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Regione Liguria, la maggioranza risponde al M5s: “L’unico danno sarebbe fermare la diga”

Super User 20 Maggio 2024 518 Visite

“Sinceramente non sappiamo a quale M5S rispondere. Il consigliere Fabio Tosi dice di voler bloccare il finanziamento da 57 milioni per la Diga e subito dopo afferma che i lavori della Diga devono andare avanti perché fondamentali per il porto”. È quanto si legge in una nota congiunta dei capigruppo di maggioranza in Regione Liguria - Stefano Mai (Lega), Stefano Balleari (Fratelli d'Italia), Claudio Muzio (Forza Italia), Mabel Riolfo (Misto) e Alessandro Bozzano (Lista Toti) – in risposta alle parole di Fabio Tosi che vorrebbe negare il supporto di Regione alla realizzazione della diga.

“Concordiamo appieno - prosegue la nota - con questa seconda affermazione, ma allora chiediamo al consigliere pentastellato con quali mezzi intenda dare forza ai cantieri. Con una bella analisi dei costi-benefici di quelle che hanno ingessato per decenni la Liguria sulla Gronda e su altre opere strategiche? Tra le motivazioni addotte da Tosi per stralciare l'approvazione dei 57 milioni a sostegno della Diga da parte di Regione Liguria spunta, buttato un po' a caso, un riferimento all'inchiesta, si insinua il sospetto di un'operazione fatta a vantaggio di pochi privati a scapito dell'interesse pubblico. E' l'ora di finirla con la bassa propaganda costruita su accuse mediatiche infondate. Della nuova diga del porto di Genova si parla dai primi anni Duemila, l'esigenza di aggiornare la struttura realizzata nel 1876 dal Duca di Galliera deriva dal gigantismo navale cui il porto di Genova si deve adeguare per non essere tagliato fuori dai traffici mondiali. Non è certo un capriccio nato con l'avvento di Toti, magari allo scopo di compiacere un singolo operatore come si vuole insinuare.”

“L'unica differenza rispetto al passato è che, con il centrodestra e soprattutto grazie al centrodestra, in Liguria le grandi opere strategiche non sono più solo inutilmente dibattute, ma hanno preso corpo, hanno aperto i cantieri. La Diga è la principale opera finanziata dal Pnrr, deve anche rispettare tempi precisi. Perdere questo treno, lasciarla a metà, o anche solo rallentarne la costruzione è, questo sì, il peggior danno, anche erariale, che si possa fare all'interesse pubblico dell'Italia, della Liguria, di Genova. Ecco perché l'unica cosa che condividiamo delle esternazioni di Tosi è la parte in cui dice che la Diga non si può fermare”, concludono.

Nasce il Tavolo permanente sulla celiachia, la patologia colpisce oltre 6mila liguri

Super User 19 Maggio 2024 458 Visite

Al via in Liguria il Tavolo permanente sulla Celiachia. La decisione arriva dall'assessore alla Sanità Angelo Gratarola nella Settimana nazionale dedicata a questa patologia, che in Liguria colpisce oltre seimila persone.

"Questo tavolo nasce da una proficua e continua interlocuzione con AIC-Associazione Italiana Celiachia che proprio a Genova ospita la sua sede nazionale - afferma l'assessore alla Sanità -. Siamo fortemente convinti che possa essere uno strumento importante per supportare le attività di sensibilizzazione sul territorio e quelle di aiuto ai neo pazienti. Pensiamo quindi ad attività di formazione e di screening attraverso il supporto di Alisa".

Il primo momento di confronto è avvenuto nella sede nazionale di AIC alla presenza del direttore generale Caterina Pilo e dei vertici liguri, il presidente Francesco Caso e la vicepresidente Ilaria Masia.

"L'AIC-Associazione Italiana Celiachia, nata nel 1979 su iniziativa di alcuni genitori di bambini celiaci, ha contribuito a modificare sul territorio nazionale e ligure il panorama delle tutele per le persone celiache - dichiara il direttore generale di AIC Caterina Pilo - La nascita di questo tavolo sarà di ulteriore supporto a 6150 celiaci presenti nella nostra regione. All'attenzione del tavolo abbiamo già individuato alcune priorità. Prima di tutto l'individuazione di centri di riferimento per la diagnosi della malattia, quindi indicazioni specifiche da attribuire al medico prescrittore sugli esami in esenzione da prescrivere, formazione degli operatori della ristorazione".

"In attuazione della legge 130/2023 per la screening pediatrico di celiachia e diabete di tipo 1 - aggiunge il presidente AIC Liguria Francesco Caso - la Liguria si candiderà per azioni di promozione e informazione della popolazione generale, con l’auspicio di rappresentare una buona pratica su scala nazionale”.

Report dell’Osservatorio Antiplagio: i liguri spendono 15milioni dai maghi

Super User 19 Maggio 2024 625 Visite

Venerdì 17 maggio, a 30 anni dalla sua fondazione, l’Osservatorio Antiplagio ha pubblicato il nuovo rapporto 2024 "Magia, pseudoscienze, intelligenza artificiale ed altre dipendenze".

In questa classifica, pubblicata anche sul sito www.antiplagio.org/rapporto24.htm , la Liguria risulta all’undicesimo posto per numero di maghi, ben 400, che si spartiscono 25.000 clienti e introiti per 15 milioni di euro.

 

Numero di maghi-veggenti, medium e guaritori - in Italia (per regione) e spese annue per i consulti in studio: 10% del totale (il 90% dei consulti avviene online o al telefono)

1) LOMBARDIA: Numero maghi 2.500 - Clienti 180.000 - Spesa: 90 milioni

2) CAMPANIA: Numero maghi 2.200 - Clienti 150.000 - Spesa 80 milioni

3) LAZIO: Numero maghi 2.000 - Clienti 140.000 - Spesa 75 milioni

4) SICILIA: Numero maghi 1.500 - Clienti 100.000 - Spesa 60 milioni

5) PIEMONTE: Numero maghi 1.200 - Clienti 85.000 - Spesa 50 milioni

6) PUGLIA: Numero maghi 1.100 - Clienti 75.000 - Spesa 45 milioni

7) EMILIA ROMAGNA: Numero maghi 1.000 - Clienti 70.000 - Spesa 40 milioni

8) TOSCANA: Numero maghi 600 - Clienti 40.000 - Spesa 20 milioni

9) VENETO: Numero maghi 500 - Clienti 35.000 - Spesa 18 milioni

10) CALABRIA: Numero maghi 450 - Clienti 30.000 - Spesa 16 milioni

11) LIGURIA: Numero maghi 400 - Clienti 25.000 - Spesa 15 milioni

12) ABRUZZO: Numero maghi 300 - Clienti 20.000 - Spesa 12 milioni

13) MARCHE: Numero maghi 280 - Clienti 18.000 - Spesa 10 milioni

14) FRIULI VENEZIA GIULIA: Numero maghi 250 - Clienti 16.000 - Spesa 9 milioni

15) SARDEGNA: Numero maghi 200 - Clienti 15.000 - Spesa 8 milioni

16) UMBRIA: Numero maghi 180 - Clienti 14.000 - Spesa 7 milioni

17) TRENTINO ALTO ADIGE: Numero maghi 160 - Clienti 12.000 - Spesa 6 milioni

18) BASILICATA: Numero maghi 150 - Clienti 10.000 - Spesa 5 milioni

19) MOLISE: Numero maghi 100 - Clienti 7.000 - Spesa 3 milioni

20) VALLE D'AOSTA: Numero maghi 30 - Clienti 2.000 - Spesa 1 milione

 

Numero totale degli occultisti che ricevono in studio: 20.000

Numero totale dei loro clienti: 1.200.000

Considerando un esborso medio annuo di 500 euro a cliente, la spesa globale per i consulti in studio - solo il 10% del totale - è di 600 milioni.

Guadagno medio annuo per ogni singolo occultista che riceve in studio: 30.000 euro netti.

 

RELIGIONI D'APPARTENENZA DEI CLIENTI

Cattolici 1.199.850

Altre religioni 150, così suddivisi:

Ortodossi 51

Protestanti 42

Testimoni di Geova 30

Musulmani 27

  

CLIENTI PER GENERI

68% donne (8.160.000 clienti)

32% uomini (3.840.000)

 

CLIENTI PER ETÀ

2% bambini (240.000 clienti)

7% da 13 a 18 anni (840.000)

51% da 19 a 60 anni (6.120.000)

40% da 61 anni in poi (4.800.000)

Naturalmente i più piccoli vengono coinvolti dagli adulti e, purtroppo, anche dai genitori.

  

DATI SULLA PUBBLICITÀ DEI MAGHI

Fino a 15 anni fa i maghi si pubblicizzavano:

In radio e televisione 53%

Nei giornali 23%

Con il passaparola 15%

Online 6%

Via-mail (spam) 3%

 

Nel 2024 i maghi si pubblicizzano:

Online 41%

In televisione e radio 36%

Con il passaparola 15%

Nei giornali 5%

Via-mail (spam) 3%

 

ALTRE DIPENDENZE DEI CLIENTI DEI MAGHI

Un ennesimo aspetto preoccupante è la predisposizione delle vittime degli occultisti ad ulteriori dipendenze: alcool, stupefacenti, giochi d'azzardo, pornografia, social e allucinogeni legali.

Durante le telefonate ricevute da Osservatorio Antiplagio, gli interlocutori infatti, nel rispetto dell’anonimato, hanno 'confessato' - rispondendo a domande con scelta multipla - di essere dipendenti anche da:

Alcolici 31%

Allucinogeni 15%

Ludopatie 42%

Pornografia online 30%

Social 65%

Sostanze psicotrope 14%

Porti e logistica, sette comuni emiliani nelle zone logistiche semplificate di Genova e della Spezia

Super User 19 Maggio 2024 461 Visite

Regione Liguria ha sottoscritto due accordi con Regione Emilia-Romagna per estendere e regolamentare la perimetrazione della ZLS "porto e retroporto di Genova" e della ZLS "porto e retroporto della Spezia" ai comuni di Piacenza e Casalgrande nel primo caso e a quelli di Parma, Noceto, Medesano, Fidenza e Fontevivo nel secondo. Tali intese consentono alla Liguria di ampliare gli spazi retroportuali su cui insistono le ZLS e ai comuni citati di applicare le misure di semplificazione ed agevolazione previste nei Piani di Sviluppo Strategico di entrambe le regioni.

"Per favorire un efficiente sviluppo dell'intermodalità tra porti, retroporti e mercati, e in considerazione del recente regolamento approvato dal Governo che disciplina le Zone Logistiche Semplificate, abbiamo stretto una collaborazione con l'Emilia-Romagna, che è snodo fondamentale per l'intero Nord-Ovest, per integrare le Zone Logistiche Semplificate di Genova e della Spezia - sottolinea l'assessore regionale allo Sviluppo economico con delega ai Porti e alla Logistica Alessio Piana - Un'opportunità strategica per la Liguria, su cui come Regione ci siamo adoperati da subito per far avanzare questo progetto di attrazione di investimenti ed occupazione, ma anche per l'Emilia-Romagna che oggi pesa il 26% dei traffici del porto della Spezia e il 9% di quelli di Genova".

Anniversario eccidio del Turchino, l’80esima commemorazione per le 59 vittime del 1944

Super User 18 Maggio 2024 595 Visite

Si è tenuta oggi presso il Sacrario del Passo del Turchino, l’80esima commemorazione per le 59 vittime dell’eccidio del 19 maggio 1944 perpetrato dalle SS. Dopo la messa in suffragio, si è svolta la deposizione delle corone e l’orazione commemorativa di Ivano Bosco, segretario generale Spi CGIL Genova e Liguria.

A rappresentare Genova, il presidente del Consiglio comunale Carmelo Cassibba: «Ricordare l'eccidio del Turchino - dichiara durante la commemorazione - significa riconoscere il coraggio e la determinazione di coloro che si opposero fino alla morte al regime nazifascista, significa ricordare che dietro ogni nome inciso sulle lapidi dei monumenti ai nostri caduti c'è una storia, c’è il dolore di una famiglia, c’è una comunità privata di un suo membro. Quest’anno ricorre l’ottantesimo anniversario dei martiri del Turchino e, mentre commemoriamo i nostri cinquantanove patrioti caduti per mano delle SS, dobbiamo impegnarci più che mai a preservarne la memoria e a trasmetterne l’importanza alle generazioni future. La memoria storica è un bene prezioso, è il fondamento su cui costruiamo la nostra comprensione del passato e, di conseguenza, del nostro presente e del nostro futuro. Dimenticare significa rischiare di perdere il senso della nostra identità collettiva e dei valori che ci definiscono come società libera e democratica».

Per Regione Liguria era presente il vicepresidente del Consiglio regionale Armando Sanna: «Il tempo non lenisce il dolore dei famigliari delle vittime e non cancella la profonda ferita inferta, anche in quella occasione, ai principi di libertà, democrazia e al rispetto per la persona. Resta, dunque, un dovere per tutti i cittadini italiani, e anche liguri, fare tesoro della storia affinché quegli stessi principi non siano mai più cancellati o offesi».

A seguito dell’esplosione di una bomba al Cinema Odeon del 14 maggio 1944, che provocò la morte di cinque soldati tedeschi e il ferimento di altri quindici, le SS misero in atto una terribile rappresaglia. Nella notte tra il 18 e il 19 maggio 1944, cinquantanove patrioti vennero prelevati dalla IV sezione del carcere di Marassi, trasferiti nelle località di Fontanafredda nei pressi del Passo del Turchino e uccisi a colpi di mitra. Al Turchino il rapporto tra militari tedeschi uccisi nell’azione partigiana e vittime della rappresaglia fu superiore a quello di uno a dieci adottato per le Cave Ardeatine a Roma.

Genova, un ciclo di incontri dedicati alla cultura della legalità e al contrasto delle mafie

Super User 17 Maggio 2024 566 Visite

Dal 20 al 23 maggio, in occasione della “Settimana della legalità 2024” il Comune di Genova- Assessorato alla Sicurezza - Polizia Locale e Protezione Civile, organizza quattro giorni di incontri per discutere di cittadinanza attiva e lotta alle mafie. Palazzo Tursi e Palazzo Ducale ospiteranno un ciclo di incontri che, attraverso la voce di relatori di importanza nazionale, dibattiti e testimonianze, offriranno un'opportunità di riflessione e confronto, con l’obiettivo di costruire una società più equa, sicura e rispettosa delle leggi.

Fiore all’occhiello della “settimana della legalità” a Genova è la mostra fotografica Luce e Memoria, di Tony Gentile, presentata in anteprima questa mattina assieme al programma della quattro giorni. La mostra sarà visitabile gratuitamente nella sala del Munizioniere di Palazzo Ducale, a partire da domani, sabato 18 maggio, fino a domenica 2 giugno (dalle 10 alle 19): un percorso immersivo nella memoria dei primi anni Novanta, segnati dalle stragi mafiose, culminate dall’uccisione dei giudici Falcone, Morvillo, Borsellino e delle loro scorte, ma anche un periodo in cui hanno preso vita alcuni dei movimenti antimafia più incisivi, come il “comitato dei lenzuoli”. L’esposizione vede oltre 40 immagini, di personaggi noti e meno noti, che hanno fatto la storia del nostro Paese, rese vitali dalle registrazioni audio che accompagnano il visitatore. Tra le immagini esposte, la fotografia iconica dei giudici Borsellino e Falcone.

La “Settimana della legalità” partirà dal salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi, lunedì 20 maggio, con l’incontro “Sicurezza delle città e disordine urbano”: una riflessione sull’organizzazione degli spazi pubblici, con particolare riferimento ai temi del divertimento notturno e delle trasformazioni dei comportamenti giovanili, che possono sfociare in relazioni conflittuali, con ricadute sul livello di sicurezza di chi, invece, vive gli spazi come opportunità di svago e socialità. Parteciperanno il sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno- Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali, il sindaco di Genova, l’assessore alla sicurezza del Comune di Genova e gli assessori dei Comuni di Milano, Torino, Perugia, Bologna.

Martedì 21 maggio, alle 14,30 nella Sala del Munizioniere di Palazzo Ducale si terrà l’incontro “Abitare città sicure”, una tavola rotonda per stimolare il confronto sul rapporto tra urbanistica e sicurezza urbana, tra considerazioni di natura giuridica, criminologica e urbanistica. Interverranno: Tommaso F. Giupponi, Dipartimento di Scienze Giuridiche - Università di Bologna “La sicurezza urbana e i suoi "luoghi"; Fabio Giglioni, Dipartimento di Scienze politiche - Università di Roma La Sapienza “La valorizzazione delle comunità per la sicurezza delle città”; Michele Grimaldi e Francesca Coppola, Dipartimento di Ingegneria civile - Università di Salerno “L'approccio ambientale alla sicurezza urbana a supporto delle azioni di Pianificazione Urbanistica”; Federica Cedro, Project Manager Piano Integrato Caruggi del Comune di Genova “Piano Caruggi: un approccio integrato alla rigenerazione urbana del centro storico di Genova” e Stefano Padovano, Università di Genova e Cattolica di Milano “Città sicure e conoscenza scientifica: un binomio (realmente) indissolubile?”. Modera il Prof.re Gian Guido Nobili coordinatore tecnico FISU.

“Cultura della legalità” è invece il focus sul lavoro delle forze dell’ordine, previsto mercoledì 22 maggio, alle 9,30 nella Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale. Polizia Stradale, Polizia Postale e Polizia Ferroviaria illustreranno i modus operandi con cui contrastano, ciascuno per quanto di propria competenza, i pericoli con cui costantemente si relazionano. In contemporanea, in piazza Matteotti, sarà possibile visitare il “Camper Azzurro” della Polizia Stradale e gli stand della Polizia Ferroviaria e Polizia della Sicurezza Cibernetica. Il programma della giornata prevede i saluti di Salvatore Marino, segretario regionale SAP Liguria e della segreteria provinciale SAP di Genova e gli interventi del sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno Dipartimento della Pubblica Sicurezza e Stefano Paoloni, segretario nazionale del SAP - Sindacato Autonomo di Polizia. Modera l’avvocato Rachele Selvaggia De Stefanis.

Ultima giornata, giovedì 23 maggio dalle 14,30 alle 18,30 a Palazzo Ducale - Sala Munizioniere, dove si terrà l’incontro “Mafia e antimafia attività di contrasto alle organizzazioni mafiose”. Il convegno vedrà radunarsi relatori di importanza nazionale, con l'obiettivo di fornire ai cittadini uno spaccato della realtà investigativa dei nostri giorni, grazie ai racconti di chi ha combattuto e combatte le mafie in prima linea. Parteciperanno il sottosegretario di Stato dell’Interno Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali, il prefetto di Genova Cinzia Torraco e il questore Silvia Burdese. Interverranno: Nicola Piacente, Procuratore Capo di Genova “Evoluzione delle mafie in Liguria”; Salvatore Dolce, Sostituto Procuratore presso la Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo “Le mafie pugliesi: Sacra Corona Unita e Società Foggiana”; Renato Cortese, Prefetto Dipartimento Pubblica Sicurezza, già Direttore SCO e già Questore di Palermo “La Sicilia delle stragi e l’arresto di Bernardo Provenzano”; il Gen. CC Sandro Sandulli, già Capo Centro DIA Genova “Lo sviluppo della ‘Ndrangheta in Liguria e nel nord Italia”; Pino Maniaci, Giornalista Fondatore di Telejato “La mafia nell’antimafia: il processo Saguto”. Modera Rachele Selvaggia De Stefanis avvocato penalista e criminalista.

Ad un’amica che esalta il mondo delle donne

Super User 17 Maggio 2024 652 Visite

In mezzo a fragorose e ripetute cadute degli dei, dalla politica allo spettacolo misto a business, passando per i social e l’apoteosi del nulla; alla frantumazione di coppie da cronaca rosa di eccellenza e di sogno, dove si immedesima romanticamente l’Italia di tutti i giorni per dimenticare crisi, erosione dei risparmi e lavoro di bassa qualità, vi voglio raccontare una storia che mi pare bellissima ed esemplare.

Una vicenda di vita vissuta che di rosa ha soltanto la protagonista, che mantengo anonima per rispettarne il privato, vera ed autentica signora con bella famiglia e lavoro nel settore dell’economia dove garantisco che è assai competente, mia amica carissima.

Amica di famiglia che conosco da un paio di decenni e che ha accusato un problema di salute, come peraltro – ahimè – capita nella vita. E che per risolverlo ha richiesto un piccolo intervento e brevissimo ricovero consequenziale.

E siccome la vita ci dimostra ogni giorno che gli accadimenti superano e ci fanno stupire più della trama di una fiction o della fantasia di uno scrittore, ecco che il ricovero avviene nello stesso giorno in cui parto per Roma per un Consiglio nazionale del nostro Ordine dei giornalisti.

Sarò forse banale ma questi incroci e parallelismi di uno che fa una cosa e, nello stesso momento, un altro o un’altra ne fa un’altra, mi fanno sempre riflettere ponendomi domande alle quali solo il destino e la vita sanno però rispondere.

E poi passando per strade e aeroporti non perdo il vizio di osservare, scrutare, guardare la gente interrogandomi su cosa c’è dietro ogni essere umano, che è di per sé un mondo nel mondo, con gesti, attività, parenti ed amici che rendono ciascuno di noi unico.

In tutto ciò io passo alcuni giorni frenetici all’ombra del Cupolone, tra giornale e Ordine ed occupandomi del Liguriagate che ci ha investito come un uragano, mentre la signora è parallelamente nel letto dell’ospedale.

I social hanno anche aspetti positivi ed è il marito a tenermi informato su ciò che accade e che viaggia nel migliore dei modi.

Passano pochi giorni, da contare sulle dita di una mano, ed appena rientrato a Genova, mezzora dopo l’atterraggio al Colombo, è lei stessa a scrivermi: è a casa e andrà, il giorno dopo, già al lavoro. Nel messaggio mi scrive anche: “un pezzo sulle donne che insistono, resistono, raggiungono e conquistano l’obiettivo lo devi fare”. La frase mi colpisce, mi convince ed eccomi qua. 

Altro che scendere in piazza e urlare o edocere da palcoscenici virtuali o reali su patriarcato e diritti indifesi delle donne! Altro che pontificare più o meno dottamente da comodi salotti televisivi su psico-sociologhe- culturali – storiche teorie dipinte da un rosa sbiadito!

Viva le donne, quando sono come la mia amica. Sono loro che scrivono la storia vera di noi tutti.

Può accadere di finire a terra, di cadere, come racconta il grande Ugo Foscolo dedicando all’amica contessa caduta da cavallo, un’ode. Ma quello che conta è se e come ci si rialza. 

Dino Frambati

Liguria gate, Lista Toti: “D’Angelo e il Pd non possono negare soldi e lavoro anche per loro”

Super User 17 Maggio 2024 752 Visite

“Excusatio non pentita. Scusa non richiesta. Non si possono che definire così le dichiarazioni del segretario genovese del Pd Simone D'Angelo che cerca di chiamare fuori il suo partito dai contatti con Aldo Spinelli e con gli imprenditori portuali dicendo che non ha preso soldi dopo il 2021”. Risponde così in una nota la Lista Toti al segretario genovese del Pd Simone D'Angelo.

“Proprio oggi - prosegue la nota - anche gli articoli di stampa gli ricordano che l'ammontare dei finanziamenti del terminalista genovese per Burlando sono stati persino superiori rispetto a quelli garantiti a Giovanni Toti. Sorpresi, ma neppure troppo, per questo mettere le mani avanti da parte del Pd, non possiamo che ricordare proprio a Simone D'Angelo come nessuno di noi abbia mai contestato il contatto diretto e continuo tra il suo partito e il mondo portuale, anche e più profondamente con chi oggi è coinvolto in prima persona in questa inchiesta. Pare quantomeno poco opportuno per un funzionario del Pd che è diventato dipendente, anzi responsabile finanziario, della società guidata da una delle persone destinatarie di un provvedimento cautelare nell'inchiesta. Poco opportuno per chi dimentica che il responsabile del dipartimento Infrastrutture della segreteria nazionale del Pd, è stato recentemente chiamato a fare l'amministratore delegato di Ente Bacini, società pubblica del porto di Genova il cui presidente è finito nell'inchiesta. Lo diciamo con tutto il garantismo che serve nei confronti di tutti gli indagati. Di tutti. Poco opportuno, lo ribadiamo, non il rapporto tra politica e imprenditoria che non è nulla di illecito o di immorale, ma il tentativo di nascondere ciò che è innegabile".

"D'Angelo si vanta di aver fatto bene a disegnare un confine chiaro e netto tra politica e imprenditori. Ci vuole spiegare se questo confine inizia prima o dopo la passerella di accesso allo yacht di Aldo Spinelli, che sembra considerata la via dell'inferno quando la calca Giovanni Toti, ma che risulta essere stata percorsa anche da diversi esponenti del Pd, non solo da Claudio Burlando ma anche da consiglieri regionali eletti successivamente all'elezione di D'Angelo alla guida del Pd genovese? Il Pd è sempre più allineato ai Cinque Stelle, che sembrano affetti da memoria selettiva. Che dichiarano di non aver mai avuto finanziamenti elettorali da chi oggi è indagato, dimenticando però quando Davide Casaleggio e la sua piattaforma Rousseau ricevevano consulenze proprio da Aldo Spinelli e curavano la selezione della classe dirigente pentastellata”, conclude la Lista Toti.

Diga di Genova, vice ministro Rixi: “A Vado Ligure varato il primo cassone prefabbricato”

Super User 16 Maggio 2024 580 Visite

“Varato il primo cassone prefabbricato tramite l’impianto ‘Dario’ a Vado Ligure. Dopo la posa della prima pietra del 4 maggio 2023, il 24 maggio sarà il primo cassone a essere posato sulla dorsale della nuova diga di Genova”. L’annuncio viene dal vice ministro al MIT Edorado Rixi.

“Un parallelepipedo a base trapezoidale alto 22 m, con due basi di 40 m e largo 25 m, adagiato alla profondità di 20 m. Il terreno sottostante è stato consolidato da 280 colonne di ghiaia lunghe 6 m”, conclude.

Bando regionale, 47 imprese liguri pronte a investire 1,6 milioni in competenze professionali

Super User 16 Maggio 2024 577 Visite

Quarantasette imprese liguri sono pronte, accedendo alle agevolazioni regionali, a investire più di 1,6 milioni di euro in competenze specialistiche per la transizione industriale, la specializzazione intelligente e l'imprenditorialità. È quanto emerge alla chiusura della misura, rientrante nell'azione 1.4.1 del PR Fesr 2021-2027, attivata da Regione Liguria per sostenere, tramite contributi a fondo perduto a copertura massima del 90% degli investimenti (per quanto riguarda le start-up), lo sviluppo di progetti di innovazione, trasformazione tecnologica e digitale delle imprese. Sono, infatti, 47 le imprese ad aver presentato domanda, accedendo al Sistema 'Bandi On Line' di Filse, per una richiesta economica superiore al milione di euro.

"Avevamo prorogato il bando proprio per consentire a un maggior numero di imprese di non perdere questa importante opportunità e il risultato, all'indomani dalla chiusura dello strumento, è in linea con la dotazione economica di un milione di euro originariamente stanziata - commenta l'assessore regionale allo Sviluppo economico Alessio Piana -. Ci auguriamo che tutte le 47 richieste di agevolazione possano essere ritenute ammissibili da Filse, in modo da accrescere il numero di attività accompagnate in questo percorso di specializzazione scientifica e tecnologica che ha già coinvolto 25 imprese con la prima edizione".

Si ricorda che erano ammessi ad agevolazione progetti di acquisizione di servizi ad elevato contenuto di conoscenza a sostegno dell’imprenditorialità, dello sviluppo d’impresa e della transizione digitale e green (circular economy) dei processi produttivi. Tra questi: percorsi formativi e servizi specialistici per sviluppare competenze imprenditoriali; processi di innovazione, trasformazione tecnologica e digitale; inserimento in azienda di un 'temporary manager'; redazione di diagnosi energetiche o del bilancio di sostenibilità.

Via Prè, la Polizia locale sequestra droga e merce contraffatta o rubati

Super User 16 Maggio 2024 584 Visite

 

Questa mattina gli agenti del Nucleo Antidegrado del Reparto Sicurezza Urbana della Polizia Locale di Genova, a seguito di una segnalazione, dopo avere svolto dall’esterno un’attività di osservazione di un’abitazione in via Prè, nel centro storico, hanno effettuato un’ispezione nell’abitazione e nel magazzino collegato.

Durante la perquisizione sono stati rinvenuti 6,54 grammi di sostanze stupefacenti, tra eroina e oppiacei, e 135 euro in contanti. 

Sono stati altresì scoperti 18 pezzi di merce contraffatta, fra borse e capi di abbigliamento. 

Rinvenuti anche 28 dispositivi elettronici, di cui 4 tablet e 24 smartphone, risultati rubati di recente e quindi ricettati, destinati probabilmente al mercato estero.

Durante l’attività di controllo, l’abitazione è stata raggiunta da un individuo di nazionalità senegalese che ha dichiarato di esserne l’unico utilizzatore. L’uomo è stato denunciato per i reati di traffico illecito di sostanze stupefacenti, commercio di prodotti falsi e ricettazione.

Cure palliative pediatriche, presentata la nuova iniziativa dell’associazione Maruzza

Super User 16 Maggio 2024 607 Visite

Presentata nella Sala della Trasparenza di Regione Liguria la nuova iniziativa dell’associazione Maruzza Regione Liguria ODV (AMaRLO), l'organizzazione che anni si dedica al sostegno di bambini affetti da patologie inguaribili e delle loro famiglie. Grazie alla collaborazione con lo scrittore Claudio Chiavari, che ha realizzato il libro "Un mondo più migliore” di SBS Edizioni, l’ammontare dei diritti d’autore sarà devoluta all’associazione per sostenere le sue attività di assistenza sanitaria, supporto psicologico e momenti di sollievo e di aggregazione a beneficio dei piccoli pazienti degli ospedali liguri. L’incontro è stato anche un’occasione per parlare delle ultime novità in fatto di cure palliative pediatriche in Liguria.

"Occuparsi di cure palliative è complesso e difficile perché ci si trova a gestire momenti estremamente delicati della vita dei pazienti, e questo è ancora più vero quando queste cure si erogano a bambini – commenta l’assessore regionale alla Sanità Angelo Gratarola -. La medicina ha sicuramente il compito di fare la diagnosi, di stabilire la terapia, di guarire le persone, ma laddove la guarigione non è possibile, laddove la malattia ha un esito ineluttabile, le cure palliative rappresentano sicuramente lo strumento migliore perché dove non si cura più la malattia si cura la persona malata. Come Regione Liguria diamo dunque tutto il nostro sostegno alle iniziative dell'associazione Maruzza e della sua preziosa attività".

“Questo romanzo vuole essere un ponte tra mondi diversi, dimostrando come la vicinanza e la cura possano realmente fare la differenza nella vita dei più fragili – spiega lo scrittore Claudio Chiavari - La narrazione, arricchita dalla figura del fedele cane Schizzo, si snoda attraverso le sfide e le gioie quotidiane di chi vive ai margini dell'inclusione sociale, offrendo un messaggio di speranza e di amore incondizionato. Devolvendo i diritti d’autore all’associazione Maruzza Regione Liguria ho voluto dare un sostegno a questa realtà, che tanto fa per i più piccoli”.

“Quando Claudio ha espresso il desiderio di diventare "volontario a distanza" dell’Associazione Maruzza Regione Liguria, il primo pensiero è stato farci donare la sua “penna”, per parlare “bambini” e le “malattie inguaribili senza pietismo e paura ma con il sorriso – spiega la presidente dell’Associazione Maruzza Regione Liguria Odv Maria Teresa Castelli - Quel sorriso che contraddistingue molte delle nostre famiglie che, nonostante la malattia dei propri figli, cercano di vivere una vita normale. Così è nato Schizzo, che girando per la nostra Liguria, racconta le storie di tutti coloro che vivono intorno a un bambino fragile”.

"Sono stata da subito felice di dare questo spazio a Claudio e al suo progetto, un autore che rende sicuramente prestigio alla nostra casa editrice – aggiunge Sheyla Bobba, editore di SBS Edizioni - Quando ci siamo incontrati e mi ha parlato dell'Associazione Maruzza e dei bambini di cui si occupa, aveva gli occhi pieni di lacrime e un sorriso profondo dettato dal cuore, con l'emozione che traboccava. Mi sento io una privilegiata!".

Alla presentazione hanno preso parte anche Raffaele Spiazzi, direttore sanitario IRCCS Giannina Gaslini, Luca Manfredini, direttore "Guscio dei Bimbi - Chiara Luce Badano" IRCCS Giannina Gaslini e Maria Elena Tramelli, dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo di Teglia.

Ambasciatori di Genova nel mondo, il comitato etico non revoca Spinelli: De Martini lascia

Super User 16 Maggio 2024 1014 Visite

“Caro Giuseppe, scrivo a te nella tua qualità di coordinatore di noi ambasciatori di Genova nel mondo. Come sai risiedo e lavoro all’estero ormai da molti anni ed in questi giorni mi vengono spesso chieste notizie e chiarimenti su quanto accaduto in Regione Liguria e a Genova. È una sofferenza che si rinnova ogni volta. Attenderemo ovviamente l’esito finale delle indagini che speriamo assolvano tutti sul piano legale. Sul piano morale però il danno fatto all’immagine della nostra città e regione è gravissimo e non possiamo non prenderne atto e manifestare una nostra dissociazione da comportamenti francamente inaccettabili”. Così scrive l’ex europarlamentare Susy De Martini al coordinatore Giuseppe Franceschelli per rassegnare le sue dimissioni da ambasciatrice di Genova nel mondo.

“Una nostra convalida consensuale è per me inaccettabile - prosegue De Martini - sia per la funzione che ho avuto quale parlamentare europeo e che ancora ho a Bruxelles quale senior advisor per le relazioni internazionali dei Former Members, sia come donna e medico neuropsichiatra. Convalida consensuale significa validare un comportamento che per il fatto che sia accettato dai più non vuole dire che sia corretto. Il fatto che molte persone fumino non vuole dire che il fumo faccia bene. Il fatto che spesso vengano utilizzate giovani donne, magari bisognose di denaro, quale strumento di potere non ne giustifica l’uso sfrontato. Ho chiesto un tuo intervento di revoca sulla nomina di Aldo Spinelli quale ambasciatore e mi hai risposto che il Comitato Etico non ritiene vi siano gli estremi per farlo. Ne sono addolorata e ti comunico che pur rispettando la vostra decisione non mi sento di convalidarla consensualmente. Con rammarico mi dimetto quindi da ambasciatrice di Genova nel mondo”.

“Continuerò ad amare e a fare onore alla mia città come ho sempre fatto ma con altre modalità. Al sindaco ho inviato un messaggio di solidarietà e incoraggiamento, certa che risulterà estraneo a tutti questi inaccettabili comportamenti”, conclude.

 

“Città dell’educazione”, a Genova il seminario di formazione per i dirigenti scolastici

Super User 15 Maggio 2024 565 Visite

 

Considerare l’educazione al centro delle politiche di trasformazione di lungo periodo delle città, in un momento storico caratterizzato dal calo demografico e quindi dalla diminuzione delle generazioni più giovani, per offrire opportunità educative di  qualità, innovazione pedagogica per l’inclusione e  apprendimento continuo, coinvolgere tutta la comunità educante, raccogliere, comprendere, gestire ed utilizzare i dati, rafforzare le competenze di dirigenti, insegnanti, educatori e famiglie, adottare  e sostenere metodi e sperimentazioni replicabili e scalabili: sono queste le parole chiave dell’iniziativa “Città dell’Educazione” lanciata dalla Fondazione Compagnia di San Paolo, con  Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo, in stretta collaborazione con alcune delle principali città del territorio di riferimento della Fondazione - Torino, Genova, Savona e Vercelli - e con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, con il quale è stato firmato un Protocollo d’Intesa a ottobre 2023.

L’iniziativa prevede di rafforzare l’offerta di servizi personalizzati di cura, crescita e apprendimento per bambini/e da 0 a 6 anni e per le loro famiglie, bambini e adolescenti da 6 a 19 anni e giovani dai 16 fino ai 29 anni in quattro città piemontesi e liguri.

Genova è una delle quattro città in cui verrà realizzato un grande intervento cittadino a beneficio di bambini e adolescenti della fascia 6-19, circa 60 mila studenti-studentesse.

Si punta a migliorare la capacità dei giovani di autodeterminare il proprio futuro e di conseguire il successo formativo, indipendentemente dalla loro condizione sociale e familiare di origine.

Il punto di partenza dell’intervento 6-19 è costituito da un’analisi dei dati sviluppata attraverso una multipiattaforma che ha il compito di determinare i livelli di rischio-dispersione nelle diverse classi. Sulla base delle evidenze scaturite da tale analisi, verranno proposti interventi didattici co-progettati con i docenti e specifici interventi orientativi, integrando le proposte con le progettualità già esistenti e con le figure già attive nella scuola.

Per contribuire a ridurre la dispersione scolastica esplicita e implicita  a Genova e a Savona e favorire il successo formativo, il programma prevede inoltre di potenziare l’eco-sistema di istituzioni, enti e soggetti attivi nel campo dell’educazione e  di aumentare l’accesso a opportunità educative di qualità, anche non formali e informali, già esistenti o nuove, personalizzate, connesse con le attività scolastiche e tese a motivare ad esperienze di apprendimento e di cittadinanza attiva, a incrementare le competenze di base e socio-emotive, a sostenere il benessere emotivo e relazionale.

L'accesso viene facilitato e reso possibile da una offerta integrata, adeguatamente comunicata e accompagnata nella fruizione da azioni fortemente personalizzate sulla base dell'età, dei talenti e delle aspirazioni di ciascuno. “Città dell’Educazione” e il suo intervento rivolto a bambine/i e ragazze/i della fascia 6-19 anni a Genova utilizzano inoltre dati e strumenti digitali che favoriscono percorsi educativi personalizzati, facilitano l’accesso e l’utilizzo delle offerte educative e formative e contribuiscono al loro orientamento.

La visione di lungo termine promuove un cambiamento culturale, a favore del rilancio delle professioni educative e del coinvolgimento della comunità, perché questa si riconosca consapevolmente come comunità educante e ponga al centro del proprio pensiero bambine/i e ragazzi, riconoscendoli protagonisti dei cambiamenti che genera.

La formazione del 10 e 15 maggio è rivolta ai dirigenti scolastici delle due città liguri coinvolte in Città dell’Educazione. L’iniziativa punta a sensibilizzare le scuole sull’importanza di un’analisi dei dati che supporti le decisioni basandole su evidenze. Il secondo grande tema del seminario riguarda la governance dell’innovazione didattica, posta al servizio del successo formativo attraverso forme di insegnamento partecipate e inclusive, in grado di sviluppare le competenze socio-emotive delle studentesse e degli studenti e rendere formativo il processo di valutazione. Le due giornate prevedono, accanto alle relazioni di esperti e alla presentazione generale di Città dell’educazione, momenti di interazione e confronto con i dirigenti scolastici.

Punture di zanzare, i consigli del Comune di Genova per adottare comportamenti efficaci

Super User 15 Maggio 2024 626 Visite

Dopo i due recenti casi di febbre Dengue (un tipo di arbovirosi) diagnosticati a Genova su viaggiatori di ritorno dall’estero e con l’approssimarsi della stagione favorevole alla proliferazione di zanzare, l’Ufficio Animali del Comune di Genova - in attesa della specifica campagna di comunicazione attuata da Regione Liguria nell’ambito del Piano regionale di prevenzione - raccomanda buone pratiche universali e comportamenti quotidiani che ogni cittadino può e dovrebbe attuare.

Si consiglia innanzitutto di eliminare qualsiasi ristagno d’acqua e adottare misure di prevenzione individuale a protezione dalle punture delle zanzare. Nel caso della cura degli orti le raccolte d’acqua devono essere chiuse ermeticamente o protette da zanzariere. Utilizzare con moderazione repellenti cutanei da spruzzare o spalmare sulle parti scoperte del corpo; indossare quando si è all’aperto, soprattutto al tramonto e sino all’alba, indumenti di colore chiaro che coprano la maggior parte del corpo (camicie a maniche lunghe, pantaloni o gonne lunghi e calze); applicare e tenere attive, ove possibile, le zanzariere alle finestre e alle porte di ingresso. In caso di presenza di questi insetti in ambienti interni, utilizzare i normali dispositivi anti-zanzare.

«Nessun allarmismo, ma l’attuazione di semplici e corretti comportamenti attuabili da ciascun cittadino rappresentano gli elementi essenziali per un’efficace opera preventiva di proliferazione delle zanzare - spiega l’assessore comunale agli Animali Francesca Corso -. Per quanto riguarda l’eventuale, seppur rarissima, presenza di zanzare che possano diffondere virus patogeni, il Comune di Genova sta continuando a svolgere approfonditi sopralluoghi per verificare l'esistenza di focolai larvali ed attuare i necessari interventi di rimozione e disinfestazione».

Il Comune di Genova, in collaborazione con Regione Liguria, ALISA, ASL 3 e Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta, partecipa attivamente al Piano Nazionale di Prevenzione, Sorveglianza e Risposta alle Arbovirosi (PNA), elaborato dal Ministero della Salute per monitorare la presenza di virus trasmessi da vettori artropodi, come ad esempio le zanzare.

A Genova il convegno per valorizzare il contributo femminile nel digitale

Super User 15 Maggio 2024 515 Visite

Si è svolto ieri, presso la Sala Polivalente San Salvatore dell’Università di Genova, il convengo “Il futuro è digitale”, con l’obiettivo di individuare possibili strategie per accrescere la presenza femminile nel settore ICT e della sicurezza informatica, nonché valorizzare il ruolo della donna nel digitale.

L’evento ha rappresentato un’occasione per confrontarsi su questioni di importanza centrale nell’attuale contesto economico-sociale, il quale necessita di sempre maggiori competenze che caratterizzano proprio le figure femminili.

Grazie alla collaborazione tra Bureau Veritas Italia e il Comitato per le Pari Opportunità dell’Università di Genova, è stato possibile riunire docenti universitari, rappresentati di aziende, associazioni e istituzioni per parlare di temi chiave, quali: il Gender Gap che attualmente influenza il settore, le strategie da adottare per creare più opportunità per le donne e per attrarre sempre più talenti femminili. 

Nonostante l’ICT sia in forte e continua espansione, la media europea di donne impiegate in tale settore non supera il 17-18%. A livello nazionale i dati risultano essere ancora più allarmanti, dove la percentuale di donne professioniste nel campo dell’ICT si attesta attorno al 16%.

L’obiettivo è quello di dar vita ad un dibattito sulla prospettiva proposta dal Convegno, “Il futuro è digitale”, nel quale si cerca di porre le basi per favorire un contatto tra le aziende del settore ICT e le studentesse interessate a proseguire la propria carriera in ambito. Per il raggiungimento di tale obiettivo, hanno partecipato all’evento i rappresentati dei dipartimenti delle Risorse Umane (HR) di aziende leader nel settore ICT e società di recruitment.

Al convegno ha preso parte anche Claudia Rangogni, Chief Human Resources Officer (CHRO) di HWG Sababa, la quale è intervenuta nella tavola rotonda sul tema “La presenza femminile nel settore ICT: Come aumentarla e quale valore ne deriva?”. In qualità di rappresentate di un’azienda leader del settore, ha sottolineato la necessità di coinvolgere più figure femminili in ambito ICT e la necessità di rendere la donna sempre più consapevole delle proprie possibilità e del proprio valore.

“Le donne possono vedere il mondo ICT in modo più creativo e dare un punto di vista differente rispetto alle figure maschili - ha detto Rangogni -. Il mondo dell’informatica non è un ambiente sterile, privo di relazioni e interazioni, ma al contrario richiede spesso di entrare in empatia con il cliente. Per questo sarà necessario riuscire a sradicare l’autoesclusione delle donne dal mondo ICT e per farlo è necessario un lavoro corale”.

‘Il coraggio vince’, il generale Vannacci presenta il suo nuovo libro ai genovesi

Super User 15 Maggio 2024 1061 Visite

Roberto Vannacci, generale, scrittore e aspirante europarlamentare della Lega, sarà a Genova per presentare il suo ultimo libro, ‘Il coraggio di vincere’.

A differenza de ‘Il mondo al contrario’, personalissimo saggio che fa fatto nascere molte polemiche per come è stata citata la cosiddetta “dittatura delle minoranze” (clandestini, gay, femministe, marxisti, ecc.) e gli è costata la sospensione dall'Esercito, in questo libro il generale più famoso d’Italia racconta la sua vita, dal bambino al militare.

L’incontro con i genovesi si terrà sabato 18 maggio, ore 14:00, presso la sala Multimedia Auditorium in via XX Settembre 41, secondo piano.

Il Premio Mimmo Angeli a Malaguti, D’Amico e Raineri

Super User 15 Maggio 2024 617 Visite

Venerdì 17 maggio, alle ore 18:00, presso la Società Economica di Chiavari, è in programma la terza edizione del premio di giornalismo ideato da Piazza Levante e dedicato allo storico direttore de "Il Corriere Mercantile" Mimmo Angeli.

Saranno premiati il direttore de ‘La Stampa’ Andrea Malaguti per la sezione cronaca, Ilaria D’Amico per la sezione sport e Daniele Raineri, inviato di ‘Repubblica’ per la categoria giovani.

La consegna sarà preceduta da un dibattito sul tema: “Fare informazione oggi tra fake news e social network”. Si cercherà di rispondere ad una intrigante domanda: “Come è possibile individuare l’autenticità delle notizie che incontriamo in rete e in particolare sui social network, considerati oggi il principale canale di diffusione delle fake news?”.

Tre giornalisti di chiara fama, ma soprattutto tre cronisti affidabili e appassionati, documentati e precisi, con il buon senso di saper dire e scrivere spesso le cose giuste e necessarie.

La prenotazione è consigliata e può essere effettuata online sulla piattaforma Eventbrite o telefonando al numero 347 2502800.

‘Come parlare della morte ai bambini’, un nuovo incontro al Centro studi Vitale

Super User 15 Maggio 2024 585 Visite

È un tema delicato quello che viene affrontato nell’ambito di una rassegna che si articolerà su sette appuntamenti, fissati sempre il terzo mercoledì del mese al Centro studi Edoardo Vitale di via Lanfranconi 1/7, dove ha sede So.Crem.

Il titolo dell’evento è “Come parlare della morte ai bambini”: cerchi di lettura per genitori e insegnanti; relatori dei vari incontri saranno professionisti del settore. Gli incontri si terranno sempre dalle ore 17:00 e saranno a libera partecipazione con obbligo di iscrizione alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  

Curatori della rassegna sono Linda Alfano, Francesca Angelini, Paolo Fontana e Anna Porta. Mercoledì 15 maggio si parlerà di “Crescerò”, il nuovo libro di Linda Alfano, Ivano Malcotti e Giancarlo Nivoli.

Mercoledì 19 giugno, sarà la volta di “Il Sentiero” di Marianne Dubuc. Dopo la sospensione estiva, si riprenderà mercoledì 18 settembre con “Un ponte per Terabithia” di Khaterine Paterson. Mercoledì 16 ottobre, appuntamento incentrato su “E se la morte fosse un bosco?”, libro di Gabriele Ventura e Chiara Scardicchio. Mercoledì 20 novembre, si terrà un dibattito su “I fantastici libri volanti di Mr Morris Lessmore” di Wiliam Joyce.

Si chiuderà mercoledì 18 dicembre con “Il Buco”, libro di Anna Llenas. Il punto di partenza da cui si muove l’iniziativa è appunto la consapevolezza che, di fronte alla morte, molto spesso i bambini sono tenuti all’oscuro di ciò che sta accadendo. In realtà anche i più piccoli devono essere coinvolti in questo processo di cambiamento che un lutto inevitabilmente prevede ed è necessario essere pronti a rispondere a tutte le domande che possono porre sulla morte. Quali sono le modalità migliori per spiegare un lutto ai bambini è il leitmotiv degli incontri in programma.

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