Palazzo Tursi, il gruppo Misto potrebbe diventare l’ago della bilancia
In vista delle amministrative di primavera, la politica genovese è in pieno fermento. La ‘caduta’ di Giovanni Toti e il trasferimento in Regione di Marco Bucci hanno indotto diversi consiglieri comunali, che vedevano nell’ex governatore e nell’ex sindaco i loro punti di riferimento, ad abbandonare le rispettive liste civiche per aderire a gruppi di partiti nazionali o al Misto, quest’ultimo preferito dai più attendisti. A muovere questi politici sono stati la morte (o quasi) del civismo a Tursi e la necessità di trovare un partito con il quale ricandidarsi.
Gruppo Misto ago della bilancia
La recente uscita di Paolo Gozzi da "Vince Genova" segna anche l’ultimo, in senso cronologico, ingresso nel gruppo Misto, salito ora a quattro consiglieri: Arianna Viscogliosi (Italia Viva), Cristina Lodi (Azione), Stefano Costa (ex FI), oltre allo stesso Gozzi. Questi spostamenti hanno ridotto la maggioranza ‘ufficiale’ a 21 consiglieri, contro i 19 dell’opposizione. Con soli due voti in più, il centrodestra, ora guidato dal reggente Pietro Piciocchi, non potrà certo dormire sogni tranquilli. Perché, in caso di assenze, potrebbe avere bisogno del sostegno dei ‘Fantastici 4’ del Misto. Oppure, dovrà sperare nel soccorso di qualche ‘supereroe’ dell’opposizione.
Altri riposizionamenti nel centrodestra
Vince Genova sta per perdere anche Tiziana Notarnicola, che è in procinto di unirsi a Forza Italia. I totiani di "Liguria al centro" sono vicini all’addio dei consiglieri delegati Nicholas Gandolfo e Federica Cavalleri, destinati a entrare nel gruppo di Fratelli d’Italia, così come la loro mentore, Lilli Lauro, ha fatto in Consiglio regionale. Vanno ricordarti inoltre i passaggi degli assessori ex totiani Marta Brusoni, ora Lega, e Francesco Maresca, ora Fratelli d’Italia.
Il precedente nel centrosinistra
Ciò che è avvenuto nel centrodestra nelle ultime settimane era già successo nel centrosinistra nel settembre 2023, quando Ariel Dello Strologo, Mariajosé Bruccoleri e Lilia Bonicioli avevano deciso di abbandonare le rispettive liste civiche per confluire nel gruppo del Partito Democratico. Il loro passaggio aveva innescato numerose polemiche.