In scena al teatro Modena la Polizia evergreen pure a 172 anni
La Polizia fa 172 e a Genova sceglie il palcoscenico dell’800esco teatro Modena di Sampierdarena per celebrare degnamente l’importante ricorrenza.
Obiettivo centrato in toto, perché la cerimonia è stata intensa e toccante e persino con momenti simpaticamente significativi, come la storia di Matteo, 13 anni, che ha notato una persona sospetta accanto a un’auto in zona San Teodoro, dove abita, ed ha chiamato il 112 facendo arrivare sul posto una pattuglia. Giovane ma con senso della legalità e coraggioso. E poco importa, se come ha raccontato Vincenzo Garvani (ottimo presentatore sul palco quanto lo è come poliziotto) l'uomo sospetto e con cappuccio in testa era proprietario dell’auto accanto alla quale trafficava; quello che conta è il gesto.
Matteo, accompagnato sul palco dal padre, ha ricevuto un attestato dal questore Silvia Burdese e uno zaino con cappellino dall’operatore che quella sera parlò con lui al telefono. “L’ho fatto perché se l’auto fosse stata mia, avrei voluto che qualcuno facesse così”, ha detto il giovane tra applausi e genuino candore.
E che dire poi della IIa C dell’Abba Gastaldi di via Dino Col, vincitrice del concorso per le scuole sui reati che riguardano soprattutto i minori e che rappresenterà così Genova a Roma nella gara nazionale sul tema, avendo allestito un Tg Abba sull’argomento da far invidia ai tiggì dei grandi gruppi privati o pubblici nostrani.
Abbiamo iniziato da questi aneddoti andati in scena sul palco del Modena proprio per esaltare, seppure in maniera un po’ inusuale, come prima notizia, questi fatti che dimostrano un’ottima liaison tra le persone cosiddette comuni e la gente in divisa targata Polizia, che questa manifestazione ha centrato in pieno.
Intervento di altissimo livello quello del questore di Genova Silvia Burdese, momento centrale della celebrazione, che ha saputo toccare tutti punti nodali del vivere civile: dall’ordine pubblico contingentemente tema primario, per finire alla sofferenza globale per le guerre in corso, ai morti del ponte Morandi, cui ha rivolo un toccante ricordo. Parole, quelle della Burdese, istituzionalmente perfette e che hanno reso merito all’operato ed all’impegno della Polizia ma hanno pure colpito l’animo dei presenti. La Burdese ha anche ringraziato tutti i presenti, fossero autorità civili e militari, come operatori nel sociale, rappresentanti di associazioni, esponenti delle istituzioni e del mondo politico.
Il capo della Polizia genovese non ha dimenticato di citare i reati che infastidiscono la vita di tutti i giorni, spesso in maniera drammatica, facendo anche scoprire che all’ombra della Lanterna si litiga tanto, più che altrove: tra coniugi, amanti, fidanzati, ma anche padri e figli, con i nonni e parecchio pure tra condomini, per viabilità, con una media per la sola Polizia di 5 o 6 interventi al giorno per sedare animi bollenti prima che possano creare conseguenze spropositate e persino tragiche.Teatro pieno, cerimonia mai banale, sempre intensa e capace di non far perdere attenzione e tensione al compleanno della Polizia.
Un momento adeguato a dimostrare che se il male, la rabbia e la cattiveria ci sono e incidono anche troppo sulla quotidianità, ci sono però donne e uomini in divisa con professionalità e umanità adeguata a garantire che gli eccessi non trovino indirizzo facile nella vita di ogni giorno. Come hanno dimostrato encomi e lodi che sono stati attribuiti sul palco a poliziotte e poliziotti che hanno compiuto azioni meritorie e degne di citazione.
Dino Frambati