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Sanità, Toti risponde a Tosi: “Nei due anni di pandemia la nostra comunicazione non si è fermata un giorno”

Giovanni Toti - Fabio Tosi

“Evidentemente il consigliere regionale Tosi non ha seguito con la dovuta attenzione l’attività costante, capillare, continua della Giunta regionale e dell’assessorato alla salute per fronteggiare l’emergenza Covid nel biennio 2020 – 2021. Dal 23 febbraio, data del primo punto Covid e della prima ordinanza in materia di coronavirus per la chiusura delle scuole e la sospensione delle manifestazioni pubbliche, l’attività della Giunta regionale non si è mai fermata un solo giorno, monitorando costantemente la situazione nazionale e locale. Il consigliere Tosi evidentemente ha fatto uso smodato di smart working perché in caso contrario saprebbe che in piazza de Ferrari tutte le sere la presidenza, insieme ai tecnici e ai direttori generali, ha seguito momento per momento l’andamento del virus, fornendo informazioni costanti e aggiornate ai cittadini sulle misure urgenti adottate, sui comportamenti da seguire, sui servizi offerti e su tutto quanto stava accadendo a livello locale, nazionale e internazionale. Gli stessi consiglieri che si lamentano, durante il lockdown non solo non andavano in ufficio, ma non facevano nemmeno lo sforzo di alzarsi dal divano e collegarsi alle varie commissioni. E quando il paese è ripartito, o iniziava a ripartire, il consiglio era ancora chiuso e il consigliere Tosi comodamente a casa da dove è facilissimo dare consigli, si sa. Quando io non ero in consiglio, invece, sia durante il lockdown, sia durante tutte le fasi della pandemia, ero a lavorare dal mattino alla sera con la task force sanitaria, con gli uffici e i tecnici. Le luci del mio ufficio restano accese fino a tardi, e basterebbe lavorare fino a tardi per vederlo”. Così il presidente di Regione Liguria e assessore alla sanità Giovanni Toti, rispondendo al M5S.

“Da inizio pandemia – continua Toti - sono stati 2868 i comunicati diffusi dall’Ufficio stampa della Giunta regionale nel biennio 2020 – 2021 e 504 i punti stampa Covid. Una media di 150 comunicati stampa al mese, a cui si aggiungono quasi 5000 post su Facebook, per fare in modo che la popolazione potesse essere costantemente informata attraverso tutti i canali di comunicazione a disposizione. Non è un caso infatti che risultiamo, tra le prime regioni con il maggior numero di follower in proporzione al numero di abitanti, a dimostrazione che abbiamo svolto un grande servizio di pubblica utilità che ci è stato riconosciuto da tutti. Anche dopo il momento clou della pandemia, in Regione tutti gli uffici hanno fatto uno sforzo straordinario per sensibilizzare i liguri su temi fondamentali come la prevenzione, i vaccini, la donazione del sangue. Forse il consigliere Tosi ha passato troppo tempo a casa durante la pandemia, se no si sarebbe accorto e sarebbe stato suo compito farlo, che Regione Liguria ha fornito un’informazione a 360 gradi comprese le dirette Facebook per fare in modo che la popolazione fosse costantemente informata grazie alla presenza di esperti, tra medici di medicina generale, pediatri, specialisti, epidemiologi”.

“Inoltre abbiamo fatto in modo di arginare il più possibile la diffusione di fake news che hanno tristemente caratterizzato questi ultimi anni, grazie a un dialogo costante e proficuo con i media – continua Toti - Per non parlare poi del grande lavoro effettuato dai nostri uffici, come l’Ufficio relazioni con il pubblico che in un anno ha fornito risposte il più possibile puntuali ai cittadini, ricevendo più di 6 mila persone, smistando 7 mila telefonate che vertevano per la maggior parte sui temi sanitari. E allora forse il consigliere Tosi dovrebbe scendere sulla terra e rendersi conto delle enormi responsabilità che comporta governare una regione. D'altronde si sa è sempre più facile ergersi a giudice quando non si ha l’onere di prendere decisioni”.

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