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‘Non esistono droghe leggere’, a Tursi il convegno di Fidapa sulle dipendenze che coinvolgono ragazzi sempre più giovani

Super User 31 Gennaio 2023 700 Visite

Nel Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi, il 2 febbraio alle ore 17, la sezione di Genova di Fidapa BPW Italy organizza un momento di confronto per porre l'attenzione su una problematica che coinvolge ragazzi sempre più giovani, che si approcciano superficialmente al consumo delle droghe cosiddette "leggere" creando, nel tempo, una vera e propria dipendenza.

"Questo è il primo di una serie di incontri di sensibilizzazione che si svolgeranno all'interno di istituti scolastici genovesi - dice Simona Firpo, presidente Fidapa - con l'obiettivo di coinvolgere le scuole per aiutare i ragazzi e le loro famiglie ad intercettare i disagi adolescenziali, aggravati dall'isolamento forzato provocato dal lockdown". 

La tavola rotonda si aprirà con un intervento di inquadramento socio-politico-economico e geografico, affidato a Paola Marongiu, consigliera Fidapa Genova, avvocato tributarista, dottore di ricerca in diritto tributario europeo all'università Alma Mater Studiorum di Bologna, titolare di fellowship presso il Max Planck Institut di Monaco di Baviera.

A seguire l’intervento di Gian Mario Uniola, luogotenente c.s. della Guardia di Finanza, specializzato Anti-Terrorismo Pronto Impiego, per più di un decennio addetto al Gruppo Operativo Antidroga, che anticipa i contenuti della sua relazione: "Sicuramente uno dei principali antidoti al dilagare delle droghe è una corretta informazione. Di sostanze stupefacenti se ne fa un gran parlare ma alcune volte in modo alquanto improprio, impreciso e superficiale; ciò si ripercuote inevitabilmente sulla conoscenza, rappresentando così un problema, soprattutto per quei giovani a rischio di iniziazione all’assunzione, poiché informazioni distorte potrebbero determinarli in modo diverso. Negli ormai trent’anni trascorsi dal referendum del 1993 si è continuato a dibattere ed ancora si discute, anche a fronte dell’intervento della L. 49 del 2006 di riforma del T.U. 309 del 1990, di droghe “leggere” e “pesanti” e di tutte le conseguenze legate all’assunzione delle une o delle altre, polemica questa che ha portato soltanto ad ingenerare ancor più confusione nell’opinione pubblica”.

Gli aspetti psicologici legati alla dipendenza da sostanze stupefacenti e i conseguenti danni fisici e psicologici che investono, oltre al ragazzo, anche tutta la sua famiglia, saranno affidati al Dottor Massimo Servadio, Psicoterapeuta ad indirizzo sistemico-relazionale, autore di diversi testi e articoli sul tema e docente a contratto nei Master di Neuroscienze e Formazione permanente presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.

Modererà la tavola rotonda Irene Mercuri, Consigliera di parità supplente di Regione Liguria e consigliera di sezione Genova

Saranno presenti: Rachele Capristo, presidente Fidapa BPW Italy Distretto Nord Ovest; Marta Brusoni, assessore al Personale, Politiche dell’Istruzione, Servizi civici, Informatica del Comune di Genova; Francesca Corso, assessore al Marketing territoriale, Politiche per i Giovani, Disagio e solitudine, Pari opportunità, Animali del Comune di Genova;  Stefano Balleari, capogruppo di Fratelli d’italia e membro Commissione Sanità in Regione Liguria; Simona Ferro, assessore Pari Opportunità, Stili di vita consapevoli, Cittadinanza Responsabile, Tutela e valorizzazione dell’Infanzia, Tutela degli Animali d’affezione, Tutela dei Consumatori, Sport, Organizzazione e Personale regionale, Politiche giovanili, Scuola e Università in Regione Liguria.

Piazza Corvetto, presentato il restauro del busto del partigiano ‘Bisagno’

Super User 30 Gennaio 2023 679 Visite

Il busto con lapide di Aldo Gastaldi, il partigiano “Bisagno”, realizzato dallo scultore Piero Soleri ed eretto nell’area verde tra piazza Corvetto e via XII Ottobre, è tornato al suo originario splendore. Merito della proposta di Franco Rusca del Rotary Club Genova Ovest di cui è socio e del Club International Inner Wheel Genova. Alla presentazione di questa mattina sono intervenuti il vicesindaco Pietro Piciocchi insieme a Carla Caccamo e Mirella Bergaglio che nell’anno sociale 2021-22 presiedevano i circoli che si sono fatti carico dell’iniziativa.

«Sono particolarmente felice di poter rinnovare la memoria di Aldo Gastaldi – afferma il vicesindaco Pietro Piciocchi -. Ringrazio i Rotary Club Genova Ovest e il Club International Inner Wheel Genova per questa benemerita iniziativa. “Bisagno” è stato un uomo coraggioso, dalla forte personalità e pragmatico, contraddistinto da profondi valori umani e cristiani. Ci ha insegnato che quando si è mossi da cuore e passione anche le sfide più ardue possono essere affrontate e vinte. La sua è una straordinaria figura senza tempo, di esempio per tutti». 

Il restauro della scultura in bronzo e pietra è stato opera di Axel Nielsen mentre la ditta Lavorazione Marmi di Virgilio Cuccadu si è occupata della targa in travertino la cui inscrizione recita: "Aldo Gastaldi medaglia d'oro. Comandante della divisione Cichero.  A Bisagno che ci ha dato la fiducia di combattere per un'Italia migliore 1943-1945".

Aldo Gastaldi, nato a Granarolo il 17 settembre 1921 morì ventitreenne il 21 maggio 1945 a Cisano di Bardolino, è stato il maggior esponente del movimento della Resistenza italiana operante a Genova e una delle figure più fulgide della lotta di liberazione dal nazifascismo. Dopo l’8 settembre del 1943 iniziò la sua avventura partigiana. Nei pressi di San Colombano Certenoli, sulle pendici del monte Ramaceto, insieme ad altri compagni diede vita al primo nucleo di quella che sarebbe diventata la Divisione Cichero. Cattolico e apartitico, è stato insignito della Medaglia d’Oro al valor militare e nominato “Primo Partigiano d’Italia”. Ad Aldo Gastaldi è intitolata la sede genovese della Federazione Universitaria Cattolica Italiana. Nel giugno 2019 il cardinale Angelo Bagnasco ha avviato una causa per la sua beatificazione per “la sua grande fede, semplice e profonda, unita ad un abbandono e a una illimitata fiducia nella Provvidenza Divina”. I suoi resti sono tumulati nel Pantheon del cimitero monumentale di Staglieno, dove riposano i genovesi più illustri.

Mobilità sostenibile, Amt sperimenta un e-bus lungo oltre 18 metri

Super User 30 Gennaio 2023 728 Visite

“È arrivato a Genova l’innovativo e-bus firmato Irizar: 18,73 metri di lunghezza, dotato di batterie al litio per un’autonomia di circa 200 km e con una capienza di 145 persone. In queste ore AMT sta effettuando le prove su strada da Nervi a Voltri, lungo gli assi Ponente, Val Polcevera, Val Bisagno, Centro e Levante. Un altro passo avanti verso una mobilità sempre più sostenibile”. È l’annuncio dato dal sindaco Marco Bucci su Facebook.

Municipio Centro Est, Di Cesare (Lega): “Alcol test gratuito fino alle 4 in piazza Matteotti”

Super User 30 Gennaio 2023 859 Visite

“Sono soddisfatto che la giunta del Municipio Centro Est abbia accolto favorevolmente la mia proposta di estendere l’orario dell’alcol test gratuito in piazza Matteotti anche al sabato sera, spostando l’orario dalle 21:00 alle 4:00”. Lo dice in una nota Edoardo Di Cesare, capogruppo della Lega nel Municipio Centro Est.

“L'iniziativa - prosegue - fa parte della campagna di sensibilizzazione “Incidente? Pensaci Prima”. Un orario più affine con l’Ordinanza del Comune che permette l’apertura dei locali che somministrano alcolici fino alle ore 3:00. In questo modo i ragazzi della movida potranno verificare anche a notte fonda le loro condizioni prima di mettersi alla guida”.

“Abbiamo cercato di andare incontro ai giovani e di permettere una maggior sicurezza nelle strade, con lo scopo di creare una maggior consapevolezza e non un pretesto per continuare ad assumere alcolici fino a tarda sera. Grazie al Presidente del Municipio Centro Est Andrea Carratù, che ha da subito appoggiato questa iniziativa”, conclude Di Cesare.

Regione Liguria, al via il bando per progetti socio-culturali dedicati all'inclusione delle persone fragili

Super User 29 Gennaio 2023 685 Visite

Regione Liguria ha dato il via libera al bando per promuovere l’accesso alla cultura e alla socialità delle persone che si trovano in situazioni di fragilità o marginalità. La misura si rivolge ad enti e associazioni del Terzo Settore che operano nel mondo della cultura, chiamati a presentare progetti e attività di inclusione pensate per coinvolgere disabili, detenuti o cittadini che abitano in contesti di degrado. Il bando 2023, che sarà pubblicato prossimamente sul sito istituzionale di Regione Liguria, prevede un investimento di circa 170mila euro, stanziati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.

“Rendere la cultura accessibile a tutti è di fondamentale importanza per combattere la marginalizzazione e l’esclusione sociale – dichiara l’assessore regionale al Terzo Settore Giacomo Giampedrone – La Regione è sempre impegnata nella realizzazione di interventi concreti per potenziare la partecipazione, coinvolgendo direttamente le tante realtà del volontariato attive in Liguria: una sinergia tra istituzioni e mondo del volontariato preziosa ed efficace”.

Varie le attività e i progetti che le associazioni interessate al bando possono proporre, ad esempio per potenziare la fruibilità del patrimonio culturale del territorio attraverso strumenti tecnologici, la creazione di laboratori o la promozione di attività culturali e artistiche pensati specialmente per chi si trova in situazioni di fragilità, allo scopo di offrire momenti di crescita personale, svago e socializzazione.

Possono presentare i propri progetti organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e fondazioni iscritte nel Registro regionale del Terzo Settore (Runts), oppure parte del Registro nazionale delle associazioni di promozione sociale in fase di trasmigrazione nel Runts, o che abbiano concluso l’iter di trasmigrazione consolidando la propria iscrizione nel Registro, oppure ancora le realtà trasmigrate dai registri regionali e nazionali con dei procedimenti in corso o direttamente iscritti nel Registro dal 23/11/2022. Per partecipare è necessario avere esperienza specifica nel settore socio-culturale ed essere attivi nel territorio ligure da almeno tre anni. Tutti i dettagli saranno forniti nel bando in corso di pubblicazione.

Università, dal Pnrr oltre 3 milioni di euro per incrementare in Liguria le borse di studio

Super User 29 Gennaio 2023 625 Visite

Tre milioni e 103mila euro di fondi del PNRR per incrementare l’importo monetario e il numero di borse di studio universitarie a favore di studenti bisognosi e meritevoli. È il finanziamento messo a disposizione dal Ministero dell’Università e della Ricerca per la Regione Liguria e in particolare a favore di Aliseo, l’Agenzia ligure per gli studenti e l’orientamento. Risorse che si aggiungono allo stanziamento ordinario di circa 4 milioni di euro derivante dal Fondo integrativo statale per la concessione di borse di studio e ai circa 5 milioni di euro del gettito della tassa regionale per il diritto allo studio.

“Il diritto allo studio deve essere imprescindibile per tutti al di là della propria situazione economica – dichiara l’assessore regionale alla Scuola e Università Simona Ferro – Grazie a questi fondi ministeriali garantiremo ancora maggior sostegno agli studenti universitari liguri, e non, che scelgono la nostra regione per formarsi. In questo anno accademico saranno oltre 3.600 i beneficiari di borsa di studio: un traguardo importante che da un lato garantisce pari opportunità nello studio e dall’altro innalza l’attrattività della nostra Università”.

Aliseo, per l’anno accademico 2022/2023, ha ricevuto 4.354 domande di borsa di studio, 101 in più rispetto all’anno accademico 2021/2022, accogliendone 3.641, 284 più dell’anno precedente. Sono inoltre state introdotte le maggiorazioni monetarie previste dal decreto ministeriale n. 1320 del 17 dicembre 2021, in particolare: + 40% per gli studenti con riconoscimento di handicap; + 15% per gli studenti in condizione economica particolarmente svantaggiata (Iseeu inferiore o uguale alla metà del limite massimo di riferimento); + 20% per le studentesse iscritte ai corsi di studio in materie S.T.E.M. (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica); +20% per gli studenti iscritti contemporaneamente a più corsi di studio.

“La nostra Costituzione garantisce ai capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, il diritto di raggiungere i gradi più alti dell'istruzione – sottolinea il commissario straordinario di Aliseo Roberto Dasso – Il nostro compito è quello di rendere tale diritto una garanzia per tutti gli studenti: con i fondi messi a disposizione dal PNRR amplieremo quindi la platea dei beneficiari di borse di studio per i prossimi due anni e consentiremo a un numero sempre maggiore di studenti fuori sede di studiare nella nostra regione. L'incremento, oltre che il numero, riguarda anche gli importi di borsa, rendendo così il sostegno economico ancora più efficace nel coprire i costi legati agli studi, dal momento che le condizioni economiche non devono rappresentare un ostacolo alla scelta del percorso di formazione o della sede universitaria per i giovani e le loro famiglie. Aliseo rinnova il suo impegno, attraverso i servizi messi a disposizione degli studenti, per consentire a tutti i giovani uguali opportunità nel raggiungimento dei maggiori livelli di successo nello studio”.

Sbarco dei migranti nel porto della Spezia, Toti: ‘‘Le operazioni proseguono regolarmente”

Super User 28 Gennaio 2023 624 Visite

“Le operazioni di sbarco stanno andando avanti positivamente, in modo ordinato e senza particolari problemi. Al momento dalla nave Geo Barents sono scesi una quarantina di migranti. Di questi 3 sono positivi al Covid, tra cui una mamma e un bimbo piccolo, ma non hanno nulla di sintomaticamente grave dal punto di vista sanitario. Ci sono anche una donna incinta già portata presso le nostre strutture e un caso di ustione. Pare, da quello che viene detto dalla nave, che ve ne siano altri, come anche una sospetta frattura al ginocchio. Tutti casi, direi, che non comportano interventi particolarmente complessi. Per quanto riguarda il tema dei minori, sono 87 di cui 13 sotto i 10 anni, tutti accompagnati da un familiare, e 74 non accompagnati ma superiori ai 14 anni. La maggior parte di queste persone verrà ricollocata fuori regione. Via via che scenderanno dalla nave saranno portate con i pullman presso i centri di accoglienza temporanea predisposti dal Ministero degli Interni. Alcuni di loro resteranno sul territorio spezzino e ligure, tra minori non accompagnati e persone ricoverate perché bisognose di cure”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti in visita al porto della Spezia dove si stanno svolgendo le operazioni di sbarco dei 237 migranti della nave Geo Barents.

Ambiente, approvata la strategia regionale di adattamento ai cambiamenti climatici della Liguria

Super User 28 Gennaio 2023 537 Visite

Regione Liguria ha approvato la Strategia regionale di adattamento ai cambiamenti climatici (Sracc), strumento che permette di programmare azioni, interventi e buone pratiche per gestire e limitare gli effetti dei mutamenti del clima sull’economia e il territorio, in modo da garantire un adeguamento al clima attuale e futuro, riducendo al contempo gli effetti avversi e sfruttando le possibili opportunità offerte da tale cambiamento.

“Adeguarsi ai cambiamenti del clima significa rivedere il nostro modo di agire in modo trasversale in tutti gli ambiti dell’economia, dell’ambiente e della società, passando per il turismo e la tutela della salute – spiega l’assessore alla Protezione Civile e all’Ambiente Giacomo Giampedrone - La Strategia costituisce quindi uno strumento indispensabile per orientare tutta la programmazione regionale, anche settoriale, in termini di adattamento ai cambiamenti climatici. Potenziare la resilienza della Liguria di fronte agli eventi meteo, sia in tema di sicurezza dei cittadini che di difesa delle attività economiche, è da sempre una priorità e lo sarà ancora di più nei prossimi anni e decenni”. 

Il percorso di messa a punto della Strategia regionale di adattamento ai cambiamenti climatici è frutto di un accordo di collaborazione col ministero dell’Ambiente sottoscritto nell’aprile 2020. Lo studio è stato condotto dal Settore Valutazione impatto ambientale e Sviluppo Sostenibile regionale, in collaborazione con un gruppo di lavoro interdipartimentale che ha visto la partecipazione di Arpal e IRE (Infrastrutture Recupero Energia Agenzia Regionale Ligure), con il supporto scientifico della Fondazione CIMA e dell’Università di Genova e con il supporto tecnico operativo di Liguria Ricerche. Il tema dell’adattamento ai cambiamenti climatici è stato individuato come ambito prioritario di azione per l’attuazione della Strategia regionale per lo sviluppo sostenibile (approvata con dgr n. 60/2021) in quanto tocca ben 11 dei 17 obiettivi indicati dall’ Agenda Onu 2030 per lo Sviluppo sostenibile.

La Strategia regionale di adattamento ai cambiamenti climatici contiene la descrizione del clima e degli scenari climatici futuri tra il 2038 e il 2068, elaborata da Regione Liguria sulla base degli studi condotti da Fondazione CIMA (Centro Internazionale in Monitoraggio Ambientale) a partire dai dati di Arpal, l’analisi degli impatti e gli obiettivi strategici di adattamento riferiti ai dodici settori maggiormente interessati dai cambiamenti climatici (risorse idriche, agricoltura, foreste, ecosistemi marini e pesca, zone costiere, ecosistemi terrestri, dissesto idrogeologico e protezione civile, turismo, salute, sistemi urbani, trasporti e infrastrutture, energia), l’individuazione delle misure e degli strumenti attuativi e la definizione di un sistema di indicatori per il monitoraggio. 

L’elaborazione della Sracc ha coinvolto direttamente le comunità del territorio, attraverso le attività dei Centri di educazione ambientale presenti in Regione. Sul sito dell’ente è stato pubblicato un questionario aperto a tutti i cittadini liguri per raccogliere le "buone pratiche" già presenti sul territorio, osservare i loro effetti e individuare i settori che hanno coinvolto. Il 20 ottobre 2021, inoltre, Regione Liguria ha dedicato a questi temi un incontro del Forum regionale per lo sviluppo sostenibile.

 

La Fondazione Cima, grazie ai dati storici regionali resi disponibili dall’Arpal e alla propria modellistica previsionale ad alta risoluzione, ha sviluppato uno studio degli scenari climatici dettagliato e dedicato espressamente al territorio ligure. Pur tenendo conto delle incertezze a livello modellistico e climatico connaturate a questo tipo di previsioni, lo studio ha permesso di iniziare ad indicare e definire le aree della Liguria soggette a maggiori variazioni di temperatura e precipitazioni. Il territorio ligure si può dividere in aree geografiche per quanto riguarda i diversi effetti del cambiamento climatico: l’area montana, il Ponente e il Levante Ligure. Per quanto riguarda le precipitazioni, il Levante potrebbe essere più soggetto ad un aumento sia dell’intensità della precipitazione estrema che della frequenza dei giorni piovosi, mentre il Ponente potrebbe essere più esposto in futuro ad una maggiore diminuzione della piovosità. L’area montana potrebbe risentire in particolare dell’aumento delle temperature, comportando una generale diminuzione delle nevicate. Questi scenari sembrano confermare a livello locale il trend generale dell’area mediterranea, ovvero un clima futuro più caldo e caratterizzato da un aumento degli estremi, sia in termini di periodi siccitosi che di eventi di precipitazione intensa.

Regione Liguria, vice presidente Piana: “Oltre 770mila euro per gli investimenti produttivi in acquacoltura”

Super User 28 Gennaio 2023 571 Visite

La Giunta della Liguria ha approvato, su proposta del vice presidente con delega alla Pesca Alessandro Piana, la spesa complessiva di oltre 770mila euro su iniziative destinate a finanziare investimenti produttivi per il settore dell’acquacoltura.

“La delibera – spiega il vice presidente Alessandro Piana – riapre il bando per l’erogazione degli aiuti previsti dal FEAMP (Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca) 2014-2020 della misura 2.48 sino al 28 febbraio, grazie alle economie dello scorso anno e alle variazioni del piano finanziario approvato in sede nazionale. Si tratta di contributi importanti per favorire ammodernamenti, ricambio di strumentazioni e macchinari per migliorare sia la competitività delle imprese acquicole sia l’efficienza ambientale. Investimenti che, altrimenti, in questo periodo di crisi, difficilmente verrebbero portati avanti”. Tutte le informazioni e le disposizioni procedurali saranno disponibili sul sito web regionale.

Tempi lunghi per ottenere i passaporti, deputato Pastorino: “Presenterò interrogazione al ministro”

Super User 28 Gennaio 2023 532 Visite

"Con la Brexit e la fine delle restrizioni imposte per il Covid è emerso un problema per gli italiani che devono spostarsi all'estero, per turismo o anche per recarsi a trovare dei familiari che non vivono in Italia. I tempi di attesa per avere i nuovi passaporti, o per ottenere il rinnovo, si sono allungati in maniera spropositata. In particolare, ora, per raggiungere la Gran Bretagna occorre il passaporto: un fatto che spiega in gran parte il boom di richieste, a cui non viene data risposta. A questo, appunto, si somma la voglia di viaggiare dopo le ondate di pandemia. Presenterò, quindi, un'interrogazione al ministro competente in materia". Lo dichiara il deputato ligure Luca Pastorino, iscritto al gruppo Misto.

"Come prima soluzione - aggiunge Pastorino - si può garantire un prolungamento automatico della validità dei passaporti che vanno in scadenza, in modo da diminuire il peso sugli uffici preposti e favorire lo smaltimento delle pratiche, anziché aggravare la situazione. Sarebbe, poi, opportuno compiere una valutazione sulle dotazioni organiche, ma soprattutto individuare con il governo di Londra una soluzione che eviti il possesso del passaporto per raggiungere il Regno Unito".

Antiqua, al via al Porto Antico la mostra mercato d’arte antica

Super User 28 Gennaio 2023 1400 Visite

Dopo il profumo dei fiori dell’edizione 2022 dedicata a Euroflora, arriva il sapore del mare. In onore di The Ocean Race – Genova The Grand Finale, la 32^ edizione di Antiqua – Mostra Mercato di Arte Antica sarà dedicata al tema marino.

La manifestazione, in programma nei Magazzini del Cotone del Porto Antico di Genova dal 28 gennaio al 5 febbraio, è stata presentata ieri al Galata Museo del Mare e della Navigazione da Mauro Ferrando, presidente di Porto Antico di Genova Spa, con gli interventi dell’assessore allo Sviluppo economico di Regione Liguria Andrea Benveduti, dell’assessore all’Urbanistica e al Demanio marittimo Mario Mascia, del direttore territoriale Liguria BPER Banca Luigi Zanti, del direttore della Galleria d’Arte Moderna di Genova Francesca Serrati e del curatore del Galata Gianni Carosio. A fare gli onori di casa Nicoletta Viziano, presidente del Mu.Ma.

Antiqua vedrà la partecipazione di trentacinque espositori provenienti da tutta Italia con una ricercata e ampia galleria di arredi di alta epoca, sculture, tappeti pregiati, dipinti a partire dal Seicento con un poderoso excursus nella pittura ligure del XIX e XX secolo, argenti e gioielli, sculture lignee e in marmo, ceramiche, vetri artistici, libri e stampe.

Il “filo blu” toccherà tutte le forme d’arte: carte, modelli, strumenti, attrezzature e arredi di bordo, antichi volumi, ritratti di velieri e vapori, marine, argenterie e gioielli. Tre sezioni speciali sono state realizzate grazie alla collaborazione con Galata - Museo del Mare e della Navigazione, Galleria d’arte Moderna di Genova e La Galleria Corporate Collection di BPER Banca.

“Antiqua si conferma una delle mostre di antiquariato più longeve in Italia – ha sottolineato il presidente Ferrando – anche grazie a una formula attenta a creare collegamenti con gli eventi più significativi in città, oltre a reti di collaborazione sul piano culturale e operativo. Siamo orgogliosi della fiducia che, partecipando all’esposizione, ci riconoscono espositori di altissimo livello. Le passioni per l’arte e per il bello vanno oltre le mode del momento”.

“Sarà appassionante riscoprire la storia dei mobili d'epoca, i dipinti, gli argenti e tutti i preziosi oggetti di alto antiquariato che espositori italiani ed esteri hanno portato a Genova per la settimana di Antiqua - sottolinea Andrea Benveduti -. In un'edizione, la 32esima della sua storia, che si appresta ad essere ancor più ancorata alla tradizione ligure, con percorsi espositivi e collaterali ispirati al mare in omaggio dell'arrivo a giugno della 'The Ocean Race - The Grand Finale'”.

“Sarà il mare, declinato nelle diverse forme artistiche sul tema, il filo conduttore di Antiqua 2023, che si apre nella ormai consueta sede dei Magazzini del Cotone al Porto Antico – ha commentato Mario Mascia - La 32esima edizione della mostra mercato di arte antica, che per una settimana trasformerà Genova nella capitale dell’antiquariato, quest’anno omaggia The Ocean Race – The Grand Finale presentando alcune sezioni speciali sul tema marino, in collaborazione con il Museo del Mare della Navigazione e con la Galleria d’arte Moderna dei Musei di Nervi”.

“Il Mu.MA e il Galata Museo del Mare – ha affermato Nicoletta Viziano - non potevano mancare in un’edizione speciale come quella di Antiqua 2023 dedicata al mare e a The Ocean Race che vedrà Genova protagonista con il Grand Finale dal 24 giugno al 2 luglio prossimi nel Waterfront di Levante. Dalle ricostruzioni a grandezza naturale di imbarcazioni d’epoca agli oggetti originali, passando per importanti quadrerie a tema marino, il Galata Museo del Mare è il contenitore per eccellenza della cultura del mare e dell’andar per mare”. 

Curiosando in anteprima

Tra le opere d’ispirazione marina troviamo “Genova, veduta di Priaruggia” di Angelo Costa, “Bonassola” di Antonio Discovolo, “Pini sul mare” di Rubaldo Merello, “Scirocco” di Evasio Montanella, “La Foce dell’Entella a Chiavari” di Paolo Sala, alcune marine della stagione tarda di Pompeo Mariani, e, con un salto indietro di quasi tre secoli, un olio su tela di Giovanni Carlone dove compare l’emblema dell’ordine dei Trinitari: una galea rossa che solca il mare guidata dalla Lanterna. Di Cesare Bentivoglio una grande “Marina” e “La vecchia Foce”, di Giovanni Sacheri “Vele sul mare”. Accantonando il tema, saranno in mostra il “Presepe” di Vincent Malò, una movimentata adorazione dei pastori dove il paesaggio è parte integrante della scena, già molto apprezzato nella mostra “Genova nell’età barocca” del 2022 e quattro tele di Angelo Maria Crivelli detto Crivellone, due delle quali provenienti dalla collezione conti Rossi di Montelera e probabilmente provenienti da casa Savoia. Poi, ancora, la coppia di paesaggi con figure di Francesco Zuccarelli mentre, dalla lunga tradizione di pittori liguri di nascita o di adozione, arrivano “Cristo e l’Adultera” di Giovanni Domenico Cappellino, “Susanna e i vecchioni” di Luciano Borzone, “Caccia al ladro” di Alessandro Magnasco, scene impressioniste della vita mondana della Belle Epoque di Pompeo Mariani, “Circe e la trasformazione da essa operata sui compagni di Ulisse”, acquaforte di Giovanni Benedetto Castiglione e poi ancora tele di Tammar Luxoro, Ernesto Rayper, Alfredo d’Andrade, Antonio Varni, Andrea Figari, Paolo Stamaty Rodoconachi e Alessandro Viazzi, Due i Piola: di Pierfrancesco “La Madonna allatta il bambino alla presenza di San Giuseppe, Santa Elisabetta e San Giovannino” e di Domenico la “Maddalena penitente”. Dalla scuola fiamminga arrivano due stampe molto particolari: la prima ricca di simboli legati all’alchimia è “Melancholia” di Johannes Wierix, datata 1602; la seconda “Ritratto di giovane con teschio” di Lucas Van Leyden, datata 1519, immagine che precede di ottant’anni l’Amleto di Shakespeare. Tra i ritratti femminili spiccano il volto della bellissima contessa de Gunzbourg di Giovanni Boldini e “À Montmartre” di Federico Zandomeneghi e due tele di Pietro Dodero.

In tema di arredi, sono di manifattura genovese del periodo Luigi XV la ribalta interamente lastronata in noce e perfettamente integra, le quattro specchiere in legno dorato, il trumeau “quadrifoglio” di forma mossa lastronato in legno di viola e filettato in legno di rosa, la coppia di poltrone “à la Reine” che riprende il gusto di corte francese, proveniente dal castello di Lerma, e il comò lastronato, filettato e intarsiato a medaglione e ghirlanda, interessante e raro esemplare di transizione dallo stile Luigi XV a quello Luigi XVI. Arrivano dal Giappone le due coppie di vasi in porcellana, la prima Imari e la seconda Kutani, databili al periodo Meji (XIX secolo).

Galata Museo del mare e della Navigazione - Piroscafi e bell’époque: l’arte a bordo

Sarà composta da una serie di arredi mai esposti prima e provenienti da una donazione privata l’area del Galata Museo del Mare e della Navigazione che presenta, in anteprima per Antiqua, l’ambiente della cabina del comandante del transatlantico “Re Vittorio”. Il “Re Vittorio” apparteneva alla classe di piroscafi detta “regale” (gli altri furono il “Regina Elena” e il “Principe Umberto”). Insieme alla classe “ducale”, furono sei le navi che la Navigazione Generale Italiana - la maggiore compagnia marittima nazionale - mise in cantiere agli inizi del ‘900 per servire la rotta sudamericana. Erano navi con una stazza media di quasi 8000 tonnellate, ben lungi da quelle adottate in Nordeuropa, che si aggiravano intorno alle 10-12.000 tonnellate. Tuttavia – per velocità, capienza di passeggeri, lusso e comfort - esse costituivano un felice compromesso tra costi di gestione ed esigenze della linea. Inoltre, erano i primi grandi transatlantici prodotti “in casa” e non commissionati all’estero. 

Il “Re Vittorio” venne infatti costruito a Genova nei cantieri Odero, varato nel 1908 e demolito nel 1928. La realizzazione degli interni era opera di decine di ebanisti, intarsiatori, cesellatori e decoratori della Società “Rinaldo Piaggio”, che aveva sede in un capannone a Sestri Ponente, confinante con i cantieri Odero. Qui si trovavano anche gli uffici di progettazione degli allestimenti. Questi ispiravano “calore” attraverso i materiali impiegati: legno e tessuti, tappezzerie, decorazioni in vetro, ferro battuto e stucchi. Ad Antiqua si potrà ammirare la poltrona del Comandante, un comò in legno e ottone, le lampade a muro e il grande ritratto del piroscafo, commissionato come tradizione dalla società armatrice.

 

Galleria d’Arte Moderna - “Il cammino finisce a queste prode”

Si tratta di una piccola esposizione che raccoglie un’attenta selezione di opere non al momento esposte al pubblico della Galleria d’Arte Moderna di Genova. Il titolo, ripreso da uno dei versi finali della poesia “Casa sul mare” di Eugenio Montale, è stato scelto per marcare metaforicamente il termine del percorso dell’appassionato visitatore di Antiqua che troverà uno spazio appositamente studiato per godere appieno della contemplazione di una parte del patrimonio culturale cittadino.

Filo conduttore della mostra è, assecondando il tema della kermesse, il mare. Così, come il mare può trascorrere da una languida serenità alla più cupa delle tempeste, anche l’arte ci pone difronte a soggetti lieti e talora giocosi, come le figure marine scolpite da Angelo Camillo Maine (Genova, 1892-1969); talora mesti, come ne “L’addio del marinaio. La partenza del marinaio” di Pompeo Mariani (Monza, 1857 - Bordighera, 1927). Genova e il suo rapporto con il mare vanno anche declinati nel senso dell’intenso lavoro del porto: e allora, ecco che lo “Scaricatore” di Guido Micheletti (Carrara, 1889-Genova, 1981) ci riporta dal sentimentalismo di Mariani alla dura realtà della fatica fisica dei camalli, con la marcata geometrizzazione e la decisa volumetria delle forme, che fa apparire l’uomo come una creatura spersonalizzata dal peso del carico di una merce che pare fondersi perfettamente con la sua corporeità.

 

La Galleria Corporate Collection BPER Banca – “Genova e il suo mare”

Partner e sponsor della 32^ edizione di Antiqua, BPER Banca presenta in manifestazione alcune opere del nucleo genovese de “La Galleria”, la propria corporate collection, ulteriormente ampliata grazie all'ingresso del prezioso patrimonio culturale ex Carige. La Galleria BPER Banca accoglie i visitatori di Antiqua con “Genova e il suo mare”, una rassegna artistica che restituisce immagini e suggestioni del waterfront cittadino dal XVIII al XX secolo. Un rapporto indissolubile, simbiotico, quello tra la città e il mare, testimoniato dalle opere proposte da La Galleria di BPER Banca.

Si parte dalla visione della Genova Repubblica aristocratica e mercantile, raffigurata dalle quattro grandi stampe di Antonio Giolfi che restituiscono l’immagine di una città arroccata sul suo porto, circondata da fortificazioni, con i suoi maestosi palazzi nobiliari e le sue grandi ville alessiane nelle località di villeggiatura di Albaro e Sampierdarena. Le quattro grandi vedute della città dal mare e dalle colline circostanti fanno parte di una raccolta di venti stampe dedicate alle bellezze città che l’abate Antonio Giolfi nel Settecento raccolse in un volume dedicato a promuovere Genova come tappa del Grand Tour, viaggio di formazione che aristocratici e intellettuali percorrevano nella Penisola, divenuto di moda nell’Europa dei Lumi. Le stampe del Giolfi restituiscono alcune delle immagini più conosciute della Genova storica e sono tra le opere più popolari del patrimonio artistico genovese della Galleria di BPER Banca, che custodisce una delle due raccolte integrali delle venti incisioni arrivate fino a noi.

L’innovazione e le nuove tecniche fotografiche che si fanno strada nel primo Ottocento ispirano invece la “Veduta di Genova da San Lazzaro” di Luigi Garibbo e il grande acquerello di Henry Parke “Panorama di Genova e San Pier d’Arena da San Benigno”.  Quest’ultimo è l’originalissimo studio che l’artista americano fece per un diorama, costruzione cilindrica di grandi dimensioni che avrebbe dovuto restituire allo spettatore il panorama del Golfo di Genova visto dalla Lanterna in grandezza naturale.  Sia l’opera del Garibbo sia quella del Parke, realizzate con l’ausilio di camere ottiche, rappresentano con la massima fedeltà l’immagine di una città e di un porto che vediamo già in forte crescita, soprattutto verso Ponente.

Uno scalo che si appresta a diventare quella grande macchina industriale di fine '800, fatta di vapori, macchine e lamiere, pulsante di lavoro, come lo ammiriamo immortalato nella tela “Il porto di Genova” di Angelo Costa.

 

Gli incontri con il pubblico

Per offrire ai visitatori una visita più immersiva sono stati programmati tre incontri con i curatori delle sezioni collaterali: si parte domenica 29 gennaio alle ore 16 con “Oltre il mare di Mariani. Opere di Pompeo Mariani dalla Galleria d’Arte Moderna di Genova” con Simona Parigi, conservatrice della Gam.  Si prosegue venerdì 3 febbraio alle 16.30 con “Genova e il suo mare” a cura della Galleria Corporate Collection di BPER Banca, ultimo appuntamento sabato 4 alle 15 con “Piroscafi e bell’époque: l’arte a bordo” con il direttore di Galata Museo del Mare e della Navigazione Pierangelo Campodonico.

 

Patrocini e partnership

La 32^ edizione di Antiqua è patrocinata da Regione Liguria, Comune di Genova e Camera di Commercio. Partner sono BPER Banca, Galata Museo del Mare e della Navigazione e Galleria d’Arte Moderna di Genova.

 

Orari di apertura, biglietti e convenzioni

Antiqua sarà aperta al pubblico nei festivi e prefestivi dalle 10 alle 20, nei giorni feriali dalle 14 alle 20. Intero 12 Euro, ridotto 8 Euro. Con il biglietto di Antiqua si avrà diritto all’ingresso ridotto presso il Museo del Mare e della Navigazione e viceversa. Riduzioni anche per i possessori di Bancomat e Carte di credito BPER/Banca Carige e dei biglietti della mostra di Rubens a Palazzo Ducale. Info e biglietti on line su: www.antiquagenova.it.

 

 

ESPOSITORI (n. 35)

ABACO D'ARTE - GENOVA NERVI

AD. RES. Antiquariato - LA SPEZIA

ANTICHE ICONE RUSSE - BRESCIA

ANTICHITA' MESSERI - FIRENZE

ANTICHITA' SILETTI DAVIDE - CASELLE TORINESE

ANTIQUE DI SARCINA GABRIELE - SARZANA (SP)

ARTE CLUB ANTICHITA' DI GARBARINO ETTORE - SAVIGNONE (GE)

BONANOMI ANTIQUARIATO - MONCALVO (AT)

BORGOBOOKS - GENOVA

CAPOZZI ANTICHITA' - GENOVA

CASA D'ASTE SAMMARINESE SRL

CERESETO ANTICHITA' - GENOVA

CHINA TIBET DI PATRONE MARISA - ARENZANO (GE)

COSTA ANTICHITA' TORINO - LIMONE PIEMONTE

CREATINI & LANDRIANI - SESTRI LEVANTE (GE)

DECO' & CO. BIJOUX DI ELISABETTA GHIARA - GENOVA

DOMENICO BUONGIOVANNI - LA SPEZIA

ENRICO GALLERIE GENOVA MILANO

FABIO DI RUGGIERO DIPINTI ANTICHI - TORINO

GALLERIA ARTE CASA - GENOVA

GIANLUCA LEONIDE - LA SPEZIA

LA SOFFITTA DI MALFATTI GLORIA - OVADA (AL)

L'ANTICA DIMORA - GARDONE RIVIERA (BS)

M&C ANTICHITA' E DESIGN SNC - LA VALLETTA BRIANZA (LC)

MALOMI - GORLE (BG)

MILLENOVECENTO DI LAURETTA ORSINI - CASTELNUOVO SCRIVIA (AL)

MR ANTICHITA' - GENOVA

PF CABIB GENOVA - TORINO

RASTELLI GIOIELLI - CREMONA

RENATO GASPAROTTO - VICENZA

SHIP IN NAVIGARE NELL'ARTE - LECCE

SIGNORINA MACCABEI DECO E RETRO' - GENOVA

STAMPE ANTICHE ANDREONI MARINA - MILANO

TRE SCUDI ANTIQUARIATO - MILANO

VIVIOLI ARTE ANTICA - GENOVA

  

PARTECIPAZIONI SPECIALI (n. 3)

BPER BANCA - LA GALLERIA CORPORATE COLLECTION

GALATA MUSEO DEL MARE E DELLA NAVIGAZIONE

GALLERIA D'ARTE MODERNA - MUSEI DI NERVI

Spese pazze in Regione Liguria, scatta la prescrizione per 12 ex consiglieri regionali

Super User 27 Gennaio 2023 737 Visite

Derubricato il reato da peculato a indebita percezione di erogazioni pubbliche. Per questo motivo in appello è scattata la prescrizione per 12 ex consiglieri regionali, tutti condannati in primo grado per le cosiddette spese pazze (periodo 2008-2010) a pene tra i 2 anni e 2 mesi e i 4 anni e 4 mesi.

Sono stati prosciolti: Nicola Abbundo, Angelo Barbero, Tirreno Bianchi, Sandro Biasotti, Fabio Broglia, Francesco Bruzzone, Giovanni Macchiavello, Matteo Marcenaro, Carmen Patrizia Muratore Luigi Patrone, Giovanni Battista Pittaluga e Franco Rocca.

Contrasto agli incendi boschivi, rinnovata la convenzione tra Regione Liguria e Vigili del fuoco

Super User 27 Gennaio 2023 505 Visite

La Giunta regionale ha approvato, su proposta dell’assessore alla Protezione civile Giacomo Raul Giampedrone, il rinnovo dello schema di convenzione tra Regione Liguria e Direzione regionale del Dipartimento dei Vigili del fuoco per lo svolgimento delle attività connesse alla lotta attiva agli incendi boschivi e alle funzioni di Protezione civile. L’intesa riguarda il triennio 2023-2025 e prevede un impegno complessivo di due milioni 640 mila euro. Le risorse saranno destinate a organizzazione e gestione della Sala Operativa Unificata Permanente (SOUP), che si occupa delle emergenze a livello regionale, direzione delle operazioni di spegnimento degli incendi, supporto tecnico alle attività organizzative, formative e di pianificazione dell’antincendio boschivo e tecnico-operativo alle attività di Protezione civile derivanti dalle emergenze che interessano il territorio regionale, con particolare attenzione al raccordo funzionale tra Sala Operativa di Protezione civile e Sala Operativa Regionale dei Vigili del fuoco.

“Questa convenzione, attivata nel 2017 e poi rinnovata una prima volta nel 2020, ha un’alta valenza per la Regione Liguria e il Dipartimento di Protezione Civile, rappresenta un motivo di vanto per questa Amministrazione e un esempio di alta collaborazione per tutto il sistema paese – spiega l’assessore alla Protezione civile Giacomo Giampedrone -. Con questo rinnovo, che durerà altri tre anni, fino alla fine del 2025, abbiamo stanziato una dotazione economica significativa che ci permetterà, grazie ad un eccezionale lavoro di sinergia tra tutte le parti coinvolte, di continuare a gestire con grande efficacia sia le emergenze di protezione civile che quelle legate all’antincendio boschivo, rispondendo in tempi rapidi alle necessità dei cittadini per garantire la loro salvaguardia sia con azioni di prevenzione che con interventi nel momento dell’emergenza in corso”.

Giorno della Memoria, Toti: “Insegniamo ai giovani a scegliere con coscienza”

Super User 27 Gennaio 2023 570 Visite

“Il Giorno della Memoria è soprattutto consapevolezza di ciò che non vogliamo mai più essere, è la ferma volontà di condannare ogni forma di violenza e intolleranza. Ma è anche insegnare ai nostri giovani a scegliere con coscienza, senza commettere gli errori del passato, coltivando l’uguaglianza e il rispetto per tutti. Come diceva Primo Levi un segnalibro della memoria che non dovrà mai essere tolto”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti nel giorno del ricordo delle vittime dell’Olocausto.

Shoah, il dovere della memoria e l'umanità perduta

Super User 27 Gennaio 2023 764 Visite

Fare memoria della Shoah consiste nel ricordare la persecuzione fino alla morte di sei milioni di persone perché ebrei e nel dare voce al bisogno che si ha di rendere omaggio alle vittime. 

Lo sterminio del popolo ebraico da parte dei nazisti ha in sé caratteristiche che hanno portato gli storici a parlare di unicità della Shoah.

La pianificazione scientifica dello sterminio; la creazione di un’industria sistematica della morte, coadiuvata dall'utilizzo delle tecnologie più avanzate dell’epoca e da una perfetta macchina burocratica; la presenza di un "razzismo biologico" e di un’ideologia antisemita che teorizzavano sia l’esistenza di una razza ebraica da sterminare in quanto considerata inferiore, sia la negazione del valore dell’individuo; un massacro di massa fine a sé stesso, non legato alle dinamiche della guerra (al contrario, le deportazioni sottraevano forze dai vari fronti bellici), attuato in maniera intenzionale e senza nessuna eccezione di donne e bambini.

Sono queste le caratteristiche che dopo la Shoah hanno portato a un radicale cambiamento del concetto di distruzione, riconoscendo in Auschwitz e nelle camere a gas il simbolo del Male assoluto nel mondo e il termine di paragone della sofferenza umana.

Ricordare e rimarcare la peculiarità di questa tragedia costituisce uno degli elementi basilari per la conoscenza dei fatti storici e non certo l’appropriazione di un macabro primato rispetto ad altri genocidi avvenuti nel corso dei secoli (in Armenia, Cambogia, Ruanda, Burundi, a Sebrenica).

Fare memoria della Shoah porta a esecrare gli artefici di tale perversa ideologia insieme agli esecutori materiali dei crimini, ma anche a tenere presente che vi è stato un silenzio assordante e complice di quanti (tanti, troppi) nella Germania nazista e in Europa hanno preferito non vedere.

Persone che hanno anche applaudito a chi assicurava loro di essere migliori perché ariani, trovando ciò rassicurante, appagante, persino conveniente.

Non dobbiamo sottrarci dal dovere di ricordare questa pagina della storia, nella quale hanno trovato spaziò ignoranza, egoismo, pregiudizio, disprezzo, denigrazione, odio, violenza omicida.

Va perpetuata nella memoria collettiva per onorare coloro che ne furono vittime, ma anche per evocare tanto la responsabilità dolosa degli autori di tale ferocia criminale quanto la colpa grave di coloro che ne furono complici.

Quando si ripetono episodi di squallido antisemitismo e più in generale di razzismo, quando viene evocata la paura dell’altro perché è facile e consolatorio costruire capri espiatori per i nostri problemi, il rischio concreto è che si ripropongano gli stessi meccanismi deviati della psiche che hanno ispirato l'immane tragedia dell'Olocausto, pur senza assumerne le caratteristiche.

La memoria della Shoah pone il tema del valore dell'individuo e della dignità umana negata a persone senza colpa, vessate ed uccise solo perché appartenenti al popolo ebraico.

Quella stessa dignità umana che è oggi negata ai migranti in fuga da guerre e povertà, ad altri detenuti nei campi di concentramento e tortura in Libia o stipati sui barconi nel Mediterraneo, ai profughi che percorrono "la rotta balcanica", alle donne in Afghanistan e in Iran. 

L'unicità della Shoah è una verità storica e un principio irrinunciabile.

Farne memoria è quindi un obbligo morale in sé ma può rappresentare anche un antidoto e lo strumento di contrasto per ritrovare l’umanità, laddove è perduta.

Gian Luca Buccilli
Capogruppo di Civica in Comune a Recco

Tricapodanno, Toti: “Nessun documento è stato richiesto a Regione Liguria”

Super User 27 Gennaio 2023 603 Visite

“Apprendiamo, ancora una volta da fonti giornalistiche, una notizia in base alla quale le spese di Regione Liguria per il Tricapodanno sarebbero al vaglio della Procura di Genova. Notizia relativa a un'inchiesta di cui regione Liguria non è a conoscenza e per la quale nessun atto o documento è stato richiesto al nostro Ente”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti in una nota.

“Cogliamo l'occasione per ribadire che tutte le procedure sono state svolte da Agenzia In Liguria nel modo migliore e nel rispetto delle norme vigenti - aggiunge il governatore ligure -. Inoltre ricordiamo che, con la consueta trasparenza che ci contraddistingue, abbiamo già relazionato il Consiglio Regionale sul dettaglio delle spese sostenute dall’Agenzia In Liguria, rispondendo a un’interrogazione a risposta immediata”.

“Continuiamo a leggere indiscrezioni dal tono vagamente pretestuoso tese a screditare un evento che ha avuto un successo enorme di cui è bene ricordare i numeri: 30 mila persone in piazza, oltre 3 milioni di spettatori in media, 100 camere d'albergo occupate per 6 giorni e una ribalta nazionale della nostra regione. Evento gestito con professionalità e trasparenza e che rivendichiamo con orgoglio. Per questo siamo pronti a chiarire ogni aspetto con estrema fiducia nel lavoro della magistratura”, conclude Toti.

Canoni demaniali minimi, Scajola: “Conferenza delle Regioni condive all’unanimità il documento della Liguria”

Super User 26 Gennaio 2023 630 Visite

Un intervento celere del Governo sulla questione dei canoni demaniali minimi, sulla base del documento, proposto da Regione Liguria e condiviso da tutte le Regioni in sede di Conferenza, per garantire risposte certe e concrete soprattutto al settore delle associazioni no profit: è questa la richiesta contenuta nel documento presentato oggi dal coordinatore del Tavolo Interregionale sul Demanio Marittimo e assessore della Regione Liguria Marco Scajola durante l’incontro in sede di Conferenza delle Regioni.

“In attesa di discutere le diverse problematiche aperte in materia di demanio marittimo – spiega Scajola - la quesitone più delicata e che richiede una revisione urgente riguarda il valore del canone minimo. Nel documento – spiega l’assessore al Demanio Marittimo della Regione Liguria - si propone una revisione dell’istituto del canone minimo, che distingua le concessioni per uso pubblico o non lucrativo da quelle che determinano un vantaggio economico per il concessionario. Solo a queste ultime si dovrebbe richiedere un importo congruo, attualmente definito in 3.377,50 euro annui, mentre per le altre si dovrebbe fissare una cifra ‘simbolica’, ben individuata nel 2022 in 500 euro. In questo modo non si creerebbero difficoltà alle casse comunali e, al contempo, si darebbe un aiuto concreto alle tante associazioni no profit che hanno difficoltà a sostenere un costo annuale, decuplicato in soli tre anni. Si tratta di associazioni sportive, attività senza scopo di lucro, fondamentali per le comunità di riferimento, in quanto portano avanti tradizioni e iniziative locali, che sono parte integrante dell’offerta culturale e turistica del nostro Paese”. “Inoltre – conclude Scajola - sul tema delicato delle Concessioni Demaniali Marittime, ho chiesto al presidente Fedriga di farsi portavoce con il Governo affinché l’Esecutivo possa instaurare un confronto ed una collaborazione costante con le Regioni sull’argomento. L’obiettivo comune dev’essere quello di trovare una soluzione definitiva per le 35mila imprese balneari e le loro famiglie, che da anni vivono in una situazione di incertezza”.

Ecopneus, in Liguria riciclate oltre 4.500 tonnellate di pneumatici nel 2022

Super User 26 Gennaio 2023 621 Visite

Ben 117 km di asfalti in gomma riciclata da PFU-Pneumatici Fuori Uso, resistenti, silenziosi e duraturi. Sono quelli che si potrebbero realizzare con il recupero delle 4.590 tonnellate di PFU-Pneumatici Fuori Uso raccolte e recuperate in Liguria nel 2022 da Ecopneus, equivalenti in peso a oltre 500.000 pneumatici da autovettura.

Ecopneus è la società senza scopo di lucro principale operatore della gestione dei PFU-Pneumatici Fuori Uso in Italia, ed è responsabile di circa il 60% dei PFU generati ogni anno in Italia: circa 200.000 tonnellate di PFU ogni anno, l’equivalente in peso di circa 22 milioni di pneumatici per automobile, rintracciate capillarmente in tutti i comuni d’Italia, dai grandi centri ai borghi, dai piccoli comuni montani alle isole minori. 

Rispetto agli obiettivi di raccolta previsti dalla legge, calcolati sui quantitativi di pneumatici immessi nel mercato dalle aziende socie nell’anno solare precedente, nel 2022 Ecopneus ha raccolto il 119% del proprio target di legge, andando incontro al mandato ministeriale del +20% richiesto.

Secondo i dati di Ecopneus la Liguria è la 15° regione in Italia per quantità di PFU generati e raccolti nel 2022, un dato strettamente legato al numero di abitanti e al numero di veicoli circolanti nella Regione. In Liguria Ecopneus ha esaudito 2.653 richieste di prelievo di PFU arrivate da circa 700 gommisti, stazioni di servizio e autofficine. Andando nel dettaglio provinciale, Ecopneus ha raccolto 2.499 tonnellate di PFU nella sola provincia di Genova, 776 tonnellate nella provincia di Imperia, 703 tonnellate nella provincia della Spezia ed infine 612 tonnellate nella provincia di Savona.

“Anche nel 2022 Ecopneus ha raggiunto importanti risultati garantendo una gestione efficiente ed efficace di Pneumatici Fuori Uso di propria responsabilità – ha dichiarato il direttore generale di Ecopneus Federico Dossena –. Nel corso dell’anno Ecopneus ha messo in campo tutte le risorse di cui dispone, assicurando una raccolta capillare su tutto il territorio nazionale impegnandosi fortemente per lo sviluppo del mercato della gomma riciclata, come dimostra il sempre maggior impiego in molti settori, dall’edilizia, all’industria, allo sport, alle infrastrutture, dando un importante contributo agli obiettivi globali di sostenibilità e contrasto alla crisi climatica. Risultati possibili grazie ad una filiera fatta di aziende su tutto il territorio nazionale che con Ecopneus sono impegnate e investono in innovazione e ricerca. Anche nel 2023 ci impegneremo ad accompagnare le aziende in questo processo, stimolando lo studio di nuove applicazioni della gomma riciclata e cogliendo tutte le opportunità che la ripresa economica potrà offrire lavorando con etica e trasparenza al servizio del Paese e dell’ambiente”.

Il sistema di riciclo dei PFU gestito da Ecopneus rappresenta un caso di eccellenza nel panorama nazionale. La gomma che si ottiene dal riciclo è un materiale prezioso ed ampiamente utilizzato in tutto il mondo per la realizzazione di superfici sportive, campi da calcio, per asfalti silenziosi, sicuri e duraturi, isolanti acustici, arredi urbani o impiegata per il recupero energetico. Ad oggi il mercato della gomma riciclata è in costante crescita, Ecopneus si sta dedicando fattivamente a nuovi filoni e settori applicativi attraverso un costante lavoro di ricerca e sviluppo, come il riciclo chimico e le applicazioni in ambito industriale distinguendosi inoltre per l’impegno profuso nel fornire supporto e consulenza alle amministrazioni locali sulle soluzioni innovative ed ecosostenibili offerte dalla gomma riciclata da PFU per le città italiane.

La Liguria è la 15° Regione in Italia per PFU raccolti da Ecopneus; a livello nazionale invece in testa troviamo la Lombardia con 33.883 tonnellate, poi l’Emilia-Romagna (20.417 ton.), seguita da Campania (20.418 ton.), Veneto (22.201 ton.), Lazio (18.797 ton.), Sicilia (16.631 ton.), Puglia (16.465 ton.), Toscana (15.816 ton.), Sardegna (10.160 ton.), Calabria (10.132 ton.), Piemonte (10.025 ton.), Trentino Alto-Adige (7.819 ton.), Marche (7.687 ton.), Abruzzo (5.917 ton.), Basilicata (3.211 ton.), Friuli-Venezia Giulia (3.257), Umbria (2.565 ton.), Molise (1.590 ton.) e Valle d’Aosta (145 ton.).

A livello nazionale, nel 2022, Ecopneus ha esaudito oltre 80mila richieste di prelievo di Pneumatici Fuori Uso presso oltre 27.500 gommisti, stazioni di servizio e autofficine in tutta Italia registrati nel sistema informatico di Ecopneus.

Arenzano, al via la Scuola di alta formazione per medici di bordo

Super User 26 Gennaio 2023 1284 Visite

Si è tenuta questa mattina la cerimonia di apertura della nuova Scuola di alta formazione per medici di bordo, presso la sede di Arenzano della Fondazione Accademia italiana della Marina Mercantile. Il progetto, sostenuto in prima battuta da Assarmatori, dal Ministero della Salute e dalla stessa Accademia della Marina Mercantile, ha trovato fin da subito solidi partner nell’Università degli Studi di Genova, l’Ordine di Malta, il Centro Internazionale Radio Medico (CIRM) e l’Ufficio di Sanità Marittima, Aerea e di Frontiera (USMAF).

L’inaugurazione della Scuola di Alta Formazione, intitolata alla memoria di Teresa Cavallero, ha visto anche la partecipazione del Ministro della Salute, Orazio Schillaci, a patrocinare l’avvio di un percorso formativo cruciale per il settore marittimo italiano.

Nel corso della mattinata sono intervenuti: Leonardo Deri, in rappresentanza della Capitaneria di Porto di Genova; Alessandro Bonsignore, docente di Medicina Legale dell’Università di Genova; Angelo Gratarola, assessore alla Sanità della Regione Liguria; Carmelo Cassibba, presidente del Consiglio comunale di Genova; Stefano Messina, presidente Assarmatori; Susy De Martini, coordinatrice scientifica del corso; Eugenio Massolo, presidente Fondazione Accademia Italiana della Marina Mercantile.
L’avvio dell’Alta Scuola di Formazione per Medici di Bordo è stato reso possibile grazie al contributo delle Compagnie di navigazione Moby, Tirrenia, Toremar, GNV e Caronte&Tourist Isole Minori.

A chiudere la mattinata gli interventi di Simone Bazurro, dirigente medico anestesista e rianimatore e direttore regionale del CISOM (Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta) e di Alberto Zangrillo, professore ordinario di Anestesia e Rianimazione e Prorettore per le attività cliniche, Università Vita-Salute San Raffaele.
L’obiettivo del corso, che ha preso il via già oggi pomeriggio presso Villa Figoli des Geneys, ad Arenzano, è quello di fornire le nozioni e le informazioni avanzate per la gestione del paziente critico in situazioni a basse o medie risorse e in ambiente remoti come può essere quello di una nave. Al termine, i partecipanti – il cui requisito di accesso è la Laura in Medicina e Chirurgia con la priorità per i medici specializzati in Anestesia e Rianimazione e in Medicina di Emergenza – riceveranno le certificazioni necessarie a svolgere la professione a livello nazionale e internazionale.

“L’inaugurazione dell’Alta Scuola di Formazione per Medici di Bordo è un momento estremamente importante non solo per noi - commenta il presidente di Assarmatori Stefano Messina - ma sono convinto anche per l’armamento italiano nel suo complesso. Sono infatti ben note le difficoltà che le compagnie di navigazione che effettuano servizi passeggeri hanno incontrato, nel recentissimo passato, per reclutare queste figure. Difficoltà dovute esclusivamente alla carenza di medici, abilitati, supplenti e medici in generale disposti ad imbarcare senza libretto di navigazione, rispetto al reale fabbisogno. Fatto che attesta l’inefficienza dell’attuale impianto normativo e di un sistema di regole che, per come congegnato, non può più garantire l’effettiva organizzazione del servizio e di conseguenza assolvere alle finalità per le quali lo stesso fu istituito alla fine dell’’800. Per questo si è reso necessario un ricambio generazionale. E in quest’ottica abbiamo ideato e realizzato l’Alta Scuola di Formazione per Medici di Bordo che prende il via oggi. Per quanto importante, si tratta di un “calcio d’inizio”. Siamo infatti alla prima edizione, cui ne seguiranno altre nei prossimi mesi e anni. Un modo di dare una risposta concreta, congiunta e coordinata ad una necessità reale e impellente, quale quella di garantire la salute e la sicurezza di chi naviga, siano essi passeggeri o membri dell’equipaggio”. 

“La cerimonia odierna segna un momento importante per l’armamento e per la bandiera italiana - afferma Eugenio Massolo, presidente della Fondazione Accademia Italiana della Marina Mercantile -. Oltre a quanto già saggiamente detto dal presidente Messina, l’avvio di questa Scuola di Alta Formazione è anche indice di quanto di positivo si possa creare in termini di formazione di eccellenza grazie a partnership strategiche. Una strada su cui l’Accademia della Marina Mercantile ha investito molto, e che vede oggi solo un primo passo per azioni congiunte anche future”.

“Sono felice che questo importante progetto di formazione prenda il via oggi – aggiunge Susy De Martini, coordinatrice scientifica dell’Alta Scuola –. Formeremo ottimi medici di bordo che sapranno prendersi cura delle diverse decine di milioni di passeggeri che ogni anno usufruiscono del trasporto marittimo in Italia e dei membri degli equipaggi che necessitano della migliore assistenza possibile”.

"Questo corso nasce con un'idea molto ambiziosa che è quella di formare non dei semplici medici che poi prestano la loro attività come cultori della materia su una nave, ma cerca di trovare la miglior formazione possibile anche dal punto di vista della capacità di gestione di alcuni scenari che potrebbero manifestarsi al largo, in un contesto distante dalla terraferma o da un punto di soccorso ospedaliero – chiude Angelo Gratarola, assessore alla Sanità della Regione Liguria -. Ci vogliono anche caratteristiche attitudini che permettano al sanitario di addivenire a decisioni con l'eventuale aiuto della consulenza in telemedicina. È bello poi che il corso sia intitolato alla memoria di Teresa Cavallero, giovane anestesista genovese scomparsa prematuramente, che si è formata alla scuola di specializzazione di Anestesia frequentando il Dipartimento di Emergenza del San Martino da me diretto nel recente passato: Teresa è stata impegnata in passato anche a bordo di navi per i soccorsi marittimi.  Siamo dunque di fronte ad un corso unico nel suo genere in Italia che conferma il grande valore dell'Accademia Italiana della Marina Mercantile che Regione Liguria sostiene".

Pesca del bianchetto, Campomenosi: “Tavolo di confronto a Bruxelles con i rappresentanti liguri del settore”

Super User 26 Gennaio 2023 546 Visite

“Un piacere e un onore aver potuto ospitare in questi giorni a Bruxelles una delegazione di rappresentanti del settore della pesca ligure e delle istituzioni competenti guidata dal vice presidente della Regione Liguria Alessandro Piana, con la presenza dei Flag della Liguria, tra cui quello savonese rappresentato dal presidente Paolo Ripamonti. La pesca è una componente fondamentale dell’economia della regione e di tutto il Paese, che va tutelata e valorizzata. Un’opportunità importante per agevolare incontri con le istituzioni Ue e la rappresentanza italiana, al fine di fare il punto sulle esigenze dei pescatori liguri e italiani e avanzare proposte in merito alla presentazione del piano di gestione delle pesche speciali, con particolare riguardo alla pesca del bianchetto, una tradizione della Liguria e di molte altre regioni italiane. Questo tavolo di confronto è un importante primo passo nella direzione di uno studio approfondito e accurato, con l’obiettivo di dare le giuste risposte a un settore che non può e non deve essere trascurato. Massimo impegno da parte della Lega, a tutti i livelli, per sostenere i pescatori italiani”.

Così in una nota Marco Campomenosi, europarlamentare ligure, capo delegazione della Lega al Parlamento Europeo, che assieme alle colleghe componenti della commissione Pesca Rosanna Conte (coordinatrice Id in commissione) e Annalisa Tardino e al responsabile dipartimento Pesca della Lega Lorenzo Viviani ha incontrato a Bruxelles i rappresentanti del settore della pesca in Liguria per fare il punto sul piano di gestione delle pesche speciali.

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