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Visita ministro Fitto, Toti: “La Liguria sarà una delle prime regioni a utilizzare le risorse della programmazione europea”

Super User 23 Giugno 2023 592 Visite

Si è svolto questa mattina presso la sede della Regione Liguria a Genova un incontro tra il presidente Giovanni Toti e il ministro per gli Affari Europei, per le politiche di coesione e per il Pnrr Raffaele Fitto per fare il punto sul dialogo già avviato sulla programmazione dei fondi europei.

“È stato un colloquio proficuo – ha dichiarato il presidente Toti – La Liguria sarà una delle prime regioni a sottoscrivere con il governo il piano generale di utilizzo delle risorse della programmazione europea, che il ministero sta portando avanti in modo integrato. Credo che la nostra regione possa avere un ampio beneficio dall’impostazione voluta dal ministero: apprezziamo, in particolare, l’idea di utilizzare i fondi Fsc come cofinanziamento della programmazione strutturale europea, liberando così spesa corrente delle regioni, elemento indispensabile per dare flessibilità al nostro bilancio. Grazie al ministro che si è fatto carico di un gigantesco lavoro, anche di coordinamento tra le regioni e anche tra le regioni e il ministero, non sempre facilissimo”.

Il governatore Toti ha poi sottolineato: “Quello che non va sottovalutato è che l’idea del ministro Fitto di aiutare le regioni, cofinanziando con l’Fsc la programmazione dei fondi strutturali europei, soprattutto il Por Fesr, libera risorse dai nostri bilanci, con un reale aumento della capacità di spesa in una formula particolarmente flessibile. È, di fatto, una potente iniezione di energia nei bilanci delle regioni: per la Liguria, nella programmazione totale si tratta di molte decine di milioni di euro”.

“Abbiamo ragionato anche di Pnrr – ha proseguito il presidente Toti - con le possibili modifiche alla programmazione e l’inserimento, compatibilmente con le regole assai complesse, di qualche ulteriore intervento, soprattutto sui temi più sensibili per il nostro territorio come il dissesto idrogeologico o il ciclo delle acque. Abbiamo già dato al ministro i progetti pronti a partire: tutto quello che sarà possibile spostare sul Pnrr, coerentemente con le tempistiche e con gli altri progetti, quando saranno chiuse le verifiche e le trattative europee, si aprirà. Penso che, con il mese di luglio di lavoro, prima della pausa di Ferragosto potremo avere un quadro chiaro di spesa, che consenta poi – ha concluso - di programmare i prossimi cinque anni in modo proficuo”.

“Il lavoro portato avanti con Regione Liguria è assolutamente costruttivo - ha dichiarato il ministro Fitto - È stato un incontro utile per prendere atto di alcuni aspetti. Abbiamo istituito dei gruppi di lavoro con le singole regioni per fare un monitoraggio dell’utilizzo delle risorse sugli anni 2014/2020, che per la Liguria è risultato assolutamente positivo, e abbiamo stabilito un modello di lavoro per poter giungere alla definizione dei finanziamenti per il periodo 2021/2027, facendo una sorta di raccordo tra le risorse del Pnrr e quelle derivanti dal Fondo di Sviluppo e Coesione, per avere una visione d'insieme. Con Regione Liguria il lavoro è già in fase avanzata e questo ci consente di procedere bene e in maniera veloce rispetto agli obiettivi futuri. Questo avverrà, ovviamente, con il coinvolgimento di tutti i ministeri interessati - ha concluso Fitto - ma questa operazione di raccordo è fondamentale, e ritengo che entro il prossimo mese verranno definiti tutti i criteri di questo percorso”.

Garante regionale degli anziani, Muzio sollecita l’esame in Commissione della sua proposta di legge

Super User 23 Giugno 2023 612 Visite

“In data 5 luglio 2021, avevo depositato la proposta di legge a mia firma per l’istituzione della figura del Garante regionale dei diritti degli anziani. Tale proposta era stata poi regolarmente iscritta in data 12 ottobre 2021 al programma dei lavori del Consiglio e delle Commissioni. Essendo decorso senza esito il periodo di iscrizione previsto dal Regolamento, nella giornata odierna ho scritto alla presidente della Prima Commissione chiedendo che venga con urgenza calendarizzato l’esame del testo da me presentato. Quello della tutela dei diritti degli anziani e della valorizzazione del contributo sociale che queste persone possono portare alla nostra comunità è infatti un tema di fondamentale importanza in una regione come la Liguria”. È quanto dichiara il consigliere regionale Claudio Muzio, capogruppo di Forza Italia in Regione.

“Colgo l’occasione per ricordare – prosegue Muzio – che Forza Italia, sotto l’impulso dell’amato e compianto Presidente Berlusconi, è impegnata da tempo su questo fronte, come dimostra anche l’istituzione della figura del Garante degli anziani nel Comune di Genova nel mese di maggio 2021 (prima grande città a deliberare in tal senso) per iniziativa dell’allora capogruppo consiliare ed oggi assessore Mario Mascia”, sottolinea ancora Muzio. “Ricordo inoltre che sempre da Forza Italia proviene il disegno di legge presentato al Senato dalla sen. Daniela Ternullo, e sottoscritto anche dal Presidente Berlusconi, per l’istituzione del Garante nazionale degli anziani”.

“Tutto questo lavoro non sarebbe stato e non sarebbe possibile senza il contributo dei Seniores di Forza Italia, guidati dal coordinatore nazionale Enrico Pianetta e, a livello regionale, dall’amico Claudio Eva, che ha raccolto il testimone di Guido Grillo e del compianto Beppe Costa, che è stato l’ispiratore della mia proposta di legge”, conclude il capogruppo azzurro in Regione.

Il testo presentato da Muzio a luglio 2021 si compone di 10 articoli ed assegna al Garante, che sarà eletto dal Consiglio Regionale, funzioni di vigilanza, di controllo e di promozione di iniziative finalizzate al miglioramento della qualità della vita delle persone anziane, alla loro inclusione sociale, alla tutela del loro diritto alla salute e all’assistenza socio-sanitaria. Tra gli altri compiti, la proposta di legge conferisce al Garante anche quello di monitorare la programmazione televisiva e le altre forme di comunicazione audiovisive e telematiche, in collaborazione con il CoReCom, al fine di assicurare un equo diritto all’informazione. La proposta di Muzio prevede inoltre l’istituzione di un’apposita Commissione consultiva del Garante, che sarà chiamata ad esprimere pareri e formulare proposte riferite alle attività del Garante stesso. La Commissione sarà composta da quattro rappresentanti delle forze sociali con comprovata esperienza nel settore del volontariato della terza età. Essi saranno designati dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, sentita la Commissione consiliare competente in materia di nomine.

Energia, Toti nominato commissario di governo per la realizzazione del rigassificatore

Super User 22 Giugno 2023 612 Visite

Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti è stato nominato commissario straordinario di Governo per la realizzazione ovvero per l'esercizio, anche a seguito di ricollocazione, delle opere e delle infrastrutture finalizzate all'incremento della capacità di rigassificazione nazionale mediante unità galleggianti di stoccaggio e rigassificazione da allacciare alla rete di trasporto esistente nella Regione Liguria.

“Il tema dell’energia, lo abbiamo visto in questi mesi, è di grande rilevanza per lo sviluppo della nostra economia e per la vita quotidiana di imprese e famiglie – commenta il presidente Toti – Da parte nostra, già da tempo abbiamo dato disponibilità a contribuire allo sforzo per l’indipendenza energetica del Paese. Abbiamo di fronte a noi un lungo e congruo periodo di tempo per stabilire la collocazione più idonea e le contropartite per i territori che saranno interessati e per la regione tutta”.

Incontro con il ministro alla Salute, Toti: “Dialogo proficuo, istituito tavolo tecnico”

Super User 21 Giugno 2023 586 Visite

“Abbiamo istituito un tavolo tecnico con il ministero, con il presidente Fedriga e alcuni altri governatori che lo accompagneranno per cominciare ad analizzare i temi più urgenti, sperando che possano trovare risposte già nella prossima Legge di Stabilità”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti al termine del confronto che si è svolto oggi a Roma presso la sede del ministero della Salute con il ministro Orazio Schillaci e gli altri presidenti di Regione e Provincia Autonoma.

“È stato un incontro proficuo – aggiunge Toti - di cui ringraziamo il ministro anche per l’attenzione specifica che ha sempre rivolto alla Liguria. Alcuni temi sul tavolo sono complessi e non di facile soluzione mentre altri possono essere affrontati e risolti rapidamente. Certamente il ministro ha recepito l’esigenza di erogare in tempi stretti alle Regioni i fondi dovuti ma non ancora ristorati per quanto speso durante l’emergenza covid e per gli enormi aumenti dei costi dell’energia, oltre alla necessità di aumentare il Fondo sanitario nazionale ovvero le spese di salute sul Pil, oggi troppo basse. Dobbiamo poterci muovere rapidamente, con maggiore flessibilità e maggiori risorse, per i medici che producono e lavorano di più. Abbiamo bisogno di ragionare sulle mansioni e trovare personale. Tutte le Regioni – prosegue Toti - hanno evidenziato la necessità di rivedere la medicina territoriale, anche in prospettiva dell’apertura delle Case di Comunità e di cambiare tutti i tetti di spesa, che oggi impediscono alla sanità pubblica di performare al meglio con le risorse disponibili. Sul lungo periodo, i temi sono chiari a tutti, anche se complessi e di non immediata soluzione: bisogna intervenire sulle Università per l’apertura del numero chiuso, far fronte alla carenza endemica di alcune professionalità, anche incentivando la vocazione per alcune specialità mediche. Questi sono i temi affrontati dal tavolo tecnico che si riunirà già nelle prossime settimane per un nuovo incontro plenario prima della stesura della Legge di Stabilità, in cui speriamo – conclude - possano trovare risposte almeno i principali temi sollevati”.

All’incontro, convocato dal ministro con tutti i presidenti della Regioni e Province autonome, era presente anche l’assessore regionale alla Sanità Angelo Gratarola.

“Tutti in piazza per Silvio”, Forza Italia lancia il tesseramento ‘emotivo’

Super User 21 Giugno 2023 881 Visite

Il 24 ed il 25 giugno, Forza Italia sarà presente con i propri banchetti in dodici città liguri per raccogliere adesioni.

“Porteremo con orgoglio l'eredità che ci è stata lasciata dal nostro Presidente nelle piazze della Liguria: passione ed eterna gratitudine per l'uomo che ha fondato il nostro partito ed il centrodestra italiano”, dicono gli organizzatori.

La Spiaggia dei bambini di Voltri compie 20 anni, Mascia: “Più accessibile per i disabili”

Super User 21 Giugno 2023 699 Visite

Grande festa questa mattina nel Ponente genovese per l’inaugurazione della nuova stagione estiva della Spiaggia dei Bambini di Voltri, alla presenza tra gli altri dell’assessore comunale al Lavoro e Demanio Marittimo, Mario Mascia e del presidente del Municipio VII Ponente, Guido Barbazza. 

Dal primo esperimento nel 2004 con ombrelloni, giochi e bagnini per rendere disponibile il litorale pubblico all’uso dei Centri Estivi, la Spiaggia dei Bambini di Voltri è diventata in questi 20 anni un punto di riferimento imprescindibile per le famiglie e, sperimentalmente, nel biennio 2021-2022, per le persone con disabilità. Una novità nel segno dell’inclusione e dell’accessibilità, rafforzata quest’anno grazie alla collaborazione con il Comune di Genova, il Municipio VII Ponente e l’associazione Utri Mare.

«La Spiaggia dei Bambini di Voltri in questi vent'anni si è evoluta allargando la sua offerta di servizi dagli infanti e adolescenti (con ombrelloni, giochi e bagnini dedicati a rendere fruibile il litorale da parte dei centri estivi) ai disabili, anche non minorenni e magari anziani, con postazioni e personale dedicati a facilitarne l’accesso fuori e sulla spiaggia – spiega l’assessore comunale al Lavoro e Demanio Marittimo Mario Mascia – Questo upgrade di accessibilità delle spiagge è stato il primo obiettivo del mio mandato assessorile assegnato dal sindaco Marco Bucci e da quest'anno verrà perseguito anche con il reinserimento e l'inclusione sociale, perché grazie al progetto “Genoa Sea Inclusion” di Comune di Genova e Bagni Marina Genovese, è previsto il potenziamento della presenza di personale di salvamento e di assistenza dei bagnanti disabili, tra cui accompagnatori formati e reperiti tra detenuti della Casa Circondariale di Marassi».

«La Spiaggia dei Bambini di Voltri si conferma un’eccellenza della nostra città nel garantire e promuovere l’inclusione e l’accessibilità delle persone disabili – dichiara l’assessore comunale alle Politiche Sociali Lorenza Rosso – Avere spiagge attrezzate per tutte le esigenze dei disabili e delle loro famiglie, con tutti i comfort e i servizi necessari, è un obiettivo prioritario per la nostra Amministrazione e lo dimostra il grande lavoro svolto dagli uffici competenti per la messa a norma di 7 spiagge distribuite tra Levante e Ponente».

«La Spiaggia dei Bambini è un tassello importantissimo del mosaico di spiagge voltresi e di tutto il Municipio nel quale abbiamo una cospicua dotazione di spiagge libere - dichiara il presidente del Municipio VII Ponente Guido Barbazza - Stiamo lavorando bene, in sinergia con gli assessorati comunali, per sviluppare tutto il potenziale turistico, in gran parte ancora inespresso, di questo lembo estremo di Ponente della città che può offrire tanto e di più ai residenti, ai genovesi e ai turisti provenienti da fuori».

Il progetto della Spiaggia dei Bambini, nato come “LET” (Laboratori Educativi territoriali), è attivo dal 2019 con il Patto di Sussidiarietà ACT (Azioni Cittadine e Territoriali per l’Infanzia e l’Adolescenza) e realizzato localmente dal Circolo Arciragazzi Prometeo e da Arciragazzi Liguria, mettendo gratuitamente a disposizione di Centri Estivi e persone disabili, e le loro famiglie, numerosi servizi per garantirne l’accessibilità. Determinante, nella messa a terra del progetto, anche il ruolo dell’associazione La Giostra della Fantasia e della cooperativa Agorà, con il sostegno del Municipio VII Ponente.

La Spiaggia dei Bambini di Voltri è una delle 7 spiagge genovesi coinvolte nel piano di interventi del Comune di Genova per la promozione di accessibilità e inclusione per i disabili e le loro famiglie, quali stalli auto riservati, pedane, passatoie, adeguamento e messa a norma dei servizi igienici, acquisto e rimessaggio sedie da mare etc.

Questi interventi sono il frutto del confronto e del dialogo costante – anche attraverso l’ufficio Abbattimento Barriere, la Disability Manager del Comune, Cristina Bellingeri e le riunioni periodiche di check-up tenute dall'assessore Mario Mascia con gli uffici del Demanio Marittimo diretti da Claudio Bondone – con la Consulta comunale e provinciale per la tutela delle persone disabili, mirato a superare insieme le criticità esistenti e consentire così la completa fruibilità, da parte dei disabili e delle loro famiglie, delle seguenti spiagge: Bagni Janua, Vesima; Easy Beach, Pegli; Capo Marina, corso Italia; Vernazzola; Boccadasse; via del Tritone, a Quinto.

Regione Liguria, Riolfo: “Necessario regolamentare i Centri per la famiglia”

Super User 21 Giugno 2023 636 Visite

“Ho presentato un ordine del giorno che impegna la giunta a regolamentare i Centri per la famiglia in Liguria adottando, inoltre, delle linee guida di livello regionale per il loro monitoraggio sia di tipo quantitativo sia qualitativo”. Lo ha dichiarato il consigliere regionale della Lega e commissario della II commissione Salute e Sicurezza sociale Mabel Riolfo.

“I Centri per la Famiglia sono servizi per famiglie con figli che hanno l’obiettivo di sostenere i genitori di fronte ai problemi della vita evolutiva famigliare in vari settori - prosegue Riolfo -. Si tratta di presidi importanti, che intervengono prima della crisi insanabile del nucleo famigliare e aiutano la famiglia che non si è ancora disgregata, differenziandosi da altri ambiti di intervento che si focalizzano invece sul sostegno e sulla gestione già avvenuta. In Liguria si sono individuati diversi interventi specifici con il potenziamento delle attività, con particolare riguardo alla natalità e alle responsabilità genitoriali, alle attività di carattere sociale e dei consultori famigliari attraverso una programmazione congiunta con Alisa. È stato anche avviato il progetto ‘Famiglie al centro-un Centro per le famiglie’ per sviluppare sul territorio ligure servizi sociali innovativi per le famiglie in situazione di disagio economico. Pertanto, tenuto conto che l’attuale panorama sociale ed economico appare più complesso rispetto al passato, occorre una riorganizzazione normativa affinché il sostegno alle famiglie possa essere efficace ed efficiente”.

“Ricordo che il numero delle famiglie in Liguria al 31 dicembre 2021 risulta di 760.931 nuclei e il saldo naturale negativo, ossia la differenza tra nascite e decessi, è passato da -9500 unità nel 2009 a -14.006 nel 2021 con una natalità che diminuisce da 12.329 nascite del 2009 a 8.556 del 2021. Visti questi dati, i nuclei famigliari devono essere sostenuti”, conclude la consigliera regionale della Lega.

Fratelli d’Italia, Vinacci: “Vedo che in tanti stanno cercando di saltare sul carro”

Super User 21 Giugno 2023 903 Visite

L'intervista a Il Secolo XIX in cui l’ex assessore comunale Giancarlo Vinacci, ora responsabile economico per la Liguria di Fratelli d'Italia, torna a parlare di Forza Italia sta seminando il panico in tutto il centrodestra.

Vinacci, che vanta un’amicizia inossidabile con Alberto Zangrillo, ha spiegato che se ne è dovuto andare dal partito azzurro per “contrasti con chi comandava qui in Forza Italia” e che vede che “in tanti stanno cercando di saltare sul carro” ma non sa “quale sia la convenienza per Fratelli d’Italia”.

Dal suo osservatorio privilegiato di quadro meloniano, Vinacci non dà per morta Forza Italia ma anzi le attribuisce un potenziale raddoppio di elettori qualora fosse Marina Berlusconi a prenderne le redini.

Silenzio per ora dai suoi Fratelli d'Italia, da Forza Italia e dal partito di Toti che, secondo Vinacci, non sarebbe più in grado di inglobare i forzisti.

Funerale Fulvio Bucci, l’ultimo saluto al padre del sindaco di Genova

Super User 20 Giugno 2023 3194 Visite

“Papà è in viaggio”. Così frate Luca Bucci ha salutato il proprio genitore dall’altare della chiesa di San Siro di Nervi, dove ha condiviso il rito funebre con don Valentino Porcile, parroco noto nel Levante per essere stato oggetto di una petizione contro il suo trasferimento da parte dei fedeli della sua precedente parrocchia, la SS Annunziata di Sturla.

In prima fila, accanto al feretro di Fulvio Bucci coperto da un cuscino di alloro, l’altro figlio, Marco, il sindaco di Genova, con la moglie Laura Sansebastiano, il resto della famiglia e i nipoti che hanno letto un toccante ricordo del nonno.

Dall’altra parte, sempre in prima fila, le istituzioni: il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, il prefetto Renato Franceschelli, il questore Orazio D’Anna e i comandati dei Carabinieri e della Guardia di finanza.

Molti i personaggi della politica presenti. Da Palazzo Tursi sono arrivati: il vice sindaco Pietro Piciocchi; il presidente del Consiglio comunale Carmelo Cassibba e il vice Federico Bertorello; gli assessori Mario Mascia, Paola Bordilli, Sergio Gambino, Mauro Avvenente, Alessandra Bianchi, Francesco Maresca e il padre Maurizio; i consiglieri comunali Federica Cavalleri, Nicholas Gandolfo, Laura Gaggero, Angiolo Chicco Veroli, Valeriano Vacalebre, Tiziana Notarnicola, Paolo Gozzi, Vincenzo Falcone, Stefano Costa, Vincenzo Falcone e Paolo Aimè. Sempre dal mondo politico: l’assessora regionale Simona Ferro, i sindaci di Recco, Carlo Gandolfo, e di Portofino, Matteo Viacava, il commissario cittadino di Fratelli d’Italia Antonio Oppicelli, il consigliere municipale Francesco Carleo, l’ex consigliere comunale Giuseppe Murolo e l'ex segretario generale del Comune di Genova Antonino Minicucci, ora consigliere comunale a Reggio Calabria ma rimasto molto legato al sindaco Bucci.

Presenti anche: il direttore dell’agenzia InLiguria Matteo Garnero, il sovrintendente del Teatro Carlo Felice Claudio Orazi, l’amministratore delegato di Salini Impregilo Pietro Salini e l’imprenditore Alberto Clavarino.

Sotto la stessa navata c’erano pure il principe Domenico Pallavicino e il costruttore Davide Viziano. Entrambi hanno fatto la comunione, dimenticando per qualche minuto la ‘feroce’ diatriba nata per la nota vendita dei box di piazza Portello.

Padre Luca Bucci accompagna il feretro all'uscita

La benedizione di Luca Bucci

I coniugi Bucci-Sansebastiano

I nipoti

Economia, Bankitalia certifica una crescita del +3,7% per il Pil ligure nel 2022

Super User 20 Giugno 2023 541 Visite

“Oggi è arrivato un altro dato che certifica la vivacità del tessuto economico e lavorativo della Regione: secondo la Banca d’Italia, nel 2022 il prodotto interno lordo ligure è cresciuto del 3,7%, a conferma della fase espansiva della nostra economia già segnalata dagli ultimi dati regionali e dalle stime di crescita per il territorio. La crescita viene sostenuta anche dagli investimenti pubblici, dal Pnrr ai fondi della Regione: secondo le stime degli uffici regionali, il Piano nazionale di ripresa e resilienza porterà ad una crescita complessiva del Pil ligure di circa il 6% da qui al 2026, dato che, in termini di occupazione, potrebbe tradursi in +1% annuo. Come Regione, abbiamo un nuovo debito da bilancio di 55 milioni che permetterà di implementare gli investimenti nei i settori di competenza regionale; oltre a ciò, come sottolineato anche nel report della Banca d’Italia, ci sono le opportunità offerte dai fondi europei, come 1,1 miliardi dei Programmi Operativi Regionali e la possibilità di impiegare gli FSC, i fondi per lo sviluppo e la coesione”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, commentando i dati sull’andamento dell’economia in Liguria diffusi oggi dalla Banca d’Italia.

“Nonostante le incertezze dovute al caro energia, soprattutto negli scorsi mesi, e la difficile situazione geopolitica internazionale, che hanno rallentato i tassi di crescita in tutta Italia, la Liguria prosegue dunque nel suo cammino di crescita, a dimostrazione di quanto il modello di sviluppo di questi anni sia stato efficace – continua il presidente - Tra i settori più dinamici, secondo il report di Bankitalia, c’è il turismo, in netta crescita soprattutto grazie al definitivo ritorno dei visitatori stranieri dopo la fine dell’emergenza Covid – continua il presidente – Nel 2022 abbiamo registrato il record dei 15 milioni di presenze e, alla luce dei numeri raggiunti in questi primi mesi del 2023, ci aspettiamo di confermare e migliorare ulteriormente questa tendenza. Ottimi anche i numeri del lavoro, con un’occupazione che secondo il report è cresciuta del 3,6 per cento, affiancata da una riduzione del tasso di disoccupazione”.

Premiati i giornalisti con oltre 50 anni d’iscrizione all’albo della Liguria

Super User 19 Giugno 2023 2422 Visite

Nella Sala Trasparenza di Regione Liguria, questa mattina sono stati premiati i 98 giornalisti (ma non tutti erano presenti) iscritti all’albo regionale da oltre 50 anni.

Tra questi decani della stampa anche il nostro direttore Vittorio Sirianni: la sua tessera è datata 7 gennaio 1960.

Gli attestati sono stati consegnati dal presidente regionale dell’ordine, Filippo Paganini, e dai membri del direttivo Emanuele Rossi, Licia Casali, Fabrizio Cerigniale e Franco Po.

L'intervento della segretaria dell'ordine Licia Casali accanto a Franco Po e Filippo Paganini

Vittorio Sirianni stringe la mano al presidente dell'ordine Filippo Paganini

Sirianni saluta Emanuele Rossi, cronista de Il Secolo XIX

Sirianni con Franco Manzitti, ex Il Secolo XIX e capo cronista de La Repubblica Genova, ora editorialista di Primocanale

Paolo Zerbini, ex Il Lavoro-La Repubblica e TGR Liguria, oggi si 'diverte' a Telenord

Raimondo Lagostena, giornalista e storico editore televisivo, stringe la mano a Franco Po

Giuliano Macciò, giornalista de Il Secolo XIX ora in pensione

L’ex direttore di Telenord Paolo Lingua e Fabrizio Cerignale, i due lavoravano nella stessa redazione 

Gaetano Rizzuto, negli anni Novanta direttore de Il Secolo XIX

 

Franca Fassio

Pietro Tarallo

Maria Elisabetta Carcassi

Maurizio Cavagnaro

 

Alcol test sulle strade genovesi: 32 sanzioni e 24 patenti ritirate nell’ultimo weekend

Super User 19 Giugno 2023 691 Visite

È stato un weekend di controlli serrati sulle strade genovesi, durante il quale la Polizia locale ha comminato 32 sanzioni e ritirato 24 patenti per guida in stato d’ebrezza. Sono state anche comminate 11 sanzioni per conduzione di veicoli a velocità elevate.

Le sanzioni sono avvenute durante controlli mirati preposti proprio al contrasto della guida sotto l’effetto di alcool, controlli che sono stati concentrati nelle zone del centro città e del levante, con particolare attenzione ai luoghi della movida estiva.

«La cronaca recente - spiega l’assessore alla Polizia locale e alla Sicurezza Sergio Gambino - ci insegna che non dobbiamo mai abbassare la guardia per quanto riguarda la sicurezza stradale. I comportamenti sconsiderati di alcune persone rischiano di diventare un pericolo vero e proprio per sé stessi e per la comunità tutta. Ecco perché, insieme al comando, abbiamo deciso che i controlli saranno intensificati nel corso dei weekend estivi: per garantire strade sicure».

Sviluppo economico, Regione Liguria premia 50 ‘maestri’ artigiani

Super User 19 Giugno 2023 1230 Visite

Sono 50 gli artigiani che entrano a far parte da oggi della famiglia di “Maestro Artigiano”, il riconoscimento regionale - che supera così le 200 iscrizioni - riservato ai titolari di impresa del settore dell’artigianato artistico, tradizionale e tipico di qualità che hanno dimostrato attitudine a insegnare il proprio mestiere e a trasmettere la loro arte e passione a potenziali futuri imprenditori artigiani.

“Gli artigiani sono testimoni del saper fare ligure, artisti di una tradizione secolare che dev’essere trasmessa alle nuove generazioni per mantenere la propria centralità all'interno del nostro tessuto economico - sottolinea l’assessore allo Sviluppo economico Andrea Benveduti - Oggi rendiamo merito a 50 Maestri Artigiani che hanno non solo puntato su questa qualità, questa fantasia e questa capacità di interpretare e inventare, ma anche lavorato per tramandare di generazione in generazione un settore che è pilastro della nostra economia e che, come Regione Liguria, stiamo fortemente sostenendo con strumenti di accesso al credito dedicati come Garanzia Artigianato Liguria che consente ai possessori del marchio “Artigiani in Liguria” di richiedere un contributo a fondo perduto a copertura del 50% dei propri investimenti”.

La cerimonia di consegna è stata anche l’occasione per valorizzare gli artigiani appartenenti ai nuovi settori del marchio (fotografi, tipografi e video operatori), con la Sala delle Grida del Palazzo della Borsa di Genova trasformata in un set fotografico e di video riprese per valorizzare, tramite un kit digitale, l’immagine dei Maestri Artigiani premiati che, con cura e passione, realizzano le loro creazioni.

Il marchio “Artigiani in Liguria“ promosso da Regione Liguria, il Sistema Camerale e le associazioni di categoria - Cna Liguria e Confartigianato Liguria - per tutelare le lavorazioni artigianali, tradizionali e tipiche di qualità comprende ad oggi 26 lavorazioni: birrificio artigianale, legno ed affini, prodotti artigianali conservati, ardesia della Val Fontanabuona, arte orafa, ceramica, cioccolato, composizione floreale, damaschi e tessuti di Lorsica, ferro battuto e metalli ornamentali, Filigrana Campo Ligure, fotografi, gelateria, lavorazioni in pelle, sedie di Chiavari, restauro artigianale, tappezzeria in stoffa, materiali lapidei, moda e accessori, panificazione, pasta fresca, tipografi, velluto di Zoagli, vetro e video operatori.

I riconoscimenti:

GENOVA 

- Alessandra Lagormarsini

- Vincenzo Drago

- Federico Cortese

- Luca Travaglini

- Stefano Collareta

- Nicola Pannozzo

- Roberto Rota

- Alberto Monfrini

- Germana Lercari

- Andrea Leonardi

- Paola Noli

- Rossella Murgia

 

IMPERIA

- Cristiana Mela

- Marco Lia

- Ettore Francesco Gerbaudo

- Flavio Brivio

- Domenico Romeo

- Giampiero Vivaldi

- Sergio Zambon

- Riccardo Curti

- Vincenzo Silvestri

- Riccardo Bonifacio

 

LA SPEZIA

- Andrea Pino

- Roberta Costi

- Fabio Gianardi

- Saul Carassale

- Daniela Federghini

- Patrizia Pifano

- Elisabetta Ruggiero

- Riccardo Caiffi

- David Meucci

- Maurizio Rossi

- Emilia Ferrari

- Andrea Cabano

- Mattia Cavallo

- Luca Lucchesi

- Maurizio Montebello

- Antonietta Guarino

- Fabio Casali

- Lorenzo Barilari

- Gabriele Rebecchi

- Mauro Fioravanti

- Lorena Federghini

 

SAVONA

- Michelle Mernat

- Giuseppe Alemanni

- Marco Galdi

- Maura Frumento

- Anna Kapskaia

- Mauro Sandri

- Giancarlo Grasso

Il Galliera si apre alla città e fa informazione: a Tursi un dibattito scientifico sull’incontinenza

Super User 19 Giugno 2023 657 Visite

È un appuntamento scientifico dell’ospedale Galliera assolutamente non perdere, quello di mercoledì 21 giugno, alle ore 17:00, nella maestosa cornice del Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi, in via Garibaldi a Genova, organizzato dalla struttura ospedaliera per la Giornata nazionale per la prevenzione e cura dell'incontinenza.

Tema di grande importanza in una società come la nostra, dove la vita media è alta però spesso con problemi. E l’iniziativa del Galliera intende proprio aiutare chi ha superato un’età importante, a vivere al meglio la cosiddetta terza età.

“Come due gocce d'acqua”, il significativo titolo dell’evento, in ambito degli incontri “La Salute in Comune” organizzati in collaborazione con il Comune di Genova.

Importanti e conosciuti, oltre che rinomati e competenti, i medici che tratteranno l’argomento: Carlo Introini, direttore di Urologia del Galliera, e Francesco Vallone, direttore Recupero e riabilitazione funzionale della stessa struttura sanitaria di Carignano.

A moderare l’evento sarà il giornalista free lance e scrittore Dino Frambati, che è anche consigliere nazionale dell’Ordine dei giornalisti.

Illustreranno tale patologia a partire dalle cause, dai sintomi, fino alle possibili cure ed esercizi.

Gli specialisti del Galliera saranno a disposizione del pubblico presente, per parlare di questa condizione invalidante per molte persone, per rispondere alle loro domande, chiarire i dubbi e offrire possibili soluzioni a partire dalla prevenzione.

In Italia sono circa 5 milioni le persone che soffrono di incontinenza urinaria, patologia che colpisce prevalentemente il sesso femminile. Si tratta di una condizione invalidante, di una situazione di disagio, soprattutto dal punto di vista sociale e relazionale. Si contraddistingue per la perdita di urine occasionale, ad esempio dopo un colpo di tosse o uno starnuto, o per la presenza di uno stimolo a urinare improvviso. Entrambe le condizioni hanno origine in una probabile disfunzione del pavimento pelvico, l'area del bacino in cui è presente un delicato equilibrio tra ossa, muscoli e nervi, che si può alterare per diverse cause. Ci sono alcuni accorgimenti che si possono adottare per ridurre la possibilità che si verifichi come mantenere un peso sano, evitare o ridurre l'alcol, rimanere attivi, in particolare assicurandosi che i muscoli del pavimento pelvico siano forti. Ma non solo, è possibile prendere in considerazione la chirurgia in relazione al tipo di incontinenza di cui si soffre.

Nasce DIMO: la sanità fa sistema per implementare le prestazioni ortopediche

Super User 19 Giugno 2023 726 Visite

Implementazione delle prestazioni specialistiche ortopediche con l’introduzione di modelli gestionali finalizzati a rendere più efficienti i percorsi assistenziali e riabilitativi. Questi in pillole i cardini del neo Dipartimento Interaziendale Metropolitano di Ortopedia (Dimo) di Regione Liguria. Obiettivo finale della progettualità, che vede partner con uno specifico accordo Asl3, Asl4 e l’E.O. Ospedali Galliera, il contenimento delle fughe extra-regione attraverso una proposta professionale di eccellenza e anche l’attrazione di pazienti da altre regioni. La nuova realtà prevede il coinvolgimento delle tre Ortopedie: per l’E.O. Ospedali Galliera la S.C. Ortopedia delle articolazioni, diretta da Claudio Mazzola; per Asl3 la S.C. Ortopedia e Traumatologia diretta da Luca Pandolfo; per Asl4 la S.C. Ortopedia Protesica e delle Articolazioni, diretta da Pierluigi Cuomo.

"L’attivazione di questo Dipartimento Metropolitano Ortopedico – dichiara l’assessore regionale alla Sanità Angelo Gratarola - è un ulteriore fondamentale passo avanti rispetto al progetto attivato poco più di un anno fa tra l’ospedale Galliera la Asl4: grazie alla partecipazione di Asl3 l’obiettivo è incrementare l’offerta di prestazioni ortopediche a favore dei cittadini liguri, attraverso la messa a fattor comune delle migliori professionalità oltre che delle risorse e degli spazi presso l’ospedale N.S.di Montallegro di Rapallo. Si tratta di un modello organizzativo efficace che consentirà, con l’aumento sensibile dei volumi di interventi annui, anche e soprattutto di diminuire le liste d’attesa, frenando le fughe dei pazienti verso strutture extra regionali. Un ringraziamento va all’Ospedale Policlinico San Martino che pur non partecipando, al momento, alle attività del neonato Dipartimento svolge un ruolo di supporto per il personale anestesiologico. Ancora una volta si dimostra che il nostro sistema, ancorché diviso in Asl e Ospedali, è da considerarsi un'unica creatura capace di aiutarsi e di garantire, anche attraverso un contributo sul fronte del personale, prestazioni a garanzia di nuovi progetti come quello del Dimo".

"Avviamo ufficialmente oggi – spiega Luigi Carlo Bottaro, direttore generale Asl3 – un nuovo modello gestionale che, così strutturato, ci permetterà di incardinare un meccanismo virtuoso e pubblico finalizzato all’abbattimento delle liste di attesa. Stiamo quindi parlando dal punto di vista pratico di un concreto beneficio per i cittadini che potranno avvalersi di una équipe trasversale caratterizzata da professionisti che rappresentano nel settore una eccellenza. È proprio grazie a questo mix di elementi che il nuovo Dipartimento potrà rappresentare anche un importante polo di attrazione didattica".

"Forte dell'esperienza maturata nel primo anno di attività - commenta Francesco Quaglia, direttore generale E.O.Ospedali Galliera - il Dipartimento interaziendale di Ortopedia si arricchisce della integrazione con i dirigenti medici ortopedici di Asl 3. Nel suo nuovo assetto, il Dipartimento, sotto la guida del dott. Claudio Mazzola, Direttore della Struttura Complessa "Chirurgia delle articolazioni" presso l'Ospedale Galliera, coinvolge professionisti dello stesso Ospedale Galliera, di Asl 4 e di Asl 3, con l'obiettivo di incidere significativamente sulle liste d'attesa per interventi di ortopedia elettiva. Il Galliera dimostra fattivamente la propria disponibilità all'integrazione e alla collaborazione con le altre Aziende ed Enti del SSR, secondo le indicazioni programmatorie formulate dalla Regione Liguria, per garantire ai cittadini percorsi assistenziali di elevata qualità”. 

"A un anno dall’attivazione della collaborazione interaziendale tra Asl 4 e Ospedali Galliera per lo sviluppo della chirurgia protesica ortopedica, constatiamo con soddisfazione il successo del lavoro svolto in comune dai professionisti e dello sforzo organizzativo messo in campo da Asl 4 per fornire l’intero percorso operatorio e di riabilitazione all’interno dell’Ospedale di Rapallo – dichiara il Direttore Generale dell’Asl 4, Paolo Petralia –. Nel 2022 sono state prodotte 341 protesi dalle équipe delle due Aziende, coordinate dal capodipartimento Claudio Mazzola avvalendosi di percorsi omogenei e procedure condivise. Dal 1 luglio l’Ospedale di Rapallo offrirà uno sviluppo ulteriore delle attività ortopedico-riabilitative, consolidandosi sempre di più come centro di eccellenza in tal senso, anche grazie all’affidamento della direzione di una specifica unità operativa di Ortopedia protesica delle articolazioni al dottor Pierluigi Cuomo, forte dell’esperienza accumulata in un reparto ortopedico d’eccellenza in Italia, e al Royal National Orthopedic Hospital e al Milton Keynes University Hospital di Londra, dove svolge ancora attività di ricercatore presso il Dipartimento di Biomeccanica dell’Imperial College". 

Il neonato Dipartimento, diretto da Claudio Mazzola, costituirà quindi un centro di attività ortopedica in grado di implementare ulteriormente l’offerta di prestazioni ortopediche a favore dei cittadini liguri e al contempo di potenziare l’attività elettiva per gli ortopedici traumatologi delle aziende metropolitane. Al momento l’attività si concentrerà sull’effettuazione di prestazioni ortopediche per patologie che richiedono sostituzione protesica (es. arti inferiori, revisione o sostituzione di anca o ginocchio).

“In questo progetto il paziente è al centro, ovvero che il paziente abbia risposte efficaci in tempi contenuti. Questo ulteriore ampliamento del progetto alla Asl3 e la collaborazione con i colleghi Cuomo e Pandolfo consentirà di traguardare un abbattimento delle liste d’attesa. D’altronde i numeri parlano chiaro: dal 2021, quando abbiamo iniziato, ad oggi l’attività è cresciuta in modo considerevole e stimiamo di arrivare il prossimo anno ad eseguire circa 550-600 protesi nel polo di Rapallo, a cui vanno aggiunte le 200-250 all’anno eseguite al Galliera. Si tratta di un intervento viene effettuato utilizzando le migliori tecnologie, anche i robot: i vantaggi sono il taglio preciso al millimetro, il minor dolore per i pazienti e una più rapida riabilitazione”.

A questo scopo verrà costituita un’unica lista d’attesa interaziendale di ortopedia elettiva gestita dagli specialisti delle tre aziende. Gli interventi - cui potranno accedere tutti i cittadini liguri - avranno luogo presso il “Polo di ortopedia elettiva” dell’Ospedale di Rapallo, che centralizzerà l’erogazione della chirurgia ortopedica elettiva dell’area metropolitana, favorendo l’abbattimento della mobilità passiva.

Asl3, Asl4 e Ospedali Galliera metteranno a disposizione i propri staff che potranno operare anche con équipe miste, in un’ottica di collaborazione che in futuro potrà anche essere estesa ad altri ambiti della chirurgia ortopedica.

Istat, in Liguria aumenta l’occupazione: +4,8% nel primo trimestre 2023

Super User 19 Giugno 2023 582 Visite

 

“Secondo i dati diffusi dall’Istat, in Liguria l’occupazione aumenta dalle 584.318 unità del primo trimestre 2022 alle 612.272 unità del primo trimestre 2023 (+4,8%, +27.954 unità). Si tratta di un aumento più elevato rispetto a quello dell’Italia (+2,3%, +512.594 unità) e a quello del Nord Ovest (+2,2%, +147.426 unità). Il tasso di occupazione ligure sale così dal 62,7% al 65,4%. La crescita nella nostra regione è dovuta ad una vitalità nuova del sistema economico produttivo, agli investimenti in settori trainanti quali turismo, manifatturiero, servizi. A questo nuovo modello economico che si sta affermando in questi anni vanno aggiunte anche le politiche occupazionali messe in atto da questa amministrazione che stanno portando i risultati sperati”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti in merito ai dati sull’occupazione in Liguria (fonte Istat).

“In Liguria - prosegue Toti - i disoccupati diminuiscono, dalle 60.593 unità del 1°trimestre 2022 alle 44.867 unità del 1°trimestre 2023 (-26,0%, -15.726 unità), una flessione più marcata rispetto a quanto avviene a livello nazionale (-3,5%, -76.389 unità) e del nord Ovest (-16,3%, -72.598 unità). Il tasso di disoccupazione ligure scende dal 9,4% al 6,8%”. 

L’occupazione ligure si caratterizza per: la crescita del 10,7% della componente femminile (+26.396 unità), a fronte di un incremento più modesto di quella maschile (+0,5%, +1.558 unità); un incremento più forte del lavoro alle dipendenze (+6,1%, +26.681 unità), anche se sale anche il lavoro indipendente (+0,9%, +1.274 unità); la crescita delle donne sia nel lavoro dipendente (+10,8%, +21.154 unità), sia in quello indipendente (+10,6%, +5.243 unità); la diminuzione dell’11,9% in agricoltura (-1.068 unità), dovuta soprattutto alla contrazione del lavoro indipendente (-17,4%, -933 unità); la crescita dell’industria (+6,2%, +7.967 unità), con il manifatturiero che sale del 6,8% (+5.502 unità) e le costruzioni del 5,3% (+2.465 unità); la crescita complessiva del comparto dei servizi (+4,7%, +21.055 unità); l’aumento nel settore commercio, alberghi e ristoranti (+4,5%, +5.869 unità) quasi esclusivamente per effetto della crescita dell’occupazione dipendente (+7,2%, +5.742 unità).

“La ripresa del mondo del lavoro in Liguria - commenta l'assessore al Lavoro e alla Politiche attive dell'Occupazione Augusto Sartori - è ormai un fatto consolidato e i numeri diffusi dall'Istat lo dimostrano. I momenti di recessione causati dalla pandemia sono ormai alle spalle e il futuro si prospetta roseo soprattutto anche grazie alle misure messe in atto dalla Regione. Mi riferisco agli incentivi del Patto del Lavoro nel Turismo che consentiranno una maggiore stabilità tra i lavoratori del settore, e ai programmi Gol e Garanzia Giovani. Inoltre i rinnovati Centri per l'impiego della nostra regione, che stiamo inaugurando in questo periodo, debbono diventare sempre più un punto di riferimento per le tante persone che un lavoro lo stanno cercando ma anche per le aziende che abbiano bisogno di personale formato".

È morto Fulvio Bucci, papà del sindaco di Genova

Super User 17 Giugno 2023 1197 Visite

È morto Fulvio Bucci, padre del sindaco di Genova, Marco Bucci. Aveva 91 anni.

I funerali si svolgeranno martedì 20, alle ore 10, nella chiesa di San Siro a Nervi.

Condoglianze al sindaco e alla sua famiglia dalla redazione di Genova3000.

Fulvio Bucci con la moglie Maria Assunta Borghi

Sede Ac Genova, ritornano all’antico splendore i dipinti murari del Beroggio

Super User 17 Giugno 2023 1649 Visite

Si è tenuta oggi presso l’Automobile Club Genova l’inaugurazione di fine restauro dei cinque dipinti murali in stile razionalista nel salone “Susanna Marotta”, intitolato alla storica ex direttrice. Hanno partecipato all’evento per l’Ac Genova il presidente Carlo Bagnasco e il direttore Raffaele Ferriello affiancati da Caterina Olcese (Soprintendenza) e dalle restauratrici Aurelia Costa e Amalia Sartori. Presenti anche don Massimiliano Moretti (vice direttore Cappellani del Lavoro), don Mario Passeri (Segretario Cappellani del Lavoro), Orazio D'Anna (Questore) e Vincenzo Falcone (Consigliere Comune di Genova).

“Siamo orgogliosi di aver restituito alla comunità genovese quella eccellenza”, sottolinea Carlo Bagnasco. “L’Automobile Club Genova è un mondo di servizi ma anche una filosofia di vita. Siamo al servizio della collettività e vogliamo essere per la città e per i genovesi un partner sempre più amico e vicino per ogni esigenza. I nostri servizi vanno oltre il trasporto e la mobilità e anche questa operazione culturale rappresenta al meglio la nostra identità di ente pubblico al servizio della comunità”.

I 5 dipinti riaggiornati negli anni Cinquanta mostrano i monumenti dell’Italia razionalista: si vede in primo piano la torre del Piacentini, il grattacielo che l’architetto aveva realizzato perché Genova a quell’epoca strizzava l’occhio alle città statunitensi. Ci sono sezioni dedicate, invece, all’Italia che fu, e per quanto riguarda Genova sono raffigurate la Cattedrale di San Lorenzo e Palazzo San Giorgio. I tre disegni centrali, invece, rappresentano il porto, quello antico, medievale, e quello dell’epoca in cui furono realizzati. C’è una planimetrica in cui si vede la Diga Foranea, che è stata costruita negli anni Trenta.

“L’importanza del restauro di quella che all’epoca era la sede del Regio Automobile Club, costruzione che si trova proprio al centro di un complesso di edifici in stile razionalista che ancora oggi caratterizza questa area, è accresciuta dal fatto che la sede dell’attuate Ac Genova è l’unica costruzione liberamente accessibile che permette di ammirare la raffinatezza dei marmi di vari colori, i dipinti, la scelta dei materiali che caratterizzarono quell’importante corrente architettonica”, spiega Raffele Ferriello, direttore dell’Automobile Club Genova. “Siamo orgogliosi di aver riportato queste opere all’antico splendore e saranno un ulteriore attrazione per i visitatori di Genova nei 9 giorni del Grand Finale di The Ocean Race che vedrà il nostro Automobile Club protagonista con numerose attività”.

I dipinti del Beroggio raccontano la modernità di Genova, ma anche la sua storia, raffigurando una specie di percorso ideale fra le città d’ Italia, richiamate attraverso edifici, alcuni molti famosi, che ben le rappresentano come il Colosseo, ma ci sono anche monumenti moderni difficili da identificare mentre non ci sono dubbi guardando la Mole Antonelliana o la stazione di Milano. Al termine di questa cavalcata si trovano gli edifici più rappresentativi della città e, per la Genova moderna, piazza Dante.

“Le ricerche per il restauro dei dipinti murari che decorano la sede dell’Ac Genova portano alla luce una scoperta”, sottolinea Caterina Olcese, storica dell’arte della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Genova e La Spezia. “Non sono quelli originali realizzati dal pittore Teresio Beroggio su richiesta dell’ingegner Camillo Nardi Greco e l’architetto Lorenzo Castello, esponenti di spicco dell’architettura razionalista dei primi decenni dello scorso secolo. Le cinque raffigurazioni realizzate all’inizio degli anni Quaranta, infatti, rappresentavano scene legate al mondo dell’automobile e la pianta della città.  Ci siamo resi conto che questi dipinti sono un intervento successivo alla realizzazione dell’edificio, che venne inaugurato nel 1939, ma dopo la guerra forse perché deteriorate, probabilmente lo stesso Beroggio fu chiamato a ridipingerle, scegliendo nuovi soggetti, quelli attuali”.

Tutti i dipinti murari sono stati realizzati a secco e a tempera, non ad affresco, cosa che negli anni ha causato parte dei problemi di conservazione, come spiegano Aurelia Costa e Amalia Sartori, le due restauratrici che hanno anche accertato che alcuni interventi del passato per pulire i dipinti avevano finito per portare via una parte della pittura.

“Lo strato pittorico – raccontano - era molto sottile ed è stato steso su uno strato di calce di colore nocciola. Al sopra della pittura si era depositato uno strato di polvere in parte dovuta agli scarichi dei veicoli, e quindi abbiamo dovuto eliminare questa pellicola nera. L’ operazione è stata eseguita a secco, con pennelli morbidi, gomme soffici, e piccoli aspirapolvere, di quelli che si usano per i restauri dei tessuti. Le pitture murali presentavano anche numerose piccole lacune sparse su tutta la superficie, che presentavano al loro interno grumi di calce che a loro volta hanno causato il distacco della pittura e quindi abbiamo provveduto alla stuccatura. Siamo intervenute anche con una malta formata da calce, sabbia e polvere di marmo, e con piccole spatoline di precisione. Messi in sicurezza gli intonaci e la pellicola pittorica siamo intervenute con gli acquarelli a velatura sulle lacune e le abrasioni per rendere leggibilità al motivo originale del dipinto”.

L’inaugurazione dei dipinti si è chiusa con la benedizione di don Massimiliano Moretti (Vice Direttore Cappellani del Lavoro), inviato dall’Arcivescovo di Genova Marco Tasca.

Il consigliere comunale Vincenzo Falcone ha rappresentato il Comune di Genova

 

L’EDIFICIO SEDE DELL’ACI E IL SALONE

Realizzata su progetto di Camillo Nardi Greco e Lorenzo Castello, la sede genovese dell’allora RACI (Regio Automobile Club d’Italia) venne inaugurata in viale Duca d’Aosta, oggi viale Brigate Partigiane, nel dicembre 1939. Si concludeva così quella serrata successione di architetture che tuttora nel loro insieme costituiscono, in città, un vero e proprio “distretto del moderno”: i vicini edifici di piazza Rossetti, di Luigi Carlo Daneri (1936-1958); il Ristorante San Pietro, di Mario Labò (1937); la sede della Questura, di Alfredo Fineschi (1937); la Casa del Mutilato, di Eugenio Fuselli (1938) e la Casa dei Pescatori, di Luigi Vietti e Mario Braccialini (1939).

Nardi Greco, ingegnere di formazione romana, e Castello, architetto laureato a Torino, avevano già felicemente collaborato per la Scuola della Giovane Italiana del Littorio, poi Facoltà di Magistero, in corso Montegrappa (1937), caposaldo del razionalismo a Genova, originale costruzione impostata su andamenti curvilinei, con effetti di forte suggestione luministica all’interno.

In particolare Nardi Greco si era rivelato attento a dettagli, arredi e aspetti cromatici, nelle colonie di Savignone (1933; giocando su bianco, nero, rosso, blu e oro, vi aveva progettato perfino stoviglie e posate), Rovegno (1934) e soprattutto  Chiavari (1935), ove si era avvalso dell’apporto del pittore Demetrio Ghiringhelli, il quale, sebbene di formazione accademica, aveva saputo adeguarsi alle innovative forme dell’edificio, ove si coniugano elementi dinamici, espressionisti e futuristi.

Allora affiancata da una moderna stazione di servizio, poi demolita, e dotata di ampi spazi per uffici e servizi tecnici (piano seminterrato e primo piano), nonché concepita come luogo di ritrovo per i soci (secondo piano), nonostante successivi ampliamenti, la sede dell’ACI - la cui prima pietra era stata posata nel 1936 - ha mantenuto intatta, all’esterno, la sua raffinata semplicità, determinata dal contrasto tra “pieni” (le superfici chiare dei muri) e “vuoti” (gli androni d’ingresso e gli alti finestroni del salone, sul lato destro del prospetto, asimmetrico) e dai paramenti in travertino.

All’interno grande cura fu riservata al salone per il pubblico. Nell’ottica di una progettazione unitaria e globale, raffinati contrasti cromatici furono affidati ai rivestimenti, in marmo rosato, per le pareti, e verde chiaro, per i pavimenti, nonché a sobri ma funzionali arredi, con impiego di moderni materiali industriali e autarchici, quali linoleum e cristallo, purtroppo perduti.

Il luminoso ambiente fu impreziosito da cinque dipinti murali, realizzati da Teresio Beroggio (Torino 1898-Genova 1968), che pure lavorò al piano superiore, nelle sale di ritrovo per i soci e del ristorante (oggi non più esistenti), giocate su rossi, rosa e bianco.

 

I DIPINTI MURALI

L’intervento di Beroggio esemplifica la stretta integrazione tra architettura e decorazione, che, in sintonia con esperienze internazionali, caratterizzò gli anni tra le due guerre, rispondendo a un’esigenza diffusa di più ampia fruizione della pittura da parte di un vasto pubblico.

Insegnante di ornato all’Accademia Ligustica, probabilmente sollecitato da Nardi Greco e dalla destinazione dell’edificio, il pittore abbandonò il tradizionalismo che ne impronta invece la produzione ecclesiastica, per aderire a soggetti moderni. Come si evince da foto d’epoca, le pitture erano infatti dedicate all’automobilismo, alla città di Genova e al contrasto tra passato e presente.

Rapidamente rovinati, nel secondo dopoguerra, con la riapertura della sede, nel 1947, e i relativi necessari lavori di ripristino, i dipinti vennero tuttavia quasi del tutto rifatti ex novo entro il 1950.

Alla pianta di Genova, ancora al centro, furono accostate, ai lati e en pendant, due scene raffiguranti il suo porto, una nel passato, ove spiccano la Lanterna, Porta Soprana e Porta Siberia, e l’altra nel presente, culminante nella Stazione Marittima Andrea Doria di Luigi Vietti; nei riquadri figurano immagini di tutte le sue componenti, a richiamarne la poliedrica e febbrile attività, nonché le sue trasformazioni nel tempo (velieri, carri trainati da animali e attività manuale contrapposti a moderne navi, chiatte, rimorchiatori, gru, camion e vagoni ferroviari).

Agli estremi e pure incentrate sul confronto tra ieri e oggi sono poi due rappresentazioni allegoriche delle città italiane. Emblematicamente evocate la prima da noti edifici storici, simbolicamente allusivi, e la seconda da architetture moderne (come la Mole Antonelliana e la Stazione di Milano), sovente di allora recentissima concezione (non tutte facilmente identificabili, vi si riconoscono per esempio l’albergo La Torre di Sestrière, di Vittorio Bonadè Bottino; l’Università Bocconi, di Giuseppe Pagano; la nuova sede del Banco di Roma, di Cesare Scoccimarro; l’albergo SIVA di S.Stefano d’Aveto, di Piero Barbieri), entrambe le scene terminano con la celebrazione del capoluogo ligure. In primo piano e in basso compaiono infatti Palazzo San Giorgio, la torre dei Morchi e la Cattedrale di San Lorenzo, da un lato, e piazza Dante, con i suoi grattacieli e la galleria Cristoforo Colombo, dall’altro.

Ad animare questi curiosi assemblaggi - per realizzare i quali l’artista, ricorrendo alla sintesi, si avvalse abbondantemente di fotografie, lavorando altresì di fantasia e talvolta concedendosi licenze - è soprattutto la presenza di mezzi di trasporto, antichi e attuali.

Beroggio collaborò ancora con Nardi Greco e Castello nella Casa della Madre e del Bambino di via Reti, a Sampierdarena (1939-40, oggi asilo nido), ove realizzò decorazioni murali su temi religiosi e di propaganda.

 

G7 Trasporti, vice ministro Rixi: “Almeno 14 Green shipping corridors entro metà decennio”

Super User 17 Giugno 2023 863 Visite

“Sul trasporto marittimo i Green shipping corridors possono accelerare lo sviluppo e l’uso di combustibili a emissioni zero e favorire investimenti nelle infrastrutture portuali. L’impegno del G7 è quello di sostenere la creazione di almeno 14 ‘corridoi’ che coinvolgano i suoi componenti entro la metà di questo decennio”. Lo ha detto il deputato e viceministro al Mit Edoardo Rixi a margine della sessione di lavoro ‘Public-Private session’ dei ministri del G7 Trasporti in corso a Ise-Shima, in Giappone.

“L’obiettivo è arrivare a zero emissioni nette di gas serra dal traffico mercantile entro il 2050 - in ottica ‘life cycle’ - con traguardi intermedi per il 2030 e il 2040. La digitalizzazione dei processi di scambio delle informazioni tra nave e porto contribuirà in modo significativo alla decarbonizzazione delle opere portuali - ha aggiunto Rixi -. Il trasporto ferroviario è considerato di per sé sostenibile e rispettoso dell’ambiente. Per questo è prevista la collaborazione tra i membri del G7 per condividere informazioni, best practice e approcci normativi per ridurne ulteriormente l’impatto ambientale e incrementarne l’uso”.

“Sul trasporto su strada l’impegno comune è giungere entro il 2030 a un livello altamente decarbonizzato. Con l’obiettivo di un azzeramento netto delle emissioni entro il 2050 anche attraverso lo sviluppo di carburanti sostenibili come il bio-fuel”, ha concluso il vice ministro al Mit.

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