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Notizie

Protocollo intesa cadaveri non identificati, Gratarola: “Restituiamo dignità ai corpi senza nome”

Super User 11 Luglio 2024 555 Visite

“Oggi è una giornata importante per la Liguria perché è stato siglato un documento che aiuta a dare risposte a quelle famiglie che non possono elaborare il lutto, risposte che oggi possono arrivare grazie anche alla tecnologia, attraverso strumenti che fino a qualche anno fa non esistevano. L’obiettivo principale è quello di restituire dignità alle salme ancora senza nome”.

Così l’assessore alla Sanità Angelo Gratarola durante la firma del protocollo d’intesa siglato in Prefettura a Genova al fine di promuovere e sviluppare azioni, progetti e iniziative in materia di anagrafe dei corpi senza identità allo scopo di evitare che gli stessi possano restare privi di esame esterno o autopsia ed essere sepolti senza il prelievo del campione biologico, necessario per la successiva comparazione con i dati riguardanti le persone scomparse. Il protocollo verrà recepito con una delibera nella prima Giunta utile.

Ad oggi in Italia sono circa mille i corpi non identificati, dei quali 38 nella sola regione Liguria. Il protocollo mira a gestire in maniera coordinata, ciascuno per le proprie competenze, la documentazione informativa relativa ai cadaveri o i resti umani senza identità, evitando che gli stessi corpi possano restare privi di esame esterno o autoptico ed essere sepolti senza il prelievo del campione biologico, necessario per la successiva comparazione con i dati riguardanti le persone scomparse e per l'inserimento nella banca dati DNA.

Riesame, Piana: “Vicini a Toti, proseguiamo lavoro per il bene della Liguria”

Super User 11 Luglio 2024 582 Visite

“La decisione del Tribunale del Riesame ci rammarica ma questo non cambia la nostra volontà a proseguire il lavoro di giunta e maggioranza nel portare avanti il progetto di crescita e sviluppo della Liguria che non si è mai fermato in questi mesi. A Giovanni va il nostro abbraccio e la nostra vicinanza con la speranza che la Cassazione possa intervenire sulle misure restrittive a cui oggi è costretto, convinti che abbia sempre agito nell'interesse del territorio".

Così il presidente ad Interim della Regione Liguria Alessandro Piana dopo la decisione del Tribunale del Riesame.

Costruzioni, Musso (ANCE): “Il 2023 è stato un anno molto positivo grazie a PNRR e Superbonus”

Super User 11 Luglio 2024 798 Visite

L’anno appena trascorso è stato, per molti aspetti, un anno eccezionale. L’andamento del settore delle costruzioni ha registrato ancora un significativo incremento della produzione e dell’occupazione, trainato sia dai forti investimenti in opere pubbliche sul territorio, sia dalla straordinaria stagione vissuta dal comparto degli appalti privati, grazie al potente motore degli incentivi fiscali.

Quanto al primo profilo, il trend favorevole è dovuto in larga misura agli investimenti del PNRR. “Il 2023 – sottolinea il presidente di ANCE Genova, Ing. Giulio Musso – è stato molto positivo per il nostro settore grazie allo slancio dei fondi del PNRR che su Genova hanno avuto un impatto decisamente positivo. Basti pensare che circa l’80% degli appalti messi in gara dal Comune di Genova è stato aggiudicato ad imprese locali”.

Al riguardo, vale la pena sottolineare che il solo Comune di Genova – dando prova di una davvero encomiabile efficienza e capacità organizzativa - nel corso del 2023 ha messo in gara ben 108 bandi per un valore complessivo pari a circa 371 milioni di euro, che vanno ad aggiungersi agli 86 milioni appaltati dall’Amministrazione Comunale per lavori extra PNRR.

Secondo il Presidente Musso, inoltre, “è importante evidenziare come anche la Regione Liguria e la Città Metropolitana, in particolare sul tema della rigenerazione urbana, della sanità, della messa in sicurezza del territorio e degli edifici scolastici abbiano contribuito ad un incremento della capacità produttiva delle nostre aziende”.

Sul secondo versante, vanno sottolineati gli importanti impatti positivi legati in larga parte al cosiddetto Superbonus, misura che nel 2023 ha rappresentato un decisivo driver di sviluppo per il settore delle costruzioni. “Non dobbiamo dimenticare gli effetti positivi del Superbonus – sostiene il Presidente di ANCE Genova – che, nonostante le difficoltà dovute ad una normativa sempre in evoluzione, ha fornito un impulso sostanziale al mercato, sia in termini di crescita che a livello occupazionale”.

Infatti, secondo i dati del monitoraggio Enea-MISE, nel corso del 2023 gli interventi sostenuti dal Superbonus energetico in Liguria hanno raggiunto quota 2.396, per un investimento di quasi 1,1 miliardi di euro. E ancora nei primi tre mesi del 2024 si segnalano 887 nuove comunicazioni, per un ammontare vicino ai 418 milioni di euro.

Sul fronte occupazionale, in Liguria, nel 2023, i dati divulgati dalle quattro Casse edili della regione rispecchiano la tendenza positiva registrata a livello nazionale.

Anche in Liguria, e a Genova, si conferma la performance positiva, complice la tenuta dei livelli produttivi su valori storicamente elevati, che dà seguito a una dinamica di crescita in atto dal periodo post-pandemico.

Il numero di imprese attive è cresciuto di 184 unità rispetto al 2022: si è passati, infatti, dalle 4.348 del 2022 alle 4.532 dello scorso anno. Nel capoluogo ligure, il numero di imprese attive è aumentato di 90 unità con un innalzamento in termini percentuali del 4,47% rispetto ai livelli del 2022.

Un altro parametro significativo della positività congiunturale è quello relativo al numero di ore lavorate. Nel 2023, in Liguria, il numero di ore lavorate è salito, in termini percentuali, del 6,41% rispetto al 2022, passando dalle 24.571.695 del 2022 alle 26.147.811 dello scorso anno. 

Sul fronte degli investimenti, nell’area metropolitana di Genova, il settore dei lavori pubblici ha continuato la formidabile crescita registrata a partire dal 2018: infatti, nel 2023 il numero dei bandi di gara per lavori pubblici prettamente edili è stato pari a 166 per un valore complessivo stimabile attorno ai 240 milioni di euro.

Relativamente alle prospettive del comparto per il 2024, sarà ancora una volta fondamentale l’apporto delle opere pubbliche sostenuto dal PNRR: la realizzazione del PNRR nei prossimi anni assumerà un ruolo ancor più decisivo per il sostegno all’economia e del settore delle costruzioni. Al proposito, secondo il Presidente dei Costruttori genovesi “è doveroso rammentare il ruolo fondamentale della Regione Liguria nel veicolare i finanziamenti del PNRR e di altri fondi statali sul nostro territorio. Ci auguriamo pertanto che le inchieste in corso non ostacolino questo processo di crescita e che si possano prendere le decisioni per la programmazione futura delle opere per il dopo PNRR”.

Controllo infezioni correlate all’assistenza, Brunetto: “Migliori tecniche in ospedali e strutture sanitarie liguri”

Super User 11 Luglio 2024 441 Visite

 

“E’ necessario intervenire nelle strutture sanitarie della Liguria per migliorare l’igiene ambientale con protocolli omogenei di prevenzione e controllo. Infatti, le infezioni acquisite e correlate all’assistenza (ICA) costituiscono la complicanza più frequente e grave dell’assistenza sanitaria e possono verificarsi non soltanto negli ospedali, ma anche in altri ambiti assistenziali come le strutture di lungodegenza, gli ambulatori, l’assistenza domiciliare, le strutture residenziali territoriali. Sono quindi soddisfatto che l’Assemblea legislativa della Liguria abbia approvato all’unanimità il mio ordine del giorno che impegna la giunta a promuovere delle linee guida regionali affinché vengano adottati, in modo omogeneo sull’intero territorio, idonee procedure e sistemi atti al controllo, alla verifica e alla convalida delle operazioni di sanificazione degli ambienti, che siano riferibili alle migliori tecniche e alle buone pratiche relative ai processi di sanificazione ambientale nelle strutture ospedaliere e territoriali per il controllo delle infezioni correlate all’assistenza”. Lo ha dichiarato il consigliere regionale della Lega e presidente della II commissione Salute e Sicurezza sociale Brunello Brunetto.

Legacoop Liguria, l’innovazione gentile delle cooperative sociali

Super User 10 Luglio 2024 461 Visite

L’innovazione può essere gentile. E le cooperative di Legacoop Liguria hanno saputo applicarla per dare un futuro al lavoro sociale.

La conferma è arrivata oggi ai Giardini Luzzati, in una giornata di studio e confronto con istituzioni ed esperti provenienti da tutta Italia, che ha permesso di consolidare e riprogettare un modello imprenditoriale che in Liguria - per le sole cooperative sociali aderenti a Legacoop - si concretizza con la presenza di 56 società con un valore della produzione che sfiora i 100 milioni di euro grazie al lavoro quotidiano di 4300 addetti di cui 3000 soci.

Una realtà che mette insieme intuizioni di decenni fa che hanno permesso di trasformare i bisogni in servizi in diversi settori: da quelli socio sanitari a quelli socio educativi e culturali, dal sostegno alla disabilità ad una diversa attenzione alla terza età.  Coinvolgendo, ad esempio, le tifoserie di Genoa e Sampdoria o i degenti degli ex ospedali psichiatrici; realizzando le prime Comunità Alloggio; creando occupazione e inserendo persone fragili in tanti settori diversi dall’edilizia all’agricoltura. 

E che oggi continua a riproporre esempi di inserimento lavorativo in chiave moderna. Dalla ristorazione alle attività portuali, dalla gestione di parchi pubblici alle pulizie di edifici storici: le cooperative sociali liguri mettono in campo professionalità spesso introvabili.

“Nel cast di quello splendido film che risponde al titolo di “welfare sociale”, sia nella traduzione nazionale che in quella della Liguria, troviamo un attore protagonista: la Cooperazione Sociale. È un attore affidabile, prezioso, competente, un protagonista gentile. Un protagonista che anche durante la terribile esperienza del Covid ha mostrato a tutti la sua capacità rara di resilienza – spiega Fabio Musso, coordinatore ligure di Legacoopsociali -. Molti dei servizi che sostengono il welfare di questa regione sono nati da uomini e donne che, attraverso il modello cooperativo, sono stati capaci di leggere   profondamente la comunità dove vivevano, avviando una stagione di progettazione di servizi che per anni sono stati una risposta concreta e adeguata alle necessità della comunità. E i numeri sono lì a confermarlo. In Liguria lavorano oggi nelle cooperative di inserimento lavorativo, che fanno riferimento a Legacoop, più di 800 persone fragili. La maggior parte di queste persone non riuscirebbero a rimanere nel mondo del lavoro senza l’opera quotidiana di supporto e di sostegno che contraddistingue il modello della cooperazione sociale di tipo B”.

Una realtà che oggi deve affrontare sfide nuove.  Dalla sostenibilità economica, al rapporto con l’ente pubblico, riprogettando la relazione con le nuove generazioni di lavoratori e lavoratrici.

“Quest’anno c’è stato il rinnovo del contratto nazionale delle cooperative sociali, atteso da molti, troppi, anni, considerato che il precedente contratto era scaduto con la fine del 2019 – prosegue Fabio Musso -.  Dal 1° febbraio le cooperative sociali hanno avuto un incremento del costo del lavoro del 5%, che a regime supererà il 13%. Per le cooperative sociali liguri questo si traduce in un incremento del costo del lavoro pari a circa 12 milioni di euro per il 2024, che, a regime, salirà a 25 milioni di euro a fine 2025. Non abbiamo mai nascosto in ogni tavolo a cui ci siamo seduti che la cooperazione sociale non può reggere ancora a lungo senza vedersi riconosciuti gli aumenti contrattuali richiesti. Ci auguriamo che le ultime risposte ricevute dalla regione sulle tariffe del sociosanitario e dal Comune di Genova per i servizi socio educativi possano fungere da volano virtuoso per le altre amministrazioni liguri le cui risposte possono regalare alle nostre imprese la necessaria serenità legata alla sostenibilità economica. Il sistema sociale della nostra regione non può permettersi una cooperazione sociale a rischio di default. Siamo tutti chiamati a svolgere, ognuno per il suo ruolo, il proprio compito per fare in modo che questo rischio sia allontanato prima possibile”.

La cooperazione sociale di inserimento lavorativo si sente sempre più sola. Molti servizi comunali nei territori della Liguria che una volta venivano destinati alla cooperazione sociale sono stati negli ultimi anni banditi in gare d’appalto aperte all’impresa generica.

“Vogliamo rinnovare un patto con il pubblico che torni a riconoscere la funzione essenziale della cooperazione sociale, basato sulla centralità delle sue professioni, grazie alla quale questo Paese ha potuto sostenerne lo sviluppo e il consolidamento del welfare – spiega Mattia Rossi, presidente di Legacoop Liguria -. Da parte nostra abbiamo il dovere di continuare nella ricerca quotidiana della qualità e nuovi modelli, esplorando tutti i settori di mercato, coniugando tecnologia e innovazione ai nostri lavori e del benessere delle persone che inseriamo nelle nostre linee di servizio e produzione. I nostri committenti storici, dai comuni alle regioni, non hanno più le risorse di cui disponevano un tempo. Ma noi siamo consci della nostra capacità di muoverci in anticipo, come abbiamo sempre fatto, per dare servizi che siano sempre rispondenti ai bisogni e coerenti al contesto economico attuale”. 

Un rilancio che passa anche dall’adozione di un linguaggio comune. Organizzato a tal punto da dare vita ad un Glossario nazionale messo a punto da Legacoopsociali.

Mutualismo, presa in carico, minore, badante, diversità, disabile, disagio, svantaggio: tante parole fragili da maneggiare con cura. Come la cooperazione sociale ligure ha dimostrato sempre di saper fare. 

“Progettare servizi del futuro e ripensare insieme il ruolo generativo delle cooperative sociali: ce lo impongono il contesto socio economico in forte evoluzione e le sfide e le transizioni in atto – conferma Eleonora Vanni, presidente nazionale Legacoopsociali -.  Occorre aggiornare linguaggi, modelli di partnership per centrare le progettualità in risposta a bisogni nuovi e complessi delle persone e delle comunità con un’attenzione particolare alla sostenibilità e al ruolo delle tecnologie”. 

“I processi di trasformazione che investono il nostro Paese sul piano economico, sociale, demografico - sottolinea Simone Gamberini, presidente nazionale Legacoop - rendono sicuramente opportuno l’avvio di un percorso di rigenerazione e riprogettazione del lavoro sociale, per rinnovarne la capacità di rispondere in modo efficace alla costante evoluzione e specializzazione della domanda di welfare. Si tratta di qualificare ulteriormente un impegno non certo nuovo per la cooperazione sociale, che da tempo si è accreditata come interlocutore affidabile del soggetto pubblico, in grado di costruire, a partire dai bisogni, servizi di qualità nel rispetto dei diritti degli utenti e del lavoro dei propri operatori, giustamente valorizzato nel recente rinnovo del contratto nazionale che le cooperative hanno sottoscritto pur consapevoli della sua onerosità. Un atto di responsabilità che da solo non basta. Serve un nuovo patto pubblico-privato per il lavoro di qualità, per affermare una stagione di co-programmazione e di co-progettazione che consenta di garantire servizi di qualità senza comprimere i diritti dei lavoratori. Questo significa, nell’immediato, un cambio di rotta della Pubblica Amministrazione nella prassi fin qui seguita nelle gare di affidamento, prevedendo tariffe adeguate a riconoscere l’aumento dei costi legati ai rinnovi contrattuali ed introducendo una norma per la revisione dei prezzi dei contratti di appalto in essere. È la condizione indispensabile affinché la cooperazione sociale possa continuare ad affinare la qualità del proprio lavoro a vantaggio della comunità”.

“Ringrazio Legacoop Liguria per aver promosso questa importante occasione di confronto – commenta l’assessore allo Sviluppo economico e Lavoro Mario Mascia – fin dall’inizio di questa consigliatura, è stato avviato, su input del sindaco Bucci, il tavolo comunale per il lavoro come sede proprio deputata al confronto con tutte le parti sociali per trovare soluzioni tempestive ed efficaci alle sfide che oggi siamo tutti chiamati ad affrontare, ognuno per propria competenza, sul piano occupazionale. L’ambito sociale e quello dell’erogazione dei servizi in particolare alle famiglie, alle fasce più deboli e fragili sono sicuramente i terreni su cui siamo chiamati a un impegno che trovi punti di riferimento nell’innovazione e nella capacità di interpretare i sempre nuovi bisogni dei cittadini, fornendo un’offerta che sappia integrare sostenibilità sociale e di impresa, garantendo occupazione e qualità nei servizi”.

Consiglio metropolitano: entrano Altobelli, Collorado e Manara. Escono Peragallo, Senarega e Tasso

Super User 10 Luglio 2024 650 Visite

Avvicendamento sugli scranni della assemblea che governa la Città Metropolitana di Genova, a seguito dei risultati delle elezioni amministrative dello scorso giugno, con l’ingresso di tre nuovi consiglieri, tra cui due donne, Elena Manara ed Patrizia Altobelli, alla loro prima esperienza in ambito Metropolitano, ed un ritorno per Giovanni Collorado che già aveva fatto parte del Consiglio Provinciale prima della trasformazione dell’Ente ed era anche stato uno dei protagonisti del primo ciclo amministrativo Metropolitano dal 2014 al 2017.

Le ultime consultazioni di giugno hanno visto la decadenza dal ruolo di consigliere del proprio comune di Franco Senarega e Maria Caterina Peragallo, e la elezione di Giorgio Tasso con successiva nomina a vicesindaco e assessore a personale e commercio per il Comune di Rapallo (città con più di 15.000 abitanti).

Secondo quanto previsto dalla legge 56/2014 e dal “Testo unico sull’Ordinamento degli enti Locali”, i tre membri risultano decaduti dal Consiglio metropolitano e sono stati sostituiti, con atto di surroga, dai primi candidati non eletti nelle liste dei rispettivi gruppi nelle elezioni metropolitane di secondo livello del 6 novembre 2022.

In base a tali liste, sono entrati nel Salone del Consiglio della Città Metropolitana di Palazzo Doria Spinola, per il gruppo di maggioranza “Per la Città Metropolitana”, la consigliera del Comune di Genova Manara Elena che aveva ricevuto 3291 voti ponderati, Collorado Giovanni sindaco del Comune di Castiglione Chiavarese con 3024 preferenze, ed infine Altobelli Patrizia, consigliera del Comune di Sant'Olcese, con 2787 voti ponderati.

La surroga è stata quindi ufficializzata oggi nel corso della seduta del Consiglio Metropolitano di Genova come primo punto all’ordine del giorno, in un incontro avvenuto in modalità mista, vista la presenza di 3 consiglieri in collegamento remoto sui 18 totali presenti. 

Contestualmente sono anche state ufficializzate dal Sindaco Metropolitano Marco Bucci le deleghe ad Andrea Rossi e Giacomo Robello, che vedono Rossi (consigliere del Comune di Cogorno) ricevere la nomina a Consigliere Delegato a Pianificazione territoriale, Supporto ai Comuni e Viabilità, mentre Robello (consigliere del Comune di Arenzano) ricoprirà il ruolo di Consigliere Delegato a Organizzazione e Transizione digitale.

Città Metropolitana, le deleghe di Franco Senarega passano a Andrea Rossi

Super User 10 Luglio 2024 616 Visite

Il consigliere della Città Metropolitana Andrea Rossi (Lega, consigliere nel Comune di Cogorno)

ha assunto le deleghe (Pianificazione territoriale, Supporto ai Comuni e Viabilità) che in precedenza era in mano a Franco Senarega, che non essendo stato rieletto in Consiglio comunale a Recco è uscito pure da quello metropolitano.

Senarega, mettendosi contro anche il suo partito, la Lega, aveva deciso in solitaria di sostenere la candidatura a primo cittadino di Dario Capurro, che si era presentato come alternativa a Carlo Gandolfo (sindaco uscente, centrodestra) e Andrea Brunelli (centrosinistra).

Capurro, arrivato terzo, è rimasto consigliere (ma di opposizione) a Recco come sindaco non eletto. Mentre Senarega è rimasto senza scranno. 

“No cinghiali”, la protesta di Coldiretti sotto il palazzo della Regione. Piana: “Raddoppiati gli interventi”

Super User 10 Luglio 2024 463 Visite

Si è tenuta stamattina la manifestazione indetta da Coldiretti Liguria per chiedere un Piano Straordinario alla Regione per quanto riguarda il problema della fauna selvatica, nello specifico dei cinghiali, ormai fuori controllo su tutte le province, da Levante a Ponente.

Ai numerosi agricoltori si sono aggiunte anche le voci dei cittadini che lamentano problematiche relative a ingombro di cinghiali nelle vie pedonali della città, nelle spiagge e sulle strade che percorrono gli automobilisti. Una piaga, questa, che c’è chi ha pagato con la vita. Nello specifico, secondo i dati dell’Osservatorio ASAPS, a livello nazionale nel 2023 ci sono stati 193 incidenti gravi da animali che hanno causato 11 morti e 232 feriti, di cui ben 170 con animali selvatici, tra cui cinghiali.

“Al di là del numero, dipende che storia abbiamo intenzione di raccontare qui oggi - hanno spiegato Gianluca Boeri e Bruno Rivarossa, presidente di Coldiretti Liguria e delegato confederale - non si può negare che questa sia una piaga non solo per l’agricoltura, ma per l’intera società”.

A tal proposito, è stata letta pubblicamente la lettera che ha inviato Giacinto Picozza, presidente dell’Associazione Vittime della Strada, per ricordare che “ogni sinistro non è solo un numero, ma una storia di sofferenza, di vite sconvolte e, purtroppo, talvolta spezzate”.

Durante la manifestazione hanno preso la parola anche tutti i membri della giunta regionale di Coldiretti, con i direttori delle province, e alcuni imprenditori che hanno subito particolari danni hanno raccontato le loro importanti testimonianze. Si è ribadito come la conta dei danni da cinghiali alle produzioni agricole, ogni anno, generi una perdita in termini reddituali di rilevanti proporzioni che, soprattutto in determinati areali di tutte le province liguri, mettono a rischio la continuità dell’attività produttiva.

“Quello che abbiamo chiesto oggi a gran voce al vice presidente Piana - hanno detto gli agricoltori - è di stabilire un Piano Straordinario regionale che preveda che si amplino le tipologie di soggetti che possono essere chiamati a intervenire a supporto del proprietario o conduttore del fondo a difesa del terreno agricolo.  Ma non solo: ad oggi, pur essendo normata l’autodifesa, come peraltro dalla scrivente Coldiretti Liguria ha auspicato e più volte richiesto, le procedure attuative non consentono la tempestività di intervento. Se io agricoltore ho un cinghiale che mi devasta il campo, non posso aspettare quindici giorni prima di un intervento. Così facendo il mio raccolto muore e non rimane più niente da salvare”.

“Chiediamo quindi che si possa ampliare il numero di soggetti che possono effettuare l’attività di depopolamento. Lo strumento invece delle guardie venatorie volontarie riteniamo possa essere utile a supporto di tale attività, e dunque ne va promossa e incentivata la formazione, con la creazione di corsi ad hoc che ne consentano la relativa abilitazione”, hanno concluso.

Si è parlato poi di Peste Suina Africana, che proprio in Liguria ha raggiunto il picco italiano: Genova è ad oggi la provincia in Italia con il maggior numero di ritrovamenti di capi infetti, con ben 812 capi rilevati al 30 giugno 2024; stesso primato negativo spetta alla conta regionale, che con 975 capi infetti ritrovati sui 2.340 rilevati a livello nazionale, si aggiudica la coccarda come peggior regione italiana. (fonte: Bollettino epidemiologico nazionale).

Sul palco è poi salito il presidente ad interim della Regione Liguria Alessandro Piana: "Un piano di risarcimento danni da ungulati che ha visto l’erogazione dal 2019 al 2023 di 1,1 milioni di euro, a cui si aggiungono 3 milioni di euro erogati dal 2019 dal Piano di sviluppo rurale per opere di prevenzione dei danni da fauna selvatica, per la tutela delle attività produttive e la conservazione della biodiversità, oltre a un progetto portato avanti con l’Università di Genova per la realizzazione di recinzioni comprensoriali in diversi comuni liguri”.

“Comprendiamo le ragioni della protesta – ha aggiunto Piana –. La Regione è impegnata a ricevere le richieste degli agricoltori e a trovare una soluzione. Riteniamo da sempre che gli imprenditori agricoli siano un punto di riferimento importante per l’ambiente, per i consumatori, per il turismo e per l’economia in generale. Vogliamo ricordare che siamo stati la prima regione ad aver autorizzato l’autoconsumo dei capi sani nelle zone colpite dalla PSA, per incentivare l’abbattimento. Fondamentale il lavoro svolto dal Nucleo regionale di Vigilanza faunistica-ambientale nelle attività di controllo faunistico, che ha raddoppiato gli abbattimenti. Il nostro obiettivo è quello di dirigere i finanziamenti verso le opere di prevenzione, molto più utili rispetto al risarcimento danni, e stiamo lavorando per accelerare l’erogazione degli indennizzi per andare incontro alle legittime richieste dei coltivatori. Importanti risorse, pari a 200 mila euro, sono state inoltre destinate ad incentivare le attività di depopolamento ad opera dei cacciatori e degli ambiti territoriali di caccia”.

“Il lavoro svolto in questi mesi – ha concluso il presidente ad interim Piana – è stato continuo e, anche se il numero di cinghiali abbattuti non corrisponde esattamente a quanto previsto, ci impegneremo a rafforzare ulteriormente tutte quelle misure che aumentano la sicurezza e che sono necessarie ai nostri coltivatori”.

Sanità, Muzio (FI): “Dall’opposizione poche proposte e tanta demagogia elettorale”

Super User 10 Luglio 2024 500 Visite

“Mi aspettavo dall’opposizione, che aveva chiesto la convocazione di un’apposita seduta di Consiglio regionale, proposte puntuali e serie per affrontare le sfide e i problemi della sanità. Ho dovuto invece prendere atto che tali proposte non sono arrivate. C’è stato persino chi, come Ferruccio Sansa, ha usato toni da pubblico ministero più che da consigliere regionale, con inaccettabili accuse, grossolane e generiche, che di certo non hanno contribuito ad un dibattito di qualità”. È quanto dichiara il consigliere regionale Claudio Muzio, capogruppo di Forza Italia.

“La sanità sta vivendo a livello non soltanto regionale ma in primo luogo nazionale - prosegue Muzio - una serie di problematiche complesse che richiedono risposte di sistema, non demagogia elettorale un tanto al chilo”.

“Tra queste problematiche - sottolinea il capogruppo di Forza Italia - vi è la questione delle risorse, che vanno aumentate perché è aumentata la domanda di salute, di prevenzione, con una popolazione anziana che ha bisogno di grande attenzione, di cure di qualità, di assistenza”.

“Il tema degli anziani e della cronicità - aggiunge Muzio - è di capitale importanza, oltre che di estrema delicatezza. In questi anni ho assunto diverse iniziative al proposito, mirate soprattutto ad ampliare l’offerta di posti convenzionati nelle RSA e quindi a venire incontro alle famiglie che devono sostenere costi molto elevati per i loro cari affidati alle strutture residenziali. Investire in questo campo è una mission che assumerà sempre più rilevanza per la sanità che verrà”.

“Un altro snodo di primaria importanza - dichiara ancora il consigliere - è quello del ruolo dei medici di famiglia, su cui occorrono a mio avviso una profonda riflessione ed un serio ripensamento, perché è chiaro che dall’impostazione che si dà e si darà a questo tema dipendono anche, a cascata, la gestione dei Pronto Soccorso e, per altro verso, delle Case di Comunità, dei presidi di medicina territoriale che assumeranno giocoforza sempre più centralità nell’offerta sanitaria”.

“Credo che su queste due tematiche, l’assistenza agli anziani e il ruolo dei medici di famiglia, si giochi molto del futuro del nostro sistema sanitario, ed è su questo che mi sarebbe piaciuto discutere approfonditamente nella seduta di Consiglio sulla sanità richiesta dall’opposizione. Purtroppo non è stato così”, conclude Muzio.

“Liguria terra di emozioni”, il primo premio letterario del Rotary Genova San Giorgio

Super User 10 Luglio 2024 1008 Visite

Presentato questa mattina presso la Sala Trasparenza della Regione Liguria il primo “Premio Letterario Rotary Genova San Giorgio – Liguria Terra di Emozioni” ideato e organizzato dal Rotary Club Genova San Giorgio e a cui hanno aderito tutti gli 11 club Rotary genovesi. Alla presentazione hanno preso parte: Lucia Aliverti, presidente del Rotary Club Genova San Giorgio; Linda Miante, in rappresentanza della Regione Liguria; Paola Bordilli, assessore Comune di Genova; Carlo A. Martigli, presidente di giuria del Premio Letterario; Cristina Minerva, in rappresentanza dell’UICI-CNPL Unione Italiana Ciechi e ipovedenti Centro Nazionale Libro Parlato; Andrea Ferrara, grafico e ideatore della copertina del libro; Valerio Vagge, capo area Banca Patrimoni Sella, sponsor del Premio Letterario.

Il Premio, che vanta il patrocinio della Regione Liguria e del Comune di Genova, ha un importante scopo benefico: i 10 racconti vincitori e i 3 racconti donati dai tre scrittori genovesi, Carlo A. Martigli, Sara Rattaro e Bruno Morchio, diventeranno un audio libro, con le letture dei racconti da parte dei rotariani genovesi, che sarà donato all’UICI – CNPL Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti – Centro Nazionale del Libro Parlato e rimarrà per sempre ad uso di chi accederà al loro sito.

La responsabile del CNPL Francesca Ferraro ha accolto con grande entusiasmo il progetto.  I racconti diventeranno anche un libro, che verrà pubblicato in 2000 copie, che saranno donate dai rotariani in visita agli ospiti di alcune case di riposo genovesi. Infine, martedì 18 febbraio 2025 alle ore 18.00 in Via Garibaldi 3 presso la sede di Banca Patrimoni Sella, la presentazione del “1° Premio Letterario Rotary Genova San Giorgio – Liguria Terra di Emozioni” alla città, alla presenza delle autorità cittadine e di tutti i Rotary genovesi.

I racconti che devono trasmettere le emozioni che la Liguria suscita anche a chi non la può vedere devono pervenire entro il 30 Settembre 2024 presso la segreteria del Rotary Club Genova San Giorgio all’email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. .

La partecipazione è gratuita e aperta a tutti i cittadini italiani nonché a tutti i cittadini membri della Comunità Europea maggiorenni. Per maggiori informazioni sul premio https://www.rotarygenovasangiorgio.it/premio_letterario.php

"La Regione Liguria ospita la presentazione del 'Premio Letterario Rotary Genova San Giorgio' come esempio concreto di valorizzazione degli autori e delle autrici liguri - commenta il presidente ad interim della Regione Liguria Alessandro Piana -. Si tratta dell'avvio di un nuovo percorso che intende arricchire la voce della Liguria nella letteratura italiana, raccogliendo idealmente le esperienze librarie del Salone del Libro di Torino 2024 e di Genova Capitale Italiana del Libro 2023. Le collaborazioni con l'UICI e il Centro Nazionale del Libro Parlato rendono inoltre il progetto inclusivo e comunitario. Questo dimostra l'impegno del Rotary Club Genova San Giorgio verso l'accessibilità della letteratura, affinché i libri siano sempre di più un bene comune".

“Siamo davvero molto contenti come Comune di Genova - dichiara l’assessore alle Tradizioni cittadine Paola Bordilli - della istituzione del Premio Letterario Rotary Genova San Giorgio – Liguria Terra di Emozioni.  Progettare, gestire e impegnarsi in progetti di cultura come sta facendo oggi il Rotary, che ringrazio per la sua costante presenza e supporto nella nostra città, significa promuovere la creatività e contribuire alla ricchezza e all’identità di una comunità. Attraverso la cultura, e in particolar modo la letteratura, siamo in grado di esplorare la ricchezza della diversità umana, ed è per il Comune di Genova importante appoggiare un progetto che, tra scrittori, rotariani, unione ciechi ed ipovedenti e case di risposo, coinvolgerà moltissime persone e darà un contributo concreto alla valorizzazione sempre più diffusa della letteratura”.

“I rotariani mettono a disposizione le proprie competenze donando la loro voce a favore del Centro Nazionale del Libro Parlato - commenta la Presidente Lucia Aliverti -.  Questo vuole essere un progetto aggregante, coinvolgente, solidale ed inclusivo a cui parteciperanno infinite persone, sia nella fase del concorso, che è esteso a tutto il territorio italiano, sia nella fase di registrazione dell’audiolibro, a cui parteciperanno tutti i rotariani di Genova, sia nella fase di pubblicazione sul sito CNPL, dove gli audio saranno ascoltati da milioni di persone per infiniti anni. Vogliamo che le forti emozioni che suscita il nostro territorio vengano scritte e ci vengano inviate, vogliamo stamparle sulla carta ed imprimerle negli audio e vogliamo divulgarle soprattutto ai più fragili. Vogliamo donare gioia attraverso la nostra voce”.

Comune di Genova, assessore Maresca: “Pugno duro contro la mafia che si vuole riappropriare di immobili confiscati”

Super User 10 Luglio 2024 675 Visite

Pugno duro dell’assessore al patrimonio del Comune di Genova, Francesco Maresca, contro gli individui affiliati alla criminalità organizzata che provano a riappropriarsi dei beni confiscati ora di proprietà del Comune a danno delle associazioni concessionarie e della comunità.

“Abbiamo pensato - dice Maresca - di fare una serie di azioni e denunce per risolvere il problema in sintonia con l’assessore alla Sicurezza Sergio Gambino: proprio nel prossimo tavolo dei beni confiscati raduneremo tutte le associazioni concessionarie e gli altri enti per fare un lavoro congiunto di monitoraggio e denuncia di questi fenomeni purtroppo noti”.

Gli abitanti chiedono interventi di riqualificazione urbana, il Comune risponde con una stazione di ricarica

Super User 10 Luglio 2024 1557 Visite

Gli abitanti di Largo San Francesco da Paola avevano chiesto al Comune di Genova alcuni interventi di riqualificazione urbana, per abbellire la loro piazza che versa da tempo in uno stato di degrado.

Promotore di queste richieste era stato Michele Forino, noto avvocato genovese esperto in vertenze condominiali, scrittore di successo (il suo ‘Pandemonio in condominio’ è andato a ruba in diverse librerie italiane), politico in stand-by (Udc, Popolo della Libertà e candidato con Forza Italia alle comunali genovesi del 2017 a sostegno di Marco Bucci), convinto sostenitore della monarchia (si era detto pronto a incatenarsi pur di difendere la statua di Vittorio Emanuele II) e uomo di cultura (la sua biblioteca conta oltre 7000 libri).

“A Natale avevo scritto al sindaco. Il 6 gennaio alla Befana. Poi, a luglio, per abbellire largo San Francesco da Paola, il Comune, invece di una statua, una fontana, un po’ di alberi, si è inventato una stazione di rifornimento per auto elettriche. Ma che meraviglia!”, è stato lo stupore dell’avvocato Forino nel vedere l’avvio del cantiere che installerà una serie di colonnine elettriche nella piazza, proprio sotto alle sue finestre di casa.

La storia si può sintetizzare con alcune frasi tratte da film storici: “Chi siete? Dove andate? Un fiorino!”, pellicola del duo Benigni-Troisi; “E io pago!”, del genio Totò; “Perché io so io e voi non siete un …”, del grande Alberto Sordi.

Ci azzeccano tutte! Scegliete voi quella che preferite.

Il cantiere aperto in Largo San Francesco da Paola

Regione, Gratarola: “Piena attuazione del piano sociosanitario, avanti con lo sviluppo della medicina territoriale”

Super User 10 Luglio 2024 410 Visite

“Con la risoluzione approvata oggi in Consiglio regionale confermiamo e portiamo avanti la programmazione regionale sanitaria e sociosanitaria, tenendo conto in particolare della riorganizzazione del territorio e dei servizi, messa in atto dal Piano Sociale Integrato regionale e il Piano Socio Sanitario, consentendo agli operatori afferenti ai servizi sanitari e sociali di attuare una modalità di lavoro integrata attraverso equipe multiprofessionali con la realizzazione di piani assistenziali individualizzato”. Così l’assessore alla Sanità Angelo Gratarola dopo l’approvazione in Consiglio regionale, avvenuta ieri, della risoluzione chiesta dai consiglieri di maggioranza durante il consiglio monotematico sulla Sanità.

"Ribadiamo oggi - aggiunge Angelo Gratarola - il nostro allineamento con gli obiettivi del Pnrr Sanità, con la piena operatività delle 16 centrali operative territoriali, con l'avanzamento dei lavori per la realizzazione delle 32 case di comunità e degli 11 ospedali di comunitá secondo la programmazione concordata con il Ministero. Pur nelle difficoltà che il sistema sanitario nazionale sta versando, siamo anche in linea con il raggiungimento degli obiettivi annuali fissati dal Pnrr sull'incremento delle prese in carico degli over 65 in assistenza domiciliare integrata: attualmente sono più di 34mila e alla fine del 2025 saranno oltre 41mila".

A fine 2024 vi sarà anche l’avvio in modo incrementale del 116117, numero europeo armonizzato, per indirizzare i cittadini verso i più corretti percorsi di cura di media e bassa complessità.

“Vogliamo destinare risorse per l’invecchiamento attivo e per il cosiddetto welfare di comunità - sottolinea l’assessore Gratarola -, in una logica preventiva e proattiva del benessere della cittadinanza con particolare riferimento alle aree interne. Per quanto riguarda la figura del caregiver l’intenzione è quella di proseguire nel sostegno al ruolo, mobilitandosi anche a livello nazionale, al fine di ottenere interventi legislativi di riconoscimento di diritti previdenziali”.

“Per quanto concerne le liste d’attesa - continua Angelo Gratarola - intendiamo procedere con l’attuazione di progetti volti a definire l’appropriatezza prescrittiva, organizzare l’offerta in modo coerente con il bisogno di salute, effettuando una reale separazione dei flussi di accesso dei pazienti ambulatoriali, differenziando il primo accesso, che necessita di tempi di risposta più tempestivi, dagli accessi successivi al primo per follow up e presa in carico della cronicità”.

Tali accessi, infatti, devono alimentare una lista di prenotazione e non una lista di attesa poiché possono essere pianificati nel tempo in modo coerente con la necessità di salute del cittadino. Per tale motivo è in corso l'individuazione del fabbisogno regionale insieme ai professionisti sanitari.

Tra gli obiettivi c’è poi la progettualità in aderenza al Piano Nazionale di prevenzione 2020-2025 con l’obiettivo dell’estensione di Prenoto Prevengo nelle Asl con avvio in ASL5.

Sempre nell’ottica di rete, partendo dai risultati ottenuti con questo strumento, sarà necessario procedere all’implementazione della governance con l’obiettivo di massimo efficientamento delle risorse e migliore individuazione dei setting di cura e dell’integrazione dei percorsi, in base alla vocazione delle aziende/enti del sistema regionale.

In merito infine alle criticità legate al sovraffollamento del Pronto Soccorso si evidenzia che vengono affrontate definendo, attraverso il GOME (Gruppo operativo metropolitano) per la gestione delle criticità relative ai Pronto Soccorso dell'area metropolitana e il DIAR dell’emergenza urgenza, percorsi omogenei tra i DEA (Dipartimento Emergenza Urgenza e Accettazione).

Difesa suolo, Muzio: “Nel Piano regionale previsti 12 milioni di euro per i comuni del Tigullio e Golfo Paradiso”

Super User 09 Luglio 2024 509 Visite

“Grazie al Piano di difesa suolo da 32 milioni di euro approvato dalla Regione potranno essere messi in campo interventi di fondamentale importanza per la messa in sicurezza del nostro territorio e dei nostri corsi d’acqua. Per il Tigullio, in particolare, il Piano prevede il finanziamento di 2.750.100 euro al Comune di Cogorno per la conclusione degli interventi di mitigazione del rischio idraulico in località Panesi, tratto terminale del rio Rondanea; 949.905 euro al Comune di Sestri Levante per interventi idraulici di contenimento della piena lungo il corso del torrente Gromolo; 865.079 euro al Comune di Borzonasca per la mitigazione del rischio idraulico su tratti del torrente Sturla; 760mila euro al Comune di Mezzanego per la mitigazione del rischio idraulico mediante la realizzazione di nuove difese lungo un tratto in sponda sinistra del torrente Sturla, in località Prati di Mezzanego, immediatamente a monte del polo scolastico esistente; 512.792,29 euro al Comune di Chiavari per la manutenzione e la contestuale mitigazione e messa in sicurezza del fosso di Caperana”. E’ quanto dichiara il consigliere regionale Claudio Muzio, capogruppo di Forza Italia.

“Per quanto riguarda il Golfo Paradiso – prosegue Muzio - il Piano prevede il finanziamento di 5.490.000 euro per i lavori di consolidamento della falesia di Camogli, in parte crollata nel febbraio del 2021 con una porzione del cimitero, e 950mila euro al Comune di Avegno per lavori di adeguamento idraulico del torrente Recco tra le località Molino Nuovo e Corticella”.

“Questo Piano rappresenta un ulteriore passo in avanti per un territorio più sicuro. Desidero esprimere il mio plauso e ringraziare l’assessore regionale alla Difesa del Suolo, Giacomo Giampedrone, e i suoi uffici per la definizione, di concerto con i Comuni e l’ANCI, di questo Piano che dimostra ancora una volta grande attenzione alle realtà locali e una lungimirante capacità di programmazione”, conclude il capogruppo di Forza Italia.

Caso di Dengue a Genova: scattano le misure di profilassi nelle zone Foce, Albaro e Mura dello Zerbino

Super User 09 Luglio 2024 635 Visite

Scattano, da questa sera, a titolo precauzionale, le misure di profilassi e per abbassare, in modo rapido, la densità di zanzara tigre, a seguito della segnalazione da Asl 3 genovese di un caso “importato” di dengue, la malattia infettiva trasmessa da un particolare tipo di zanzara (genere Aedes). La zanzara tigre, infatti, può essere vettore di dengue, che non si trasmette da persona a persona. Le misure sono attivate secondo quanto stabilito dal Piano Nazionale di sorveglianza e risposta alle arbovirosi trasmesse da zanzare invasive e Piano Regionale di Arbovirosi.

Per prevenire l’insorgenza di eventuali casi secondari di dengue, in queste ore è stata adottata un’apposita ordinanza che riguarda le misure attivate nella zona della città dove risiede e ha lavorato il paziente: alcune strade della Foce (via Pisacane), di Albaro (Lungomare Lombardo, via Medici del Vascello) e di Castelletto (via Mura dello Zerbino).

Nell’area interessata, un’impresa specializzata, incaricata dal Comune di Genova, da domani mattina alle 4 fino alle 6 circa, effettuerà un intervento di disinfestazione straordinaria. Il protocollo di intervento consiste in trattamenti adulticidi e trattamenti larvicidi: gli interventi verranno eseguiti nelle aree pubbliche e private, se ritenuto opportuno.

Da quest’anno il Comune di Genova esegue interventi antilarvali periodici, da fine maggio a fine ottobre, nelle aree a maggiore rischio zanzare di tutti i Municipi.

Sicurezza sulle strade, la Polizia locale ritira 2 patenti e sanziona 11 violazioni ai limiti di velocità

Super User 09 Luglio 2024 453 Visite

In poco più di due ore la Polizia locale del Comune di Genova ha ritirato 2 patenti e accertato 11 violazioni dei limiti di velocità. Nei giorni scorsi due pattuglie del Reparto Sicurezza Stradale, impegnate nell’ambito delle consuete attività di contrasto all’eccesso di velocità, hanno monitorato via Adamoli, in Val Bisagno. I controlli sono stati effettuati dalle ore 22:00 circa fino a mezzanotte in un tratto in cui il limite di velocità è di 50 chilometri orari.

In 3 casi (un’automobile e due motocicli), la velocità rilevata dalle pattuglie Pegaso 31 e Sirio 31, ha superato di ben oltre 60 km/h il limite stabilito; in particolare le velocità rilevate sono state di 118, 132 e 149 km/h.

Per due dei tre conducenti, entrambi maggiorenni di età, la sanzione amministrativa pecuniaria va da 1.126,67 a 2.254,67 euro (è prevista la maggiorazione notturna destinata al fondo contro l’incidentalità notturna), la decurtazione di 10 punti nonché il ritiro immediato della patente ai fini della sospensione da 6 mesi a 1 anno (in quest’ultimo caso la competenza è del Prefetto).

Per il terzo conducente, un 17enne genovese alla guida di motociclo di cilindrata 125 cc, risponderanno in sua vece della medesima sanzione pecuniaria i genitori, verrà inoltre sottoposto alla revisione della patente per cui dovrà ripetere l’esame.

Alla velocità cittadina di 50 km/h, lo spazio di reazione (ovvero la distanza che percorre un veicolo dal momento in cui il conducente avverte un pericolo fino a che non interviene sul sistema frenante) è di circa 13 metri (che corrisponde alla lunghezza di un normale autobus). Lo spazio di arresto, in normali condizioni di aderenza, è approssimativamente stimato in 25 metri (2 autobus).

Nel caso del più spericolato dei conducenti, un 27enne genovese alla guida di una moto di grossa cilindrata che sfrecciava a 149 km/h (velocità vietata persino in un normale tratto autostradale), lo spazio di reazione si attesta a 41 metri (ben 3 autobus) mentre lo spazio necessario per arrestare la moto sarebbe stato di circa 130 metri, più della lunghezza di un campo da calcio.

«Unico dato confortante è che tutti gli 11 conducenti sono risultati negativi all’alcol test ma bisogna comprendere che non si può sfrecciare a proprio piacimento mettendo a repentaglio la propria e l’altrui incolumità» afferma l’assessore comunale alla Sicurezza e Protezione Civile Sergio Gambino che proprio il mese scorso ha presentato i dati finali della campagna di prevenzione e contrasto dell’incidentalità stradale legata a sostanze stupefacenti ed alcol “Incidente? Pensaci prima!”. «Prosegue l’impegno concreto della Polizia Locale, cui va il mio ringraziamento, che ha un ruolo fondamentale – conclude Gambino – per rendere Genova una città sempre più sicura per tutti».

Frana cimitero Camogli, Garibaldi: “Lavori di ricomposizione della falesia inseriti negli interventi prioritari”

Super User 09 Luglio 2024 556 Visite

“La giunta regionale della Liguria ha aggiornato il Programma triennale degli interventi per la difesa del suolo inerenti al triennio 2024-2026, inserendo l’istanza del Comune di Camogli per il 1° lotto degli interventi di ricomposizione della falesia costiera nel tratto limitrofo al cimitero (costo 5.990.000 euro) franata nel febbraio di tre anni fa”. Lo ha dichiarato il consigliere regionale della Lega Sandro Garibaldi (presidente della commissione Attività produttive).

“Questa importante opera per il nostro territorio - prosegue Garibaldi - entra quindi a far parte dell’elenco delle proposte di interventi prioritari per la definizione del Piano per gli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica. Le altre opere prioritarie nel Genovesato, confermate nell’elenco, sono: mitigazione del rischio idraulico del rio Sersa ad Arenzano (importo totale 800.000 euro), adeguamento idraulico del torrente Recco tra Molino Nuovo e Corticella ad Avegno (1.000.000), mitigazione del rischio idraulico su tratti del torrente Sturla a Borzonasca (920.279), sistemazione idraulica e ripristino opere tratto terminale rio Busalletta confluenza Scrivia a Busalla (1.285.000), manutenzione e contestuale mitigazione/messa in sicurezza al fosso di Caperana a Chiavari (788.911), mitigazione del rischio idraulico in località Panesi nel tratto terminale rio Rondanea a Cogorno (2.800.000), mitigazione del rischio idraulico con nuove difese spondali lungo la sponda sinistra del torrente Sturla in località Prati di Mezzanego a monte del polo scolastico a Mezzanego (800.000), completa erosione delle fondazioni degli argini esistenti del torrente Berlino-via Don Minetti a Rossiglione (960.000), interventi idraulici di contenimento della piena lungo il torrente Gromolo a Sestri Levante (990.000)”.

Forza Italia, Giovanni Beverini commissario per la provincia di Genova

Super User 09 Luglio 2024 536 Visite

Giovanni Beverini è stato nominato commissario di Forza Italia per la provincia di Genova. A comunicarlo è stato il coordinatore regionale Carlo Bagnasco.

Avvocato con studio a Chiavari, 59 anni, Beverini assume l’incarico nel territorio che era stato affidato a Giorgio Tasso, eletto coordinatore nello scorso dicembre.

Dal primo ponte radio del 1974 alla recente app, RadioTaxi Genova 5966 compie 50 anni

Super User 09 Luglio 2024 539 Visite

Fondata nel 1913, la Cooperativa RadioTaxi Genova 5966 celebra quest’anno i 50 anni del servizio radiotaxi, di cui si è dotata tra le prime in Italia.

Dal primo ponte radio, attivato nel 1974, ai primi terminali per operatore negli anni ’80, dall’avvento dei cellulari alla transizione digitale nei primi anni del nuovo millennio, fino alla più recente app YourTaxi e all’arrivo, quest’anno, dell’Intelligenza Artificiale: per ripercorrere la storia e l’orientamento al futuro del servizio taxi a Genova, si sono svolte a Palazzo Tursi una tavola rotonda con la partecipazione di istituzioni locali e nazionali e la cerimonia di consegna di una targa ricordo a Giorgio Riva, classe 1934, tra i fondatori del RadioTaxi.

Tra le novità più recenti adottate dalla Cooperativa RadioTaxi Genova 5966, la app YourTaxi, per chiamare il taxi, prenotare e pagare le corse e personalizzare il servizio, oggi attiva a Genova e Sanremo e potenzialmente estendibile anche ad altre realtà regionali. Grazie al Progetto Innovazione dei Processi e dell’Organizzazione, cofinanziato dall'Unione Europea tramite il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale POR FESR Liguria 2021-2027 con le risorse stanziate sul Bando Innovazione di Regione Liguria, gestito da Filse, obiettivo di policy 1.1 azione 1.1.1., e attualmente in fase di rendicontazione finale, la Cooperativa ha adottato inoltre significative innovazioni tecnologiche, tra cui: la creazione di una nuova sala server in grado di garantire elevata efficienza e continuità del servizio; l’aggiornamento hardware e software per consentire la piena innovazione dei processi di distribuzione del servizio e dell’organizzazione interna; il passaggio dalla rete telefonica in rame a una linea VOIP; l’implementazione di sistemi di intelligenza artificiale – IRIS - per cambiare radicalmente in maniera innovativa e ottimale il servizio; l’automatizzazione della gestione delle chiamate, per ridurre i tempi di attesa e personalizzare l'esperienza del cliente. Non per ultimo la virtualizzazione delle colonnine per chiamare i taxi sui posteggi, che a breve saranno disponibili in più ampie zone della città.  

“La storia dimostra che la Cooperativa RadioTaxi Genova, la più antica d’Italia e la seconda a livello nazionale a dotarsi del radiotaxi, ha sempre avuto un fortissimo orientamento all’innovazione, riuscendo a volte anche a superare resistenze interne alla compagine sociale per andare incontro alle esigenze emergenti dell’utenza e alle sue nuove abitudini, per offrire alla città un servizio sempre migliore e al passo con i tempi - commenta Valter Centanaro, presidente della Cooperativa RadioTaxi Genova 5966 -. Questi 50 anni hanno rappresentato una continua evoluzione per la categoria, che ha confermato nel tempo la volontà di investire e la capacità di sposare tutte le innovazioni tecnologiche, fino ad arrivare oggi al totale superamento delle frequenze radio e alla completa digitalizzazione del servizio”.

"Sono onorato di celebrare insieme alla Cooperativa RadioTaxi Genova 5966 i 50 anni di servizio radiotaxi nella nostra città. Questo importante anniversario rappresenta un momento di riflessione e orgoglio per Genova. Fin dalla sua fondazione, la Cooperativa ha saputo distinguersi come pioniere nell'innovazione e nella qualità del servizio, dimostrando un impegno costante nel rispondere alle esigenze dei cittadini genovesi. Dalla prima trasmissione radio del 1974 all'adozione delle tecnologie digitali e dell'intelligenza artificiale, RadioTaxi Genova 5966 ha saputo rimanere all'avanguardia, garantendo un servizio efficiente e moderno. Auguro alla Cooperativa RadioTaxi Genova 5966 ancora molti anni di successi e soddisfazioni, continuando ad essere un punto di riferimento per il trasporto pubblico nella nostra città!”, ha dichiarato il sindaco Marco Bucci.

“Oggi rendiamo omaggio ad un sognatore, un precursore: questo è Giorgio Riva. Con visione e determinazione ha saputo anticipare i tempi, creando una modalità capace di migliorare notevolmente il servizio pubblico non di linea, come viene denominato correttamente il taxi, consentendo così una più ampia fruibilità e contribuendo in maniera significativa ad un maggior sviluppo della mobilità nella nostra città - ha commentato Carmelo Cassibba, presidente del Consiglio comunale -. A Genova i tassisti, attraverso la Cooperativa RadioTaxi 5966 che consta ben 745 soci su 869 operanti sul territorio, rappresentano una parte vitale del tessuto sociale ed economico, svolgendo un ruolo essenziale nel garantire la continuità dei collegamenti 365 giorni l’anno, h24 in totale sicurezza per gli utenti e sempre al passo con la tecnologia.  Un servizio che, non va dimenticato, ha anche una valenza sociale, grazie alle vetture dotate di dispositivi atti a consentire l’accesso agli utenti con ridotta mobilità e ai 300 autisti abilitati al trasporto di persone fragili. Grazie quindi a tutti i tassisti genovesi che con professionalità, cortesia e dedizione rendono la nostra città un posto migliore in cui lavorare e poter vivere”.

La Cooperativa RadioTaxi Genova 5966 riunisce oggi 745 soci tassisti genovesi - su un totale di 869, presenti nel Comune di Genova e 1300 su tutto il territorio regionale - e impiega oltre 20 dipendenti nella sede centrale, con uffici amministrativi e operativi.

Nonostante la varietà di strumenti tecnologici disponibili, la maggioranza dei clienti preferisce ancora utilizzare il telefono per contattare la centrale: il 75% delle richieste avviene infatti tramite il numero 0105966, il 10% tramite messaggistica WhatsApp e SMS, il 5% è gestito attraverso strumenti utilizzati da grandi strutture, mentre il 10% tramite l'applicazione YOUR TAXI, che ha registrato complessivamente circa 30.000 download sugli store Android e Apple. Dal 2023 al 2024, l'utilizzo del radiotaxi è cresciuto del 10%.

Complessivamente, la Cooperativa RadioTaxi Genova 5966 gestisce annualmente circa 600.000 clienti, equivalenti alla popolazione della città di Genova.

I consiglieri della cooperativa con la torta

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