Il Genoa a Lecce non brilla in fase offensiva ma si difende con efficacia e strappa un ottimo punto
Prezioso pareggio a reti inviolate per il Genoa nello scontro diretto di Lecce. Un punto prezioso, strappato con le unghie e coi denti, che permette ai rossoblù di chiudere il girone di andata a quota 20, con un vantaggio non trascurabile rispetto alla zona baratro.
Vieira, a sorpresa, esclude inizialmente Sabelli e Zanoli inserendo come terzino destro De Winter e come attaccante sulla stessa fascia Vitinha, con Thorsby avanzato quasi all'altezza di Pinamonti. Il Lecce domina a livello territoriale ma si rende solo pericoloso in una circostanza, quando De Winter tenta un assurdo passaggio verso Badelj, intercettato, e il centravanti giallorosso Krstovic timbra la traversa dal limite.
Sono i rossoblù pero a mordersi le dita per la ghiottissima opportunità costruita al 43' grazie ad uno spunto di Vitinha che crossa basso per Thorsby il quale da due metri spacca la traversa e nel prosieguo Pinamonti, al volo, colpisce a sua volta la sbarra.
Dopo l'intervallo il Grifo si presenta col diciotenne Ehkhator al posto di Miretti, tra i peggiori in campo, e il match appare lievemente più equilibrato, ma verso l'ora di gioco i salentini tornano padroni e il tecnico genoano è costretto a sostituire lo sfinito Badelj, scegliendo in modo inopinato il 19enne Kasa. Più tardi uscirà anche Vitinha, colpito duro, a pro di Zanoli, ma senza che il monologo dei pugliesi venga intaccato.
Il Genoa trascorre gli ultimi dieci minuti rintanato nella propria area a difesa del pareggio: missione compiuta soprattutto per la prestazione maiuscola dei centrali Vasquez e Bani e anche per la relativa pericolosità degli avanti locali, ma parecchie cose in Salento non hanno funzionato.
Pierluigi Gambino