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Regione Liguria destina 780mila euro per il rilancio delle coltivazioni tipiche a Genova e nel Tigullio

Super User 17 Febbraio 2023 617 Visite

Ammontano complessivamente a oltre 780 mila euro, per il territorio della Città metropolitana di Genova, i contributi concessi dalla Regione ad aziende agricole, cooperative, scuole, università, associazioni di categoria e altri enti nel quadro del bando del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) dedicato agli interventi per il recupero, la conservazione, lo studio ed il rilancio delle coltivazioni tipiche.

Questi i dieci progetti finanziati:

- “Ortaggi genovesi: conservazione della biodiversità degli ortaggi genovesi” (capofila: Di Tullio Mattia; finanziamento concesso 99.601,48 €);

- “La pomologia del Tigullio: conservazione dell’agrobiodiversità frutticola” (capofila: Opera diocesana Madonna dei Bambini-Villaggio del Ragazzo; finanziamento concesso: 89.642,16 €);

- “Conservazione e caratterizzazione di varietà di rose da sciroppo coltivate nella Valle Scrivia” (capofila: Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi economica agraria; finanziamento concesso 90.031,94 €);

- “Tutela e conservazione della biodiversità ortiva del Levante ligure” (capofila: Cooperativa agricola Lavagnina s.r.l.; finanziamento concesso 99.989,50 €);

- “Recupero di antiche varietà utilizzate per il basilico genovese D.O.P.” (capofila: Consorzio di tutela D.O.P. basilico genovese; finanziamento concesso 86.148,83 €);

- “Valorizzazione agrobiodiversità vegetale in Liguria: omaggio a Vavilov” (capofila: Consorzio della quarantina associazione per la terra e la cultura rurale; finanziamento concesso: 91.825,61€);

- “Dal seme al piatto 1” (capofila: Loconte Marco; finanziamento concesso: 58.024,98 €);

- “Dal seme al piatto 2” (capofila: Loconte Marco; finanziamento concesso: 61.763,02 €);

- “Una manciata di grano” (capofila: Loconte Marco; finanziamento concesso: 79.380,28 €);

- “Esci dal guscio” (capofila: Charta servizi e sistemi per il territorio e la storia ambientale; finanziamento concesso: 24.813,48 €).

“Si tratta di un’iniziativa dal grande valore non soltanto economico, ma anche sociale e culturale, perché dà sostegno a tante aziende agricole del territorio, in particolare dell’entroterra, e mette a sistema, tramite il partenariato e la collaborazione tra numerosi enti, tutto quel mondo che ruota attorno alla custodia, alla conservazione ed alla promozione delle nostre coltivazioni tipiche, tra cui le cipolle di Zerli, il broccolo lavagnino, le patate quarantine, le antiche varietà di basilico, i cavoli del nostro entroterra, oltre alle varietà territoriali di cereali, di frutta e di fiori”, commenta il consigliere regionale Claudio Muzio, capogruppo di Forza Italia e membro della Commissione Ambiente e Territorio. “Negli ultimi anni - prosegue - abbiamo assistito e stiamo assistendo ad un rinnovato interesse per queste produzioni agricole, sia grazie a chi ha sempre mantenuto vivi questi presidi, sia grazie a tanti giovani che sono tornati, con passione e dedizione, ad occuparsi della cura e della coltivazione dei terreni, generando anche eccellenze che meritano di essere tutelate e promosse. Desidero esprimere il mio plauso all’Assessorato regionale all’Agricoltura per l’impegno profuso per dare concretezza a questa iniziativa”, conclude il capogruppo di Forza Italia. 

Palazzo Tursi, il Comune invita dipendenti e politici a donare il sangue

Super User 17 Febbraio 2023 618 Visite

Questa mattina i dipendenti di Palazzo Tursi, gli assessori e i consiglieri comunali sono stati invitati a donare il sangue presso l’unità mobile allestita di fronte al palazzo del Comune in via Garibaldi, dalla sezione genovese della Federazione italiana associazioni donatori di sangue.

L’iniziativa, coordinata dal presidente di Fidas Genova Andrea Grande, è stata promossa dalla presidenza del Consiglio comunale di Genova e il sangue raccolto sarà trasportato al centro trasfusionale dell’Ospedale San Martino.

“Come presidente del Consiglio comunale - afferma Carmelo Cassibba - ho voluto riprendere quest’iniziativa a cui tengo particolarmente. Donare il sangue è tra i più alti gesti di altruismo e umanità. In quanto dipendenti e rappresentanti della pubblica amministrazione dobbiamo per primi dare l’esempio affinché, la donazione del sangue, diventi sempre di più un’usanza abituale tra i cittadini”.

“Un’iniziativa lodevole, che quest’anno abbiamo allargato anche ai dipendenti del Comune di Genova con lo scopo di sensibilizzare la cittadinanza sull’importanza della donazione, un atto di generosità e di spirito civico che non costa nulla a chi lo compie, ma che può essere determinante per salvare vite umane - commenta l’assessore al Personale Marta Brusoni - Donare sangue è il primo grande passo per far parte di una comunità solidale e, come amministrazione, credo sia giusto sostenere e incentivare iniziative come quella di oggi”.

Il presidente del Consiglio comunale Carmelo Cassibba (il primo a destra) con i responsabili di Fidas

Stop ad auto benzina e diesel dal 2035, Benveduti: “Uno schiaffo ad aziende e lavoratori italiani”

Super User 16 Febbraio 2023 804 Visite

"Il via libera dell'Europarlamento allo stop delle auto diesel e benzina dal 2035 è uno schiaffo a migliaia di aziende e milioni di lavoratori italiani coinvolti nella filiera dell'auto, oltreché un un regalo enorme alla Cina che continua ad inquinare e ha quasi il monopolio del settore, con quasi l'80% delle materie prime legate alle batterie elettriche". Lo dice l'assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti.

"Senza contare l'indotto, in Liguria sono 64 le aziende attive nel settore dell’automotive con 1314 addetti - aggiunge l'assessore Benveduti, citando i dati a chiusura del 2022 di Infocamere - È pura illusione poter pensare di sostituire tutte le 40 milioni di automobili circolanti in Italia con le sole auto elettriche. Occorrerebbe diversificare le fonti, investendo in ricerca e in soluzioni tecnologiche plurime ed alternative che ci consentano di sviluppare un diverso concetto di mobilità, anche tramite la riconversione della filiera automobilistica secondo il principio della neutralità tecnologica e del ciclo di vita delle stesse (Life Cycle Assessment). Imporre solo auto elettriche comporta anche problemi di rifornimento delle materie prime che servono per produrre una batteria e per le quali siamo completamente dipendenti dall'estero. Basta demagogia sulla pelle di imprese e famiglie".

Fertilizzanti nell’agricoltura, Campomenosi: “Bene risoluzione Pe, ma consolidare capacità produttiva”

Super User 16 Febbraio 2023 540 Visite

“La risoluzione in votazione al Parlamento europeo è positiva, ha sostegno trasversale da tutti i gruppi, e rimette al centro del dibattito il tema dell’agricoltura rispetto alle forti pressioni di tipo ambientale che hanno caratterizzato il settore in questi anni. Ma il tema dei fertilizzanti interessa diverse tematiche: c’è una questione geopolitica, c’è una difficoltà di reperimento per i nostri agricoltori, c’è un tema di costi, e questo riguarda tanti aspetti di chi produce nel nostro continente e c’è la necessità di aumentare la capacità produttiva”. Così Marco Campomenosi, capo delegazione della Lega, nel suo intervento durante la sessione plenaria del Parlamento europeo, nel dibattito sulla disponibilità di concimi nell'Ue.

“È un tema - aggiunge Campomenosi - di cui si è discusso nella Pac e in tutto il pacchetto Farm To Fork, si sono dovuti trovare compromessi e non è stato facile considerare questo particolare aspetto: serve però pragmatismo, a cominciare dallo stop alla direttiva sui fitofarmaci, cosa che chiediamo da tempo, e permettere che i prodotti trattati in modo sostenibile che utilizzano materia organica possano uscire dai limiti della direttiva nitrati, invertendo il dogma che debbano impoverire il suolo”.

“Bisogna puntare a consolidare la nostra capacità produttiva per poter soddisfare il fabbisogno alimentare europeo e non aprire le porte ad importazioni incontrollate. Servono piani energetici, sostegno economico, capacità di dare alla nostra agricoltura un quadro di competitività rispetto ai grandi player mondiali e che deve affrontare una concorrenza che non ha un sistema di regole come il nostro. Sui fertilizzanti in Ue possiamo fare molto e spero che la Commissione possa prendere atto di quanto decide il Parlamento, passando dalle parole ai fatti concreti”, conclude il capo delegazione della Lega al Parlamento europeo.

FAI, la Basilica dei Fieschi è sesta in Italia e prima in Liguria tra i 'Luoghi del cuore'

Super User 16 Febbraio 2023 1392 Visite

Il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS e Intesa Sanpaolo hanno presentano i risultati dell'11ª edizione del censimento nazionale de “I Luoghi del Cuore”, chiusa lo scorso 15 dicembre: con 1.500.638 voti raccolti nel 2022 per più di 38.800 luoghi il censimento si conferma la più importante campagna italiana di sensibilizzazione dei cittadini sul valore del patrimonio e sulla necessità di proteggerlo e valorizzarlo, com’è nella missione del FAI. La classifica dei luoghi del cuore più votati viene annunciata in una conferenza stampa, visibile anche in streaming, alla presenza di Marco Magnifico, presidente del FAI, e di Gian Maria Gros-Pietro, presidente di Intesa Sanpaolo, e con la partecipazione dei rappresentanti dei tre beni vincitori, che riceveranno, a fronte di un progetto, un contributo per il restauro e la valorizzazione.

Grazie a “I Luoghi del Cuore” dal 2003 a oggi sono stati sostenuti interventi per 138 luoghi in 19 regioni d’Italia, che erano dimenticati, abbandonati o poco valorizzati, ma amati dalle loro comunità, che votandoli li hanno salvati. I voti raccolti – sono in tutto 11.100.000 quelli giunti al FAI nei vent’anni anni dell’iniziativa – sono, infatti, l’innesco di un processo virtuoso capace di moltiplicare l’effetto del censimento: luoghi sconosciuti e apparentemente condannati hanno guadagnato una tale attenzione, locale e nazionale, che altri insieme al FAI – Comuni, Regioni e Ministero, aziende, fondazioni e associazioni - si sono mobilitati per salvarli, tanto che il sostegno di Intesa Sanpaolo a questo progetto ha generato investimenti per un valore dieci volte superiore. Nell’impatto di questa iniziativa, accanto al valore economico, c’è un valore culturale e sociale: grazie a “I Luoghi del Cuore” gli italiani scoprono o riscoprono testimonianze di storia e tradizione, simboli dell’identità dei loro territori, e si accende un sentimento collettivo che è puro spirito di cittadinanza, che si concretizza in una mobilitazione diffusa e trasversale: nell’edizione 2022 sono stati coinvolti nel censimento 6.508 Comuni d’Italia, l’82,4% del totale, segnalati da cittadini, singoli o associati in comitati, sorti dall’iniziativa di tanti e diversi soggetti della società civile, dalle scuole alle parrocchie, dalle biblioteche ai musei, dalle proloco agli stessi Comuni. La Repubblica, nella sua più ampia espressione, trova ne “I Luoghi del Cuore” lo strumento per esercitare il proprio diritto e dovere alla tutela del patrimonio culturale, come prescrive l’articolo 9 della Costituzione.

PRIMI “LUOGHI DEL CUORE” DELLA LIGURIA

Basilica dei Fieschi, Cogorno (GE)

La Basilica, uno tra i più rilevanti monumenti tra romanico e gotico in Liguria, si trova a San Salvatore dei Fieschi, parte del Comune sparso di Cogorno, la cui storia è plasmata dalla famiglia genovese dei Fieschi, protagonista di un’espansione territoriale tra XII e XIII secolo nella Liguria di Levante. La sua edificazione è legata alla lotta tra l’imperatore Federico II di Svevia e papa Innocenzo IV, al secolo Sinibaldo Fieschi. Nel 1245 Federico II, per vendicarsi della scomunica del papa, fece saccheggiare i possedimenti della famiglia a San Salvatore, oltre ad altre devastazioni. Sulle rovine del borgo, Innocenzo IV e il nipote Ottobono Fieschi, futuro papa Adriano V, ordinarono la fondazione della basilica, eretta dai Magistri Antelami che da più di un secolo operavano a Genova nella costruzione degli edifici in muratura della città. I lavori vennero terminati nel 1252: un’iscrizione sull’architrave del portale ricorda l’evento. Lo schema planimetrico è quello basilicale, a tre navate; la facciata presenta il caratteristico rivestimento bicromo a fasce alternate in ardesia e marmo bianco. Al centro spicca un ampio rosone sormontato da archetti romanici. La raccolta voti al censimento “I Luoghi del Cuore” 2022, guidata dal parroco, ha coinvolto tutti i cittadini ed è stata supportata dal comitato “Distretto Ardesia Ligure” e da studenti e insegnanti delle scuole del territorio, per tenere alta l’attenzione sulla necessità di interventi e per promuoverne la conoscenza.

 

Villa Pallavicini a Rivarolo, Genova

Villa Pallavicini a Rivarolo, di origine settecentesca, ha vissuto molte trasformazioni architettoniche e di destinazione d’uso: da dimora gentilizia è diventata sede amministrativa prima del Comune di Rivarolo e poi del Comune di Genova, in seguito all’annessione di Rivarolo alla Grande Genova. Ciò che è rimasto invariato è il significato simbolico per la comunità locale che vi riconosce le proprie radici e la propria storia. E grazie alla grande mobilitazione delle persone al censimento “I Luoghi del Cuore” 2020 si è aperto un nuovo capitolo per questo luogo: a marzo 2022, infatti, Villa Pallavicini è diventata Patrimonio del Comune di Genova che l’ha acquisita dal Marchese Giacomo Cattaneo Adorno. Un grande risultato per i cittadini e per il comitato “Amici di Villa Pallavicini a Rivarolo” che hanno saputo sfruttare il censimento del FAI come mezzo per raggiungere un obiettivo di comunità. È stato già presentato un progetto di riqualificazione e destinazione d’uso per questo edificio, che prevede la concessione di alcuni spazi alle associazioni del territorio, a cominciare da quella prodigatasi per la rinascita della villa sino a farla inserire tra “I Luoghi del Cuore” e che ancora ne ha promosso il valore in occasione di questa edizione dell’iniziativa.

 

Villa Sultana - primo Casinò d’Italia, Ospedaletti (IM)

Villa "La Sultana", immersa in un lussureggiante parco di circa 14.000 metri quadrati e ricco di piante d’alto fusto, palmizi ed essenze di grande pregio botanico, sorge nella zona centrale di Ospedaletti, a monte del borgo marinaro. La sua costruzione, iniziata nel 1883, venne completata l’anno seguente per opera dell’architetto S.M. Biasini di Nizza. La villa fu concepita come luogo ricreativo, nel quale l’aristocrazia europea si ritrovava per giocare e divertirsi attorno ai tavoli verdi o per conversare sugli argomenti più diversi presso il circolo. Villa La Sultana, su licenza rilasciata dal Sotto Prefetto di Sanremo, ospitò così il primo Casinò d’Italia dal 1884, anno della sua inaugurazione, sino al 1905, quando la Società che lo gestiva cedette la licenza alla città di Sanremo. Da allora svolse solo la funzione di circolo privato, frequentato da un turismo di eccellenza, sino a quando i venti di guerra nell’agosto del 1914 posero fine alla Belle Époque. All’inizio della Seconda Guerra Mondiale l’edificio, già chiuso da anni, ospitò reparti militari sino alla conclusione del conflitto. Successivamente subì alcune trasformazioni e venne adibito a residenza privata sino alla fine degli anni Cinquanta. Rimasta vuota e disabitata, la Villa è stata poi abbandonata a un destino di incuria e decadenza. Con la speranza di un suo recupero, gli “Amici di Villa Sultana” hanno raccolto i voti al censimento “I Luoghi del Cuore” 2022.
Villa Sultana rientra nella classifica speciale “I Borghi e i loro luoghi”.

 

Santuario dell'Eremita, Mallare (SV)

Secondo fonti storiche, il nucleo centrale del Santuario di Santa Maria dell'Eremita o di Santa Maria della Rotonda in Val Bormida sarebbe stato in origine un tempio pagano; la struttura si presentava in forma rotonda, bassa, piccola, poligonale all'esterno e con contrafforti semicircolari ed equidistanti. Era il 1097 quando Bonifacio del Vasto donò alla Canonica di Ferrania la Chiesa di Mallare, insieme a molti altri possedimenti e luoghi sacri. Nel XIV secolo, anche per l’incremento demografico locale, il Santuario divenne la prima parrocchiale di Mallare, dedicata a Santa Maria e San Nicola, e venne ricostruito nella volta in stile gotico, con arco acuto compresso e con costoloni diagonali e rosone centrale. Il luogo, già votato in occasione del censimento del FAI 2018 e 2020, è stato scelto anche nell’edizione 2022 affinché venga tutelato e maggiormente conosciuto.
Il Santuario dell’Eremita rientra nella classifica speciale “I Borghi e i loro luoghi”.

 

Roccatagliata a Valfontanabuona, Neirone (GE)

Roccatagliata è un borgo medievale situato nell'alta Valfontanabuona, risalente all'XI secolo, anche se il luogo era già abitato dai longobardi. Durante il Medioevo fu feudo dei Fieschi, conti di Lavagna. L'antichissima chiesa fu fatta costruire dal cardinale Luca Fieschi nel 1328, dove sorgeva la cappella del castello. Sul sito dove sorgeva la fortezza si trova oggi un parco archeologico, conservato con molte difficoltà, finalizzato alla valorizzazione del luogo e del suo passato di grande interesse storico e paesaggistico. I proprietari del castello riscuotevano i pedaggi dalle carovane che dal mare risalivano la valle fino alla Pianura Padana. Per questo motivo il castello venne conteso fino alla decisione degli Sforza, ultimi proprietari, di abbatterlo piuttosto che cederlo nuovamente ai Fieschi. Ogni anno in occasione della festa di San Lorenzo - celebrata il 10 agosto - viene rievocata la storia del borgo con gli abitanti in abiti d'epoca. Qui ebbero i natali due papi Fieschi ed esiste tuttora il "Palazzo dei Papi". Per opera di un sacerdote, proprio a Roccatagliata si avviò inoltre la coltivazione delle patate in Liguria. Il comitato "I Fieschi di Roccatagliata" persegue l’obiettivo, condiviso con tutta la comunità locale, di conservare il piccolo borgo e le sue bellezze, memoria storica di identità e tradizioni del territorio, e per questo ha promosso la raccolta voti al censimento del FAI 2022.
Roccatagliata rientra nella classifica speciale “I Borghi e i loro luoghi”.

 

Santuario Nostra Signora del Deserto, Millesimo (SV)

Il Santuario Nostra Signora del Deserto si trova nella valle chiamata, già nel Cinquecento, “del Deserto”, ed è circondato da boschi di castagno dove erano presenti degli essiccatoi, piccoli edifici in muratura con all’interno una grata sulla quale venivano appoggiate le castagne che si facevano seccare. Su uno di questi edifici era stata raffigurata nel 1618 una Madonna col Bambino seduta in trono e, secondo la tradizione popolare, proprio questo luogo nel 1726 fu scenario di un miracolo e di altri successivi, tanto che il Vescovo di Alba diede il consenso alla costruzione di una chiesa. Nel 1796 l’edificio fu soggetto a saccheggi da parte dei Francesi e dopo la caduta di Napoleone venne restaurato e ingrandito. Nel 1820 la parte di muro dell’essiccatoio su cui era stata dipinta l'immagine sacra venne collocata in una nicchia sopra l'altare maggiore e successivamente la chiesa fu ulteriormente ampliata. La forma attuale del Santuario risale al 1878 e nel 1927 venne montato un grandioso organo fabbricato nel 1855 da Nicomede Agati. La rinnovata partecipazione al censimento del FAI vuole mettere in luce questo sito, amato da molte persone e già votato nelle edizioni 2018 e 2020 de “I Luoghi del Cuore”, affinché venga tutelato.
Il Santuario Nostra Signora del Deserto rientra nella classifica speciale “I Borghi e i loro luoghi”.

 

Reggimonti, tra terra cielo e mare, Bonassola (SP)

Reggimonti è un piccolo borgo del comune di Bonassola a 359 metri sul livello del mare. Il primo documento ufficiale sull'esistenza del borgo è del 1269 dove viene citato il borgo "de Resegunti". Dal borgo si gode di una vista a 180 gradi, a levante verso le Cinque Terre, a ponente verso il golfo di Portofino e la riviera di ponente. Nelle giornate terse si scorgono l'isola della Gorgona, l'isola di Capraia, la Corsica e a ponente il Monviso. Innumerevoli sentieri partono o passano da Reggimonti per perdersi in mezzo a boschi di castagni, abeti, pini, ulivi e querce. La chiesa di Reggimonti, edificata tra il 1298 e il 1310, si presenta con una divisione a tre navate e una sola abside. La volta è stata affrescata agli inizi del XX secolo con la raffigurazione dei quattro Evangelisti, dell'Assunta e San Pietro martire. Sopra l'altare la statua in legno dell'Assunta della scuola scultorea di Anton Maria Maragliano (1664-1739). Il comitato “Miglioriamo Reggimonti” ha fatto votare il borgo al quale è fortemente legato con il desiderio che si possano recuperare alcune strutture utilizzate un tempo per il lavoro quotidiano (es. il lavatoio, simbolo di lavoro femminile). Il borgo necessita anche di interventi di rigenerazione delle aree verdi abbandonate e di interventi di restauro sul portale della chiesa e sulla statua dell'Assunta.
Reggimonti rientra nella classifica speciale “I Borghi e i loro luoghi”.

Basilica dei Fieschi

 

PRIMI DIECI “LUOGHI DEL CUORE” IN CLASSIFICA NAZIONALE

 

Chiesetta di San Pietro dei Samari nel Parco di Gallipoli (LE) - 1° CLASSIFICATO CON 51.443 VOTI

Situata fuori dalla città di Gallipoli, in un’area di campagna a ridosso della Statale 274 per Leuca, nel Parco Regionale Litorale di Punta Pizzo – Isola di Sant’Andrea, a poco più di un chilometro dal mare, si trova la Chiesetta di San Pietro dei Samari. Il suo nome, così come quello del vicino Fosso dei Samari, corso d’acqua che scorre tra le colline dell’entroterra e le dune costiere delle spiagge, si lega a un episodio narrato nell'iscrizione che corre sulla cornice dell'avancorpo della chiesa, aggiunto nel XIX secolo come abitazione del sacerdote. L’iscrizione attribuisce la fondazione dell’edificio sacro a Ugo di Lusignano, condottiero dei Crociati, ritornato dalla Palestina nel 1148 e sbarcato a Gallipoli. La stessa iscrizione racconta che il militare fondò la chiesetta nel luogo in cui San Pietro, reduce dalla Samaria, avrebbe celebrato una Messa. Caratterizzata da cupole emisferiche databili tra XII e XIII secolo d.C. e formata da due ambienti a pianta quadrata, la Chiesa dei Samari è l'unico esempio nella provincia di Lecce del fenomeno architettonico delle chiese a cupole in asse, che compare in Puglia, derivato da modelli orientali, tra X e XII secolo. Spoglia e priva di decorazioni, è un luogo rimasto per decenni in stato di abbandono, ha già subito dei crolli ed è attualmente inagibile; il Comune, che l’ha acquisita in comodato d’uso ventennale dai proprietari privati, sta lavorando a un progetto per i primi, urgenti restauri. Proprio per auspicarne il recupero il comitato “Amici del Parco naturale Isola S. Andrea – Litorale Punta Pizzo” ne ha promosso la raccolta voti al censimento del FAI 2022. L’attrice Stefania Rocca sostiene la chiesetta dei Samari come suo “Luogo del Cuore”.

 

Museo dei Misteri di Campobasso – 2° CLASSIFICATO CON 32.271 VOTI

Inaugurato nel 2006, il Museo dei Misteri è dedicato alle installazioni, dette “Ingegni”, ideate e realizzate dallo scultore campobassano Paolo Saverio Di Zinno a metà del Settecento e che, da oltre 260 anni, vengono portate in processione per le vie della città nel giorno del Corpus Domini. A sfilare sono 13 ingegni e ben 76 personaggi: 58 bambini, 16 adulti, un agnello (sul Mistero di Abramo) e un cagnolino (sul Mistero di San Rocco). Negli anni l’Associazione Misteri e Tradizioni di Campobasso, che si occupa della valorizzazione del Museo, ha raccolto anche un ricco patrimonio documentario, audiovisivo e demo-etno-antropologico: l’archivio conta più di 80.000 fotografie che ritraggono l’evento dalla fine dell’Ottocento a oggi. Oltre alle foto, si sta ampliando anche la sezione “filmati”, amatoriali e inediti, realizzati a partire dal 1929. Il Museo nasce nel luogo, non monumentale, in cui gli ingegni vengono conservati durante l’anno, dove avviene la vestizione dei figuranti e dal quale parte la processione annuale. Il comitato “Associazione Misteri e Tradizioni di Campobasso” intende continuare la valorizzazione di questo spazio realizzando alcune migliorie negli ambienti espositivi, per rendere più coinvolgente l’esperienza del visitatore. Sono numerosi i personaggi dello spettacolo che hanno espresso il loro supporto per questo Luogo del Cuore: attori come Daniela Terreri ed Edoardo Siravo, il cantante Antonello Carozza e il giornalista sportivo Riccardo Cucchi. Gli ingegni di Campobasso hanno inoltre ispirato la regista Alice Rohrwacher per il suo cortometraggio “Pupille”, candidato agli Oscar 2023 nella categoria Best live action short.

 

Chiesa di San Giacomo della Vittoria, Alessandria – 3° CLASSIFICATO CON 31.028 VOTI

La costruzione della Chiesa di San Giacomo della Vittoria, nel centro di Alessandria, è legata a un fatto d’arme glorioso: la vittoria riportata il 25 luglio 1391 - giorno di San Giacomo - dagli alessandrini e dalle truppe di Gian Galeazzo Visconti guidate da Jacopo dal Verme contro la lega antiviscontea condotta da Giovanni III d'Armagnac alle porte della città. L’edificio originario, fondato nello stesso 1391, subì profondi rimaneggiamenti nei secoli successivi e fu destinato anche a utilizzi diversi e impropri (caserma, magazzino, ospedale). Oggi si presenta ad aula unica con volta a botte, ricca di motivi decorativi ad affresco e cornici in stucco dorato riconducibili agli anni '50 e '60 dell'Ottocento. Restano pochi elementi della costruzione originaria, tra cui un affresco di fine Trecento con la Madonna del Latte. La chiesa conserva, inoltre, numerosissimi ex voto e ha un valore devozionale importante per gli alessandrini. Sono tre i comitati attivi nella promozione di questo luogo di culto, appoggiati anche dalla Delegazione FAI di Alessandria, sempre molto attiva attraverso il censimento a favore del patrimonio culturale locale: “Associazione Spazioidea”, “Insieme per Alessandria” e “Per San Giacomo”. L’obiettivo principale della raccolta voti è sensibilizzare la collettività sugli urgenti lavori di manutenzione, pulitura e restauro degli affreschi della volta, di cui la chiesa, officiata ormai solo saltuariamente, necessita.

 

Via Vandelli: la madre di tutte le strade moderne, Emilia-Romagna e Toscana – 4° CLASSIFICATO CON 26.261 VOTI

Via Vandelli è la leggendaria strada “illuminista” del Ducato Estense, progettata attraverso l’Appennino Tosco-Emiliano e le Alpi Apuane, tra Emilia-Romagna e Toscana. Fu voluta dal duca Francesco III d'Este per collegare i centri del potere estense e in particolare la sua capitale, Modena, al mar Tirreno, per lo sviluppo del commercio dalla Pianura Padana al porto di Massa. I 172 chilometri dell’ardita infrastruttura carrozzabile – che oggi tocca 21 Comuni - furono realizzati a partire dal 1739 dall’abate, cartografo e matematico Domenico Vandelli, inventore delle isoipse, le curve di livello che ancora oggi vengono utilizzate dai cartografi. Lungo il percorso, che culmina nel Passo della Tambura a 1.620 metri e che copre un dislivello complessivo di quasi 5.400 metri, si conservano tratti lastricati originari e sono ancora individuabili le tracce degli edifici, voluti dal Vandelli, con la funzione di osterie, stazioni di posta e rifugi per i viaggiatori. Il tratto più spettacolare, nonché l’apice dal punto di vista tecnico e ingegneristico, è la discesa Campaniletti-Massa che, con 6 chilometri di muri a secco realizzati dal Vandelli per sostenere la carrozzabile, scende dalle Apuane al mare. La Via, oggi, sparisce a tratti, assorbita dalla vegetazione e dalle infrastrutture stradali moderne. Le parti lastricate – in particolare quella della “Selva romanesca” nel Comune di Frassinoro (MO) - hanno bisogno di un intervento di ripristino ed è necessaria un’adeguata cartellonistica, che fornisca indicazioni e informazioni per promuovere la Via come Cammino, aiutandone la percorribilità. A supportare questi obiettivi, il comitato “Amici della Via Vandelli” ha promosso la raccolta voti al censimento “I Luoghi del Cuore” 2022 attivando Comuni e sezioni CAI, riunendo amici e viandanti, tra cui il pilota di rally Paolo Andreucci, che ne fa da testimonial.

 

Casa del Mutilato, Alessandria – 5° CLASSIFICATO CON 25.350 VOTI

Promossa dalla Sezione locale dell’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra già dalla metà degli anni Trenta, la Casa del Mutilato fu costruita nel 1938-40 per dare una sede moderna e decorosa all’associazione e alle altre organizzazioni minori del settore. Il progetto fu affidato all’ingegner Venanzio Guerci, tra i protagonisti dell’urbanistica alessandrina del periodo. Pur volendo realizzare un palazzo che si distinguesse “per modernità, proporzioni e forma” dalla case private, Guerci creò un edificio in bilico tra il razionalismo tipico dell’epoca e i canoni di inizio Novecento. Tra gli elementi di spicco troviamo la grande balconata per dare lustro agli oratori, il corpo sporgente finestrato per potenziare la luminosità e, all’interno, la concentrazione degli spazi comuni al pianterreno e nel seminterrato, per agevolare la frequentazione da parte di persone gravemente ferite in guerra. A decorare la nuova costruzione furono chiamati i maggiori artisti della provincia, tra cui Alberto Caffassi, autore del grande dipinto murale nel salone delle adunanze sul piano rialzato, con il quale si voleva celebrare il “Sacrificio del Reduce” e la vittoria italiana nella Grande Guerra. A gennaio 2022 Confindustria Alessandria ha annunciato che proprio nella Casa del Mutilato avrà la sua nuova “casa”, ponendosi l’obiettivo, dopo anni di abbandono, di ridare accessibilità all'edificio e aprire anche al pubblico gli spazi e gli ambienti. Il comitato “Insieme per Alessandria”, che riunisce tante associazioni di volontari del territorio, si è attivato per la raccolta voti all’11° censimento “I Luoghi del Cuore”, per mantenere alta l’attenzione su questo luogo a lungo in degrado.

 

Basilica dei Fieschi, Cogorno (GE) – 6° CLASSIFICATO CON 22.890 VOTI

La Basilica, uno tra i più rilevanti monumenti tra romanico e gotico in Liguria, si trova a San Salvatore dei Fieschi, parte del Comune sparso di Cogorno, la cui storia è plasmata dalla famiglia genovese dei Fieschi, protagonista di un’espansione territoriale tra XII e XIII secolo nella Liguria di Levante. La sua edificazione è legata alla lotta tra l’imperatore Federico II di Svevia e papa Innocenzo IV, al secolo Sinibaldo Fieschi. Nel 1245 Federico II, per vendicarsi della scomunica del papa, fece saccheggiare i possedimenti della famiglia a San Salvatore, oltre ad altre devastazioni. Sulle rovine del borgo, Innocenzo IV e il nipote Ottobono Fieschi, futuro papa Adriano V, ordinarono la fondazione della basilica, eretta dai Magistri Antelami che da più di un secolo operavano a Genova nella costruzione degli edifici in muratura della città. I lavori vennero terminati nel 1252: un’iscrizione sull’architrave del portale ricorda l’evento. Lo schema planimetrico è quello basilicale, a tre navate; la facciata presenta il caratteristico rivestimento bicromo a fasce alternate in ardesia e marmo bianco. Al centro spicca un ampio rosone sormontato da archetti romanici. La raccolta voti al censimento “I Luoghi del Cuore” 2022, guidata dal Parroco, ha coinvolto tutti i cittadini ed è stata supportata dal comitato “Distretto Ardesia Ligure” e da studenti e insegnanti delle scuole del territorio, per tenere alta l’attenzione sulla necessità di interventi e per promuoverne la conoscenza.

 

Chiesa di Santa Maria di Castello, Alessandria - 7° CLASSIFICATO CON 22.574 VOTI

La Chiesa di Santa Maria di Castello nasce in epoca medievale come chiesa “infra castrum”, in posizione centrale nella città. Non vi sono però testimonianze dirette della posa della prima pietra dell’edificio, né del lungo cantiere aperto dal 1486 al 1545, anno della consacrazione della chiesa in una forma vicina a quella che oggi conosciamo. In seguito alla soppressione del 1798 e alla separazione dell’annesso monastero dalla chiesa, inizia un periodo di grave decadenza del complesso; a seguito di una scossa di terremoto avvenuta nel 1820, il monumento subì rilevanti lavori negli anni 1842-43. I primi cinquant’anni dell’Ottocento coincidono però anche con la ripresa di possesso della chiesa da parte della città, dopo i secoli in cui Santa Maria di Castello era stata un corpo a sé, cuore dell’insediamento canonicale più che edificio di culto urbano. Gli anni che vanno dal 1886 al 1932 vedono Santa Maria al centro di tre campagne di restauro. Elemento di continuità all’interno di questo periodo è la figura di Francesco Gasparolo (1858-1930) per la vastità e la metodicità delle ricerche. Si eseguono alcune prove di scavo che attestano per la prima volta le origini antiche del monumento. Una nuova campagna di scavi negli anni 1970-73 porta alla luce la zona archeologica con i resti di una chiesa preromanica ad aula con una grande abside risalente al secolo VIII e una seconda con impianto romanico triabsidato del X-XI secolo, studiati solo a partire dalla metà degli anni Ottanta. Sono quattro i comitati che si sono mobilitati al censimento, a fine novembre, a seguito del crollo di una porzione del cornicione sul fianco destro della chiesa, con l’obiettivo di ottenere i fondi per il recupero dell’edificio.

 

Castello e borgo, Cremolino (AL) - 8° CLASSIFICATO CON 20.194 VOTI

Borgo di origine medievale dell’Alto Monferrato, Cremolino ha rivestito nella storia piemontese un ruolo importante, sia perché zona di confine con la Repubblica di Genova, sia perché i Malaspina - signori di Cremolino per oltre due secoli dal 1240 - erano vicari imperiali del marchese del Monferrato, con giurisdizione sui diversi castelli e territori a loro assoggettati (Bandita, Morbello, Rocca Grimalda, Morsasco). Il castello che corona il borgo sorge su una collina circondata da vigneti che domina le due valli dell’Orba (Ovada) e della Bormida (Acqui Terme), balcone naturale che si affaccia sulle Alpi, con il Monviso che svetta sullo sfondo. Nato come punto di avvistamento e difesa, il maniero ha conservato l’aspetto della sua struttura originaria trecentesca: un quadrilatero irregolare con quattro torri poste ai lati, la cinta muraria e il ponte levatoio. All’interno del borgo sono ancora oggi visibili pozzi e cisterne per la raccolta dell’acqua, elemento indispensabile in particolare in caso di assedi. Per valorizzare e promuovere la conoscenza del borgo, il cui sentiero panoramico necessita di manutenzione straordinaria, il comitato “Cremolino è orgoglio, l'orgoglio è Cremolino” ha promosso la raccolta voti al censimento del FAI 2022.
Il castello e borgo di Cremolino è il luogo vincitore della classifica speciale “I Borghi e i loro luoghi”.

 

Villaggio operaio di Crespi d’Adda, Capriate San Gervasio (BG) – 9° CLASSIFICATO CON 19.001 VOTI

Sulla punta dell’“Isola Bergamasca”, penisola dove il fiume Brembo confluisce nel fiume Adda, proprio per la sua posizione strategica, che permetteva la produzione di energia elettrica tramite lo sfruttamento dell’acqua corrente, due imprenditori tessili e filantropi - Cristoforo Benigno Crespi e suo figlio Silvio Benigno Crespi – fondarono qui nel 1878 uno dei primi villaggi operai. Vi abitavano i lavoratori del cotonificio con le loro famiglie, per le quali vennero realizzati importanti servizi: la chiesa, la scuola, un ospedale, un circolo ricreativo, un teatro, un emporio, due lavatoi, dei bagni pubblici e persino dei campi sportivi e un parco. Il cotonificio ha operato fino al 2004 e l’intero villaggio nel 1995 è stato riconosciuto Patrimonio dell’Umanità UNESCO “in quanto esempio eccezionale” delle scelte di “industriali illuminati che andavano incontro alle esigenze dei lavoratori” e per l’integrità della sua struttura. Il comitato “Associazione Pro Crespi”, in collaborazione con la Delegazione FAI di Bergamo, ha partecipato al censimento “I Luoghi del Cuore” 2022 con l’obiettivo di continuare a valorizzare il sito e promuovere le necessità di recupero della Chiesa Parrocchiale del Santissimo Nome di Maria – copia esatta della chiesa rinascimentale di Santa Maria di Piazza a Busto Arsizio (VA), città da cui provenivano la moglie di Cristoforo Crespi – e della pineta storica.

 

Villa Mirabellino nel Parco della Reggia, Monza – 10° CLASSIFICATO CON 17.993 VOTI

La Villa fu edificata nel 1776 dall'architetto Giulio Galliori, su committenza del cardinale Angelo Maria Durini, come dépendance per ospitare gli invitati del suo circolo letterario: il suo giardino la collega visivamente, con un cannocchiale prospettico, con Villa Mirabello. Lasciata in eredità ai Trivulzio, fu in seguito usata da famiglie imperiali francesi e austriache finché, nel 1805, venne acquistata da Eugenio de Beauharnais, viceré d'Italia e principe di Venezia, che la donò alla moglie Augusta Amalia di Baviera. Il complesso fu inglobato nel Parco della Villa Reale, realizzato tra 1805 e 1808 su progetto di Luigi Canonica e gli esterni furono rimaneggiati a metà del secolo, alterando le linee originarie. Nel 1919 l'insieme di parco ed edifici passò dalla Corona al Regio Demanio e nel 1920 Villa Mirabellino venne consegnata all'Opera nazionale pro Orfani e Infanti di guerra; nel 1942 venne data in concessione gratuita ai Comuni di Milano e Monza e alcuni anni dopo l'Amministrazione milanese vi insediò una colonia elioterapica, con la realizzazione di una serie di interventi che snaturarono completamente lo spazio interno. Da decenni l’edificio, deturpato da atti vandalici, versa in uno stato di totale abbandono e la raccolta voti al censimento del FAI 2022 è stata promossa dal comitato “Amici del Mirabellino” con l’obiettivo di sensibilizzare sull’urgenza di un restauro conservativo e di individuare una nuova destinazione d’uso.

 

 

Aggressione al pronto soccorso del Villa Scassi, Toti: “Servono norme più severe”

Super User 16 Febbraio 2023 586 Visite

Ferma condanna da parte dei vertici di Regione Liguria e di Asl3 dell’episodio avvenuto al pronto soccorso del Villa Scassi, dove una paziente ha aggredito un’operatrice sociosanitaria. Il presidente della Regione Giovanni Toti ha contattato telefonicamente la vittima per manifestarle personalmente la propria vicinanza.

“A lei e a tutto il personale sanitario dell’ospedale va la nostra incondizionata solidarietà – affermano il governatore Toti e l’assessore alla Sanità Angelo Gratarola – Siamo convinti che servano norme più severe per chi compie simili gesti, ancor più gravi perché rivolti contro chi ogni giorno lavora con abnegazione per assistere e curare chi è in una situazione di fragilità, senza mai dimenticare l’impegno profuso da tutto il personale sanitario in prima linea negli anni durissimi della pandemia. È bene anche ricordare che chiunque si renda responsabile di reati contro gli operatori sanitari non fa altro che favorire l'allontanamento del personale sanitario da contesti emergenziali come il pronto soccorso con il rischio di un ulteriore impoverimento”.

“Esprimo profondo dispiacere per quanto accaduto – dichiara Luigi Carlo Bottaro, direttore generale di Asl3 - Il nostro personale lavora ogni giorno con serietà e abnegazione. Gli operatori dovrebbero ricevere attestazioni di riconoscimento da parte degli utenti, non certo aggressioni, che, comunque, in nessun caso sono tollerabili. Il Pronto Soccorso è un luogo particolarmente esposto. Proprio questa mattina si è svolto un sopralluogo del Commissariato di Cornigliano per il ripristino del presidio di polizia all’interno del Pronto Soccorso di Villa Scassi al fine di contenere le eventuali situazioni a rischio di degenerazione”.

“M’illumino di meno”, l’Automobile Club Genova aderisce alla campagna sul risparmio energetico

Super User 16 Febbraio 2023 759 Visite

In occasione della Giornata nazionale del risparmio energetico e degli Stili di vita sostenibili, l’Automobile Club d’Italia (ACI) aderisce alla campagna di sensibilizzazione "M'illumino di meno". L’iniziativa, realizzata da Rai Radio2 con il programma Caterpillar, prevede lo spegnimento di tutte le luci non necessarie e le insegne a partire dalle ore 18:00 del giorno 16 febbraio fino all’alba del giorno successivo.

L’Automobile Club Genova aderirà, come l’anno scorso, all’iniziativa con lo spegnimento totale delle luci della sede alla Foce (Genova) dalle 18 di giovedì 16 febbraio alle 6 della mattina seguente. All’iniziativa partecipano anche le delegazioni Aci di Genova e gli uffici del Pra.

Il progetto ha l’obiettivo di diffondere la cultura della sostenibilità ambientale e delle risorse, principi questi resi propri dall’ACI con progetti e attività avviati da tempo.

Da sinistra: il direttore Raffaele Ferriello e il presidente Carlo Bagnasco

Giornata mondiale contro il cancro infantile, Toti in piazza a fianco di Abeo

Super User 15 Febbraio 2023 538 Visite

“È una giornata importante, con lo scopo di sensibilizzare tutti noi e l’opinione pubblica attraverso un gesto di vicinanza a chi purtroppo ha a che fare con questa patologia, nella consapevolezza che a Genova abbiamo una delle eccellenze pediatriche di questo paese, l’Ospedale Pediatrico Gaslini. Un ospedale che dobbiamo continuare a sostenere e che ha regalato in passato tanti sorrisi a persone che lo avevano perso, mamme e papà ma soprattutto piccoli pazienti. Dobbiamo continuare ad investire nella ricerca per arrivare, prima o poi, a sconfiggere quella che ancora oggi è la più temibile delle malattie”.

Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti a margine della manifestazione in Piazza De Ferrari organizzata da Abeo, l’Associazione Ligure del Bambino Emopatico ed Oncologico ODV che ospita in mini appartamenti in Via Redipuglia, 15 famiglie di bambini malati oncologici in cura all’ospedale Gaslini. Il presidente Toti ha ricevuto in dono una pianta di melograno, simbolo dell’iniziativa “Diamo radici alla speranza, piantiamo melograni”, mentre i bambini delle scuole si sono ritrovati intorno alla fontana di Piazza De Ferrari per lanciare bolle di sapone a sostegno dei piccoli pazienti che ogni giorno lottano contro la malattia oncologia e per ricordare coloro che non ce l’hanno fatta.

Questa sera alla Spezia, a Genova, Savona e ad Imperia si accenderanno i monumenti cittadini per sensibilizzare alla donazione di sangue e piastrine.

“Il campo della onco-ematologia negli ultimi anni ha registrato grandissimi successi e ha permesso di sconfiggere molte malattie considerate fino a qualche anno fa inguaribili e che oggi invece hanno grandi possibilità di guarigione con prognosi molto buone – ha spiegato l’assessore alla Sanità Angelo Gratarola -. Quando si curano i bambini, rispetto agli adulti, non conta soltanto l’aspetto puramente clinico ma bisogna anche garantire la loro socializzazione, la possibilità del gioco e la scuola. Grazie a questi tre elementi uniti alla medicina si ottengono i risultati. Qui c’è un connubio ottimale tra la grande forza dell’Istituto Giannina Gaslini e queste associazioni che permettono di mettere insieme queste necessità e ottenere i migliori risultati”.

Il presidente di Abeo Liguria Francesco Massa ha aggiunto: “Siamo soddisfatti per la partecipazione delle Istituzioni e dei bambini, una partecipazione che ci gratifica negli sforzi quotidiani che noi volontari portiamo avanti per l’attività della nostra associazione, al fianco delle famiglie e dei piccoli pazienti assistiti al Gaslini. È stata una bella occasione per celebrare la Giornata mondiale contro il tumore infantile e per sensibilizzare tutti i cittadini sull’importanza della donazione di sangue, di piastrine e anche del midollo osseo”.

Funivia del Lagaccio, la proposta del deputato Traversi: “Perché non recuperare la cremagliera storica?”

Super User 15 Febbraio 2023 575 Visite

“Il grande assente della costruenda funivia del Lagaccio, progetto devastante dal punto di vista paesaggistico e ambientale, è il dibattito pubblico: l’impossibilità per i comitati di avviare procedure di confronto con il Comune ha inficiato il progetto fin dalle prime battute”. Così, il deputato del M5S Roberto Traversi, che ha depositato un’interrogazione a risposta scritta al ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini.

“Secondo i comitati, la funivia andrebbe a compromettere ulteriormente gli aspetti socioeconomici di uno dei quartieri tra i più affollati della città, presentando rischi per la sicurezza delle aree sorvolate - prosegue il deputato grillino -. L’impianto, che dovrebbe essere al servizio del trasporto pubblico locale, non effettuerebbe alcuna fermata all’interno delle aree sorvolate ma si sovrapporrebbe a sistemi di trasporto già esistenti, come quello della cremagliera storica. La possibilità di recuperare quest’ultima, prolungandola con nuove tratte, potrebbe essere una soluzione economicamente e ambientale più sostenibile, che valorizzerebbe il contesto economico-sociale e turistico dell’area. Nei fatti, invece, il progetto della nuova funivia è unicamente inteso a promuovere un turismo di massa “mordi e fuggi”.

“Come M5S - aggiunge -, chiediamo al ministro se non ritiene opportuno avviare, anche nell’attuale fase di approvazione dell’opera, il dibattito pubblico. In coerenza con gli impegni assunti nel PNRR, inoltre, faccia luce sugli obiettivi iniziali, intermedi e finali determinati e il cronoprogramma finanziario del progetto e dica se è stato previsto un fondo specifico per la manutenzione e a quanto ammonterebbe”.

“Chiediamo infine se non sia il caso di prendere in considerazione la possibilità di dirottare i finanziamenti verso il recupero e l’estensione della cremagliera storica anziché continuare nella realizzazione della funivia”, conclude Traversi.

Regione Liguria, Tornaboni nominato capo di Gabinetto del presidente del Consiglio

Super User 15 Febbraio 2023 716 Visite

Erik Tornaboni, 45 anni, avvocato del Foro della Spezia, è il nuovo capo di Gabinetto del presidente del Consiglio regionale della Liguria.

Tornaboni, che ha assunto l’incarico dal primo gennaio, ricopre il ruolo di portavoce ufficiale del presidente Gianmarco Medusei, supportandolo nelle attività e nei rapporti istituzionali, coadiuvandolo nelle relazioni esterne e con gli altri organi della Regione e curando, altresì, tutte le funzioni legate al cerimoniale e all’organizzazione degli eventi.

Questo incarico, che instaura il nuovo ufficio di Gabinetto, darà slancio e ulteriore impulso alle attività e alle iniziative assunte dal presidente nel contesto dei lavori dell’Assemblea legislativa.

La nomina è avvenuta al termine di una selezione attivata attraverso un bando pubblico.

‘M’illumino di meno’, Porto Antico aderisce alla Giornata del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili

Super User 15 Febbraio 2023 501 Visite

Anche quest’anno il Porto Antico di Genova aderisce a “M’illumino di meno” , la Giornata nazionale del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili che Rai Radio2 con il programma Caterpillar organizza dal 2005 per diffondere la cultura della sostenibilità ambientale e del risparmio delle risorse.

In considerazione della situazione attuale, Porto Antico di Genova già da qualche mese ha ridotto i consumi energetici sotto il profilo della climatizzazione e spegnendo, da lunedì a giovedì, l’illuminazione delle insegne della facciata Nord dei Magazzini del Cotone e l’illuminazione del Bigo. Il 16 febbraio, in segno di adesione alla giornata, il Porto Antico si illuminerà ancora di meno con lo stop alle luci che contornano il perimetro delle facciate dei Magazzini del Cotone.

Sono oltre 15 anni che la società porta avanti interventi finalizzati alla sostenibilità ambientale e al risparmio e all’efficientamento energetico. Restando nel settore dell’illuminazione, i risparmi ottenuti nelle aree dei Magazzini del Cotone grazie al progetto Relamping con gli impianti a led consentono dal 2013 un risparmio energetico annuale che sfiora il 40% , le emissioni di CO2 si sono ridotte del 35%. La seconda fase del progetto che ha interessato nel 2019 i pastorali bassi e l’illuminazione intorno alle palazzine dei Quartieri Antichi ha portato rispettivamente a un risparmio del 62% e del 71%. Il processo di sostituzione sarà completato a breve anche grazie al programma di investimento GEN-IUS del Comune di Genova, finanziato a livello europeo. Gli interventi consentiranno un risparmio energetico del 66% su questa ultima tranche.

Elezioni in Lazio e Lombardia, Balleari: “Simbolo di Fratelli d’Italia valore aggiunto di una coalizione unita e rodata”

Super User 15 Febbraio 2023 593 Visite

“Le vittorie nel Lazio e in Lombardia del centrodestra rispecchiano fedelmente il quadro politico nazionale: sinistra in crisi e centrodestra unito unica scelta credibile”. Così il capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Liguria, Stefano Balleari.

“Il voto ci fornisce un'indicazione precisa: il governo Meloni piace agli italiani. Non a caso, il simbolo di Fratelli d'Italia gode di ampio consenso. Sarebbe inopportuno non tenerne conto in vista dei prossimi appuntamenti elettorali. Sebbene in questo momento il centrodestra sia trainato da Fratelli d’Italia, andrebbe rispettata anche la storia degli altri partiti di coalizione, concedendo loro la facoltà di presentarsi con il proprio simbolo laddove lo ritengano opportuno”, conclude Balleari.

‘Ti amo Genova’, concluso il contest di San Valentino per la festa degli innamorati

Super User 14 Febbraio 2023 564 Visite

 

Mille foto contrassegnate dall’hashtag #tiamogenova dal 1° febbraio sono state pubblicate su Facebook e Instagram e hanno così partecipato al contest di San Valentino, “Ti amo Genova” organizzato dal Comune per promuovere le bellezze e le delizie della città, con l’obiettivo di condividere con i cittadini i momenti più belli delle loro storie d’amore.

Fino al 12 febbraio è stato possibile partecipare al contest, pubblicando, sui social, foto di luoghi che vi hanno fatto innamorare di Genova, o scatti di scorci, tramonti, e borghi che, invece, vi hanno fatto innamorare a Genova, con la complicità della sua storia affascinante, del suo mare e dei panorami da togliere il fiato. E c’è stato spazio anche per i sapori e profumi della città, perché il contest prevedeva che, a far accendere la miccia dell’amore, potesse essere anche un piatto, o un cibo: un sorso di vino locale immortalato in un calice, o un boccone prelibato che racchiudesse insieme storia e tradizione.

Il contest prevedeva di scattare una foto di un luogo di Genova che vi ha fatto innamorare della città, o di quello scorcio dove avete incontrato l’amore, o di quel piatto della tradizione genovese, assaggiato con una persona speciale, che vi ha fatto inebriare; bisognava poi postare le foto con l’hashtag #tiamogenova sui canali social Facebook e Instagram e aggiungere una didascalia. Alla fine, sono stati rintracciati centinaia di hashtag #tiamogenova con cui sono state pubblicate altrettante fotografie, accompagnate spesso da romantiche frasi, aneddoti e storie di viaggi e di incontri. “Ti amo Genova perché sei unica, perché hai tutto, ricca di fascino e piena di sorprese, con la sua storia e i suoi segreti”; “Amo Genova per le sue albe e i suoi infuocati tramonti”; “La prima volta che presi un treno da solo fu per venire a Genova a trovare un’amica e come scrisse Paul Valery, mi ci sento perduto e familiare, piccolo e straniero”; “Angolini nascosti, trofie al pesto e casette colorate, pranzetti in spiaggia anche a febbraio”.

Il Contest si è chiuso lo scorso 12 febbraio e le foto più belle sono state selezionate e raccolte per comporre, nel giorno di San Valentino, un video che l’amministrazione ha diffuso su tutti i suoi canali istituzionali.

Riqualificazione Campasso e Certosa, Lodi: “Il Comune gioca a nascondino con i 200 milioni della Valpolcevera”

Super User 14 Febbraio 2023 762 Visite

Nell’odierna seduta del Consiglio comunale, la consigliera del Partito Democratico Cristina Lodi ha sollecitato la convocazione di una commissione consiliare per affrontare il tema dei fondi destinati al Progetto integrato di riqualificazione e rigenerazione urbana del Campasso e di Certosa.

“Il Comune gioca a nascondino con i 200 milioni messi a disposizione dal Governo per i cittadini della Valpolcevera, del Campasso e di Certosa, che stanno attendendo di sapere se sono arrivati e come intende spenderli - ha detto la consigliera Lodi -. Oggi, in Consiglio comunale, ho richiamato l’attenzione sulla mancata convocazione della commissione consiliare comunale richiesta a luglio, in cui, spinta dai comitati territoriali, chiedevo all’assessore Piciocchi e a tutti i coinvolti di fare trasparenza sulla questione della riqualificazione del Campasso e di Certosa”.

“Questo gioco a nascondino lo conosciamo bene, ma questa volta la posta in gioco è molto alta. Sto ancora attendendo risposta all’interrogazione scritta in cui chiedo al Comune se e quanti soldi sono già stati trasferiti per l’opera; spesso il Comune si dimentica che non sono soldi della giunta comunale ma sono fondi destinati ai cittadini per provare, almeno in parte, a risarcirli di quanto stanno subendo rispetto alla pesante cantierizzazione della zona. Questa politica chiede ai cittadini di subire ma non sempre li affianca in processi veri di riqualificazione e di sostegno. Ancora una volta questa amministrazione sembra lasciare i cittadini soli”, ha concluso la consigliera comunale del PD.

Parlamento europeo, Lega: “Bando auto benzina e diesel 2035 è eurofollia e regalo a Pechino”

Super User 14 Febbraio 2023 624 Visite

“La maggioranza del Parlamento Europeo confeziona oggi uno schiaffo al settore dell’automotive e a categorie fondamentali dell’economia italiana ed europea, per fare al contempo un regalo enorme a Pechino”. Così in una nota gli europarlamentari della Lega Marco Campomenosi, capo delegazione Lega, Marco Zanni, presidente gruppo Id, e Silvia Sardone, coordinatore Id in commissione Envi.

“Con il voto di oggi - prosegue la nota -, la sinistra e i suoi complici danno il via libera a un provvedimento ideologico che non solo non porterà alcun beneficio concreto per la tutela dell’ambiente, con grandi inquinatori come Cina e India che continuano ad agire indisturbati, ma che non tiene minimamente conto della situazione reale, con costi sociali ed economici pesantissimi per l’Europa e 13 milioni di posti di lavoro a rischio, di cui 120 mila solo in Italia”.

“La Lega ha proposto con il gruppo Id una reiezione totale del documento e votato convintamente contro un testo che non ha alcun senso né economico né ambientale, che rischia di mettere in ginocchio intere filiere produttive e di rendere l’Europa ancora più dipendente dalla Cina”, concludono gli europarlamentari della Lega.

Sicurezza sul lavoro, assessore Mascia: “Nessuno sconto ai furbetti del cantierino”

Super User 14 Febbraio 2023 903 Visite

«Il protocollo tra Comune di Genova, Città Metropolitana e sindacati è in itinere e, una volta perfezionato e condiviso, sarà sottoscritto con lo specifico intento, tra gli altri, di controllo delle condizioni di sicurezza nell’esecuzione delle opere, periodiche riunioni di coordinamento delle lavorazioni e un adeguato piano di presidi medici pronto intervento a tutela della sicurezza in cantiere. Inoltre, è previsto un incontro mensile o qualora sia necessario per l’informazione di nuove gare di appalto in concomitanza con le riunioni mensili del tavolo comunale del lavoro, istituito, su input del sindaco Bucci, con gli obiettivi di assicurare ogni tutela ai lavoratori e condividere informazioni sull’attività di progettazione di interventi attraverso affidamenti e aggiudicazioni di lavori, servizi e forniture. La nostra amministrazione non farà sconti a eventuali furbetti del cantierino. La nostra attenzione è massima sulla sicurezza dei lavoratori: il prossimo 24 febbraio è già convocata una riunione con i sindacati proprio per affrontare queste tematiche». Lo ha annunciato l’assessore allo Sviluppo economico e Lavoro Mario Mascia rispondendo a un’interrogazione a risposta immediata del consigliere comunale di Vince Genova Paolo Gozzi “in considerazione dei numerosi e drammatici casi di incidenti sul lavoro, che pongono in maniera sempre più pressante il tema della sicurezza, si richiede all’amministrazione quali misure intenda adottare, con il coinvolgimento delle parti sociali, al fine di affrontare la commistione di numerose e rilevanti cantierizzazioni di lavori pubblici che la città di Genova dovrà affrontare”.

Genova alla Borsa del turismo, assessore Bianchi: “Occasione per intercettare i principali tour operator”

Super User 14 Febbraio 2023 937 Visite

Anche quest’anno il Comune di Genova partecipa alla BIT di Milano, uno dei più prestigiosi appuntamenti internazionali legati al travel.

«Genova, con le eccellenze del suo territorio gioca un ruolo da protagonista alla Borsa Internazionale del Turismo che, oltre ad essere una delle principali vetrine internazionali per la promozione turistica costituisce anche un’importante occasione per stabilire contatti con i tour operator - ha commentato l’assessore al Turismo Alessandra Bianchi –. Nell’ambito della BIT abbiamo gestito meeting con i principali espositori presenti, con lo scopo di promuovere la città come destinazione turistica internazionale e all seasons. Abbiamo presentato un’offerta turistica che connota Genova sempre più come città esperienziale e in grado di offrire una vasta gamma di possibilità: dalla bellezza del paesaggio alla cultura, con i Palazzi dei Rolli e i tesori artistici conservati nei musei, senza dimenticare la sempre apprezzata enogastronomia e il turismo outdoor. I forti che circondano la città, l’antico acquedotto, i parchi storici, dove è anche possibile praticare sport all’aria aperta, caratterizzano la nostra città come meta ideale in ogni stagione dell’anno. Inoltre, con i prossimi grandi eventi legati allo sport, come The Ocean race The Grand Finale che farà tappa finale a Genova promuovendo lo sport sostenibile, e Genova Capitale dello Sport 2024, andremo ad ampliare ulteriormente l’offerta e il target di visitatori dall’Italia e dall’estero».

Edilizia, Muzio: “Bene l’impegno della Regione sull’acquisto dei crediti legati ai bonus”

Super User 14 Febbraio 2023 744 Visite

“La decisione di Regione Liguria di mettere in campo, sia sul piano interno che in sede di Conferenza Stato-Regioni, le azioni di propria competenza per venire incontro alle imprese, ai professionisti e ai cittadini interessati dal blocco del meccanismo della cessione crediti edilizi è un’ottima notizia, da me auspicata già nelle scorse settimane con un’apposita Interrogazione discussa quest’oggi in Consiglio Regionale. Come hanno comunicato in Aula stamane il presidente Toti e l’assessore Benveduti rispondendo alla mia Interrogazione e ad una del consigliere del M5S Fabio Tosi sul tema, la Regione non soltanto si attiverà immediatamente nelle sedi istituzionali nazionali per chiedere una soluzione normativa strutturale, ma adotterà anche provvedimenti propri per l’acquisto dei crediti, sulla scia di quanto analogamente annunciato nelle scorse settimane dalle Regioni Sardegna, Basilicata e Piemonte e dalla Provincia di Treviso”. E’ quanto dichiara il consigliere regionale Claudio Muzio, capogruppo di Forza Italia e membro della Commissione Attività Produttive.

“Senza interventi tempestivi – prosegue Muzio - si rischia un autentico bagno di sangue a livello economico e lavorativo: ci sono banche e intermediari finanziari costretti a chiudere le porte a causa dell’esaurimento della capacità fiscale, committenti senza più liquidità per pagare i lavori, imprese che non possono pagare i fornitori, e nel mezzo famiglie in difficoltà e condomini nel caos”.

“Nell’immediato occorre fare tutto il possibile per sbloccare i crediti e contemporaneamente è necessario uscire dalla confusione normativa avviando un percorso capace di garantire al settore edilizio un quadro chiaro e certo, finalizzato alla crescita stabile delle imprese. È evidente, infatti, che la soluzione definitiva sta in una profonda riforma strutturale della normativa, che deve avere urgente attuazione e sulla quale Regione Liguria ha preso impegno formale di fare la propria parte fino in fondo”, sottolinea il capogruppo di Forza Italia.

“Ricordo che i bonus edilizi sono trasferimenti di risorse ai cittadini e non alle imprese. La certezza della cedibilità dei crediti fiscali da parte delle imprese della filiera delle costruzioni è la pre-condizione necessaria per sostenere i meccanismi dello sconto in fattura e della cessione del credito. In questo contesto, le imprese che realizzano i lavori anticipano il valore del contratto che poi lo Stato rimborserà in più anni. È una modalità in cui le imprese svolgono il ruolo di finanziatore di lavori per conto dello Stato. L’affermazione che la cessione è una possibilità e non un diritto, in ossequio all’impostazione Eurostat sulla natura dei bonus edilizi, va conciliata con l’esigenza di assicurare la certezza del diritto e il legittimo affidamento delle PMI oggi in difficoltà per aver utilizzato le possibilità offerte dalle norme vigenti”, spiega ancora Muzio.

“Desidero infine ringraziare il presidente Giovanni Toti per l’impegno assunto quest’oggi con l’annuncio di un apposito disegno di legge della Giunta che è già allo studio dei competenti uffici”, conclude.

Festival, vicesindaco di Genova Piciocchi: “Quest'anno ha toccato davvero il fondo”

Super User 14 Febbraio 2023 1723 Visite

“Quest'anno il festival di Sanremo ha toccato davvero il fondo: non bisogna essere bigotti o tradizionalisti o conservatori per capire come la macchina da soldi che si traveste di pretesi diritti e di Costituzione - già, povera Costituzione! - abbia partorito un prodotto che ci offre lo spettacolo di una trasgressione sempre più spinta, la cui unica e pietosa finalità è quella di dare visibilità a bambinone e bamboccioni viziati, tanto pieni di soldi quanto di arroganza e di ignoranza, infantili e vanitosi, che ci vengono ancora a fare la morale su razzismo, diritti delle donne, cannabis, genderfluid, e su tutto il minestrone del politicamente corretto”. Così scrive su Facebook il vice sindaco di Genova, Pietro Piciocchi.

“Gente miracolata capace solo di sfruttare ogni occasione per imporsi con protervia e prepotenza - prosegue Piciocchi -. Apoteosi di conformismo, di luoghi comuni, di volgarità, di cattivo gusto: da festival della canzone italiana - a proposito, mi domando dove sia finita la canzone italiana - ad ormai scontato e banale festival del kitsch. Chi è padre (Piciocchi ha sei figli, ndr) sa che è uno spettacolo che non puoi più in alcun modo fare vedere ai bambini, con buona pace della prima serata e, appunto, dell'ormai dimenticata canzone italiana. E intanto noi paghiamo il canone ad una televisione di Stato che dovrebbe essere garante di pluralismo e di qualità di offerta culturale e di intrattenimento”.

“Un'ultima osservazione: ma siamo proprio sicuri che la misura di valutazione di un prodotto televisivo sia solo l'auditel?”, conclude il vice Bucci.

Vittoria di Fontana e Rocca in Lombardia e Lazio, Rixi: “La gente vuole guida sicura”

Super User 14 Febbraio 2023 528 Visite

“Il bis di Attilio Fontana in Lombardia conferma il buon governo dei presidenti della Lega. I lombardi hanno premiato la concretezza mostrata in 5 anni di governo. Una rivincita per Attilio dopo anni di linciaggio, ma il tempo è sempre galantuomo. Pure nel Lazio il centrodestra fa il pieno con la vittoria di Francesco Rocca, numeri che portano la coalizione a governare in 15 regioni. La gente ha bisogno di una guida sicura, solo il centrodestra oggi ha la stabilità e la credibilità per garantire una vittoria di squadra”. Lo dice in una nota il deputato e vice ministro al Mit Edoardo Rixi.

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