Si è svolta oggi la prima riunione del comitato operativo regionale presieduto dal presidente di Regione Liguria Giovanni Toti in qualità di commissario delegato per l’emergenza e la gestione dei profughi alla presenza del sindaco di Genova Marco Bucci, della Protezione Civile con l’assessore Giacomo Giampedrone, dell’assessore all’Istruzione Ilaria Cavo, dell’assessore all’Edilizia Marco Scajola, del direttore generale di Alisa Filippo Ansaldi, del direttore generale di Asl 3 Giacomo Zappa, dei presidenti e dei prefetti delle 4 province, dei sindaci dei capoluoghi e Anci per omologare tutte le azioni da mettere in campo nella gestione ucraina.
“Oggi pomeriggio – ha spiegato il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti - abbiamo svolto la prima cabina di regia che continuerà domani con un tavolo tecnico. Unificheremo nel più breve tempo possibile tutti gli sportelli a cui il cittadino ucraino si deve rivolgere appena arrivato per lo screening, il codice stp (straniero temporaneamente presente) e il permesso di soggiorno. Individueremo luoghi appositi in tutte le province per unificare il percorso. Per ora la maggior parte delle persone che hanno raggiunto la Liguria non sono alloggiate nei sistemi pubblici perché hanno trovato assistenza da amici e parenti”.
“La riunione di oggi è stato un passaggio fondamentale – ha spiegato il prefetto di Genova Renato Franceschelli – per far emergere le presenze degli ucraini che rischiano di sfuggire a tutti i passaggi, da quelli della sanità a quelli della Questura. Su un’emergenza che ha visto tanto spontaneismo dobbiamo riportare tutto in una cornice più coordinata e controllata, anche per potere permettere agli stessi cittadini ucraini di beneficiare di tutta una serie di servizi. Avremo quindi un unico sportello a disposizione di tutti, coordinato anche con tutti i Comuni. L’emergenza è destinata a crescere e per questo la nuova cabina di regia ci permetterà di gestire al meglio la situazione”.
“Come sistema di prima accoglienza – ha spiegato l’assessore alla Protezione Civile Giacomo Giampedrone - ad oggi in Liguria abbiamo 175 posti di strutture ex Covid; nella giornata di domani al massimo dopodomani saremo in grado di rendere pubblico il bando per la prima accoglienza anche alle strutture alberghiere che si volessero estendere a questo tipo di ricettività. Oggi intanto, nell’ultima giornata di missione in Polonia del Gaslini, sono arrivati altri 4 bambini presi in cura dall’ospedale pediatrico e che alloggeranno nella struttura di via Liri”.
“Proseguiamo l’impegno comune per assicurare l’assistenza e le cure necessarie per tutti i profughi in arrivo – ha spiegato Filippo Ansaldi, direttore generale di Alisa –. Ringrazio tutte le aziende, gli ospedali e il personale per quanto stanno facendo, consapevoli che questa emergenza sia da affrontare con l’impegno e il coinvolgimento di tutti, ognuno per la propria parte. Oggi sono 287 i profughi presi in carico dalle nostre Asl, 2813 in totale, con 2311 STP effettuati. Il maggior numero delle persone prese in carico sono in Asl3 con 1227 profughi. Invito anche tutti i cittadini ucraini che non hanno seguito questo percorso a recarsi negli Infopoint per ottenere il codice STP e la tessera sanitaria”.
SOCIALE, SCUOLA E FORMAZIONE
E oggi in Regione si è svolta anche un incontro con la comunità ucraina per approfondire i fabbisogni legati a Scuola e Sociale, convocato dall'assessore Ilaria Cavo alla presenza dei rappresentanti di Università, Ufficio Scolastico Regionale, Forum Terzo Settore, Anci Liguria. Dal confronto sono intanto emersi i fabbisogni per l'inserimento scolastico dei bimbi ucraini.
"A oggi risultano presi in carico dal sistema scolastico regionale poco più di 100 bambini - ha dichiarato l'assessore Ilaria Cavo - ma i minori presenti in Liguria, secondo quanto riferito anche dalla comunità ucraina, sono circa 500. Bisogna dunque prepararsi ad un flusso scolastico più ampio per far sì che i minori vengano inseriti per farsi carico della prosecuzione dei loro studi nel medio periodo. Tutte le opportunità di iscrizione per una scuola accogliente e aperta verranno illustrate alla comunità ucraina genovese in un incontro in programma mercoledì 23 marzo, partendo dai circa 4mila posti messi a disposizione dalla rete scolastica ligure (duemila a Genova) a cui si aggiungono 250 posti messi a disposizione dagli enti della formazione professionale".
Ma l'incontro di oggi ha fatto emergere soprattutto la necessità di strutturare in maniera organica quell'opera di volontariato che alcuni rappresentanti della comunità ucraina stanno compiendo generosamente nelle scuole in qualità di traduttori considerata l'oggettiva difficoltà di reperire sul mercato veri e propri mediatori.
"Come assessorato alle Politiche Sociali -ha aggiunto Ilaria Cavo - abbiamo messo a disposizione le risorse attivate per il Terzo Settore per avviare una misura specifica a sostegno di questi volontari, di riconoscimento del loro operato affinché possa essere strutturato e coordinato dai Patti di sussidiarietà attivati dal terzo settore a sostegno dell'inserimento dei minori ucraini nelle scuole liguri. Avere a disposizione traduttori per la prima accoglienza a scuola sarà la prima condizione per una corretta integrazione scolastica e sociale".
Un'altra misura sostenuta con fondi regionali è quella della formazione linguistica erogata tramite i CPIA (Centri Provinciali Istruzione Adulti) che attualmente hanno in carico 42 ucraini, ma la cui capienza può aumentare. Anche questa opportunità è stata illustrata a Oleh Sahaydak, referente della comunità ucraina a Genova, e sarà spiegata nell'incontro più allargato di dopodomani. L'Università di Genova, rappresentata dal Prorettore Fulvio Mastrogiovanni, ha ribadito la disponibilità a iscrivere chi ha appena compiuto 17 anni (soprattutto ragazze) a corsi di studio specifici in inglese, anche on line, per compensare gli anni di scolarità mancante nel caso in cui gli studenti volessero permanere in Italia e iscriversi al prossimo anno universitario.
"Nella riunione è stato chiesto anche un monitoraggio degli studenti ucraini che stanno seguendo le lezioni in dad per garantire loro un adeguato affiancamento delle istituzioni scolastiche. - ha concluso Ilaria Cavo - E' stata poi esplicitata la volontà, da parte di Regione, di mettere in campo, con gli strumenti del fondo del sociale, una misura specifica di accompagnamento per i giovani ucraini anche per l'estate".
ALLOGGI DI ARTE
“Insieme alle quattro ARTE del territorio – ha spiegato l’assessore all’Edilizia Marco Scajola - abbiamo lavorato con grande attenzione per individuare abitazioni da mettere a disposizione dei profughi ucraini in tempi celeri, cercando di non togliere alloggi che vengono assegnati tramite graduatorie, ma utilizzando al massimo altre realtà. Insieme agli Amministratori delle ARTE abbiamo incontrato i Prefetti del territorio per coordinare insieme il lavoro della gestione degli stessi alloggi. Al più presto vogliamo essere pronti per ospitare i profughi negli alloggi individuati, da oggi abbiamo iniziato anche ad ammobiliare gli alloggi che avevamo censito, ma che non erano arredati. Nel savonese è attivo da questa mattina un avviso pubblico per individuare un soggetto gestore, che si occuperà di organizzare l’accoglienza dei profughi ucraini. In tutta questa situazione di emergenza mondiale stiamo lavorando con grande impegno e senso di responsabilità per mettere a disposizione alloggi delle ARTE, ma allo stesso tempo stiamo operando per non toglierne dalle graduatorie ERP perché nessuno deve rimanere indietro”.