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I 150 anni dei Salesiani a Genova, Toti: “Opera Don Bosco importante punto di riferimento per i giovani”

Super User 06 Marzo 2023 554 Visite

“L’opera Don Bosco è una realtà importante del nostro territorio, con una funzione strategica per la riduzione della dispersione scolastica dei nostri giovani. Un punto di riferimento per le comunità di Genova, a Sampierdarena e Quarto, Alassio e Vallecrosia. La formazione professionale di cui si parla oggi al convegno è infatti un tema fondamentale, intanto perché il lavoro non è solo un pezzo importante del futuro di tanti ragazzi, della dignità della persona e della cittadinanza attiva ma anche una possibilità di sviluppo di un Paese che continua a crescere nonostante le stime meno ottimistiche degli ultimi mesi, e che trova uno sbocco importante nella ricerca delle figure professionali che servono al cambiamento della nostra economia: turismo, soprattutto, ma anche tecnologia, programmatori, edilizia”.

Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti durante il convegno che si è svolto oggi a Palazzo Ducale “Formare i giovani per generare il futuro. Alleanze vincenti nel mondo del lavoro” in occasione dei 150 anni dei Salesiani a Genova, a cui hanno partecipato anche l’assessore regionale alla Formazione Marco Scajola, l’assessore al Lavoro Augusto Sartori e l’assessore alla Scuola Simona Ferro.

“Abbiamo bisogno di correre e di correre veloce – ha spiegato ancora il presidente Toti -: su questo Regione Liguria ha messo in campo strumenti molto duttili, dai percorsi di formazione Matchpoint alla formazione a sportello. Ma occorre ovviamente che l’impresa sappia censire la propria domanda e chiedere le professionalità che servono e, di fronte alla mancanza di giovani attratti da tanti posti, occorre ragionare anche sul tema salariale, sugli stipendi e sui contratti. C’è bisogno evidentemente di diventare sempre più appetibili in un mercato che cresce e che chiede sempre maggiori professionalità. Tutto questo alla luce della nuova programmazione del Fondo Sociale Europeo che, del settore della formazione, è il più grande finanziatore del Paese”.

“Il convegno di oggi – ha aggiunto l’assessore alla Formazione Marco Scajola, oggi relatore al convegno - è stato anche un momento di confronto sul tema della formazione professionale e della sua valorizzazione, fondamentale per lo sviluppo socioculturale e produttivo del nostro territorio. Affinché questo accada è necessario il confronto costante ed il coinvolgimento del tessuto imprenditoriale ligure. I corsi di formazione non possono e non devono essere fini a se stessi, ma devono accompagnare i nostri giovani nel mondo del lavoro. I percorsi del Sistema ligure di IeFP riescono ad assolvere agli obiettivi di inserimento e qualità, confermando la vocazione professionalizzante che favorisce la transizione scuola-lavoro e il contrasto della dispersione scolastica e formativa, e proponendosi quale canale privilegiato per lo sviluppo di professionalità richieste dal mercato del lavoro. Il Sistema ligure di Istruzione e Formazione Professionale si caratterizza per avere un forte tratto identitario sotto il profilo delle metodologie formative. I percorsi in Duale, infatti, ancor più dei percorsi ordinari, prevedono l’acquisizione di competenze nella logica dell’“imparare-lavorando”. 

“L'Opera di Don Bosco - spiega l’assessore al Lavoro Augusto Sartori - in questi 150 anni a Genova si è sviluppata nel tempo con alcune stelle polari di riferimento: la straordinaria capacità di attrarre, istruire, formare e avviare i giovani verso il mondo del lavoro; l'assistenza nella formazione all'interno delle aziende; e da ultimo, ma non meno importante, il raccordo sociale verso le aree del disagio della nostra città". 

“L'Opera Don Bosco - spiega l’assessore alla Scuola e Politiche Giovanili Simona Ferro - ha capito con largo anticipo in quale direzione sta andando il mondo del lavoro: con la globalizzazione, tutto nasce e muore più velocemente, mestieri inclusi. Oggi le imprese richiedono manodopera specializzata e proprio in quest'ottica si inserisce il grande lavoro sociale, inclusivo e formativo dei Salesiani. Anche Regione Liguria ha colto questo cambiamento e già da qualche anno si sta muovendo con progetti che mettano in contatto i centri di formazione professionale con le scuole. Di recente abbiamo allargato la platea dei beneficiari del Servizio Civile Regionale, prevedendo anche la possibilità di accedere al processo di individuazione e validazione delle competenze acquisite. Opportunità al servizio dei nostri ragazzi per dar loro strumenti e mezzo per fare del futuro non più un'incognita ma una realtà tangibile e degna delle competenze acquisite”.

“Liguria Digitale è un mondo formato da giovani – ha concluso l’amministratore Unico di Liguria Digitale Enrico Castanini – e di questo andiamo orgogliosi. Basti pensare, infatti, che un quarto dei nostri ragazzi hanno meno di 35 anni. Ma vorremmo fare ancora di più, magari programmando anche qualche iniziativa con i salesiani che hanno una grande tradizione in questo campo, favorendo da sempre un clima positivo per sostenere e stimolare i giovani nella formazione e nel mondo del lavoro”.

Code da Levante a Nervi, Pastorino: “Ripensare la semaforica scelta per la via Aurelia”

Super User 06 Marzo 2023 526 Visite

"In un weekend di inizio marzo, in pieno inverno, sull'Aurelia si ripresenta la stessa situazione denunciata più volte in passato da quando la viabilità a Nervi è stata modificata: macchine a passo d'uomo già da Pieve Ligure fino a corso Europa, sia con il bel tempo sia con le nuvole come sta accadendo oggi. I tempi di percorrenza per poche centinaia di metri sono aumentati anche di 20 minuti", dichiara il sindaco di Bogliasco Luca Pastorino, deputato componente della Commissione Trasporti alla Camera.

"È successo sabato, in una prima giornata di sole, con la coda iniziata verso Genova già alle ore 16, ed è accaduto anche domenica. Ho contattato il presidente del municipio Levante Federico Bogliolo che si è detto disponibile a un incontro. Questo fine settimana sia da monito e serva a ricordare al Comune di Genova che è necessario intervenire e ripensare la distribuzione semaforica scelta per la via Aurelia", conclude Pastorino.

Covid, vuote le terapie intensive della Liguria: è la prima volta dall’inizio della pandemia

Super User 05 Marzo 2023 542 Visite

Per la prima volta in Liguria da inizio pandemia il numero di ricoverati Covid in terapia intensiva è pari a zero. Dalla Asl 1 alla Asl 5 passando per Ospedale Evangelico, Galliera, Policlinico San Martino e Gaslini, non si registrano posti letto occupati nelle cosiddette UTI (Unità Terapia Intensiva). 

“Per la prima volta dall’inizio della pandemia, in tutta la Liguria non ci sono pazienti ricoverati in terapia intensiva a causa del Covid. Esattamente 3 anni fa a quest’ora eravamo a Roma insieme a tutti i governatori delle Regioni per confrontarci con il Governo sulla battaglia che da poche settimane tutta Italia stava affrontando: contro un virus sconosciuto, senza sapere con che armi combatterlo – commenta il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti - Se oggi siamo arrivati fino qui, se oggi il Covid non fa più paura e non riempie le nostre terapie intensive, lo dobbiamo a tutta la nostra sanità, che ha fatto sacrifici eccezionali e ha portato avanti la più grande campagna vaccinale mai vista. E lo dobbiamo anche a chi all’epoca, senza conoscenze né certezze, si è preso la responsabilità di scegliere, prendendo decisioni a volte anche dolorose ma che è certamente troppo semplice giudicare con il senno di poi. Per questo – conclude Toti - l’unica parola che voglio dire oggi è grazie. A tutti coloro che hanno fatto anche solo un metro di questo lungo cammino insieme a noi. Tre anni dopo, le nostre terapie intensive Covid sono vuote. Ed è un traguardo per tutti e di tutti”.

"Passare dai circa 200 ricoverati in terapia intensiva nei momenti più bui al numero zero di oggi è davvero un segnale importante che ha più di un valore simbolico - dichiara l'assessore alla Sanità Angelo Gratarola - Ci dice che la malattia ha mutato profondamente il suo volto. Sarebbe ora auspicabile, anche all'interno degli ospedali, un mutamento della normativa rispetto a questo virus che, grazie alla potente campagna vaccinale, è diventato endemico e con il quale dovremo convivere come con le altre malattie. Questo dato ci ricorda anche che affrontare le malattie con la scienza è l'unico metodo possibile per ottenere risultati efficaci".

"Dal mese di dicembre abbiamo assistito ad un calo di tutti gli indicatori - aggiunge il Direttore generale di Alisa Filippo Ansaldi - prima quelli legati all’incidenza, poi anche quelli legati alla pressione ospedaliera. Il fatto che sia stato raggiunto il livello di zero ricoverati in terapia intensiva conferma soprattutto che questo virus, con il passare dei mesi e grazie agli strumenti che abbiamo messo in campo, a cominciare dai vaccini, ha avuto un impatto diverso diventando meno aggressivo".

La Polizia locale rimuove oltre cento veicoli abbandonati, record di carcasse nel Municipio Ponente

Super User 05 Marzo 2023 610 Visite

Sono oltre cento i veicoli rimossi dalla Polizia locale da inizio anno, tra motoveicoli, automobili e autoarticolati.

Record di rimozioni nel Municipio VII Ponente; seguono il Municipio VI Medio Ponente; Municipio IV Media Val Bisagno e V Valpolcevera; Municipio IX Levante; Municipio III Bassa Val Bisagno; Municipio VIII Medio Levante; con meno autoveicoli rimossi i Municipi I e II, Centro Est e Centro Ovest.

«Proseguono senza sosta le operazioni di rimozione dei veicoli abbandonati nelle nostre delegazioni nell’ottica del contrasto al degrado nei quartieri genovesi – dice l’assessore alla Sicurezza e alla Polizia locale Sergio Gambino -. Al momento sembra essere confermato il trend dello scorso anno, che ha visto il Municipio VII teatro della maggior parte delle rimozioni, soprattutto in zona CEP. Voglio ringraziare il corpo della Polizia locale per l’impegno che quotidianamente mette in campo per tutelare non solo la sicurezza, ma anche il decoro della città, restituendo alla disponibilità di tutti stalli occupati senza motivo alcuno».

Genova partecipa al progetto europeo dedicato ai Neet: 10 giovani voleranno a Bruxelles per il summit G1000

Super User 05 Marzo 2023 632 Visite

Il Comune di Genova partecipa al progetto “Yes” dell’Unione europea, dedicato ai “Neet” (Not in Education, Employment or Training), ovvero i giovani del terzo millennio che non studiano, non hanno un lavoro e non sono impegnati in percorsi formativi.

«L’obiettivo del progetto - spiega l’assessore alle Politiche giovanili Francesca Corso - è quello di favorire la creazione di percorsi occupazionali per ragazzi e ragazze che non sono inseriti in percorsi lavorativi o formativi, supportandoli nella ricerca attiva del lavoro all’interno del territorio, e nell’avvio di un’attività autonoma. È importante sostenere i giovani, anche i più fragili, a trovare un proprio lavoro e costruire il proprio progetto di vita, perché questi giovani potranno poi portare nuove competenze nel nostro sistema economico-produttivo. Vogliamo rendere visibili questi giovani e lottare contro la loro stigmatizzazione, rendendo pubbliche le loro voci e promuovendo le loro iniziative». 

L’iniziativa è realizzata da 5 organizzazioni partner europee a Genova, Bruxelles, Bucarest e Parigi Saint Denis, che lavorano con i giovani e che hanno costruito metodi di lavoro innovativi validi in termini di mobilitazione e inclusione. L’iniziativa mette a disposizione metodologie innovative collaudate a livello locale e regionale per raggiungere obiettivi che contribuiscano alle priorità europee “Engage – Connect – Empower” e a creare spazi di dialogo, dibattito e proposta, necessari per lo sviluppo delle politiche a livello locale, regionale, nazionale ed europeo.

Ciascun Paese partner costituirà un panel giovanile per la creazione di un gruppo guida secondo criteri condivisi. In Italia, a Genova, Helpcode identificherà un gruppo composto da 10 giovani (6 ragazze, 4 ragazzi), motivati ​​e interessati ai temi del progetto e del summit che si preparerà a Bruxelles. Il gruppo costituito verrà accompagnato da Helpcode in un percorso di formazione e sensibilizzazione da marzo a ottobre 2023, sulle seguenti tematiche: cittadinanza attiva, genere, cambiamento climatico, intercultura, discriminazione, cooperazione internazionale, mobilità europea.

Nel percorso di formazione i giovani incontreranno rappresentanti delle istituzioni del territorio e avranno a più riprese degli scambi virtuali con omologhi delle città europee coinvolte nell’iniziativa. Il percorso formativo permetterà di preparare contenuti che saranno presentati dai giovani stessi nel corso di un evento di cittadinanza attiva a Bruxelles il 1° dicembre 2023, il summit G1000. L’evento permetterà di incontrare leader delle istituzioni europee in un momento di dialogo e partecipazione attiva. Rappresentanti delle istituzioni dei territori saranno invitati a partecipare all’evento.

Missione in Iraq per l’europarlamentare Campomenosi: “Rinsaldare i rapporti con il governo di Baghdad”

Super User 04 Marzo 2023 530 Visite

“In missione in Iraq con la delegazione Ue-Iraq, un’occasione importante per visitare in prima persona un territorio per anni dilaniato da guerra, conflitti interni e terrorismo, per prestare tributo ai contingenti italiani impegnati nella missione Nato guidata dall’Italia, e nella missione Prima Parthica a contrasto di Daesh, che stanno svolgendo un lavoro encomiabile per la difesa della democrazia”. Così Marco Campomenosi, capo delegazione Lega al Parlamento europeo.

“Grazie al lavoro degli uffici di rappresentanza Ue che hanno reso possibile questa missione, sarà un’opportunità per rinsaldare i rapporti tra le istituzioni Ue e il governo di Baghdad anche nell’ottica della ricostruzione del Paese, processo che coinvolge anche numerose imprese italiane - aggiunge Campomenosi -. Avrò anche modo di incontrare l’Ambasciatore italiano Greganti e di visitare il Consolato italiano di Erbil; con la delegazione saremo impegnati in città e comunità dove è centrale il tema delle minoranze religiose, per rafforzare la cooperazione e il dialogo tra i popoli contro ogni forma di fanatismo”.

“Dopo una lunga assenza durata oltre dieci anni per questioni di sicurezza, con l’eccezione della missione di osservazione elettorale dell’ottobre 2021 a cui ho preso parte, il ritorno dell’Ue in Iraq è un segnale estremamente positivo: è fondamentale tenere vivi i rapporti tra le due realtà e difendere insieme valori comuni e proteggerci da minacce esterne e ingerenze, per questo sosteniamo a pieno titolo l’attività del comitato paritetico con l’Ue per collaborare insieme anche negli anni a venire, garantendo pace e crescita ai cittadini europei e iracheni”, conclude l’europarlamentare della Lega.

Amministrative, Fratelli d’Italia conferma la candidatura di Diego Pistacchi a sindaco di Sestri Levante

Super User 04 Marzo 2023 797 Visite

Questa mattina, presso il BB Service di Genova, si è svolto il coordinamento provinciale di Fratelli d'Italia. Durante l’incontro si è parlato di elezioni amministrative, che si svolgeranno il 14 e il 15 maggio prossimi nella provincia di Genova e riguarderanno i Comuni di Montoggio, Camogli e Sestri Levante. Alla presenza del coordinatore provinciale Stefano Balleari, del segretario regionale Matteo Rosso ed esponenti politici espressione del partito, Fratelli d'Italia ha approvato all'unanimità la candidatura del giornalista Diego Pistacchi come sindaco espressione del centrodestra per il Comune di Sestri Levante.

Eccidio di Calvari, Muzio: “Grati per la testimonianza di libertà dei partigiani caduti alle Paie”

Super User 04 Marzo 2023 753 Visite

Questa mattina il consigliere segretario dell'Assemblea legislativa della Liguria Claudio Muzio ha partecipato alla commemorazione del tragico eccidio avvenuto 78 anni fa a Calvari, in val Fontanabuona.

La sera del 2 marzo 1945 otto partigiani della brigata "Berto" (Rinaldo Simonetti “Cucciolo”, Dino Bertetta “Ancora”, Dino Berisso “Sergio”, Domenico Lacopo “Scala”, Romeo Nassano “Guido”, Sergio Piombelli “Fiore”, Quinto Persico “Tigre”, Carlo Semide “Pippo”), un combattente della brigata "Coduri" (Cesare Talassano “Cé”) e un prigioniero politico (Paolo Motta “Nemo”) furono fucilati nel bosco delle Paie dopo un processo sommario concluso con una sentenza di morte, emessa a Chiavari da un sedicente tribunale di guerra della divisione "Monterosa" della Repubblica sociale italiana. 

«Questa commemorazione annuale, a cui sono molto legato, è un’importante occasione per far memoria e non lasciar cadere nell’oblio il sacrificio dei partigiani che qui persero la vita, animati da un profondo bene per la propria gente vessata da anni di conflitto, lutti, tribolazioni e privazioni di ogni genere», ha detto Muzio al termine della cerimonia.

«Come ha osservato l’avvocato Luigi Ceffalo, membro dell’Associazione Nazionale Partigiani Cristiani - ha proseguito - questi giovani scoprirono in montagna, alla scuola di Aldo Gastaldi, che "libertà, giustizia e democrazia possono essere parole non solo proclamate ma messe in pratica". A dimostrazione di ciò vi sono non soltanto le ultime lettere scritte da questi partigiani ai genitori e alle persone care, ma anche le parole da loro pronunciate in punto di morte, quando, dopo aver rifiutato l’invito di aderire alla RSI, tra il crepitio delle raffiche di mitra s’innalzò il grido di ‘Viva l’Italia’ e di ‘Viva Bisagno’».

«Dobbiamo essere grati a questi giovani, il cui sacrificio ha alimentato e alimenta nel profondo la nostra cultura della democrazia. E dobbiamo essere loro riconoscenti anche per la testimonianza concreta di libertà e per il coraggio che ne fu a fondamento. Per tutti questi motivi - ha concluso Muzio - Regione Liguria ricorda i caduti delle Paie con orgoglio e commozione».

Dopo la rituale deposizione delle corone è stata celebrata la Santa Messa in suffragio dei caduti nella Cappelletta delle Paie. È seguìto il saluto del vicesindaco di San Colombano Certenoli, Fabio Zavatteri, in rappresentanza del sindaco Carla Casella. Ha concluso la cerimonia l'orazione commemorativa di Stefania Venturino, membro del Comitato “Aldo Gastaldi – Bisagno”.

Il consigliere segretario Muzio, intervenuto in rappresentanza dell'Assemblea legislativa, era accompagnato dal Gonfalone della Regione Liguria.

 

Insediato il nuovo consiglio provinciale dell’Ordine dei consulenti del lavoro di Genova

Super User 04 Marzo 2023 1526 Visite

A seguito delle elezioni che si sono svolte il 24 febbraio, martedì scorso si è insediato il nuovo Consiglio provinciale dell’Ordine dei consulenti del lavoro di Genova. Il direttivo, che resterà in carica per il prossimo triennio (marzo 2023 - febbraio 2026), ha visto nuovi ingressi ma anche conferme nel segno dell’impegno e della continuità.

Resta alla guida Fabrizio Marti, che sarà affiancato da Manuela Zaccaria quale segretario, da Vincenzo Boccellato, tesoriere, e dai consiglieri Carlo Cavalleri, Marina Ferretti, Riccardo Gollo, Paolo Michelotti, Michele Tixi e Cristina Vistarini.

Per il collegio dei revisori sono stati nominati Gianandrea Picco, presidente, Stefania Boggero e Cinzia Gigante.

Molteplici i progetti che il consiglio intende portare avanti attraverso le attività di formazione e aggiornamento professionale. “La categoria - viene spiegato - ha in mano un ampio ventaglio di competenze, derivanti sia dalla Legge n. 12/1979, norma cardine dell’ordinamento professionale, sia da riconoscimenti avvenuti nel tempo. I consulenti del lavoro, a titolo esemplificativo, oltre a possedere specifiche competenze in materia di amministrazione e gestione del personale in senso stretto, si occupano di organizzazione del lavoro, contrattualistica, certificazione dei contratti, politiche attive, sicurezza sul lavoro, privacy, assistenza nelle relazioni sindacali, pianificazione previdenziale e gestione dei piani welfare, consulenza tecnica in caso di vertenze e contenziosi ma anche di assistenza stragiudiziale, asseverazione dei contratti e, tra le ultime competenze riconosciute, i consulenti possono iscriversi nell’elenco degli esperti indipendenti nella negoziazione della crisi d'impresa”.

Il presidente, nel ringraziare per la nomina ricevuta, ha ricordato “l’orgoglio che tutta la categoria sta provando nell’avere la collega, e amica, Marina Calderone come ministro del Lavoro, nomina che rappresenta ancora di più l’importanza dei consulenti del lavoro nel mondo dell’economia italiana”.

Si prospetta un triennio importantissimo nel valorizzare la figura del consulente del lavoro attraverso la sua professionalità e centralità nella vita delle aziende. Nel rispondere a questa sfida saranno molteplici i progetti da portare avanti con i diversi strumenti a disposizione.

“Innanzitutto, proseguire ed implementare le attività formative, aumentando gli standard qualitativi e mantenendo quanto più possibile la partecipazione attiva degli iscritti e dei praticanti. Proseguirà poi il dialogo con l’Università di Genova attraverso, anche, la partecipazione diretta a corsi e master nell’ambito del Diritto del Lavoro”.

Il Centro Studi rafforzerà il rapporto di collaborazione anche con l’associazione Giovani consulenti del lavoro, nell’organizzazione di convegni ed approfondimenti.

L’ordine sta anche portando avanti da anni il “Progetto scuole”: “È fondamentale parlare con i nostri ragazzi in una fase delicata dove si intersecano la crescita personale e le incognite per il proprio futuro. I consulenti del lavoro entrano nelle aule per parlare con i giovani che frequentano gli ultimi anni della scuola secondaria di secondo grado di formazione, di possibili sbocchi professionali, di come si scrive un curriculum, biglietto da visita importante quando ci si propone ad un’azienda. Ma non solo. Si parla di etica e legalità nel mondo del lavoro, anche attraverso il gioco “Generazione legalità”, creato dalla Fondazione Nazionale Studi, che permette, attraverso una serie di domande, di riflettere e di dialogare su temi importanti e, in tutto questo, far rilevare la centralità del consulente del lavoro nel garantire il rispetto delle regole morali e giuslavoristiche. Le varie commissioni manterranno un filo diretto con Agenzia delle Entrate, Inps, Inail e gli altri enti con i quali la categoria collabora costantemente”.

“Il mondo del lavoro è in continua evoluzione e i consulenti saranno sempre di più protagonisti dei cambiamenti che ci attendono”, afferma Rosario De Luca durante la cerimonia della sua nomina come presidente nazionale dei consulenti del lavoro.

Il Comune contro lo spreco alimentare, Rosso: “A Genova 10.000 tonnellate di cibo buono finiscono nei rifiuti”

Super User 04 Marzo 2023 797 Visite

Promozione di una visione condivisa di “food policy” per la sostenibilità e la lotta allo spreco alimentare, attivazione di una strategia condivisa sul tema con tutti gli stakeholders cittadini attraverso un tavolo ad hoc. Su queste basi il Comune di Genova, di recente premiato a Roma dalla campagna Spreco Zero di Last Minute Market per la categoria enti locali, vuole rafforzare il proprio impegno nel contrasto allo speco degli alimenti, per il recupero e la ridistribuzione delle eccedenze alimentari.

«Nell’ultima riunione di giunta – spiega l’assessore alle Politiche sociali Lorenza Rosso – abbiamo approvato l’attivazione di una strategia cittadina di condivisione di food policy alla base di tutte le future decisioni che riguardano l’amministrazione comunale. Vogliamo che l’attenzione alle politiche anti spreco degli alimenti sia massima, a tutti i livelli: evitare che alimenti ancora edibili finiscano nei rifiuti non è solo un impegno etico e sociale, ma anche un atto politico nei confronti della tutela dell’ambiente perché recuperare cibo significa anche abbattere l’inquinamento sia dovuto ai trasporti sia alle produzioni. Solo a Genova si stima che ci sia ancora uno spreco di circa 10.000 tonnellate di cibo edibile: dagli sforzi della nostra amministrazione e dall’attiva rete territoriale, che sta lavorando molto anche sulla logistica, vogliamo abbattere gli sprechi, recuperare alimenti che possano essere ridistribuiti soprattutto tra le fasce più deboli della nostra comunità».

Il Comune di Genova, nel corso degli ultimi anni, ha attivato diverse progettualità, anche in collaborazione con soggetti del terzo settore e con le attività commerciali del territorio per il riutilizzo delle eccedenze alimentari e sostenere iniziative per il contrasto alla povertà. Tra questi progetti: “C-City città circolare” per la sensibilizzazione dei cittadini al consumo sostenibile del cibo e la promozione della donazione delle eccedenze per il contrasto alla povertà. Il progetto “Io so che tu sai” per definire le migliori pratiche per una riduzione degli sprechi nella ristorazione scolastica. La “rete Ricibo” per la creazione di sinergie tra enti e associazioni del terzo settore per le donazioni a persone in stato di povertà, anche all’interno degli empori solidali.

Per la condivisione di food policy, è prevista la costituzione di un tavolo tra enti locali, la Rete Ricibo, Amiu, Confindustria, fondazioni bancarie, Camera di Commercio, associazioni del commercio, Gdo, Università di Genova e altri stakeholder che verranno individuati dal tavolo stesso.

Sicurezza e criminalità organizzata, presentati i report dell’Osservatorio regionale

Super User 03 Marzo 2023 653 Visite

La Liguria viene percepita come regione relativamente più sicura rispetto al contesto nazionale e a quello del Nord-Ovest. È la fotografia che emerge dai report dell’Osservatorio regionale sulla sicurezza e sulla criminalità organizzata realizzati da Liguria Ricerche, società in-house di Regione Liguria, in riferimento al periodo dal 2015 al 2021.

I due report, presentati in Sala Trasparenza di Regione Liguria, alla presenza delle autorità civili e militari, prendendo in esame i dati di fonte Istat raccolti dalle Prefetture, forniscono una panoramica dei delitti denunciati dalle Forze di Polizia all’Autorità Giudiziaria e un’analisi dei fenomeni legati alla criminalità organizzata, oltreché di monitoraggio sulla situazione dei beni confiscati. 

“La sicurezza della civile convivenza è la base di ogni patto sociale all’interno del quale possono dispiegarsi sane relazioni economiche, sociali e culturali. Con l’obiettivo di promuovere l’accesso all’informazione statistica e una migliore comprensione dei fenomeni legati alla sicurezza, abbiamo provveduto l’anno scorso (con la legge regionale 22 luglio 2022, n.8) all’istituzione dell’Osservatorio regionale sulla sicurezza e sulla criminalità organizzata – spiega l’assessore regionale alla Sicurezza Andrea Benveduti – Oggi presentiamo con Liguria Ricerche, che ne ha curato le elaborazioni con la collaborazioni di valenti esperti del mondo universitario, i risultati annuali di questo importante strumento informativo e di monitoraggio, sia per i cittadini che volessero approfondire le tematiche della sicurezza, sia per le autorità competenti che operano in materia, che comprende due sezioni: una dedicata alla sicurezza in generale e una dedicata allo studio del fenomeno della criminalità organizzata”.

Dal report annuale sulla sicurezza emerge che in Liguria il reato maggiormente denunciato è il furto, che rappresenta il 43% delle denunce complessivamente presentate nella regione tra il 2015 e il 2021, con una riduzione media annua superiore a quanto riscontrato a livello nazionale e macro-regionale (dati Istat pubblicati a novembre 2022). I danneggiamenti rappresentano la seconda tipologia di reato maggiormente diffusa e mostrano anch’essi una diminuzione media annua superiore a quelli dei due contesti di riferimento. Aumentano, invece, sebbene in misura più contenuta rispetto all’Italia e al Nord-Ovest, le truffe e le frodi informatiche, che arrivano a rappresentare la terza tipologia di reato più diffusa sul territorio. Meno frequenti, ma comunque rilevanti sul piano numerico, sono le lesioni dolose, le minacce, la violazione della normativa sugli stupefacenti e i delitti informatici. A livello complessivo, il numero totale di delitti denunciati in Liguria tra il 2015 e il 2021 ammonta a oltre 500 mila e presenta una diminuzione media annua più intensa di quella di Italia e Nord-Ovest. In termini di incidenza dei reati della popolazione residente la regione presenta un tasso di delittuosità riferito al totale degli illeciti superiore sia alla media nazionale che del Nord-Ovest.

Altra novità è poi costituita dall’elaborazione da parte di Liguria Ricerche di una dashboard, quale strumento interattivo di trasparenza, con cui sia enti pubblici che privati cittadini potranno, non solo accedere ai dati regionali (fonte Istat) relativi ai delitti denunciati all’autorità giudiziaria, ma anche esplorarli e confrontarli con quelli delle altre regioni italiane.

Dal report sulla criminalità organizzata si rileva che attualmente in Liguria si trovano 476 immobili confiscati alle mafie, di cui 329 (69%) ancora in gestione da parte dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC) e 147 (31%) già destinati. Il volume più alto degli immobili si trova tra la provincia di Genova e quella di Savona, mentre la quota maggiore di immobili destinati si rileva nell’area della Spezia e quella minore nella provincia di Imperia. Spostando l’attenzione sulle attività produttive, risultano oggi confiscate alle mafie 50 aziende, di cui 31 (62%) ancora in gestione e 19 (38%) già destinate.

“In quest’ambito - ricorda Benveduti - abbiamo recentemente concluso un bando per la ristrutturazione edilizia di otto beni immobili confiscati alla criminalità organizzata presenti in Liguria, in particolare nei comuni di Genova, La Spezia, Spotorno, Arcola, Pietra Ligure e Serra Riccò. Con questo incentivo, pari a 480 mila euro, accompagniamo i Comuni coinvolti nel recupero urbanistico ed edilizio che genererà 700 mila euro di investimenti sul territorio e premia l’attenzione di Regione Liguria nella promozione di soluzioni che possano da un lato favorire la cultura della legalità e dall’altro contrastare situazioni di degrado sociale e urbano”.

“Liguria Ricerche, con l’importante contributo di Germana Dellepiane e Paola Dadone, ha svolto un’attività di supporto continuativo a Regione Liguria nell’analisi dei dati, al fine di fornire un quadro completo e aggiornato sulle tematiche sicurezza e beni confiscati – sottolinea Luca Gandullia, presidente di Liguria Ricerche -. Sicuramente daremo continuità a queste attività di monitoraggio e di analisi per fornire chiavi di lettura sempre più approfondite e utili”.

I report redatti con la collaborazione degli esperti Cecilia Capozzi e Niccolò Morelli, ricercatori dell’Università di Genova, contengono anche approfondimenti tematici sulla percezione della sicurezza, sulla prevenzione comunitaria della sicurezza, sulle gang giovanili e sulla violenza di genere sotto lo sguardo dei centri antiviolenza liguri.

Genova, intitolata a Iro Lapi la rampa d’accesso alla Sopraelevata da via di Francia e via Milano

Super User 03 Marzo 2023 1391 Visite

È stata intitolata a Iro detto “Ivo” Lapi, assessore all’Urbanistica e alle Strade dal 1960 al 1975, la rampa di accesso che da via di Francia e da via Milano porta alla Sopraelevata Aldo Moro.

La decisione di intitolare una strada a Lapi era stata presa lo scorso anno, “in considerazione dell’attività profusa in qualità di amministratore pubblico nella cura della realizzazione di importanti opere cittadine”. Lapi, infatti, oltre a essere considerato il “papà della Sopraelevata”, della quale è stato direttore dell’ufficio speciale per la realizzazione, è stato anche fautore di importanti opere cittadine quali il collegamento tra Borzoli e la discarica di Scarpino e le rampe di accesso ai caselli di Genova est e dell’Aeroporto Colombo, oltre a una vasta serie di altre opere urbanistiche. 

“Iro Lapi – dice l’assessore al Marketing territoriale Francesca Corso, oggi presente all’intitolazione su delega del sindaco Bucci - è stato un esempio di amministratore appassionato e competente al quale la nostra città, in termini urbanistici e umani, deve molto”.

Ansaldo Energia e Acciaierie d’Italia, Campomenosi: “Governo motivato ma non si abbassi l’attenzione”

Super User 03 Marzo 2023 1089 Visite

“Saluto con favore l’impegno del governo per Ansaldo Energia, ma non si abbassi l’attenzione nelle prossime settimane. Serve definire una strategia per dare prospettive e stabilità all’azienda, affidandola ad un management che sia all’altezza delle sfide del mercato ma anche della storia di Ansaldo e dell’enorme competenza e motivazione dei suoi lavoratori”. Così in una nota Marco Campomenosi, capodelegazione Lega al Parlamento Europeo, commenta i casi Ansaldo Energia e Acciaierie d’Italia.

“Similmente - prosegue Campomenosi -, non si dimentichi che Acciaierie d'Italia ha una dimensione strategica nazionale. Il suo rilancio coinvolge un indotto composto - tra gli altri - di fornitori di servizi logistici basati anche nel Nord del Paese, in particolare in Liguria e in Piemonte, che aspettano da troppo tempo di avere risposte sui crediti che vantano rispetto all’azienda. Su questi crediti non si abbassi la guardia, perché c’è il rischio che le somme stanziate da Roma siano usate soprattutto per pagare i grandi fornitori di energia, peraltro pubblici, dimenticando le medie e piccole imprese che da mesi aspettano pagamenti dovuti che sono, per loro, questione di sopravvivenza”.

“L'impasse tra Stato e azionista privato - aggiunge l’europarlamentare - va risolto con estrema urgenza, perché il rischio di conseguenze sociali molto gravi è concreto, e ci sono anche aziende Liguri che rischiano di saltare. Non ho dubbi che il Governo della mia Regione, in primo luogo, saprà fare le dovute pressioni”.

“Anche il rinvio del voto sullo stop del motore a scoppio in Consiglio Ue, ottenuta grazie all’impegno dell’Italia e di Matteo Salvini, è una buona notizia per la politica industriale del Paese, su cui non bisogna abbassare la guardia in sede internazionale. Tutela del motore a scoppio, promozione dei carburanti sintetici e dei biocarburanti, neutralità tecnologica sono temi fondamentali per un comparto che ha nel Nord Ovest filiere d’eccellenza altamente competitive, sia sull’assemblaggio sia sulla componentistica”, conclude il capodelegazione Lega al Parlamento Europeo.

Allarme siccità, l’interrogazione della Lega in Consiglio regionale: “Realizzare nuovi bacini idrici in Liguria”

Super User 03 Marzo 2023 591 Visite

“Allarme siccità a Genova e in Liguria. Occorre che la nostra regione cominci a dotarsi di un sistema di nuovi invasi idrici artificiali per contrastare le gravi conseguenze derivanti dalla siccità, che negli ultimi tempi ha colpito il territorio. La Lega ha quindi presentato un’interrogazione per intraprendere ogni iniziativa necessaria in tal senso”. Lo ha dichiarato il vice capogruppo regionale Sandro Garibaldi (Lega).

“Nel 2022 in Liguria, insieme all’innalzamento delle temperature, si è registrata un’eccezionale scarsità di precipitazioni piovose, con una condizione di severità idrica elevata - aggiunge Garibaldi -. Purtroppo le prime e immediate misure di mitigazione del rischio non hanno contenuto, in maniera efficace, gli effetti della crisi idrica. Visto e considerato che, allo stato attuale, non sono prevedibili significative modificazioni del quadro meteo-climatico per la prossima estate e che il perdurare dell’emergenza siccità può determinare gravi ripercussioni sulla vita sociale, sanitaria, economica e produttiva della Liguria, occorre attivarsi senza ritardo per la realizzazione di nuovi bacini idrici, anche di piccole o medie dimensioni”.

“Tenuto conto che il Pnrr prevede investimenti pure per la tutela del territorio e dell’acqua, con importanti interventi sul sistema idrico”, conclude il consigliere della Lega.

Sampdoria, Ferrero telefona al senatore Pirondini: “Ci vedremo in tribunale”

Super User 03 Marzo 2023 635 Visite

“Ferrero mi ha chiamato al telefono, telefonata al termine della quale mi ha anticipato che ci vedremo in tribunale”. Così il senatore del Movimento 5 Stelle Luca Pirondini.

“Per me sarà un piacere - prosegue il senatore - e se l’intento è stato quello di spaventarmi è chiaro che è incappato in un evidente errore di valutazione. Nel difendere una società di calcio non si difende soltanto l’aspetto sportivo, ma anche quello di tutti quei lavoratori che lavorando per o con la Sampdoria portano a casa a fine mese uno stipendio che gli permette di mantenere la propria famiglia. Ho presentato una interrogazione parlamentare per comprendere secondo quali presupposti Sport e Salute, società di emanazione pubblica, l’avrebbe accreditato lunedì sera allo Stadio Olimpico”.

“Se veramente Ferrero vuole che ci si incontri in tribunale - conclude Pirondini - sappia che certamente non mi sottrarrò, anche se per me sarà la prima volta. Per me”.

Decreto legge ex Ilva, Cavo: “Ristabilito il giusto equilibrio nei rapporti tra pubblico e privato”

Super User 02 Marzo 2023 1064 Visite

“Questo non è un decreto che salva un’azienda, ma di chiara politica industriale. Se questo decreto è necessario è perché lo schema di rapporti pubblico-privato, così come era stato deciso dal governo Conte, non ha funzionato. E il paradosso oggi è sentire che gli attacchi maggiori arrivano da quel movimento 5Stelle responsabile, tramite l'impostazione di accordi e di patti parasociali a cui si è dovuto rimediare, del lento spegnimento di Ilva, con un socio privato blindato e un Governo che non aveva possibilità di reale intervento. Il decreto oggi ristabilisce il giusto equilibrio nei rapporti tra pubblico e privato”. Lo dice Ilaria Cavo di Noi Moderati, vicepresidente della commissione Attività produttive, durante le dichiarazioni di voto finali alla conversione in legge del decreto sulle misure urgenti per gli impianti di interesse strategico nazionale.

“Questo dl prevede – prosegue Cavo – che in qualsiasi momento lo Stato possa aumentare la sua partecipazione in Acciaierie d’Italia fino alla maggioranza, e molto dipenderà dall'atteggiamento del socio privato che potrà investire se crede nelle potenzialità dell’ex Ilva, o comunque chiarire il suo piano, le sue intenzioni. Altro che “regalo” ad Arcelor Mittal, come sosteneva l’opposizione che un regalo rischiava di farlo davvero svendendo l’Ilva o lasciandola a spegnersi lentamente”.

“Il dl non è un punto di arrivo ma di ripartenza – aggiunge Ilaria Cavo – per far tornare gli stabilimenti italiani ad avere lavoro, commesse da Taranto per quello genovese e per tutte le aziende dell’indotto. Questo decreto prevede che non sia punibile chi agisce rispettando le prescrizioni del piano ambientale, e soprattutto bilancia le esigenze di produrre, tutelare l’occupazione, l’ambiente e la salute. E col parere positivo del Governo all’odg a mia firma si potranno promuovere ulteriori misure per assicurare attività e commesse dei fornitori di Acciaierie d’Italia, in particolare Sanac, compresi i crediti che vantano nei confronti dell’ex Ilva”.

“Per noi – conclude Cavo – questo è di interesse nazionale e merita il voto favorevole di Noi Moderati”.

Sospensione affidamento del forno crematorio di Staglieno, Lodi: “Il Comune intende rivalutare il progetto?”

Super User 02 Marzo 2023 772 Visite

A seguito della notizia della sospensione da parte del Tar della procedura di affidamento dei lavori per la costruzione del nuovo forno crematorio di Staglieno dopo il ricorso presentato da RTI Altair, la consigliera comunale del Partito Democratico Cristina Lodi ha presentato un’interrogazione urgente sul tema.

«Visto che è stato accolto il ricorso al Tar presentato da RTI Altair (prima aggiudicataria) nei confronti di RTI Crezza (proponente del progetto) e che l'udienza si terrà a maggio – afferma la consigliera Lodi – l'amministrazione ha intenzione di fare celermente la commissione comunale con l'assessore Campora e l'assessore Piciocchi prevista dalla commissione del 3 ottobre scorso? Ha intenzione di sospendere il progetto viste le già iniziali contraddittorietà messe in evidenza anche dalla mancanza della normativa regionale di regolamentazione del settore rispetto a qualità dell'aria e pericolosità per impianti considerati industria insalubre di prima classe? Le perplessità sono tante: abbiamo a che fare con un impianto industriale molto delicato, con una mancata regolamentazione sia in termini di qualità dell’aria sia in termini di fabbisogno regionale; andrebbe infatti a coprire un bacino extra cittadino. Con questa sospensione, speriamo che venga presto convocata una commissione consiliare come era stato promesso. Nel frattempo, chiederò spiegazioni in aula».

Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza, Brunetto e Piana: “Devono integrarsi con il territorio”

Super User 02 Marzo 2023 1160 Visite

Le R.E.M.S. sono strutture sanitarie dove vengono accolti pazienti affetti da disturbi mentali che arrivano dal carcere in quanto autori di reato. Si tratta di un luogo di transizione, dove si trascorre un periodo di cura per poi andare in una comunità o essere rimessi in libertà. Il consigliere regionale della Lega e presidente della Seconda Commissione Salute e Sicurezza Sociale Brunello Brunetto, lunedì 27 febbraio, ha visitato la R.E.M.S. di Calice al Cornoviglio dove ha incontrato: Patrizia Orcamo, responsabile Ufficio Salute in ambito penale Regione Liguria; Elisabetta Olivieri, direttore Funzionale ASL5; Alfredo Sbrana, direttore sanitario della struttura); Rosanna Ceglie, direttore Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze ASL5; Alessio Tedesco, coordinatore infermieristico; Sara Picasso, funzionario ASL5.

“Dopo aver visitato le carceri della nostra regione, era doveroso, per avere un quadro completo della situazione sanitaria dei detenuti, ma anche per capire l’interazione delle strutture con la comunità locale, recarmi anche nelle R.E.M.S. La struttura di Calice al Cornoviglio (SP) è l’unica in Italia ad accogliere pazienti anche da altre regioni” ha dichiarato Brunetto.

Martedì 28 febbraio, il consigliere regionale Brunetto e il collega della Lega Alessio Piana hanno visitato “Villa Caterina”, a Genova-Pra’. Erano presenti Lorenzo Tassi, presidente “Il Fiocco” - società gestore; Patrizia Orcamo, responsabile Ufficio Salute in ambito penale di Regione Liguria; Carlotta Berra, coordinatore Ufficio Funzionale Psichiatria Forense; Monica Carnovale, direttore REMS; Paolo Rossi, direttore sanitario REMS.

“Era importante riuscire ad acquisire ulteriori elementi di aggiornamento, soprattutto al fine di mitigare le possibili preoccupazioni del quartiere e dei suoi residenti per la presenza di tale struttura sul territorio. Inoltre, abbiamo potuto verificare le procedure per prevenire che possano avvenite situazioni d’allarme”, ha dichiarato Piana.

Comune di Genova, celebrati i primi matrimoni nella nuova sala di corso Torino

Super User 02 Marzo 2023 885 Visite

É stata inaugurata questa mattina la nuova sala dedicata alla celebrazione di matrimoni e unioni con rito civile presso la sede di Corso Torino del Comune di Genova: una grande operazione di restauro e restyling degli arredi che restituisce a tutti i cittadini genovesi una location rinnovata e pronta ad accogliere, fin da oggi, coloro che desiderano unirsi in matrimonio.

«Abbiamo deciso di rendere più accogliente e bella la sala di corso Torino che risulta quella maggiorente scelta dalle coppie per celebrare il rito del matrimonio – ha commentato l’assessore ai servici Civici Marta Brusoni – la scelta dell’amministrazione sarà sicuramente apprezzata dalle coppie genovesi, considerando il grande numero di cerimonie già in programma in questa sede, con prenotazioni esaurite fino a luglio. Solo oggi una decina di coppie hanno scelto di unirsi nella nuova location». Nel 2022 sono state ben 649 le coppie che hanno scelto di dire il fatidico sì presso i servizi civici di Corso Torino, su un totale di 967 unioni registrate in tutto il comune.

Un record che, dai dati emersi solo per il primo semestre, registra una netta crescita per l’anno in corso: 440 matrimoni e unioni, celebrati e in prenotazione da gennaio a giugno 2023, su 600 richieste totali distribuite tra i luoghi riconosciuti dall’amministrazione Comunale.

Le coppie possono sposarsi o unirsi civilmente anche "fuori dal Municipio": oltre alla sede istituzionale in corso Torino, sono disponibili anche luoghi straordinari nel cuore della nostra città, ville e palazzi storici affrescati con suggestive cornici di arredi d'epoca e romantici parchi. Un’offerta che è stata recentemente ampliata fino a raggiungere quota 11 location disponibili, grazie all’ingresso nell’elenco delle sedi disponibili di Palazzo Imperiale e Castello Bruzzo.

Il rinnovato salone di corso Torino è disponibile su prenotazione il giovedì mattina e pomeriggio, il secondo e quarto sabato mattina del mese, mentre il Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi il primo, terzo e quinto sabato mattina del mese; secondo e quarto sabato pomeriggio; tutte le domeniche mattina.

Conferenza delle regioni, Toti e Giampedrone incontrano il presidente della commissione Protezione civile

Super User 02 Marzo 2023 599 Visite

 

Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e l’assessore regionale alla Protezione Civile Giacomo Giampedrone hanno incontrato ieri, nella sede di piazza De Ferrari, Giulia Zanotelli, presidente della Commissione Protezione Civile della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome e assessore alla Protezione Civile della Provincia Autonoma di Trento insieme alla struttura tecnica della Protezione Civile della Provincia Autonoma.

“Una visita gradita e importante – dichiarano il presidente Toti e l’assessore Giampedrone – che lascia presagire alla costruzione di una collaborazione più stringente tra i nostri Enti e territori, soprattutto sull’implementazione della capacità di prevenzione e intervento per quanto riguarda la lotta agli incendi boschivi e la siccità. Abbiamo fatto il punto sul lavoro portato avanti dalla presidente Zanotelli e dalla Commissione Protezione Civile, di cui facciamo parte come Regione Liguria, sulle partite più significative tra le le emergenze aperte con il Dipartimento nazionale e il ministro Musumeci. Abbiamo parlato anche di alcuni temi come il riparto del fondo per le emergenze regionali che, nelle prossime settimane, dovrà essere approvato in sede politica e tecnica dalla stessa Commissione”.

“Una giornata – proseguono Toti e Giampedrone – che sancisce un rapporto di grande stima e collaborazione reciproca tra i nostri Enti e, ovviamente, di supporto all’attività dell’assessore Zanotelli in qualità di presidente della Commissione, che ci stimola e invita a continuare sulla strada intrapresa in questi anni su tutte le tematiche più significative del settore della Protezione Civile. Auspichiamo presto un nuovo appuntamento, nei prossimi mesi, con una bozza di accordo tra i nostri Enti da poter valutare e sottoscrivere”.

“Ringraziamo Regione Liguria e in modo particolare il presidente Toti e l’assessore Giampedrone per l’accoglienza e la struttura della Protezione Civile per la grande collaborazione che ha dato e sta dando a tutto il sistema Paese – commenta l’assessore Zanotelli – Tra i punti toccati nell’incontro c’è stato anche quello della formazione e del reperimento di risorse umane nel mondo del volontariato, sul quale dobbiamo stimolare ancora di più il Paese nell’avvicinare le giovani generazioni, affinché questo patrimonio non venga meno. Peraltro stiamo lavorando in maniera congiunta con altri ministeri e Commissioni al fondamentale tema della siccità – continua Zanotelli – sul quale, già negli scorsi mesi, è stato inviato un documento congiunto rispetto alle richieste dei territori che non sono soltanto economiche, ma anche di modifica normativa e snellimento delle procedure”.

“Tra le varie tematiche affrontate in questa giornata di approfondimento tra uffici della Sala Operativa regionale e il dipartimento di Protezione Civile – aggiungono gli assessori Giampedrone e Zanotelli – è emersa anche la chiara necessità di rafforzare ancora di più il dialogo, già avviato con il Governo, per porre al centro dell’azione delle due regioni e, più in generale, del sistema nazionale di Protezione Civile, anche gli interventi di carattere strumentale e di resilienza sia per la parte di difesa suolo che, ovviamente, per l’emergenza siccità di queste settimane, anche alla luce della cabina di regia che il Governo si sta preparando ad istituire”.

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