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Mostra ‘Genova Jeans’, Terrile: “Costa 650mila euro”. Piciocchi: “Hai preso un granchio”. Serafini: “L’avevo rifiutata”
Il capogruppo PD a Palazzo Tursi, Alessandro Terrile, su Facebook ha fatto i conti alla mostra del jeans curata da Manuela Arata, in programma a settembre a Genova.
“Sembrerebbe un tessuto economico - scrive Terrile -, ma non lo è almeno per il Comune di Genova che spenderà oltre 650.000 euro per realizzare la manifestazione “Genova Jeans” dal 2 al 6 settembre.
Andiamo con ordine.
Nel dicembre 2020 l’Associazione Genova Jeans presenta il progetto della manifestazione inizialmente prevista per maggio 2021, allegando un budget di spesa di 550.000 euro da coprirsi tramite sponsors e bigliettazione eccetto 100.000 euro a carico del Comune.
La vigilia di Natale, con delibera di Giunta n. 301/2020 il Comune stanzia i 100.000 Euro richiesti.
La pandemia fa slittare la manifestazione a settembre, e il 12 luglio Genova Jeans chiede al Comune un contributo di 400.000 Euro, che gli sono prontamente accordati con delibera di Giunta n.179/2021 del 14 luglio.
Il fatto che la manifestazione che doveva essere finanziata da sponsor e biglietti finisca tutta a carico del Comune getta un’ombra tetra sull’attrattività dell’iniziativa.
Ma se non bastasse, con delibera di Giunta n. 177/2021 dello scorso 8 luglio il Comune ha stanziato l’ulteriore somma di 150.000 Euro per allestire provvisoriamente e per i soli cinque giorni di Genova Jeans il Museo del Jeans al quarto piano dell’edificio Metelino, in Darsena, prelevando le risorse dal Fondo di Riserva, quello che servirebbe per le emergenze.
Insomma, le cinque giornate del Jeans costeranno ai genovesi la bellezza di 650.000 Euro”.
Tra i primi a rispondere al post di Terrile è Pietro Piciocchi, assessore comunale al Bilancio: “Caro Alessandro, hai preso un granchio perché più della metà del budget dell'evento - che sarà di altissimo livello e porterà alla riqualificazione della zona di Prè - è a carico di sponsor”.
A seguire il commento dell’ex assessore Elisa Serafini: “Molto serena nell’aver rifiutato di eseguire questo ordine dall’alto. Uno dei motivi per cui sono stata costretta a dimettermi, ma lo rifarei 100 volte”.
La mostra sul jeans parte con uno strappo.
Rapallo set di ‘L’amore non è un gioco’ del regista Antonio Centomani
Dal 9 al 12 agosto, Rapallo ospiterà le riprese cinematografiche del cortometraggio musicale “L'amore non è un gioco”; la storia è scritta e diretta da Antonio Centomani, regista e giornalista nato a Napoli e attivo da anni dietro la macchina da presa per la realizzazione di film (ha debuttato al cinema nel 2013 con l’opera prima “L’aquilone di Claudio”), cortometraggi, documentari e videoclip musicali.
Protagonista è Gian Marco Sergi, giovane e promettente pianista rapallese, che per l'occasione si cimenterà nelle vesti di attore, autore e cantante del singolo che dà il titolo al cortometraggio. Sergi, con questo brano, inizia un percorso che lo porterà a comporre un album che uscirà entro la fine dell’anno: un lavoro musicale da cui emergeranno le sue indubbie qualità artistiche e i temi a lui più congeniali: l’amore e il rispetto delle proprie origini. Il brano, che sarà registrato nello Studio Vallera di Roberto Barocelli ed Elfo Studio di Alberto Callegari, è prodotto e arrangiato da Maurizio Martellini, owner della Martellini Production e Director Project Manager del PPG STUDIOS, storico epicentro tecnico musicale di Andrea Bocelli, con cui collabora dal 2011.
Protagonista femminile della storia è invece la giovane e talentuosa attrice umbra Chiara Ombelli. «Grazie alla sua presenza - spiega Centomani, da sempre attento a intercettare e valorizzare i giovani talenti - parleremo della ricerca dell’amore e del significato della parola stessa tra i giovani. La storia si colloca perfettamente in questa meravigliosa città che mi ha rapito per la sua straordinaria bellezza».
Numerosi saranno i rapallini e rapallesi coinvolti durante le riprese, una scelta che intreccia ancora di più la storia alla città.
Il film sarà distribuito su tutte le piattaforme web, tv e social entro la fine del prossimo settembre.
«Sono davvero lieto che un regista apprezzato come Antonio Centomani abbia scelto la nostra città per ambientare il suo cortometraggio - osserva il sindaco Carlo Bagnasco - In veste di delegato alla Cultura, non posso che rivolgere il mio plauso al regista, alla produzione e ai giovani attori protagonisti, con l’auspicio che Rapallo sia per loro un trampolino di lancio per importanti traguardi artistici».
«Mai come in questo momento storico abbiamo bisogno di puntare sulla cultura per il rilancio del Paese - sottolinea Elisabetta Lai, assessore al Turismo - Ben vengano, quindi, queste iniziative che danno lustro al territorio, promuovono la Città e contribuiscono a valorizzare giovani talenti».
Da sinistra: Elisabetta Lai, Carlo Bagnasco, Maurizio Martellini, Gian Marco Sergi e Antonio Centomani
Palazzo Tursi, l’assessora Grosso tentata dalla Lega
Da tempo, a Palazzo Tursi si parla di un possibile cambio di casacca da parte dell’assessora Barbara Grosso.
Non eletta alle comunali del 2017 con Vince Genova (la lista di Bucci), ma ripescata dal sindaco l’anno dopo per sostituire la dimissionaria assessora alla Cultura Elisa Serafini, Grosso, oggi considerata in quota Cambiamo con Toti, secondo il gossip politico avrebbe ricevuto avance dalla Lega, a caccia di una donna forte.
Se la notizia venisse confermata dai fatti, a meno di un anno dalle elezioni comunali, il cambio di partito suonerebbe come uno 'scippo' in piena regola all'interno del centrodestra e c'è chi giura che non mancherebbero contromisure da parte degli arancioni, ad iniziare dalla richiesta di dimissioni immediate della stessa Grosso dalla carica di assessore.
I rapporti tra Barbara Grosso e il Carroccio sono stati ottimi sin dall’inizio: appena arrivata a Tursi aveva scelto come consulente Andrea Hiroshi Remuzzi, fratello di Luca, consigliere comunale leghista.
L’addio agli arancioni è stato però più volte smentito dalla diretta interessata a Genova3000. “Sono qui per caso, ero a una conferenza stampa”. Così, ad esempio, aveva, era il 9 luglio, motivato la sua presenza accanto ai leader della Lega in occasione della visita a Palazzo Tursi di Matteo Salvini, arrivato in Comune per farsi spiegare dal sindaco Bucci il Waterfront di Levante di Renzo Piano.
Forse, più che dal senatore, la dinamica assessora è affascinata dall’archistar.
Covid, parte la reciprocità vaccinale tra Liguria e Lombardia in ambito turistico
Dalle 12:00 di oggi, venerdì 30 luglio, i lombardi in vacanza in Liguria possono prenotarsi per ricevere la seconda dose del vaccino anti Covid in uno degli hub liguri.
I liguri in vacanza in Regione Lombardia possono già prenotarsi per riceverla in uno degli hub lombardi.
Le condizioni per prenotare:
- il soggiorno deve essere a scopo turistico e di almeno 15 giorni
- bisogna aver ricevuto la prima dose e presentare l'attestazione all'appuntamento
- per i minorenni necessario il consenso di entrambi i genitori e la presenza di uno dei due all'appuntamento
Sei un ligure in vacanza in Lombardia?
- Prenotati su www.prenotazionevaccinicovid.regione.lombardia.it
Sei un lombardo in vacanza in Liguria?
- Prenotati dalle 12 di oggi su www.prenotovaccino.regione.liguria.it
Senato, la genovese Elena Botto lascia il M5S: “Non è più la mia casa politica”
La senatrice genovese Elena Botto ha lasciato il Movimento 5 Stelle per passare nel Gruppo Misto. Ecco il suo annuncio su Facebbok.
“Questo è un post difficile, un post di addio. Me ne vado dal Movimento 5 Stelle che, ormai da troppo tempo, non è più la mia casa politica. Ho atteso, ho sopportato e ho provato, ma non ha senso continuare a vivere nella speranza di miglioramenti che non vedo e far parte di una forza da cui non mi sento più rappresentata e che non riesco più a rappresentare con convinzione.
Nella politica il compromesso, la mediazione, hanno un valore positivo e persino nobile se sono al rialzo, non al ribasso. Nel tempo ci sono stati troppi ribassi. Questa crisi ha avuto inizio della fiducia al Governo Draghi e si conclude oggi, con l'auspicio che saprò meglio rappresentare i cittadini dai banchi dell’opposizione nel Gruppo Misto.
Auguro buon lavoro ai miei ex colleghi nella speranza che possano realizzare risultati utili per il Paese. Per quanto mi riguarda, le nostre battaglie le continuerò a portare avanti come ho sempre fatto, più libera da quelle logiche di potere che paralizzano ogni iniziativa, con spirito critico ma costruttivo e con rinnovato entusiasmo.
Al Movimento e a Rousseau ho versato tutto quanto mi ero impegnata a versare fino ad ora. Continuerò a destinare parte del mio stipendio a iniziative a favore dei cittadini e degli "ultimi".
Per chi vorrà continuare a seguirmi un grazie di cuore. Un addio, senza rancore, a tutti gli altri. Ogni fine è anche un nuovo inizio”.
Comune di Genova, approvato il piano triennale del sistema bibliotecario urbano
Su proposta dell’assessore alle Politiche culturali Barbara Grosso, la Giunta ha approvato il piano triennale 2021-2023 del sistema bibliotecario genovese, volto a traguardare quattro obiettivi strategici: garantire accessibilità e inclusività, coniugare l’offerta di servizi tradizionali e innovativi, dotare la biblioteca di un’identità forte e riconoscibile e trasformarla in una community center, centro di aggregazione sociale e culturale.
«La biblioteca che vogliamo è un luogo attrattivo e piacevole, dove le persone si incontrano, partecipano attivamente e rafforzano l’appartenenza a una comunità, sul modello della public library anglosassone – spiega l’assessore Grosso – Per questo, andremo ad ampliare l’offerta culturale, tradizionale e innovativa, valorizzando le singole specificità e integrandole in rete con le altre istituzioni culturali del territorio. Ringrazio in particolar modo Associazione Italiana Biblioteche per la preziosa collaborazione».
«Operativamente, si implementeranno l’edicola digitale e la app del catalogo online bi.G.met, verranno digitalizzate le collezioni bibliografiche di maggior pregio e valorizzate le collezioni già digitalizzate – aggiunge il direttore della Cultura, Piera Castagnacci – Nell’ottica di rendere la lettura un’abitudine sociale e quotidiana, insieme a soggetti pubblici e privati è stato avviato il Patto per la lettura, per rafforzare la sinergia tra il Comune e tutti gli altri soggetti che operano nel settore».
Inoltre, in collaborazione con l’Agenzia per la famiglia è stato anche attivato il prestito a domicilio per le categorie più fragili. Nel contempo, in Berio si avvierà un percorso sulla narrazione della storia del libro, a partire dalle sue origini, per valorizzare le collezioni antiche e uniche nel loro genere, presenti nella biblioteca. Anche la De Amicis vedrà un’offerta rinnovata, attraverso laboratori e percorsi multidisciplinari su lettura, realtà aumentata, coding, gaming e robotica, nonché l’allestimento del teatrino ottocentesco delle marionette.
Verrà potenziata la sinergia con i musei, gli archivi e gli altri interlocutori culturali in città, tramite una programmazione integrata degli eventi e delle iniziative, in ottica Musei/ Archivi/Biblioteche (MAB). Grande attenzione anche alla comunicazione social e online e al consolidamento del rapporto con le biblioteche specializzate sul territorio, anche attraverso convenzioni e percorsi di valorizzazione reciproca dei patrimoni.
Inoltre si rafforzerà la rete bibliotecaria metropolitana, con l’istituzione di gruppi tematici, la promozione di iniziative e servizi in ambito metropolitano e la pianificazione di percorsi formativi, anche attraverso la collaborazione con Associazione Italiana Biblioteche (AIB).
Bagnasco e Cassinelli (FI): “Leonardo non dismetta la Business Unit Automation di Sestri Ponente”
“Esprimiamo sostegno alla Business Unit Automation di Sestri Ponente, una delle più solide realtà industriali di Genova, e invitiamo Leonardo a rivedere la decisione di dismettere un’azienda che conta attualmente 400 lavoratori e che ha raggiunto ottimi risultati in termini di produttività ed efficienza. La Business Unit Automation deve rimanere un presidio industriale di riferimento in una città come Genova che non può essere abbandonata ma che deve restare centrale nella strategia di Leonardo. Non vorremmo che questa decisione obbedisse a una visione industriale limitata che Leonardo sta portando avanti negli ultimi tempi, forse perché troppo alle prese con beghe di poltrone e non con gli interessi aziendali che andrebbero invece tutelati”. E’ quanto hanno dichiarato i due parlamentari azzurri Roberto Bagnasco e Roberto Cassinelli, relativamente alla vicenda che vedrebbe Finmeccanica voler vendere il proprio ramo d’azienda.
Defibrillatori, Mulè (FI): “Approvata legge che Italia aspettava da 20 anni”
“Vittoria. Dopo due anni di attesa è stata approvata in via definitiva dalla Commissione Affari Sociali della Camera dei deputati in sede legislativa la legge di cui sono stato promotore, primo firmatario e relatore, che prevede non solo la diffusione dei defibrillatori nei luoghi pubblici e di lavoro ma anche percorsi formativi nelle scuole volti ad informare ed educare giovani e cittadini a saper intervenire tempestivamente in soccorso di chi viene colpito da attacco cardiaco. Finalmente vede il traguardo una legge voluta da Forza Italia e votata all’unanimità da tutte le forze presenti in Parlamento che non è di semplice buonsenso ma di civiltà. Una legge attesa da 20 anni in Italia che da sempre ho definito ‘salva vita’ perché permetterà appunto di salvare migliaia di vite ogni anno, di diffondere cultura di prevenzione e primo soccorso. Oggi è stato colmato un vuoto normativo tutto italiano: si scriverà ‘defibrillatori ovunque’, si leggerà ‘vita’”. Lo dichiara in una nota il sottosegretario alla Difesa, Giorgio Mulè.
Green pass, Tosi (M5S): “Molti cittadini vaccinati con seconda dose non hanno il codice”
“In Liguria, si stanno registrando alcune anomalie relative al certificato vaccinale: ci arrivano infatti segnalazioni di persone - finora oltre una ventina - per le quali, nonostante abbiano ricevuto la seconda dose del vaccino, non si è generato il codice che dà il via al Green Pass. Addirittura, chiamando il 1500, viene loro detto che non risultano vaccinate. Allo stesso numero, li si informa che è un problema dell’Asl di riferimento: contattate, queste a loro volta li rimbalzano sul Ministero della Salute. Un vicolo cieco, insomma, da cui difficilmente il singolo riesce a uscire da solo e dunque un disservizio che rischia di limitare pesantemente la vita dei cittadini in vista della dead line del 6 agosto”. Lo dichiara il capogruppo regionale del M5S Fabio Tosi.
“Per mia esperienza personale, non ci sono stati intoppi. Il certificato con QR code mi è arrivato il giorno dopo la vaccinazione: il 26 luglio ho fatto la seconda dose e il pomeriggio del 27, sull’app IO, mi è arrivata la certificazione. Si tratta forse di una falla nel sistema informatico limitato ad alcune giornate? Chiediamo dunque l’intervento immediato di A.Li.Sa, affinché sia predisposto un servizio di assistenza, telefonico o di sportello, per aiutare chi non è stato correttamente caricato a sistema. E si provveda a darne comunicazione alla cittadinanza”.
“Si provveda anche a ripristinare, dandone immediata comunicazione, un numero verde regionale per rispondere alle richieste di informazioni come questa del Green Pass e del mancato caricamento a sistema: sul sito del Ministero, infatti, nella sezione dedicata (Covid-19 - Numeri verdi regionali), per la Liguria risulta solamente la vecchia mail di inizio pandemia Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Il numero verde 800938883 invece è stato disattivato a luglio 2020. A chi ha necessità di parlare con un operatore dobbiamo garantire qualcosa di più di una mail”, aggiunge Tosi.
“Il 6 agosto si avvicina e tutti devono ricevere, senza ulteriori ritardi o intoppi, il Green Pass che spetta a chi ha rispettato l’iter vaccinale”, conclude.
Assegnazione case popolari, Piana (Lega): “Nessuna discriminazione”
“Alcuni cittadini stranieri extracomunitari hanno presentato un ricorso civile in cui contestano la graduatoria provvisoria approvata dal Comune di Genova per l'accesso alle case popolari al fine di ottenere l’alloggio a discapito di altre famiglie in gravi difficoltà. Dalla graduatoria risulta che siano stati giustamente esclusi diversi stranieri anche per la mancanza di un logico requisito, ossia di non possedere diritti di proprietà o altri diritti reali di godimento su beni immobili adeguati alle esigenze del nucleo familiare ubicati all’estero, e quindi della documentazione che attesti che tutti i componenti del nucleo familiare richiedente non posseggono alloggi adeguati nel Paese di provenienza. Requisito e documentazione che, peraltro, sono in sostanza previsti dal regolamento regionale ligure. Tuttavia, la giurisprudenza appare contraddittoria. Se da un lato una sentenza del Tar della Lombardia ha ribadito l’onere per il richiedente straniero di dimostrare di non avere proprietà nel proprio Paese di origine, dall’altro lato i giudici di alcuni Tribunali civili hanno ritenuto discriminatoria la richiesta della documentazione comprovante tale requisito. A prescindere dall’ennesimo corto circuito della giustizia italiana, è inaccettabile dare una casa popolare a chi magari ha già una proprietà al suo Paese penalizzando, anzi discriminando, stavolta sì, le famiglie italiane o straniere che non posseggono un alloggio e ora più che mai sono in gravi difficoltà economiche. Si tratta di applicare le norme vigenti per garantire un principio di equità sociale”. Lo ha dichiarato il consigliere regionale e commissario provinciale della Lega di Genova Alessio Piana.
Loano, Cambiamo con Toti va col PD?
Nella città del capogruppo regionale e coordinatore ligure di Cambiamo con Toti, Angelo Vaccarezza, il partito arancione potrebbe scegliere di andare col PD alle prossime elezioni.
Loano sta per andare al voto e la lista civica Nuova Grande Loano, a sostegno del candidato sindaco Giacomo Piccinini, potrebbe essere il banco di prova di una alleanza inedita tra il partito di Toti e il PD, visto che a sostenerla ci sono non solo spezzoni della maggioranza di Luigi Pignocca, il sindaco uscente fedelissimo di Vaccarezza, ma anche appunto il Partito Democratico di Enrico Letta.
A sparigliare le carte ci si è messo il sindaco di Alassio e coordinatore azzurro savonese, Marco Melgrati, che ha nominato commissario per Loano l'ex consigliere comunale forzista di lungo corso Giovanni Battista Cepollina. Una mossa con cui Forza Italia vuole confermare l'alleanza strategica con la Lega e la collocazione nel centrodestra. Si tratta di capire se Cambiamo anche a Loano sarà sulla stessa linea o preferirà cambiare.
Neonata abbandonata, Muzio: “Viva le culle per la vita. Siano sempre più valorizzate”.
“Viva la culla per la vita, che martedì sera a Genova ha accolto una neonata che la madre, per motivi che non conosciamo e che vanno comunque rispettati, aveva deciso di abbandonare. Come promotore in Regione Liguria di un’iniziativa finalizzata a valorizzare con un’adeguata campagna informativa la presenza di questi presìdi, desidero esprimere tutta la mia gioia per il fatto che una delle culle termiche attive sul territorio regionale, quella del Villa Scassi, abbia ospitato la piccola bimba, che ha così potuto ricevere pronta assistenza e accoglienza, con la garanzia per la madre della massima privacy e di una presa in carico adeguata della figlia”. È quanto dichiara il consigliere regionale Claudio Muzio, capogruppo di Forza Italia, che nello scorso mese di aprile aveva depositato una mozione per chiedere alla Giunta Toti di “porre in essere, nel quadro delle azioni di sostegno alla maternità e alle donne in gravidanza che si trovino in situazione di difficoltà economica, psicologica o sociale, una adeguata campagna informativa in merito alla possibilità del parto in anonimato garantita dalla legge e alla presenza delle ‘culle per la vita’ sul territorio ligure”.
“L’episodio di martedì – prosegue Muzio – conferma l’importanza delle culle per la vita e la necessità di farle conoscere e valorizzarle quanto più possibile, perché, come viene detto nel film Schindler’s List, ‘chi salva una vita salva il mondo intero’. Colgo l’occasione per ringraziare i Lions Club di Genova che nel 2008 hanno donato la culla, collocata in una zona riservata vicina alla cappella dell’ospedale Villa Scassi. Ringrazio altresì le associazioni che quotidianamente, con passione e dedizione, sono impegnate nella promozione di questi presìdi. Un grazie doveroso, infine, anche per Azzurro Donna Liguria e per la sua coordinatrice regionale, Alice Dotta, che ha posto questo tema alla mia attenzione”, conclude il capogruppo di Forza Italia in Regione.
Si allega il testo della mozione depositata dal consigliere Muzio in data 16 aprile 2021, la cui discussione in Aula è calendarizzata nell’attuale ordine del giorno.
Bogliasco, Anva Confesercenti chiede l'annullamento del mercato di Forte dei Marmi di domenica
Domenica 1° agosto a Bogliasco è previsto l'ennesimo mercatino di Forte dei Marmi contestato dalle associazioni degli operatori ambulanti: in particolare Anva Confesercenti Genova, attraverso il suo presidente Roberto Zattini, chiede ufficialmente al sindaco Gianluigi Brisca l'annullamento della fiera, rimarcando come, anche questa volta, sia stata disattesa la norma del Testo unico regionale del commercio in materia di manifestazioni straordinarie.
«È un film che si ripete, quello che ci vede messi di fronte al fatto compiuto senza essere stati preventivamente consultati - esordisce Zattini -. Se ci fosse stato chiesto un parere circa lo svolgimento di un evento fieristico straordinario a Bogliasco, infatti, non ci saremmo limitati a dare parere negativo ma avremo dato disponibilità ad organizzarlo noi stessi, coinvolgendo gli operatori del territorio e garantendo una qualità pari, se non superiore, a quella del cosiddetto consorzio di Forte dei Marmi».
«Giova infatti ricordare per l'ennesima volta - ribadisce il presidente Anva - come l'unico e originale mercato di Forte dei Marmi sia quello che ha luogo nella cittadina della Versilia ogni domenica e mercoledì, mentre quanti ne spendono il nome altrove lo fanno in maniera impropria, tanto dall'essere già stati più volte diffidati dallo stesso Comune toscano dall'abusare di tale brand. Al di là di questo, l'inosservanza di quanto previsto dal Testo unico regionale rappresenta una mancanza di rispetto inaccettabile per la nostra categoria che, più ancora di altre, ha dovuto fare i conti con le conseguenze dei vari lockdown e della crisi in cui versano le infrastrutture liguri. Ed è strano vedere un'amministazione locale che, per tutelare il proprio territorio, decide di coinvolgere operatori di altre regioni invece di valorizzare le tipicità e le professionalità che avrebbe già a disposizione».
«Speriamo poi - conclude Zattini - che in futuro ci possa essere maggiore sensibilità nei nostri confronti anche da parte dei colleghi esercenti in sede fissa di Bogliasco che, a quanto pare, avrebbero spinto per ospitare il consorzio di Forte dei Marmi: noi, infatti, non ci sogneremmo mai di piazzare i nostri banchi davanti ad un negozio, senza avere preventivamente concordato i tempi e le modalità di un mercato o una fiera mentre, a quanto pare, non c'è stata la stessa attenzione nei nostri confronti, in una guerra tra poveri che non giova alla comunità delle imprese liguri».
Entra nel vivo “Volta la carta-Progetto Deck”: un mazzo di carte per raggiungere i giovani
“Volta la carta - Deck” è il progetto vincitore del bando delle politiche socioeducative del Comune nell’ambito del Piano Integrato per il Centro storico Caruggi. Con un finanziamento di 75.000 euro, il progetto ha lo scopo di ideare e attuare percorsi educativi per i giovani che vivono nel Centro storico. Realizzato dalla Comunità Cooperativa sociale, Melograno, la Comunità di San Benedetto al porto e Agorà “Volta la carta – Deck” ha preso il via ad aprile e sta entrando nella fase operativa. Si è infatti conclusa la prima fase con le associazioni che hanno aderito al progetto che hanno presentato ieri sera, in piazza Don Gallo, una mappatura dei luoghi e delle abitudini dei circa 120 ragazzi che in questi mesi sono stati coinvolti.
A contribuire alla realizzazione della mappatura il sistema di networking che si è creato con le altre realtà di aggregazione del Centro Storico: il Circolo Vega, Street-Up, La Staffetta, La Salle, Il Ce.Sto, Il CSE Fata Carabina e con la collaborazione degli educatori del Centro Storico Ragazzi, oltre che con l’apporto dei gruppi Scout di zona, della Sportello di accoglienza della Caritas di Genova, il punto emergenza Prè e quello del progetto “Sulla strada” gestito dalla cooperativa la Comunità.
Il quadro emerso da questa mappatura ha messo in luce diverse criticità legate principalmente alla pandemia da Covid-19 che ha influenzato in maniera negativa sia le modalità di aggregazione – con i ragazzi che, per paura di essere segnalati per assembramento, si sono spostati sul territorio privilegiando luoghi più nascosti e periferici – e socializzazione sia le abitudini portando a un incremento del consumo di alcolici e sostanza stupefacenti.
Per catturare l’attenzione dei ragazzi, l’educativa di strada e la sua equipe ha studiato un mezzo che si avvicinasse al loro linguaggio: nasce così il “Progetto Deck”, uno strumento ad hoc che tradotto dall’inglese indica i mazzi di carte – come quelli di Dungeons & Dragons o Pokémon – utilizzati dai ragazzi stessi per giocare.
Come funziona Deck? Durante gli incontri tra gli educatori e i ragazzi, i primi potranno proporre di giocare alcune carte per far scoprire e attivare nuove risorse per la crescita sia individuale che di gruppo. Nel dettaglio, le carte sono: carte azione, carte opzione, carte evento, carte comunità, carte peer support e carte personaggio. Le carte personaggio, in particolare, permetteranno ai ragazzi di poter intraprendere percorsi di studio o di formazione al fianco dei professionisti che si sono messi a disposizione e che, al momento, sono i titolari di quattro attività tra via Prè e vico Santa Brigida. Di queste quattro – fotografa, ceramista, forno e libreria – due hanno partecipato e vinto il bando di assegnazione dei locali di proprietà comunali.
«La rigenerazione e rilancio del centro storico passa anche dai servizi alle persone, anche i più fragili – dice l’assessore al Centro Storico del Comune di Genova Paola Bordilli – e questa convinzione si è rafforzata ulteriormente con il prolungarsi dell’emergenza legata alla pandemia. Il “Progetto Deck” e la sua idea di educazione partecipata è un bell'esempio dell’importanza della sinergia e della collaborazione tra l'Ente Pubblico e le realtà che animano e vivono il territorio e che tra loro rafforzano ancora di più la collaborazione. La presenza nelle vie degli educatori, il lavoro di sinergia con i commercianti a piano strada e la collaborazione continua con le istituzioni devono essere sempre modelli di azione positivi e propositivi».
«Il “Progetto Deck” permette di realizzare processi educativi di estrema rilevanza: coinvolge i ragazzi, già provati dalle ripercussioni provocate dall'isolamento sociale causato dalla pandemia in processi attivi, dove i ragazzi sono chiamati "a fare" e agire in prima persona sviluppando processi di apprendimento che vanno ad accrescere l'autonomia e l'autorealizzazione – aggiunge Mario Baroni, consigliere delegato alle Politiche sociali –. Con questo progetto il Comune ribadisce l'attenzione alle comunità educante dove l’equipe di educatori professionisti, creata dalle sinergie del Terzo Settore, può creare progetti con le risorse locali del quartiere collaborando con i negozianti, gli artigiani e i servizi già presenti».
L’equipe di educativa di strada ha avuto modo di conoscere e collaborare anche con un’altra importante realtà che opera nel Centro Storico, ovvero il Portierato sociale di piazza Don Gallo.
Nella prossima fase del progetto la collaborazione verrà estesa anche ai plessi scolastici.
Convenzione Amt - Università Genova, a settembre trasporto pubblico urbano gratuito per le matricole
Diffondere tra i più giovani la cultura della mobilità sostenibile, incentivandoli a preferire i mezzi del trasporto pubblico a quelli privati per decongestionare il traffico cittadino e migliorare la qualità dell’aria, aumentando così l’efficienza e l’efficacia della mobilità urbana.
Sono i principali obiettivi della convenzione sottoscritta da Comune di Genova, AMT e Università di Genova, presentata questa mattina durante la conferenza stampa alla quale hanno partecipato l’assessore alla mobilità integrata e ai trasporti Matteo Campora, il presidente di AMT Marco Beltrami e il rettore dell’Università di Genova Federico Delfino.
Il progetto prevede numerose iniziative finalizzate a favorire l’utilizzo del trasporto pubblico fra i giovani e gli universitari in particolare.
A settembre, in concomitanza con l’inizio del nuovo anno accademico 2021/2022, le matricole dell’Università di Genova potranno fruire gratuitamente, tramite CityPass, dell’intero sistema di trasporto pubblico urbano genovese.
La seconda grande novità di quest’anno è rappresentata dall’abbassamento del prezzo dell’abbonamento annuale da 395 a 255 euro per tutti i giovani, e non solo gli studenti, compresi tra i 19 e i 25 anni. Un beneficio immediato per circa 3mila ragazzi e ragazze che, attualmente, pagavano la tariffa piena.
Infine, per abituare all’uso del servizio pubblico fin da piccoli, è prevista la gratuità per tutti i minori di 10 anni, eliminando l’anacronistico vincolo dell’1,15 metri di altezza.
Più in generale, Università di Genova e AMT collaboreranno per definire specifiche campagne di comunicazione fra gli studenti a favore del trasporto pubblico.
«Le agevolazioni tariffarie per l’utilizzo del trasporto pubblico locale da parte di giovani e studenti universitari – dichiara l’assessore alla mobilità integrata e ai trasporti Matteo Campora – sono una misura con cui l’Amministrazione, insieme ad AMT e Università di Genova, vuole lanciare un segnale importante nel quadro della strategia, portata avanti a livello locale, nazionale e internazionale, per la realizzazione di una vera transizione ecologica. Siamo convinti che la possibilità di accedere gratuitamente, o con una spesa inferiore, ai mezzi pubblici della nostra città, indurrà moltissimi ragazzi e ragazze a servirsene regolarmente, dando quindi un contributo molto importante nell’indirizzare la mobilità urbana della nostra città verso l’obiettivo di una maggiore sostenibilità ambientale».
«I giovani rappresentano un potenziale di fruizione del servizio pubblico ancora non pienamente sfruttato. Da tempo – spiega il presidente di AMT Marco Beltrami – abbiamo avviato campagne di comunicazione mirate e stavamo studiando possibili iniziative. Quanto presentiamo oggi, sviluppato con l’Università e ovviamente con il Comune, rappresenta un pacchetto di iniziative che crediamo possa fidelizzare chi già ci conosce e possa avvicinare chi ancora non utilizza il TPL. Sono particolarmente contento di essere riuscito a concretizzare proposte che mi stavano molto a cuore e su cui lavoravamo da tempo».
«L’accesso gratuito al sistema di trasporto pubblico urbano genovese rappresenta un elemento in più di attrattività del nostro Ateneo verso le potenziali matricole, da intendersi come studenti che si iscriveranno per la prima volta all’Università di Genova a un corso di laurea, di laurea magistrale o di dottorato – commenta il rettore dell’Università di Genova Federico Delfino –. Questa iniziativa, inoltre, è un ulteriore passo avanti nella direzione di Genova “città universitaria” e una testimonianza di partenariato costruttivo tra istituzioni per la promozione di politiche di sostenibilità e la creazione di ambienti favorevoli alla presenza di giovani».
Da sinistra: il rettore Federico Delfino, l'assessore Matteo Campora e il presidente Amt Marco Beltrami
Aeroporto di Genova, Ryanair annuncia sei nuove rotte
Ryanair, la compagnia aerea numero uno in Italia, ha annunciato il suo operativo per la ripresa da Genova, che conta 22 voli settimanali verso 9 destinazioni. L’operativo prevede una nuova rotta estiva per Malta a partire da agosto e 5 nuove rotte invernali per Brindisi, Bruxelles-Charleroi, Catania, Bucarest e Palermo.
Ryanair continua a ripristinare la connettività e a supportare la ripresa del turismo per l'Italia nei mercati europei limitrofi, mentre la campagna vaccinale prosegue con successo in tutta Europa. I passeggeri possono prenotare una meritata vacanza, volando con le tariffe più basse e con la possibilità di usufruire dell’offerta “Zero Supplemento Cambio Volo” nel caso in cui i loro piani dovessero subire modifiche.
I Bernini, la coppia di Recco che merita l’IGP
Sono nati prima i Bernini o la focaccia col formaggio di Recco? La focaccia, ovviamente!
Già a fine Ottocento la prelibata ricetta veniva cotta a legna nella piccola località del Golfo Paradiso. E, addirittura, si narra che fosse già presente sulle tavole degli antichi romani.
Ma da quando i coniugi Lucio e Daniela si occupano della promozione del consorzio più noto della Liguria, la focaccia col formaggio di Recco è nata di nuovo, mediaticamente parlando. E sì, perché adesso la conoscono proprio tutti, in tutto il mondo. Non a caso recentemente ha vinto il premio come cibo di strada più apprezzato.
Nulla però è arrivato per caso: il successo è frutto di un lungo e faticoso lavoro di oltre 30 anni, fatto di buon marketing e partecipazioni a fiere ed eventi internazionali.
Inoltre, è stato Lucio a scrivere il disciplinare per ottenere l’IGP (Indicazione Geografica Protetta), bollino che arriva nel 2015 dopo tante battaglie con l’Unione Europea e che adesso viene posto sulla focaccia dai ristoratori e focacciai di Recco. Un logo che si può mangiare: si tratta di un’ostia prodotta da un’azienda della provincia di Reggio Calabria che fornisce anche il Vaticano.
I Bernini, da non confondere con il Bernini scultore del Seicento, sono arrivati a Recco da fuori Liguria.
Lucio, di origine mantovane, nei primi anni Ottanta si trasferisce a Santa Margherita Ligure per gestire un hotel, La Vela.
A Pavia, Daniela guida con la zia un’azienda specializzata nella produzione di articoli promozionali.
I due si conoscono per lavoro, si sposano nel 1987 e nello stesso anno fondano una società di comunicazione, la Dimensione Riviera, specializzata nel marketing gastronomico.
A Recco capiscono subito che i due sono in gamba, così i ristoratori li chiamano per organizzare le prime serate gastronomiche. Nel 2005 nasce il Consorzio della focaccia. Sfornano un successo dietro l’altro. I gestori dei locali sono felicissimi. I sindaci pure. Recco diventa la capitale gastronomica della Liguria.
Lucio e Daniela riescono a trovare anche il tempo per mettere al mondo e crescere un figlio, Massimiliano, che da anni ormai li accompagna in questa bella avventura.
E’ una coppia affiatata e intercambiabile: entrambi conoscono benissimo la materia, entrambi sono bravissimi al microfono. Anche i cognomi sono intercambiabili, perché lei usa sempre quello del marito. Così il suo, Crosignani, lo conoscono in pochi.
Quella di Lucio e Daniela è una bellissima storia fatta di amore, impresa, tradizione e territorio.
Per questo i Bernini meritano l’IGP. Come la focaccia col formaggio di Recco.
Tavolo Pris e passaggio delle merci pericolose sulla linea sommergibile, Rossi: “Merito della Lega”
“La riunione pubblica con i cittadini dei quartieri di Certosa e del Campasso ha sicuramente portato al centro il confronto tra istituzioni e cittadinanza. Il sindaco, a differenza dei suoi predecessori, ci ha messo la faccia e l’apertura del tavolo del Pris con tutti gli interlocutori, grazie anche all'impegno del deputato Edoardo Rixi e della Lega, è sicuramente segno della voglia di ascoltare e recepire tutte le istanze di cittadini e comitati. Pannelli fonoassorbenti, copertura totale di tratti più vicini alle case devono andare di pari passo con le misure di riqualificazione dei quartieri sia con i progetti dell’architetto Boeri che con le opere necessarie per rivitalizzare il territorio. Un altro importante risultato è sicuramente il non passaggio dei treni pericolosi sulla tratta Campasso, al quale verrà preferita la linea sommergibile.
Su queste partite la Lega ha giocato e sta giocando un ruolo di ascolto e di elaborazione molto importante, che io, come consigliere comunale e in primis come residente del quartiere, sto portando avanti in prima persona con il territorio.
I punti di compensazione da me raccolti e condivisi con Rixi li ho fatti pervenire anche al sindaco e agli assessori competenti in modo da raggiungere tutti gli obbiettivi nell'interesse esclusivo della cittadinanza”. Lo dichiara in una nota Davide Rossi, vice capogruppo Lega al Comune di Genova.
Bilancio, Tosi e Ugolini (M5S): “Dalla sanità ennesima prova fallimentare di regione Liguria”
“La pronuncia della Corte dei Conti, ente a sé e certamente non politicizzato, continua a mettere in evidenza diverse criticità che anche noi come Gruppo abbiamo più volte affrontato nella passata legislatura. Prendiamo ad esempio la famosa operazione di cartolarizzazione immobiliare che riguarda Arte: secondo la magistratura, con la delibera di giunta regionale 634 del 2020 adottata a seguito del deposito della decisione di parifica relativa all'esercizio del 2019, Regione ha eluso l'obbligo del divieto di indebitamento per finanziare spese correnti e ha reiteratamente violato il principio di trasparenza sui bilanci pubblici. Il bilancio, come ricorda anche la Corte, è un bene pubblico funzionale a sintetizzare e rendere certe le scelte dell'Ente sia in ordine all'acquisizione delle entrate, sia all'individuazione degli interventi attuativi delle politiche pubbliche”.
Lo dichiarano il capogruppo regionale Fabio Tosi e il consigliere del M5S Paolo Ugolini nella relazione di minoranza letta oggi in Consiglio regionale. I pentastellati poi sottolineano: “Nella sua pronuncia, la sezione regionale di controllo della Corte dei Conti ha nuovamente bacchettato la Regione Liguria: in estrema sintesi, non è cambiato nulla rispetto al passato”.
“Entrando nel dettaglio, l’esercizio 2020 ancora una volta mette il dito nella piaga della Sanità - continuano -: poco attrattiva, presenta costantemente saldi negativi per quanto concerne la mobilità. Tradotto: i pazienti liguri si fanno curare altrove, con dispendio notevole di denari. E sono oltre 51 milioni di euro! Sono anni che denunciamo la fuga di pazienti verso altre regioni! La Procura ha dunque confermato quanto già espresso nelle precedenti requisitorie: il sistema sanitario ligure presenta costanti risultati economici negativi nonostante la Giunta abbia approvato un piano di efficientamento del servizio sanitario che dovrebbe garantire il pareggio nel 2022”.
“Di questo piano di efficientamento e dall'esame della documentazione che abbiamo potuto consultare – continuano - non si conoscono né gli obiettivi, né la loro quantificazione, né l’analisi degli scostamenti né l'impatto sulla erogazione del servizio. D'altro canto, sarebbe davvero poco auspicabile che il pareggio venisse raggiunto abbassando ulteriormente la qualità delle prestazioni, già di per sé non ottimali. Dalla lettura complessiva di tutti gli elementi a disposizione non si intravvede un’inversione di tendenza, sia per quanto concerne l'organizzazione del servizio – dove ancora, ad esempio, non si comprendono i reali benefici dell’istituzione di A.Li.Sa – sia per quanto concerne gli investimenti”.
“La magistratura ha poi messo sotto la lente sia il progetto del nuovo ospedale Galliera, sia quello del Felettino, l'eterna incompiuta della Regione Liguria. In particolare, preoccupa in merito a quest'ultimo progetto la mole considerevole di risorse pubbliche che verrebbe destinata alla costruzione del nosocomio spezzino”.
“Altro capitolo: le consulenze esterne. Le spese della società Liguria Ricerche sono state giudicate eccessive. Ombre poi sulle partecipazioni regionali: il procuratore ha evidenziato “il consistente disallineamento tra i debiti del bilancio di Filse per 275 milioni e l'importo degli attivi, che al 31 dicembre 2020 è di circa 4,6 milioni”, e contestualmente sottolineato che dovrebbe essere posta maggior attenzione alla modalità di spesa del denaro affidato a Filse, così come alla verifica delle risorse e del loro utilizzo. Morale: suggerita maggiore trasparenza nella gestione dei fondi”.
“L’esercizio 2020 è fallimentare, benché oggi in Aula la maggioranza abbia snocciolato cifre e si sia data pacche sulle spalle. La realtà purtroppo è un'altra: senza un bilancio positivo della Sanità, che rappresenta l’80% della spesa ed è il primo e più importante servizio da erogare ai cittadini, l’esercizio non può essere considerato “sostanzialmente” equilibrato, ma solo innegabilmente fallimentare”, concludono Tosi e Ugolini.