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Regione Liguria, assessore Piana: “250mila euro per promuovere l’agroalimentare”

Super User 26 Febbraio 2024 433 Visite

Nuovo slancio agli interventi promozionali sulle produzioni agricole, enogastronomiche ed ittiche della Liguria. È, questo, l’obiettivo della delibera di Giunta regionale, su proposta del vice presidente con delega all’Agricoltura e al Marketing Territoriale Alessandro Piana, che approva il piano regionale degli interventi di valorizzazione delle eccellenze del territorio per l’anno in corso con uno stanziamento di 250mila euro.

“Insieme al Sistema Camerale continuiamo a promuovere la genuinità delle nostre eccellenze e i prodotti certificati – spiega l’assessore Alessandro Piana -, per il secondo anno in collaborazione con l’Agenzia regionale di promozione turistica 'In Liguria'. Si prosegue pertanto la strada per la creazione di un 'sistema Liguria' integrato, che lavori a 360 gradi, nell’ottica di una sempre maggiore visibilità, efficacia e trasversalità alle azioni di marketing territoriale per promuovere la filiera corta, il turismo enogastronomico, individuare nuovi canali commerciali e consolidare quelli esistenti. Il contenuto del Piano è stato condiviso con i principali stakeholders del territorio durante due incontri in Regione nel mese di gennaio per garantirne la massima effettività. Ringrazio le Camere di Commercio, interlocutori importanti nella fase di programmazione e fondamentali, per esperienza tecnica e operativa, durante le manifestazioni di maggiore portata”.

Tra le svariate iniziative promozionali e di valorizzazione si ricordano ad esempio: Liguria Gourmet, Social, sito e app #LaMiaLiguria, International Floriculture and Horticulture Trade Fair (IFTF), Fruit Logistica, Euroflora 2025, Vinitaly, OliOliva, OrgOlio Weekend, Liguria da Bere, Mare &Mosto, Premio Vermentino, Granaccia e Rossi di Liguria, Salone Agroalimentare di Finale Ligure, Dolcissima Pietra, Festa del Tartufo di Millesimo, Evoè Festival, Italian Oyster Fest oltre a tutte le azioni di promozione per il settore in generale e per il turismo verde e blu (agriturismo, fattorie didattiche, ittiturismo, pescaturismo).

Elisoccorso: approvata la convenzione tra Regione, Alisa e Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico

Super User 26 Febbraio 2024 373 Visite

 

È stato approvato il nuovo schema di Convenzione tra Regione Liguria, Cnsas Liguria e Alisa per l’effettuazione del servizio di soccorso ed elisoccorso nel territorio regionale. "Si rinnova una convenzione che si va ad inserire nel grande capitolo del servizio di emergenza territoriale - dichiara l'assessore alla Sanità Angelo Gratarola - e quest'anno ha un valore in più considerato che alla presenza di un esperto del Soccorso Alpino nella base di Ponente si aggiungerà presto anche quella nella nuova base di Levante di prossima realizzazione a Luni. La Liguria per le caratteristiche orografiche necessita senza dubbio del supporto del Soccorso Alpino con figure professionali dalle competenze altissime. Un esperto con queste professionalità a bordo dell'elicottero, insieme ad un medico e ad un infermiere del 118, oltre che al pilota e al tecnico verricellista, ha un grande valore operativo, specie per gli interventi nelle zone più impervie”.

“È un supporto fondamentale che, già attivo nel Ponente, verrà presto attivato anche nel Levante della Liguria – aggiunge l’assessore alla Protezione Civile Giacomo Giampedrone - Non è limitato ad azioni di tipo sanitario, ma anche alla gestione di emergenze di protezione civile. Si tratta quindi di uno dei tasselli del sistema di elisoccorso regionale che vanta attualmente le basi di Genova con l’elicottero dei Vigili del Fuoco e di Villanova d’Albenga con Airgreen. La prossima istituzione della base di Luni offrirà quindi un sistema di soccorso in emergenza all'avanguardia”.

Secondo quanto previsto dalla nuova convenzione, Regione Liguria, attraverso il Dipartimento 118, si avvale del soccorso alpino per l’attuazione degli interventi di soccorso e elisoccorso, recupero e trasporto sanitario in ambiente montano, ipogeo e in ogni altro ambiente ostile e impervio del territorio regionale. La convenzione prevede anche l’insediamento di una Commissione tecnica che si riunirà almeno una volta l’anno per verificare la congruità delle procedure, proporre aggiornamenti, verificare le abilitazioni del personale coinvolto nel servizio di elisoccorso.

Al termine della convenzione sia il 118 sia il Soccorso Alpino ligure predisporranno una relazione sul numero degli interventi effettuati, le persone soccorse, le casistiche affrontate e ogni informazione relativa all’attività svolta. Il Soccorso Alpino inoltre si impegna ad utilizzare esclusivamente personale formato e certificato, con il supporto del 118 per la formazione sanitaria, mettendo a disposizione le proprie risorse strumentali, mezzi e attrezzature di soccorso, i tecnici di elisoccorso e le unità cinofile, anche quelle da valanga. Per l’attività svolta, Regione corrisponderà al Corpo nazionale del Soccorso Alpino ligure un contributo pari a 770mila euro per la gestione organizzativa, per l'effettuazione del servizio, per la base operativa 24 ore su 24 ad Albenga e, una volta in funzione, per la base operativa 12 ore su 24 a Luni, oltre che per materiali ed attrezzature di consumo.

“E-mozioni di sport”, a Palazzo Tursi le fotografie di Massimo Lovati

Super User 24 Febbraio 2024 824 Visite

Palazzo Tursi ospita la mostra “E-Mozioni di Sport” del grande fotografo Massimo Lovati: un evento che nell’ambito del calendario degli eventi di “Capitale Europea dello Sport 2024”. Oltre cento immagini, attraverso le quali Massimo Lovati, celebre fotografo genovese, protagonista assoluto dei più importanti eventi sportivi mondiali, racconta l’impegno, la passione e la bellezza dello sport. La mostra, che sarà inaugurata giovedì 29 febbraio alle 18, sarà visitabile fino al 31 marzo (dalle 9 alle 19).

La rassegna offre uno sguardo unico e coinvolgente sul mondo dello sport, attraverso il guizzo creativo e lo stile innovativo di Lovati, che combina perfettamente vivacità, dinamismo e forza espressiva. Da Genova al mondo e ritorno, dalle Olimpiadi ai Mondiali, con “E-Mozioni di Sport” Lovati presenta una selezione delle sue fotografie più significative, preparandosi a coinvolgere il pubblico in una straordinaria esperienza visiva.

In mostra volti, dettagli, gesti di atleti in azione ritratti da un artista capace di cogliere gli aspetti più emblematici delle grandi imprese sportive, grazie a una continua sperimentazione e a un lungo lavoro di ricerca tecnica ed estetica sul movimento. «Siamo molto orgogliosi di poter ospitare a Palazzo Tursi la mostra "E-Mozioni di Sport" del famoso fotografo Massimo Lovati, che ospita 100 scatti selezionati in oltre quaranta anni di lavoro- dichiara l’assessore allo Sport del Comune di Genova Alessandra Bianchi -  Scatti diventati iconici “partiti” da Genova e arrivati fino alle più importanti competizioni, dai Mondiali alle Olimpiadi, capaci di immortalare e raccontare la cultura sportiva da un punto di vista inedito racchiudendo in sé tutti quei valori intrinsechi al mondo dello sport. Genova, “Capitale europea dello sport 2024” celebra così, attraverso la fotografia, alcune delle più importanti manifestazioni sportive, con immagini in cui si riconoscono i caratteri di una straordinaria originalità creativa».

Con il supporto di Canon Italia in qualità di partner culturale, la mostra si propone di rendere omaggio alla creatività di un fotografo che ha fatto della fotografia di sport un’arte, ma anche di sostenere Genova nell’anno del prestigioso titolo.

«E-Mozioni di Sport racconta il mio percorso in oltre quaranta anni di attività e sottolinea il mio modo di fotografare tra comunicazione, fotogiornalismo e arte, tra realtà e percezione della realtà» dichiara Massimo Lovati. «Siamo entusiasti di collaborare con Massimo Lovati – commenta Andrea Di Santo, CEO di Canon Italia - e di essere partner culturale di questa straordinaria esposizione fotografica. In Canon ci impegniamo da sempre per valorizzare l'arte e la cultura e siamo orgogliosi di contribuire alla realizzazione di un evento particolarmente significativo per il tessuto sociale della città di Genova».

La mostra “E-Mozioni di Sport” ha Canon Italia come Partner Culturale. Per l’evento, lo storico brand ha messo al servizio del progetto la propria tecnologia: gli scatti sono realizzati con fotocamere Reflex e Mirrorless e stampati con l’innovativa serie Canon Arizona, un sistema che offre una versatilità unica sia per applicazioni con supporti rigidi, sia flessibili.

Ricerca, l’associazione Sofia nel cuore in soli 12 mesi di attività ha raccolto 300mila euro

Super User 23 Febbraio 2024 963 Visite

In soli 12 mesi di attività l’associazione Sofia nel Cuore ha raccolto 300.000 euro. La cifra è stata destinata in gran parte all’Italian Sarcoma Group a favore della ricerca sull’angiosarcoma cardiaco, la rara malattia che ha messo fine alla vita della studentessa genovese Sofia Sacchitelli, a soli 23 anni.

Ieri mattina, ad un anno esatto dalla nascita dell’associazione, sono stati presentati a Palazzo Tursi gli obiettivi raggiunti e le prospettive future.

“Oggi il sogno di Sofia è più vicino a diventare realtà, grazie al supporto di tante persone – ha dichiarato Ilaria Sacchitelli, sorella di Sofia e Presidente dell’associazione Sofia nel Cuore –. È per noi motivo di profonda gioia essere riusciti a finanziare un importante progetto di ricerca dell’Italian Sarcoma Group che, nel giro di pochi anni, ci consentirà di prognosi è ad oggi infausta”.

Ha infatti preso il via a dicembre il nuovo progetto di ricerca dell’Italian Sarcoma Group: uno studio osservazionale prospettico sugli angiosarcomi primitivi localizzati, che Sofia ha supportato con la sua volontà e la sua determinazione, attraverso l’Associazione fondata pochi giorni prima di morire. È stato inoltre acquistato e donato al Policlinico San Martino di Genova, sede dell’Università che Sofia frequentava, un elettromiografo di ultima generazione, per lo studio approfondito della funzionalità muscolare e neurologica.

L’attività di raccolta fondi dell’Associazione Sofia nel Cuore proseguirà senza sosta anche nel 2024, a partire dal grande concerto Made in Genova che si terrà il giorno 11 maggio presso il Teatro della Corte. A salire sul palco saranno i Cugini della Corte, che si esibiranno nel loro inedito “Farfalla Bianca”, dedicato proprio a Sofia.

L’incontro a Palazzo Tursi è stato l’occasione per ripercorrere il primo anno di vita dell’Associazione Sofia nel Cuore e le iniziative benefiche organizzate e promosse in questi 12 mesi. Oltre alla Presidente Ilaria Sacchitelli, sono intervenuti l’Assessore del Comune di Genova Paola Bordilli, l’Assessore di Regione Liguria Simona Ferro, la D.ssa Silvia Stacchiotti Presidente dell’Italian Sarcoma Group, il Prof. Marco Damonte Prioli Direttore Generale del Policlinico San Martino, il Prof. Flavio Villani Direttore di Neurofisiopatologia del Policlinico San Martino, il Prof. Piero Ruggeri Preside di Scienze Mediche e Farmaceutiche di Unige, il gruppo musicale Cugini della Corte.

Chi desidera supportare il progetto di Sofia può farlo destinando il 5 per mille o effettuando una donazione.

Dal camice al grembiule: la storia di Serena Mancini raccontata dai fiori

Super User 23 Febbraio 2024 744 Visite

Per anni ha indossato il camice da farmacista, ma la sua vera passione sono sempre stati i fiori. Così Serena Mancini ha deciso di seguire il suo cuore e dedicarsi interamente alla decorazione floreale. "Dal camice al grembiule ", è il suo motto.

Dopo aver ottenuto il diploma di decoratrice presso l'IIDFA (Istituto Italiano di Decorazione Floreale e Arte), Serena ha iniziato a partecipare a concorsi e a ricevere premi in tutta Europa, consolidando la sua reputazione nel settore. Ha aperto un negozio nel cuore di Genova, dove ha potuto esprimere la sua creatività e condividere la sua passione con la comunità locale.

Nel prossimo week end, presenterà la nuova collezione del suo “Giardino di Bice” presso l’Arena Village di Albaro.

Programma
Sabato 24 e domenica 25 febbraio, dalle ore 10:00 alle 21:00, l’Arena Albaro Village, di piazza Dunant a Genova, ospiterà l’evento di presentazione della nuova collezione di Serena Mancini.
La collezione 2024 del Giardino di Bice offre una varietà di creazioni sorprendenti e innovative. Tra le proposte, spiccano la linea di fiori essicati, perfetti per aggiungere un tocco di natura e eleganza agli ambienti domestici e lavorativi. La linea di arredi floreali per casa, ufficio, negozi, hotel e ristoranti offre soluzioni uniche per trasformare gli spazi con stile e freschezza.
Inoltre, non manca la linea wedding, pensata per coloro che desiderano un matrimonio indimenticabile immerso nella bellezza dei fiori. Serena presenterà le ultime novità e tendenze nel settore, offrendo ai futuri sposi l'opportunità di realizzare il matrimonio dei loro sogni.
L’evento sarà un’occasione per immergersi nell’universo incantevole dei fiori, per incontrare Serena Mancini di persona e per scoprire la sua visione unica dell'arte floreale.

Liguria regione più anziana d’Europa, Toti: “Al sistema sanitario ligure spetterebbero 150 milioni in più”

Super User 22 Febbraio 2024 505 Visite

Come regione più anziana d’Europa la Liguria necessita di maggiori risorse rispetto a quelle attribuite dall’attuale riparto del Fondo Sanitario Nazionale. La riflessione arriva dopo i dati pubblicati recentemente da Eurostat relativi all’anno 2023 che mostrano come la Liguria sia la regione con l’età mediana più alta di tutta l’Unione Europea, ovvero 52,1 anni. In Italia è davanti a Sardegna e Friuli-Venezia Giulia (entrambe con 50.6). Il report sui dati anagrafici di Eurostat rilancia il tema del peso dell’età nel riparto dei fondi per i Sistemi Sanitari Regionali, con la Liguria che ha sottolineato nei giorni scorsi al ministro Schillaci come la peculiarità della Liguria debba essere presa in considerazione maggiormente nei criteri di riparto.

"Il ministero della Salute promuove la Regione Liguria in almeno due delle classifiche sui livelli essenziali di assistenza (Lea) - spiega il governatore ligure Giovanni Toti -. Per quanto riguarda l'assistenza ospedaliera ci troviamo al sesto posto, mentre per quella territoriale ai cittadini la Liguria è tra le prime dieci regioni italiane. Per la popolazione più anziana d'Europa, questi dati indicano che la strada che stiamo seguendo è ottima e, sebbene ci sia ancora molto da fare, l'indice di performance della nostra sanità è incoraggiante e al di sopra di regioni con età media inferiore alla nostra. A proposito dell’età abbiamo fatto presente in un recente incontro al ministro proprio la necessità di un riparto economico del fondo sanitario che tenga maggiormente conto del fattore anziani: in questo senso secondo i calcoli di Alisa alla Liguria spetterebbero 150 milioni in più. Buone notizie anche sul fronte delle liste di attesa, il 29 febbraio si chiuderanno infatti le valutazioni sulle offerte ricevute a proposito degli oltre 7 milioni per prestazioni diagnostiche. Dai primi giorni di marzo con le assegnazioni si potrà quindi registrare un graduale miglioramento nei tempi di attesa. A ruota, grazie alla digitalizzazione portata avanti da Regione Liguria, seguiranno i bandi di gara per cardiologia, ortopedia protesi, oculistica e, in seguito, chirurgia".

A proposito di anziani, sono significativi i dati relativi alla presa in carico di over65, nell’ambito dell’ADI (Assistenza Domiciliare Integrata). Grazie ai fondi del PNRR - Missione 6, Componente 1, Investimento 1.2 “Casa come primo luogo di cura e telemedicina”, è stata incrementata l’attività dei servizi territoriali che porterà all’obiettivo finale del 2025 di presa in carico domiciliare di oltre 41mila over 65 che rappresentano il 10% della popolazione attesa in quella fascia d’età. L’incremento progressivo di anziani in carico all’ADI è iniziato nel 2021 con circa 15mila soggetti, si è passati a 26mila nel 2022, si è arrivati a oltre 30mila anziani nel 2023, per il 2024 si punta a raggiungere oltre 39mila persone e traguardare l’obiettivo finale del 2025. Grazie a questa progettualità Regione Liguria incasserà complessivamente 80,2 milioni di euro.

“Grazie all’attività dei servizi distrettuali liguri – dichiara l’assessore alla Sanità Angelo Gratarola – Regione Liguria è stata nel 2023 una delle sette regioni a raggiungere l’obiettivo assegnato dal Pnrr. Per le persone prese in carico sono stati creati percorsi assistenziali che vanno dalle prestazioni di base a quelle specialistiche consentendo alla persona di rimanere al proprio domicilio inteso come territorio. Questo processo scongiura così il fenomeno dell’ospedalizzazione o accelera percorsi di rientro a domicilio nell’ambito delle dimissioni protetta. Tutto è reso possibile anche grazie alla continuità assistenziale informatizzata: tutte le informazioni di assistenza e di cura della persona sono inserite in una cartella elettronica (cartella a casa) che raccoglie passo dopo passo tutte le prestazioni ricevute e che servirà anche alle future COT-Centrali Operative Territoriali per la migliore veicolazione dei dati nei differenti momenti di cura”.

A proposito della distribuzione delle risorse per il Sistema Sanitario Regionale, Alisa ha effettuato una simulazione di una revisione dei criteri di riparto, collegata al monitoraggio della spesa sanitaria che svolgono il ministero dell’Economia e quello della Salute: “Standardizzare per età - spiega Filippo Ansaldi Direttore Generale di Alisa - la sola produzione ospedaliera, applicando gli indicatori del MEF nel riparto dei fondi alle regioni, porterebbe ad un incremento delle risorse per la Liguria pari a 100 milioni di euro. Risorse che arriverebbero a 150 milioni di euro se si adeguassero i criteri anche nella specialistica ambulatoriale e nella farmaceutica. In altre parole, questo vuol dire che, con l’attuale modalità di riparto, per garantire le stesse attività e lo stesso livello di LEA delle altre Regioni, il SSR ligure deve essere più efficiente: per esempio, in ambito ospedaliero è richiesta una maggiore efficienza del 7-8% rispetto alle altre regioni italiane".

Brignole, la Polizia locale sanziona il titolare del chiosco di frutta per numerose irregolarità

Super User 22 Febbraio 2024 913 Visite

Occupava con il suo chiosco di frutta una superficie superiore a quella concessa, e inoltre non risultava nemmeno il titolare della concessione: per questo un cittadino extracomunitario è stato sanzionato per commercio abusivo e sono in corso tutti gli accertamenti e le indagini da parte del Nucleo Commercio RSU della Polizia locale di Genova. 

I controlli sono iniziati questa mattina da parte di alcune pattuglie del Nucleo Commercio, coadiuvate dal Nucleo Antidegrado, per verificare la documentazione autorizzativa di un venditore di frutta fresca su area pubblica, a Brignole. Durante i controlli gli agenti hanno rilevato numerose irregolarità: il chiosco occupava più superficie di quella autorizzata e la struttura fissa non risultava tra quelle consentite per tale tipo di posteggio fuori mercato; il venditore, inoltre, non era corrispondente a quello effettivamente titolare della concessione.

Per tale ragione, ai sensi della legge regionale, chi opera su un posto dato in concessione ad altri, è considerato abusivo e soggetto al sequestro della merce. Gli agenti hanno quindi provveduto a sequestrare 203 cassette di frutta e 6 sacchi di prodotti ortofrutticoli. La frutta è stata devoluta in beneficenza, mentre il cittadino extracomunitario è stato accompagnato presso gli Uffici per ulteriori accertamenti sulla sua posizione sul territorio nazionale e sanzionato per commercio abusivo”.

Dagli ulteriori accertamenti è emerso che la persona che gestiva abusivamente il chiosco era indicata nella autorizzazione amministrativa come “preposto” e avrebbe dovuto quindi operare per conto del titolare della concessione, ma in realtà fiscalizzava autonomamente, utilizzando la propria partita Iva.

La Polizia Locale ha scoperto anche che di solito il preposto non operava neppure direttamente, ma aveva assunto un altro cittadino straniero per svolgere l’attività di vendita, violando la legge regionale che prevede che nel commercio su area pubblica possa operare solo il titolare della concessione o un preposto (dipendente o collaboratore familiare nominato da lui con delega).

Elezioni europee, assessore Brusoni: “Nuovi seggi per 34mila elettori genovesi”

Super User 22 Febbraio 2024 569 Visite

La giunta del Comune di Genova, su proposta dell’assessore alle Politiche per l’Istruzione e ai Servizi civici Marta Brusoni, ha dato l’autorizzazione al trasferimento di alcune sedi di seggi elettorali per le elezioni europee, che si terranno l’8 e il 9 giugno.

«Questa decisione – spiega l’assessore Brusoni – è stata presa seguendo prima di tutto i principi di razionalizzazione e di semplificazione delle operazioni di voto, tenendo conto anche dell’accessibilità. Abbiamo scelto alcuni trasferimenti per garantire la continuità didattica, altri sono stati richiesti dalle scuole e da altre istituzioni, andando anche a ripristinare la coerenza territoriale delle sezioni elettorali, precedentemente situate in sedi fuori dal Municipio. Infine, alcune scuole, in questo momento, sono oggetto di importanti operazioni di manutenzione straordinaria e pertanto non utilizzabili come seggio. Nelle prossime settimane gli uffici comunali attiveranno azioni di comunicazione per informare i cittadini residenti».

Alla base della scelta nei trasferimenti dei seggi elettorali, quattro criteri: il ripristino della coerenza territoriale, il miglioramento dell’accessibilità quindi anche per elettori con difficoltà motorie, la risposta ad alcune istanze di altre istituzioni e la continuità. Gli elettori interessati sono circa 34.000.

L’elenco completo dei seggi è pubblicato sul sito istituzionale del Comune di Genova al link https://smart.comune.genova.it/contenuti/trasferimento-di-37-sedi-di-seggi-elettorali-le-elezioni-europe

Piano sociale regionale, Muzio: “Approvato importante strumento di risposta al bisogno”

Super User 22 Febbraio 2024 690 Visite

“In questi anni di Consiglio regionale non mi era mai capitato di vedere un provvedimento importante ricevere un consenso così ampio ed unanime quale quello ottenuto dal Piano sociale integrato regionale (PSIR) da parte dei tanti autorevoli soggetti auditi in Commissione. Parliamo di realtà molto diverse tra loro dal punto di vista sociale, culturale e politico, che hanno però riconosciuto la bontà del Piano. Ovviamente tutto è perfettibile e migliorabile, ma il consenso emerso in Commissione è la cartina di tornasole che ci dice che lo PSIR è un Piano ambizioso, innovativo, ben centrato sui problemi sociali che esso si propone di affrontare. Stupisce perciò davvero, a fronte dell’apprezzamento trasversale di tutti i soggetti auditi, il voto contrario espresso ieri da tutta l’opposizione”. E’ quanto dichiara il consigliere regionale Claudio Muzio, capogruppo di Forza Italia, commentando l’approvazione in aula dello PSIR.

“Lo sforzo da cui nasce lo PSIR – aggiunge Muzio - è quello di superare modelli vecchi ormai inadeguati rispetto a bisogni nuovi, in una regione che è la più anziana d’Europa”.

“Tra i punti cardine del Piano – prosegue il capogruppo di Forza Italia – vi è la parte dedicata agli anziani, un tema che mi sta particolarmente a cuore sin dall’inizio del mio primo mandato in Regione e sul quale, anche con il sostegno dell’allora assessore alla Sanità Sonia Viale, ho potuto portare il mio contributo, ad esempio per quanto riguarda l’aumento del numero dei posti convenzionati nelle RSA”.

“Nella parte dello PSIR incentrata sugli anziani - sottolinea ancora il consigliere - desidero in particolare evidenziare il capitolo sull’invecchiamento attivo, cioè su quei processi che accompagnano la persona ad una forma di invecchiamento che consenta per quanto possibile di evitare il ricorso all’ospedalizzazione e alla dipendenza continuativa dal sistema sanitario; che consenta cioè di dare risposte sociali, e non sanitarie, a problemi di natura sociale prima ancora che sanitaria”.

“Il giudizio del gruppo di Forza Italia sullo PSIR è dunque molto positivo. Non soltanto per l’importante dotazione finanziaria pari a circa 180 milioni di euro, ma per la visione da cui il Piano nasce e per la qualità dei progetti che potranno essere realizzati in sua attuazione. Sono davvero orgoglioso di aver approvato questo provvedimento che, credo, farà il bene della nostra comunità, consentendo di sostenere tante persone in difficoltà. Il mio ringraziamento all’assessore alle politiche sociali Giacomo Giampedrone e ai suoi uffici per il grande impegno ed il grande lavoro svolto sullo PSIR”, conclude Muzio.

Disabilità e malattie croniche, Russo (Fdi): “Chiediamo che il 31 maggio sia la giornata regionale del rare sibling”

Super User 21 Febbraio 2024 504 Visite

“Con questo Ordine del giorno Fratelli d'Italia chiede che in Liguria sia istituita la 'Giornata Regionale dedicata al rare sibling' da celebrarsi ogni 31 maggio in concomitanza con quella europea. La nostra regione sarebbe la seconda in Italia: un bellissimo segnale”. La consigliera regionale Veronica Russo commenta l'Ordine del giorno di Fratelli d'Italia approvato all'unanimità oggi in Consiglio regionale che impegna la giunta regionale ad istituire la giornata dedicata ai fratelli o alle sorelle di soggetti affetti da disabilità o da malattie croniche o rare (rare sibling) e ad attivarsi presso il governo affinché venga istituita analoga Giornata nazionale.

“La figura del rare sibling è poco conosciuta e trascurata nonostante in Italia, secondo i dati raccolti dall’Osservatorio Malattie Rare, quasi mezzo milione di bambini e ragazzi pari al 5% della popolazione al di sotto dei 16 anni, rientrino in questa categoria – spiega la consigliera, prima firmataria dell'Odg – Lo stesso Osservatorio nel 2018 ha deciso di realizzare un progetto che ha come obiettivo di porre l’attenzione su un componente spesso sottovalutato, il sibling, come elemento indispensabile per migliorare la qualità di vita complessiva all’interno dei nuclei familiari toccati dalle malattie rare. Per questo motivo riteniamo che sarebbe opportuno istituire una giornata regionale in cui vengano promossi eventi culturali per sensibilizzare e far conoscere all’opinione pubblica la condizione dei fratelli e delle sorelle di pazienti disabili o con malattie rare”.

“Contestualmente – conclude Veronica Russo - chiediamo che anche la scuola si attivi dando avvio a iniziative didattiche, di formazione e informazione, percorsi di studio e momenti dedicati alla conoscenza dei rare sibling, da tenersi presso gli Istituti scolastici di ogni ordine e grado della Liguria”. Negli Stati Uniti e in Europa la giornata del rare sibling viene celebrata rispettivamente il 10 aprile e il 31 maggio di ogni anno.

Skymetro, Pastorino (PD): “Dal MIT la conferma che l’iter è fermo e che il Comune di Genova ha chiesto una proroga”

Super User 21 Febbraio 2024 570 Visite

"Il ministero dei Trasporti ha risposto al quesito oggetto della mia interrogazione sul tema dello Skymetro genovese ricordando che il Comune di Genova non ha ancora depositato la progettazione e che per questo motivo l'iter del progetto è fermo. Non ha invece risposto sull'eventuale previsione del completamento del tracciato sino a Struppa. Appare chiaro dalla risposta del ministero come l'atteso collegamento al centro delle valli Trebbia e alta Bisagno sia ancora in alto mare. Ribatte il MIT infatti che il Comune di Genova ha chiesto una proroga in data 13 febbraio, aggiornando il cronoprogramma al 2029. Mi preme ricordare che in quei giorni però, lo stesso Comune annunciava alla stampa l'inizio lavori nel 2024 e la loro fine nel 2027", dichiara il deputato del PD Luca Pastorino.

"La risposta del MIT dimostra che tutto quel che leggiamo sui giornali è ancora da verificare e che non c'è alcuna certificazione di alcun progetto. Ricordo inoltre le parole del Consiglio Superiore dei Lavori pubblici che ha definito "affrettato, posto in termini estremamente generici" la documentazione presentata dal Comune per il confronto con le alternative progettuali e l'analisi costi benefici", conclude Pastorino.

Consiglio regionale, via libera al Piano sociale integrato regionale 2024-2026

Super User 21 Febbraio 2024 438 Visite

Via libera definitivo da parte del Consiglio regionale al nuovo Piano Sociale Integrato Regionale (Psir) 2024-2026. Il documento era stato approvato dalla Giunta il 29 settembre scorso.

Lo Psir è il risultato di un lungo percorso di dialogo e confronto con i Comuni, il Terzo Settore, le parti sociali e diversi stakeholders, ed è frutto della collaborazione con Anci Liguria e Università di Genova.

Scopo del documento è delineare la cornice strumentale e tematica all’interno della quale gli Ambiti Territoriali Sociali dovranno definire la propria strategia riguardo i servizi sociali sulla base dei bisogni rilevati all’interno delle rispettive aree di riferimento. Tra le principali novità, la nuova geografia degli Ambiti Territoriali Sociali che, in armonia con la normativa nazionale, coincidono con i Distretti Sanitari, e l’individuazione di nuove professionalità ritenute idonee a gestire e svolgere le attività. 

“Siamo molto soddisfatti di questo risultato, che è frutto di un approfondito lavoro – affermano il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e l’assessore alle Politiche sociali Giacomo Giampedrone - in condivisione con Anci, con i componenti della II Commissione che ringrazio e con tutti gli auditi che hanno portato un contributo importante durante tutto il percorso dell’ultimo anno. Questo Piano, assolutamente positivo sia nel metodo che nel merito, riorganizza le risposte territoriali garantite dai Servizi sociali, guarda ai nuovi bisogni emersi via via dopo la pandemia e tende a distribuire le risorse in modo più capillare ed efficace, puntando anche a una razionalizzazione delle risposte che bisogna dare per essere sempre più vicini ai bisogni dei cittadini”.

“Anche sotto il profilo delle risorse, sono stanziati almeno 157 milioni di euro, con un aumento delle disponibilità nell’ultimo anno e mezzo – aggiunge Giampedrone -. Senza contare, ad esempio, gli oltre 10 milioni del Fse per il bonus per gli asili nido gratuiti, una misura assolutamente sociale finanziata però con altre risorse rispetto a quelle del Piano approvato oggi. Questo documento traguarda al triennio ma – spiega – imposta fin d’ora le politiche sociali dei prossimi anni, nell’ottica di una sempre maggiore integrazione con diverse materie, ad esempio le politiche abitative o l'agricoltura sociale, oltre che, ovviamente, con le politiche sociosanitarie, coerentemente con l’impostazione del Pnrr e le Case di Comunità, elemento chiave del dialogo tra il Piano sociosanitario approvato poche settimane fa e il Piano Sociale Integrato”.

Il piano definisce criteri organizzativi e di riparto delle risorse finanziarie, oltre a delineare interventi che mirano al raggiungimento del benessere dei cittadini della regione e dedica specifica attenzione ai territori più fragili sotto il profilo socio-economico e ambientale e vuole garantire equità di accesso ai cittadini, favorendo la riorganizzazione degli Ambiti Territoriali secondo la logica della prossimità: la dotazione prevista a livello complessivo è di oltre 157 milioni di euro ed è composta dal Fondo annuale politiche sociali regionale (8 milioni di euro), Fondo triennale politiche sociali nazionali (oltre 35,5 milioni di euro), Fondo triennale non autosufficienza (quasi 80 milioni di euro) e Fondo povertà triennale (circa 33,5 milioni di euro).

Le aree tematiche affrontate dal Piano riguardano infanzia, minori, giovani, famiglia, disabili, welfare di comunità, povertà, conciliazione vita/lavoro, pari opportunità, violenza di genere, carcerati, cittadini di paesi terzi, non autosufficienza e anziani.

Il ruolo del Direttore sociale, in seguito alla riorganizzazione degli assetti prevista dal Piano si rafforza nell’interlocuzione costante con il Direttore sanitario del distretto. Il Direttore sociale sarà preposto alla direzione tecnica dell’ATS, al coordinamento, alla programmazione, al management dei servizi nonché alla riorganizzazione amministrativa, finanziaria e del personale del settore. Sarà per tanto sia il punto di riferimento per le figure istituzionali e sociali dell’Ambito sia per tutti i settori trasversalmente coinvolti negli interventi e nelle politiche a favore dei cittadini. Sarà supportato da figure specifiche per ciascuna area di attività: i coordinatori di area (minori e famiglie, anziani e disabilità, adulti e povertà, welfare di comunità), lo psicologo, l’educatore professionale e il mediatore di rete e di comunità. Quest’ultima figura rappresenta una novità che, in particolare nell’entroterra, avrà il compito di sostenere processi di partecipazione attiva dei cittadini e di stimolare un nuovo senso di appartenenza alla comunità e al territorio, contribuendo allo sviluppo di un welfare generativo che mira a coinvolgere l’intera comunità locale con le sue risorse e competenze rendendola attiva nei processi d’aiuto e rigenerando il tessuto sociale. Le Case di comunità previste dal Pnrr saranno il luogo fisico dove sarà realizzata l’integrazione sociosanitaria. I PUA, Punti unici di accesso, sono pensati come luoghi fisici o virtuali che consentiranno la presa in carico dei cittadini in quali, a seconda del bisogno specifico, saranno seguiti da equipe integrate sociosanitarie con progetti personalizzati. 

Nell’ambito delle diverse aree tematiche, sono previsti l’istituzione di nuovi centri famiglia, il potenziamento delle attività di inclusione e supporto rivolte alla disabilità o alla non autosufficienza, nuovi servizi (stazioni di posta, iscrizione anagrafica e ‘housing first’) rivolti alle persone in stato di povertà ed estrema povertà, oltre alla prosecuzione dei progetti di supporto agli anziani (per esempio custodi sociali, maggiordomo di quartiere) con una particolare attenzione alle politiche in favore dell'invecchiamento attivo e alle politiche rivolte ai più giovani nella doppia ottica di prevenzione e di promozione del loro ruolo di cittadini attivi e consapevoli.

Alle critiche della minoranza, l’assessore Giampedrone risponde: "Sembra che alcuni consiglieri di opposizione abbiano cercato alibi per non votare un buon Piano, su cui tutti gli stakeholders hanno espresso un grande apprezzamento”.

Pietra d'inciampo in via Buozzi: Orazio Robello è tornato a casa

Super User 21 Febbraio 2024 619 Visite

Orazio Robello, militare della Marina, aveva 30 anni, abitava qui al 18 di via Buozzi, a Sampierdarena, con la moglie e il figlio Alberto, appena nato. Lo hanno arrestato i tedeschi, nel luglio del 44. Aveva detto “no” alla Repubblica di Salò. Prima il carcere. Poi, con altri 432 militari, la deportazione nel campo di Flossemburg, in Germania, sul Trasporto 81, primo di tre convogli, partiti da Milano verso la morte. Erano diventati solo numeri, marchiati dal Triangolo Rosso.   Orazio Robello, morirà sfinito in una cava, nel dicembre del '44.

Oggi il suo spirito è tornato a casa. Da stamattina, c’è murata sulla via una pietra d’inciampo in sua perenne memoria. È riuscita a farla mettere Raffaella, la nipote, facendo un lungo e appassionato lavoro di ricerca. Con l’appoggio decisivo dell’avvocato Filippo Biolè, presidente genovese dell'Associazione ex Deportati. Loro, la comunità ebraica e l'associazione Partigiani, curano la ricerca di chi fu assassinato da nazisti e fascisti.

La sua pietra d’inciampo è la 25esima a Genova. In Europa e Sud America sono 105 mila, tutte prodotte da Gunter Demnig, il suo inventore tedesco. C’è un percorso da seguire: indagini, giudizio, pietra, per la quale si paga alla Fondazione Demnig una piccola cifra, 175 euro. Giusta precauzione contro il fai da te.

Orazio era il papà di Alberto Robello, mio giovanissimo collega al quotidiano Il Lavoro, poi capo dell’Ansa di Aosta e di Genova, portato via nel fiore delle sue capacità, e dei suoi affetti, da una malattia neurovegetativa.

C’è un progetto: affidare la cura delle pietre ai ragazzi delle scuole di Genova, per capirne il valore e difendere la memoria.

Paolo Zerbini

Alberto Robello

 

Consiglio regionale, Muzio sul ritorno di Vaccarezza in FI: “Lavoreremo insieme per la crescita del partito”

Super User 21 Febbraio 2024 509 Visite

“Il gruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, che mi onoro di presiedere, si rafforza con l’ingresso ufficiale di Angelo Vaccarezza. È un ritorno che accolgo a braccia aperte, sul piano umano oltre che politico. Angelo è stato mio capogruppo nella scorsa legislatura per oltre quattro anni ed oggi assume il ruolo di vice-capogruppo. In un quadro di assoluta collaborazione lavoreremo insieme con impegno affinché Forza Italia possa crescere e dare sempre più voce alla componente moderata del centrodestra”. È quanto dichiara, in una nota, il consigliere regionale Claudio Muzio, capogruppo di Forza Italia.

Il Consiglio comunale approva la delibera: Genova è ufficialmente “Città dell’Inno Nazionale”

Super User 20 Febbraio 2024 541 Visite

È stata approvata all’unanimità la delibera che conferisce a Genova il titolo di “Città dell’Inno Nazionale”. L’iter, iniziato con le precedenti amministrazioni comunali ma mai portato a termine, ha raggiunto l’approvazione mercoledì in commissione dopo il nulla osta della Presidenza del Consiglio dei ministri – Ufficio del Cerimoniale di Stato e per le Onorificenze, per concludersi questo pomeriggio in sala rossa con l’esibizione, mai avvenuta prima, della Filarmonica Sestrese che ha intonato il “Canto degli Italiani” al cospetto del Gonfalone, simbolo della città. 

«La delibera approvata oggi rappresenta un grande riconoscimento per Genova- dichiara il sindaco Marco Bucci- Il Canto degli Italiani è uno dei simboli del nostro Paese, scritto dal genovese Goffredo Mameli e musicato da un altro nostro illustre concittadino: Michele Novaro. Diventare la Città dell’Inno Nazionale è un grande orgoglio. "Fratelli d'Italia" venne suonato per la prima davanti al santuario di Nostra Signora di Loreto, a Oregina. È trascorso tanto tempo da quel lontano 1847 ma sentire risuonare oggi le note dell’inno italiano in sala rossa è stata una grande emozione. Grazie alla Filarmonica Sestrese per questa esibizione, ci impegneremo sempre di più per far conoscere a tutto il Paese la storia del Canto degli Italiani, indissolubilmente legata alla nostra città».

«La Filarmonica Sestrese oggi ha regalato a tutti noi una grande emozione - ha commentato il presidente del Consiglio comunale Carmelo Cassibba, proponente della delibera - Ascoltare le note dell'Inno Nazionale nell’aula del Consiglio comunale, cuore dell’amministrazione genovese, ha dato modo di riflettere ancora una volta su tutto ciò che il nostro inno rappresenta: la lotta per l'indipendenza, il sacrificio di coloro che hanno combattuto per la libertà e l'orgoglio di appartenere a una nazione ricca di storia e cultura. Il 10 dicembre del 1847 questa nobile e antica associazione, lustro e decoro del nostro Paese, ha suonato per la prima volta il “Canto degli Italiani”, oggi per la prima volta lo esegue in sala rossa, a suggellare il diritto, riconosciuto anche dal Quirinale, della nostra città di appellarsi “Città dell’Inno Nazionale”».

Università, in arrivo i rimborsi della tassa regionale per il diritto allo studio

Super User 20 Febbraio 2024 454 Visite

“Abbiamo avviato attraverso Aliseo le procedure per restituire a 2.456 studenti circa 288mila euro complessivi, ovvero la somma degli importi della tassa regionale per il diritto allo studio universitario, non dovuta o pagata in eccesso, relativa agli anni accademici 2021/2022 e 2022/2023. La nostra Agenzia regionale ha restituito l’importo tramite bonifico ai 1477 studenti per i quali è in possesso del codice IBAN, mentre sta contattando telefonicamente i restanti 979 studenti che non hanno comunicato le proprie coordinate bancarie. Si tratta di un atto dovuto, ma che certifica la prontezza e l’efficacia della macchina amministrativa di Regione Liguria”.

Così l’assessore alla Scuola e Università di Regione Liguria Simona Ferro sull’avvio delle procedure di rimborso della tassa regionale per il diritto allo studio per gli anni accademici 2021/2022 e 2022/2023.

La tassa definita dalla legge regionale 22/2012 varia da un importo di 120 euro per gli studenti con ISEE fino a 15.093,53 euro, a un importo di 140 euro con un ISEE da 15.093.54 euro a 30.187,06 euro, fino a 160 euro per un ISEE superiore ai 30.187,06 euro. Lo studente che al momento dell’iscrizione all’Università ha pagato la tassa regionale più del dovuto rispetto all’ISEE presentato riceverà il rimborso.

Sono invece completamente esonerati dal pagamento della tassa regionale gli studenti che, in base a parametri combinati di reddito e merito, risultano vincitori della borsa di studio universitario elargita annualmente da Aliseo, oltre agli studenti ai quali sia stato riconosciuto un grado di invalidità pari o superiore al 66%.

È possibile consultare tutte le informazioni relative al pagamento, alle esenzioni, le casistiche per le quali è previsto il rimborso e l’elenco dei 1477 studenti rimborsati al seguente link: https://www.aliseo.liguria.it/benefici-economici-universitari/tassa-regionale-per-il-diritto-allo-studio-universitario/

Strada dei Forti, in autunno pronto il percorso ciclo-pedonale da piazza Manin al Diamante

Super User 20 Febbraio 2024 951 Visite

 

Cantieri già partiti a Santa Tecla, Puin e Belvedere; Forte Begato in fase di pre-cantierizzazione e Tenaglie in progettazione esecutiva, mentre sarà inaugurata a fine 2024 la Strada dei Forti, il nuovo percorso ciclo-pedonale attrezzato tra il Diamante e piazza Manin.

Entra nel vivo il progetto del Comune di Genova per il restauro e la valorizzazione della cinta muraria e del Sistema dei Forti. Una rete integrata di interventi volti a restituire le antiche fortificazioni genovesi a residenti e visitatori, coniugando l’attenzione per il patrimonio storico, architettonico e paesaggistico alla valorizzazione a scopo turistico, con benefici dal punto di vista sociale, culturale ed economico per la Città e per tutto l’entroterra genovese.

Il progetto, che cuba complessivamente quasi 28 milioni di euro tra restauro dei primi 5 Forti (19,21 milioni) e Strada dei Forti (8,6 milioni), a cui aggiungere 40,5 milioni per la Funivia di Begato e 2 per l’Acquedotto Storico, per un totale di circa 70 milioni di euro, è finanziato con risorse PNRR e rientra tra i 14 interventi strategici nazionali per il recupero di complessi di elevato valore storico e architettonico, e di grande significato culturale, in stato di abbandono o bisognosi di radicali azioni di restauro.

Grazie alle progettualità sviluppate dai suoi uffici, il Comune di Genova ha potuto beneficiare di un importante stanziamento economico destinato a strappare al degrado e all’abbandono, attraverso un elaborato piano di recupero e rivitalizzazione, quella che con i suoi 19 km è a tutti gli effetti la più lunga cinta muraria d’Europa, seconda a livello mondiale solo alla Grande Muraglia cinese.

Un ambizioso programma di riqualificazione che l’Amministrazione ha già cominciato a mettere a terra con lavori in parallelo, nell’ottica di ottimizzare i tempi e arrivare, nel medio-lungo periodo, al rilancio complessivo delle antiche fortificazioni militari genovesi.

Forte Begato, in particolare, diventerà l’hub del Sistema dei Forti: pensato come punto di accoglienza di turisti ed escursionisti, vedrà l’allestimento di info-point, bike-rent con bagni e docce, area pump-track/bike-school, locale ciclo-officina per le piccole riparazioni delle biciclette (muscolari ed elettriche). Lungo la Strada dei Forti saranno installate bacheche informative e totem digitali per scoprire e approfondire la storia delle antiche fortificazioni militari genovesi. Inoltre, è prevista l’illuminazione scenografico-monumentale dei Forti Begato, Sperone, Puin, Diamante e Fratello Minore.

«Siamo al lavoro per rilanciare il Sistema dei Forti che per troppi anni è stato abbandonato e finalmente adesso è pronto a rinascere – dichiara il sindaco di Genova Marco Bucci – 
 L’obiettivo è quello di restituire le fortificazioni a residenti e turisti, con un occhio di riguardo al patrimonio storico, architettonico e paesaggistico e alla valorizzazione turistica, che porteranno benefici dal punto di vista sociale, culturale ed economico per la Città e per tutto l’entroterra genovese. Sarà uno spettacolo unico poter ammirare Genova da queste meravigliose vallate». 

«Il piano di recupero e rifunzionalizzazione del circuito delle antiche fortificazioni di Genova è un progetto di amplissimo respiro con cui vogliamo valorizzare un patrimonio storico e artistico di grande interesse internazionale – spiega il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Pietro Piciocchi – Un investimento complessivo di quasi 70 milioni di euro di fondi PNRR per ripristinare i primi cinque Forti e renderli finalmente usufruibili a genovesi e turisti che potranno scoprire, frequentare e vivere luoghi speciali e dall’altissimo valore paesaggistico e culturale, nel segno della massima accessibilità e sostenibilità. Dopo il restauro dei primi cinque Forti e la realizzazione del percorso ciclo-pedonale tra piazza Manin e il Diamante, la nostra intenzione è di proseguire con la riqualificazione di tutta la cinta muraria: un obiettivo molto ambizioso a cui abbiamo già cominciato a lavorare con i nostri uffici, il cui contributo è stato determinante per l’aggiudicazione dei finanziamenti, l’elaborazione e la messa a terra delle progettualità di restauro e rivitalizzazione dei primi cinque Forti e del percorso ciclo-pedonale tra piazza Manin e il Diamante».

«Chi vive a terra ammira il mare di Genova e chi va per mare ammira anche i suoi monti: la ricetta di Genova mare e monti, grazie a questa massiccia opera di recupero e di valorizzazione del sistema dei Forti, prende forma e diventa centrale anche nella pianificazione e nello sviluppo economico del territorio – commenta l’assessore allo Sviluppo economico, Lavoro e Urbanistica Mario Mascia – Nell'urban planning stiamo mappando tutti i punti di raccordo cittadini al sistema dei Forti, anche quelli meno noti ma proprio per questo più sorprendenti ed attrattivi per imprenditori e associazioni. I Forti che fanno da corona al conglomerato urbano diventano così occasione di riscoperta, valorizzazione e presidio sociale anche delle zone periferiche che fungono da connettivo urbano ed extraurbano. L'obiettivo è incentivare genovesi, e non, a fruire del verde dei Forti non solo per sport e per svago ma anche per studio e per lavoro: in questo senso, la sentieristica dei Forti viene presidiata anche da una rete di fibra ottica che consente a chi va per monti di rimanere connesso e continuare ad usufruire di tutto quanto orbita intorno al suo smartphone». 

«Il rilancio del Sistema dei Forti è il frutto di un complesso lavoro che nasce da lontano, nel quadro di un programma di valorizzazione generale di cui il Comune di Genova è stato protagonista insieme al Segretariato Generale Mibact e all’Agenzia del Demanio – sottolinea l’assessore al Patrimonio Francesco Maresca – Oggi stiamo raccogliendo i frutti di questa importante sinergia che ha consentito, negli ultimi anni, di perfezionare l’acquisizione degli immobili e delle aree che, dopo tanti anni di abbandono, hanno cominciato a vedere la luce e che diventeranno, nel medio-lungo periodo, una straordinaria vetrina nazionale e internazionale per Genova, oltre che un importante fattore di arricchimento economico e culturale per la città». 

«Le antiche fortificazioni militari che circondano Genova dall’alto rappresentano una ricchezza storica e architettonica di inestimabile valore, per la Città e per tutto l’entroterra – aggiunge il consigliere delegato alla Tutela e Sviluppo delle vallate Alessio Bevilacqua – Infatti, il complesso lavoro che si sta portando avanti per il restauro e la valorizzazione dei Forti e sulla rete sentieristica avrà effetti molto positivi sulle nostre vallate, che vedranno aumentare la loro attrattività e migliorare la loro accessibilità grazie ai vari collegamenti escursionistici, con benefici dal punto di vista economico, produttivo e sociale. Fondamentale, in questo senso, la sinergia con le associazioni del territorio che, con il loro impegno quotidiano, ci aiutano a valorizzare l’entroterra e il suo importante patrimonio paesaggistico, di produzioni artigianali ed enogastronomiche». 

Il progetto del Sistema dei Forti comprende il restauro di Santa Tecla, Puin, Belvedere, Tenaglie, Forte Begato e la realizzazione del percorso ciclo-pedonale della Strada dei Forti, di collegamento tra il centro città e il crinale tra Val Polcevera e Val Bisagno.

 

RESTAURO FORTI

 

Forte Belvedere

Allo stato attuale, le pertinenze storiche e le connessioni pedonali esistenti versano in uno stato di parziale degrado, come pure la strada di accesso al complesso. Inoltre, alcune parti storiche non sono visibili in quanto ricoperte da detriti e folta vegetazione.

Il progetto di restauro del Forte Belvedere ne prevede la trasformazione in parco urbano pedonale con nuove alberature ed essenze vegetali, punti panoramici, attrezzature per l’attività fisica, aree riposo e picnic. Oltre a continuare ad ospitare servizi a carattere sportivo e sociale, diventerà un ecosistema con diverse componenti per diventare una nuova risorsa per il quartiere e per la città. 

Nel dettaglio, gli interventi progettuali prevedono: il restauro e la valorizzazione delle parti storiche fortificate, anche con un’illuminazione scenografica dei manufatti monumentali; il recupero a fini culturali degli spazi sotterranei che venivano usati come magazzini, polveriera e luogo dove rifugiarsi; la valorizzazione dei bunker/postazioni anti-aeree della Seconda Guerra Mondiale; la creazione di un parco urbano prevalentemente pedonale con nuove alberature ed essenze vegetali, con la sua messa in sicurezza tramite ringhiere e parapetti; la realizzazione di diversi punti di vista e belvedere a quote diverse per godere dell'ampia vista che inquadra il Golfo Ligure e le colline genovesi; la riconnessione con la città e l'abitato circostante sfruttando la sua collocazione geografica e l'ormai storicizzata presenza del complesso nell'immaginario degli abitanti del quartiere; il recupero dell'ulteriore percorso storico pedonale di Salita Millelire; la realizzazione di attrezzature dedicate all'attività fisica outdoor adatte a tutte le fasce di età; la predisposizione di aree di riposo con panchine e aree picnic.

I lavori, iniziati nel gennaio 2024, si concluderanno entro luglio 2025. Finanziamento complessivo, 5,5 milioni di euro.

 

Forte Tenaglie 

Il progetto di recupero di Forte Tenaglie prevede la sua trasformazione in un centro per attività assistenziali, sociali e solidali, destinato ad attività del terzo settore insieme ad aree didattiche, formative e di accoglienza. 

In particolare sono previsti: il restauro conservativo del manufatto fuori terra colpito dai bombardamenti della seconda guerra mondiale; la realizzazione di un nuovo corpo di fabbrica indipendente al suo interno; il recupero delle aree della caserma ipogea e dei tre livelli interrati.

L’inizio dei lavori è previsto nel marzo 2024 per concludersi entro luglio 2025. Finanziamento complessivo, 3,4 milioni di euro di fondi PNRR più 340.000 euro di fondi FOI (Fondo Opere Indifferibili) per un totale di 3,74 milioni.

Forte Puin 

Il progetto di restauro e valorizzazione di Forte Puin ne prevede la trasformazione in un punto di sosta ed accoglienza lungo i percorsi escursionistici della Strada dei Forti.

L’intervento di restauro conservativo ha l’obiettivo di ripristinarne le condizioni di sicurezza attraverso una serie di consolidamenti strutturali, il rifacimento della copertura e la ricostituzione del piccolo corpo di fabbrica retrostante detto “Casamatta”. Lo stato di conservazione del corpo di fabbrica appare buono. Per quanto riguarda invece le strutture murarie, all’esterno necessitano di manutenzione programmata senza interventi strutturali e all’interno, a causa del prolungato abbandono, si rendono necessari interventi sulle strutture e sugli impianti, oltre a lavori di risanamento e di restauro.

Gli interventi insisteranno principalmente sul torrione e sulla “Casamatta”. Per il torrione sono previsti all’esterno il ripristino della pavimentazione e della scala della copertura, attualmente in pessimo stato, la sistemazione dei parapetti in mattoni lesionati e l’adeguamento del sistema di smaltimento delle acque meteoriche. All’interno si ripristineranno gli intonaci degradati e la volta al piano terra.

Il cantiere è iniziato nel novembre 2023 e terminerà entro l’ottobre 2024: il finanziamento complessivo ammonta a 720.000 euro.

Forte Begato

Il Polo di Forte Begato diventerà l’hub di accoglienza di tutto il Sistema dei Forti: la Funivia connetterà la città, i Forti e il Parco delle Mura, e l’edificio della caserma diventerà un polo ricettivo, culturale e museale, con aree dedicate a servizio dell’arena esterna, aree didattiche, aree destinate all’accoglienza, sala convegni, sala ristorante e una foresteria per accogliere circa 20 posti letto. 

I lavori prevedono una manutenzione straordinaria focalizzata a due obiettivi principali: ripristino del Forte e interventi di restauro atti a riportare gli ambienti interni all’assetto originario. Forte Begato sarà completamente accessibile alle persone con disabilità e a capacità motoria ridotta, grazie anche alla realizzazione di un ascensore.

I lavori inizieranno nel marzo 2024 per concludersi nell’ottobre 2025. Il finanziamento complessivo ammonta a 7,5 milioni di euro.

Forte Santa Tecla 

L’obiettivo del progetto è di trasformare Forte Santa Tecla in un presidio per la valorizzazione e promozione del territorio e di attività culturali, educative e ricreative.

I lavori consistono in: messa in sicurezza dei percorsi pedonali esterni di accesso mediante la realizzazione di parapetti a difesa dalle cadute accidentali; nuove pavimentazioni; nuova illuminazione a norma; la sistemazione dei camminamenti interni; ristrutturazione dell’attuale percorso carrabile; risanamento delle murature storiche ammalorate atte a garantire l’inviolabilità del percorso all’interno del fossato del Forte; abbattimento o eliminazione delle barriere architettoniche; restauro dei manufatti originali; collocazione di inferriate e/o nuove cancellate per garantire l’interdizione delle aree in cui l’accesso è precluso; rimozione delle macerie in corrispondenza del ponte attualmente invisibile presso i pilastri di accesso carrabile. 

A livello impiantistico il progetto prevede la realizzazione di servizi igienici (in sostituzione di quelli esistenti al piano terra) e di una nuova condotta fognaria a gravità e il relativo allaccio alla rete comunale. Le lampade a led sostituiranno quelle obsolete, inoltre saranno collocati dei punti luce su palo per illuminare i percorsi carrabili dotati di doppio diffusore per garantire anche l’illuminazione pedonale: infine, sarà installato un nuovo impianto di illuminazione scenografica della cortina muraria esterna. 

I lavori sono partiti nel dicembre 2023 e termineranno nell’ottobre 2024, con un finanziamento complessivo di 1,75 milioni di euro.

 

LA STRADA DEI FORTI 

Un percorso turistico attrezzato, lungo 13 km, per collegare la città ai cinque Forti (Begato, Sperone, Puin, Diamante, Fratello Minore) collocati lungo lo spartiacque tra Val Bisagno e Val Polcevera. È la Strada dei Forti, che attraversando tre contesti paesaggistici diversi tra loro – urbano, periurbano, montano – li mette in connessione per migliorare l’accessibilità ad una porzione di rilievo del sistema dei Forti genovesi, consentendo a residenti e turisti di raggiungerli, frequentarli e viverli in sicurezza, libertà e autonomia.

Partendo da piazza Manin, il percorso della Strada dei Forti si snoda lungo viali alberati seguendo le mura di San Bartolomeo e arrivando al Righi, salendo sempre in parallelo alle mura e costeggiando i Forti Castellaccio e Sperone a quota 512 metri. Quindi, proseguendo attraverso strade bianche e sentieri, il percorso raggiunge il crinale tra la Val Polcevera e la Val Bisagno, dove il Forte Diamante svetta in posizione dominante a 667 metri sul livello del mare.

Non solo un collegamento tra Genova e Forte Diamante: la Strada dei Forti rappresenta una porta d’ingresso alla zona collinare genovese, collegando la città all’entroterra attraverso l’Alta Via dei Monti Liguri fino al Parco regionale naturale dell’Antola.

Ad oggi è stato completato circa il 50% dei lavori, avviati nel gennaio 2023 e in via di conclusione entro fine 2024. I cantieri hanno interessato il tratto di crinale tra il Cancello dell’Avvocato e Forte Diamante e il tratto periurbano mentre la zona urbana, risultando più facilmente accessibile, sarà oggetto di interventi più limitati nell’ultima fase di cantiere.

L’investimento complessivo è di 8,6 milioni di euro.

Diverse le tipologie dei lavori effettuati e/o in programma:

- Pulizia vegetazionale e lavori sul verde: Decespugliamento infestanti, anche con cippatura del materiale tagliato e spandimento in loco del cippato; potature finalizzate al contenimento delle alberature interferenti con le lavorazioni 

- Impianti: Realizzazione nell’area di crinale di una rete impiantistica per la fornitura di energia elettrica di media e bassa tensione per tutti i Forti coinvolti nel progetto, unitamente alla rete di fibra ottica e alla rete di approvvigionamento idrico. Ad oggi sono stati installati i cavi della fibra ottica, della media e bassa tensione e della rete di approvvigionamento idrico, oltre alla nuova cabina Enel presso la sella del Diamante 

- Interventi di sistemazione del sentiero: Opere legate alla riqualificazione del sedime del percorso mediante interventi di movimentazione del terreno – scavi e riporti – e di realizzazione di nuove pavimentazioni. È stata effettuata una limitata riprofilatura lato monte per ristabilire l'originaria larghezza del sedime a 2,5 metri. Allo scopo di riproporre una tipologia di pavimentazione in linea con gli stessi contenuti paesaggistici dello stato di fatto, lo strato di finitura è stato definito, di concerto con la Soprintendenza, attraverso tre diverse tipologie: terra stabilizzata con leganti naturali; terra stabilizzata senza leganti; pietra e cemento. Un intervento particolare è quello realizzato lungo il sentiero che sale al Forte Diamante, dove sono stati ripristinati alcuni tratti dell'acciottolato che erano andati distrutti nel tempo

- Opere di ingegneria naturalistica: Opere realizzate per il contenimento delle attività erosive e per favorire la regimazione delle acque superficiali

- Elementi architettonici: Il progetto prevede l'inserimento lungo il tracciato, in area di crinale, di due punti ristoro, localizzati in tratti strategici e destinati alla promozione di prodotti locali dell'entroterra e al presidio del sentiero. Si tratta di strutture in legno di dimensioni ridotte (6,50 x 4,50 m), dotate di pannelli fotovoltaici e punti di ricarica per le bici elettriche. Lungo il tracciato saranno anche realizzate delle aree picnic con tavoli-panca in legno e delle chaise longue in legno per consentire all'escursionista di rilassarsi ammirando il panorama

- Regimazione delle acque e opere di drenaggio: Per contrastare l’erosione superficiale dovuta alla mancata regimazione delle acque di ruscellamento, soprattutto nelle tratte a maggiore pendenza, nelle aree periurbana e di crinale è stata prevista la regimazione delle acque superficiali attraverso la posa di canalette trasversali e longitudinali al percorso. Le canalette trasversali, posate nello spessore della pavimentazione, scaricheranno direttamente in quelle longitudinali e le acque saranno allontanate tramite sistemi dissipatori costituiti da sistemi drenanti in pietrame e/o legname (palizzate) paesaggisticamente compatibili con il contesto

- Arredi e segnaletica: Oltre ai tavoli-panca e le chaise longue in legno, è prevista l’installazione di altri elementi per accogliere il visitatore e guidarlo alla scoperta della Strada dei Forti e delle sue bellezze quali: bacheche informative sulla storia dei Forti e sugli aspetti ambientali del contesto, in legno, e totem in acciaio corten nella zona più urbana; fontanelle presso le aree picnic in progetto; staccionate in legno nei punti più esposti; staccionate in legno nei punti più esposti. Tra gli allestimenti più significativi, sono da citare una terrazza panoramica che verrà realizzata su un tratto di crinale particolarmente ben esposto per fornire una vista del paesaggio a 360° (zona incrocio Fratello Minore-Forte Diamante) e una segnaletica a completamento di quella esistente con indicazioni più dettagliate sui tempi di percorrenza e sulle destinazioni. Il progetto della segnaletica è frutto della collaborazione attiva con alcune delle associazioni di biker e di escursionisti maggiormente radicate sul territorio genovese.

Genova, percorre galleria Colombo a 149 km/h: scatta il divieto di prendere la patente

Super User 20 Febbraio 2024 766 Visite

Sfrecciava a 149 km/h in galleria Colombo, circa 100 sopra il limite, il ragazzo che ieri sera a Genova è stato fermato dalle due pattuglie specialistiche del Reparto Sicurezza stradale impegnate nei consueti controlli della velocità. Per il ragazzo, un italiano classe ‘98, titolare soltanto del foglio rosa, è scattata la sanzione e la segnalazione al prefetto per il divieto di conseguire la patente come previsto dal Codice della strada.

Nella stessa serata, gli agenti, hanno fermato un altro cittadino genovese, classe ‘75, questa volta per guida di motociclo in stato di ebbrezza: con un tasso alcolico di 1.28 g/l l’uomo è stato denunciato.

Sanità, incontro tra il presidente Toti e il ministro Schillaci

Super User 19 Febbraio 2024 380 Visite

Governo delle liste d’attesa, sblocco del tetto assunzionale, appropriatezza prescrittiva e investimenti di edilizia sanitaria. Sono i temi principali affrontati nel confronto che il presidente della Liguria Giovanni Toti e l’assessore alla Sanità Angelo Gratarola hanno avuto questo pomeriggio a Roma al Ministero della Salute con il ministro Orazio Schillaci.

Nell’incontro è stata ribadita l’unicità della nostra regione in termine di composizione della popolazione che ancora recentemente Eurostat ha certificato: la Liguria è la regione più anziana d’Europa con un indice di vecchiaia elevato. E questo si riflette inevitabilmente sull'assorbimento di importanti risorse legate alla diagnostica, alla ospedalizzazione, all’uso di farmaci, tutti elementi necessari alla cura delle malattie croniche tipiche di questa fascia di popolazione.

Sulle risorse ex articolo 20 fondamentali per il futuro dell'edilizia ospedaliera il ministro si è dichiarato disponibile all'apertura di un tavolo con le Regioni. È previsto un prossimo aggiornamento sulle iniziative di investimento immobiliare di elevata utilità sociale nel campo dell'edilizia sanitaria finanziabili da Inail. Verrà presentata una nuova proposta alla luce delle mutate esigenze.

All’incontro hanno preso parte anche il direttore del Dipartimento Salute e Servizi sociali Roberta Serena e il direttore generale Finanza, Bilancio e Controlli Claudia Morich.

Stati generali della cantieristica: il comparto costituisce la maggior densità occupazionale del porto di Genova

Super User 19 Febbraio 2024 1027 Visite

È la fotografia di un comparto industriale vitale e in crescita per fatturato, occupazione e creazione di nuove unità produttive, quella emersa oggi dagli Stati generali della cantieristica, promossi da Ente Bacini, che nella Sala del Capitano di Palazzo San Giorgio ha chiamato a raccolta i protagonisti della navalmeccanica genovese.

Con oltre 80 aziende operanti nell'area demaniale di levante, tra Calata Gadda e la zona adiacente alla Fiera del Mare, e altre significative presenze nell'area demaniale di Sestri Ponente, e un fatturato complessivo diretto annuo di 1,5 miliardi di euro, il distretto delle costruzioni e riparazioni navali genovese impiega complessivamente oltre 2.700 lavoratori diretti e circa 2.000 indiretti, specializzati nella costruzione, riparazione, allestimento e demolizione di navi, nella costruzione di grandi navi da crociera, nonché nella costruzione e refitting di mega yacht. Delle oltre 80 aziende operanti nel distretto, ad oggi 69 imprese sono titolari di licenza del ramo industriale rilasciata dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, che ne certifica la specializzazione. Con una superficie complessiva di 717.000 mq, il comparto delle costruzioni e riparazioni navali ha la maggiore densità occupazionale del porto di Genova, con oltre 0,0065 addetti/mq, significativamente più alta rispetto alle altre funzioni portuali.

“Gli Stati generali della cantieristica, che abbiamo fortemente voluto per avvicinarci al centenario di Ente Bacini, che celebreremo nel 2025, confermano l’assoluto rilievo dei cantieri genovesi nel panorama nazionale e l’importanza strategica per lo sviluppo della città, grazie a una costante capacità di crescita. Per Ente Bacini questa crescita, tra il 2022 e il 2023, si è concretizzata in un incremento del 12% del numero di navi (da 57 a 64) immesse nei suoi 5 bacini di carenaggio e del numero di giorni di bacino (da 1202 a 1347), oltre che in un aumento del 27% dei giorni di ormeggio per 109 navi, contro le 107 dell’anno precedente” ha dichiarato Mauro Vianello, presidente di Ente Bacini. “Risulta evidente che, per supportare questo processo di crescita che accomuna tutto il settore delle costruzioni e riparazioni navali, e un proporzionale incremento dell’occupazione, sia fondamentale l’aumento delle aree nella disponibilità del comparto. In questo senso la realizzazione della nuova diga rappresenta l’occasione per realizzare nuovi tombamenti e recuperare spazi”. 

Dal confronto tra imprese e istituzioni, sono emersi così progetti e strategie per vincere le sfide del futuro per il settore delle riparazioni navali, che soprattutto necessita di interventi infrastrutturali volti al potenziamento dell’operatività e allo sviluppo della produzione.

All’evento hanno portato i loro saluti istituzionali Edoardo Rixi, viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, l’Ammiraglio Piero Pellizzari, direttore marittimo della Liguria e comandante del porto di Genova, e Alessio Piana, assessore allo sviluppo economico della Regione Liguria.

“L'Italia deve tornare a parlare di riparazioni navali a livello organico. È uno dei comparti che si svilupperà di più nei prossimi anni compatibilmente con la parte ambientale, ma senza tralasciare l’aspetto economico e sociale. Genova ha un know how importante a livello internazionale. Serve un nuovo grande bacino, oltre a quello in corso di realizzazione da 400 metri di Fincantieri che ha già attirato l'interesse di potenziali clienti. Dobbiamo ritrovare quella capacità che abbiamo perso per una mancanza di lungimiranza nei decenni scorsi" ha commentato Edoardo Rixi, viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.

“Genova e il suo porto, un legame indissolubile che ne fa oggi, e da sempre, la prima industria della città. Non solo per container e crociere, perché, ‘silenziosamente’ e spesso lontani dai riflettori mediatici, operano più di 80 imprese nel settore delle riparazioni, costruzioni e refitting – ha sottolineato l'assessore regionale allo Sviluppo economico con delega ai Porti Alessio Piana -. Ringrazio Ente Bacini, punto di riferimento per le imprese del settore, per consolidare con questo incontro la centralità che tutte queste attività ad alto impatto economico, spesso artigianali, rivestono per la nostra città”.

Massimo Debenedetti, amministratore delegato di Cetena, ha poi approfondito il ruolo di Fincantieri sul territorio.

Per approfondire il complesso rapporto tra il porto industriale e il territorio sono inoltre intervenuti Marco Bucci, sindaco di Genova, Paolo Piacenza, commissario dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, Mauro Vianello, presidente di Ente Bacini, e Marco Bisagno, past president di Confindustria Genova.

“La cantieristica ha contribuito da sempre a definire l'identità marittima di Genova e la sua reputazione come centro industriale e portuale” ha commentato Marco Bucci, Sindaco di Genova. “I numeri delle costruzioni e delle riparazioni navali, presentati durante gli Stati Generali della Cantieristica, sono assolutamente importanti e disegnano il futuro della nostra città. Settori fondamentali per la nostra economia e per l’occupazione che nei prossimi anni sono destinati a crescere. Presto Genova potrà contare su un porto sempre più all’avanguardia grazie alla costruzione della nuova diga foranea ma anche su nuovi spazi grazie a interventi importanti come il nuovo Waterfront di Levante. Da sempre l’economia di Genova è strettamente legata al mare e il nostro intento è quello di proseguire lungo questa rotta.” 

Le sfide della filiera industriale sono state infine delineate da alcuni dei protagonisti del settore, quali Ferdinando Garrè, amministratore delegato di GIN Genova Industrie Navali, Marco Ghiglione, amministratore delegato di T. Mariotti S.p.A., Aldo Negri, amministratore delegato del Gruppo Finsea, Riccardo Pompili, amministratore delegato di De Wave, e Vincenzo Poerio, amministratore delegato di Tankoa.

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