo Varese e corso Sardegna intitolata ad uno dei più importanti sindaci genovesi del secondo dopoguerra, primo cittadino dal 1951 al 1960 e dal 1961 al 1965.

Alla cerimonia hanno partecipato tra gli altri il sindaco di Genova Marco Bucci, il vicesindaco Massimo Nicolò, il presidente del Municipio III Bassa Val Bisagno Massimo Ferrante e, in rappresentanza della famiglia Pertusio, il nipote Leopoldo Da Passano e altri parenti. 

L’intitolazione di una strada a Vittorio Pertusio – a cui era già stato dedicato il belvedere compreso tra calata Simone Vignoso e via Gramsci, nel Municipio I Centro Est – è stata approvata dalla delibera comunale dello scorso 26 novembre che, oltre a Pertusio, prevede la futura intitolazione del portico tra largo Alessandro Pertini e galleria Giuseppe Siri a un altro indimenticato sindaco di Genova del ’900, Fulvio Cerofolini.

Pertusio, il sindaco “delle grandi opere” 
Durante il suo lungo mandato da sindaco, Vittorio Pertusio fu tra i massimi artefici della ricostruzione postbellica della città. Tra le grandi opere che contribuì a realizzare come primo cittadino di Genova si ricordano corso Europa (la strada “pedemontana” di collegamento tra Nervi e il centro della città), l’aeroporto “Cristoforo Colombo”, la Fiera del Mare, la Sopraelevata e la diga del Brugneto, opera maggiore dell’acquedotto pubblico del Brugneto.

 

Biografia di Vittorio Pertusio
Nato a Genova il 21 luglio 1904, Vittorio Pertusio si laureò in Giurisprudenza all’Università di Genova con una tesi sul diritto marittimo. Avvocato, mai iscritto al partito fascista, il 24 dicembre 1944 Pertusio fu arrestato durante una rappresaglia nazifascista insieme agli avvocati Wulliermin e Astengo. Riuscì fortunosamente a riacquistare la libertà dandosi alla macchia, mentre gli altri furono fucilati. Durante la Resistenza presiedette il CLN di Quiliano (Savona) e fu membro del CLN regionale per la Liguria. Alla Liberazione fu vice prefetto della Provincia di Genova. Eletto nel 1946 consigliere comunale a Genova con la Democrazia Cristiana e leader della minoranza in Consiglio Comunale nel quinquennio 1946-1951, Pertusio fu eletto deputato nelle elezioni politiche del 1948, le prime dell’èra repubblicana. Tre anni dopo, nel 1951, rinunciò al mandato parlamentare ed alla nomina come sottosegretario al Lavoro nel VI governo De Gasperi per partecipare alle elezioni amministrative a Genova. Eletto in Consiglio Comunale il 27 maggio 1951 e sindaco il 16 giugno, lo stesso giorno si dimise da parlamentare.

Vittorio Pertusio rimase sindaco di Genova – salvo una breve parentesi commissariale – fino al 1965, quando per sua libera scelta rinunciò a rinnovare la propria candidatura a sindaco, limitandosi a rivestire il ruolo di semplice consigliere comunale. Infine, alle elezioni del 1966, dopo una seconda parentesi commissariale al Comune di Genova, rinunciò anche a candidarsi al Consiglio Comunale, ritirandosi definitivamente a vita privata. 

Negli ultimi anni della sua vita Pertusio accettò come in passato incarichi gratuiti, facendo parte del consiglio direttivo di associazioni quali ANCSA (Associazione Nazionale Centri Storico Artistici) e ILRES (Istituto Ligure di Ricerche Economiche e Sociali). Vittorio Pertusio morì a Quiliano a 90 anni, il 18 ottobre 1994.

«È un piacere e un onore per me partecipare all'intitolazione di una via a Vittorio Pertusio, il primo cittadino "delle grandi opere" che hanno cambiato il volto della nostra città – dichiara il sindaco di Genova Marco Bucci –. A lui dobbiamo gran parte della Genova che conosciamo oggi. Per noi è un dovere ricordare la sua figura, valorizzandola anche attraverso la scelta dei luoghi che abbiamo deciso di dedicare alla sua memoria. Pertusio in 15 anni di servizio ha disegnato una parte della nostra storia recente e merita più visibilità, perché il suo esempio sia ricordato e tramandato anche alle future generazioni». 

«Quella di Vittorio Pertusio – afferma il vicesindaco Massimo Nicolò – è stata una figura indimenticabile della storia e della politica della nostra città. Durante i suoi quasi 15 anni di mandato al vertice di Palazzo Tursi, l’avvocato Pertusio lavorò indefessamente per la rinascita economica, urbanistica e sociale di Genova dopo la tragedia della seconda guerra mondiale, ponendo le basi di quel boom economico di cui Genova è stata tra le locomotive a livello nazionale. L’intitolazione a Pertusio di un’altra via, dopo il belvedere a lui dedicato nella zona della Darsena, rappresenta un atto ulteriore di riconoscenza da parte dei genovesi i quali, a distanza ormai di alcuni decenni, continuano a beneficiare dello straordinario lavoro di Pertusio, svolto nell’interesse esclusivo della città». 

«L’intitolazione di questa nuova arteria stradale al sindaco Vittorio Pertusio – sottolinea il presidente del Municipio III Bassa Val Bisagno Massimo Ferrante –, in un territorio così densamente edificato e abitato, rende merito alla grande attività di ricostruzione della città nel delicato periodo del secondo dopoguerra, momento in cui la popolazione cittadina stava aumentando soprattutto grazie alle immigrazioni interne al Paese. L’operosità di Pertusio ha permesso alla città di Genova di essere, per anni, economicamente attrattiva e inserita in quello che fu definito il “triangolo industriale”». 

«Ringrazio il Comune di Genova – commenta il nipote di Vittorio Pertusio Leopoldo Da Passano – che ha voluto ricordare, ancora una volta, il sindaco Vittorio Pertusio che con impegno e capacità ha retto le sorti della nostra amata città per quasi 15 anni, anteponendo il bene comune agli interessi di parte».

Sciopero trasporto pubblico, Cianci: “Dal Governo attesa risposta risolutiva”

Super User 25 Febbraio 2022 1000 Visite

‘‘Questa mattina ho partecipato alla manifestazione in piazza De Ferrari a sostegno dei lavoratori del trasporto pubblico locale, in protesta contro il mancato rinnovo del contratto nazionale scaduto da quattro anni. Questa categoria, che per senso di responsabilità non si è mai fermata né dopo la caduta del ponte Morandi, né durante la pandemia, merita una risposta risolutiva. L’intervento del governo deve sbloccare la vertenza con rapidità garantendo migliori condizioni di lavoro e, allo stesso tempo, salvaguardando la mobilità dei cittadini”. Così scrive in una nota Domenico Cianci, consigliere regionale di Cambiamo.

Fondi Pnrr per l’edilizia: assessore regionale Scajola incontra Arte, Ire e sindacati degli inquilini

Super User 25 Febbraio 2022 612 Visite

L’assessore all’Edilizia Marco Scajola ha incontrato oggi in Regione i rappresentanti delle quattro aree del territorio di Arte, Ire e i sindacati degli inquilini per avviare un confronto su quelle che sono le opportunità e le possibilità di intervento in campo edilizio che si attiveranno con i fondi del Pnrr.

“Oggi ho incontrato gli stakeholder per fare il punto sui fondamentali temi della rigenerazione dell’edilizia popolare – ha spiegato l’assessore Marco Scajola -. Tutti gli interventi hanno rimarcato la necessità di proseguire nella strada intrapresa fatta di cooperazione sinergica tra tutte le realtà interessate. Per l’edilizia popolare nel 2022 verranno stanziati 35 milioni di euro, fondi che verranno suddivisi alle Arte e ad 8 comuni della Liguria che hanno alloggi di Erp e potranno intervenire direttamente sugli alloggi stessi. I fondi sono stati erogati su principi chiari che sposano il PNRR, quali la progettualità e l’esecutività degli interventi. Questi fondi si vanno quindi ad aggiungere al Superbonus del 110% e questo ci consentirà di intervenire in tempi brevi su tutti i 18759 alloggi di edilizia popolare liguri. A questi si aggiungono i 45 milioni ottenuti da Regione Liguria con i tre progetti del bando PINQUA a Genova con 15 milioni per Begato, a Sanremo 15 milioni per il quartiere della Pigna e altri 15 milioni a Sarzana per Marinella. Tutti questi progetti prevedono la realizzazione di alloggi Ers e Erp con la riqualificazione economica e sociale di aree attualmente degradate. Si tratta di cifre mai impegnate prima, che vanno nella direzione specifica dell’intervenire e del riqualificare l’esistente, di costruire sul costruito”.

Ucraina, Bertorello: “A Genova sinistra spaccata anche sulla solidarietà”

Super User 25 Febbraio 2022 919 Visite

“Cgil e Pd vorrebbero governare Genova uniti, ma poi si ritrovano divisi perfino in una manifestazione di piazza. Per dire no alla guerra e mostrare la propria solidarietà all’Ucraina, ieri c’erano due piazze divise: Piazza de Ferrari, dove si è svolta la manifestazione del Pd, e Largo Eros Lanfranco, davanti alla Prefettura, dove hanno sfilato gli striscioni della Cgil. Mi pare che questo sia un segno indicativo della condizione in cui si trova la sinistra a Genova che riesce a spaccarsi anche per dire no alla guerra, quando invece bisognerebbe essere tutti uniti, senza divisioni politiche o di altra natura”. Lo dice in una nota Federico Bertorello, presidente del Consiglio comunale di Genova.

Ucraina, la fontana di piazza De Ferrari si tinge di azzurro e giallo

Super User 24 Febbraio 2022 893 Visite

La fontana di piazza De Ferrari si colora di azzurro e giallo per esprimere la solidarietà e la vicinanza della città di Genova ai cittadini ucraini, da questa mattina sotto assedio delle truppe russe.

Dopo le parole del sindaco Marco Bucci, la città ha deciso di abbracciare il popolo ucraino in modo simbolico illuminando con i colori della bandiera uno dei simboli della città.

Proprio domani Bucci incontrerà il cappellano della comunità ucraina ligure, padre Vitaly Tarasenko.

“O sciô scìndico”, il libro di Elio Di Rella su Vittorio Pertusio

Super User 24 Febbraio 2022 1450 Visite

Un parterre di eccezione sarà presente alla prima uscita in pubblico del libro scritto per De Ferrari Editore dall'avvocato Aurelio Di Rella Tomasi di Lampedusa, già presidente dell'Ordine degli Avvocati del Foro di Genova, sulla figura di Vittorio Pertusio, avvocato e primo cittadino DC di Genova dal 1951 al 1960 e dal 1961 al 1965.

L'appuntamento è per venerdì prossimo, 25 febbraio, alle ore 16, nel Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi (accesso solo con Green Pass e previa prenotazione) e farà seguito alla cerimonia di intitolazione di via Vittorio Pertusio che in mattinata sarà celebrata nell’area di corso Sardegna dove era sito il mercato ortofrutticolo, trasformata in centro di aggregazione sociale ricco di prestigiose attività commerciali.

A moderare l'incontro sarà Mario Mascia, avvocato e capogruppo in Consiglio comunale, e in scaletta sono previsti, dopo il saluto dei familiari di Pertusio, anche gli interventi del sindaco di Genova Marco Bucci, del sindaco di Quiliano Nicola Isetta e dell'ultimo segretario della DC genovese dal 1986 al 1992 Gianni Vassallo.

"Le figlie ed i nipoti di Vittorio Pertusio parteciperanno all'inaugurazione della strada voluta dal Comune di Genova e alla presentazione del libro O Sciô Scìndico - comunicano i familiari di Pertusio - nel ricordo affettuoso del padre e del nonno, sempre presente nei momenti importanti della loro vita nonostante gli impegni di lavoro. Persona che ha lasciato un vivo ricordo ancora oggi in tanti Genovesi". 

"Vittorio Pertusio - dichiara il capogruppo Mascia - è ancora oggi per tutti noi un grande esempio di come ci si possa impegnare per il bene comune della città da persone libere e forti della propria libertà. È stato un ottimo avvocato che non ha mai vissuto né si è mai approfittato della politica e proprio grazie alla sua libertà ha potuto compiere la scelta coraggiosa di rinunciare nel 1951 al mandato parlamentare ed alla nomina come sottosegretario al Lavoro nel VI governo De Gasperi per partecipare alle elezioni comunali, dedicandosi così ai suoi due grandi amori, Genova e i Genovesi. Ecco perché nel cuore di tutti noi è rimasto "o sciô Scìndico", il sindaco per antonomasia: a lui Genova deve non solo l’aereoporto "Cristoforo Colombo", la diga dell'acquedotto del Brugneto, la Fiera del Mare, la pedemontana di collegamento tra Nervi e il centro città, alias Corso Europa, e la Sopraelevata, ma anche molto altro, e per questo nessuno di noi lo ha mai dimenticato". 

"Ho voluto scrivere la biografia dell'avvocato Pertusio - commenta l'autore del libro Aurelio Di Rella - sia come tributo dovuto ad un Collega al quale la città è debitrice del suo volto moderno, sia  perché, nonostante  le nostre  diverse opinioni, lo ritengo per la sua moralità di pubblico amministratore e per il suo comportamento un esempio  da additare  ai  giovani".

Ucraina, Bucci: “Pagina che non avremmo voluto leggere. Siamo con voi”

Super User 24 Febbraio 2022 661 Visite

“La pagina di storia scritta oggi al confine tra Russia e Ucraina è una di quelle che non avremmo mai voluto leggere. Siamo vicini al popolo ucraino a cui esprimiamo la nostra piena solidarietà, insieme alla ferma condanna per ogni atto di guerra e prevaricazione”, dice il sindaco di Genova Marco Bucci.

“Come sindaco e come genovese, il mio pensiero va ai cittadini ucraini che vivono nella nostra città. Non siete soli, siamo con voi. Domani incontrerò il cappellano della comunità ucraina ligure, padre Vitaly Tarasenko, per esprimere a lui il pieno sostegno da parte della comunità genovese in un momento così difficile e delicato”, conclude.

Lavoro e formazione, Berrino e Cavo: “Terminata la stesura del programma formativo regionale”

Super User 24 Febbraio 2022 706 Visite

 

Si è tenuto oggi in Regione Liguria il tavolo del Lavoro per l’attuazione del programma GOL, Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori, alla presenza dell’assessore al Lavoro Gianni Berrino, dell’assessore alla Formazione Ilaria Cavo, delle Camere di Commercio di Genova e delle Riviere, di Anci, organizzazioni sindacali, rappresentanti delle cooperative, rappresentanti delle associazioni dei disabili, enti di formazione ed enti accreditati al lavoro. GOL, con un orizzonte temporale che va dal 2021 al 2025, si inserisce nell’obiettivo generale della Missione 5 del PNRR che è quello di garantire un nuovo futuro per tutti i cittadini, da costruire attraverso l’innovazione del mercato del lavoro, facilitando anche la partecipazione e migliorando la formazione e le politiche attive, eliminando le disuguaglianze sociali, economiche e territoriali, sostenendo l’imprenditorialità femminile.

“Alla luce degli ultimi incontri e dei tavoli tecnici dopo un confronto bilaterale tra Regione Liguria e Anpal, agenzie nazionali della Politica del Lavoro, abbiamo terminato la stesura del Programma Attuativo regionale che a breve sarà inviato a Roma – ha spiegato l’assessore al Lavoro Gianni Berrino –. Il lavoro sinergico ha portato a predisporre una bozza di programma di cui siamo orgogliosi e che siamo sicuri che permetterà di centrare gli obiettivi che ci erano stati prefissati. Il 2022 sarà considerato un anno sperimentale e alcune delle best practice proposte da Regione Liguria potranno essere già inserire nel piano ma diventeranno operative dal 2023. Ricordiamo che il 75% delle persone inserite nel programma dovranno essere donne, disabili, disoccupati di lunga durata e over 55”.

Dei 7.260 destinatari minimi della misura in Liguria (fino a un massimo di 14mila), 3.863 sono da inserire in attività di formazione e di questi 1452 in attività di rafforzamento delle competenze digitali.

“Il programma GOL fa riferimento al Piano Nazionale Nuove Competenze che prevede in particolare due tipi di formazione: percorsi di aggiornamento e percorsi di riqualificazione – sottolinea l’assessore alla Formazione Ilaria Cavo - Per fare ciò Regione si propone di incentivare il coinvolgimento delle imprese fin dalla progettazione dei percorsi formativi e favorire la creazione di una rete territoriale tra enti di formazione, parti sociali e realtà produttive con l’obiettivo di intercettare direttamente i fabbisogni formativi del tessuto produttivo del territorio e formare competenze altamente spendibili nel mercato del lavoro. Con una corretta programmazione sarà possibile sostenere aree di attività complementari a valere sul POR FSE+ per aumentare l'efficacia di GOL a beneficio del territorio. Tra le misure mutuabili pensiamo a 'Match point', intervento formativo destinato agli under 30 che abbiano assolto l’obbligo di istruzione e all'offerta formativa a catalogo. Ci sono poi strumenti complementari che andranno ad integrare i servizi previsti da GOL ed in particolare i tirocini, i tirocini per soggetti svantaggiati, i voucher per acquisto di servizi di conciliazione (Bonus nidi, baby-sitter/badanti) e i bonus assunzionali”.

Cinque i percorsi individuati: reinserimento lavorativo, aggiornamento professionale (Up-skilling), riqualificazione professionale (Re-skilling), lavoro e inclusione, ricollocazione collettiva.

Le risorse complessive nazionali sono 4,4 miliardi, destinate direttamente a Gol, cui si aggiungono 600 milioni per il potenziamento dei centri per l’impiego (di cui 400 già in essere e 200 aggiuntivi) e 600 milioni per il rafforzamento del sistema duale.

Il decreto interministeriale del 5 novembre 2021 assegna alla Regione, per la prima annualità (2022), 21.296.000 euro (a titolo di prima assegnazione, pari al primo 20% delle risorse complessive). Per le successive annualità le risorse vengono assegnate sulla base del raggiungimento del target di destinatari coinvolti nel primo anno nonché sull’avanzamento della spesa a valere sulle risorse del Pnrr.

I soggetti della rete coinvolti in GOL sono ad oggi 13 centri per l’impiego, 45 soggetti accreditati al lavoro con 80 sedi operative, 91 soggetti accreditati alla formazione con 105 sedi operative. Si potranno inoltre aprire nuove sedi temporanee anche nelle vallate grazie anche alla collaborazione con i Comuni.

La sinistra genovese dice no alla guerra: questa sera presidio in piazza De Ferrari

Super User 24 Febbraio 2022 709 Visite

Il Partito Democratico di Genova dice “No alla guerra. Scendiamo in piazza per la pace” ed organizza un presidio questa sera alle ore 18 a piazza De Ferrari per non restare indifferenti di fronte a ciò che succede in Ucraina. Perché la pace è l'unica soluzione.

Al momento hanno aderito all’iniziativa Partito Democratico Genova, Partito Democratico Liguria, Gruppo PD Regione Liguria, Linea Condivisa, Lista Sansa, Demos, Partito Socialista Italiano, Articolo Uno e Sinistra Italiana, Giovani Democratici Genova, Sinistra Universitaria Genova.

Al Lagaccio un altro cuore pulsante di economia circolare per la città

Super User 24 Febbraio 2022 635 Visite

È stato presentato questa mattina in via Bartolomeo Bianco il “Polo Integrato per l’Economia Circolare”, il progetto che, realizzato da AMIU per conto del Comune di Genova in sede di presentazione dei finanziamenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, andrà a cambiare completamente quest’area nel quartiere del Lagaccio. Alla presentazione hanno partecipato l’assessore all’ambiente e transizione ecologica Matteo Campora, il presidente del Municipio I Centro Est Andrea Carratù e Tiziana Merlino, responsabile AMIU Genova progetti PNRR.

Dichiara l’assessore Matteo Campora: «La scelta di presentare nel quartiere il progetto del futuro Polo Integrato per l’Economia Circolare di via Bartolomeo Bianco è un messaggio chiaro. Vogliamo far comprendere come uno spazio oggettivamente degradato e gestito al limite dell’illegalità possa trasformarsi, grazie all’impegno dell’Amministrazione, del Municipio e della stessa AMIU, in un Centro del Riuso innovativo, sostenibile e, soprattutto, a favore dell’ambiente del nostro territorio, con una più efficace raccolta dei rifiuti e attività di educazione e formazione ambientale». 

Nello specifico il progetto prevede due nuclei: a sud, un edificio – che ospiterà il personale AMIU – con la funzione di “portale” all’area del Centro di Raccolta retrostante per il conferimento del materiale riciclabile; a nord, un altro edificio a due piani adibito a Centro del Riuso, posizionato di fronte all’ampia zona verde dominata dall’olmo esistente. L’accesso al Centro di Raccolta, con cancello carraio, avverrà da via Bianco, attraverso un’ampia viabilità dedicata ad auto e mezzi AMIU.

Aggiunge Tiziana Merlino, responsabile PNRR AMIU Genova che ha seguito la stesura del progetto: «Nel mondo dell’economia circolare la discarica non esiste, perché il rifiuto non esiste. È il cittadino che diventa il primo anello di una catena virtuosa: attore principe della raccolta differenziata, diventa protagonista del processo circolare potendo portare beni in disuso al Centro del Riuso, dove questi vengono messi a disposizione di altri cittadini che così chiudono il circolo, allungando la vita degli oggetti». 

L’attenta progettazione delle aree esterne con arbusti mediterranei di medie e grandi dimensioni, oltre a mitigare l’impatto del Centro di Raccolta, concorrerà a migliorare la gestione delle acque meteoriche che, in particolare in questa zona, rappresentano una problematica importante. In più la strada di accesso sarà ombreggiata da alberi di leccio.

Sottolinea Andrea Carratù, presidente Municipio I Centro Est: «I Centri del Riuso devono sorgere a fianco dei Centri di Raccolta e devono essere sede di educazione ambientale, sia per diminuire i volumi di materia riciclata e smaltita, sia per sensibilizzare i cittadini alla prevenzione del rifiuto. I Centri del Riuso hanno anche un ruolo importante come interventi di rigenerazione urbana e spazi di aggregazione sociale, essendo spesso la loro gestione affidata ad associazioni del territorio».

L'idea centrale del progetto del Centro del Riuso è che l'architettura possa essere essa stessa il primo veicolo comunicativo dell’economia circolare. L’edificio è stato pensato con un sistema costruttivo in pannelli strutturali in legno lamellare rivestiti in intonaco al piano terra e in lamiera zincata al piano superiore e sulle coperture.  Al suo interno ci saranno spazi per una reception/bar integrata da una zona esposizione/mercatino con un laboratorio, mentre al piano superiore sono previsti i locali dedicati alla formazione e all’educazione ambientale.

L’area esterna è perfettamente adatta allo svolgimento di attività educative all’aperto. L’accesso al Centro di Riuso, sempre da via Bianco, sarà garantita da un passaggio che terminerà in un’area multifunzionale sulla quale è previsto il carico/scarico da parte dei cittadini dei beni usati. Un’aiuola fiorita dividerà la viabilità carrabile di accesso da quella pedonale.

Il Giardino dell’Olmo tutela e valorizza la presenza di questo bellissimo albero, arricchendo lo spazio con un'aiuola fiorita di lantana e lavanda. A corredo di questo spazio è stata progettata anche un’area verde pubblica a carattere ludico-ricreativo, che potrà accogliere anche funzioni sportive come una pista da skate o altro.

Intorno al Polo Integrato è prevista una piantumazione di essenze mediterranee, a cui si aggiungerà uno spazio da dedicare ad orti urbani e alberi da frutta, integrata a sua volta da un’area giochi con superficie antitrauma. Lungo la scarpata sotto il tratto superiore di via Bianco saranno piantumate specie rustiche quali ginestre e mimose, mentre le altre zone saranno abbellite con arbusti mediterranei come corbezzoli, lentischi e allori.

Conclude l’assessore Campora: «L’attento confronto tra Comune di Genova, Municipio I Centro Est e AMIU ha portato a selezionare, fra tre soluzioni possibili, quella del Polo Integrato per l’Economia Circolare, giudicandola la più adatta a soddisfare le esigenze di tutti i portatori di interesse. L’ampia area verde prevista sia sul fronte di via Bianco che nell’area retrostante, messa a completa disposizione del quartiere, potrà essere frequentata e utilizzata da tutti gli abitanti del quartiere».

Da sinistra: Andrea Carratù, Tiziana Merlino e Matteo Campora

Ucraina, Rixi: “Il Pd non perde occasione per fare polemica sterile”

Super User 24 Febbraio 2022 661 Visite

“Il Pd non perde occasione per fare polemica sterile e inutile. Perfino in ore così drammatiche, i dem mettono a rischio il lavoro di tutti - a partire da Draghi - con uscite scomposte e fuori luogo. Un comportamento che denota una visione limitata delle cose. Il Paese ora più che mai ha bisogno di una maggioranza coesa”.

Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini in conferenza stampa a Montecitorio, riferendosi alle critiche del Pd per la sua posizione sull'Ucraina. Parole condivise dal segretario ligure, Edoardo Rixi.

Ucraina, Toti: “Condanniamo con forza l'aggressione militare russa”

Super User 24 Febbraio 2022 615 Visite

“Ci siamo svegliati con le immagini che nessuno avrebbe voluto vedere. Con grande preoccupazione ascoltiamo le notizie che arrivano dall’Ucraina e condanniamo con forza l'aggressione militare russa. La violenza e la distruzione non possono essere accettabili. L'Occidente unito ha il dovere di intervenire con fermezza di fronte a questo attacco alla democrazia, a tutti noi. Appoggeremo il premier Draghi e il Governo italiano in ogni decisione che prenderà con gli alleati per riportare la pace”. Così scrive su Facebook il presidente Giovanni Toti.

I Rotary genovesi al servizio della città: oltre 50 progetti su sociale, salute, scuola e cultura

Super User 24 Febbraio 2022 731 Visite

Più di cinquanta progetti di servizio con una ricaduta sul territorio di circa 250 mila euro: due numeri che, seppur importanti, non sono esaustivi dell’impegno che i Rotary genovesi hanno messo in campo in quest’anno sociale ed è con questo bel biglietto da visita che si apprestano a festeggiare il 117° compleanno di questo sodalizio internazionale, fondato a Chicago il 23 febbraio 1905 e diventato la prima organizzazione di servizio nel mondo, con oltre un milione e 400 mila iscritti.

Vediamone alcuni in dettaglio. Quattro serate con letture dedicate al tema “Shakespeare e l’Allegoria del Mare”, a sostegno degli operatori teatrali in un momento problematico per la categoria. Una serie di conferenze-concerto per sensibilizzare la cittadinanza sul problema del disagio giovanile, a conclusione delle quali si configurerà una proposta operativa offerta alle Istituzioni. Portare la musica, come terapia efficace contro il dolore, la tristezza e la solitudine nei luoghi che la pandemia ha chiuso al mondo esterno: case di riposo, istituti sanitari, comunità alloggio. Arredare una nuova ala della “Casa dell’Angelo - Opera Don Guanella” realizzata per accogliere e monitorare giovani ospiti costretti ad isolamento preventivo o forme lievi di SARS-CoV-2 per evitare il trauma di un momentaneo allontanamento dalla Comunità. L’acquisto di una “Unità Mobile Rotariana”, che permetterà ai Club genovesi la realizzazione di molteplici iniziative di service: in primis, campagne di informazione e screening sanitario con la partecipazione attiva dei professionisti rotariani. La collaborazione con l’Università di Genova per l’inserimento di giovani laureati/laureandi in facoltà del «Centro del Mare» nel mondo del lavoro, creando una connessione tra Università e Aziende. Premiare il talento e l’eccellenza della Nuove Generazioni con un concorso loro dedicato nei settori delle arti figurative, del digitale, della poesia/letteratura/giornalismo, della recitazione, dello sport, della moda e della musica. Un intervento di adeguamento degli spazi del servizio “consulto medico” dell’Associazione San Marcellino, volto a migliorare l’attività rivolta alle persone senza fissa dimora. La collaborazione con la P.A. Croce Bianca Genovese per aumentare il bacino di fruitori del servizio di “telesoccorso”, rivolto a persone fragili, con l’acquisto di ulteriori apparecchi dedicati. L’investimento sulla formazione dei giovani con quattro borse di studio per laureandi in Infermieristica e una per laureando in Medicina e Chirurgia. Un intervento rivolto alla scuola primaria e dell’infanzia, presso l’Istituto Comprensivo di Teglia, in collaborazione con la Protezione Civile, su quali comportamenti adottare in caso di pericolo nel contesto scolastico e familiare.

«Grazie al prezioso aiuto dell’Amministrazione Comunale e dei giornalisti - dice Silvia Scarrone, Governatore del Distretto 2032 che comprende la Liguria e tre province del Piemonte (Alessandria, Asti e Cuneo) - desideriamo far conoscere quanto stiamo facendo per fronteggiare nuove emergenze nel sociale e contribuire a sostenere iniziative nei settori della salute, dell’istruzione e della crescita della Comunità. Il denominatore comune che lega fra loro i singoli interventi è, non soltanto fare del bene, ma anche affrontare situazioni di disagio perché dalla loro risoluzione ne derivi, in modo permanente, un beneficio per la Comunità tutta. “Servire per cambiare vite” è il motto di quest’anno rotariano ed i Club genovesi, insieme tutto il Distretto 2032, hanno dato un esempio di grande servizio».

I progetti sono stati sviluppati e realizzati dopo attenta pianificazione e vicendevole supporto tra Club e Distretto.

L’iniziativa, presentata oggi nel Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi dagli undici Presidenti dei Club genovesi, alla presenza del Sindaco Marco Bucci, si intitola “Il Rotary al Servizio della Città”. È la sintesi dei progetti messi a disposizione delle istituzioni, ma soprattutto dei cittadini, per far fronte all’emergenza delle “nuove povertà”, acuite dalla pandemia, e contribuire a tutelare la salute ed a valorizzare il patrimonio storico e artistico cittadino.

«Siamo orgogliosi - dicono i Presidenti dei Rotary genovesi - dei progetti in campo, nati di fronte all’emergenza povertà ed alla pandemia. In un momento di grave crisi socio-economica quale quella che stiamo attraversando e i cui drammatici effetti si ripercuotono in maniera preponderante soprattutto sui Comuni, il contributo del Rotary risulta di grande importanza e rilevanza».

«Da sempre il Rotary offre vicinanza e supporto alla Città - afferma il Sindaco Marco Bucci - Con più di cinquanta progetti l’Associazione ha dimostrato ancora una volta il proprio impegno nel sociale, anche in un periodo difficile come quello della pandemia. Iniziative che hanno fornito un aiuto concreto in settori fondamentali come la sanità, l’istruzione e la cultura. La stretta collaborazione tra il Rotary e le Istituzioni si è rivelata importantissima per aiutare i cittadini di fronte alle nuove emergenze acuite dalla situazione pandemica».

Tra le molteplici iniziative intraprese dai Club genovesi, anche in collaborazione con il Distretto, ricordiamo inoltre: la partecipazione quali patrocinatori e donatori al progetto di rigenerazione urbana del quartiere di Certosa “Pintada by Urban Attack”, insieme al Comune di Genova; la “Rotary Nervi Masterclass”, all’interno del “Nervi Music Ballet Festival”; la celebrazione del “World Polio Day” con una camminata di sensibilizzazione nel centro Città; il Convegno “End Violence Now”, organizzato per la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, con la consegna di una borsa di studio ad una studentessa afghana residente a Genova; grazie alla Fondazione Rotary e ad USAID, la donazione di 15 concentratori di ossigeno ad altrettante RSA cittadine; la prossima partecipazione ad Euroflora con un service collegato.

«È un piacere presentare quanto il Rotary sta facendo per le Comunità del nostro Distretto che quest’anno ho l’onore di rappresentare - conclude Silvia Scarrone - e ribadire che l’impegno di tutti i rotariani è rivolto a un ampio spettro di iniziative che sono molto più efficaci se portate avanti in partnership con le Istituzioni locali. I progetti di servizio sono soprattutto a favore del Territorio, un territorio che deve essere valorizzato e sostenuto, anche perché i nostri giovani vi possano trovare le motivazioni per non lasciare il nostro Paese».

Il Distretto 2032, che comprende la Liguria e tre province del Piemonte (Alessandria, Asti e Cuneo), conta oltre 2.400 rotariani suddivisi in 42 Club. Il Rotary è presente a Genova dal 1925; adesso i Club sono 11 e i rotariani quasi novecento. Maggiori informazioni su: www.rotary2032.it

L'intervento della governatrice Silvia Scarrone

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