Regione Liguria, la maggioranza risponde al M5s: “L’unico danno sarebbe fermare la diga”
“Sinceramente non sappiamo a quale M5S rispondere. Il consigliere Fabio Tosi dice di voler bloccare il finanziamento da 57 milioni per la Diga e subito dopo afferma che i lavori della Diga devono andare avanti perché fondamentali per il porto”. È quanto si legge in una nota congiunta dei capigruppo di maggioranza in Regione Liguria - Stefano Mai (Lega), Stefano Balleari (Fratelli d'Italia), Claudio Muzio (Forza Italia), Mabel Riolfo (Misto) e Alessandro Bozzano (Lista Toti) – in risposta alle parole di Fabio Tosi che vorrebbe negare il supporto di Regione alla realizzazione della diga.
“Concordiamo appieno - prosegue la nota - con questa seconda affermazione, ma allora chiediamo al consigliere pentastellato con quali mezzi intenda dare forza ai cantieri. Con una bella analisi dei costi-benefici di quelle che hanno ingessato per decenni la Liguria sulla Gronda e su altre opere strategiche? Tra le motivazioni addotte da Tosi per stralciare l'approvazione dei 57 milioni a sostegno della Diga da parte di Regione Liguria spunta, buttato un po' a caso, un riferimento all'inchiesta, si insinua il sospetto di un'operazione fatta a vantaggio di pochi privati a scapito dell'interesse pubblico. E' l'ora di finirla con la bassa propaganda costruita su accuse mediatiche infondate. Della nuova diga del porto di Genova si parla dai primi anni Duemila, l'esigenza di aggiornare la struttura realizzata nel 1876 dal Duca di Galliera deriva dal gigantismo navale cui il porto di Genova si deve adeguare per non essere tagliato fuori dai traffici mondiali. Non è certo un capriccio nato con l'avvento di Toti, magari allo scopo di compiacere un singolo operatore come si vuole insinuare.”
“L'unica differenza rispetto al passato è che, con il centrodestra e soprattutto grazie al centrodestra, in Liguria le grandi opere strategiche non sono più solo inutilmente dibattute, ma hanno preso corpo, hanno aperto i cantieri. La Diga è la principale opera finanziata dal Pnrr, deve anche rispettare tempi precisi. Perdere questo treno, lasciarla a metà, o anche solo rallentarne la costruzione è, questo sì, il peggior danno, anche erariale, che si possa fare all'interesse pubblico dell'Italia, della Liguria, di Genova. Ecco perché l'unica cosa che condividiamo delle esternazioni di Tosi è la parte in cui dice che la Diga non si può fermare”, concludono.