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Coppa Milano-Sanremo, grande festa in piazza De Ferrari alla ripartenza delle auto

Super User 27 Marzo 2023 934 Visite

Il passaggio della XIV edizione della rievocazione storica della Coppa Milano - Sanremo è stato per Genova una grande festa. L’evento si è confermato protagonista all’interno del Campionato italiano Grandi Eventi 2023 di ACI Sport con numerose novità, prima tra tutte il percorso che ha visto Milano come punto di partenza e arrivo e un incremento del percorso a oltre 900 km, la maggior parte dei quali in Liguria.

I bolidi di ieri si sono sfidati in 113 prove speciali, con oltre il 50% sul percorso ligure. Dopo la tradizionale partenza dall’Autodromo di Monza c’è stato l’opening ufficiale nel cuore di Milano. Gli equipaggi hanno poi attraversato i paesi del Monferrato, alla volta del territorio ligure. La seconda giornata di gara è terminata a Sanremo con il tradizionale défilé lungo le vie del centro cittadino. Da Sanremo le auto storiche sono ritornate verso Genova da dove sono ripartite domenica mattina nella suggestiva cornice di piazza De Ferrari.

Le oltre 100 auto iscritte sono state presentate al pubblico. A rappresentare l’Ac Genova è stato il vicepresidente Alberto Campanella e al suo fianco l’assessore allo sport di Regione Liguria Simona Ferro, grande appassionata di motori. Presente anche il numero uno di Ac Milano, Geronimo La Russa.

Importante è stata la partecipazione degli ufficiali di gara dell’Automobile Club Genova che ha sostenuto l’evento riscuotendo un grande successo in termine di partecipazione e promozione del territorio genovese e ligure.

"Abbiamo partecipato con orgoglio a questa competizione che promuove il movimento delle auto d’epoca - sottolinea Alberto Campanella, vicepresidente di Ac Genova -. È stata una edizione di grande prestigio che ha coinvolto la nostra regione ed è stata per Genova una importante opportunità di promozione".

Il vicepresidente di Ac Genova Alberto Campanella tra l'assessore regionale Simona Ferro e Igino Tomassoni

Patto per il lavoro nel turismo, Regione Liguria stanzia 6 milioni di euro

Super User 27 Marzo 2023 605 Visite

La Giunta regionale, su proposta dell’assessore al Turismo Augusto Sartori e l’assessore alla Formazione Marco Scajola, ha stanziato 6 milioni di euro del Fondo Sociale Europeo per il Patto per il lavoro nel turismo. L’obiettivo è far incontrare la domanda e l’offerta di lavoro nel settore turistico in Liguria e, attraverso l’erogazione di bonus assunzionali, incentivare le aziende turistiche affinché garantiscano l’apertura dell’attività per periodi più lunghi, con un aumento sia in termini numerici sia della durata dell’occupazione degli addetti.

Quest'anno i bonus potranno essere richiesti dalle imprese per assunzioni a decorrere dal 1° marzo 2023 con contratti di durata non inferiore a sette mesi e per un importo complessivo di 6 milioni di euro. L’apertura dello sportello per la richiesta dell’incentivo è prevista il 28 giugno con chiusura al 31 dicembre.

Le imprese beneficiarie saranno quelle operanti nel settore dell'accoglienza e dell'ospitalità, gli stabilimenti balneari e il settore della ristorazione, con bonus di 6.000 per ogni assunzione a tempo indeterminato, da 1.500 a 4.000 euro per quelle a tempo determinato di durata pari o superiore a 7 mesi.

“Dopo il successo delle passate edizioni - commenta il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti – torniamo a finanziare il Patto per il lavoro nel turismo: si tratta del primo accordo di questo tipo sottoscritto a livello nazionale, e i numeri dimostrano come sia uno strumento importante per aiutare le imprese del settore a tenere sotto controllo il costo del lavoro e allo stesso tempo a dare a garantire a tutti coloro che hanno scelto le professioni del settore turistico un’occupazione sempre più lunga e stabile. Allo stesso tempo, lavoriamo per rendere la Liguria sempre più conosciuta e attrattiva sui mercati nazionali e internazionali con un importante lavoro di promozione e valorizzazione del territorio, puntando sulle sue eccellenze e sul suo straordinario patrimonio naturale e culturale”.

“Un’ulteriore azione intrapresa, grazie al Fondo Sociale Europeo, per far incontrare la domanda e l’offerta di lavoro in un settore strategico per la Liguria. Uno stanziamento di 6 milioni di euro per bonus assunzionali che consentiranno di aumentare il numero di addetti, ma anche di allungare i contratti, in un’ottica di destagionalizzazione della stagione turistica. Come Regione - spiega l’assessore alla Formazione Marco Scajola -stiamo mettendo in atto azioni concrete, anche nell’ambito della formazione, per far sì che le aziende che hanno posizioni lavorative aperte in azienda, possano aderire ai bandi attivi, indicando le figure richiese, e possano trovare personale qualificato da inserire in organico. Stiamo lavorando per aumentare la competitività delle imprese liguri, per far diminuire la disoccupazione e far crescere il nostro territorio”.

“Anche quest'anno il Patto ha una copertura finanziaria importante alla luce del grande successo che questa misura ha avuto negli anni passati – aggiunge l’assessore al Turismo Augusto Sartori - Ricordo, ad esempio, che nel 2022 sono state 953 le domande presentate dalle imprese che hanno portato alla sottoscrizione di 3.605 contratti di assunzione di cui 304 a tempo indeterminato. Quest'anno l'erogazione dei bonus parte dai contratti di minimo sette mesi, nel 2024 dovranno essere di otto: questo perché riteniamo che la qualità dei servizi turistici offerti passi anche dalla stabilità di chi lavora nel settore”.

Imperia, Scajola: “Non mi nascondo dietro sigle di partito”

Super User 26 Marzo 2023 745 Visite

Grande successo della prima convention della campagna elettorale di Claudio Scajola ad Imperia, con più di 1200 partecipanti. A 48 ore di distanza il sindaco uscente affida ai social le sue considerazioni a cuore aperto sulla scelta di ricandidarsi.

“Conoscete il mio unico obiettivo: Imperia. In questa fase della mia vita non ho altro da inseguire. Ciò che m’impegno a fare è dunque dedicare ogni energia, ogni minuto del mio tempo, come ho fatto negli ultimi cinque anni, al bene di questa città. Per completare quanto abbiamo iniziato e proiettarla nel futuro. Ecco perché mi ricandido”, scrive Scajola.

L'ex ministro tiene la barra dritta sul territorio e sulla politica dei fatti per andare a viso aperto oltre i partiti: “Non mi nascondo dietro sigle di partito. Ci metto la faccia e, con me, lo stanno facendo centinaia di persone. Ci metto tutto me stesso. Ci metto la mia esperienza, la mia conoscenza delle Istituzioni, la mia tenacia per garantire a Imperia un’amministrazione pubblica efficiente, credibile, autorevole, stabile, con velocità di decisione, come ci obbligano i tempi d’oggi. Preferisco il fare alle parole. Per me e la mia squadra parlano i fatti”.

Una impostazione local-pragmatica quella di Scajola, la stessa di Bucci per Genova e ora di Solinas per Sestri Levante, che è stata condivisa da Forza Italia e dalla Lega ma non da Fratelli d'Italia: il partito di Giorgia Meloni ha tenuto a schierare accanto al simbolo della fiamma tricolore il colonnello dei carabinieri Luciano Zarbano. 

Il post del primo cittadino termina con l'invito ad andare "Avanti Insieme", lo slogan della campagna elettorale che viene riecheggiato dai loghi delle tre liste civiche a sostegno "Avanti" "Insieme" e "Prima Imperia".

Come a dire: chi va da solo, senza la comunità del territorio, va indietro o alla meglio non va da nessuna parte.

Genova capitale del libro, il sindaco Bucci a Ivrea con il ministro Sangiuliano

Super User 26 Marzo 2023 691 Visite

Genova sarà la nuova Capitale del libro per il 2023 e oggi, dopo un anno di iniziative si è conclusa l’esperienza di Ivrea. Eredità dell’anno piemontese “Il manifesto per il futuro del libro”, delle linee guida frutto del lavoro di esperti del settore che conta 22 punti e 99 parole d’ordine.

Il Manifesto mette al centro temi considerati imprescindibili per un mondo editoriale che guardi al futuro della lettura ed è stato uno dei progetti cardine sin dalla candidatura di Ivrea; in altri termini si tratta dell’esito di un percorso di analisi e confronto che ha riguardato e coinvolto oltre 150 partecipanti tra rappresentanti del mondo editoriale e culturale suddivisi in quattro incontri realizzati con la partecipazione del Salone del libro di Torino e Ipsos. A questi, inoltre, si sono aggiunti gli appuntamenti realizzati per la preparazione del dossier con la partecipazione di 80 rappresentanti della comunità del libro. La riflessione si è incentrata intorno a tre linee: quantità/qualità, fisico/digitale, iconico/didascalico.

Il Manifesto è stato consegnato oggi, come atto finale dell’anno di Ivrea, nelle mani del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano in una cerimonia istituzionale che ha visto coinvolto anche il sindaco di Genova Marco Bucci.

Aeroclub di Genova: piloti, storia e sangue blu

Super User 25 Marzo 2023 1851 Visite

Tra le molte iniziative del funambolico ed appassionato presidente dell’Aeroclub Giuseppe “Pino” Catrambone, appare quanto mai originale e forse unica nel suo genere quella dedicata a “Nobiltà e aviazione - Aristocrazia e Pionieri del volo”. Incontro con i soci nel quale gli esponenti di illustri e nobili casati (Corpo della Nobiltà Italiana) hanno illustrato quanto l’aristocrazia, forte di risorse avite, abbia avuto merito nell’aviazione e nella storia del volo in Italia.

Mattinata di spiegazioni e narrazioni verbali con diapositive storiche introdotta dal presidente dell’associazione nobiliare Giannotto Cattaneo della Volta ma con il tutto magistralmente spiegato dal segretario, Alessandro Gigli Cervi, discente tra l’altro di grande pilota.

Un lungo e coinvolgente excursus dal 1800 quasi ai giorni nostri di aviatori esponenti di casati nobiliari, tra i quali il conte Giovanni “Mino” Balbi Robecco, che si fece costruire un aereo datato 1910 per 15mila lire e che, oltre al cielo blu amava anche il rettangolo verde o all’epoca color sabbia, del campo di pallone, essendo stato giocatore del Genoa.

Con a seguire, vissuto ancora a cavallo di 1800 e 1900, Giulio Gavotti, arrestato per aver volato su Roma e il Vaticano e con il primato di avere effettuato, primo al mondo, un bombardamento aereo nel 1911 contro un accampamento turco.

Impossibile poi dimenticare Francesco Baracca, medaglia d’oro al valor militare, pilota entrato nel mito e che volò con quel cavallino rampante diventato simbolo iconico aviatorio; o Guido Keller von Keller, italiano a dispetto del cognome, che volò con D’Annunzio e fu in pattuglia con lui, mentre ebbe tanta ammirazione per Baracca da essere uno di quelli che ne portò la bara in spalla.

Ma mito dei miti, antesignana della forza femminile, dell’emancipazione della donna che supera l’uomo, fu la marchesa Carina Massone Negrone, asso dei cieli, collezionista di record incredibili come quello dell’altitudine. Donna di tempra eccezionale che mai tuttavia ne sminuì la femminilità, dell’Aero Club genovese è stata presidente mentre quello attuale, appunto Catrambone, ha ricordato come fu proprio lei a portarlo in volo per la prima volta facendogli decidere di brevettarsi. E che durante l’evento al Club era degnamente rappresentata dalle due deliziose nipoti, la sua omonima Carina e Madalena.

Storie che si sono incrociate, rievocate, illustrate in quell’incontro nobiliare al sodalizio del volo, al quale Lilli Lauro, esponente di Regione Liguria, (accompagnata da Nicholas Gandolfi, Francesca Cavalleri e Alfonso Gioia) ha portato i saluti del presidente Toti ed ha esaltato, con il suo solito entusiasmo, i valori della storia del volo e della nobiltà. Ha concluso Catrambone, dipingendo realisticamente la passione del volo come valore umano, miglioramento di sé stessi, sensazione totalizzante, fatta di cultura, emozione particolare ed intelletto.

Presente anche Tiziana Alliani, responsabile della sicurezza al Cristoforo Colombo, oltre ad un ricco ed illustre parterre di piloti, dal mitico istruttore dell’Aeroclub Claudio Sincich, ad ex allievi Aec ed ora eccellenti comandanti di linea come Ubaldo Borreani, già istruttore in Alitalia e Ita, Lino Recchia e Massimo De Camilli. Grandi cavalieri dei cieli e alfieri dell’Aeroclub di Genova.

Dino Frambati

Ponente, M5S Genova in corteo: “Non può essere il luogo in cui mettere tutte le schifezze della città”

Super User 25 Marzo 2023 625 Visite

“Il M5S oggi è sceso in piazza al fianco dei cittadini del Ponente genovese. Condividiamo i loro timori e con forza diciamo: basta servitù, basta decisioni calate dall’alto senza la minima condivisione, basta apprendere notizie sui giornali a cose fatte. Vale a dire: cassoni della diga a Pra’, nuovo progetto di porto allargato verso Voltri che punta tutto sui container, depositi chimici a Sampierdarena”. Lo dichiarano i portavoce pentastellati che hanno manifestato questa mattina a Genova con i Comitati cittadini. In corteo, il senatore Luca Pirondini, il referente provinciale Stefano Giordano e il consigliere comunale Fabio Ceraudo con i consiglieri municipali e gli attivisti del M5S.

“I progetti che ha Bucci per le aree portuali - prosegue la nota - si traducono in un tombamento totale e condannano Sestri, Cornigliano, Sampierdarena, Multedo, Voltri e Pra’ a diventare servitù per le aree industriali della città. L’obiettivo è sempre più chiaro: a Levante, mare, edifici di lusso e promenade; a Ponente servitù con impianti industriali ad alto impatto ambientale e zero mare”.

“La destra genovese e ligure si ostina ad agire senza ascoltare i genovesi che vivono nelle delegazioni interessate. Questa ostinazione, però, andrà a sbattere, perché noi non ci arrenderemo mai e continueremo a protestare con i cittadini e per i cittadini per difendere il loro diritto a essere coinvolti nelle progettualità che verranno realizzate in casa loro”, concludono i pentastellati.

Forza Italia, Barelli di nuovo capogruppo alla Camera

Super User 25 Marzo 2023 717 Visite

È di nuovo Paolo Barelli il capogruppo di Forza Italia alla Camera dei Deputati. Lo ha deciso Silvio Berlusconi indicando il suo nome in una nota in cui scrive: “Al fine di arrivare pronti alle prossime elezioni europee, con una squadra coesa e radicata su tutto il territorio nazionale, ho ritenuto di nominare al fianco di Anna Maria Bernini, Alessandro Cattaneo quale vice coordinatore nazionale di Forza Italia con la delega alla organizzazione territoriale del partito. In virtù di tale lavoro, che ci vedrà impegnati quotidianamente per sostenere le nostre battaglie in vista dell'importante appuntamento con le elezioni europee, indico quale nuovo capogruppo alla Camera Paolo Barelli e confermo quale capogruppo al Senato la Sen. Licia Ronzulli”.

Barelli, presidente della Federazione Italiana Nuoto, durante l'ultima campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio comunale, su invito dell'onorevole Roberto Cassinelli, era venuto a Genova a sostenere Forza Italia. Anche grazie a lui, la lista dei berlusconiani, nonostante la concorrenza di Lega, Fratelli d'Italia col vento in poppa e ben tre liste civiche tra Toti e Bucci come è noto era riuscita nell'impresa di portare a casa un superassessore in Giunta, il capogruppo uscente Mario Mascia, con le deleghe a Urbanistica, Sviluppo economico, Lavoro e Demanio Marittimo, e ben due consiglieri in Sala Rossa, Paolo Aimé e Stefano Costa.

Il rimpasto ora imposto da Berlusconi in vista delle elezioni europee ha coinvolto anche Licia Ronzulli, che rimane capogruppo in Senato ma cede il posto di coordinatore regionale della Lombardia a favore di Alessandro Sorte. Anche lei si era spesa per il partito a Genova e il sindaco e coordinatore regionale Carlo Bagnasco, all'evento di chiusura della campagna degli azzurri genovesi alle Terrazze del Ducale, aveva voluto dedicarle un manifesto con la scritta "Benvenuta Licia".

Licia Ronzulli e Carlo Bagnasco

Funivia sopra il Lagaccio, cittadini e associazioni contestano la decisione di Regione Liguria

Super User 25 Marzo 2023 759 Visite

A due giorni dalla decisione di Regione Liguria di non sottoporre a VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) il progetto della funivia sopra al Lagaccio, molti si interrogano come sia possibile che “un’opera così impattante possa bypassare la procedura prevista dalla legge”. 

Secondo il gruppo “Con i piedi per terra” e “Legambiente Polis”, il progetto “presenta diverse falle che richiedono l’apertura della procedura di VIA e che sono state messe nero su bianco nel testo delle osservazioni presentate a Regione, molte delle quali non sono state considerate dall’Ente”.

Nella delibera dell'amministrazione si legge che l’impatto della funivia verrà approfondito “in fase realizzativa ed esecutiva” il che significa, dicono gli abitanti del quartiere, “quando ormai sarà troppo tardi”.

A preoccupare cittadini e comitati, oltre alla sicurezza dell’impianto, è la rumorosità dell’opera: “le relazioni sull’impatto acustico evidenziano livelli molto alti di rumore. Affermare che verranno valutati una volta che l’opera sarà in funzione significa fregarsene dei cittadini che vi abitano”.

“Vale la pena ricordare - si legge in una nota - che le osservazioni presentate affrontano diversi punti critici del progetto a partire dal conseguente peggioramento delle condizioni di degrado del quartiere che non trae nessun beneficio dall’opera, ma anzi vede aggravarsi il proprio stato di servitù”.

La funivia avrà la prima stazione di partenza davanti alla Stazione Marittima e la seconda alle spalle del ponte Don Acciai, tra via Napoli e via Bari: entrambi distanti dal quartiere del Lagaccio, che è già servito da una linea circolare che parte davanti alla stazione di Principe. 

“Una struttura - prosegue la nota - quindi totalmente inutile per il quartiere e i suoi abitanti e incapace di apportare un significativo miglioramento dell’offerta del Trasporto Pubblico Locale rispetto ai disagi che la stessa provocherà”.

Viene inoltre posta l’attenzione sui problemi legati alla cantierizzazione dell’opera, considerando anche lo sbancamento necessario alla realizzazione della stazione terminale posta sotto Forte Begato, e alla durata dei lavori (stimata in almeno due anni) in un contesto che presenta già enormi problemi di viabilità e che di fatto isolerà il quartiere.

Le osservazioni presentate pongono poi l’attenzione sugli aspetti economici del progetto. Secondo i comitati contrari “manca un quadro di riferimento economico e finanziario che giustifichi oggettivamente l’opera; manca un’analisi accurata dei costi di gestione e manutenzione e quindi della sostenibilità nel tempo; manca un raffronto con le possibili alternative, meno onerose, meno impattanti e capaci di sfruttare le vie d’accesso già esistenti”. 

Nel comunicato si osserva anche che “il rapporto preliminare ambientale e la verifica dell’impatto paesaggistico sono inadeguati e minimizzano le problematiche inerenti il posizionamento di due piloni alti circa 70 metri all’interno dell’area abitata e l’impatto acustico dell’infrastruttura all’interno della valle e dell’area parco”.

Inoltre, “preoccupa la mancanza di un documento che approfondisca le particolari condizioni di ventosità, essenziale per garantire la sicurezza durante il funzionamento dell’infrastruttura, e l’impatto che le frequenti interruzioni e i blocchi di servizio, previsti in presenza di venti con velocità pari o superiore ai 70 km/h, potranno avere sulla funzionalità e sulla redditività dell’impianto”. 

Infine, “si evidenzia l’assenza di un piano di intervento per lo scarico in sicurezza dei passeggeri bloccati durante il tragitto, in particolare sul tratto che sorvola la ferrovia e le abitazioni, dove le operazioni inciderebbero sensibilmente sulla viabilità pubblica e privata. Molte lacune e omissioni che sembrano però non essere sufficienti per aprire una valutazione più approfondita. Ancora una volta Comune e Regione mettono l’interesse economico di poche grandi aziende davanti al benessere e alla sicurezza dei cittadini”. 

Per questo motivo il gruppo “Con i piedi per terra” annuncia battaglia legale per “difendere i cittadini e l’ambiente da questa opera costosa e inutile”.

Liguria Digitale premiata come miglior impresa regionale di servizi innovativi per i risultati di bilancio

Super User 24 Marzo 2023 999 Visite

Liguria Digitale è stata insignita del Premio Industria Felix per i risultati di bilancio conseguiti nell’anno fiscale 2021. Questa mattina, al centro congressi Unione Industriali di Torino, in occasione del 47esimo evento Industria Felix, edizione dedicata a Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta, all’azienda partecipata della Regione Liguria è stata conferita l'Alta Onorificenza di Bilancio come 'migliore impresa del settore servizi innovativi per performance gestionale e affidabilità finanziaria Cerved con sede legale in Liguria'.

L’evento, per presentare i risultati dell’inchiesta annuale su 700mila imprese di capitale con sede in Italia, è stato organizzato da Industria Felix Magazine, supplemento del Sole24Ore, in collaborazione con Cerved, Università Luiss Guido Carli, Associazione culturale Industria Felix, con il sostegno di Confindustria, il patrocinio di Regione Piemonte, Agenzia Piemonte Lavoro, Simest, Unione Industriali Torino, e la partnership de Il Sole 24 Ore e Askanews, Banca Mediolanum, Mediolanum Private Banking, Grant Thornton, Plus Innovation, M&L Consulting Group.

"Siamo orgogliosi – ha detto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti - che Liguria Digitale sia stata scelta da Industria Felix, dopo l’analisi di migliaia di società di capitali con sede legale in Italia, come una tra le più performanti nel suo settore. Il fatto che un’azienda pubblica come Liguria Digitale sia stata riconosciuta a livello nazionale come impresa competitiva e affidabile è un risultato che si commenta da sé. L’inchiesta presentata oggi da Industria Felix Magazine e Cerved conferma inoltre che le imprese liguri sono in crescita".

"Il Premio industria Felix – ha detto Enrico Castanini, Amministratore Unico di Liguria Digitale – è un riconoscimento molto prestigioso che, insieme alle 12 certificazioni di qualità ottenute, riconosce all’azienda tanti meriti: qualità, professionalità, trasparenza e attendibilità. L’approvazione del bilancio 2022 è attesa per maggio, ma posso anticipare che il trend continua ad essere positivo con risultati concreti e di rilievo, con importanti ricadute occupazionali specialmente sui giovani. In questo momento in Liguria Digitale gli under 35 sono il 23% (di cui il 52% donne) e arrivano da diversi Paesi: dall’Albania alla Bosnia Erzegovina, dalla Cina alla Colombia, dall’Eritrea all’India, dalla Romania all’Ucraina, solo per citarne alcuni".

Demanio marittimo, Regione Liguria approva linee guida per l’utilizzo di scogliere artificiali

Super User 24 Marzo 2023 599 Visite

Via libera da parte della Giunta regionale alle linee guida indispensabili all’applicazione della norma (modifica della legge regionale 13/1999) che consente ai comuni, anche per periodi limitati di tempo, di utilizzare, previe obbligatorie verifiche di sicurezza, scogliere artificiali ed altre opere a mare per attività connesse alla balneazione, con la posa di attrezzature purché amovibili.

“Grazie a questo documento – precisa l’assessore regionale al Demanio marittimo Marco Scajola – sarà possibile applicare la norma già dalla prossima stagione estiva. È bene ricordare che non si tratta di nuove concessioni e non verrà sottratto spazio alle attuali spiagge libere, ma dell’utilizzo di aree già in concessione. In questo modo vogliamo andare incontro alle richieste del territorio, soprattutto degli operatori del turismo che ci hanno chiesto maggiori spazi per le loro attività, nel pieno rispetto dell’ambiente e delle norme di sicurezza. Si tratta di una sperimentazione, le attrezzature utilizzate dovranno essere completamente rimovibili. Se funzionerà, nel 2024 i Comuni dovranno modificare i loro Piani di utilizzo demaniale”. I balneari interessati a estendersi sulle scogliere artificiali dovranno presentare una richiesta al Comune. L’ultima parola spetterà comunque alle singole amministrazioni che dovranno confermare la sicurezza delle aree con perizie tecniche.

Nel documento con le linee guida si specifica che per ‘attività connesse alla balneazione’ si intende, a titolo esemplificativo, l’utilizzo in sicurezza delle opere di difesa costiera per essere adibite, anche solo in parte, a solarium o altre attività di erogazione di servizi legati alla balneazione e alla valorizzazione turistico ricettiva del litorale, purché compatibili con le destinazioni d’uso previste dal Piano regionale di utilizzo delle aree demaniali marittime. È consentita, ad esempio, l’installazione di tavolati, paiolati facilmente rimobibili e fissati in modo da non comportare modifiche strutturali permanenti o danneggiamenti alle scogliere e alle opere di difesa a mare. Non potranno quindi essere cementati gli spazi tra gli scogli o modificate le caratteristiche costruttive delle opere soggette ad utilizzo.

È consentito l’utilizzo di attrezzature quali lettini, sdraio, sedie, ombrelloni.

Opere e manufatti non devono comunque comportare la creazione di volumetria, così come definita dalle norme urbanistiche vigenti e possono essere mantenuti per il periodo della stagione balneare con l’obbligo, in ogni caso, di rimozione preventiva in caso di allerta meteo marina di qualsiasi grado, divieto di balneazione per avverse condizioni meteo segnalato con la bandiera rossa, condizioni di vento incompatibili con la stabilità delle attrezzature. Il concessionario deve garantire alcuni servizi minimi: sicurezza, pulizia, sorveglianza, salvataggio e primo soccorso. Ogni valutazione e decisone spetterà’ al Comune di competenza, le linee guida segnano il percorso da seguire, da parte delle Amministrazioni locali, per rilasciare le autorizzazioni.

Piano socio sanitario, Piana: “Nessuno ha scritto che all’Evangelico di Voltri non nasceranno più bambini”

Super User 24 Marzo 2023 740 Visite

“Stante quanto riportato da alcuni organi di stampa locali voglio precisare che nel testo del nuovo Piano sociosanitario regionale non risulta e non c’è scritto da nessuna parte che all’ospedale Evangelico di Voltri verranno eliminati i parti e quindi le nascite dei bambini. Infatti, il Piano prevede un Punto nascita nel Ponente genovese con l’accorpamento dell’Evangelico e del Villa Scassi di Sampierdarena”. Lo ha dichiarato il consigliere della Lega e presidente della III commissione Attività produttive Alessio Piana.

“Il coordinamento di questo servizio sanitario - aggiunge Piana - dovrà essere realizzato attraverso l’istituzione di un Dipartimento materno infantile interaziendale, che peraltro sarà l’anello di congiunzione tra la realtà attuale e il futuro ospedale del Ponente genovese. In sostanza, i direttori generali dell’Asl 3 e dell’Evangelico, una volta resa operativa l’interazione funzionale prevista dal nuovo Piano, stabiliranno dove e come erogare i servizi ostetrico-ginecologici in modo da garantire le esigenze del Ponente metropolitano e cittadino genovese, incluse quelle del territorio delle valli Stura, Orba, Polcevera e Scrivia”.

Giunta regionale approva in prima bozza il Piano socio sanitario 2023-2025

Super User 24 Marzo 2023 635 Visite

È stato approvato ieri dalla Giunta regionale in prima bozza il Piano Socio Sanitario 2023-2025. Si tratta del documento di programmazione delle attività territoriali e ospedaliere per ciò che attiene gli aspetti sanitari e socio sanitari per tutta la Liguria: rappresenta lo strumento di programmazione strategica e di definizione degli obiettivi della sanità pubblica e costituisce, insieme ai Piani Organizzativi Aziendali (POA) e i documenti di interlocuzione con il ministro della Salute sul DM70 e DM77, il pilastro dell’architettura del sistema sanitario regionale.

“Quello di oggi è il primo step formale importante – dichiara il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti – verso l’iter di perfezionamento e definitiva approvazione in Consiglio regionale. Nei prossimi giorni questa bozza del Piano socio sanitario verrà inviato al ministero della Salute, a cui abbiamo anticipato i contenuti parlando con il ministro Schillaci. Aspetteremo le deroghe, sia a livello nazionale che regionale, per le autorizzazioni; l’assessore alla Sanità Gratarola aprirà quindi la fase di confronto in tutta la Liguria con i sindaci dei distretti sociosanitari, Federsanità e con tutti gli stakeholder per ascoltarli, illustrare i dettagli e recepire suggerimenti e osservazioni da portare in Consiglio regionale. Si tratta di un iter complesso, in cui si inseriscono anche il PNRR, con le Case della Salute e gli Ospedali di Comunità e le Centrali operative territoriali, il piano di edilizia ospedaliera pubblica finanziata anche da Inail, la riforma della professione medica, l’aumento del personale sanitario. L’obiettivo condiviso – conclude - è quello di offrire ai liguri una sanità più efficace, garantendo ai pazienti una migliore assistenza, da un lato con prestazioni più vicine a casa per quanto riguarda la bassa complessità e dall’altro con cure specialistiche per le patologie complesse nei centri ospedalieri maggiormente all’avanguardia anche dal punto di vista della ricerca scientifica, in una logica di hub e spoke, facendo tesoro dell’esperienza, anche molto dolorosa, della pandemia”.

"Il Piano Socio Sanitario 2023-2025 – sottolinea l’assessore alla Sanità Angelo Gratarola - nasce utilizzando due fondamentali assetti normativi: da un lato il Decreto Ministeriale 77 che riorganizza l’assistenza territoriale attraverso Ospedali di Comunità, Case di Comunità e Centrali Operative Territoriali; dall'altro il Decreto Ministeriale 70 del 2015, più noto come Decreto Balduzzi, che disciplina il numero delle unità operative all'interno degli ospedali e delle aziende sanitarie. Attraverso l’applicazione di queste normative si genererà il rafforzamento del territorio che prenderà in carico il paziente per le patologie croniche e non urgenti. L’urgenza e le complessità più elevate saranno invece di pertinenza delle strutture ospedaliere. Il piano nasce in un momento di estrema crisi della sanità italiana e internazionale. Vi è una grande carenza di personale sanitario generato da una minore appetibilità di alcune discipline mediche accanto ad una non puntuale programmazione dei fabbisogni che trova le sue origini indietro nel tempo. Il Covid ha ulteriormente accelerato il processo di uscita di molte professionalità dal mondo sanitario rendendo più lo stesso più fragile. Non sono esenti da difficoltà i medici di famiglia, la continuità assistenziale e i pediatri di libera scelta che vedono scendere il numero dei professionisti soprattutto nelle aree interne della regione lasciando molti territori carenti. La grande scommessa del sistema, che con la Regione coinvolge tutte le figure sanitarie, è dunque quella di fare economie di scala ovvero generare sinergie tra le strutture attraverso i dipartimenti interaziendali, perseguire politiche di appropriatezza delle prestazioni, favorire nell’ambito della medicina territoriale le aggregazioni funzionali (AFT). Risulta così ancor più necessario l’impiego della telemedicina attraverso tecnologie ormai consolidate in grado di fornire dati e parametri sufficienti a poter garantire al curante una valutazione anche a distanza. Da tempo si parla di integrazione ospedale-territorio, questa è l’occasione unica per mettere definitivamente a terra questo legame garantendo da un lato le necessità del cittadino nelle malattie croniche e dall’altro la missione degli ospedali per il trattamento delle forme acute per le grandi patologie”.

“Il piano prevede alcune grandi trasformazioni: innanzitutto la rivoluzione della vision del territorio e della sua mission, con una completa riorganizzazione dell’offerta – dichiara il direttore generale di Alisa Filippo Ansaldi -. Per quanto riguarda il rapporto con il cittadino, si passa da una offerta basata su diagnosi e cura a una presa in carico globale di tutti i bisogni sociali, sociosanitari e sanitari. È prevista la semplificazione degli accessi alle cure e ai servizi, con punti unici di accesso a livello della rete di prossimità, che rappresenta il cardine della rivoluzione del territorio e il suo principale strumento. L’obiettivo è quello di garantire un percorso omogeneo e il migliore possibile per il cittadino stesso. Gli strumenti organizzativi in campo sono il distretto e la rete di prossimità (case di comunità, ospedali di comunità, centrali operative territoriali, il coinvolgimento dei medici di medicina generale). Tutto questo avverrà con una innovazione del sistema informativo, per garantire una definizione real-time dei bisogni dei cittadini e assicurare una pronta risposta. Alcuni di questi sistemi di monitoraggio sono già attivi, come quello legato all’emergenza-urgenza. C’è poi tutta la parte legata ai nuovi ospedali: tre nuovi ospedali pubblici: a levante, a ponente e in area metropolitana genovese. C’è una ridefinizione dell’offerta: la costruzione dei nuovi ospedali garantirà maggiore efficacia, più efficienza e il rispetto completo degli standard prevista dal DM70”.

 

Di seguito i principali punti del Piano Socio Sanitario 2023-2025

 

PRONTO SOCCORSO

Una regione, due modelli: la Liguria è caratterizzata da un dualismo geomorfologico che rende complessa la mobilità e genera importanti problematiche nella viabilità nelle aree montane rispetto alla zona costiera. Ecco dunque due modelli organizzativi a geometria variabile per riequilibrare gli sbilanciamenti tra l’area metropolitana e le ‘ali’ (Ponente e Levante).

 

Nell'articolazione della rete emergenziale ligure ecco cosa è previsto Asl per Asl:

 

ASL 1

DEA Primo Livello: Ospedale di Sanremo

Pronto soccorso: Ospedale di Bordighera, Ospedale di Imperia

 

ASL 2:

DEA Secondo Livello: Ospedale di Pietra Ligure

DEA Primo Livello: Ospedale di Savona

 

ASL 3

DEA Secondo Livello: IRCCS Policlinico San Martino

DEA Secondo Livello: IRCCS Pediatrico Ist.G.Gaslini

DEA Primo Livello: Ospedale Villa Scassi, E.O. Galliera

Pronto Soccorso: Ospedale Evangelico Internazionale

 

ASL 4:

DEA Primo Livello: Ospedale di Lavagna

 

ASL 5

DEA Primo Livello: Ospedale della Spezia

Pronto Soccorso: Ospedale di Sarzana

 

Articolazione del sistema con la rete dei PPI-Punti di Primo Intervento:

 

ASL 2: Santa Maria della Misericordia-Albenga (SV), San Giuseppe-Cairo Montenotte (SV)

ASL 3: Gallino-Genova Pontedecimo, Padre Antero Micone-Genova Sestri Ponente

ASL 5: San Nicolò-Levanto (SP)

 

 

Il DEA, Dipartimento di Emergenza Urgenza e Accettazione, rappresenta un’aggregazione funzionale di unità operative che mantengono la propria autonomia e responsabilità clinico-assistenziale, ma che riconoscono l’interdipendenza adottando un comune codice di comportamento assistenziale, al fine di assicurare, in collegamento con le strutture operanti sul territorio, una risposta rapida e completa.

I DEA afferiscono a due livelli di complessità, in base alle Unità operative che li compongono: DEA di I livello e DEA di II livello.

 

DEA I LIVELLO

La struttura ospedaliera sede di DEA di I livello (spoke) esegue tutti gli interventi previsti per l'ospedale sede di pronto soccorso e svolge funzioni di accettazione in emergenza urgenza per patologie di maggiore complessità

 

DEA II LIVELLO

Assicura, oltre alle prestazioni fornite dal DEA I livello, le funzioni di più alta qualificazione legate all’emergenza (hub), tra cui cardiochirurgia, neurochirurgia, terapia intensiva neonatale, chirurgia vascolare, chirurgia toracica, secondo le indicazioni stabilite dalla programmazione regionale.

 

PUNTI NASCITA

 

La programmazione regionale prevede, nel rispetto degli standard ministeriali che garantiscano risultati e sicurezza ottimali per donna e bambino, 9 punti nascita presso le seguenti Aziende:

 

ASL 1

ASL 2 (2 punti nascita)

ASL 3 - Villa Scassi/Ospedale Evangelico di Voltri

E.O. Ospedali Galliera

Policlinico San Martino

Istituto G. Gaslini

ASL 4

ASL 5

 

Secondo il Decreto Ministeriale 70 si applicano le soglie di volume di attività di cui all'Accordo Stato Regioni 16 dicembre 2010 (>1000 parti/anno, almeno 500/anno solo sulla base di motivate valutazioni)

 

L’identificazione dei Punti Nascita ha seguito dunque criteri che assicurano i requisiti di qualità strutturale, tecnologica ed organizzativa e una dislocazione sul territorio ligure in grado di rispondere alla necessità di un’offerta di prossimità, garantendo, nel contempo, la centralità sul proprio ambito di pertinenza.

 

Il centro hub regionale è costituito dall’integrazione funzionale tra IRCCS pediatrico G. Gaslini, con la Terapia Intensiva Neonatale e tutte le competenze specialistiche pediatriche e l’IRCCS Policlinico S. Martino, dotato di rianimazione e di ogni competenza specialistiche dell’adulto. All’ospedale Gaslini saranno affidate le gravidanze complesse nelle quali esiste la presenza di patologia fetale/neonatale, mentre l’IRCCS San Martino si farà carico delle gravidanze complesse nelle quali è presente una grave patologia materna.

 

OSPEDALI DI COMUNITÀ, CASE DI COMUNITÀ E COT

 

OSPEDALE DI COMUNITÀ

Si tratta di una struttura sanitaria intermedia della rete territoriale, a gestione prevalentemente infermieristica con presenza di un medico almeno 4,5 ore al giorno (6 giorni su 7) e a ricovero breve che si colloca tra l’ospedale e la dimensione domestica. Prevede interventi sanitari a bassa intensità clinica ed è rivolta a pazienti con deficit funzionali e/o cronici stabili dal punto di vista clinico provenienti dall’ospedale, dalle strutture residenziali sociosanitarie o dal domicilio. In Italia ne sono previsti 400, in Liguria 11.

 

CASA DELLA COMUNITÀ

Secondo il PNRR è il punto di riferimento continuativo per la popolazione che garantisce capillarità sul territorio. In Italia ne sono previste complessivamente 1288, 32 in Liguria di cui 30 a finanziamento PNRR. Si tratta di strutture, in rete con il sistema informativo sanitario, in cui operano equipe multi professionali composte da Medici di Medicina Generale, Pediatri di Libera Scelta, Specialisti ambulatoriali, Infermieri di Comunità e altri professionisti della salute.

Rappresenta il punto di integrazione con i Servizi Sociali del territorio, i servizi per la Salute Mentale, le dipendenze patologiche e la neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza. Al suo interno sono previsti servizi polispecialistici, diagnostici, punto CUP, prelievi, vaccinazioni, screening. L’obiettivo dello sviluppo delle Case di Comunità è quello di garantire in modo coordinato: l’accesso integrato all’assistenza sanitaria, sociosanitaria e socioassistenziale nella logica di prossimità al cittadino e garantire la presa in carico della cronicità e fragilità secondo un approccio di medicina d’iniziativa proattiva con un ruolo centrale dell’infermiere di comunità come collegamento tra i bisogni della popolazione e il sistema sanitario.

 

CENTRALE OPERATIVA TERRITORIALE (COT)

La Centrale Operativa Territoriale (COT) è un servizio che facilita l’attivazione dell’assistenza e la continuità della presa in carico attraverso una piattaforma informatica comune ed integrata con i principali applicativi di gestione aziendale e di interconnessione con tutti gli enti/strutture del territorio. La COT garantisce il coordinamento e il raccordo tra i nodi delle diverse reti e i professionisti. In Italia ne sono previste 600, in Liguria 16.

 

CENTRALI 118, ATTIVAZIONE NUMERO UNICO 116117

Il collegamento logistico e funzionale tra i punti della rete di emergenza-urgenza è coordinato dalle centrali operative 112/118 e attuato sia dalle automediche che dal servizio di elisoccorso; in considerazione del numero di missioni e dell’orografia regionale a partire da luglio del 2021 è stato attivato il secondo elicottero presso l’aeroporto di Albenga ed in fase di attivazione il terzo elicottero presso l’aeroporto di Luni-Sarzana; gli indirizzi programmatori prevedono la presenza sul territorio ligure di 3 basi, nel Ponente e Levante ligure e nell’area metropolitana.

I dati relativi ai bacini di utenza e la necessità di adeguamento a standard operativi riconosciuti richiedono il mantenimento di tre centrali operative 118 una a Genova, una a levate ed una a ponente.

È prevista l’attivazione del numero unico 116117 per le cure mediche non urgenti. Si tratta di un servizio telefonico gratuito alla popolazione, attivo 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, per tutte le prestazioni sanitarie e sociosanitarie a bassa intensità assistenziale. L’obiettivo è mettere in contatto l’utente con un operatore competente oppure con un medico per assicurare assistenza o consulenza sanitaria. Questo numero e l’apertura delle centrali operative territoriali, previsti dal DM77/2022, costituiscono un’opportunità per integrare il sistema emergenza-urgenza con le attività territoriali, favorendo l’interfaccia ospedale-territorio. Saranno attivate sul territorio regionale le ambulanze con infermiere a bordo (MSAB, Mezzi di Soccorso Avanzato di Base, in gergo India), coordinate dal medico di centrale o dal medico dell’automedica con copertura 12h e festivi.

Tali ambulanze potranno garantire un’attività assistenziale più capillare sul territorio ligure caratterizzato da una particolare orografia, attraverso un coordinamento dei soccorsi sul luogo dell’evento, l’attribuzione del triage con attribuzione del codice colore, e stabilendo la destinazione dell’eventuale trasporto del paziente. Nel definire il codice colore, l’infermiere non formula alcuna diagnosi, ma stabilisce la priorità dell’assistenza per assicurare la più tempestiva e corretta presa in carico.

 

PANFLU

Il Panflu è in Piano pandemico influenzale. La programmazione di indirizzo per le azioni di contrasto alla pandemia da COVID-19 che le Aziende socio-sanitarie e gli ospedali sono state chiamate ad intraprendere, e tuttora le vedono coinvolte, è stata realizzata, in coerenza con le indicazioni ministeriali e commissariali, attraverso il coordinamento di Alisa, il Dipartimento Salute e Servizi Sociali e Protezione Civile che hanno operato in sinergia con il soggetto attuatore (Decreto del Capo Dipartimento della Protezione civile del 27/02/2020), supportata costantemente dalla Presidenza della Regione per i diversi ambiti di intervento.

Regione Liguria tramite la Cabina di regia regionale e Alisa, conduce attività di coordinamento e indirizzo delle Aziende sanitarie regionali, che sono deputate all’erogazione delle prestazioni nell’ottica di una maggiore omogeneità organizzativa territoriale e secondo indirizzi comuni. Nell’ambito delle attività direzionali e di coordinamento di risposta all’emergenze sanitarie, la cabina di regia regionale ha le finalità di supporto e riferimento per le azioni di mitigazione e contenimento; definire il modello organizzativo per la gestione delle attività da implementare delle diverse fasi pandemiche, adattabili alle diverse realtà; monitorare l’attività e conseguentemente l’efficacia delle misure intraprese; monitorare e assicurare l’approvvigionamento dei farmaci;

monitorare e garantire la registrazione dei dati relativi alle vaccinazioni somministrate;

definire eventuali azioni di miglioramento laddove si renda necessario; indicare gli strumenti formativi e monitorare e collaborare con i Servizi di Comunicazione Regionali per l’attuazione di campagne informative da rivolgere alla popolazione.

 

DIAR

I DIAR-Dipartimenti Aziendali Regionali rappresentano il supporto tecnico per la governance del Sistema Sanitario Regionale, garantendo la partecipazione attiva dei professionisti nel processo di analisi e proposte e definizione di priorità di intervento con il coinvolgimento delle Direzioni Aziendali. In Liguria sono previsti i seguenti DIAR:

Cardio Toraco-Vascolare, Chirurgico, Emergenza-Urgenza, Malattie Infettive, Materno Infantile, Specialità Mediche, Laboratori Diagnostica Clinica e per immagini, Neuroscienze, Onco-ematologico, Trasfusionale, Distretti.

 

ITER PIANO SOCIO SANITARIO REGIONALE

Il Piano Socio Sanitario Regionale 2023-2025, appena approvato in prima bozza in Giunta, passa ora al vaglio del Ministero della Salute che ha 30 giorni di tempo per formulare la propria valutazione. Successivamente il Piano tornerà per una nuova approvazione in Giunta per poi passare alla discussione del Consiglio Regionale previa trattazione nella commissione competente. Nel frattempo l’assessore alla Sanità sarà a disposizione per presentare il piano in sede di Conferenza dei Sindaci in ogni Asl, affiancando il contributo dell'assessorato alla concertazione e alla cooperazione tra l'azienda sanitaria locale, gli enti locali e le organizzazioni sindacali. In quella sede saranno trattate le tematiche sanitarie che coinvolgono Comuni e Aziende sanitarie locali con particolare attenzione alle peculiarità ed esigenze dei territori.

Gastronomia, l'Agricuoco incontra il vignaiolo per fare rete

Super User 24 Marzo 2023 995 Visite

“Fare rete”: se pensate che sia uno slogan privo di senso perché non si è in grado di dargli un senso, siete sulla strada giusta. A invertire questa tendenza ci prova, in modo concreto, l'Agricuoco che, sotto l'egida di Emanuele Revello, non è solo il nome di un ristorante dell'entroterra di Levante, a San Bartolomeo della Ginestra, ma un progetto legato alla realizzazione di piatti semplici in grado di esaltare il gusto e l'olfatto con attenzione ai valori nutrizionali. Primizie stagionali e filiera corta: se non vogliono essere solo parole alla moda è necessario che, a sostegno, ci sia uno sforzo a supporto del pensiero.

Per arrivare a questo c'è bisogno di impegno costante sottolineato dalle parole del “Agricuoco” stesso: “Collaboro con piccoli e piccolissimi produttori locali dell'entroterra, per dare loro visibilità, nel mio piccolo, provo a sostenerli fisicamente comprando da loro quello che posso al prezzo migliore per il contadino/allevatore”.

Ma ci sono delle regole ben precise da rispettare: “Devo poter entrare in azienda e vedere come lavorano, devono essere aziende di nicchia, devono valorizzare il territorio, magari perché stanno in zona impervia o che altrimenti sarebbe abbandonata. Inoltre devono favorire il ripopolamento degli entroterra a sostegno dell’economia rurale. Ovviamente devono lavorare in qualità, nei limiti delle possibilità economiche. Infine, ultimo ma non meno importante, il fatto che il prodotto debba essere buono”.

Per questo motivo l'Agricuoco organizza una serie di appuntamenti il venerdì a partire dal 24 marzo, promuovendo incontri di alto livello proprio secondo queste imprescindibili linee di comportamento. Si parte venerdì 24 marzo con un grande evento dove “L'Agricuoco incontra il Vignaiolo”.

Ospite della serata I Cerri della Val di Vara, siamo nello spezzino, con le loro proposte.

Il menù della serata prevede:

Gattafin

Flan di zucca e fonduta

Plin alla maniera dell'agricuoco

Rollatina di coniglio

Guanciale e bietolina

Crema di fagioli nostrani e i croccanti

Meringata all'uva fragola

Plastipremia, anche a Rossiglione arriva l’ecocompattatore

Super User 24 Marzo 2023 800 Visite

Rossiglione è il primo comune della Valle Stura, che vede installato sul suo territorio un ecocompattatore del progetto PlasTiPremia. La macchina ‘mangiaplastica’ è stata inaugurata oggi, in via Caduti della Libertà, alla presenza della sindaca Katia Piccardo e da Giovanna Damonte e Giovanni Battista Raggi, rispettivamente membro del Consiglio di Amministrazione e Presidente AMIU Genova.

Nella stessa giornata, alle 9.30, si è svolto il “tradizionale” laboratorio ambientale dedicato alla raccolta differenziata rivolto agli alunni dell’Istituto Comprensivo Valle Stura di Rossiglione, una vera e propria lezione dedicata al corretto riciclo.

Dopo Genova, che attualmente ha il più alto numero italiano di ecocompattatori, anche nei comuni del Genovesato dove AMIU Genova svolge i suoi servizi ambientali, prosegue la diffusione di questa best practice legata alla raccolta differenziata di bottiglie e flaconi in plastica di diverse dimensioni e formati.

«Siamo particolarmente lieti di ospitare l'istallazione di PlasTiPremia - dichiara Katia Piccardo, prima cittadina di Rossiglione - e, grati alla nostra Cittadinanza per i buoni risultati conseguiti nell'ambito della Raccolta differenziata che ci vedono tra i comuni virtuosi del comprensorio e del bacino. Si può e si deve fare ancora di più e sono certa che questo ulteriore tassello, che istituisce anche un gradito meccanismo premiale, contribuirà a migliorare le nostre performance.  - continua Piccardo- Ringrazio l'Istituto scolastico comprensivo nelle persone della dirigente scolastica Ivana Ottonello e delle docenti dei tre Ordini di Scuola che si sono dimostrate proattive e disponibili alla nostra proposta di coinvolgimento in questa giornata delle più giovani generazioni, perché è innanzitutto nelle loro mani il futuro del pianeta ed il rispetto dell'ambiente che ci ospita. Ringrazio AMIU per la proficua sinergia con cui stiamo collaborando da anni e la consigliera Damonte per la dedizione e competenza con cui sta portando avanti il suo mandato, attento anche all'ascolto delle esigenze delle aree più interne del bacino del Genovesato».

Nel programma di diffusione degli ecocompattatori - finanziati dalla Città Metropolitana nei comuni del Genovesato - come questo di Rossiglione, sono state già installate altre tre macchine nei comuni di Davagna, Isola del Cantone e Ronco Scrivia e, a breve, sono previsti altri tre ecocompattatori a Torriglia, Arenzano e Cogoleto. Ha ottenuto, invece, il finanziamento del Ministero della Transizione Ecologica per l’installazione dell’ecocompattatore il comune di Savignone e, prossimamente, sarà la volta di Busalla e Crocefieschi.

Nel piano di sviluppo per l’installazione degli Ecocompattatori, AMIU ha ottenuto anche un co-finanziamento regionale e la stretta collaborazione con il Consorzio di filiera degli imballaggi in plastica, COREPLA.

Sottolinea Giovanna Damonte, consigliera Consiglio di Amministrazione AMIU Genova: «Crediamo sempre con maggiore convinzione che, solo attraverso la sensibilizzazione dei cittadini di tutte le età al riciclo e al riuso dei materiali, con particolare attenzione alle attività di educazione ambientale rivolte alle scuole si possa avere dei risultati duraturi nel tempo. L'obiettivo è far comprendere a tutti, soprattutto ai giovani, l'importanza di agire in modo responsabile per proteggere l'ambiente e ridurre gli sprechi. In questo modo si contribuisce alla riduzione della produzione dei rifiuti e al controllo dei consumi attraverso un atteggiamento consapevole».

«L'impegno di AMIU nella promozione della raccolta differenziata è di fondamentale importanza per la tutela del territorio dove siamo presenti e sempre di più lavoriamo per fornire servizi e tutto ciò che è necessario per farla nel modo corretto. - conclude Giovanni Battista Raggi, Presidente AMIU Genova - Il progetto degli ecocompattatori è una delle pratiche sostenibili che permettono il riuso di materiali riciclabili attraverso un sistema di gestione efficace e che permette la promozione di comportamenti virtuosi da parte dei cittadini. Questo tipo di impegno ha sicuramente un effetto a cascata sulla società nel suo complesso, perché sensibilizza le persone sull'importanza della raccolta differenziata e del rispetto dell'ambiente».

Coloro che utilizzeranno l’ecocompattatore otterranno un punto per ogni bottiglia o flacone conferita e accumulando punti i cittadini usufruiranno di buoni e sconti nel circuito specifico di attività convenzionate; a questo si aggiungono premi gratuiti messi a disposizione dagli ideatori del progetto e da alcuni partner. Ogni macchina è dotata di uno schermo sul quale compaiono le promozioni dei partner convenzionati. Ricordiamo che la macchina sarà attiva dal lunedì al sabato e si consiglia di scaricare da Apple Store e Google Play la app Plastipremia, per avere sempre sotto controllo i punti accumulati e l’aggiornamento delle attività convenzionate.

Cosa conferire nell’ecocompattatore: imballaggi e contenitori in plastica per liquidi: bottiglie di acqua/succo/bibite varie, flaconi di creme e salse alimentari (es. ketchup), flaconi di shampoo/saponi liquidi/creme solari, flaconi di prodotti per la detergenza della casa: sapone per i piatti, detersivi, detergenti, ecc.

Assessore Sartori visita Fincantieri e Arinox: “Eccellenze dell'industria ligure e nazionale”

Super User 23 Marzo 2023 990 Visite

L'assessore regionale al Lavoro Augusto Sartori ha fatto visita oggi agli stabilimenti Fincantieri e Arinox di Riva Trigoso e Sestri Levante, dove ha incontrato il direttore del cantiere integrato navale militare Riva Trigoso-Muggiano Luca Maggiolo, la responsabile del personale Fincantieri Elena Signorastri e il Ceo di Arinox Massimiliano Sacco.

“Il Protocollo d’intesa siglato nei giorni scorsi tra Regione Liguria, Fincantieri e il Comune di Sestri Levante che modificherà la viabilità nell'area industriale sarà un passo avanti importantissimo per lo sviluppo, sia dal lato produttivo che di conseguenza anche da quello occupazionale, di Fincantieri e delle aziende del suo indotto tra cui Arinox. Si tratta di eccellenze dell'industria ligure e nazionale e che noi, in qualità di istituzioni, abbiamo il dovere di aiutare per quanto di nostra competenza”, ha dichiarato Sartori.

Fondi per le scuole, Lega: “Dal ministero oltre 21 milioni per la Liguria”

Super User 23 Marzo 2023 647 Visite

“Il Ministero dell’Istruzione ha stanziato i fondi destinati alle scuole, tra cui anche a quelle delle varie province liguri. Grazie al ministro della Lega, Giuseppe Valditara, alla nostra regione arriveranno oltre 21 milioni di euro. A Imperia andranno in totale € 4.442.037, 07; a Savona € 1.470.000,00; a Genova ci saranno investimenti per € 11.958.988,38; alla Spezia andranno 3.563.706,94 di euro. I fondi saranno destinati a scuole di ogni ordine e grado. La Lega dimostra come sempre con i fatti la sua attenzione anche verso l’istruzione dei nostri ragazzi”. Nota del Gruppo Lega in Regione Liguria. 

Depositi chimici, Toti: “Nessuno stop e nessun parere negativo, fase di verifica ancora in corso”

Super User 23 Marzo 2023 596 Visite

Regione Liguria, in merito al progetto presentato nelle scorse settimane da Superba per il dislocamento dei depositi chimici da Multedo a Ponte Somalia, precisa che è ancora in corso la fase di verifica di assoggettabilità e che nessun parere negativo è mai stato espresso. Le prescrizioni che Superba dovrà presentare entro 15 giorni, in particolare per le sostanze allo stato gassoso che richiedono analisi di eventuali dispersione delle sostanze movimentate, sono un atto normale e dovuto che non contengono nessuna valutazione di merito. 

In base alla procedura il proponente trasmette all’autorità competente lo studio preliminare ambientale in formato elettronico. In cinque giorni dalla ricezione dello studio preliminare ambientale, l’autorità competente verifica la completezza e l’adeguatezza della documentazione e, qualora necessario, può richiedere per una sola volta chiarimenti e integrazioni al proponente. In tal caso, il proponente provvede a trasmettere i chiarimenti e le integrazioni richiesti, inderogabilmente entro i successivi quindici giorni. Qualora il proponente non trasmetta la documentazione richiesta entro il termine stabilito, la domanda si intende respinta ed è fatto obbligo all’autorità competente di procedere all’archiviazione.

"Non si tratta di uno stop – spiega il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti - Ma si tratta di una serie di osservazioni che possono avere risposte in un tempo molto breve. Non vi è quindi nulla da parte di Regione Liguria che ostacoli o distingua l’ente da quelle che sono le decisioni di Comune e Autorità Portuale circa la risistemazione del porto. Siamo ancora in una fase preliminare in cui Regione sta semplicemente e doverosamente acquisendo tutte le informazioni necessarie per valutare se il procedimento sarà sottoposto o meno a Valutazione di Impatto Ambientale. Ogni parere nel merito è demandato alle fasi successive”.

Carburanti rinnovabili nel settore marittimo, Campomenosi: “Parlamento europeo vota proposta Lega”

Super User 23 Marzo 2023 542 Visite

“Bene l’esito delle negoziazioni sul regolamento per la diffusione di carburanti rinnovabili e a zero emissioni nel settore marittimo: il testo presentato dalla Commissione Europea con ambizioni eccessive e lontane dai reali bisogni e caratteristiche del settore dello shipping, ma che grazie a un percorso parlamentare e negoziale tortuoso e impegnativo è diventato più equilibrato e condivisibile”. Così in una nota Marco Campomenosi, capo delegazione Lega al Parlamento Europeo e relatore ombra del regolamento per la diffusione di combustibili rinnovabili e a basse emissioni nello shipping.

“Da relatore ombra - prosegue l’europarlamentare - ho difeso gli interessi del nostro Paese e sono felice di aver contribuito a ottenere importanti risultati: tra questi, l’esenzione dagli obblighi del regolamento fino al 2029 sulle rotte da e per le isole minori, così come sulle rotte soggette a obbligo di servizio pubblico da e per le isole maggiori come Sicilia e Sardegna. Una deroga, quella per le nostre due isole maggiori, votata dal Parlamento Europeo su nostra proposta, sulla quale il Consiglio ha cambiato posizione solo grazie all’intervento del Ministro Salvini. Abbiamo garantito sostenibilità economica a servizi che sono parte integrante della continuità territoriale italiana, principio riconosciuto anche in Costituzione, a tutela dell’insularità”.

“Trovato anche un delicato equilibrio per garantire al mercato la neutralità tecnologica nel raggiungimento degli obiettivi di riduzione di gas climalteranti, prevedendo un sistema di quote obbligatorie per carburanti sintetici e di nuova generazione solo nel caso in cui ci sia un fallimento di mercato nel prossimo decennio. Altre importanti disposizioni riguardano l’obbligo di utilizzo di cold ironing nei porti che ne sono dotati, cioè l’allacciamento all’energia elettrica delle banchine, e il ritorno al settore marittimo delle risorse provenienti dalle sanzioni emanate per il mancato rispetto del regolamento. Esprimo grande soddisfazione, grazie al nostro lavoro e all'intervento del Ministro Salvini c'è stato il sostegno da parte del Governo in Consiglio ed è passata la linea portata avanti dalla Lega e dall’Italia. Grazie al relatore Warborn per aver rappresentato al meglio le istanze di tutto il Parlamento durante le difficili negoziazioni dei mesi passati”, conclude Campomenosi.

Decarbonizzazione, presentato a Genova il centro per lo sviluppo di nuove tecnologie

Super User 23 Marzo 2023 1278 Visite

Il nuovo laboratorio di Molo Giano è frutto della collaborazione tra Ecospray e l’Università di Genova: qui si studieranno le soluzioni di “carbon capture” con fuel cell da applicare in ambito navale, ma non solo

Un centro di eccellenza, frutto di un’importante collaborazione fra pubblico e privato, destinato ad attività di ricerca e sviluppo di tecnologie per la decarbonizzazione con diverse possibilità di applicazione, in primis in ambito marittimo: questo, in sintesi, è il nuovo CapLab presentato oggi a Molo Giano, nel cuore del porto di Genova.

La struttura sarà gestita da Ecospray Technologies e dal Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica e Ambientale (DICCA) dell’Università di Genova, ed è il frutto di un investimento complessivo di quasi 2 milioni di euro.

All’evento hanno preso parte diverse autorità, fra cui il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti e il sindaco di Genova Marco Bucci.

CapLab è già operativo: la sua forza, data dall’unione dei due soggetti fondatori, è appunto la sinergia fra ricerca e industria, in un’alleanza che nelle intenzioni di Ecospray e Università di Genova vuole promuovere progressi scientifici e di formazione che potranno avere importanti ricadute positive sul territorio.

Al centro dell’attività del CapLab ci sarà la ricerca sui sistemi di riduzione delle emissioni di CO₂ attraverso l’utilizzo di celle a combustibile (fuel cell) “a carbonati fusi”, una delle tre nuove tecnologie di “carbon capture” lanciate da Ecospray a giugno dell’anno scorso.

I principali ambiti di ricerca del CapLab saranno: 

- cattura della CO₂

- produzione di energia pulita

- produzione e uso di idrogeno

- applicazioni nel settore navale

- applicazioni nel settore terrestre (turbo gas, acciaierie)

- integrazione con fonti rinnovabili (bio-LNG, e-methanol)

Più in dettaglio i progetti di CapLab si svilupperanno nelle aree della ricerca scientifica (laboratorio sperimentale di produzione e test di fuel cell a carbonati fusi, laboratorio informatico per la modellizzazione delle celle, partecipazione congiunta a programmi di ricerca nazionali e internazionali, partecipazione a bandi attingendo a finanziamenti per la ricerca) e della formazione (svolgimento di tesi e tirocini formativi, attivazione di assegni di ricerca, svolgimento di studi, ricerche e attività didattiche, organizzazione di attività formative o di riqualificazione aziendale con docenza universitaria).

Carbon capture con celle a combustibile a carbonati fusi (MCFC)

La tecnologia con celle a combustibile a carbonati fusi (MCFC-Molten Carbonate Fuel Cells) sviluppata da Ecospray in collaborazione col DICCA permette la cattura della CO₂ e, come effetto secondario, la contemporanea produzione di energia. Viene perciò considerata strategica nel contesto della transizione energetica proprio per la capacità di trattenere l’anidride carbonica da fumi esausti e generare energia pulita addizionale.

È una soluzione tecnologicamente complessa, ma che garantisce elevati risultati in termini di riduzione di emissioni e, alle aziende del settore marittimo, un forte contenimento delle spese operative. Il suo ambito applicativo non si limita ad un tipo particolare di nave, può essere infatti utilizzata su tutti i tipi di motore e con tutti i combustibili.

L’applicazione delle fuel cell a carbonati fusi può promuovere efficacemente la transizione da un presente basato sui combustibili fossili a un futuro CO₂-free. I primi prototipi di fuel cell verranno prodotti nel CapLab nei prossimi mesi e i primi test a bordo di navi sono previsti nel 2024.

 

Le altre due tecnologie di carbon capture di Ecospray

L’assorbimento di CO₂ tramite ammine è basato su un approccio già consolidato in altri settori industriali, che Ecospray rende utilizzabile in ambito navale, riducendo il footprint e il consumo di energia.

L’assorbimento di CO₂ tramite idrossido di calcio, è invece una soluzione innovativa che consentirà inoltre un investimento di capitali più contenuto. È imminente l’installazione di entrambe le tecnologie a bordo nave per una fase di test in ambiente reale.

“Siamo orgogliosi di poter presentare una struttura di eccellenza come il CapLab, un progetto chiave nelle nostre strategie di sviluppo, a cui abbiamo dedicato molte risorse. Crediamo fortemente nella collaborazione con un soggetto pubblico come l’Università di Genova, solo mettendo a fattor comune le nostre conoscenze e le capacità di ricerca possiamo accompagnare le aziende nel percorso di transizione energetica che consentirà loro di raggiungere gli ambiziosi obiettivi di riduzione delle emissioni stabiliti dalle organizzazioni mondiali, a cominciare dall’IMO-International Maritime Organization. Oggi è un giorno importante ma è solo un punto di partenza, ci aspettiamo presto i primi risultati concreti frutto di questa partnership” ha dichiarato Maurizio Archetti, presidente di Ecospray.

Secondo Barbara Bosio, professore di Chimica Fisica Applicata dell’Università degli Studi di Genova, “Oggi l’Università trova in Ecospray il partner ideale per mettere a frutto gli oltre 20 anni di attività di ricerca che hanno consentito di maturare competenze scientifiche d’eccellenza sulle celle a carbonati a livello internazionale. La collaborazione permetterà di intensificare la ricerca di base e al contempo avviare il passaggio fondamentale da ricerca a sviluppo industriale. Siamo entusiasti dell’iniziativa CapLab e confidiamo possa essere una opportunità preziosa sia a livello locale, penso ai nostri studenti e al nostro territorio, sia a livello globale, promuovendo una soluzione tecnologica innovativa e strategica nell’attuale contesto mondiale di transizione energetica”. 

"Siamo di fronte ad un’ulteriore eccellenza che arricchisce la città, la regione e soprattutto il principale sistema portuale del Paese, che a transizione ecologica, nuove tecnologie, carburanti del futuro, riduzione delle emissioni deve dare un contributo importante, dato che ha un ruolo di primo piano nello shipping e nella logistica”, ha dichiarato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti.

 

Palazzo Tursi, Paolo Gozzi nuovo capogruppo di Vince Genova

Super User 23 Marzo 2023 822 Visite

Il consigliere comunale Paolo Gozzi, tra i più eletti alle amministrative genovesi dello scorso anno, è il nuovo capogruppo di Vince Genova, la principale lista (9 consiglieri) del sindaco Marco Bucci.

L’ex consigliere comunale del Pd subentra a Tiziana Notarnicola, che si è dimessa a causa di impegni professionali e personali.

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