Il Genoa in casa del Lecce avversario diretto con l'obiettivo di bissare l'exploit di Empoli
Seconda trasferta consecutiva per il Genoa che, dopo aver espugnato il campo di Empoli, chiude domani (ore 15:00) il girone d'andata in casa del Lecce in un infuocato scontro salvezza. I pugliesi, che inseguono a tre lunghezze i rossoblù, non attraversano un momento felice e nel posticipo di lunedì a Como hanno rimediato una sconfitta senza attenuanti, più secca di quanto non dica il punteggio (0-2).
Patrick Vieira, trainer del Grifone, non si illude: “Vogliamo prendere punti e queste sono partite importanti. Ci aspetta una squadra, che avendo perso l'ultima gara, giocherà con orgoglio. Il Lecce vanta una certa fisicità e notevoli individualità, specialmente davanti”.
Il Genoa attuale ancora non lo soddisfa del tutto: “Stiamo crescendo ma possiamo ancora migliorare sia in fase difensiva sia nella gestione della palla, perché in questo modo può salire il numero delle occasioni e dei gol. Non abbiamo ancora fatto niente. Basilare sarà esprimersi da squadra, poiché la squadra sarà sempre più importante delle individualità”.
Nelle file giallorosse meritano un cenno il capitano e difensore centrale Baschirotto e l'ala destra Dorgu, nel mirino di società prestigiose. Da rilevare il dato delle reti realizzate dai salentini: appena 11 in18 match.
Dopo aver perso nuovamente per infortunio Ekuban e Norton-Cuffy, l'elenco dei genoani disponibili si è assottigliato, sicché la formazione iniziale sarà simile a quella di Empoli con il ritorno di Sabelli come terzino destro e l'annoso ballottaggio tra Thorsby, che resta favorito, e Miretti per completare il centrocampo, visto che Vitinha dovrebbe ancora trovare posto come ala sinistra.
In panca Vieira ritrova Balotelli, guarito dall'influenza e avviato a rimanere in rossoblù sino a giugno: “L'atteggiamento di Mario – aggiunge il trainer – è sempre stato positivo, ma è fondamentale che anche per lui il collettivo sia più importante del singolo”.
Quanto al mercato di riparazione, appena decollato, il tecnico francese è lapidario: “A me piace gestire i giocatori che ho a disposizione. Il resto spetta alla società”.
Pierluigi Gambino