“Che aspettate a bruciarmi”, al Teatro Garage va in scena una storia della Resistenza

Giorgio Castagna
Sabato 12 aprile, alle ore 21:00, al Teatro Garage è in scena lo spettacolo “Che aspettate a bruciarmi” prodotto da Nata Teatro, La Filastoccola e Teatro Virginian, di e con Giorgio Castagna e con regia di Giuliano Bonanni. Il titolo fa parte del progetto “Da Salotto”, un ciclo di spettacoli con allestimenti agili che si possono facilmente rappresentare in piccoli spazi come, appunto, un salotto, nato da un’idea dell’attrice Alessandra Frabetti.
Lo spettacolo ruota attorno alla figura di Giordano Bruno Castagna, un giovane scultore, un ragazzo che viene da una famiglia di artigiani di simpatie anarco-socialiste, impresse nei nomi dei figli quasi come un auspicio. A differenza del filosofo di cui porta il nome, però, il protagonista è l’antieroe per eccellenza: una persona comune e apolitica, timida, caratterizzata da una forte balbuzie. Dove la lingua s’inceppa però arrivano le mani esperte, capaci di carpire dal marmo l’anima degli oggetti. Ma ecco che, durante la crisi del ’29, arrivano i licenziamenti alla cava. Il giorno dopo il suo licenziamento, vestito di tutto punto, Castagna entra in una profumeria per comprare un profumo, ma non ha i soldi per pagarlo; così esce dal negozio, raccoglie un sasso e distrugge la vetrina del negozio. Gesto che gli costerà quarant’anni di manicomio.
«In casa mia – racconta l’autore – mi hanno sempre raccontato la storia di mio zio Giordano Bruno Castagna un po’ distrattamente dicendo: “Si dai, non ti ricordi, lo zio Bruno, lo scultore, quello che poi è finito in manicomio”. A partire dal suo nome, incredibile, e dalle sue vicende che ruotano intorno alla cava di marmo in una Carrara degli anni ’30, nasce lo spunto per creare una narrazione che approfondisce il rapporto tra l’uomo e la montagna, racconta dell’incrocio tra la vita dello scultore Giordano Bruno Castagna e quella del filosofo Giordano Bruno, come se i due personaggi, accomunati dal nome, dovessero giocare le loro rispettive parti e, entrambi alla ricerca della verità e della felicità, vivere lo stesso tragico destino».
Un lavoro di narrazione basato sull’indagine approfondita del passato, attraverso la ricerca sul campo, con un atteggiamento vitale, dettato da una curiosità onnivora, attenta a cercare indicazioni nella tradizione che possano raccontare il nostro vivere quotidiano, il nostro contemporaneo, un filo che unisca passato e futuro.
Le prevendite dei biglietti degli spettacoli (intero € 14, ridotto € 11 + prevendita) si possono acquistare all’Ufficio del Teatro Garage (via Repetto 18r - cancello, tel. 010 511447) mercoledì e giovedì dalle 15 alle 18, venerdì dalle 11 alle 14, oppure online su www.teatrogarage.it. Gli under 25 hanno sempre diritto a un biglietto ridotto speciale a € 10, esibendo alla cassa la carta d’identità. La biglietteria alla Sala Diana apre un’ora prima dell’inizio degli spettacoli.
Informazioni: www.teatrogarage.it , Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. , 010 511447