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Tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, Regione Liguria stipula un protocollo con Garante e Unicef

Super User 30 Dicembre 2022 625 Visite

La Giunta regionale della Liguria ha approvato la stipula di un protocollo d’intesa, di durata quinquennale, tra il Garante regionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, la Regione e il comitato italiano per l’Unicef per la realizzazione sul territorio ligure di azioni di interesse comune sui temi della tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. 

L’obiettivo è quello di favorire e sviluppare interventi per la diffusione della cultura di attenzione all’infanzia, e più in generale al mondo giovanile, finalizzata al riconoscimento dei minorenni quali soggetti titolari di diritti, come riconosciuto dalla convenzione Onu in materia.

“Dall’inizio del mandato di assessore ho messo al centro della mia azione politica l’interesse dei più piccoli, grazie alla nuova delega alla Tutela e valorizzazione dell’infanzia che è stata istituita proprio in questa legislatura – afferma l’assessore regionale Simona Ferro –. Questo importante provvedimento è il frutto di un lavoro condiviso portato avanti insieme al Garante dell’infanzia e all’Unicef con l’obiettivo di concretizzare sinergicamente azioni finalizzate a garantire il benessere, l’inclusione culturale e sociale dei giovani perché più vulnerabili e a rischio di marginalizzazione”.

Il protocollo, che sostituisce quello firmato nel 2009 tra Garante e Unicef, avrà il compito di regolare le finalità, gli impegni delle parti e gli adempimenti per l’attuazione di azioni comuni.

Ospedali, l’assessore Gratarola replica al consigliere Rossetti: “C’è un intero sistema sanitario da tutelare”

Super User 29 Dicembre 2022 558 Visite

“Rossetti si definisce sconcertato, ma ciò che davvero sconcerta è l’approssimazione con il quale il consigliere di opposizione affronta un argomento così delicato”. L’assessore alla Sanità Angelo Gratarola replica così alle parole del consigliere regionale di minoranza.

“La professionalità del personale sanitario dell’ospedale Galliera a cui va tutto il nostro ringraziamento, come si evince chiaramente dalle dichiarazioni di Regione in questi giorni, non è stata mai messa in dubbio - continua Gratarola -. In discussione c’è semmai un management che negli ultimi mesi, con le sue scelte, ha impoverito un ospedale che continuiamo a ritenere fondamentale per il sistema sanitario regionale e che sarà ovviamente ancora supportato in futuro. La direzione dell’ospedale, nella sua autonomia, ha provveduto al rinnovo delle cariche e siamo sicuri che con il 2023 i nuovi vertici porteranno il Galliera ad una gestione che garantirà equilibrio e stabilità a tutto il sistema”.

In merito all’organizzazione degli ospedali cittadini, arriva la puntualizzazione: “Non è mia intenzione dare lezioni, ma è bene ricordare al consigliere Rossetti che la rete ospedaliera è organizzata secondo un sistema di hub e di spoke - afferma l’assessore alla Sanità -. L’ospedale San Martino è un Dea di secondo livello, hub regionale per una serie di attività non delegabili ad altre strutture in regione, mentre l’ospedale Galliera, insieme all’ospedale Villa Scassi, è Dea di primo livello con prevalenti attività medico-chirurgiche generali. Pertanto la semplice equazione tra il numero dei posti letto e il numero degli accessi non è sostenibile. Va comunque evidenziato che il numero di ambulanze, che trasportano pazienti al Pronto Soccorso in media in 24 ore nell’area metropolitana genovese, è distribuito per il 40% al San Martino, 30% al Villa Scassi, 20% al Galliera e 10% all’Evangelico e questo nonostante a livello nominale il Galliera abbia lo stesso numero di posti letto del Villa Scassi. E bene poi sottolineare che l'atto di trattenere barelle di ambulanze all'interno di un pronto soccorso più del dovuto va assolutamente evitata perché riduce la capacità di risposta del sistema dell’emergenza territoriale: lo spazio di una barella di un'ambulanza è infatti lo stesso occupato da una barella che l'ospedale deve necessariamente avere in dotazione".

“In merito infine ai posti letto post acuti in Rsa – conclude l’assessore Gratarola - accanto alla dotazione già in essere, è di queste ore l'attivazione di ulteriori 25 posti no-covid nell'area metropolitana genovese a disposizione di tutti gli ospedali".

Capodanno, il pensiero dell’assessore Ferro va agli amici a 4 zampe: “Evitiamo i botti”

Super User 29 Dicembre 2022 567 Visite

“Come ho fatto nel 2021, anche in occasione di questo Capodanno rivolgo il mio pensiero agli animali domestici e invito la cittadinanza a evitare i botti”. Questa la raccomandazione dell’assessore alla Tutela degli animali d’affezione Simona Ferro, in vista della notte di San Silvestro.

“Il forte rumore dei petardi provoca stati di paura e angoscia nei nostri amici a quattro zampe, alcune volte addirittura fatali per la loro vita - prosegue l’assessore -. Credo sia possibile festeggiare con altro, godendosi una cena in compagnia, il classico countdown o un bel concerto come quello organizzato anche da Regione Liguria in piazza De Ferrari a Genova, dopo due anni di stop forzato a causa del covid-19. La salute degli animali che ci stanno attorno va messa davanti al mero divertimento di pochi istanti”.

La prima conferenza di fine anno della prima donna Premier

Super User 29 Dicembre 2022 827 Visite

Esordio brillante per la prima volta di Giorgia Meloni nella tradizionale conferenza stampa di fine anno, organizzata dall’Ordine Nazionale dei giornalisti. Caratterizzata da risposte sempre dettagliate, argomentate, si sia stati d’accordo o no sulle idee espresse dal primo ministro.

Le domande dei giornalisti hanno spaziato su temi a 360 gradi, dalla recente Finanziaria (ed era scontato) a temi più ampi come la Giustizia, gli scandali finanziari in Europa, il lavoro, evasione fiscale, Ucraina, immigrati.

Rispetto ai precedenti premier, tutti maschi, la Meloni ha scelto di replicare ad ogni domanda allargando il discorso ai concetti alla base dei vari temi.

Al di là di ogni cronaca sull’evento, in diretta tv e su tutti i siti e media, la sala dei gruppi parlamentari, sede della conferenza, era strapiena di giornalisti, alcuni parlamentari, personalità varie. Pubblico comunque qualificato, come merita questo evento annuale.

Rilevante e da sottolineare l’intervento introduttivo di Carlo Bartoli, presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei giornalisti.

Bartoli ha citato le due “fratture” di questo momento storico: pandemia e guerra, che hanno profondamente colpito la società attuale. Spiegando come proprio il virus abbia portato le persone a chiedere maggiore e costante informazione.

Ha quindi ricordato come sia inaccettabile il fatto che ci siano giornalisti attaccati, “linciati” attraverso social ed altro. Sempre con linguaggio di odio. “In Italia – ha ricordato – c’è il maggior numero di giornalisti sotto scorta”.

“Il giornalismo – ha detto Bartoli - resta una bussola”. Ed ha quindi indicato come la categoria debba sempre attenersi a rigidi controlli delle fonti, usare continenza nel linguaggio e debba avere sempre e comunque rispetto delle persone. Certo, ha ammesso, c’è chi sbaglia e deve pagare ma “le colpe di pochi noti non possono screditare migliaia di giornalisti che lavorano bene e spesso in cambio di pochi euro a pezzo”.

Replica della Meloni: “molto positivi gli stimoli del presidente dell’Ordine cui appartengo. Fondamentale nella nostra democrazia. Vi sono iscritta ed è la mia professione; considero la politica un periodo transitorio”.

Ed ha espresso piacere ad incontrarne i rappresentanti ed affrontare i problemi.

Sul resto ha assicurato di fidarsi degli alleati. Ma soprattutto è da sottolineare come, dopo forse decenni di scarso interesse della politica verso il lavoro autonomo e chi produce lavoro, Giorgia Meloni ha dichiarato che il lavoro non si crea per decreto, né si batte la povertà. Lo Stato deve piuttosto creare le condizioni per favorire chi genera lavoro, togliere vincoli e cavilli. “Lo Stato farà di tutto per permettere le aziende in condizione di lavorare; non daremo fastidio a chi crea lavoro”, ha affermato. Circa il sistema fiscale ha detto, tra le altre cose, che occorre agire in maniera da evitare situazioni che favoriscano il lavoro nero.

Confermato, rispondendo ad una giornalista russa, l’appoggio pieno dell’Italia all’Ucraina. Finché ci sarà l’aggressione, l’Italia sarà schierata a favore del diritto internazionale, ha replicato la Premier.

Non sono mancate battute anche simpatiche e che hanno suscitato momenti di sorriso, con alcuni giornalisti, compreso con quello del Manifesto, certamente molto lontano dalle idee della Meloni, sulla politica nelle scuole e la militanza degli studenti. “Ci sono cresciuta”, ha detto il primo ministro.

Dino Frambati

Dino Frambati

Genova, 6 imprese entrano nell’albo delle botteghe storiche e dei locali di tradizione

Super User 29 Dicembre 2022 1026 Visite

Entrano a far parte del Circuito delle Botteghe Storiche e Locali di Tradizione del Comune di Genova 6 nuove attività commerciali. Salgono quindi a 81 le imprese inserite nello speciale Albo (57 le Botteghe Storiche, 24 i Locali di Tradizione) istituito nel 2011 per tutelare, promuovere, valorizzare e tramandare alle future generazioni lo storico patrimonio commerciale di Genova. 

Le attestazioni sono state consegnate questa mattina a Palazzo Tursi dall’assessore comunale al Commercio e Artigianato Paola Bordilli assieme al segretario generale della Camera di Commercio di Genova Maurizio Caviglia e rappresentanti degli Istituti liguri del ministero della Cultura, delle associazioni di categoria del commercio (Ascom, Confesercenti) e artigianato (Cna e Confartigianato).

Si tratta di quattro Botteghe Storiche (Gioielleria Pisano, Pasticceria Sansebastiano, Pasticceria Tagliafico e Pittaluga Tessuti) e due Locali di Tradizione (Trattoria Archivolto Mongiardino e Trattoria Serra).

«Queste new entries nell’albo delle Botteghe storiche certificano la vitalità e la grande tradizione del nostro tessuto commerciale e artigianale – ha commentato l’assessore al Commercio e Artigianato Paola Bordilli – Le Botteghe Storiche e i Locali di Tradizione sono vere e proprie eccellenze del territorio, testimonianze che rappresentano, con il forte valore identitario delle produzioni, il radicamento nella storia della città. Stiamo proseguendo quindi, nel nostro lavoro di promozione delle Botteghe con la diffusione delle targhe, delle shopper, di video divulgativi e non solo che servono ad aumentare la visibilità di queste importanti realtà cittadine. Vorrei inoltre sottolineare un aspetto molto importante: il “circuito” tocca, soprattutto con i nuovi ingressi degli ultimi anni, molte e diverse zone della nostra città a dimostrazione che le Botteghe storiche e i Locali di Tradizione sono l’espressione della policentricità che contraddistingue la Grande Genova. Invito tutte le aziende che hanno 50 di attività a fare domanda aumentando così il numero dei componenti di questa grande famiglia genovese di attività».

«Altre quattro Botteghe Storiche e due Locali di Tradizione vanno ad aggiungersi all'Albo – sottolinea con soddisfazione Maurizio Caviglia, Segretario Generale della Camera di Commercio di Genova -. In questo 2022 abbiamo dunque certificato dieci Botteghe Storiche e sei Locali di Trazione, a dimostrazione del costante impegno della Camera di Commercio nella valorizzazione economica e culturale degli esercizi storici di vicinato e comunque del piccolo commercio. Grande soddisfazione per la ritrovata voglia di questi esercizi di imboccare un percorso di certificazione, farsi conoscere e valorizzarsi, raccontando le proprie storie e trasmettendo il proprio saper fare. E siccome le domande di iscrizione continuano ad arrivare, nel 2023 continueranno i sopralluoghi e le verifiche della Commissione e l’attività di promozione su web e social network».

Genova è la città italiana che ha il maggior numero di botteghe storiche ancora funzionanti nel proprio tessuto cittadino e riconosciute ufficialmente. L'Albo – che vede la collaborazione del Ministero della Cultura, del Comune, della Camera di Commercio e delle Associazioni di categoria del commercio e dell'artigianato di Genova (Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato e CNA) – comprende moltissime attività commerciali e produttive, da confetterie e cioccolaterie a negozi di tessuti o abbigliamento e sartorie, da drogherie a friggitorie e tripperie. E poi laboratori artigianali del vetro, timbri o tappi, anche carrozzerie. Molte di queste hanno sede in edifici antichi e si trovano nel centro storico, con arredi e attrezzature d'epoca. 

La presenza ancora di oggi di queste botteghe ci permette di comprendere la forte tradizione commerciale della città e proprio riconoscendo questo legame storico del territorio con il commercio, il Comune di Genova lavora per individuare e valorizzate le botteghe storiche, in particolar modo realtà presenti sul territorio da almeno 50 anni per qualsiasi attività merceologica, che siano state riconosciute da un'apposita commissione come patrimonio da storico da tutelare. 

Quando infatti una realtà commerciale chiede di essere riconosciuta come bottega storica presenta una domanda alla Camera di Commercio che la sottopone ad una Commissione composta da rappresentanti degli enti coinvolti e quindi un apposito Tavolo tecnico, composto da funzionari ministeriali e della Camera di Commercio, verificherà con periodiche ricognizioni e sopralluoghi, la rispondenza degli elementi qualificanti il riconoscimento.

Il Comune di Genova mette a disposizione nella sezione turismo del proprio sito una speciale mappa del Geoportale per visitare le botteghe. Oltre alle informazioni sulle attività, è possibile verificare la presenza di altri elementi utili alla visita, come strutture ricettive e altri luoghi di interesse del centro storico e della città. L’indirizzo è il seguente: www.botteghestorichegenova.it

Sblocco risorse per la variante SS 45 Val Trebbia, Garibaldi (Lega): “Cambio di passo grazie a Salvini e Rixi”

Super User 29 Dicembre 2022 777 Visite

“Con la Lega al Governo e su impulso del ministro del Mit Matteo Salvini e del vice ministro genovese Edoardo Rixi un altro passo in avanti per lo sviluppo del nostro entroterra. Sono state infatti sbloccate le risorse finanziarie per l'intervento sulla variante alla SS 45 della Val Trebbia tra i Comuni di Torriglia e Montebruno per un importo di oltre 60 milioni di euro.  La SS 45 che collega la Liguria all'Emilia Romagna, contribuirà a liberare il territorio alle spalle di Genova dall'isolamento e a rendere finalmente scorrevoli i collegamenti con la Val Trebbia. Si tratta di un altro risultato e di un cambio di passo che riguarda il sistema dei trasporti in Liguria, in particolare per il nostro entroterra, lasciato per decenni nell’abbandono infrastrutturale. Un proficuo lavoro di Salvini e Rixi che ringraziamo per il loro impegno”. Lo ha dichiarato il vice capogruppo regionale della Lega, Sandro Garibaldi.

Verso l’apertura del primo gattile comunale a Genova, Lodi (PD): “Una struttura più che mai necessaria”

Super User 29 Dicembre 2022 692 Visite

«Durante la discussione in commissione consiliare sul bilancio, si è convenuto sulla necessità di avviare un percorso verso la realizzazione di un gattile comunale – spiega la consigliera del PD Cristina Lodi –. Al momento Genova non ha un gattile, nonostante esso sia previsto dalla legge. Il gattile è una struttura che ospita i gatti randagi, svolgendo analoga funzione a quella che il canile e il rifugio compiono per i cani; la legge 281/91 cita i gatti, ma non prevede l'istituto del gattile, previsto invece da alcuni ordinamenti regionali come quello della Sardegna”.

“Nel nostro Comune - aggiunge la consigliera - ci sono strutture che si occupano di gatti malati, come per esempio il canile del Monte Contessa e alcune colonie e oasi feline (strutture diverse dai gattili) gestite da volontari, a cui non possiamo che dire grazie per il lavoro fatto. Ma oggi più che mai c’è l’esigenza di aprire una struttura interamente dedicata all’ospitalità dei gatti, anche a seguito di un periodo di grandi abbandoni legati anche alla crisi economica”, conclude Lodi.

Riapre il museo di Archeologia Ligure, Bucci: “Qui sono custoditi i segreti della nascita di Genova”

Super User 29 Dicembre 2022 570 Visite

Dopo un periodo di chiusura per interventi di messa a norma, il Museo di Archeologia Ligure riapre al pubblico e diventa più accessibile grazie a un percorso di tre QrCode tattili in stampa 3D, realizzati da Geco con la collaborazione di Unione Italiana Ciechi, che permette anche alle persone non vedenti di ammirare la bellezza delle opere principali del museo: Principe delle Arene Candide - Tavola di Polcevera - Orso delle caverne.

«Oggi è un grande giorno perché Genova ritrova finalmente il suo Museo di Archeologia. Qui sono custoditi i segreti della nascita di Genova, della Liguria e dei suoi primi abitanti – ha commentato il sindaco di Genova Marco Bucci - Un percorso che permette a tutti di conoscere davvero le nostre origini più antiche. Un vero e proprio viaggio nella storia che ci aiuta a comprendere da dove veniamo e come ci siamo evoluti nei millenni. La riapertura di un museo è sempre una buona notizia per la cultura. Un’occasione di festa in cui vogliamo coinvolgere tutti i cittadini ma anche una grande opportunità per ampliare la conoscenza del nostro territorio».

La riapertura del museo sarà un momento di festa per la cittadinanza, con la musica della Conte Brass Band e i laboratori per bambini e ragazzi, ma anche l’occasione per inaugurare la targa commemorativa dedicata all’archeologo siriano Khaled al-Asaad, tragicamente scomparso nel 2015.

Ad accogliere i visitatori ci sarà al primo piano del museo il Principe delle Arene Candide, protagonista, nel maggio scorso, della trasmissione Ulisse condotta da Alberto Angela.

Attraverso lo straordinario percorso nelle 18 sale distribuite su tre piani, si scopriranno le sfide, le crisi e i successi delle due specie umane vissute in Liguria nel corso di 100mila anni, da cui noi europei discendiamo.

Le straordinarie raccolte archeologiche racconteranno movimenti di Neanderthal e Sapiens, la vita dei cacciatori dell’era glaciale, l’arrivo dei primi pionieri marittimi mediterranei, le manifestazioni artistiche e spirituali, gli accampamenti in grotta, i primi villaggi, le strade e gli insediamenti più antichi della regione. Ma anche la Genova di 2.500 anni fa e i suoi primi abitanti, le relazioni col Tirreno e il Mediterraneo, le lotte dei Liguri con Roma e la fondazione delle città della Liguria provincia romana.

Il percorso continua con gli allestimenti tradizionali: strumenti, lance, materie prime e riproduzioni da manipolare e donne e uomini protagonisti episodi cruciali coinvolgono i visitatori in un meraviglioso viaggio nel passato.

Nella Grotta dell’Archeologia, realizzata nell’area di accesso a un rifugio antiaereo della Seconda Guerra Mondiale nelle vicinanze del museo, il pubblico potrà rivivere momenti ed esperienze quotidiane della vita nelle grotte liguri oltre 6.000 anni fa.

Regione Liguria, vicepresidente Piana: “Rifinanziati i servizi di consulenza per il mondo produttivo”

Super User 29 Dicembre 2022 473 Visite

La Giunta regionale ligure, su proposta del vicepresidente con delega all’Agricoltura Alessandro Piana, ha deliberato l’incremento delle risorse finanziarie sul Bando relativo alla sottomisura M2.1 “servizi di consulenza” del Programma di Sviluppo Rurale per oltre 237 mila euro.

“Con l’attuale stanziamento si intendono utilizzare interamente le risorse già programmate per la misura 2.1 del PSR da oltre 1,1 milioni di euro – spiega il vicepresidente della Regione Liguria con delega all’Agricoltura Alessandro Piana - su cui sono pervenute 85 domande di sostegno per circa 980 mila euro, attualmente in fase di istruttoria. La differenza consentirà di finanziare i servizi di consulenza che riguardano temi di particolare importanza e attualità per il mondo produttivo ligure, quali il miglioramento delle prestazioni economiche delle aziende agricole con 155mila euro e il sostegno alla prevenzione e alla gestione dei rischi aziendali con 82mila euro”.

Val Trebbia, Rixi: “Via libera alla variante Torriglia-Montebruno su SS 45”

Super User 29 Dicembre 2022 668 Visite

“Il 2023 sarà l’anno dei cantieri. Su impulso del Mit, da gennaio partiranno appalti per una serie di opere Anas attese e richieste dai territori e che sono state completamente finanziate. Tra questi è previsto l’intervento sulla variante alla SS 45 della Val Trebbia tra i comuni di Torriglia e Montebruno per un importo di oltre 60 milioni. L'attesa entrata in vigore del nuovo Codice degli appalti, finalizzato a tagliare la burocrazia e velocizzare i lavori, e gli oltre 4,5 miliardi di euro sbloccati di recente dal Cipess per opere da Nord a Sud garantiranno un forte impatto anche sul fronte occupazionale”. Lo dice in una nota il deputato della Lega e vice ministro al Mit Edoardo Rixi.

Al via il TriCapodanno, una festa lunga tre giorni tra il Porto Antico e piazza De Ferrari

Super User 29 Dicembre 2022 642 Visite

Il TriCapodanno genovese inizia al Porto Antico (calata Falcone Borsellino) con una due giorni a misura di giovani e famiglie.

Si parte oggi, giovedì 29 dicembre alle 20.30, con Warm Up, a seguire Gli Autogol + I Masa, Cristina D’avena & Gem Boy Show, e per finire Dj Set di Giovanni Carrara.

Venerdì 30 dicembre alle 20.30 Warm Up e poi Mashville, Nayt, Shiva, Emis Killa, per concludere con il Dj Set di Giovanni Carrara.

Entrambe le serate, organizzate dal Comune di Genova in collaborazione con Porto Antico, saranno condotte da Alberto Pernazza e DJ Giovanni Carrara.

Per l’occasione, le linee AMT 1 – 9 – 13 e la metropolitana prorogheranno il servizio fino alle 2.30. I bus manterranno i capolinea di piazza Caricamento e via Turati, salvo diverse disposizioni della polizia locale; in tal caso verranno dirottati su via Gramsci (linee 1 – 9) e piazza Cavour (linea 13).

Sabato 31 dicembre la festa si sposta in piazza De Ferrari, dove andrà in scena il grande party di Mediaset, in diretta dalle 21 su Canale 5.

A condurre la serata, con un cast di superstar, sarà Federica Panicucci. Si alterneranno sul palco Annalisa, Anna Tatangelo, Baby K, Patty Pravo, Rocco Hunt, Rovazzi, The Kolors. E poi Big Boy, Blind, Erwin, Fausto Leali, Follya, Gemelli DiVersi, GionnyScandal, Ivana Spagna, Luigi Strangis, Mamacita, Riccardo Fogli, Riki e Roby Facchinetti. 

Al TriCapodanno il Comune di Genova aggiunge altre proposte per salutare l'anno nuovo:

Capodanno nei Palazzi dei Rolli in Strada Nuova - Countdown all'insegna di cultura, musica e divertimento nella scintillante Strada Nuova, su cui si affacciano i magnifici palazzi dei Rolli.

 

Il programma per salutare l'arrivo del 2023:

Dalle 18.30 iniziano le visite guidate ai palazzi di Strada Nuova e la programmazione musicale di “Liguria Transatlantica” con illuminazione scenografica dell'atrio di Palazzo Tursi e filodiffusione su via Garibaldi.

Dj set in vinile a cura di Angie Back To Mono e Vittorio Barabino e concerto live dell'elegante trio "The Moochers".

Le visite guidate toccheranno Palazzo Tobia Pallavicino (Camera di Commercio), Palazzo Rosso, Palazzo Bianco e Palazzo Tursi.

Nelle diverse fasce orarie sarà possibile scegliere se effettuare la sola visita guidata o partecipare a un aperitivo e/o al brindisi di fine anno. L’ultima visita guidata parte alle ore 00.30.

Per gli orari delle 18.30 e delle 00.30 sarà possibile acquistare la sola visita guidata.

Sempre alle 00.30, nel Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi Alter Echo String Quartet in concerto, con un repertorio crossover che spazia dal barocco al rock.

Info e prenotazioni: https://www.happyticket.it/genova/acquista-prodotti/616-apericena-brindi

Dopo mezzanotte la serata continua al MaddAlive (vico della Chiesa Della Maddalena 20R - angolo via Garibaldi 8) con la experience night di Liguria Transatlantica.

  

Per la notte di Capodanno, il servizio AMT sulle direttrici principali sarà prorogato fino alle 4. I bus per Valpolcevera-Ponente-Valbisagno-Levante partiranno da via Ceccardi salvo diverse disposizioni della polizia locale, in tal caso i bus partiranno da via Cadorna (lato mare per ponente e Valpolcevera e lato monte per levante e Valbisagno).

Saranno anche organizzate corse speciali da piazza Verdi per le principali linee collinari, in particolare 603 – 604 – 640 – 656 – 680.

La metropolitana resterà aperta per tutta la notte, con chiusura della stazione De Ferrari dalle 18 all’1.30.

Inaugurato il Parco Gavoglio, Bucci: “Restituito ai genovesi uno spazio rimasto abbandonato per oltre 40 anni”

Super User 28 Dicembre 2022 624 Visite

Un’area giochi attrezzata, campi da basket e pallavolo, zona pic-nic, un ascensore di collegamento panoramico, e le “Nature Based Solution”, ovvero opere finalizzate alla mitigazione degli eventi climatici; rain-garden e bioswale: è questo il nuovo Parco Urbano Gavoglio, inaugurato stamattina, alla presenza del sindaco di Genova Marco Bucci, del vicesindaco Pietro Piciocchi e del presidente Municipio I Centro est Andrea Carratù. Un progetto che restituisce alla cittadinanza un’area a lungo tempo dimenticata, all’interno del grande complesso edilizio, alle spalle della stazione ferroviaria di Genova Principe.

«È una giornata storica per Genova, frutto di un lavoro impegnativo e ambizioso che restituisce a tutti i genovesi uno spazio urbano rimasto abbandonato per più di 40 anni- dichiara il sindaco Marco Bucci- Oltre 16.200 mq trasformati in un grande polmone verde a due passi dal centro e a disposizione di tutti i genovesi. Abbiamo pensato a uno spazio diversificato che potesse soddisfare ogni stile di vita e coinvolgere ogni cittadino, non solo famiglie e bambini ma anche amanti degli animali e sportivi. L’obiettivo non era infatti recuperare solo il patrimonio storico ma compiere un’operazione di riqualificazione che potesse portare benefici e nuovi servizi per il quartiere. Ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile questo traguardo».

Il progetto del Parco Urbano Gavoglio è nato dalla volontà del Comune di Genova di riappropriarsi gradualmente degli spazi occupati dall’ex Caserma Gavoglio, tramite una procedura di sdemanializzazione, avviata nel 2016, che ha determinato il passaggio delle aree statali dismesse al patrimonio disponibile degli enti locali. La prima fase ha coinvolto attivamente la cittadinanza in un processo partecipato di co-creation, che ha dato avvio ad un progetto di fattibilità condiviso con la popolazione, mirato al recupero del patrimonio storico e alla creazione di nuovi servizi, su un totale di 5 lotti di lavori.

Il progetto è stato cofinanziato da fondi europei UNaLab (Urban Nature Labs) e da fondi del Patto per la Città di Genova. Il Programma Europeo Horizon 2020 di UNaLab ha inoltre considerato il progetto di rigenerazione del’Ex Caserma come uno dei tre “progetti pilota” e “modelli di intervento” per le “Nature Based Solutions” (NBS), ovvero soluzioni mirate alla gestione, conservazione e funzionalità di ecosistemi naturali, in ambienti antropizzati con elevato grado di complessità ambientale e idrogeologica.

Il progetto esecutivo del Parco Urbano è stato redatto, in partenariato con il Comune di Genova, dallo studio LAND Italia Srl e da Ire Liguria. 

Dal punto di vista architettonico-paesaggistico, l’area è stata suddivisa in ambiti che, partendo da Piazza Italia, corte interna all’edificio degli alloggi dell’ex Caserma già in fase di riqualificazione, oggi offrono servizi e percorsi pedonali alle diverse aree del quartiere e alle scuole limitrofe. L’area del progetto pilota di UNaLab occupa 16.200 mq e comprende un lotto principale di proprietà comunale tra l’edificio della ex Caserma e la valle laterale del rio Cinque Santi, a cui, durante il progetto di fattibilità, è stato ritenuto opportuno aggiungere alcuni lotti di proprietà privata, a monte dei 7 edifici che poi sono stati demoliti nel corso dei lavori.

In particolare, il progetto ha previsto la realizzazione di una zona adibita a piazza pubblica immediatamente a monte dell’entrata principale; un’area giochi attrezzata; un’area ludico-sportiva (con campi da basket e pallavolo), e ancora, nella zona a monte della Valletta 5 Santi, un’area pic-nic, un’area sosta e un ricostituito bosco urbano, verso il quartiere di Oregina e la via Napoli. Contestualmente alla realizzazione dei percorsi nella Valletta 5 Santi è stato realizzato un ascensore di collegamento panoramico con la Scuola Mario Mazza (Istituto Comprensivo del Lagaccio).

Dal punto di vista ambientale il progetto ha previsto la riqualificazione del sito mediante l’utilizzo delle “Nature Based Solution”, opere finalizzate alla mitigazione degli eventi critici (inquinamento, ruscellamento superficiale dei versanti, riduzione della biodiversità) realizzate con l’ausilio di materiali di riciclo o comunque totalmente compatibili con l’ecosistema locale. Tra le “NBS” attuate vi è il sistema di gabbionate in rete metallica, riempite con detriti frantumati provenienti dalle demolizioni dei 7 capannoni, o da cave della zona. Tali gabbioni produrranno una sostanziale riduzione del rischio idrogeologico, mediante il drenaggio controllato delle acque meteoriche (muri di contenimento, gradonate con sedute integrate e terrazzamenti rinverditi).

Altri esempi di buone pratiche attuate nell’ambito della riduzione del rischio idrogeologico e della diminuzione dell’impatto ambientale sono il “rain-garden” e i “bioswale”, ovvero aree umide con vegetazione igrofila, che assolveranno il doppio compito di catalizzatori del deflusso superficiale delle acque meteoriche, tramite infiltrazione diretta nel terreno e aumento della biodiversità. 

Contestualmente è stato realizzato l’impianto di irrigazione del verde, che consente la gestione e la manutenzione delle essenze vegetali, per una migliore fruizione degli spazi pubblici; l’alimentazione del sistema di irrigazione attinge alla vasca di accumulo di 30.000 litri posta sotto la piazza gradonata, che riceve e recupera le acque di deflusso provenienti da monte. Per la modellazione del terreno nella Valletta 5 Santi sono state inoltre attuate opere di ingegneria naturalistica per il sostegno e il consolidamento dei versanti, con l’uso di palificate vive in castagno, finalizzate alla stabilizzazione dei versanti e alla forestazione dei declivi impervi dell’area e privi di vegetazione. Tale intervento ha permesso inoltre di collegare con percorsi pedonali la parte bassa della Valletta 5 Santi al quartiere di Oregina. 

Infine, tutte le pavimentazioni all’interno del Parco Urbano sono state realizzate con metodi totalmente eco-compatibili, in ghiaino resinato e in terra solida, per favorire l’assorbimento delle acque meteoriche.

Durante l’attuazione dell’intervento è stato necessario risolvere anche problematiche legate all’inquinamento del sito e alla bonifica bellica, nonché alla messa in sicurezza dei rivi difficilmente ispezionabili prima della demolizione dei fabbricati soprastanti. Pertanto, parallelamente al cantiere di rigenerazione del sito affidato alla Direzione Lavori Pubblici, è stato aperto un cantiere a cura della Direzione Opere Idrauliche, che ha attuato la messa in sicurezza di un tratto tombinato del Rio Lagaccio nel sito di progetto.

«Un progetto di riqualificazione fortemente voluto dall'amministrazione, un luogo che oggi diventa un punto di riferimento per l'intera città- dichiara il vicesindaco Pietro Piciocchi- Dopo l’acquisizione dell’area, abbiamo reso possibile il progetto UNaLab, in collaborazione con LAND, e realizzato il nuovo parco urbano per la comunità, che rafforzerà il rapporto con la parte superiore del quartiere, grazie alle nuove aree verdi, e agli spazi di aggregazione. Inoltre, le soluzioni adottate e una progettazione strategica del verde urbano, aumentano la capacità di resilienza di quest’area, grazie a scelte ecologiche, sostenibili e inclusive, che permettono di affrontare in maggiore sicurezza gli eventi estremi dovuti al cambiamento climatico» 

«Un progetto che mette insieme le esigenze e le richieste del territorio e le più moderne ed efficienti recuperi urbanistici- dichiara il presidente del Municipio I Centro est Andrea Carratù- Un nuovo polmone verde per un quartiere che ha ancora bisogno di molte attenzioni ma che il sindaco è la Giunta hanno preso seriamente come obiettivo dell'amministrazione "del fare". Il parco sigilla il patto tra cittadini e amministrazione di una partecipazione attiva nei percorsi progettuali e di una corresponsabilità   nel proseguire lo sviluppo di progetti per una maggiore consapevolezza ambientale».

 

 

Ambiente, fino a 7.000 tonnellate di rifiuti liguri saranno smaltiti in Emilia Romagna

Super User 28 Dicembre 2022 609 Visite

Via libera ad un accordo per la gestione rifiuti nell'ambito della collaborazione fra Regioni in materia ambientale stabilita da alcuni anni. La delibera, approvata dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore all’Ambiente e al Ciclo dei Rifiuti Giacomo Giampedrone, prevede l'attivazione di forme di reciproca collaborazione in materia di infrastrutture e politiche ambientali con l’Emilia Romagna. L’accordo prevede, per l’anno 2023, il conferimento emergenziale e temporaneo di rifiuti urbani indifferenziati liguri in Emilia Romagna fino ad un massimo di 7.000 tonnellate.

“Ringraziamo l’Emilia Romagna per la collaborazione al trasferimento e smaltimento dei rifiuti urbani della nostra regione – dichiara l’assessore Giacomo Giampedrone – che si aggiunge a quella con il Piemonte avviata lo scorso mese di settembre. Questo accordo ci consentirà di rispondere alle nuove esigenze della Città Metropolitana di Genova e delle province di Savona e Imperia per tutto il 2023. La Liguria si trova in una fase di transizione mirata alla chiusura del ciclo dei rifiuti. Dopo l’approvazione a luglio del nuovo Piano regionale dei rifiuti la situazione dell’assetto impiantistico ligure è in avanzata fase di concretizzazione ma, fino all’anno prossimo, presenterà ancora alcune criticità. Per questo si è reso necessario chiedere il sostegno ad altre regioni, in attesa della chiusura del ciclo dei rifiuti sul territorio ligure grazie alla realizzazione di una nuova rete di infrastrutture come i biodigestori di Saliceti e Colli, gli impianti per il trattamento della differenziata a Sanremo e Terzorio e la nuova discarica del Boscaccio che abbiamo appena approvato: opere che andremo a finanziare in parte con le risorse del PNRR, semplificandone la realizzazione e senza impattare sulle bollette. Si tratta di una programmazione di medio-lungo periodo che ci aiuterà ad aumentare le percentuali di raccolta differenziata ed avvicinarci all’obiettivo finale dell’autosufficienza del sistema a livello regionale, con importanti benefici per l’ambiente e per le tasche dei cittadini liguri”. 

I flussi di rifiuti, provenienti dai comuni della Città Metropolitana di Genova e dalle province di Savona e Imperia, saranno destinati all’impianto di recupero energetico R1 di Piacenza (salvo diverse esigenze impiantistiche) di proprietà della società Iren Ambiente Spa.

L’intesa tra Regione Liguria e Regione Emilia Romagna rientra nel quadro della collaborazione interistituzionale tra i due Enti sancita dall’accordo sottoscritto nel giugno 2021 e valido fino al 2024.

Sanità, Toti e Gratarola visitano gli ospedali San Martino e Villa Scassi: “Giorni pesanti ma prova superata”

Super User 28 Dicembre 2022 731 Visite

“Oggi siamo qui per ringraziare il personale di questi ospedali e, indirettamente, di tutto il sistema sanitario ligure. Sono stati giorni pesanti, come immaginavamo. Non a caso è stato predisposto un piano d’emergenza per affrontare il doppio impatto di un covid che ancora circola nelle nostre città, di un’influenza pesante come mai avevamo avuto e di un ritorno alla socialità che ha fatto da moltiplicatore dei contagi, ma ci ha anche consentito di fare un Natale ben diverso da quelli passati in pandemia. Alla prova dei fatti, i Flu Point, che hanno avuto quasi 500 accessi di pazienti con casi meno gravi, hanno alleggerito il lavoro dei pronto soccorso, che restano un punto d’accesso importante e sotto pressione. Nell’insieme la prova è stata superata e tutti i cittadini sono stati curati”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti che oggi, insieme all’assessore alla Sanità Angelo Gratarola, si è recato presso gli ospedali Policlinico San Martino e Villa Scassi per una visita dopo le festività natalizie e in vista del Capodanno.

Al Policlinico San Martino il presidente Toti e l’assessore Gratarola hanno fatto visita alle centrali del 118 e del 112, accompagnati dalla direzione strategica dell’ospedale con il direttore generale Salvatore Giuffrida. Tra il 24 e il 27 dicembre il Nue, numero unico per le emergenze 112 ha ricevuto complessivamente 9.985 chiamate, di cui circa 50% (4966) inoltrate alle centrali di secondo livello (118/Polizia Locale/Vigili Fuoco). Il picco nella giornata di Natale, con 2.742 chiamate, di cui 1.227 (45%) inoltrate alle centrali di secondo livello.

Durante la visita all’ospedale Villa Scassi, il presidente Toti e l’assessore Gratarola hanno effettuato un sopralluogo nel cantiere per l’ampliamento del Pronto soccorso: entro marzo 2023, l’area complessiva dedicata al reparto di emergenza sarà di 1500 metri quadrati (con 500metri quadrati aggiuntivi dei nuovi spazi), con 23 posti letto aggiuntivi, ambulatori, e ulteriori 10 posti letto in area Obi (Osservazione breve intensiva). Visitata anche l’area in cui sono stati realizzati ulteriori 4 posti letto di Terapia Intensiva, in aggiunta agli otto già operativi presso il Villa Scassi.

Nell’area metropolitana genovese “c’è un problema specifico sull’Ospedale Galliera – ha evidenziato Toti – a cui spero che la nuova direzione generale, affidata dal 2 gennaio al dottor Francesco Quaglia, metta mano nel più breve tempo possibile. È un problema che si reitera da tempo e che manda in difficoltà, a cascata, anche gli altri pronto soccorso cittadini. Sappiamo che il Galliera ha alcuni problemi di ristrutturazione e necessita di una riorganizzazione interna: su questo abbiamo chiesto di accelerare il più possibile, sapendo che la Regione c’è stata, c’è e ci sarà a sostegno del Galliera. Per noi questo ospedale è un pezzo importante e pregiato della nostra sanità, ma deve riprendere a marciare a un ritmo diverso da quello di oggi”.

L’assessore Gratarola ha aggiunto: “A parte il Galliera, gli altri Pronto Soccorso pur sotto pressione hanno mantenuto la capacità di risposta. Non dimentichiamo che il Galliera ha, a livello nominale, gli stessi posti letto del Villa Scassi, poi ridotti a causa della riduzione del personale subita dal Galliera stesso e non reintegrato nonostante la disponibilità della graduatoria come per gli altri ospedali. Confidiamo che con i nuovi vertici, da gennaio, si proceda con una riorganizzazione interna per uscire dall’impasse che mette in difficoltà tutto il resto del sistema: viste le premesse mi aspetto che il Galliera abbia presto le stesse performance del Villa Scassi”.

Per quanto riguarda l’obbligo di tampone per accedere ai Pronto Soccorso con il doppio percorso separato tra i pazienti positivi al Covid e tutti gli altri “è qualcosa di superato dalla cronaca e dagli eventi, un retaggio del passato – sottolinea il governatore -. Il Covid oggi probabilmente sta affollando i pronto soccorso meno dell’influenza stagionale. Servirebbe di più un doppio percorso che separi i codici bianchi dagli altri codici più gravi, così da costruire una gestione più coerente con i tempi dell’attuale ondata influenzale”.

Sull’andamento dei contagi legati al Covid e al virus influenzale, l’assessore alla Sanità ha spiegato che “il Covid è in ritirata da qualche giorno, ma è naturale. Oggi domina l’influenza, con sintomi più pesanti rispetto al passato: questo virus determina una patologia abbastanza impegnativa, tanto più nelle persone fragili, con altre patologie quali cardiopatie, diabete, malattie respiratorie croniche. Attualmente in Liguria siamo a 286mila vaccini antinfluenzali su 440mila circa delle dosi acquistate: il mio invito rimane quello di vaccinarsi, sapendo che si può andare liberamente negli hub vaccinali per ricevere anche contestualmente la doppia somministrazione dei vaccini sia contro l’influenza sia contro il Covid, per chi non avesse fatto i richiami. Questo è quanto deve fare il cittadino”, ha concluso Gratarola.

La Rianimazione del Villa Scassi

Una postazione del 112

AMT, Ilaria Gavuglio è la prima donna alla guida dell’azienda di trasporto pubblico genovese

Super User 28 Dicembre 2022 855 Visite

Ilaria Gavuglio è stata nominata il 23 dicembre scorso quale nuovo presidente di AMT. Per la prima volta nella storia del trasporto pubblico genovese, una donna ha assunto il comando di AMT diventandone la prima e più giovane presidente.

Laureata con lode in Economia e Commercio all’Università di Genova, Ilaria Gavuglio è dottore commercialista, esperta contabile e revisore ufficiale dei conti. Nata a Genova nel 1975, ha una pluriennale esperienza in campo contabile, finanziario e nell’ambito delle operazioni straordinarie societarie e del marketing strategico. Ha ricoperto e ricopre diversi incarichi nei collegi sindacali di aziende pubbliche e private, di medie e grandi dimensioni, in differenti settori di business. Svolge attività di consulenza societaria e fiscale presso società di medie dimensioni.

Già presidente del Collegio sindacale di AMT, con la sua nomina a presidente del consiglio di amministrazione, Ilaria Gavuglio assume l’incarico di completare i tanti progetti di trasformazione del trasporto pubblico metropolitano, avviati secondo il disegno tracciato dall’Amministrazione. Obiettivo è consolidare AMT quale quinto player di TPL nello scenario nazionale, con un’attenzione particolare alle tante tematiche strategiche che stanno attraversando il comparto tra cui quelle ambientali nell’ambito dello sviluppo di una mobilità sempre più sostenibile. 

“Ringrazio il sindaco Marco Bucci, il vice sindaco Pietro Piciocchi, l’assessore Matteo Campora, il consigliere delegato di Città Metropolitana Claudio Garbarino, con i quali ho avuto modo di lavorare e di apprezzarne la professionalità e l’impegno. Ringrazio l’amministrazione tutta per la fiducia accordatami - dichiara Ilaria Gavuglio, neo presidente AMT -. Sono onorata dell’incarico che mi è stato affidato e sono entusiasta di portare avanti il percorso già iniziato per lo sviluppo della nuova grande AMT. Percorso che dovrà sempre più valorizzare la principale ricchezza dell’azienda, vale a dire tutte le persone che ne fanno parte e che ne costituiscono il patrimonio più importante. Il trasporto pubblico del presente e del futuro dovrà essere sempre più sostenibile, efficace, attrattivo per i cittadini, volano di valorizzazione dei diversi territori serviti, da Genova a tutti i comuni che fanno parte della Città Metropolitana”. 

“Come ho più volte ricordato AMT è un’azienda molto importante per Genova sia dal punto di vista del numero di dipendenti, che superano i 2.800 tra conducenti, amministrativi e operai, che da quello del fatturato, di circa 200 milioni di euro – ha commentato l’assessore alla Mobilità del Comune di Genova Matteo Campora –. Una realtà tra le più significative in Italia per il trasporto pubblico locale, anche per la qualità del servizio reso e per la professionalità dei propri addetti. Dopo le dimissioni del presidente Marco Beltrami, che voglio sottolineare in questi sei anni ha svolto un'attività davvero pregevole, facendo crescere l’azienda e raggiungendo risultati molto positivi, abbiamo scelto una persona altrettanto competente, che conosce bene AMT e che sono sicuro saprà proseguire nel solco dello sviluppo sin qui registrato”.

“In questi anni AMT ha attraversato grandi cambiamenti, penso in particolar modo al servizio extraurbano che ha reso possibile una vera mobilità integrata su tutto il territorio metropolitano, e per questo voglio ringraziare il presidente uscente che ha dimostrato capacità manageriale ed una fattiva collaborazione con l’ente che oggi rappresento - ha dichiarato Claudio Garbarino, Consigliere Delegato ai Trasporti per la Città Metropolitana di Genova - ma le sfide continuano e sono particolarmente felice che il timone dell’azienda oggi sia in mano ad una donna, un vero e proprio valore aggiunto, una professionista che in questi anni ha potuto già collaborare con AMT, forte di una grande esperienza in campo finanziario e nel marketing strategico. Sono sicuro - conclude Garbarino - che la nuova Presidente potrà con successo proseguire e completare i tanti progetti in corso per la trasformazione del trasporto pubblico metropolitano, dimostrando l’impegno dell’azienda e degli enti soci nel voler realizzare una mobilità in continuo miglioramento nei confronti delle esigenze del territorio, evidenziando contestualmente l’importanza sociale del servizio pubblico”.

Disabilità e cultura, inaugurato a Palazzo Rosso il percorso multisensoriale della Via Aurea

Super User 28 Dicembre 2022 697 Visite

Un’esperienza multisensoriale che consente a tutti di percorrere la celebre Via Aurea dei genovesi, cogliendone l’assetto e approfondendo i singoli edifici che la compongono: si inaugura oggi a Palazzo Rosso il percorso multisensoriale accessibile, oltre che al pubblico di tutte le età, anche ai visitatori non vedenti, ipovedenti, non udenti e ipoudenti.

Un progetto fortemente innovativo, reso possibile grazie al contributo di Fondazione Carige, che prevede la fruizione facilitata dei beni artistici e architettonici di Strada Nuova, anche attraverso tecnologie digitali e supporti audio e video realizzati da Liguria Digitale e da ETT.

«Inauguriamo oggi un’installazione di avanguardia, presente in pochissimi altri luoghi a livello nazionale - spiega l’assessore alla Disabilità Lorenza Rosso – grazie a Fondazione Carige, questa tecnologia è diventata una realtà per i Musei e i palazzi cinquecenteschi di Strada Nuova, oggi accessibili a un pubblico ancora più vasto che comprende anche le persone con disabilità. Un’iniziativa che questa amministrazione ha fortemente voluto, nell’ottica di una sempre maggiore accessibilità dei luoghi della cultura, che diventano sempre più inclusivi e fruibili per tutti i visitatori».

«La civiltà di una comunità si misura anche dai particolari e, tra questi, l’attenzione alla fruizione del patrimonio artistico e culturale da parte di coloro i quali, affetti da disabilità, rischiano di essere altrimenti ingiustamente penalizzati - afferma il presidente di Fondazione Carige Paolo Momigliano - Grazie dunque al Comune di Genova per questa importante iniziativa, che oggi trova compiuta realizzazione, e che troverà sicuro apprezzamento, alla quale Fondazione Carige ha aderito convintamente, che si inserisce pienamente nel quadro delle tante e diverse iniziative che nel corso degli anni hanno visto Comune e Fondazione agire insieme per migliorare la qualità della vita della nostra città».

Il progetto incoraggia una fruizione facilitata del patrimonio artistico e culturale della via più importante della città in una logica di design for all fortemente inclusiva. Proprio per questo si rivolge ad un pubblico eterogeneo, composto da persone disabili, da studenti ma anche da turisti e cittadini che, attraverso questa esperienza avvolgente e tecnologica, possono avvicinarsi alla visita della Via Aurea e dei due palazzi con informazioni di contesto che li accompagneranno a una migliore comprensione della visita stessa.

Dall’ingresso di Palazzo Rosso, un percorso podotattile guida le persone non vedenti al punto informazioni e alla stanza al piano terra, che ospita il plastico multisensoriale.

La riproduzione riporta l’assetto della strada verso la fine del Cinquecento, restituendo anche i giardini dei vari palazzi e il distrutto complesso di san Francesco di Castelletto.

Tramite scansione e stampa 3D, è stata realizzata una copia tiflodidattica (didattica speciale per disabilità visive) sensorizzata del plastico, dedicata all’esplorazione tattile unita ad audio e video guida in LIS sincronizzate. I contenuti audio sono attivati al contatto con i vari elementi del plastico, individuati come POI (punti di interesse). Contemporaneamente, su un ampio monitor si attivano i contenuti in LIS sottotitolati, accompagnati da un effetto grafico che evidenzia selettivamente il Palazzo selezionato. Per valorizzare Palazzo Bianco e Palazzo Rosso, non approfonditi nel plastico in quanto non presenti nell’assetto stradale rappresentato dal modello, sulle pareti della stanza sono state installate due mappe tattili che riproducono fedelmente le facciate dei due edifici e sono disponibili per l’esplorazione aptica. Inoltre, toccando le facciate è possibile ascoltare e vedere un contributo audio e video con interprete LIS incentrato sui due palazzi.

Servizio 118 nel Tigullio, Muzio: “Occorre una centrale unica del Levante”

Super User 28 Dicembre 2022 576 Visite

"Sul tema del futuro del 118 nel Tigullio occorre trovare un punto d'equilibrio tra il quadro della normativa nazionale, che prevede la presenza di un servizio d'emergenza almeno ogni 600.000 abitanti (e quindi per la Liguria 3), e le esigenze di un territorio complesso come il nostro, in primis dal punto di vista orografico. Bisogna perciò lavorare per individuare soluzioni che non depauperino la qualità del servizio ai cittadini, che garantiscano una risposta pronta ed efficace fondata su una conoscenza approfondita del territorio, che tutelino le professionalità maturate sul campo in questi anni". È quanto dichiara il consigliere regionale Claudio Muzio, capogruppo di Forza Italia e membro della Commissione Sanità. 

"Si potrebbe perciò prendere seriamente in considerazione, qualora si dovesse addivenire alla riduzione da 5 a 3 dei 118 nella nostra regione imposta dalla norma nazionale - prosegue Muzio - la creazione di una Centrale unitaria del Levante ligure, con una sede baricentrica rispetto al Tigullio e alla Spezia. Questa soluzione sarebbe di gran lunga preferibile all'accorpamento della Centrale del Tigullio con quella di Genova, che andrebbe in tal caso a coprire un bacino d'utenza pari a oltre la metà della popolazione ligure".

"La creazione di una Centrale unica del Levante ligure - sottolinea ancora il capogruppo di Forza Italia - darebbe vita ad un polo con un bacino d'utenza di circa 350/400 mila persone che diventano quasi il doppio nel periodo estivo o comunque di maggiore afflusso turistico. Sarebbe una soluzione decisamente più sostenibile rispetto all'ipotesi di accorpamento con Genova e permetterebbe anche di avere sempre personale con conoscenze e competenze relative sia al Tigullio che alla provincia della Spezia". 

"Per quanto di mia competenza, mi farò latore di questa proposta nelle opportune sedi regionali", aggiunge ancora Muzio. "Ricordo che sul tema ho già depositato un'Interrogazione che verrà discussa nel corso della prima seduta di gennaio del Consiglio Regionale. L'Interrogazione è finalizzata ad avere un quadro conoscitivo chiaro ed approfondito, al fine di poter mettere in campo, nel quadro della riorganizzazione del servizio 118, ogni iniziativa utile a garantire al nostro territorio un servizio di qualità e ad evitare il depauperamento del Tigullio Soccorso e delle sue professionalità", conclude.

Flu point, Gratarola replica all’opposizione: “Misura utile a decogestionare i pronto soccorso”

Super User 27 Dicembre 2022 461 Visite

"Siamo tutti perfettamente consapevoli che la medicina dell'emergenza da tempo è sotto pressione e non per ragioni ascrivibili al servizio sanitario regionale ligure. Nello specifico della situazione ligure e genovese, ribadisco che ad oggi la misura dei 'Flu point' e l'apertura degli ambulatori con i medici di medicina generale si è rivelata importante ad alleggerire il peso sui pronto soccorso. Senza questo provvedimento adottato da Regione Liguria, oltre 200 pazienti, solo nei flu point, avrebbero contribuito ad affollare i pronto soccorso nel week end natalizio".

L'assessore alla Sanità Angelo Gratarola replica così alla polemica di due consiglieri regionali di opposizione in merito al funzionamento dei Flu Point, ambulatori a bassa complessità aperti appositamente in questo periodo natalizio per far confluire in questi luoghi le persone affette da patologie influenzali.

A questi ambulatori dedicati, ad esempio in Asl3 presso gli ospedali Micone e Gallino con gli specialisti dell’infettivologia del Policlinico San Martino, si aggiungono anche gli ambulatori aperti dalle aziende sanitarie per garantire risposte ai pazienti affetti da patologie lievi, i cosiddetti codici bianchi, evitando l’autopresentazione nei pronto soccorso.

"La situazione di difficoltà e di fermo ambulanze che i due consiglieri citano è circoscritta al pronto soccorso dell'ospedale Galliera - aggiunge l'assessore alla Sanità - e proprio su questo nosocomio si stanno mettendo in atto ulteriori azioni operative e gestionali con i vertici dell'ospedale stesso al fine di trovare il migliore approccio alla soluzione del problema che si sta protraendo da tempo. E però evidente che il blocco di quel pronto soccorso inevitabilmente per un gioco di vasi comunicanti si riverbera su San Martino, Villa Scassi ed Evangelico".

In merito ai sopralluoghi che verranno compiuti domani negli ospedali genovesi l'assessore puntualizza: "Come assessore, ma soprattutto come medico che ha lavorato per anni nella medicina di emergenza, trovo offensivo pensare, come scrive un consigliere di opposizione, che un Pronto Soccorso si 'sistemi' in occasione di una visita. Si tratta di un luogo che lavora sulle urgenze e dove ci si prende carico delle persone al meglio con le alte professionalità presenti e con tutti gli strumenti che si hanno a disposizione".

"Per ciò che attiene ai medici della continuità assistenziale (guardia medica) - conclude l'assessore Gratarola - è ben nota la carenza di personale. Per contenere questo problema, di carattere nazionale, come Regione abbiamo provveduto a stanziare un compenso aggiuntivo per ogni ora di attività eccedente le 108 ore mensili, per il maggior impegno lavorativo ricadente sui medici convenzionati nel settore e per garantire il servizio contemporaneo su più poli o su vaste aree territoriali in conseguenza di accorpamenti degli stessi. Per le Rsa post acuti infine, accanto alla dotazione già in essere, è di queste ora l'attivazione di ulteriori 25 posti letto no-covid nell'area metropolitana genovese".

Pronto soccorso genovesi, Rossetti: “Ambulanze e pazienti in attesa per ore”

Super User 27 Dicembre 2022 567 Visite

“Leggiamo alcune dichiarazioni in cui si sostiene che ieri è andato tutto bene negli ospedali cittadini. Certo, ieri era festivo ed era più facile che un malato potesse più facilmente essere accudito da familiari e conoscenti. Oggi solo al Galliera alle 13.30 c'erano ‘solo’ 17 ambulanze in attesa, 62 pazienti in visita, 16 codici rossi”. Lo scrive in una nota il consigliere regionale del PD Pippo Rossetti.

“Il presidente Toti domani probabilmente andrà a San Martino a fare un giro - prosegue la nota -, e si dice che stiano sistemando al meglio il pronto soccorso: distribuiscono un po’ di pazienti nelle camere e nei reparti e viene un po’ alleggerito dal 118 rispetto a Galliera e Villa Scassi. Ma mentre con le telecamere si studiano le giuste inquadrature, a noi telefonano i parenti che non riescono a parlare coi familiari barellati perché il personale non riesce a rispondere a tutti, ci chiamano i figli perché hanno sbirciato nelle sale, scoprendo che gli anziani genitori disorientati sono ammassati, sulle barelle oltre le 36 ore, dove si ‘sente’ tutto di tutti, odori e rumori, in una caotica commistione donne-uomini, giovani-anziani, alla faccia della dignità delle persone e della privacy”.

“Spero almeno oggi ci risparmino le critiche della strumentalizzazione politica, evitino di dire che va tutto bene, visitino anche Villa Scassi e Galliera, ci dicano i flussi degli ambulatori aperti in via sperimentale per fare le visite mediche di chi finisce al pronto perché è l'unica risposta che trova. Vorremmo sapere anche quante zone di guardia medica non hanno il medico e come pensano di rinforzare i filtri territoriali onde evitare gli arrivi inappropriati (e disperati) al pronto soccorso almeno fin dopo l'Epifania. Hanno attivato le RSA post acuti che a carico degli ospedali potrebbero ospitare anziani ora in barella?”, conclude il consigliere regionale Rossetti.

Approvazione bilancio, Movimento 5 Stelle Genova: “Il nostro giudizio è negativo”

Super User 27 Dicembre 2022 651 Visite

“Aumentano multe, Tari, insicurezza, sporcizia, disoccupazione, diseguaglianze, supermercati. E si moltiplicano i progetti inutili, imposti dal sindaco alla cittadinanza senza un percorso di condivisione, come ben dimostrano sia la Funivia dei Forti, sia lo Skymetro, sia il trasloco dei depositi costieri a Sampierdarena, sia la pervicace volontà di costruire un secondo forno crematorio a Staglieno, con rischi noti (e ripetiamo: noti!) per la salute pubblica. Ed è, questa, la punta dell’iceberg delle scelte sbagliate operate dall’amministrazione Bucci”. Lo scrivono in una nota i portavoce municipali e comunale del M5S Genova.

“La città ormai vive di slogan e marketing politico – dichiara il consigliere comunale Fabio Ceraudo a margine della votazione -. Peccato che i genovesi continuino a non trarre alcun giovamento da questa costosa macchina comunicativa. Anche oggi, in Aula, il sindaco ha sparato cifre impartendo arroganti lezioncine, ma la realtà è che l’amministrazione i soldi non li spende bene. Investe male nella nettezza urbana, nella sicurezza, nella mobilità, nel contrasto al rischio idrogeologico, nella salvaguardia del bene pubblico, nella manutenzione delle strade come purtroppo dimostrano gli incidenti anche mortali. Oggi il sindaco, oltre a non aver saputo rispondere nel merito nemmeno a una delle nostre critiche, ha sproloquiato di risultati raggiunti. Bene, allora ci dica che fine hanno fatto i 30.000 posti di lavoro nella campagna elettorale del 2017, rilanciati poi a 40.000 per quella del 2022. Che fine ha fatto l’obiettivo sbandierato di ottimizzare la raccolta differenziata? Che fine ha fatto la sicurezza del centro storico? E il decoro? E il sociale con la difesa dei più deboli? E ancora, la salvaguardia del commercio di prossimità, che il sindaco aveva promesso di tutelare dai colossi della Grande distribuzione? Lo sanno tutti: lo ha fatto dando il via libera agli amici di Esselunga”. 

“Troviamo inaccettabile che non sia stato fatto alcun investimento su San Teodoro, se non poche misere briciole - commenta il presidente del Municipio II Centro Ovest Michele Colnaghi -. Inaccettabile poi che i soldi del PUI Sampierdarena vengano dirottati e destinati ad altre zone: penso ai 25 milioni che da Lungomare Canepa sono stati spostati sulla Foce. Chiediamo che quei soldi ci vengano restituiti e vengano investiti qui, dove peraltro ormai urge destinare somme importanti ai servizi primari come le scuole, che nella nostra delegazione versano in condizioni precarie e non riescono nemmeno a garantire il riscaldamento. Inaccettabile, infine, che vengano stanziati soldi per il dislocamento a Sampierdarena dei depositi chimici: la cittadinanza in merito si è più volte espressa. È contraria e lo siamo anche noi”. 

“Un bilancio ricco di debiti e povero di una visione complessiva della città – aggiunge il portavoce del I Municipio Stefano Giordano -. Sì, manca la trasparenza e il sindaco questo lo sa bene, benché si ostini a dire il contrario: ha svuotato i Municipi di competenze gestionali e li ha sottoposti a un controllo autoritario senza precedenti. È trasparenza e condivisione, questa? No. Ed è lo stesso atteggiamento adottato dal vicesindaco, che ha aperto il libro delle favole e in mezz'ora liquidato il Consiglio municipale Centro est. Ambiente e salute sono stati sostituiti da supermercati e cemento, desertificazione e disoccupazione conditi con la criminalità organizzata oramai radicata in ogni angolo della città. Gli unici a non vederlo sono il sindaco e la sua maggioranza, che si ostinano a non riconoscere le criticità con cui i genovesi fanno quotidianamente i conti”. 

“Purtroppo, anche quest’anno le quasi 600 pagine del Documento unico di programmazione sono state condivise con i consiglieri molto tardivamente (seppur nei termini): questo non consente di analizzare perfettamente nel merito ogni complesso aspetto di tale documento. Sarebbe questa la trasparenza sbandierata oggi da Bucci? - dice Mirko Carissimo, consigliere municipale del Municipio V Valpolcevera -. Pur consci che i Municipi hanno esclusivamente un ruolo risicato a un parere, come M5S del Municipio V abbiamo fatto notare il mancato stanziamento di fondi per ripristinare i nostri cimiteri e le scarse o nulle risorse destinate per la sicurezza viaria intesa come manutenzione delle strade e dei viadotti presenti nel nostro Municipio. A preoccuparci sono i molti lavori messi a bilancio, che l’amministrazione si augura (!) di realizzare attraverso le risorse che arriveranno grazie al PNRR e quindi ai fondi ottenuti dal presidente Giuseppe Conte. È un documento, a nostro avviso, sbilanciato sulle priorità di facciata a discapito di quelle realmente necessarie per la cittadinanza”. 

Critiche anche dal Municipio IV Media Val Bisagno. “Ci siamo concentrati sul dissesto idrogeologico che sta condizionando un territorio da troppo tempo vittima di scelte poco sostenibili che lo mettono continuamente a rischio. Particolare attenzione è stata data alle barriere architettoniche e alle strutture per i giovani. Ma siamo rimasti inascoltati”, dichiara il consigliere M5S Federico Giacobbe. 

"In Comune si sono votati un Bilancio che è tutto una grande opera con le spese di manutenzione sempre più rimandate, a scapito di un territorio fragilissimo come quello genovese", fa sapere Marco Mesmaeker del Municipio IX Levante.

“Il Sindaco in Aula ha detto che i genovesi oggi sono più ricchi. E allora lo dimostri, dando la parola ai cittadini. Ma a tutti i cittadini! Noi, intanto, lo invitiamo nelle delegazioni, per parlare con i genovesi che non arrivano a fine mese (quando va "bene", perché c’è chi non arriva a metà mese); che abbassano per sempre le serrande dei loro negozi se sono commercianti; che rinunciano a vivere in questa città perché manca il lavoro; che devono fare scelte drammatiche al ribasso anche quando fanno la spesa alimentare; che migrano persino per curarsi perché a Genova si lisciano gli interessi di pochi a discapito del benessere sociale dei più”, concludono i pentastellati.

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