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Il Genoa a Verona conquista un pareggio sofferto, ma nella ripresa è sparito dal campo

Un'azione di gioco (foto pagina Facebook del Genoa)

 

Un pareggio strappato a fatica per un Genoa che a Verona, dopo un primo tempo decoroso, è letteralmente sparito dal campo lasciando totalmente l'iniziativa ai gialloblù. Per mezza gara, ha dominato la noia, con i rossoblù basati su qualche iniziativa del rientrante Vitinha (autore dell'unica conclusione nello specchio della porta) assai vivace, ma senza apporto da parte dei compagni. La sola emozione si è registrata verso l'intervallo, quando Mosquera, su lancio lungo, ha vinto il duello con De Winter e calciato con violenza, obbligando il portiere Leali ad una paratona.

Ben più sofferto il secondo tempo, in cui il Grifo è stato surclassato in ogni zona del campo e ha smesso di costruire gioco. I soli rossoblù maiuscoli, more solito, sono stati i difensori, oltre a Leali, decisivo all'ora di gioco su deviazione di Mosqera. Mister Vieira ha provato a scuotere la squadra al 62' immettendo in contemporanea Ekuban, Onana e Messias al posto di Vitinha, Badelj e Zanoli, ma la musica non è cambiata e i veneti hanno insistito, pur con molti limiti tecnici. La palla ha stazionato spesso in area genoana, ma in extremis è stata sempre allontanata. Mai i rossoblù si sono affacciati realmente oltre la metà campo e di sicuro i subentranti non sono entrati in partita come si sarebbe atteso perdendo vagonate di palloni e proponendosi raramente.

Il punto non basta a superare l'Udinese, in classifica ma conferma l'imbattibilità di Vieira contro le provinciali e la tenuta stagna della retroguardia, ma al di là del risultato si è notato ben poco di apprezzabile. 

Pierluigi Gambino

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