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Cariche pubbliche al centrodestra, Sansa evoca Battisti: “Tu chiamale se vuoi lottizzazioni”

Super User 06 Dicembre 2020 1761 Visite

Il consigliere regionale Ferruccio Sansa evoca Lucio Battisti per il suo meme contro le recenti assegnazioni di cariche pubbliche.

“Tre poltrone su tre a candidati del centrodestra alle elezioni.
Poltrone. Sedie. Sgabelli. Altro che Cambiamo, questa è la politica più vecchia del mondo.
Il centrodestra di Giovanni Toti si sta appropriando di ogni carica pubblica disponibile in Liguria.
Nei giorni scorsi avevamo segnalato che per la nomina di consigliere di amministrazione di Filse - la finanziaria regionale - il centrodestra aveva voluto l'avvocato Ilaria Murmura, dirigente della Lega di Salvini e candidato sconfitto alle elezioni regionali. La stessa Murmura che già il Comune di Marco Bucci aveva voluto nella Fondazione Carige.
Oggi sul tavolo della Commissione Bilancio del Consiglio Regionale ecco arrivare altri due nomi designati dal presidente Giovanni Toti per incarichi indicati dalla Regione.
Chi sono?
Per il Comitato Florovivaistico del Ponente è stato indicato Gian Guido Restieri.
Per la Commissione Artigianato della Regione invece è stata scelta Franca Garbarino.
Sarà un caso, ma il signor Restieri è stato anche in lista con Gerolamo Calleri, candidato sindaco del centrodestra per il Comune di Albenga.
La signora Garbarino invece era candidata alle elezioni regionali nella Lista Cambiamo di Toti.
Insomma, su tre persone indicate dalla Regione guidata da Toti tutte e tre sono candidati sconfitti del centrodestra. Il cento per cento. Record mondiale.
Noi non pensiamo che chi fa politica, se davvero competente, debba essere discriminato al momento delle nomine. Ma ci pare altrettanto sbagliato, perfino di più, che per ottenere una poltrona si debba avere una tessera di partito.
Il rischio è che per ottenere un incarico pubblico si debba essere schierati con il potente di turno. Ora tocca a Toti.
Le conseguenze in passato le abbiamo viste tutti: le persone competenti senza tessere di partito erano emarginate.
Toti sembra voler continuare così. Nomina dopo nomina, poltrona dopo poltrona. Il suo potere si infiltra ovunque.
Dopo il porto affidato al fedele Paolo Emilio Signorini, ecco la Filse. Ora perfino le poltroncine in enti minuscoli. Così il totismo sopravviverà anche dopo Toti e governerà la Liguria per anni.
Tu chiamale se vuoi lottizzazioni...". Così il consigliere regionale Ferruccio Sansa sulla nomina per due cariche pubbliche a due candidati del centrodestra.

Toti: “Epidemia in decrescita. Spero che il governo ripensi a sue decisioni”

Super User 05 Dicembre 2020 665 Visite

“Oggi ancora una volta i nostri sanitari e i numeri ci consegnano la fotografia di un’epidemia in decrescita in tutta la regione. E’ un grande merito che tutti noi dobbiamo rivendicare, frutto dell’impegno di tutti a seguire le regole e soprattutto dell’impegno delle categorie economiche come ristoratori e bar che sono stati molto penalizzati dalle chiusure e che, in queste vacanze di Natale, ritengo dovrebbero avere un po’ più di fiato, almeno in quei territori dove il virus puo’ permetterlo”. Lo ha ribadito questa sera il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti nel corso del consueto punto sul Covid.

“Oggi la Banca Centrale Europea ha lanciato un allarme per tutte quelle persone che non riescono più a pagare il mutuo – ha continuato Toti - Non vorrei che qualcuno si scordasse delle mie parole. E’ vero che in questo momento ci sono ancora purtroppo tanti morti e che bisogna ancora essere attenti e prudenti ma a marzo e aprile quando il Covid sarà finito e la nostra economia sarà in ginocchio non vorrei che qualcuno si tirasse fuori da queste responsabilità. E’ facile chiudere tutto ma quando tutto questo produrrà gli effetti che gli indicatori economici già ci mostrano, io ricorderò che quando si potevano fare scelte anche lievemente diverse si è optato per strade più facili”.

“Comunque sono orgoglioso di essere il governatore della Liguria – ha continuato Toti - in quanto siamo la migliore seconda regione in Italia per Rt dopo la Sardegna, grazie all’impegno e alla fatica di tutti i cittadini. Merito anche delle misure prese in anticipo che evidentemente sono state rispettate dalla comunità e che ha portato a questi risultati”.

Il presidente ha ricordato che “sono quasi 9000 i tamponi effettuati oggi, tra molecolari e antigenici per 314 positivi, dunque si tratta di numeri abbastanza bassi. Gli isolati a domicilio sono meno 488, per cui tutti i numeri si sono attestati su una decrescita costante del virus. Gli ospedali sono un ulteriore dato che monitoriamo con grande attenzione e ci dicono che oggi siamo sotto la soglia dei 1000 ricoverati. Un dato straordinario e importante: eravamo infatti a 1600 ricoverati e ci stavamo preparando ad avere 2000 posti letto dedicati. Posti che comunque continuiamo a predisporre in caso di necessità.

Oggi invece abbiamo 21 ricoverati in meno, che è comunque un buon dato, considerato che è sabato e vi è anche una riduzione delle dimissioni nel fine settimana ”.

“Anche le terapie intensive – ha detto Toti – continuano a calare, in sieme alle medie intensità di cura. A questo punto ci auguriamo che calino presto anche i decessi che, per il momento sono ancora alti, essendo ancora molti gli ospedalizzati”.

“Si tratta dunque di un quadro abbastanza positivo – ha aggiunto il presidente – per questo mi ha fatto impressione che il governo stia predisponendo una macchina di 780.000 agenti a Natale per vigilare affinché qualcuno non vada a trovare i parenti nel comune vicino. Mi lascia molto perplesso tutto ciò e penso che gli agenti dovrebbero occuparsi di vigilare dove ci sono assembramenti, ma pensare che qualcuno verrà fermato in Val di Vara e in Val Bormida tra un paesino e l’altro mentre, nella mattina di Natale, sta portando un pandoro alla proprio famiglia mi sembra surreale. In un paese dove la banca Centrale Europe lancia l’allarme per la paura che tanti italiani non riusciranno più a pagare mutuo e dove la maggior parte dei cittadini ritiene che i ristori siano largamente insufficienti per vivere. Spero che su questo il governo possa ripensarci”.

Per quanto riguarda il maltempo Toti ha ricordato il rinnovo dell’allerta e i problemi che ancora persistono alla circolazione sulle autostrade liguri e ha invitato a evitare di mettersi in viaggio, se non strettamente indispensabile.

“Dopo quello che è successo ieri – ha detto Toti – mi aspetto che le concessionarie autostradali che non sono esentate dalla responsabilità di quanto accaduto, mettano in campo tutti i mezzi possibili, dagli spargisale agli spazzaneve, alle lame per il ghiaccio per garantire che quanto accaduto non accada più, soprattutto nei confronti di un territorio come la Liguria che ha già patito molto”. Toti ha ricordato di aver scritto al Ministero delle Infrastrutture da cui dipende la rete autostradale: “chiediamo conto di quello che è successo ieri in presenza di previsioni molto accurate”.

La fondazione Primavera di Pra’ ha premiato l’assessore Maresca

Super User 05 Dicembre 2020 1114 Visite

“A Francesco Maresca per l’aiuto e supporto fornito alla riscoperta e valorizzazione della identità, della cultura e del territorio di Genova Pra’”. Con questa motivazione la Fondazione Primavera ha voluto ringraziare con una pergamena l’assessore al porto di Genova.
“Per me ricevere questo premio vale più di qualsiasi altra cosa perché significa che ho fatto il mio dovere nei confronti dei cittadini”, ha detto commentato l’assessore Maresca.

“Giornata di Genova”, il ricordo del gesto di rivolta del Balilla apre le giornate mameliane

Super User 05 Dicembre 2020 1027 Visite

Con la deposizione della corona al monumento di piazza Portoria, è stata rinnovata questa mattina la tradizionale commemorazione del Balilla, il ragazzo – Giovanni Battista Perasso - che al grido ‘Che l’inse?’ (“che la cominci?”), il 5 dicembre 1746, diede l’inizio alla sollevazione popolare dei genovesi contro gli invasori austriaci.

«Un gesto che è rimasto nel ricordo dei genovesi e che oggi acquista un significato particolare – ha spiegato l’assessore ai Grandi Eventi del Comune di Genova Paola Bordilli in rappresentanza dell’amministrazione cittadina – il Balilla rappresenta la forza dei genovesi, la tenacia nel reagire alle difficoltà, come comunità unita e libera. La nostra amministrazione è impegnata della valorizzazione delle tradizioni e della propria storia perché da essa tutti noi possiamo trarre esempio e coraggio per affrontare anche le avversità di questo particolare momento di emergenza». L’assessore Bordilli ha anche ricordato che “da oggi iniziano le ‘Giornate mameliane’ con la pubblicazione di video su Mameli, Mazzini e Verdi, protagonisti del Risorgimento italiano, uniti oltre che da ideali patriottici anche dal forte legame per Genova”.

Oltre all’assessore Bordilli, hanno partecipato alla deposizione e al ricordo del Balilla i rappresentanti della ‘A Compagna, il consigliere comunale delegato all’Edilizia popolare Fabio Ariotti e il presidente della commissione Cultura del Municipio Centro Est Marco Ghisolfo. «Valorizzare i simboli della nostra storia è fondamentale per la trasmissione dei nostri valori alle future generazioni» ha commentato il consigliere Ghisolfo. La proposta di istituire la “Giornata di Genova” per valorizzare la figura del Balilla era venuta dal Municipio Centro Est e il Consiglio comunale l’aveva accolta con una mozione approvata nel dicembre 2018.

Nell’ambito delle Giornate Mameliane 2020, oggi, alle ore 14 sul canale Youtube Genova More than this sarà pubblicato il video “Mameli, Mazzini, Verdi”: un viaggio, tra musica e parole. Raffaella Ponte, direttrice dell’Istituto Mazziniano-Museo del Risorgimento, dalle sale dedicate a Goffredo Mameli e Giuseppe Mazzini, tratteggerà il legame intercorso tra i tre grandi e racconterà un episodio significativo che li vide coinvolti nel 1848, mentre il M° Scanu eseguirà – con la chitarra appartenuta a Mazzini – musiche di Giuseppe Verdi da Rigoletto e I Vespri Siciliani. Per la parte musicale, il M° Jose Scanu esegue – con la chitarra appartenuta a Mazzini – due estratti dalle due celebri opere di Giuseppe Verdi Rigoletto e I Vespri Siciliani. Questa la scaletta: Giuseppe Verdi: Rigoletto, Parafrasi di Johann Kaspar Mertz; Giuseppe Verdi: I vespri siciliani, parafrasi di Johann Kaspar Mertz; Nicolò Paganini: Sonata n. 27 dedicata alla signorina Marina e Perigordino dalla Sonata n. 15.

Impresa e commercio, la grandezza della piccola attività

Super User 05 Dicembre 2020 653 Visite

Uno dei motivi principali per i quali l'Italia non decolla economicamente è la cultura da anni '50, rimasta tale, che l'imprenditore medio- piccolo è un nemico della Patria, quando invece ne è salvatore. L'economia nazionale è basata su questo ceto medio produttivo, che è perno centrale. Mediano tra la grande industria e la classe operaia di antica memoria; è quello che ha fatto grande il Bel Paese, con un lavoro capillare, intenso, quotidiano e che ha sempre risposto a tutte le difficoltà sociali e materiali della società senza chiedere niente a nessuno e tirandosi su le maniche, avendo inventiva in tutte le circostanze.

Diceva Winston Churchill: “alcune persone vedono un'impresa privata come una tigre feroce da uccidere, altri come una mucca da mungere, pochissimi la vedono come è in realtà: un robusto cavallo che traina un carro pesante”. Frase che si adatta perfettamente alla realtà nostrana ma dimenticata da demagogia, burocrazia, cattiva politica. E per questo occorre sottolineare come ci siano tantissimi motivi da parte del pubblico per fare acquisti presso negozi, di vicinato, artigiani e simili. Garanti, oltretutto, di servizio accurato e personalizzato alla clientela.

Riflessioni che mi ispira un comunicato di Confartigianato, che informa come la spesa di Natale valga 727 milioni di euro. Cifra che spendono le famiglie liguri nel mese a dicembre per beni e servizi legati alla festività.

Alimentari e bevande, gioielli, abbigliamento, prodotti tessili, utensili per la casa, giocattoli, articoli sportivi, beni e servizi per la cura della persona, alcuni dei prodotti più gettonati secondo l'ampia elaborazione dell'Ufficio studi di Confartigianato su dati Istat, che indicano in quella ligure il 3% della spesa nazionale stimata, a dicembre, di 24,5 miliardi di euro. Prima la Lombardia, con quasi 4,4 miliardi, seguita da Lazio con 2,5 miliardi, e Campania, a quota 2. La Liguria è undicesima.

La provincia di Genova, informa l'Ufficio studi Confartigianato, ne vale 399; Savona 131 e 99 sia l'imperiese che lo spezzino.

La stima si basa sui dati regionali di spesa mensile delle famiglie inerente il Natale: prodotti alimentari e bevande analcoliche, bevande alcoliche, abbigliamento, calzature, mobili e arredi, tappeti e altri rivestimenti per pavimenti, articoli tessili per la casa, cristalleria, stoviglie e

utensili domestici, utensili e attrezzature per la casa e il giardino, giochi, giocattoli e hobby, articoli sportivi, libri, articoli di cartoleria e materiale da disegno, beni e servizi per la cura della persona e gioielleria ed orologeria.

Si basa su dati 2019 e quindi non tiene conto della crisi Covid-19.

In Liguria sono 7.148 le microimprese artigiane, il 22,1% del totale ligure, che danno lavoro a 18.814 addetti, che costituisce il 25,8% del totale regionale. A Genova e provincia sono 3.586 per circa 10 mila addetti. Savona ne conta 1.531 per 3.759 addetti. Imperia 1.082 e 2.488 occupati, l'area spezzina 950 con 2.507.

“Anche con le limitazioni dovute al Covid-19 l’artigianato ligure è sempre vicino ai propri clienti – ha detto Giancarlo Grasso, presidente di Confartigianato Liguria – in questi mesi le nostre microimprese hanno saputo fare di necessità virtù, attivandosi su canali alternativi di vendita, intensificando l'e-commerce e le consegne a domicilio. In questo modo, è sempre possibile comprare un prodotto o un servizio artigiano, garanzia di qualità, tradizione e affidabilità, anche senza recarsi nel luogo in cui è localizzata l'impresa”.

Dieci i motivi per acquistare artigiano, spiega l'ente di categoria: “valore del lavoro, qualità delle materie prime e lavorazioni a regola d'arte, ma pure ascolto del cliente e la personalizzazione del prodotto; la cultura secolare della manifattura artistica e della rielaborazione dei materiali; l'alta creatività, innovazione e originalità; la consulenza e il supporto diretto per installazioni e riparazioni; l'attenzione alla domanda di prossimità, con una conoscenza del mercato del locale; la remunerazione del lavoro sul territorio; il gettito fiscale necessario a garantire il sistema di welfare”.

Dino Frambati

Porti, Campomenosi: “Da Bruxelles schiaffo ai porti italiani, governo inadeguato corra ai ripari”

Super User 04 Dicembre 2020 662 Visite

“La pioggia di procedure di infrazione di questi giorni contro l’Italia sembra quasi un segnale di Bruxelles al Governo per ricordare chi comanda veramente e a chi Giuseppe Conte deve obbedire. In un momento di crisi, mentre aziende, lavoratori e famiglie sono in difficoltà e interi settori sono in ginocchio, è surreale che l’Ue si ostini a imporre misure che danneggiano comparti strategici del nostro Paese. Se da un lato la Commissaria Vestager può essere accusata di ignorare ben altri problemi quali l'aumento delle distorsioni nel mercato interno dell'Ue, per aver autorizzato troppi aiuti di Stato alla sola Germania, va detto chiaramente che la difesa italiana sullo schema fiscale dei porti è stata totalmente inadeguata: nonostante la questione fosse assai nota, la stessa De Micheli non si è mai fatta vedere a Bruxelles, pur ricevendo sollecitazioni da più parti sulla procedura in corso. Ora i nodi vengono al pettine e c’è il rischio di perdere ogni convincente possibilità di mediazione su cui si sarebbe potuto lavorare nei mesi passati. Il Governo sieda finalmente ai tavoli Ue e trovi soluzioni per tutelare i porti italiani, impedendo un cambio di regime fiscale che alla fine ricadrebbe sulle spalle di chi opera nei porti italiani, ledendo la competitività dell’intero sistema. Purtroppo al Governo manca completamente una visione strategica su cosa è e deve essere il nostro sistema portuale e sul ruolo strategico dell’Italia nel Mediterraneo, dove assistiamo a una crescente competizione da parte di realtà extra-Ue che ricevono ingenti investimenti stranieri”. Così in una nota Marco Campomenosi, capo delegazione della Lega al Parlamento Europeo, componente della Commissione Trasporti.

Calo mortalità nelle RSA, Toti: “Liguria seconda regione con indice Rt più basso”

Super User 04 Dicembre 2020 791 Visite

"Cala ancora il totale dei positivi, degli ospedalizzati, delle terapie intensive, degli isolamenti a domicilio. Si conferma il trend di decrescita, di allentamento della pressione per la nostra regione. Oggi è uscito il report ministeriale numero 29, la Liguria si conferma la seconda regione italiana con RT più basso, 0,67, segno che tutto il nostro sistema ha risposto bene: ci auguriamo che questo si ripercuota allo stesso modo su tutti i parametri attraverso i quali monitoriamo l'epidemia". Lo ha detto il presidente Giovanni Toti nel corso dell'aggiornamento serale sulla situazione del Coronavirus in Liguria.

"Quattro settimane fa abbiamo raggiunto il picco, la curva è in chiaro decremento - ha detto Filippo Ansaldi, responsabile prevenzione Alisa. I nuovi casi diminuiscono e questo si riflette sull'indice RT, da 1,7 dei primi di ottobre a 0,68 di oggi, inferiore di 0,2 al dato nazionale, grazie al rispetto delle misure di prevenzione. Per quanto riguarda la pressione sulle strutture ospedaliere, i malati nelle medie intensità hanno raggiunto il picco il 17 novembre. Se continuiamo con misure stringenti riusciremo a raggiungere i 100 malati in media intensità a gennaio, ma bastano piccoli scostamenti nell'indice RT per avere decine, centinaia di ricoveri in più: molto importante dunque non abbassare la guardia. Lo stesso vale per i malati in terapia intensiva: abbiamo superato il picco, stiamo scendendo. Il CTS valuta il rischio attuale per la Liguria molto basso, ma abbiamo ancora un alto impatto, cioé molti malati in terapia intensiva e in media intensità. Globalmente il nostro rischio viene definito moderato, ma occorre sottolineare che il mancato rispetto delle misure di prevenzione porterebbe in breve a un rischio molto alto, con ripercussioni sull'attuale classificazione in zona di rischio".

"Siamo una delle pochissime regioni che ha avviato un monitoraggio stretto nelle RSA - ha detto Ernesto Palummeri, responsabile Alisa dell'emergenza Covid nelle RSA. Il due aprile è cominciato il primo monitoraggio, oggi siamo al numero 45, quindi disponiamo di informazioni molto dettagliate. Dal 1 dicembre la compilazione dei questionari per il monitoraggio è totalmente informatizzata attraverso Poliss grazie alla collaborazione di Liguria Digitale. Le azioni, la programmazione in base alle informazioni che arrivavano dai monitoraggi hanno prodotto esiti molto rilevanti nel controllo della situazione nelle RSA. A marzo è iniziata la fornitura di DPI, il 1 aprile abbiamo cominciato i monitoraggi con cadenza prima bisettimanale e poi settimanale, sempre in aprile siamo stati impegnati in un'indagine sierologica su tutti gli operatori e gli ospiti delle strutture; poi è cominciata la lenta riapertura con creazione di aree buffer per evitare l'arrivo di ospiti contagiosi, nonostante la condizione per l'accesso sia il tampone negativo, che comunque non dà certezza assoluta. Un solo positivo in RSA è molto pericoloso: il contagio si propaga molto più velocemente rispetto a quanto avviene in altre situazioni. La Liguria è stata la prima regione a fare l'antigenico agli operatori che tornavano dalle ferie, visto che le notizie che provenivano in estate sui comportamenti sociali non erano rassicuranti. A settembre abbiamo cominciato a eseguire tamponi a tappeto a tutti gli operatori ogni 14 giorni e questo ha contribuito a limitare molto le conseguenze negative. In sintesi, dal 20 febbraio a metà luglio nelle RSA i decessi sono stati 730; da metà luglio al 2 dicembre sono stati 282, con un calo anche dei decessi complessivi, ma se guardiamo la percentuale dei decessi da covid sul totale dei decessi siamo passati dal 32% a sotto il 20%. Interessante anche il dato sulla percentuale di mortalità nelle RSA rispetto ai decessi totali: erano quasi 50% del totale nella prima fase, dato analogo a quello registrato nelle altre regioni italiane e anche in tutti i paesi europei; oggi, al termine della seconda fase, siamo al 31,6%. Le cause sono molteplici, ma certamente le misure di prevenzione che abbiamo adottato nelle RSA hanno funzionato. Anche un solo decesso non è una bella notizia, ma un'analisi complessiva ci conforta sulla bontà di alcune decisioni che abbiamo preso. Una circolare di qualche giorno fa del Ministero della salute raccomanda di fare test rapidi anche ai visitatori: una misura che noi abbiamo già preso da tempo".

"Continua la riduzione della pressione sulle strutture ospedaliere - ha detto Angelo Gratarola, responsabile dipartimento interaziendale regionale emergenza urgenza - Il numero di ambulanze in acceso è stato molto contenuto; conseguentemente la necessità di ricoveri di pazienti covid positivi è molto ridotta, nettamente inferiore al numero dei dimessi. Anche le terapie intensive, seppure molto più lentamente, sono scese sotto soglia psicologica dei 100: ci aspettiamo un' ulteriore riduzione, seppure contenuta, se i comportamenti continueranno a essere virtuosi come ora".

"È stata una settimana tranquilla nel reparto malattie infettive, abbiamo avuto numerose dimissioni e pochi ingressi - ha detto Matteo Bassetti, responsabile clinica malattie infettive Ospedale San Martino - Anche le richieste dai medici di famiglia sono state minori rispetto alle settimane precedenti, prova che il quadro epidemiologico è cambiato. L'occupazione del reparto malattie infettive è al 60%. Abbiamo notato nelle ultime settimane un cambiamento nella tipologia dei pazienti e nell'evoluzione della malattia: i dati, che saranno proposti a breve a una rivista internazionale, dicono che tra il periodo febbraio-maggio e il periodo settembre-novembre in due campioni di circa 300 pazienti con le stesse caratteristiche di età, gravità e utilizzo del casco, la mortalità si è ridotta nel secondo periodo del 50%".

Assessore Ferro: “Autostrade per l’Italia deve risarcire gli utenti che ha lasciato al gelo per ore”

Super User 04 Dicembre 2020 961 Visite

“Non possiamo più tollerare le inefficienze di ASPI – dichiara l’assessore regionale alla tutela dei consumatori Simona Ferro – non è possibile che Autostrade per l’Italia continui a non pagare per gli errori commessi”

L’ennesimo blocco della rete autostradale ha paralizzato due delle più importanti reti di collegamento della Liguria e ha bloccato migliaia di automobilisti con notevoli ripercussioni anche su Genova e questo per un evento atmosferico ampiamente previsto “un automobilista che paga il biglietto ha tutto il diritto di essere tutelato ed assistito durante il suo viaggio - continua l’avvocato Ferro – e non posso pensare che ogni volta che si prenda l’autostrada una persona sappia a che ora parte ma non se e quando arriva. Questo è intollerabile ed ASPI ormai ha dato prova di incompetenza e di impunità costante, prima i mesi di blocco questa estate, poi i costanti cantieri non programmati e ora alle prime e previste nevi il blocco della rete”.

In queste ore le associazioni dei consumatori stanno predisponendo un esposto per disastro colposo alla Procura della Repubblica contro ASPI e stanno raccogliendo le adesioni per una sorta di class-action: lo scopo è la tutela degli automobilisti che si sono visti resi prigionieri per ore e che hanno diritto ad un rimborso. Le associazioni chiedono un risarcimento di almeno 30 € l’ora per gli utenti bloccati al freddo oltre, ovviamente, il biglietto nel caso in cui venisse fatto pagare.

“Come Assessore ho il dovere di tutelare i consumatori e per questo convocherò al più presto i vertici di ASPI per un tavolo di confronto volto alla tutela dei consumatori liguri, e non solo”., conclude Simona Ferro.

Caos autostrade, Bagnasco e Cassinelli: “Governo concluda tragica pantomima con Aspi e dia risposte”

Super User 04 Dicembre 2020 977 Visite

“Una nevicata annunciata, con allerta meteo diramata in tempo utile, ed un altrettanto annunciato caos che ha bloccato l’autostrada intorno a Genova, creando disagi a tutta la viabilità con code chilometriche e mezzi fermi per ore. La Liguria è oggi nuovamente sotto i riflettori e, la causa dei disagi, continua ad essere responsabilità di Autostrade per l’Italia e Governo. Sarà oggetto infatti di un’interrogazione urgente al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, De Micheli, quanto continua ad accadere nella nostra vessata Liguria che non si è ancora ripresa dalla caduta del Ponte Morandi. A pagare non possono essere sempre i cittadini liguri e gli ospiti, a causa della superficialità e delle inadempienze di due soggetti, quali Aspi e Governo, che si distinguono solo per l’inefficienza assoluta. Il Ministro ci dia subito risposte concrete e concluda finalmente la tragica pantomima del contenzioso con ASPI, per far sì che episodi come quello odierno non si ripentano in continuazione” - Così i deputati liguri di Forza Italia, Roberto Bagnasco e Roberto Cassinelli.

Maltempo e viabilità, assessore Giampedrone: “Ci aspettiamo che la A7 riapra nelle prossime ore”

Super User 04 Dicembre 2020 608 Visite

“Non può verificarsi nel 2020 una giornata come quella di oggi, di fronte a una perturbazione ampiamente prevista. Lo dico perché quando oggi siamo stati attivati dal tavolo della Prefettura, come Protezione civile regionale abbiamo faticato ad arrivare sul posto con i nostri mezzi e a dare il supporto necessario. Ci siamo riusciti grazie alla scorta della Polizia di Stato, ma intorno al casello di Busalla la situazione era ed è ancora molto complicata, con un rigurgito esterno perché gli automobilisti che hanno provato ad uscire dal casello di Busalla sono stati bloccati dalla neve”. Lo ha detto questa sera l’assessore regionale alla Protezione civile Giacomo Giampedrone, facendo il punto sul maltempo.

“Di qui a qualche ora la situazione ritornerà alla normalità – ha ribadito Giampedrone – ma ci aspetta una notte complicata. Siamo in allerta arancione fino alla mezzanotte e ci attendiamo nelle prossime ore fenomeni di gelicidio e domani nuovi episodi su situazioni già compromesse. Pertanto raccomandiamo la massima attenzione per chi si deve mettere in circolazione, e rivolgiamo un appello accorato ai concessionari autostradali, tenendo conto di previsioni del tempo che sono state molto accurate e puntuali, in anticipo di 24 ore. Di questo dobbiamo dare atto ai nostri previsori che inviano un bollettino apposito anche per le tratte autostradali destinato ai concessionari che non possono dire di non essere stati avvertiti”.

L’assessore Giampedrone ha ribadito che le squadre di protezione civile presidieranno nelle prossime ore il territorio e i tratti autostradali interessati, insieme alla Croce Rossa, e ha invitato anche a non mettersi in macchina.

Il maltempo che quest’oggi ha investito la Liguria con un abbondante nevicata era stato ampiamente previsto dal servizio meteo di ARPAL, ma questo non è bastato a evitare i disagi agli automobilisti e agli autotrasportatori.

Intanto in serata è stata riaperta la A26 in entrambe le direzioni, riaperta al traffico pesante anche la A6, permane invece la chiusura della A 7 con alcuni by – pass che Autostrade sta provando a gestire per decongestionare e liberare coloro che sono rimasti bloccati per ore. “Ora si deve provvedere – ha concluso Giampedrone – a sgomberare tutta la A7 per consentire di intervenire e ripulire la careggiata visto che l’allerta neve durerà tutta la notte e proseguirà anche domani con nuove nevicate nel pomeriggio. A questo punto ci aspettiamo che la A7 riapra nelle prossime ore”.

All’aeroporto di Genova la Madonna degli aviatori e dei viaggiatori

Super User 04 Dicembre 2020 1207 Visite

Farà tappa al Cristoforo Colombo di Genova, dal 7 al 21 gennaio del prossimo anno, la statua della Madonna di Loreto, protettrice degli aviatori e dei viaggiatori.

Tappa in ambito della “Peregrinatio Mariae” che toccherà tutti i maggiori scali aerei del Paese e tra le iniziative del Giubileo Lauretano, concesso da Papa Francesco in occasione del centenario della proclamazione della Madonna di Loreto come patrona degli aeronauti.

Un giro d'Italia cui potrebbe essere attribuito un significato profondo di speranza per il futuro, in un momento pandemico in cui il mondo del volo e quanto connesso stanno soffrendo di una crisi incredibile, che sta azzerando i fatturati di voli, Compagnie aeree e dell'enorme indotto collegato a questi.

Della “Peregrinatio Mariae” informa un comunicato congiunto Enac, Assaeroporti ed Alitalia, facendo sapere che interesserà tutti gli aeroporti, a partire dal 7 dicembre.

Il Giubileo Lauretano è molto sentito dai fedeli che viaggiano, essendo dedicato a tutti gli aviatori e ai viaggiatori che utilizzano gli aerei. Ed è stato avviato l'8 dicembre 2019 con la suggestiva cerimonia di apertura della Porta Santa del Santuario della Santa Casa a Loreto. L'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile, Assaeroporti, Alitalia, gli aeroporti italiani, il Coordinamento Nazionale per la Pastorale dell’Aviazione Civile della Conferenza Episcopale Italiana e l'Aero Club d’Italia per alcune tappe, sono tra le istituzioni e i soggetti coinvolti nelle celebrazioni dell'anno giubilare, ed hanno organizzato lo spostamento della statua della Madonna che protegge il volo nei vari aeroporti italiani.

Dopo Ancona, Bari, Cagliari, Milano Linate, Palermo, Pescara, Roma Fiumicino e Bologna, è la volta di Genova. Quindi la statua andrà a Catania e poi a Bergamo Orio al Serio, Firenze, Milano Malpensa, Napoli, Perugia, Reggio Calabria, Torino Caselle, Trieste Ronchi dei Legionari, Venezia e Verona Villafranca.

“La ripresa di viaggi della Madonna Pellegrina – ha dichiarato il Direttore Generale Enac Alessio Quaranta – è un atto fortemente simbolico che racchiude, ora più che mai, un significato profondo di speranza dedicato al mondo intero. Un messaggio forte di pace e fratellanza rivolto a tutta la comunità del trasporto aereo, ai passeggeri e ai fedeli della Madonna di Loreto, accompagnato dall’auspicio che insieme si possa ripartire e superare, al più presto, la grave situazione sanitaria che stiamo vivendo a livello mondiale e la crisi ad essa collegata che ha investito anche l’aviazione civile”.

“La proroga dell’Anno Santo Lauretano concessa dal Santo Padre ed il conseguente protrarsi del pellegrinaggio dell’icona mariana negli aeroporti – ha affermato il vice Presidente vicario di Assaeroporti Fulvio Cavalleri - rappresentano un’ulteriore occasione di riflessione ma anche di fiducia nel futuro che ci deve vedere impegnati all’unisono per il superamento dell’attuale crisi. Garantire la mobilità significa favorire la ripresa delle relazioni interpersonali in via diretta che tanto sono state sacrificate durante questa pandemia”.

Dino Frambati

Un concorso internazionale di grafica e design per la mascotte del pesto

Super User 04 Dicembre 2020 772 Visite

Una mascotte per un marchio di fabbrica della Liguria e di Genova in particolare, il pesto. Professionisti di grafica e design, autori di fumetti, appassionati di disegno, creativi di tutte le età, artisti, botteghe d’arte, studi e agenzie di immagine, studenti di scuole d’arte e accademie (eventualmente rappresentati da una persona maggiorenne) sono invitati a partecipare al grande concorso di cartoon “Pestochampionship Mascot” per l’individuazione della mascotte del Pesto, il testimonial virtuale che accompagnerà e valorizzerà tutte le manifestazioni del Campionato Mondiale nei prossimi anni.

Il concorso per la mascotte è una delle novità del Campionato mondiale di pesto genovese al mortaio, la cui ottava edizione è programmata, in presenza, per sabato 20 marzo 2021 dopo la pausa dovuta al Covid nel 2020. Sarà un evento di festa e celebrazione popolare del pesto con un occhio alla ripresa e alla promozione economica, del turismo e della cultura agroalimentare del territorio.

Il Campionato
Ad annunciare la nuova edizione del Campionato Mondiale, questa mattina nel corso di una conferenza stampa, l’assessore allo Sviluppo Economico della Regione Liguria Andrea Benveduti, l’assessore al Commercio e Grandi Eventi del Comune di Genova Paola Bordilli, Maurizio Caviglia, segretario generale della Camera di Commercio di Genova e Roberto Panizza dell’associazione Palatifini.
Il primo premio della finalissima del campionato mondiale di pesto, che si terrà a Palazzo Ducale, sarà conteso tra 100 concorrenti che verranno valutati da 30 giudici. Le attività collaterali tradizionali, dal "Campionato dei Bambini" alla "Settimana del Pesto" con i ristoratori, alla didattica con le principali associazioni liguri dell'agroalimentare, al Pesto Party, sono al momento confermate.

Il concorso
A queste si aggiunge una iniziativa del tutto nuova, che parte oggi: il concorso internazionale di cartoon “Pestochampionship Mascot” che si pone l’obiettivo di individuare il testimonial virtuale del Campionato e delle sue iniziative promozionali in Italia e all’estero. Al concorso, voluto e finanziato dall’Assessorato al “Commercio, artigianato, tutela e sviluppo vallate, grandi eventi e centro storico” del Comune di Genova, potranno partecipare professionisti, dilettanti e appassionati di disegno e grafica di tutto il mondo. Il vincitore verrà premiato in occasione della finalissima del 20 marzo 2021. “Lanciando l’idea del concorso – spiega l’assessore al Commercio e Grandi Eventi del Comune di Genova Paola Bordilli - vogliamo dare ulteriore forza alla comunicazione del Campionato del Pesto, un evento che rappresenta senza dubbio un volano di promozione per la città intera. Il pesto made in Genova e Liguria è ormai un consolidato simbolo e ambasciatore della nostra città nel mondo e quindi può svolgere il ruolo di trascinatore anche per tutte le eccellenze dell'agroalimentare del nostro territorio, dalle produzioni tipiche alle lavorazioni di tradizione locale. Con il concorso internazionale per la realizzazione della mascotte del campionato scopriremo cosa rappresenta il pesto anche per chi non è genovese ma conosce e ama la salsa cruda più famosa al mondo. Con questa call auspico che in molti possano esprimere il proprio contributo con l'orgoglio di vivere da protagonisti una gara di livello qualitativo internazionale, nel migliore spirito del Campionato”.
Il Concorso si concluderà alle ore 24.00 del 17 gennaio 2021. Il vincitore verrà proclamato in occasione della finalissima del 20 marzo e riceverà un premio di 2.500 Euro. La giuria è composta da un team di esperti e professionisti altamente qualificati che saranno resi noti a fine concorso coordinati da Gian Franco Uber, vignettista che opera a livello internazionale.
Il regolamento, la scheda di iscrizione e maggiori informazioni sono disponibili al seguente link https://smart.comune.genova.it/mascotte-pesto  o sul sito www.pestochampionship.it.

Regione Liguria, maxi chupa chupa tra le spese pazze di Francesco Bruzzone

Super User 04 Dicembre 2020 1403 Visite

Relativamente alle cosiddette spese pazze in Regione, la Corte dei Conti della Liguria ha condannato a un risarcimento di oltre 4200 euro il senatore Francesco Bruzzone (Lega). Le spese contestate - ritenute non inerenti all'attività istituzionale o prive del nominativo del beneficiario e pertanto non riconducibili al gruppo consiliare - riguardano i primi sei mesi del 2010, quando il leghista era presidente del gruppo Lega Nord Liguria in Consiglio regionale.
Oltre alle spese relative a pranzi e consumazioni avvenuti in ristoranti, bar, autogrill, la Corte dei Conte ha contestato a Bruzzone l’acquisto di alcuni maxi 'chupa chupa'.

Lotteria degli scontrini, assessore Benveduti: “Ulteriore beffa per i commercianti”

Super User 03 Dicembre 2020 718 Visite

"Nel bel mezzo della crisi più grave dal Dopoguerra in poi, quali sono le contromisure adottate dal governo? Bonus monopattini, banchi a rotelle e adesso anche la lotteria degli scontrini. Con che coraggio Conte e soci chiedono ai negozianti di sostenere ulteriori spese per adeguare i registratori telematici appena acquistati?". Lo dichiara l'assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti, in merito al gioco a premi ideato dal governo per combattere l'evasione fiscale.

"È dall'inizio della pandemia - aggiunge l'assessore - che chiediamo a gran voce vere iniezioni di liquidità per sostenere gli ammanchi di cassa delle imprese. E, anziché agevolare la ripartenza dei nostri commercianti, questo governo procura l'ennesima beffa a un settore nevralgico per il nostro tessuto imprenditoriale".

"Condividiamo pertanto lo sconcerto di Confcommercio Genova e auspichiamo che il governo impari finalmente ad ascoltare le istanze del territorio. Sarebbe molto più utile e premiante, se proprio si vuol parlare di fiscalità per rilanciare il consumo interno e fornire reale supporto finanziario, progettare reali tagli d’imposta, se non l’ottimo progetto della flat tax” conclude Benveduti.

Comune di Genova, un bando da 100 mila euro a sostegno dei teatri genovesi

Super User 03 Dicembre 2020 688 Visite

Un bando da 100 mila euro per la concessione di contributi a sostegno di stagioni teatrali realizzate in strutture del territorio di Genova e a parziale ristori del mancato fatturato causato dall’emergenza epidemiologica da Covid 19. Lo ha deliberato oggi la giunta comunale di Genova su proposta dell’assessore alle Politiche culturali Barbara Grosso.

“Oggi abbiamo approvato le linee guida necessarie alla pubblicazione del prossimo bando – spiega l’assessore Grosso – le risorse, previste nella variazione di Bilancio approvato a novembre, serviranno a parziale ristoro del mancato fatturato da parte dei teatri della città che non fruiscono di altri contributi pubblici, che si sono visti costrette a sospendere la propria stagione la propria attività durante il lockdown. A seguito del Dpcm dello scorso 24 ottobre, inoltre, la nostra amministrazione ha fortemente richiesto al governo, fin da subito, la riapertura di teatri, cinema e sale da concerto, con la sottoscrizione dell’appello al presidente del consiglio Conte insieme ai colleghi alla Cultura di altre 11 città italiane. Teatri, cinema e luoghi della cultura in generale hanno fatto investimenti enormi per la messa in sicurezza, in ossequioso rispetto delle norme anti Covid. Tutti i nostri sforzi sono rivolti al sostegno, facendo i conti con le esigue risorse a nostra disposizione, delle attività e delle imprese oggi al palo perché, una volta che il governo ne permetterà la riapertura, possano ripartire”.

Il bando è rivolto a soggetti pubblici e privati che abbiano programmato una stagione teatrale in una struttura con sede sul territorio del Comune di Genova nella stagione 2019/2020 e un programma per la stagione 2020/2021. Possono presentare domanda solo i soggetti teatrali per i cui non sono previste altre forme di finanziamento (fondazioni lirico sinfoniche, i teatri nazionali e quelli di rilevante interesse culturale). I criteri di valutazione da parte dell’apposita commissione sono: la qualità artistica, ampliamento e fidelizzazione del pubblico, le attività sul territorio, la continuità dell’attività anche online, l’impatto economico delle restrizioni Covid sul fatturato.

Dpcm, Toti: “Governo non ha accolto nessuna proposta di modifica”

Super User 03 Dicembre 2020 726 Visite

“Purtroppo dobbiamo rilevare che il Governo, al momento, non ha accolto nessuna delle nostre proposte di modifica al Decreto di Natale. Ritengo che le misure prese siano contrarie ai principi che fino ad oggi abbiamo usato: collegare il rischio epidemico di ogni territorio alle regole da applicare. Cioè più il virus circola, più ovviamente bisogna chiudere e ridurre i contatti”. Così il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti

a proposito della riunione delle Regioni con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

“Ora che il virus cala in molte zone del paese, prima tra tutte la Liguria– prosegue Toti -, invece si decide di chiudere indiscriminatamente. E lo si fa proprio nei giorni in cui, a Natale e Capodanno, gli Italiani, che si sono impegnati tento a rispettare le regole, avrebbero meritato un po’ di fiato: la possibilità di vedere qualche amico e qualche parente. In più lo si fa penalizzando chi vive nelle piccole città, da cui nessuno potrà uscire neppure per fare pochi chilometri di strada. Nelle grandi città, al contrario, ovviamente gli spazi di libertà sono ben altri. Altro che “zone bianche”! I ristoranti continueranno a chiudere, come i bar, alle 18. E questo a prescindere dai dati della epidemia”.

“Nessuno aveva mai detto di voler aprire nelle zone rosse, o comunque a rischio – precisa il governatore - Ma nelle zone del Paese dove il virus corre meno, perché non dare un po’ di speranza a cittadini e imprese? O sbagliavamo prima a dividere l’Italia in zone, o sbagliamo ora a considerarla tutta uguale. O meglio, tutta egualmente chiusa. Per finire vorrei capire come verranno risarciti le centinaia di migliaia di lavoratori che da queste misure verranno penalizzati”.

“Io resto della mia opinione – conclude Toti -: a Natale e Capodanno, dove possibile, sarebbe stato giusto dare un po’ di libertà. Di movimento, di impresa, libertà emotiva di incontrare amici e parenti, ovviamente con prudenza. Libertà di culto, perché, anche se i vescovi in modo signorile non hanno detto nulla sull’anticipo della nascita di Gesù bambino, io ancora non ho capito perché dovrei contagiarmi meno uscendo dalla Messa alle 22 anziché alle 24? Se qualcuno me lo spiega... forse il virus vien di notte, come i Decreti di Natale”.

Giornata internazionale disabilità, Toti: “Un abbraccio a chi va avanti con forza e amore”

Super User 03 Dicembre 2020 579 Visite

“Nella Giornata internazionale delle persone con disabilità vorrei provare, una volta tanto, a lasciare da parte la retorica. Vorrei mandare un abbraccio a tutti i genitori, figli, nipoti, che ogni giorno con forza e immenso amore vanno avanti. Fra alti e bassi. Ricordandoci che non ci sono persone speciali ma semplicemente persone, che richiedono e danno amore”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità che si celebra il 3 dicembre.

Regione Liguria ha da poco pubblicato un bando da 500mila euro rivolto agli enti del Terzo Settore per l’elaborazione di progetti a sostegno delle persone disabili. Tra gli interventi di quest’anno, in continuità con gli anni passati, il contributo da 15,5 milioni di euro a sostegno delle famiglie in condizioni di fragilità e a basso reddito in riferimento alla compartecipazione alla spesa per l’inserimento nelle strutture sociosanitarie residenziali e semiresidenziali, pubbliche e private accreditate per le persone disabili oltre che per i pazienti psichiatrici e le persone affette da Aids e l’approvazione, per il terzo anno consecutivo, di uno stanziamento da 40mila euro per l’acquisto di ausili sportivi da parte degli atleti disabili, in sinergia con la Consulta regionale per i diritti della persona handicappata e in collaborazione con il Comitato Italiano Paralimpico della Liguria.

“Sulla disabilità ci sono tantissimi luoghi comuni – aggiunge Toti -. E a chi li vive ogni giorno sulla propria pelle fanno male e danno fastidio. Perché se l’amore è amore, il dolore, la sensazione di impotenza, le paure, lo sconforto, la fatica, non sono comprensibili a tutti. Non tutti hanno la sensibilità di capire fino in fondo. Così capita che, oltre alle fatiche quotidiane condite qua e là da gioie e barlumi di speranza, ci si senta dire banalità, presunte verità, rimedi e a volte anche cattiverie infinite. Alle tantissime associazioni che sono impegnate ogni giorno per regalare sorrisi e dare risposte importanti alle persone disabili e alle loro famiglie va il mio grazie per l'immenso lavoro che fanno”.

Dpcm di Natale, Toti: “Vedo solo del non senso”

Super User 03 Dicembre 2020 982 Visite

“Secondo un primo testo che circola del Decreto legge del Governo, non solo dal 21 dicembre al 6 gennaio sarà vietato ogni spostamento in entrata e in uscita tra le regioni, comprese quelle come la nostra che stanno uscendo anche dalla zona gialla, ma addirittura non saranno consentiti i movimenti tra comuni il 25 e 26 dicembre e a Capodanno. Quindi succederà che il giorno di Natale, per esempio, se abitate a Carcare e vostra sorella e i nipotini vivono ad Altare non potrete andare a trovarli. Se vivete a Bogliasco, magari a sole due case da Genova, non potrete vedere i vostri genitori che abitano lì, a pochi metri da voi. Se vostra mamma vive sola a Laigueglia ma voi abitate ad Alassio, scordatevi di trascorrere il pranzo di Natale con lei. Il ristorante è aperto ma è nel comune vicino, nella campagna, a due chilometri da voi? Non si potrà andare! Immaginatevi il pienone. E se proprio troverete un ristorante nel vostro comune per un pranzo solitario, poi non potrete neanche smaltirlo facendo una passeggiata tra Santa Margherita e Portofino. Ma in compenso si potrà partire da Nervi e fare indisturbati ben 30 km per arrivare a Voltri! Ma chi scrive queste norme ha mai vissuto nelle province italiane o solo nelle grandi città? Sa che il nostro Paese è composto da tanti piccoli comuni, uno vicino all'altro e che così separeremo milioni di italiani senza valide motivazioni scientifiche legate alla lotta contro il virus? Cosa cambierà dal 23 al 24 dicembre? Da cosa è motivata questa scelta? Mi auguro davvero che, come sempre, questa bozza, visto l'effetto che sta facendo, alla fine venga modificata. Perché qui invece del buon senso tanto auspicato vedo solo del non senso. E non mi pare che in Europa qualcun altro abbia fatto una cosa simile. La notte porta consiglio... speriamo!”. Così scrive il governatore Giovanni Toti su Facebook.

 

Sostegno alle locazioni, al Comune di Genova pervenute oltre 2000 domande

Super User 03 Dicembre 2020 780 Visite

Sono oltre duemila le domande pervenute al Comune di Genova per accedere ai contributi del Fondo Nazionale per il Sostegno alle Locazioni 2020, stanziati dallo Stato e ripartiti dalla Regione Liguria. Si tratta di un aiuto economico, una tantum, per il pagamento dell’affitto di contratti stipulati tra privati per prima casa. Il bando è scaduto il 30 novembre e, visto che si poteva fare anche domanda per raccomandata, per avere i dati definitivi bisognerà aspettare ancora qualche giorno: in ogni caso gli uffici stimano che, alla fine, le domande saranno circa 2.300.

I contributi saranno assegnati secondo la graduatoria delle domande che supereranno la fase istruttoria e sino all’esaurimento delle risorse finanziarie complessivamente disponibili. Per l’anno 2020 al Comune di Genova sono stati assegnati 446.099.43 euro. Il contributo massimo per gli idonei in graduatoria, calcolato in percentuale rispetto all’affitto pagato, è pari a 1.020 euro netti (7.200 euro era il canone massimo per partecipare).

A causa della riduzione sempre crescente delle risorse disponibili negli ultimi anni questi fondi avevano subito un blocco. I bandi di concorso sono usciti annualmente fino al 2011 poi sono stati sospesi fino al 2015 (periodo in cui sono stati emessi il bando 2015 e successivamente il bando 2016). L'emanazione del bando si è nuovamente interrotta fino a quest’anno, quando lo Stato ha stanziato nuovamente un finanziamento.

Nel frattempo per aiutare ulteriormente le famiglie in difficoltà a causa dell’emergenza Covid-19, lo Stato ha stanziato dei fondi straordinari da erogare alle Regioni. Per il nuovo bando a sostegno delle locazioni la Regione Liguria ha messo a disposizione del Comune di Genova circa 1 milione e 600mila euro. Ulteriori 400mila euro sono stati destinati dall’amministrazione comunale per integrare il plafond, per un totale di circa due milioni di euro. La Direzione Politiche della Casa nei primi mesi del prossimo anno emanerà un nuovo bando di sostegno alla locazione con il quale verranno erogati alle famiglie i fondi disponibili.

I criteri del nuovo bando saranno simili a quelli del bando che si è appena concluso, ma verrà innalzato il tetto dell’Isee, a favore di eventuali situazioni di perdite economiche dovute al lockdown. In questo modo, si aiuteranno le persone in difficoltà a pagare l’affitto per colpa del Covid.

«Temiamo l’onda lunga del Covid, che potrebbe acuire le situazioni di disagio economico e di morosità incolpevole. Non possiamo permetterci di lasciare le famiglie da sole su un tema così importante come l’abitare. Il Comune è la prima antenna che si accende quando le criticità aumentano e vogliamo essere in prima linea nel sostegno – dichiara il vice sindaco con delega alle Politiche della casa e housing sociale Pietro Piciocchi – erogando contributi importanti per contrastare le emergenze abitative e aiutare le famiglie in difficoltà nel pagamento dell’affitto».

Regione Liguria, stanziati 1,3 milioni di euro per contrasto alla dipendenza da gioco d’azzardo

Super User 02 Dicembre 2020 741 Visite

La Giunta regionale, su proposta del presidente e assessore alla Sanità Giovanni Toti, ha stanziato 1 milione e 350 mila euro di fondi ministeriali dedicati per la prevenzione, la cura e la riabilitazione delle persone affette da gioco d’azzardo patologico.

I fondi verranno utilizzati per proseguire e implementare le attività di presa in carico, cura, monitoraggio, prevenzione, ricerca e comunicazione per contrastare la dipendenza dal gioco d’azzardo così come indicato dal Piano regionale biennale avviato a inizio 2019.

I fondi sono stati trasferiti ad Alisa: il 20% verrà investito direttamente da Alisa per progetti dedicati e attività di prevenzione attraverso campagne regionali di comunicazione e sensibilizzazione, il restante 80% andrà alle Asl in base alla popolazione per prevenzione, presa in carico, cura dei soggetti ludopatici.

“Regione Liguria prosegue il suo impegno su questo fronte, anche in virtù del suo ruolo di membro dell’Osservatorio nazionale sul tema insieme alle regioni Campania, Lazio e Sicilia – spiega il presidente Toti – Visti i risultati raggiunti, da più parti, in particolare dalle associazioni che si occupano di dipendenza dal gioco d’azzardo, si era levata la richiesta di proseguire con le azioni messe in campo dal Piano. Nel 2019 In Liguria sono stati 475 i soggetti in carico per ludopatia, nel 2018 erano 360, con un incremento del 28%. Il dato più rilevante, però – precisa Toti – riguarda il fatto che il 45% dei soggetti presi in carico nel 2019 non si erano mai rivolti a questi servizi, erano cioè persone che siamo riusciti a raggiungere proprio grazie al Piano Regionale, alle attività di comunicazione e informazione e alla maggiore visibilità dei Servizi presenti sul territorio. Il nostro obiettivo – conclude – è continuare a lavorare per sostenere le persone vittime di ludopatia e far emergere un fenomeno purtroppo molto diffuso, spesso sommerso, e che riguarda soprattutto, come confermano tristemente i dati, la fascia di popolazione più fragile, cioè gli over 65”.

Il Piano Regionale biennale 2019 – 2020, oltre all’istituzione del Numero Verde con personale del call center specificamente formato e alla campagna informativa regionale “Batti il gioco. Puoi”, aveva visto, tra le numerose attività, la partecipazione di Alisa al Festival della Scienza con un laboratorio dedicato al gioco d’azzardo che aveva coinvolto i giovani tra 15 e 19 anni. Inoltre, è stato avviato un progetto di monitoraggio orientato alla prevenzione del fenomeno in collaborazione con il dipartimento di Scienze politiche sociali dell’Università degli Studi di Genova per l’analisi dell’offerta di gioco sul territorio ligure e la stima dei costi economici e sociali del fenomeno.

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