Cantiere Italia al centro, Toti risponde a Berlusconi: “Il centro è di tutti coloro che sono qui oggi”
“C’è una bella energia, una bella vitalità in questa sala. Grazie se siete qui oggi, voglio ringraziare chi viene da Roma, dal Lazio che l’anno prossimo andrà a elezioni insieme alle politiche, e chi è venuto da più lontano, da Reggio Calabria ed è partito all’alba”. Così Giovanni Toti questa mattina a Roma al cantiere di Italia al centro.
Poi, riferendosi a Silvio Berlusconi che ieri aveva detto “Il centro è mio, è nostro”, Toti ha giunto: “Il centro è di tutti, di tutti coloro che sono saliti su un autobus stamani all’alba per essere qui, dei tanti amministratori dei piccoli comuni che si occupano dei cittadini per pochi euro quasi fosse volontariato e dei tanti militanti che montano gazebo durante le campagne elettorali. Tutti continuano a dire che vedono un centro pieno di generali e con pochi voti: non è la nostra ambizione costruire il palco della Piazza Rossa con i generali e le medaglie appuntate sul petto. Anzi, se ho un’ambizione è di costruire un cantiere che diventi un grande movimento politico, un’area culturale che abbia dei generali ma in cui quei generali siano cambiabili su volontà degli iscritti, che ruotano secondo il tempo e le stagioni, che diano il loro contributo ma non si sentano indispensabili. Abbiamo messo l’Italia al centro perché di leader che si sono considerati il centro dell’universo, per poi scoprire con delusione che non lo erano pochi anni dopo, ne abbiamo visti passare troppi”.