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Notizie

Forza Italia piange la morte di Giovanna Careddu

Super User 10 Dicembre 2020 1122 Visite

“La morte improvvisa di Giovanna Careddu ci colma di dolore e tristezza. Perdiamo un’amica, una militante sempre presente, una dirigente del Club Forza Silvio di Chiavari che ha tenuto alta la bandiera del nostro movimento politico anche nelle fasi più difficili. Ci mancheranno il suo garbo, la sua disponibilità e la sua passione. Ci stringiamo ai suoi cari in questo momento così difficile”.

Partecipano al lutto il coordinatore regionale di Forza Italia Carlo Bagnasco, i deputati Roberto Bagnasco e Roberto Cassinelli, il capogruppo in Regione Claudio Muzio, il coordinatore metropolitano Mario Mascia, il coordinatore provinciale Giorgio Tasso, la coordinatrice cittadina e la presidente del Club Forza Silvio di Chiavari, Silvia Garibaldi e Mariagrazia Oliva, il portavoce del coordinamento regionale Gianteo Bordero, i dirigenti e i militanti di Forza Italia.

Alluvione di ottobre nel Ponente, stabilito il riparto di 7 milioni tra i comuni per le somme urgenze

Super User 09 Dicembre 2020 633 Visite

Regione Liguria ha inviato oggi al Dipartimento per la Protezione civile nazionale la proposta di riparto dei sette milioni di euro riconosciuti per le somme urgenze a seguito degli eventi calamitosi del 2 e del 3 ottobre. "I comuni hanno chiesto oltre 50 milioni per le emergenze: per noi questa è dunque solo una prima distribuzione di risorse, in mancanza di ulteriori stanziamenti da parte del Governo il provvedimento sarebbe largamente insufficiente - spiega l'assessore alla protezione civile Giacomo Giampedrone - Regione Liguria non partecipa al riparto di questi primi sette milioni, nonostante abbia 1,6 milioni di somme urgenze da affrontare in proprio, per non togliere risorse ai comuni. In questo modo pensiamo di poter coprire tutte le prime emergenze riscontrate. Resta inteso che se la cifra restasse immutata non si potrebbero fare tutti gli interventi di somma urgenza richiesti dai territori".

Regione Liguria ha stabilito il riparto tra i comuni in base a questi criteri: le prime emergenze ai comuni vengono ristorate al cento per cento, e alla Provincia di Imperia per 1,5 milioni; per quanto riguarda le somme urgenze, ai comuni che hanno richiesto fra 400 e 700mila euro saranno assegnati 50mila euro; per richieste da 700mila a 1 milione verranno assegnati 100mila euro; da 1 a 1,6 milioni verranno assegnati 175mila euro; oltre 1,6 milioni verranno assegnati 250mila euro. In questo modo, tra prime emergenze e somme urgenze, vengono impiegati tutti i 7 milioni finora riconosciuti. "Ringrazio i sindaci - ha concluso Giampedrone - per la collaborazione e la disponibilità che hanno manifestato nel condividere questo piano di riparto a fronte di risorse così insufficienti: abbiamo cercato di coprire le prime emergenze perché sono in buona parte soldi già spesi, era impossibile in questa fase fare di meglio. Stiamo lavorando non solo per allargare la zona per la quale sono riconosciuti i danni (l'evento di ottobre non ha colpito solo il ponente) ma soprattutto per ottenere un ulteriore, adeguato stanziamento di fondi".

Sanità in Liguria, Sansa: “Che fine hanno fatto 332 milioni?”

Super User 09 Dicembre 2020 830 Visite

"I soldi per la Sanità ligure non mancavano, ma chissà dove sono finiti. Come si legge nel report di Libera – dal titolo “InSanità. L'impatto della corruzione sulla nostra salute” - dei 332,97 milioni di euro messi a bando, le stazioni appaltanti della Liguria hanno comunicato importi aggiudicati per appena 11,38 milioni di euro (fonte Anac). Con questi dati, sempre secondo lo studio rilasciato da Libera, la nostra Regione si posiziona ultima in Italia per trasparenza: per il 97 per cento dei casi non si conosce la destinazione dei fondi. In pratica, non si capisce e non si sa se i soldi messi a bando siano stati erogati o meno, in quali forme e a che scopo. In parole povere: non se ne ha traccia, sostiene il presidente di Libera Liguria Stefano Busi. Questo denaro avrebbe dovuto garantire l’acquisto massiccio di servizi e forniture. Sarebbe dovuto servire per garantire la salute dei liguri durante la pandemia. È questo il modello di Sanità che vogliamo in Liguria?
La Sanità è un ambito verso il quale vengono indirizzati molti soldi pubblici e quindi appetibile per la criminalità organizzata: non a caso, negli ultimi tre anni, il 13 per cento degli episodi di corruzione riguarda questo settore. Oggi scopriamo che oltre a essere stati agli ultimi posti nella cura del Covid, siamo fanalino di coda anche per trasparenza della spesa. Addirittura una parte consistente delle risorse potrebbe non essere stata spesa. E c'è qualcuno che si vanta della gestione della sanità in Liguria...".
Così Ferruccio Sansa, consigliere regionale della lista Sansa Presidente, a commento del report di Libera “InSanità. L'impatto della corruzione sulla nostra salute”.

Toti: “Curva del contagio si appiattisce. Siamo sulla strada giusta”

Super User 09 Dicembre 2020 633 Visite

“Nonostante quella di ieri sia stata una giornata di festa, in Liguria sono stati effettuati 2248 tamponi molecolari e 2800 tamponi antigenici. Sono 191 i nuovi casi, con una curva che in proporzione si appiattisce ancora. Scendono gli ospedalizzati, le persone ricoverate in terapia intensiva e anche i soggetti in isolamento domiciliare, segno ulteriore di una minore circolazione. Purtroppo, ed è il dato che lavoriamo ogni giorno per vedere calare, è ancora elevato il numero dei deceduti. Sarà tristemente il dato che scenderà per ultimo, vista la mole di ricoverati delle scorse settimane”. Il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti fa il punto sulla situazione Covid in Liguria in diretta da Imperia.

“I numeri di questi giorni confermano che il rigoroso rispetto delle regole e i comportamenti corretti ci stanno aiutando moltissime a essere una delle migliori regioni d’Italia sul fronte del contenimento del virus- aggiunge Toti - Abbiamo il secondo miglior Rt in Italia, siamo nella direzione giusta: occorre tenere la barra dritta sui comportamenti individuali e sulle prossime festività, per le quali sono previste regole stringenti. Abbiamo chiesto al Governo di ammorbidire alcune di esse per consentire alle persone un po’ più di umanità e di calore, vedremo come saranno accolte queste proposte”.

“In ogni caso – conclude Toti - se continuiamo su questa strada riusciremo a contenere il Covid nel nostro territorio e a ridare anche spazio all’elezione medica, che talvolta è stata ridimensionata soprattutto perché medici e infermieri erano necessari per reggere l’urto del Covid, ma che noi crediamo di poter rimettere in marcia nel più breve tempo possibile e anche potenziare in modo tale da recuperare il tempo perduto”.

“Genova piange per la scomparsa di Carlo Repetti”, il cordoglio del sindaco Bucci

Super User 09 Dicembre 2020 970 Visite

“Oggi Genova piange per la scomparsa di Carlo Repetti, uomo di cultura e servitore della città. Fin dagli anni settanta ha lavorato per il Teatro Stabile diventandone poi il Direttore. In questo suo lungo percorso è riuscito a portare lo “Stabile” ad altissimi livelli, rispettando sempre la tradizione genovese. L'impegno di Repetti è andato oltre alla passione per il teatro: è stato anche assessore alla Cultura, al Turismo e allo Sport per il Comune di Genova dal 1990 al 1993 e dal 1997 al febbraio 2000. A nome di tutta la città esprimo sincera vicinanza e cordoglio alla famiglia”. Così il sindaco Marco Bucci ricorda Carlo Repetti.

A queste parole aggiungiamo quelle del nostro direttore, Vittorio Sirianni: "Ricordo i momenti trascorsi con Carlo, amico indimenticabile di anni bellissimi. Un abbraccio affettuoso alla sua famiglia".

Dpcm di Natale, la posizione del consigliere regionale Vaccarezza (Cambiamo!)

Super User 09 Dicembre 2020 584 Visite

“L'Italia è un paese strano e, nonostante il tempo passi, il progresso e l'evolversi della civiltà non riescono ugualmente a smussare quegli angoli spigolosi che fanno sì che il nostro Paese, troppe volte, venga ritenuto una nazione notoriamente orientata a lasciare incredulo chi la osserva.

Molto spesso ci sorprendiamo positivamente ma, in tanti altri casi, lo stupore assume un retrogusto negativo, lasciandoci basiti per il buon senso che occorre utilizzare sempre, ma che qualcuno, inevitabilmente, lascia sempre da parte.

È il caso dell'ennesimo Dpcm emanato dall'attuale esecutivo, che ha il potere, con la complicità di alcuni opinionisti che lo spalleggiano attraverso tv e giornali, di regalarci un Natale che non meritavamo. Dopo mesi di sacrifici e di sforzi, infatti, sotto l'albero ci ritroveremo il 'dono' che nessun italiano poteva desiderare: un decreto ministeriale che, sotto le festività natalizie, si prefigge di regolamentare gli spostamenti tra i comuni, vietandoli in maniera inderogabile.

Questo provvedimento restringe e limita le nostre libertà e lo fa su una base concettuale sbagliata; quella che, incredibilmente, parifica la condizioni di un comune come quello di Milano a quelle di un comune come Spotorno. Esemplificando: la signora Maria (tutti ne conosciamo una) potrà tranquillamente andare dalla sua abitazione di Milano centro, a trovare la sorella che abita nel quartiere più periferico e lontano del capoluogo lombardo; mentre la signora Maria che abita a Spotorno (in comune hanno solo il nome, ma non gli stessi diritti), non avrà la possibilità di ricongiungersi con la sorella che abita a Noli. I casi qui possono moltiplicarsi a dismisura e, soprattutto nella nostra regione e nel savonese in particolare, esistono una miriade di comuni separati da poche centinaia (per non dire decine) di metri, all'interno dei quali i parenti stretti non avranno la possibilità di incontrarsi. Dopo un anno vissuto (per chi ce l'ha fatta) in condizioni di assoluto sacrificio e di grandissima difficoltà, era proprio il caso di aggiungere questo fardello a minare ulteriormente il già complicato mondo delle relazioni sociali? Il Governo, inoltre, schiererà 70 mila agenti in tutta Italia per cercare di bloccare gli spostamenti non autorizzati dei cittadini: si tratta di un intervento necessario? Io credo che ragionare sulle diversità esistenti tra i grandi e piccoli comuni sarebbe stata una scelta intelligente e di buon senso, che avrebbe evitato a tante persone di passare il Natale in totale solitudine. Purtroppo chi ci governa non ha voluto neanche ascoltare le istanze delle Regioni, cadendo in un errore talmente grande da costringerci, ancora una volta, a rimanere increduli di fronte al pesante torto subìto”. Così Angelo Vaccarezza, capogruppo di Cambiamo! in Regione Liguria.

Recco, contributi per l'acquisto di pc, tablet e per internet veloce

Super User 09 Dicembre 2020 664 Visite

C'è tempo fino al 21 dicembre per presentare domanda "Per l'assegnazione di contributi per la promozione della connettività internet veloce e per l'acquisto di strumenti informatici". Con l'approvazione dell'avviso pubblico la Giunta Gandolfo ha reso disponibili risorse economiche per rendere più accessibile la didattica a distanza e sostenere le famiglie nel difficile momento dell'emergenza sanitaria. Il bando, che prevede un contributo fino a 200 euro per le famiglie con figli dai 6 ai 23 anni e un reddito complessivo lordo riferito all'anno 2019 inferiore ai 32mila euro, consentirà di acquistare computer portatili, tablet e abbattere i costi di attivazione del servizio di connettività veloce, sia fisso sia mobile. "L’emergenza Covid19 – sottolineano il sindaco Carlo Gandolfo e l'assessore ai servizi sociali Francesca Aprile - ha fatto emergere i limiti dell’insufficiente livello di digitalizzazione comportando non poche difficoltà alle famiglie per assicurare ai propri figli la prosecuzione delle lezioni attraverso l’utilizzo di risorse digitali".

Il contributo potrà essere richiesto da tutti quei nuclei familiari, che dopo il primo settembre 2020 hanno sottoscritto un contratto per l'attivazione di servizi di accesso alla rete internet. Il bando completo e la modulistica per presentare domanda sono disponibili sul sito del Comune, www.comune.recco.ge.it o possono esser ritirati presso lo sportello al piano terra nell'atrio del Palazzo Comunale, il martedì pomeriggio e il venerdì mattina.

Sicurezza, la polizia locale di Genova nel numero unico emergenze 112

Super User 09 Dicembre 2020 775 Visite

Conclusa con successo la fase sperimentale, da oggi la polizia municipale di Genova entra ufficialmente nell’112, il numero unico emergenze-Nue, attivo in Liguria dal 2017.

“Un risultato straordinario che colloca Genova tra le prime città d’Italia nel dare un servizio ancora più vicino e semplice ai cittadini nelle situazioni di emergenza – ha commentato l’assessore alla Sicurezza del Comune di Genova Giorgio Viale – l’integrazione nel sistema del Nue ha comportato un enorme sforzo da parte degli uffici competenti e della Polizia locale, ma il risultato rappresenta sicuramente una svolta epocale nel rapporto di comunicazione dei cittadini e di intervento mirato su situazioni di emergenza con sempre maggiore efficacia ed efficienza”. Le chiamate all’112 sono gestite dalla Centrale unica di risposta – Cur che smista la richiesta all’ente operativo adeguato ed è in grado anche di gestire eventi complessi che necessitano dell’intervento di più enti.

“La Liguria – spiega l’assessore Viale – è stata la seconda regione, dopo la Lombardia, ad attivare il Nue e, seppur la normativa europea non preveda il collegamento della Pm con la Cur Nue 112, il Comune di Genova ha deciso di aderirvi per dare ancora maggiore efficienza, nell’integrazione dei numeri, alla gestione delle emergenze sul territorio. Sapere che, chiamando un unico numero, si possano avere risposte di intervento a 360 gradi è una sicurezza in più non solo per i genovesi, ma anche per chi viene da fuori città per lavoro o per turismo”.

Il Centro Operativo Automatizzato (COA) della PM di Genova risponde a quanto previsto dal Disciplinare Tecnico Operativo (DTO) redatto dalla Commissione ex 75 bis del Ministero degli Interni che norma tutta l’attività delle CUR 112 in Italia e stabilisce i requisiti che debbono possedere la Centrali Operative non strettamente legate ai numeri di emergenza 112, 113, 115 e 118 per potere accedere al progetto.

In particolare il DTO prevede che sia resa disponibile un'unica sala operativa attiva 24 ore al giorno 365 giorni all’anno che possa assicurare per ciascun turno una adeguata quantità di operatori.

 

Genova, imbrattati i manifesti di Pro Vita e Famiglia contro la pillola abortiva

Super User 09 Dicembre 2020 1048 Visite

“Gli intolleranti della tolleranza Lucarelli, Parenzo, Saviano chiedono la rimozione, e i teppisti eseguono. Hanno strappato e vandalizzato i manifesti della nostra campagna #dallapartedelledonne contro la pillola abortiva Ru486. D'altronde i guru della comunicazione 'totalitaria-buonista', antidemocratica ce l'hanno messa tutta a fomentare gli animi. Impariamo oggi che gli unici a poter parlare di questi temi sono loro. E il quotidiano Repubblica mente affermando che sia stato il Comune a guida di Beppe Sala a intervenire e rimuovere i nostri cartelloni, quando invece abbiamo risposta scritta del Comune che conferma che "il Comune non ha alcun potere coercitivo né autorizzativo" in tal senso. Siamo di fronte a una Nuova Inquisizione che si batte contro la libertà di espressione, garantita dalla nostra Costituzione", ha dichiarato Toni Brandi, presidente di Pro Vita e Famiglia onlus.

"La violenta realtà che ci vede protagonisti racconta che anche a Genova - conclude il vice presidente Jacopo Coghe - i nostri manifesti sono stati imbrattati, a Milano sono stati strappati. A chi, come loro, afferma che sabotare l'aborto significa sabotare la vita delle donne, diciamo di andare a lezione e studiare la materia: siamo nel 2020 e la scienza ha confermato che la vita inizia dal concepimento. I progressi dell'embriologia, della biologia e della genetica confermano che l'embrione ha organi funzionanti, prova sensazioni, sogna, soffre. Noi siamo #dallapartedelledonne che devono essere informate sui gravi danni alla loro salute e alla loro vita a causa dell'aborto. Più informazione, più sostegni economici per la prevenzione, più servizi alle donne: questa è civiltà".

Recovery Fund, Berrino: “Solo briciole per il turismo, il governo ne decreta la morte”

Super User 09 Dicembre 2020 586 Visite

“Apprendo con grande rabbia e dispiacere che solamente l'1,58% delle risorse del Recovery Fund sarà destinato ad un comparto così gravemente colpito dalla crisi come il turismo. Con questa scelta incomprensibile il Governo decreta la morte del settore certificando di non volere investire nel suo futuro”. Così l'assessore regionale al Turismo, Gianni Berrino, in merito alla bozza del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) che prevede per il comparto turistico lo stanziamento, su un totale di 196, di appena 3,1 miliardi di euro da ripartire tra le varie Regioni.

“Alla Liguria arriveranno solo le briciole – prosegue Berrino - E' impensabile destinare così poco ad un settore che da solo vale il 13% del Pil Nazionale e che occupa il 15% dei lavoratori italiani. Il problema è però a monte: abbiamo un ministro (Franceschini) che in questi anni si è sempre distinto per la sua assenza e per il suo disinteresse. Durante il Consiglio dei Ministri mi domando perché non prenda le difese e cerchi di fare gli interessi di chi dovrebbe rappresentare. Se poi penso che nella vicina Francia il governo Macron ha stanziato per il turismo ben 18 miliardi di aiuti fin da maggio la rabbia mi sale ancor di più. Sono orgoglioso e contento che il mio partito Fratelli d'Italia, da sempre sensibile alle esigenze del settore turistico – conclude l'assessore – nelle aule parlamentari voterà contro un documento che non mi soddisfa in nessuna delle sue parti”.

Mes, Toti convocato giovedì prossimo al tavolo del centrodestra

Super User 08 Dicembre 2020 753 Visite

“L’esecutivo nazionale di ‘Cambiamo!’, riunito sotto la direzione del presidente Giovanni Toti con la partecipazione di tutti i parlamentari del partito, ha espresso “soddisfazione” per la convocazione, il prossimo giovedì, “del tavolo di centrodestra senza esclusione delle componenti esterne ai tre partiti tradizionali, nell’auspicio che questo possa divenire un metodo consolidato all’interno della coalizione”. “Come abbiamo sempre affermato – si legge in una nota dell’esecutivo – siamo e restiamo all’opposizione di questo governo e, anche alla luce dello spettacolo indecoroso al quale si assiste in queste ore sulla gestione del Recovery Fund, non contribuiremo con i nostri voti a mandare avanti un esecutivo che non fa il bene del nostro Paese. Ribadiamo altresì la nostra differenziazione rispetto alle forze tradizionali della coalizione sul metodo con il quale è stata determinata la posizione sul MES, e anche sul merito di una riforma che presenta senza dubbio diverse criticità ma che in un momento così difficile avrebbe richiesto ben altro approfondimento prima di intraprendere la strada di un isolamento internazionale. Per questa ragione domani sia al Senato che alla Camera verrà presentata anche una nostra risoluzione, ampia e argomentata, nella fiduciosa speranza che da giovedì tanto le posizioni parlamentari quanto le scelte politiche saranno frutto di un percorso comune rispettoso dei rapporti di forza ma aperto al contributo di ciascuna componente del centrodestra”.

Con la benedizione dell’arcivescovo Tasca, torna il presepe di Regione Liguria

Super User 08 Dicembre 2020 741 Visite

È stato inaugurato questo pomeriggio il tradizionale presepe di Regione Liguria. Il presepe è stato benedetto dall’arcivescovo di Genova Marco Tasca, accompagnato dal presidente di Giovanni Toti e dal sindaco di Genova Marco Bucci alla conclusione di un incontro nella sede dell’ente, in cui l’arcivescovo ha ricevuto in dono una bandiera di Regione Liguria.

Il presepe è stato allestito nella sede di Piazza De Ferrari in collaborazione con l’Accademia Ligustica delle Belle Arti di Genova e il laboratorio di restauro di Regione Liguria

Si tratta di un presepe storico-artistico della tradizione ligure, che quest’anno si compone di statuine settecentesche provenienti dal Santuario di Nostra Signora del Monte, la maggior parte delle quali realizzate dalla bottega di Pasquale Navone (Genova 1746-1791), il più prolifico scultore settecentesco impegnato nella creazione di figure presepiali.

Le statuine fanno parte del nucleo donato al santuario nel 1926 da Enrico Luigi Peirano, tra i più noti collezionisti di figurine da presepe del suo tempo.

Per rispettare le normative anti-Covid, il presepe non è stato allestito all’interno della Sala Trasparenza come negli scorsi anni, ma accanto all’ingresso principale, sempre al piano terra, proprio per essere visibile dall’esterno da tutti attraverso un vetro.

“Abbiamo optato per una inaugurazione sobria e attenta per rispettare le normative di contenimento del Covid, che nella nostra regione e a Genova stanno funzionando – ha commentato il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti - ma senza per questo rinunciare alle tradizioni più profonde del Natale, come appunto il presepe”.

“Ai genovesi – ha detto l’arcivescovo Tasca - chiedo che mi aiutino a conoscere ancora meglio questa gente, le loro tradizioni e la loro storia. Per me è davvero importante”.

I 50 anni della Comunità di San Benedetto, il post di Sansa e il silenzio di Toti e Bucci

Super User 08 Dicembre 2020 1373 Visite

Con una messa celebrata da don Gianni Grondona, trasmessa in diretta Facebook e preceduta da un video messaggio di don Luigi Ciotti, la Comunità di San Benedetto al Porto questa mattina ha celebrato i suoi cinquant’anni di vita.
E’ l’8 dicembre del 1970, alle 11:45, quando don Andrea Gallo viene accolto da don Federico Rebora nella sua parrocchia sotto la Lanterna. Da questo incontro nascerà la Comunità di San Benedetto, una casa sempre aperta agli ultimi, ai poveri, a chi ha sbagliato ma merita una seconda chance, ai deboli, ai tossicodipendenti, alle lucciole.

Ma com’è arrivato Don Gallo a San Benedetto? Tra i primi incarichi del “prete di strada”, come lui stesso amava definirsi, c’è quello di cappellano sulla nave-riformatorio Garaventa. Poi la sua prima parrocchia, quella del Carmine.
Le sue vedute permissive, anche su argomenti tabù come prostituzione e droga, e, soprattutto, il suo attivismo politico, non piacciono per nulla alla Chiesa di quegli anni, che lo etichetta come “comunista” e lo allontana.

In pieno contrasto con il cardinale Giuseppe Siri, don Gallo viene spedito per due volte sull’isola di Capraia a fare il cappellano del carcere. Nella chiesa del Carmine scoppia la protesta, organizzata dai parrocchiani che lo rivogliono. Rientra a Genova, ma viene spostato nella parrocchia di San Benedetto.
Alla forza politica di Don Gallo viene in parte attribuita la vittoria dell’ex sindaco Marco Doria, che da perfetto sconosciuto è riuscito, grazie proprio all'aiuto del prete, a battere due primedonne del calibro di Marta Vincenzi e Roberta Pinotti, alle primarie, e Enrico Musso, al ballottaggio.

Alle recenti regionali, Domenico Chionetti, ex braccio destro di don Gallo fino alla morte del prete (avvenuta il 22 maggio 2013), ha sostenuto la candidatura di Ferruccio Sansa. Oggi il giornalista e consigliere regionale ha scritto su Facebook: “Tanti auguri alla Comunità Don Gallo Comunità San Benedetto al Porto che compie 50 anni. Grazie per il vostro prezioso lavoro e per il vostro essenziale contributo nel far sentire i genovesi parte di una comunità. Continuate così: noi sappiamo che ci siete e questo ci aiuta tantissimo”.

Nessun post e nessun comunicato sulla ricorrenza della Comunità invece dal governatore Giovanni Toti e dal sindaco Marco Bucci, entrambi oggi impegnati con l’arcivescovo di Genova, Marco Tasca, ad inaugurare il presepe del '700 nella Sala Trasparenza di Regione Liguria.

Mes, Cambiamo! salverà il premier Conte?

Super User 08 Dicembre 2020 1075 Visite

Nel voto sulla riforma del Mes di mercoledì prossimo al Senato potrebbe arrivare l'aiutino di tre centristi dell'Udc, ma anche dei tre senatori che fanno capo al movimento di Giovanni Toti: Gaetano Quagliariello, Massimo Vittorio Berruti e Paolo Romani.

Dopo che anche Berlusconi e Tajani si sono schierati per il “no”, allineandosi al centrodestra con Meloni e Salvini, il partito arancione strizza l'occhiolino al governo Conte e si smarca da Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia mettendo a sua disposizione il suo piccolo ma pesantissimo appoggio.

La mossa di Toti pare non sia piaciuta per niente a Matteo Salvini, che nel corso di una telefonata non le avrebbe mandate a dire al leader di Cambiamo, ma pare che rientri nel piano di sparigliare le carte e far saltare il tavolo del centrodestra da cui i totiani sono stati da tempo esclusi.

Sullo sfondo rimangono le partite per le prossime elezioni amministrative di primavera: a Roma, dove Toti si è detto disponibile a sostenere addirittura l'ex renziano Calenda e anche in Liguria, a Savona, dove gli arancioni potrebbero decidere di correre da soli con un loro candidato sindaco al posto della uscente Ilaria Caprioglio.

Chiusura bar nelle stazioni, Cianci: “Urgente incontro con Ferrovie dello Stato”

Super User 07 Dicembre 2020 858 Visite

“Locali buffet e bar presenti all’interno delle stazioni ferroviarie liguri stanno abbassando le serrande definitivamente, serve un incontro urgente con Ferrovie dello Stato”. È il grido di allarme lanciato da Domenico Cianci, consigliere regionale di Cambiamo!, in merito alla cessazione di diversi pubblici esercizi.

“Nel dettaglio hanno chiuso i locali buffet delle stazioni di Rapallo e Chiavari, il bar al binario 9 della stazione di Genova Brignole, il bar al binario 18 di Genova Principe, il bar Moka sempre alla stazione di Genova Principe antistante il posteggio dei taxi: tutti e cinque i locali erano gestiti da una cooperativa milanese e la loro serrata sta provocando la perdita di posti di lavoro e inevitabili disagi ai pendolari liguri, privati di un servizio importante. Alla luce dell’emergenza economica che stiamo attraversando sarebbe opportuno che la Regione si sedesse al tavolo con le Ferrovie dello Stato per studiare un piano condiviso di gestione degli spazi commerciali, a costi di locazione contenuti, al fine di consentire margini operativi adeguati e offrire un servizio di qualità ai viaggiatori. Non permettiamo che nelle stazioni ferroviarie liguri si spengano le luci”.

Danni maltempo, Mai (Lega): “Governo riconosca stato di emergenza e stanzi risorse per la Liguria”

Super User 07 Dicembre 2020 593 Visite

“Occorre che il Governo riconosca lo stato di emergenza per tutta la Liguria con idonei stanziamenti anche per i territori delle province di Savona, Genova e La Spezia. I Comuni e le imprese liguri, duramente colpiti dal maltempo, hanno necessità di fondi per far fronte al ripristino dei danni arrecati dagli eventi calamitosi del 2 e 3 ottobre scorsi. Dei 50 milioni di euro stimati unicamente per le somme urgenze, alla Liguria ne sono stati destinati soltanto sette. Non è tollerabile ed è da irresponsabili lasciare soli i nostri sindaci, che peraltro si sono esposti investendo fondi comunali per il ripristino di parte dei danni. Se non arrivano i soldi da Roma anche i bilanci dei Comuni liguri sono a rischio”. Lo ha dichiarato oggi il capogruppo regionale Stefano Mai (Lega).

“Pertanto - ha spiegato Mai - oggi ho presentato un’interrogazione alla giunta regionale chiedendo quali azioni siano state intraprese in tal senso e, allo stesso tempo, per chiedere al Governo di aumentare gli stanziamenti per il territorio della provincia di Imperia che al momento risultano del tutto insufficienti. L’assessore Giacomo Giampedrone stamane in aula ha quindi garantito che il dialogo con Roma andrà avanti e che le nostre richieste sono sul tavolo del Governo”.

Nomine cariche pubbliche, Cambiamo! risponde a Ferruccio Sansa

Super User 06 Dicembre 2020 840 Visite

Il comunicato del movimento Cambiamo! in risposta alla polemica sollevata dal consigliere regionale Ferruccio Sansa sulle recenti nomine pubbliche (leggi). 

“Questa è la politica più vecchia del mondo", se non fosse un virgolettato che avrebbe l'intenzione di essere preso sul serio, farebbe davvero sorridere. Eppure motivi per sorridere in quello che abbiamo letto davvero non ce ne sono. Sentire che, secondo il consigliere di minoranza Ferruccio Sansa, Cambiamo! sarebbe il coacervo di ogni male, il partito che più di ogni altro cerca di spartire le cariche secondo l'abusato 'Manuale Cencelli' è una critica talmente priva di fondamento da indurre a pensare che sia davvero l'ultima spiaggia; il tentativo disperato di chi, in fondo, sa perfettamente che la sta sparando grossa, per non dire enorme.

Fa davvero specie leggere queste parole, pronunciate da chi è diretta espressione di un governo raffazzonato e tenuto insieme con lo scotch per non far vedere le enormi divisioni che lo pervadono e per nascondere la realtà dei fatti: l'attuale esecutivo sta insieme solo e unicamente grazie alla divisione delle poltrone e perché il voto fa davvero paura. Se realmente si riuscisse ad andare alle urne le possibilità di vedere riconfermati tanti 'protagonisti' della maggioranza giallorossa sarebbe pressoché nulla. E allora tanto vale mentire, mistificare, dipingere una forza che rappresenta il cambiamento reale come quello che non è.

Sono decenni che il centrosinistra impera con la spartizione delle poltrone, premiando chi non se lo merita, ma che con certezza fa parte di un apparato che è in grado di elargire la poltrona giusta al momento giusto a chi ha avuto la accortezza di servire, aspettare e venire ricompensato. Ci vorranno almeno due decadi per sostituire tutti quelli che sono stati piazzati dalla sinistra, ma questo non lo dobbiamo spiegare noi e non lo dobbiamo sicuramente spiegare nello specifico al consigliere Sansa che, a quanto ci risulta, ha persino scritto un libro a tal proposito.

Nel merito dei fatti che riguardano la nostra regione: Paolo Emilio Signorini si è guadagnato la riconferma sul campo, alla guida della nostra Autorità Portuale, a suon di risultati positivi e con la nomina ufficiale del ministro De Micheli, la cui appartenenza politica, al nostro Ferruccio da Sant'Ilario, qualcosa dovrebbe dire.

Dalla sua collina, inoltre, il consigliere Sansa non si deve essere accorto che Franca Garbarino, nominata per la Commissione Artigianato della Regione, oltreché persona dalla comprovata onestà e competenza, ha accettato il suo incarico a titolo gratuito, per non gravare economicamente sui cittadini, ma per poter semplicemente mettere le propria persona al servizio della comunità.

Caro Ferruccio, pensare prima di parlare è buona norma, ma anche consultarsi con gli altri partiti che siedono all'opposizione ti eviterebbe delle brutte figure delle quali il nostro territorio non sente sicuramente il bisogno. Tu continua pure a etichettare le nostre scelte ponderate come 'lottizzazioni', noi non ce ne cureremo e tireremo dritto per la nostra strada, la stessa che la stragrande maggioranza dei liguri ha deciso di percorrere, con convinzione, insieme a noi”.

Coronavirus, Toti: “La Liguria sta marciando nella giusta direzione”

Super User 06 Dicembre 2020 689 Visite

“Ancora una volta la nostra regione sta marciando nella direzione giusta per sconfiggere il Covid e avviarci verso un Natale più sereno, magari anche con regole un poco diverse, come io spero possa accadere, almeno nelle regioni, come la nostra, dove i numeri lo consentono”. Lo ha detto il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, facendo il punto sul Covid dalla sua pagina facebook.

“Da questa settimana – ha ricordato Toti – i tamponi molecolari si sommano agli antigenici per un totale di oltre 6000 tamponi effettuati oggi e solo 304 nuovi positivi. Numeri di assoluta soddisfazione che è stato possibile ottenere, grazie al comportamento virtuoso dei liguri. Non è un caso che la nostra regione sia la seconda nel Paese per basso indice di contagio, con un Rt a 0,68. Oggi abbiamo anche 104 in meno di positivi, cioè la differenza tra nuovi contagiati e malati covid guariti fa meno 104 e sono 72 in meno gli isolati a domicilio. Numeri coerenti con una discesa progressiva dell’epidemia”.

“Calano anche gli ospedalizzati – ha sottolineato il presidente - ed è il numero più importante, 30 in meno con il totale dei ricoverati in tutta la regione che scende a 960, tenendo conto che solo il 17 novembre eravamo a 1600, in pratica si stanno dimezzando”.

“Siamo nella giusta direzione – ha concluso il governatore – anche le terapie intensive hanno iniziato a scendere, in linea con le previsioni fatte dalla nostra task force sanitaria, da ALISA e confermate dai report del Ministero della salute e dell’Istituto Superiore di Sanità. Resta ancora elevato , purtroppo, il numero dei decessi nei nostri ospedali riferiti alle ultime ore e ultimi giorni. Ma bisogna sottolineare che il tasso di mortalità nelle nostre RSA è calato. Un quadro che dimostra la correttezza dei comportamenti e delle iniziative intraprese”.

Recco, sulla facciata del Comune scorrono le proiezioni di Natale

Super User 06 Dicembre 2020 944 Visite

Oggi alle ore 17 sulla facciata della Casa comunale di Recco si è svolta la proiezione inaugurale delle immagini natalizie, animazioni ed effetti speciali, oltre a una selezione musicale in tema, in concomitanza con l'accensione dell'albero di Natale, tradizionale dono della comunità di Ponte di Legno.
"Piazza Nicoloso si è vestita di giochi di luci e colori che danno vita a una scenografia suggestiva, creata dalle molteplici proiezioni e dalla caduta di stelle. Abbiamo deciso di dare un segnale di speranza e di serenità alla comunità che si accinge a celebrare il Santo Natale", commenta il sindaco Carlo Gandolfo.

Crivello dall’ospedale: “Ho una broncopolmonite bilaterale. Speremmu ben!”

Super User 06 Dicembre 2020 1433 Visite

Gianni Crivello, consigliere comunale ed ex candidato sindaco alle comunali genovesi del 2017, ha fatto sapere su Facebook di essere ricoverato per una broncopolmonite bilaterale.

“Ciao a tutti, da ieri pomeriggio sono ricoverato all'Ospedale Galliera, con una broncopolmonite bilaterale. Oggi va un po’ meglio! Innanzitutto desidero ringraziare il prof. Cremonesi e tutto il suo staff. Dal primo all'ultimo. Cosi tutto il personale del reparto di degenza OB2. Grandi! Ovviamente potrete immaginare il clima che si respira. Vi confesso che per ora non ho sentito menzionare da nessuno, settimane bianche, pranzi e cenoni vari. Può darsi sia stato distratto. Vi abbraccio tutti e vi voglio un mondo di bene. E come diciamo a Genova: "SPEREMMU BEN". E’ il post del consigliere comunale, al quale Genova3000 fa gli auguri di una pronta guarigione.

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