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Caccia al cinghiale con l’arco, la notizia un po’ originale come una freccia vola di bocca in bocca

Alessio Piana, consigliere regionale della Lega, e un cinghiale non ancora 'infilzato''

Le notizie un po’ originali, si sa, volano veloci di bocca in bocca. A far parlare di sé questa volta non è la Bocca di rosa di Fabrizio de André ma l’emendamento della Regione Liguria che autorizza la caccia con arco e frecce alla selvaggina, cinghiali compresi, finito su tutti i mezzi di comunicazione italiani.

L’idea un po’ originale, o ripescata dal codice (la caccia con arco e frecce è legge nazionale dal 1992), è venuta al consigliere regionale Alessio Piana, leghista e cacciatore di vecchia data (avrebbe preso il porto d'armi prima della patente di guida).

Apriti cielo: tutti gli animalisti, con la loro paladina Michela Vittoria Brambilla in testa, hanno bollato l’emendamento, per la sofferenza che provocherà agli animali abbattuti, come “barbaro”.

Non sono però da sottovalutare anche i rischi per i cacciatori, che devono avere mano ferma anche in caso di carica dell'ungulato.

In qualche modo oggi prende le distanze anche la Giunta della Liguria, che fa sapere: “Il provvedimento sulla regolamentazione in Liguria della caccia con arco e frecce non è un’iniziativa della Giunta regionale ma è stato approvato dal Consiglio regionale in modo trasversale da maggioranza e opposizione con 23 voti favorevoli su 28 presenti”.

Quindi, i “barbari” sono bipartisan.

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