Skin ADV

Notizie

Fondazione San Paolo, presentati progetti e strategie per il 2022

Super User 26 Gennaio 2022 715 Visite

Francesco Profumo, Presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo, ha presentato oggi, insieme al Segretario Generale Alberto Anfossi, la strategia e alcuni progetti significativi per il 2022, in linea con il Piano Strategico Pluriennale 2021-2024.

La presentazione di oggi è stata il racconto di una passeggiata nei nostri territori, in sei tappe, che rappresentano le trasversalità sulle quali si basa la strategia della Fondazione. Tappe simbolo del nostro approccio multidimensionale ed esempi di progetti e processi replicabili sui nostri territori di riferimento e scalabili a livello nazionale: wellbeing, come concetto olistico della salute delle persone e delle comunità; saperi, come un processo di apprendimento continuo di ogni persona, durante tutto il corso della vita; opportunità, come creazione di condizioni di accesso all’inclusione e all’accompagnamento delle persone più vulnerabili; svolta green, che si concentra sull’ambiente naturale e antropico, da conservare e rigenerare; innovazione e digitale, come dimensioni creative e trasformative trasversali delle organizzazioni e geografie, come valorizzazione delle specificità, delle diversità, e delle interconnessioni dei territori.

“Quest’anno festeggiamo il trentennale delle Fondazioni e il prossimo la Compagnia di San Paolo compirà 460 anni. Sono abbastanza per farci dire che ogni grande passaggio della storia, anche il più impegnativo e spiazzante, come è la pandemia, richiede la capacità di reiventarsi. È quello che stiamo facendo rimanendo fedeli alla nostra missione: le persone e il bene comune.” – ha dichiarato Francesco Profumo, Presidente della Fondazione – “La Compagnia di San Paolo ha colto l’opportunità scritta in questa svolta storica: ecco perché il nostro Piano Strategico, presentato un anno fa, ha scelto di innovare profondamente e farlo in coerenza con uno sforzo collettivo, che da Bruxelles, a Roma, fino a Torino richiede la capacità di allinearsi e lavorare insieme. È il tempo dei costruttori: dai titoli ai cantieri è stato il mantra della Compagnia nel 2021”.

La Fondazione Compagnia di San Paolo, attraverso il Piano Strategico 2021-2024 aveva già annunciato che avrebbe impostato la propria azione alla luce di una ripartenza, o meglio di una partenza verso qualcosa di nuovo, sintetizzabile nel binomio innovazione ed educazione, intesi come fattori chiave per costruire il futuro. Sono grandi sfide, fortemente intrecciate: - “Non c’è innovazione che non sia, prima di tutto, innovazione nell’operare delle donne e degli uomini: digitalizzazione e transizione verde sono opportunità straordinarie, ma la qualità del cambiamento che realizzeremo dipenderà innanzitutto dalla nostra capacità di trovare nuovi equilibri e nuovi slanci, come persone e come comunità, in armonia con queste importanti trasformazioni.” – ha continuato il Presidente Profumo – “E poi c’è la priorità numero uno del Paese, l’educazione, che parte dai più piccoli, ma che coinvolge tutti, perché tutti siamo chiamati a non smettere mai di imparare. Questa è la prima condizione perché questi processi siano condivisi e producano più opportunità per il nostro Paese. Dobbiamo scommettere sulle migliori energie, ad esempio quelle espresse dalle realtà giovanili del sociale, che mirano a trovare un punto di equilibrio tra innovazione e coesione. E dobbiamo coniugare intelligenza e impegno, che vuol dire anche impegno e fatica, con la capacità di guardare le cose con occhi nuovi”.

Questo agire è reso possibile grazie a una attenta gestione del patrimonio e delle risorse, che ha l’obiettivo di garantire la solidarietà intergenerazionale aumentando il valore reale del patrimonio a beneficio delle future generazioni. “L’obiettivo della politica di investimento della Fondazione è di supportare in modo programmabile e sostenibile l’attività istituzionale, la missione dell’ente, preservando, anzi accrescendo, nel contempo, il valore reale del patrimonio nel lungo termine” – ha dichiarato Alberto Anfossi, Segretario Generale della Fondazione Compagnia di San Paolo.  “L’anno scorso abbiamo annunciato un assesment del nostro portafoglio in ottica ESG e quest’anno possiamo dire di aver realizzato questo lavoro avendo definito, approvato e messo in atto una politica di investimento responsabile.”

“L’ottima diversificazione degli investimenti” – continua il Segretario Anfossi – “come avvenuto nel 2020, in un contesto di zero dividendi dalle partecipazioni bancarie e come è accaduto nuovamente nel 2021 in condizioni di mercato favorevoli - ci consente non solo di tornare ad alimentare il Fondo di stabilizzazione delle erogazioni con circa 25 milioni di euro - con l'obiettivo di tornare al valore pre 2020 di 360 milioni di euro già entro la fine dell’anno - ma anche di confermare la leva erogativa di 500 milioni di euro sul quadriennio 2021-2024, a supporto della realizzazione degli obiettivi della Fondazione. Nel Piano strategico parlavamo di due velocità, con l’intenzione di differenziare gli stanziamenti ordinari da quelli strategici. Ecco, oggi siamo in grado di stanziare ulteriori 100 milioni di euro per gli interventi strategici nel quadriennio che verranno utilizzati prioritariamente a sostegno delle 6 trasversalità, cardine della nostra azione strategica. Con questi presupposti, possiamo fissare valore complessivo delle erogazioni per il 2022 a 155 milioni di euro, dei quali almeno 35 milioni di tipo esplicitamente strategico, collegati cioè alle trasversalità già citate prima e finalizzati ad abilitare processi di rafforzamento strutturale dei beneficiari all’insegna della sostenibilità, dell’autonomia e dell’innovazione. Aggiungendo a questi gli importi previsti per i Fondi per il Volontariato e il Fondo per le iniziative comuni delle Fondazioni possiamo preventivare un impegno complessivo di 161 milioni di euro nel 2022”.

Rispetto alle erogazioni, è da evidenziare anche che il loro grado di rigidità è costantemente diminuito negli ultimi anni, rendendo la Fondazione maggiormente in grado di rispondere alle esigenze emergenti dal territorio anche in corso d’anno; parallelamente sono progressivamente aumentate le risorse messe a bando, incrementando il percorso che la Compagnia di San Paolo ha attivato verso l’apertura e la valutazione comparativa.

 

Il Patrimonio
Il patrimonio della Compagnia al 31/12/2021, valutato a prezzi di mercato correnti, ammontava a 7,9 miliardi di euro.
La componente strategica valeva circa 3,34 miliardi, dei quali 2,7 miliardi rappresentato dalla partecipazione in Intesa Sanpaolo. La componente diversificata valeva circa 4,35 miliardi di euro.

 

Nel corso del 2021, il Consiglio Generale ha approvato, in collaborazione con il nostro asset manager Fondaco Sgr una nuova politica di investimento responsabile relativa al portafoglio diversificato, dunque agli investimenti in strumenti quotati, in conformità ai criteri ESG e allineati ad alcuni SDG’S, ritenendo infatti che i fattori ambientali, sociali e di buon governo (ESG) abbiano un effetto importante sulla performance a lungo termine degli investimenti.

Le erogazioni

Per il 2022 la quota base delle erogazioni ammonta a 120 milioni di euro ai quali sommare la componente strategica pari a 35 milioni a supporto delle trasversalità individuate nel Piano strategico della Fondazione (e finalizzati ad abilitare processi di rafforzamento strutturale dei beneficiari all’insegna della sostenibilità, dell’autonomia e dell’innovazione), per un totale di 155 milioni di euro. A questi vanno aggiunti 5,4 milioni di euro per i Fondi Speciali per il Volontariato e quasi 500 mila euro per il Fondo nazionale per iniziative comuni delle Fondazioni.

Il totale complessivo per l’anno 2022 ammonta a 161 milioni di euro.

La quota base delle erogazioni sarà così suddivisa: Obiettivo Cultura 32,7 mln di euro; Obiettivo Persone 46,5 milioni di euro; Obiettivo Pianeta 39,5 milioni di euro, il budget della Direzione Pianificazione, Studi e valutazione ammonta a 1,3 milioni di euro.

Shoah, Buccilli: “In Europa l'antisemitismo resta un problema insoluto”

Super User 26 Gennaio 2022 962 Visite

Il 27 gennaio 1945 le truppe dell'Armata Rossa varcarono i cancelli di Auschwitz, l'epicentro del sistema di distruzione del popolo ebraico attuato dalla Germania nazista.

Furono liberati 2.819 prigionieri, 180 dei quali erano bambini: un piccolo numero se raffrontato a più di un milione di persone che persero la vita nel famigerato lager di Auschwitz.

Solo negli anni a seguire l'Europa prese coscienza delle reali proporzioni della Shoah, con sei milioni di ebrei uccisi.

La memoria di quanto accaduto è un dovere e allo stesso tempo l'opportunità per interrogarci sul presente.

In Europa l'antisemitismo resta un problema insoluto. Lo dimostrano i numerosi fatti di cronaca, più o meno recenti e di differente gravità: gli attacchi alle scuole ebraiche e ai musei dove è custodita la cultura sionista, la profanazione delle tombe all'interno dei luoghi di pietà, gli insulti di matrice xenofoba e le minacce via social. 

Dal 2015 a oggi oltre 5 mila ebrei francesi hanno scelto di tornare in Israele. Circa 15 mila sono gli ebrei che hanno lasciato altri paesi europei per raggiungere il continente americano o Israele.

La ripresa della diaspora del popolo ebraico non può essere ignorata e, anzi, deve rappresentare il motivo di un'attenta ed esigente riflessione. 

C'è bisogno di legare la memoria della Shoah alla realtà del nostro tempo per comprendere come l'antisemitismo e più in generale il razzismo siano stati gli elementi di una catastrofe immane e come oggi occorra ritrovare le fondamenta di una società nella quale tutti possano vivere nel pieno rispetto dei loro diritti.

Politiche lungimiranti, un'informazione corretta, il coinvolgimento dei leader religiosi in una rete di incontro e di dialogo, l'attenzione alle periferie e ai bisogni legittimi che esprimono: sono solo alcuni dei temi che mantengono intatta la loro cogente attualità.

La pluralità, elemento ineludibile della società contemporanea, può evolversi nel conflitto o, al contrario, essere il fondamento di una civiltà basata sulla convivenza.

Era il sogno che nel 1986, ad Assisi, l'amatissimo e mai dimenticato Giovanni Paolo II consegnò al mondo e che oggi rappresenta per l'Europa dei popoli la via da percorrere: una cultura del reciproco riconoscimento e della convivenza nella pace, il rispetto delle differenti identità, la ricerca armonica del bene comune, l'accoglienza di chiunque scappi da guerre e da fame.

Gian Luca Buccilli
Capogruppo di Civica nel Consiglio comunale di Recco

AIRC: tornano in piazza arance, marmellata e miele

Super User 26 Gennaio 2022 859 Visite

Sabato 29 gennaio, le ‘arance della salute’ tornano in piazza per sensibilizzare i cittadini sull’importanza della prevenzione dei tumori attraverso abitudini di vita salutari, a partire dalla sana alimentazione.

Insieme alle reticelle, ai vasetti di marmellata d’arancia e di miele millefiori, viene offerta una speciale guida che propone sane e gustose ricette a base d’arancia, firmate da Chef in Camicia, Gnambox e Singerfood, e un approfondimento sulla dieta vegetariana.

Si tratta inoltre del primo appuntamento dell’anno per raccogliere nuovi fondi e dare continuità alla ricerca sul cancro.

Per trovare le piazze più vicine alla propria residenza si può andare sul sito AIRC .

Fondazione AIRC inoltre si conferma il motore della ricerca sul cancro in Italia ed annuncia l’investimento di oltre 136 milioni di euro nel 2022 per sostenere l’attività degli scienziati nella lotta al cancro. Una cifra importante resa possibile dalla generosità dei 4,5 milioni di donatori e dal lavoro dei 20.000 volontari che scendono nelle piazze per promuovere le nostre campagne di raccolta fondi.

Sinagoga di via Bertora, posate quattro pietre di inciampo intitolate alla famiglia Polacco

Super User 25 Gennaio 2022 956 Visite

Albino, Linda, Carlo e Roberto. La famiglia Polacco nel 1943 viveva accanto alla sinagoga di via Giovanni Bertora, della quale Albino era custode. E proprio nel suo ruolo di custode che Albino, suo malgrado, fu costretto sotto la minaccia dei nazisti di uccidere i suoi figli, a telefonare a tutti gli ebrei per radunarli alla sinagoga. La retata del 3 novembre del 1943 cominciò così, con un uomo costretto a fare l’impensabile per difendere i suoi figli. Un gesto che però non servì a salvare la vita né alla famiglia Polacco né agli altri 20 ebrei deportati nei campi di concentramento.

Le quattro pietre di inciampo che la Comunità ebraica di Genova ha posizionato questa mattina accanto alla sinagoga sono dedicate proprio a loro, ad Albino, Linda, Carlo e Roberto: «È importante ricordare i nomi delle persone ed entrare in una memoria più approfondita – dice il rabbino capo Rav Giuseppe Momigliano – e si sente la necessità non solo di ricordare, ma di cercare anche di conoscere, comprendere e utilizzare la memoria nel modo giusto. Oggi ci sono tanti travisamenti della memoria e penso che questi momenti in cui si ricordano le vittime siano momenti che lasciano una traccia importante».

«Io voglio ringraziare la comunità ebraica perché ci tiene sempre “svegli”», dice il sindaco Marco Bucci, che poi spiega: «Talvolta ci si addormenta nel vero senso della parola, cioè dimentichiamo e questo è sbagliato. Bisogna sempre ricordare e la memoria è un punto fondamentale per progettare il nostro futuro. Senza futuro non c’è memoria e questa frase riassume tutto quello che vogliamo fare, quello che vogliamo ricordare e quello dobbiamo avere ben presente e mi rivolgo soprattutto ai ragazzi. Non vogliamo che ci siano più situazioni di discriminazioni e non vogliamo più che ci siano da ricordare cose che non vanno bene: dobbiamo ricordare quanto accaduto per far sì che i nostri progetti per il futuro siano giusti ed equilibrati, ricordandoci che la mia libertà personale finisce dove inizia quella degli altri e che occorre avere una convivenza civile ai massimi livelli».

Alla cerimonia, che si è svolta questa mattina sul piazzale davanti alla sinagoga, presente anche il presidente della Comunità ebraica genovese Ariel Dello Strologo: «Era il momento di mettere una pietra di inciampo vicino alla sinagoga. La storia della famiglia Polacco e degli altri ebrei deportati rileva momenti di grande tristezza e di cattiveria dell’uomo, ma evidenzia anche grande eroismo. È la storia di uomini e di donne, la storia di persone che decidono da che parte stare: se stare dalla parte buona dell’umanità o dall’altra parte, anche solo girando la testa. La Shoah parla dei rapporti tra le persone e può diventare la nostra storia comune di tutti i giorni: possiamo fare tutti un piccolo gesto di responsabilità».

I bambini della famiglia Polacco frequentarono la scuola De scalzo, oggi intitolata anche a loro e che all’epoca delle leggi razziali ospitava i bambini ebrei soltanto al pomeriggio, espulsi ormai da ogni attività che li immischiasse con bambini non ebrei.

Alla cerimonia ha presenziato anche la console generale tedesca Ingrid Jung e gli studenti della scuola De Scalzo Polacco.

Pandemia, Toti: “Curva dei contagi non cresce più, servono nuove regole per le regioni”

Super User 25 Gennaio 2022 589 Visite

“Ammontano a 33.453 le prime dosi somministrate in Liguria dal 1° gennaio a oggi, mentre le terze dal 1° gennaio ad oggi dosi ammontano a 254.231. Per quanto riguarda la fascia 5 – 11 anni sono 22.967 le prenotazioni effettuate per la prima dose a partire dal 13 dicembre 2021 e 16.279 le vaccinazioni con prima dose effettuate, a partire dal 16 dicembre su una platea di 78.000 ragazzi dai 5 agli 11 anni residenti in Liguria. Numeri importanti, segno del grande lavoro dei nostri professionisti”. Lo ha detto il presidente di Regione Liguria e assessore alla sanità Giovanni Toti, facendo il punto sui vaccini e sul Covid, dopo l’incontro con gli altri governatori e il presidente della Conferenza delle Regioni Fedriga oggi a Roma in cui è stata ribadita la necessità di rivedere il sistema dei colori delle regioni e della divisione in zone, non più coerenti con la situazione attuale della pandemia, così come la necessità di rivedere il conteggio dei positivi tra i ricoverati.

Intanto oggi ammontano a 7.169 i nuovi positivi in Liguria su un totale di 45.057 tamponi tra molecolari e antigenici. Sul totale dei positivi 915 sono nella Asl 1 Imperiese, 1.128 nella Asl 2 Savonese, 3.405 nella Asl 3 Genovese, 760 in Asl 4 e 907 nella Asl 5 Spezzina. Sono 802 gli ospedalizzati, in aumento di 28 unità rispetto al giorno precedente, stabili le terapie intensive a quota 39.

“Il quadro epidemiologico conferma quello che è stato evidenziato negli ultimi giorni con la curva dei contagi che ha interrotto la fase di crescita da alcuni giorni – spiega Filippo Ansaldi, direttore generale di Alisa - Il dato più rilevante è ancora quello che emerge dalla pressione ospedaliera che conferma un quadro stazionario. Il numero dei ricoveri ha subito, in termini numerici, un aumento nelle ultime 24 ore in conseguenza di un cluster di 14 casi rilevato nel reparto di Ortopedia all’Ospedale di Pietra Ligure. E un altro più contenuto di 4 casi in Medicina al San Paolo di Savona. Ma si tratta di persone ricoverate per altre patologie risultate positive al Sars-Cov2”.

Questa sera prevista apertura straordinaria dalle 20 alle 24 per gli over 12, dell’hub di San Benigno e dalle 18.30 alle 24 della Sala Chiamata del Porto e a San Benigno, dove, su prenotazione, è possibile effettuare la terza dose. Quarta e ultima apertura straordinaria, negli stessi hub, in programma giovedì 27 gennaio.

Sicurezza stradale, Pirondini e Giordano (M5S): “Serve un piano per tutelare l'incolumità dei pedoni”

Super User 25 Gennaio 2022 895 Visite

“Genova continua a essere città insicura per chi attraversa le strisce pedonali. È ormai evidente, dopo le ultime tragiche notizie (pensiamo ad esempio al ventenne che ha perso la vita sulle strisce in via Casoni), che l'azione introdotta dall’amministrazione sia insufficiente a tutelare l'incolumità pubblica. Gli attraversamenti sono e restano scarsamente illuminati, molto spesso non segnalati e con strisce non tracciate o sbiadite nel tempo”.

Lo ha dichiarato il consigliere comunale del M5S Genova Stefano Giordano, che poi ricorda: “In cinque anni, gli incidenti stradali con conseguenze per i pedoni sono aumentati. Anziché introdurre azioni concrete per tutelare la sicurezza di chi va a piedi magari adottando sistemi di illuminazione a led come avviene in altre città (vedi Roma), si è preferito investire in apparecchi che monitorano e sanzionano gli automobilisti. Intendiamoci: sanzionare chi sbaglia è giusto, ma a questa azione va poi sposato un piano di investimenti per accrescere la sicurezza”.

In merito agli incassi derivanti dalle multe elevate nel 2021, il capogruppo comunale Luca Pirondini ha chiesto la relativa rendicontazione.

“Abbiamo chiesto all’assessore competente – ha infatti detto il capogruppo - come la civica amministrazione ha speso o spenderà gli incassi e se nello specifico se vengono rispettate le norme vigenti che ne prevedono l’utilizzo. La normativa vigente dice ad esempio che il 50% dei soldi provenienti dalle multe deve essere utilizzato anche per interventi manutenzione stradale e sicurezza per i cittadini. L’assessore si è impegnato a consegnarci la documentazione richiesta: valuteremo al momento opportuno quanto è stato fatto nell'interesse dei genovesi”.

Peste suina, Angelo Ferrari nominato commissario per la gestione dell’emergenza

Super User 25 Gennaio 2022 634 Visite

Al termine dell’incontro che si è svolto questa mattina a Roma tra il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, il vice presidente Alessandro Piana, il ministro della Salute Roberto Speranza e quello delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli è stato nominato commissario per la gestione per l’emergenza della peste suina Angelo Ferrari, direttore dell’Istituto sperimentale Zooprofilattico di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta. Durante l’incontro Regione Liguria ha chiesto ai ministri di sostenere adeguatamente gli allevatori ed evitare che i danni conseguenti all’emergenza della peste suina colpiscano a catena tutta la filiera e l’entroterra.

“E’ stato un incontro costruttivo – ha spiegato il presidente Giovanni Toti - con la nomina di una commissario che si occuperà di gestire l’emergenza per conto delle Regioni e del Governo. Abbiamo anche chiesto un pacchetto di ristori per le nostre categorie, nella speranza di poter arginare il problema e di riaprire al più presto un pezzo importante del nostro territorio”.

“Si incomincia a delineare una mappatura precisa del focolaio in attesa di un quadro definitivo che attendiamo a breve – ha aggiunto il vice presidente con delega all’Allevamento Alessandro Piana -, sperando di limitare ulteriormente la zona critica, per poi procedere con gli abbattimenti selettivi che si rendono necessari e svincolare possibilmente dalle limitazioni ministeriali parte degli areali. Occorre iniziare quanto prima con il sostegno dei danni diretti ed indiretti subiti dagli allevatori del comparto suinicolo”. Sulla base degli ultimi dati disponibili sono sette i casi positivi dall’inizio del monitoraggio: 1 a Isola del Cantone, 2 a Ronco Scrivia, 3 a Campo Ligure e 1 a Rossiglione.

“Si tratta di un segnale doveroso per il tessuto imprenditoriale fortemente voluto dal presidente Toti e dal sottoscritto – conclude il vice presidente Piana – per dare una risposta concreta al blocco delle attività con lo svuotamento degli allevamenti presenti nelle aree colpite e per consentire agli allevatori una pianificazione sui prossimi mesi. Solo gestendo con prudenza la criticità potremo scongiurare il passaggio dell’epidemia dalla fauna selvatica agli allevamenti tutelando il made in Italy, da sempre sinonimo di eccellenza e garanzia sanitaria. Quello che abbiamo voluto rappresentare a Roma è tutto il territorio a 360 gradi dalle strutture di ricettività alle associazioni, dallo sport all’ outdoor, fino ad arrivare alle guide ambientali ed escursionistiche. Dal Ministero sono arrivate decise rassicurazioni, con i fondi stanziati a supporto del Paese che seguiranno l’evolversi della situazione. In particolare ho richiesto, di concerto con le Associazioni agricole del territorio, i portatori di interesse e il Sistema Camerale, di prevedere sospensioni dei pagamenti fiscali e previdenziali per le imprese della filiera presenti nei Comuni della zona rossa oltre ad opportune rinegoziazioni dei mutui”.

Angelo Ferrari fra Giovanni Toti e Alberto Cirio

Coronavirus, Toti: “Conteggio malati e sistema dei colori appartengono al passato, necessarie modifiche”

Super User 25 Gennaio 2022 576 Visite

 

“Oggi abbiamo ribadito che il sistema del conteggio dei malati Covid, che tiene conto anche di coloro che risultano positivi ma ricoverati per altre patologie, come il sistema dei colori delle regioni quello del sistema del tracciamento sono tutte cose che appartengono al passato: non sono più coerenti con la situazione della pandemia oggi e pertanto vanno modificate e vanno modificate in fretta”. Così il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti dopo la riunione con gli altri presidenti di Regione a Roma.

“Ci siamo poi soffermati – aggiunge Toti - sul tema del finanziamento alle regioni, perché è evidente, lo abbiamo detto più volte, che i costi gestiti dalle regioni per affrontare e dare risposte alla pandemia non sono minimamente considerati nel quadro economico del Governo, e questo può avere effetti devastanti sui cittadini”.

“È necessario poi, nell’applicazione del PNRR, ripensare ai contratti della medicina del territorio in modo che possano essere resi coerenti con quello che andiamo a sviluppare - spiega Toti – Questo significa inserire sempre di più i medici di medicina generale nel contesto dello sforzo sanitario pubblico. Inoltre occorre programmare meglio il futuro, aprendo il numero chiuso delle università di medicina, che ormai è un tappo vero e proprio alla programmazione delle nuove assunzioni sanitarie”.

“Abbiamo chiesto modifiche anche per quanto riguarda le scuole - conclude Toti - nell’ottica di semplificare il sistema, che deve funzionare in modo semplice: i sintomatici stanno a casa, tutti gli altri continuano con la lor vita, specie se vaccinati”.

Recco raccoglie la sfida di Euroflora, Gandolfo: “E’ una grande opportunità per la nostra città”

Super User 25 Gennaio 2022 718 Visite

Dopo il rinvio del 2021 dovuto all'emergenza Covid, Euroflora torna nei Parchi di Nervi dal 23 aprile all'8 maggio. Il Comune di Recco sarà presente, per la prima volta in partnership, in questa dodicesima edizione.
"Euroflora è una grande opportunità per la nostra città per diffondere e far conoscere le peculiarità e le eccellenze del nostro territorio - lo ricorda il sindaco Carlo Gandolfo - la kermesse che approda nei Parchi di Nervi richiamerà nei quindici giorni dell'evento migliaia di turisti. Il nostro territorio sarà preparato e accogliente".

La manifestazione si svilupperà su una superficie di oltre 8 ettari di giardini affacciati sulla scogliera e nei tre Musei – Wolfsoniana, Galleria d’Arte Moderna, Raccolte Frugone – le cui collezioni faranno da scenario a magnifiche composizioni floreali.

Da domenica 23 gennaio sarà possibile acquistare i biglietti sul sito della manifestazione www.euroflora.genova.it , il numero chiuso giornaliero servirà a garantire al pubblico una visita di qualità e standard di sicurezza elevati.

Nell'edizione 2018 la manifestazione, durante le due settimane di apertura, ha contato 246.095 biglietti venduti al pubblico.

Piano di ammodernamento della rete autostradale, riunito il tavolo regionale economico

Super User 25 Gennaio 2022 582 Visite

Retroattività degli indennizzi del cashback autostradale e comunicazione continua sulle tratte oggetto di cantierizzazione. È l'impegno preso da Aspi, durante la riunione periodica del tavolo tecnico istituzionalizzato dall'assessorato allo sviluppo economico di Regione Liguria, per risolvere le criticità che hanno visto gli autotrasportatori, nelle prime settimane di attivazione del servizio nazionale, in difficoltà nell’ottenimento dei rimborsi dovuti.

"Il confronto, che convochiamo periodicamente con Aspi e le categorie economiche, nasce proprio per dar voce alle imprese territoriali, in modo da attenuare, quanto più possibile, i danni economici dovuti alle cantierizzazioni - spiega l'assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti - I tecnici di Autostrade per l'Italia hanno spiegato che per far partire i rimborsi agli autotrasportatori iscritti ai consorzi era prima necessario attivare accordi con telepass e le altre società di gestione similari. Adesso che la soluzione è in fase di implementazione, a breve riceveranno comunicazione su come aderire al servizio cashback di Free To X e verrà garantita la retroattività delle pratiche di rimborso sin dal 15 settembre 2021. Per quanto riguarda invece gli autotrasportatori indipendenti, cioè titolari in prima persona di propri contratti di telepedaggio, hanno già cominciato ad aderire e quindi già oggi stanno ricevendo comunicazione dei rimborsi maturati".

"Inoltre - aggiunge Benveduti - Aspi ha informato che intensificherà, tramite il proprio canale Telegram dedicato alla Liguria, la comunicazione delle tratte coinvolte negli interventi di cantierizzazione, per agevolare una diffusione sempre più capillare sul territorio e limitare quanto più possibile i disagi".

Il cashback sarà erogato esclusivamente in caso di ritardi generati da cantieri per lavori sulla rete di Autostrade per l’Italia che influiscono sulla regolarità dei transiti a causa della riduzione delle corsie originariamente disponibili (esclusa la corsia di emergenza) e potrà essere riconosciuto già per itinerari brevi, a partire da 15 minuti di ritardo, consentendo l’accesso a rimborsi dal 25% al 100% del pedaggio, sulla base del tempo effettivo di viaggio e sulla lunghezza del percorso effettuato.

 

In particolare, il cashback sarà valido per le seguenti tipologie di transiti su:

- percorsi con ingresso e uscita su rete ASPI;

- percorsi con ingresso su rete ASPI e uscita su altra concessionaria;

- percorsi con ingresso su altra concessionaria e uscita su rete ASPI;

- percorsi con ingresso e uscita su altra concessionaria, con attraversamento su rete ASPI.

 

Non rientrano nell’iniziativa i ritardi non legati alle attività del concessionario, di natura imprevedibile come: traffico intenso, incidenti, eventi meteo, manifestazioni, o qualunque altra motivazione non connessa al piano di lavori per l’ammodernamento delle infrastrutture autostradali.

"Certamente questo non è un risarcimento per tutti i danni economici subiti, ma la dimostrazione di come l’operatività del tavolo regionale possa portare alla risoluzione di parte dei problemi" conclude Benveduti.

Cornigliano, inaugurato il campo sportivo Italo Ferrando

Super User 24 Gennaio 2022 1016 Visite

Nuovo look per il campo sportivo “Italo Ferrando”, nel quartiere di Cornigliano, inaugurato questo pomeriggio a conclusione dei lavori di restyling iniziati il 29 luglio 2021.

Gli interventi sono stati realizzati grazie a una spesa di 500mila euro, provenienti dal fondo “Sport e periferie” attraverso il quale sono stati ristrutturati e ammodernati vari impianti sportivi della città.

«Da anni il quartiere e le società sportive attendevano questo intervento che siamo soddisfatti di averlo portato a termine – commenta il sindaco di Genova Marco Bucci –. Oggi Cornigliano può contare su un campo da gioco totalmente rinnovato, con attrezzature e illuminazione di ultima generazione. Il sostegno allo sport è un fattore fondamentale per lo sviluppo della città, per l'attività sportiva e motoria dei giovani e meno giovani e anche spazio di aggregazione sociale: questo restyling ne è la dimostrazione. In bocca al lupo a tutti i ragazzi che potranno giocare e allenarsi in sicurezza nel nuovo campo sportivo inseguendo la propria passione».

Le opere hanno comportato il totale rifacimento del manto erboso artificiale e la manutenzione straordinaria del fondo del terreno di gioco con un nuovo sistema di drenaggio e irrigazione. «Per quanto riguarda i lavori complementari – precisa Pietro Piciocchi, assessore ai lavori pubblici – sono state sostituite le recinzioni e le attrezzature sportive (porte e panchine); inoltre, è stato rinnovato l’impianto di illuminazione grazie all’installazione di nuovi proiettori Led. L’impianto diventa così più funzionale e sicuro per tutti gli atleti, e non solo, che regolarmente ne fruiscono».

Oltre all’“Italo Ferrando” di Cornigliano, rientrano nel finanziamento complessivo di 2,5 milioni di euro le ristrutturazioni di varie strutture sportive della città come i campi a 11 “Giuseppe Piccardo” di Borzoli e “Mauro Morgavi” di Sampierdarena, e il campo a 7 “Via dell’Acciaio” di Cornigliano.

«Esprimo grande soddisfazione per aver portato a termine un intervento che era atteso da anni, essendo il campo sportivo “Ferrando” riferimento per numerose società calcistiche – evidenzia Stefano Anzalone, consigliere ai rapporti con le società sportive del Comune di Genova –. Grazie a una proficua collaborazione con il Coni, sono state realizzate opere di messa in sicurezza e ammodernamento che rendono la struttura ancora più funzionale all’utilizzo da parte della squadre dilettantistiche e non solo».

L’impianto sportivo di Cornigliano è di proprietà del Comune di Genova e ospita partite casalinghe e allenamenti dell’Asd Via dell’Acciaio Fc, Asd Campi, Asd Coronata S. Michele, Us Federico Ozanam 1910, Asd Football Genova Calcio e Asd Gso Corniglianese 2013.

Vaccini, Toti: “Dal 1° gennaio oltre 32mila prime dosi somministrate in Liguria”

Super User 24 Gennaio 2022 556 Visite

 

“In Liguria la campagna vaccinale continua a far registrare numeri importanti. Dall’inizio dell’anno sono oltre 32mila le prime dosi somministrate, mentre le terze sono più di 241mila solo dal 1° al 23 gennaio”.

Così il presidente e assessore alla Sanità di Regione Liguria Giovanni Toti.

Per quanto riguarda la fascia tra i 5 e gli 11 anni i prenotati totali sono 22.968 e i vaccinati 15.915.

“Nell’ultima settimana in Liguria – aggiunge Toti - sono state somministrate una media di oltre 14mila vaccini al giorno, e abbiamo superato la soglia delle 700.000 dosi aggiuntive somministrate. La campagna vaccinale quindi va avanti senza sosta, e oggi registriamo un calo dei ricoverati negli ospedali della Liguria: sono infatti 774, 15 in meno di ieri. Sono 39 invece le persone ricoverate in terapia intensiva. Di questi, 24 non sono vaccinati e 15 vaccinati con comorbidità o ospedalizzati per patologie Covid correlate, a dimostrazione di come il vaccino assunto nei tempi corretti sia fondamentale per prevenire che il Covid degeneri in forme gravi”.

“Nella nostra regione inoltre – conclude Toti – oltre alla imponente campagna vaccinale, che fa appunto registrare numeri elevati, siamo all’avanguardia anche nella cura del Covid. La Liguria, dopo essere stata pioniera nell’uso degli anticorpi monoclonali, non solo continua a impiegarli, ma è la regione che ne ha utilizzato di più in rapporto alla popolazione. Oltre a questo, nell’ultima settimana siamo stati la regione che ha più fatto ricorso alla nuova pillola anti Covid Molnupiravir a livello nazionale. Anche per questo, come per i vaccini, voglio ringraziare per lo straordinario lavoro tutti gli operatori sanitari, da Sarzana a Ventimiglia, che da quasi due anni sostengono uno sforzo eccezionale nella lotta al Covid”.

 

Elezione Presidente della Repubblica: Toti, Medusei e Rossetti hanno votato

Super User 24 Gennaio 2022 557 Visite

Il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti ha votato al primo scrutinio per l’elezione del nuovo presidente della Repubblica.
“È un immenso onore essere qui in questo momento a partecipare a questa elezione – ha detto Toti – non solo come italiano ed esponente delle istituzioni, ma anche come rappresentante della mia regione, la Liguria. Siamo qui con un compito di altissimo profilo ed enorme importanza: scegliere una guida per il Paese per i prossimi 7 anni, una figura capace di guidare l’Italia verso il futuro e di affrontare le sfide che aspettano tutti noi”.

A rappresentare Regione Liguria assieme al presidente Toti il presidente del Consiglio regionale Gianmarco Medusei e il consigliere regionale Sergio Rossetti.

Guido Rossa, Cavo: “Ci ha insegnato il valore della democrazia, la sua storia esempio per i giovani”

Super User 24 Gennaio 2022 696 Visite

"In una giornata come quella di oggi è importante parlare soprattutto alle scuole, ai ragazzi: questo momento, questo ricordo è attualità, quello che oggi noi ricordiamo dopo 43 anni non è qualcosa che appartiene solo ai libri di storia, ma deve essere ricordato nella sua drammaticità, ma anche nei suoi valori".

Così l'assessore alla Scuola e alla Formazione Ilaria Cavo, in rappresentanza di Regione Liguria, ha ricordato oggi la figura di Guido Rossa, operaio dell'Italsider assassinato dalle Brigate Rosse il 24 gennaio 1979, nelle due cerimonie prima in via Fracchia, luogo dove fu ucciso, e poi nello stabilimento di Acciaierie d'Italia dove Rossa lavorava. Ai due eventi hanno partecipato anche gli studenti di due scuole, l'istituto comprensivo Oregina e l'Istituto Tecnico Gastaldi Abba.

"Lo ricordiamo nella sua fabbrica, il luogo delle sue fatiche e della sua condanna. Tre anni fa il presidente della Repubblica, ricordandoci che ‘seppe battersi per tutti senza voler diventare un eroe’, ha sottolineato il ruolo centrale che proprio l’industria ha avuto nella difesa della democrazia laddove l’eversione pretendeva di costruire un consenso di massa ignorando il carattere profondamente democratico dei lavoratori. In questo luogo, le acciaierie, Guido Rossa ha scelto lo Stato: ha firmato la denuncia contro l'operaio e collega Berardi consapevole dei rischi, ma determinato nella sua scelta. Il suo assassinio ha comportato un deciso cambio di atteggiamento della classe operaia nei confronti del terrorismo, ha creato una particolare coesione tra forze e politiche e sociali che hanno saputo trovare unità nei momenti cruciali. Noi oggi ricordiamo Guido Rossa, uomo di partito, operaio, sindacalista, ma ricordiamo anche le sue passioni private. La mostra ‘Guido’ in corso fino al 20 febbraio al Palazzo Ducale, ci racconta un uomo moderno, il fotografo che ha colto nei suoi scatti, non solo la sua passione, ma anche la capacità di denuncia, di racconto, di lotta contro l'indifferenza. Emerge un uomo che amava la montagna e le cordate. E proprio quest’ultima immagine è stata riproposta oggi ai ragazzi perché imparino dalla sua storia quanto sia importante e necessario rimanere in cordata e quanto nessuno debba essere lasciato solo”. 

L'assessore Cavo alle Acciaierie d'Italia

Murolo (fdi): “Ci meritiamo un presidente patriota”

Super User 24 Gennaio 2022 586 Visite

Inizia oggi, lunedì 24 gennaio, la battaglia per l’elezione del Presidente della Repubblica.

“Premesso che è nostra antica convinzione che dovrebbe essere il popolo intero a eleggere il Capo dello Stato, la destra politica, per bocca di Giorgia Meloni, esige che il presidente sia un patriota”. Così Giuseppe Murolo, coordinatore regionale Cultura ed Innovazione di Fratelli d’Italia.

Curiosa richiesta solo in apparenza. “L’amore per l’Italia ed il suo popolo dovrebbe essere elemento comune, caratteristica preliminare di chiunque aspiri a dirigerlo. L’esperienza ci dice che così non è: la storia repubblicana (e le manovre di palazzo!) ci hanno consegnato presidenti per i quali il patriottismo era un male ed altri indifferenti alla nazione”.

“Per questo, l’esigenza di un presidente patriota, ovvero non di parte, attento agli interessi e ai sentimenti del nostro popolo - specifica Murolo - è una necessità impellente, non uno stravagante slogan politico. Auguro buon lavoro ai “grandi elettori”, confermiamo la nostra preferenza per un presidente eletto dal popolo e ci permettiamo di ricordare quanto scrisse un grande economista e giurista scomparso a noi vicino, Giacinto Auriti: “Nelle ultime pagine del Vangelo di San Giovanni è descritto quello che deve essere il fondamento della sovranità, perché quando Cristo parla a Pietro per tre volte gli pone la domanda: Pietro, mi ami tu? e solo dopo che Pietro gli ha risposto di sì per tre volte, Cristo gli dà il primato sulla Chiesa di Roma. Questo significa che non può e non ha il diritto di comandare un popolo se non chi lo ama”.

Il posto al Quirinale è un tema molto sentito e che sarà anche sviluppato da Murolo in una diretta organizzata sulla pagina FB Tradizione&Libertà, questa sera alle 21. Ospite l’onorevole Paola Frassinetti (FdI), che racconterà la prima tornata di votazione, e Matteo Rosso, coordinatore regionale del partito.

Nel corso della diretta sarà possibile per tutti commentare e porre domande che saranno lette ai protagonisti.

Guido Rossa, Rixi: “Suo omicidio segnò svolta storia Italia”

Super User 24 Gennaio 2022 788 Visite

"Oltre 40 anni fa l'omicidio politico di Guido Rossa segnò una svolta nella storia d'Italia. Purtroppo quest'anno non posso partecipare alla commemorazione a Genova perché sono a Roma impegnato sull'elezione del prossimo Capo dello Stato. Voglio comunque ricordarlo, con una prospettiva diversa". Lo scrive in una nota il deputato genovese della Lega Edoardo Rixi, componente Commissione Trasporti e responsabile nazionale Infrastrutture del partito in ricordo del sindacalista dell'ex Ilva ucciso 43 anni fa dalle Brigate rosse. "Una vita parallela in cui la dimensione sociale e politica seguiva la sua personalità sensibile alla natura, all'arte e alla poesia - scrive Rixi -. Un padre, un operaio, un sindacalista, un alpinista. Un uomo perbene che di fronte alle sue responsabilità non si è voltato dall'altra parte".

Giovani e lavoro, a Recco al via le iscrizioni ai corsi dell'Istituto Tecnico Superiore Turismo Liguria

Super User 24 Gennaio 2022 619 Visite

C'è tempo fino al 18 febbraio per iscriversi ai due nuovi corsi promossi dall'ITS Turismo Liguria – Academy of Tourism, Culture And Hospitality, con sede nella Villa Durazzo a Santa Margherita Ligure. I 50 posti disponibili, per due corsi attivati, formeranno tecnici per la promozione e il marketing delle filiere turistiche e delle attività culturali mediante le nuove tecnologie digitali e i social network e tecnici della ristorazione e di cucina per l’hotellerie 4.0. Il Comune di Recco è socio fondatore dell'Istituto Superiore del Turismo.

"Crediamo che in un momento così difficile sia fondamentale creare opportunità di formazione professionale saldamente legate al tessuto produttivo locale. Questo istituto preparerà i giovani alle esigenze delle imprese, ritagliando la formazione esattamente sul lavoro. Attraverso l'attivazione di corsi specifici, si risponderà alle necessità del territorio nell'ambito del turismo e della gastronomia, settore che per Recco riveste una particolare importanza", commenta il sindaco Carlo Gandolfo.

Guido Rossa, Genova ha ricordato il sacrificio dell’operaio dell’Italsider

Super User 24 Gennaio 2022 767 Visite

Genova ha ricordato il sacrificio di Guido Rossa, operaio e sindacalista dell’Italsider, assassinato dalle Brigate Rosse il 24 gennaio 1979.

Questa mattina, dopo la deposizione di una corona presso il cippo nei giardini di via Fracchia, dove Guido Rossa venne ucciso, il sindacalista è stato ricordato dai rappresentanti delle istituzioni e dell’Anpi.

Alla cerimonia commemorativa, organizzata dal Comune di Genova in collaborazione con Anpi Oregina e Municipio I Centro Est, era presente anche una rappresentanza di studenti della scuola secondaria di I grado dell’Istituto Comprensivo Statale Oregina “Gastaldi”.

Italo Porcile dell’Anpi Oregina ha ricordato.

A loro si è rivolto Italo Porcile, dell’Anpi di Oregina, invitando a ricordare l’esempio di Guido Rossa, «uomo che amava l’alpinismo e le “cordate”, simbolo di collaborazione, e che nel tragico momento della sua uccisione venne lasciato solo». Sono poi intervenuti l’assessore del Municipio Centro Est Federica Cavalleri e il presidente provinciale Anpi Genova Massimo Bisca che, oltre a ricordi personali del suo rapporto con Guido Rossa, ha in particolare richiamato i valori costituzionali difesi dal sindacalista con il suo sacrificio.

Dopo l’assessore regionale alla cultura Ilaria Cavo, è intervenuto il sindaco di Genova Marco Bucci. “Ricordo il giorno del funerale di Guido Rossa – ha detto il sindaco –, una giornata triste in una piazza De Ferrari sotto la pioggia. Io avevo poco più di 19 anni e mi chiedevo, insieme con i miei amici, cosa sarebbe stato di noi se le persone migliori, quelle che avevano il coraggio di denunciare e di seguire i propri ideali e i propri valori, venivano così barbaramente uccise. Oggi siamo qui a testimoniare che quelle pratiche sono state sconfitte e che grazie anche al sacrificio di gente come Guido Rossa possiamo vivere in un sistema democratico che permette di pensare al proprio futuro con fiducia”.

Nel corso della cerimonia è stata richiamata la mostra “Guido Rossa fotografo. Anche in una piccola cosa”, ospitata in Sala Liguria di Palazzo Ducale fino al 20 febbraio. Si tratta di circa 70 scatti aventi come oggetto la montagna, l’alpinismo e i temi riguardano la natura e la storia dei luoghi. Un’occasione per ricordare l’uomo Guido Rossa e le sue passioni.

La giornata è proseguita poi nello stabilimento Acciaierie d’Italia di Genova Cornigliano dove è intervenuto ancora il sindaco insieme con Armando Palombo della Fiom Cgil Genova, e alla Camera del Lavoro in via San Giovanni D’Acri”; presente per il Comune di Genova l’assessore allo Sviluppo economico Stefano Garassino.

Alle 14 in largo XII ottobre davanti al monumento dedicato a Guido Rossa, è infine in programma una cerimonia organizzata da Cgil, Cisl e Uil alla quale interverrà l’assessore alla Sicurezza Giorgio Viale.

 

Terrorismo, Cassinelli e Bagnasco (FI): “I valori di Guido Rossa resistono nella nostra società”

Super User 24 Gennaio 2022 898 Visite

"L’omicidio di Guido Rossa avvenuto a Genova 43 anni fa ha segnato il punto di non ritorno per il terrorismo e per lo stragismo. I valori dell’operaio e sindacalista che non si è voltato dall’altra parte appartengono al Dna della nostra società. Una lezione che ogni anno si rinnova. L’iter per eleggere il prossimo presidente della Repubblica non ci permette di partecipare alla sua commemorazione, ma non possiamo fare a meno di ricordare che i valori dell’uomo Guido Rossa resistono più vivi che mai". Lo dichiarano i deputati di Forza Italia Roberto Cassinelli e Roberto Bagnasco.

Positivi fantasma, Tosi (M5S): “Toti fa lo scaricabarile?”

Super User 24 Gennaio 2022 534 Visite

“Il mancato o ritardato tracciamento delle positività non permette alle Asl, alle farmacie e ai medici di base di poter inserire a sistema per tempo l’avvenuto contagio, e questo di fatto ha impedito a molti liguri di poter beneficiare di un Green pass aggiornato, rimandando anche il vaccino. Una persona guarita dal Covid non deve, perché così ci dice la scienza, sottoporsi immediatamente al ciclo vaccinale, bensì deve attendere quattro mesi”.

Lo dichiara il capogruppo regionale del M5S Fabio Tosi, che poi aggiunge: “Quanto letto nella giornata di sabato è quindi stato surreale: come al solito, di fronte alla propria incapacità di tracciare, anche a causa del dimezzamento delle squadre Gsat e dell’ostracismo nei confronti delle parafarmacie e delle Pubbliche assistenze che invece potrebbero dare una mano preziosa, Toti fa lo scaricabarile”.

“Chiedere al Ministero di dare regole chiare è la classica arrampicata sugli specchi: le regole ci sono e non serve che Speranza faccia chiarezza. Quella anzi va fatta in Liguria, dove sono state semmai le Asl competenti ad agire con 10-15 giorni di ritardo, perché letteralmente sommerse dalle richieste, arrecando così disagio a chi deve vedersi aggiornato il Green pass”.

“Il presidente di Regione, parlando di “mancata conferma diagnostica”, afferma che dovrebbe essere il Ministero a intervenire. E come, di grazia? In base alle normative nazionali, l'iter burocratico per il prolungamento del Green pass e per la nuova calendarizzazione del vaccino, è a capo di tutte le figure che operano nella nostra regione”, conclude Tosi.

Genova3000 TV

Genova3000 TV

Notizie

Levante

Cultura

Spettacoli

Sport

Gossip

Genova Sport 2024