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Polizia di Genova arresta truffatori di anziani: una maxi banda che effettuava fino a 1200 telefonate al giorno

La conferenza in Questura

 

Ad ascoltare le telefonate ad anziani forse ingenui a causa dell’età e della loro onestà e buonafede, da parte di personaggi inquietanti, spietati, privi di vergogna e scrupoli, vengono i brividi.
Donne e uomini che piangono, si disperano, implorano di liberare figli, congiunti vari, nipoti, dal fermo in una caserma per aver ferito una persona da risarcire subito a seguito di un incidente per la verità mai avvenuto.

Ad una donna viene persino chiesta la medaglia d’oro del figlio. Così in una delle tante telefonate nelle quali una persona si definiva appartenente alle forze dell’ordine mentre un complice, invece, imitava la voce urlante e piangente del parente. Una bravura da teatro non da poco al servizio dell’inganno.
Un’organizzazione super strutturata, con collaboratori ben pagati, addetti a riscuotere il maltolto che poi andavano via in treno con i valori mentre l’altro usava l’auto che, se fermata, non aveva bottino a bordo. E la banda si preoccupava persino di pagare gli avvocati di chi fosse stato eventualmente colto sul fatto e fermato.
Una struttura che effettuava dalle 600 alle 1200 telefonate al giorno su numeri fissi e cellulari non chiudendo la telefonata e impedendo quindi alle vittime di effettuare verifiche, richiamando il parente che sarebbe stato nei guai.
Molte le città teatro delle truffe da Nord a Sud d’Italia. Milioni di euro il bottino. I truffati tutti anziani dagli 80 anni in su con persino un centenario derubato di 16 mila euro. Tutto per gli investigatori, attraverso attrezzati veri e propri call center ad Aversa e Napoli.
E tra le tante vittime che si vergognavano di essere caduti in una trappola, una signora genovese ha invece deciso di varcare la porta della Questura di Genova e raccontare i fatti, facendo scattare le formidabili indagini della Squadra Mobile genovese che, in collaborazione con quella di Napoli, ha effettuato 77 misure cautelari di cui 22 custodie in carcere e 55 obblighi di dimora.
Le accuse a vario titolo, associazione a delinquere finalizzata alla commissione di truffe aggravate ai danni di anziani.
Con un forte appello alla popolazione, in caso di richieste del genere, di chiamare immediatamente le forze di Polizia.

Dino Frambati

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