Una fondazione per rilanciare Genova e per valorizzare il suo straordinario patrimonio artistico in Italia e all’estero. È la mission di Friends of Genoa, nata lo scorso agosto proprio con l’obiettivo di sostenere progetti di restauro, favorire attività e scambi culturali, organizzare percorsi di visita inediti, promuovere progetti e borse di studio e contribuire all'organizzazione di mostre d'arte e convegni.
Al timone della fondazione, che ha sede nel palazzo dei Rolli Angelo Giovanni Spinola in via Garibaldi 5, l'editore Carlo Perrone, già proprietario del Secolo XIX e oggi vicepresidente del Gruppo Gedi, mentre la vicepresidenza di Friends of Genoa è stata affidata a Paolo Clerici, amministratore delegato di Coeclerici.
Fanno parte del cda anche cinque i consiglieri: Pietro Salini, ad del Gruppo Webuild, Carlo Puri Negri, presidente di Blue Sgr Spa, Carlo Clavarino, executive chairman, business international di Aon, Emanuela Brignone Cattaneo Adorno, architetto parigino che ha collaborato con Gae Aulenti al progetto di trasformazione del Museè d'Orsay e Tea Raggi De Marini, responsabile della gestione operativa della Fondazione.
“Genova possiede un patrimonio artistico e culturale di valore inestimabile, una ricchezza che merita di essere conosciuta in tutto il mondo. Dal punto di vista del marketing territoriale è stato fatto molto negli ultimi anni, il successo dell’ultima edizione dei Rolli Days ne è la testimonianza - commenta il sindaco Marco Bucci - Attraverso la fondazione Friends of Genoa saranno attuate numerose operazioni di restauro e promozione delle nostre bellezze artistiche e culturali. Sono certo che questa nuova iniziativa potrà fornire un’ulteriore spinta al turismo nella nostra città e alla valorizzazione dei nostri tesori, dai più conosciuti fino a quelli più nascosti”.
“Genova, una città che non ti aspetti, nascosta, invisibile fino a qualche anno fa. Eppure, dietro le sue facciate esistono tesori incredibili, lo abbiamo visto in questi giorni con l’ultima edizione dei Palazzi dei Rolli che ha avuto un successo oltre ogni aspettativa portando in città migliaia di turisti provenienti da tutta Italia - afferma il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti -. Una possibilità che è stata offerta grazie a una relazione sempre più fertile tra pubblico e privato che è servita a far conoscere i suoi tesori del passato, in particolare del 600, anche grazie agli studiosi che hanno portato avanti in questi anni percorsi di studio e professionali nell’intento di restituire ai visitatori uno sguardo largo su questa città, che è stata un polo di avanguardia per la nascita del barocco. Proprio la collaborazione con i privati che è stata già portata avanti negli anni passati sarà al centro del rilancio della città e dei suoi tesori grazie alla neonata Fondazione Friends of Genoa che annovera tra i suoi esponenti importanti famiglie imprenditoriali e nobiliari genovesi. E così come avvenuto durante la tre giorni dei Rolli Days in cui è stata resa possibile, per la prima volta, la visita di alcuni palazzi tra i più belli d’Europa, come li aveva definiti Rubens, si continuerà ad estendere il sapere e la bellezza, dal segreto delle mura domestiche a tutti gli appassionati e curiosi. Ringrazio dunque la Fondazione per l’opera che porterà avanti nel tentativo di far rivivere un glorioso passato in un presente innovativo e anche multimediale”.
“Tra non molto Genova sarà integrata nell’alta velocità ferroviaria con Milano e il nord Europa; un’ottima occasione per far entrare la nostra città anche nelle reti degli scambi culturali – spiega Carlo Perrone, presidente della Fondazione Friends of Genoa - A Genova ci sono musei straordinari e un patrimonio artistico di primaria importanza. Il nostro obiettivo è fare restauri di opere d'arte, attività culturali, lavorare con le Università, sia come promotori che come finanziatori, facendo da collettori di donazioni”.
Ecco i primi progetti della Fondazione:
INTEGRAZIONE ILLUMINAZIONE DI PALAZZO ROSSO
Il progetto di implementazione dell'illuminazione di Palazzo Rosso, nell'assoluto rispetto dell'intervento albiniano, ha l’obiettivo di valorizzare la magnifica collezione di opere del museo.I direttori, Andrew Molyneux and Harry Triggs, hanno fondato TM Lighting nel 2012, indirizzando i recenti cambiamenti nella legislazione del risparmio energetico e dell’impatto ambientale relativa all’illuminazione di spazi privati e commerciali, soprattutto nel mondo dell’arte.
Grazie a 30 anni di esperienze combinate nel campo dell‘illuminazione e del design di prodotti, l’approccio di TM Lighting e l’attenzione meticolosa ai dettagli, porta l’arte in vita utilizzando l’ultima e più sofisticata tecnologia di efficientamento energetico caratterizzata da una attenta selezione di LED, che ha come risultato una resa di colore e di distribuzione della luce senza rivali.
PROGETTO DI RESTAURO DEL DIPINTO A OLIO SU TELA RAFFIGURANTE “ULTIMA CENA” DI ORAZIO DE FERRARI, CONSERVATO NELLA SACRESTIA DELLA CHIESA DI S. SIRO
Nuova foderatura, modifica del telaio esistente, analisi sulla superficie pittorica: fluorescenza ultravioletta e infrarossa; analisi chimiche dei pigmenti; pulitura graduale della superficie pittorica, volta al recupero delle cromie originali; verniciatura protettiva della pellicola pittorica stesa a pennello; stuccatura con gesso di Bologna e colla di coniglio delle lacune e reintegrazione pittorica eseguita con la tecnica dello spuntinato e delle velature di colore; verniciatura finale protettiva stesa per nebulizzazione in più mani; rullaggio del dipinto; imballo; trasporto nella sua sede originaria; fissaggio dell'opera sul telaio; montaggio di appositi ponteggi per assicurare l’opera in parete.
PROGETTO ACCADEMY
Il progetto prevede la creazione di una Academy per la Divulgazione scientifica del patrimonio culturale (la prima in Italia) e la creazione di una nuova figura professionale: il divulgatore scientifico.
Il progetto è in partnership con il Comune di Genova, la Regione Liguria e l’Università di Genova.
Il ruolo della Fondazione potrebbe esplicitarsi nella facilitazione dell'accesso ai corsi per i giovani meritevoli provenienti da fuori regione, attraverso l’erogazione di borse di studio, accomodations e altre facilitazioni. Potrebbe inoltre lavorare sulla costruzione di partnership con enti privati e pubblici per l'inserimento lavorativo dei giovani formati sul territorio ligure e nazionale.
Il divulgatore scientifico del patrimonio culturale è un mediatore tra il mondo della ricerca e quello della valorizzazione. È un professionista delle humanities (lauree in architettura, storia dell'arte, lingue etc) capace di controllare e reperire i contenuti corretti provenienti dalla ricerca accademica e di offrirli ai diversi tipi di pubblico in maniera chiara, completa e corretta scegliendo di volta in volta il registro linguistico più efficace. È una figura indispensabile nella costruzione di percorsi conoscitivi aperti al grande pubblico, avendo le competenze sia per la produzione che per la trasmissione dei contenuti, anche attraverso i diversi media disponibili.
RESTAURO SALE PALAZZO ROSSO
Il ciclo di affreschi di Palazzo Rosso è un unicum nel panorama della decorazione barocca genovese ed è certamente uno dei più importanti del sistema dei Palazzi dei Rolli di Genova, patrimonio riconosciuto dall’Unesco nel 2006.
Di questo ciclo sono state già restaurate due delle quattro sale denominate delle ‘Stagioni’, dipinte negli ultimi decenni del Seicento dai grandi frescanti barocchi Domenico Piola e Gregorio De Ferrari. Le due sale in cui non si è ancora intervenuto, quelle dell’Estate e dell’Inverno, necessitano di interventi conservativi e di restauro per diverse articolate problematiche connesse a distacchi, efflorescenze saline, sfarinamento della pellicola pittorica, Le stesse esigenze richiede la Sala detta della Vita dell’Uomo affrescata da Giovanni Andrea Carlone il cui soggetto completa un percorso iconografico dedicato al passaggio del Tempo, tema che caratterizza il disegno celebrativo complessivo del palazzo.
Marco Bucci e Carlo Perrone
L'intervento del governatore Giovanni Toti
Il rettore dell'Università di Genova Federico delfino e Carlo Clavarino
Barbara Grosso, Pietro Salini e Marco Bucci
Alcune foto di Palazzo Spinola