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Politica

Modifica legge elettorale regionale, Muzio: “un errore”

Super User 10 Ottobre 2019 1067 Visite

“Nessun impegno di mandato è stato assunto in sede di programma sulla modifica della legge elettorale in Regione Liguria. Condivido perciò, sul piano generale, la posizione espressa quest’oggi dal gruppo di Liguria Popolare. Ritengo infatti che la modifica della legge elettorale fatta a pochi mesi dalle elezioni sia un errore. Si tratta delle regole, quindi di un argomento molto delicato, che va affrontato con la dovuta serenità ed il dovuto equilibrio e non per interesse di questa o quella parte. Nel merito avremo modo di discuterne”. E’ quanto dichiara Claudio Muzio, consigliere regionale di Forza Italia e segretario dell’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea legislativa della Liguria.

Ilaria Cavo forma il primo comitato pro Cambiamo!

Super User 10 Ottobre 2019 2206 Visite

L’assessora Ilaria Cavo ha riunito ieri sera a Palazzo Imperiale un folto “gruppo di consiglieri comunali e municipali, amici e sostenitori della società civile pronti a partire per sposare il progetto politico di Giovanni Toti”.
Il party è piaciuto molto al governatore ligure che, non potendo essere presente, ha voluto salutare e ringraziare tutti i presenti attraverso un videomessaggio trasmesso su un maxischermo.
Dopo aver creato la pagina Facebook “Cambiamo con toti - Genova”, con questa nuova iniziativa la tempestiva Ilaria batte ancora una volta la concorrenza (interna) sul tempo.

Il saluto del governatore Toti.

Foto con i consiglieri (comunali e municipali) Andrea Grasso, Federico Bogliolo, Michela Corronca, Ilaria Cavo, Caterina Patrocinio, Marta Brusoni, Angiola Belnava

I ragazzi di Ilaria: Carlo Barile, Federico Bogliolo, Andrea Grasso

E’ nato il gruppo Cambiamo! a Tursi

Super User 09 Ottobre 2019 4376 Visite

Per la nascita del gruppo di Cambiamo! a Palazzo Tursi alla fine della seduta di Consiglio è arrivato anche il governatore Giovanni Toti.

La foto di rito ha immortalato i volti dei due assessori Francesco Maresca e Barbara Grosso, dei tre consiglieri ex forzisti Stefano Anzalone, Mario Baroni e Lilli Lauro, e dei sette consiglieri municipali Federica Cavalleri e Nicola Solimena, Cristina Calascibetta, Nicholas Gandolfo, Andrea Barreca, Paola Valentina Casazza e Maurizio Uremassi.

Ora gli occhi sono puntati sulla Regione dove c'è grande attesa per l'esordio del gruppo di Cambiamo! con Angelo Vaccarezza, Marco Scajola e Lilli Lauro.

Giorgia Meloni incontra Stefano Costa

Super User 08 Ottobre 2019 2190 Visite

Nell’incontro fortemente voluto da Matteo Rosso e promosso da Francesco Lollobrigida, Giorgia Meloni ha potuto conoscere il consigliere comunale Stefano Costa, di recente passato dalle file di Vince Genova a quelle di Fratelli d’Italia.
“La scelta era stata ampiamente annunciata - dichiara Costa - ma volevo avere l’opportunità di un incontro con Giorgia Meloni per presentarmi e poterle parlare; la ringrazio davvero per avermi ricevuto in tempi così rapidi, addirittura in meno di una settimana".

Il centrodestra di nuovo unito

Super User 08 Ottobre 2019 1709 Visite

Lo ha annunciato Silvio Berlusconi con un lungo comunicato su Facebook: "Questo pomeriggio ho incontrato Giorgia Meloni e Matteo Salvini. Abbiamo scritto insieme questa nota che voglio condividere con voi".

Nella nota si parla anche delle prossime scadenze regionali: "Ci proponiamo di liberare gli italiani da questa maggioranza che esiste solo nel Palazzo, che si è già rivelata inadatta a governare le complessità del nostro Paese e procede per risse e scontri, promettendo nuove tasse e meno sicurezza. Il centro-destra si rimette in marcia verso i prossimi appuntamenti politici ed elettorali con spirito unitario. Abbiamo cominciato il lavoro per raggiungere una intesa contestuale su tutte le Regioni che andranno al voto nei prossimi mesi e contiamo di portare il buongoverno del centro-destra anche laddove oggi non lo conoscono”.

Nella foto a corredo ci sono i tre leader di Forza Italia, Fratelli d'Italia e Lega ma manca all'appello Giovanni Toti, leader di “Cambiamo!”. Una assenza pesante, anche perché si tratta del candidato governatore alle prossime elezioni in Liguria. Rixi e Mulé avevano escluso potesse essere conteggiato in quota Lega o Forza Italia nello scacchiere nazionale. E allora la domanda sorge spontanea: chi candida Toti nel 2020?

Marika Cassimatis pronta per le regionali 2020

Super User 08 Ottobre 2019 2520 Visite

L’ex grillina Marika Cassimatis ha presentato “Base Costituzionale”, lista con la quale parteciperà alle regionali liguri del prossimo anno.
L’insegnante di geografia, nota in tutta Italia per essere stata esclusa dal giudizio insindacabile di Beppe Grillo, aveva corso alle comunali genovesi del 2017 con la sua lista (Cassimatis – Genova). In quella occasione aveva raccolto l’1,08%.
Ecco come ha presentato la sua iniziativa.

All’interno di una scena politica nella quale i partiti promettono tutto e il contrario di tutto, dove si stringono alleanze improbabili che rappresentano insulti diretti al voto espresso dai cittadini che si aspettano coerenza tra il programma elettorale e l’agire politico dopo il voto, un gruppo di cittadini attivi sul territorio ha pensato ad un progetto di aggregazione dall’alto profilo etico.

Gente comune che rifiuta di turarsi il naso e votare coalizioni di partiti che fino a ieri si sono lanciati i peggiori insulti, in nome di fantasmi e pericoli mediaticamente costruiti sbandierati a destra e a sinistra.

L’opzione di restare a casa e non votare non fa per noi, anche se la tentazione è forte. Ma l’impegno che viviamo tutti i giorni ci tiene ancora sul campo, crediamo che non tutte le speranze siano perdute. Senza soldi, come una armata Brancaleone siamo ancora qui, crediamo valga la pena portare una voce etica nelle Istituzioni, e se c’è anche una piccola possibilità, noi ci siamo.

Una lista elettorale veramente civica, con idee chiare e orientate a risolvere i problemi concreti. Una lista che abbia nella Costituzione Italiana la stella polare, uno spazio ben delimitato all’interno del quale declinare progettualità nate da un confronto continuo con il territorio.

Abbiamo pensato ad un titolo, Base Costituzionale, e a un simbolo, il libro stilizzato della Costituzione con i colori della bandiera italiana che, come recita l’art.8 della stessa, e nata dalla resistenza al fascismo di una compagine democratica molto ampia.

Al momento si tratta di un contenitore che va riempito, tenendo sempre presente che la strada da percorrere è segnata: la Costituzione è democratica, inclusiva, votata all’accoglienza, sostiene i più deboli, è femminista, ambientalista, pacifista. Tutela i beni comuni, garantisce le autonomie in una cornice di diritti generali imprescindibili quali le pari opportunità, la salute, l’istruzione, l’ambiente sano, l’accessibilità e tanto altro. Si tratta lavorare, all’interno di questo perimetro definito che ne è garanzia, per la sorte della Liguria dei prossimi anni a venire.

Base costituzionale invita tutti coloro che si riconoscono in questi intenti, che sono curiosi, che vogliono una nuova politica dove non ci sono segreterie di partito ma solo gente che lavora e che si mette al servizio del territorio, di venire a conoscerci.

E lanciamo una sfida: chi viene con noi? Chi riesce ad abbandonare la tastiera per il mugugno e decide di spendersi in prima persona? Noi ci siamo e vi aspettiamo #eticiesolidali #basecostituzionale #

Abbiamo aperto una pagina su Facebook che invitiamo a leggere, dove si trovano i riferimenti per entrare in contatto con il nostro gruppo.

Marika Cassimatis
coordinatrice del gruppo di lavoro Lista Base Costituzionale.

Domani il gruppo di Cambiamo! in Comune

Super User 07 Ottobre 2019 1206 Visite

Nascerà domani il gruppo comunale del movimento nato dalla scissione dei totiani da Forza Italia.

Giovanni Toti da domani avrà a Palazzo Tursi tre consiglieri comunali: Stefano Anzalone, Lilli Lauro e Mario Baroni, che farà il capogruppo.

Ancora nulla di fatto invece per il gruppo di Cambiamo! in Regione dove Angelo Vaccarezza, Marco Scajola e Lilli Lauro non sono ancora riusciti a mettersi d'accordo su personale e capogruppo. Pare che la Lauro non sia ancora disposta a mettere in discussione il suo attuale incarico di capogruppo della Lista Toti, né la collaborazione con Roberto Dotta, uomo di collegamento e factotum del coordinatore regionale di Forza Italia Sandro Biasotti.

Il futuro di Cambiamo! dipende da Tigullio e Ponente

Super User 06 Ottobre 2019 2441 Visite

In questa foto vediamo tre sindaci che potrebbero essere determinanti per il futuro di “Cambiamo!” in Liguria.
I primi cittadini Carlo Bagnasco (Rapallo), Ilaria Caprioglio (Savona) e Claudio Scajola (Imperia) - oltre a Marco Melgrati, sindaco di Alassio attualmente sospeso ma con grande seguito nella sua zona - costituiscono un ponte indispensabile per la vittoria di Toti alle regionali del prossimo anno.
Il governatore sa già di poter contare sul sostegno dei sindaci Marco Bucci e Pierluigi Peracchini, che gli garantiscono un’ottima promozione su Genova e La Spezia, mentre dovrà “convincere” Forza Italia, in primis, e i suoi discepoli sul territorio del Tigullio e del Ponente.
Dopo le battaglie perse alle comunali dello scorso anno a Imperia e Alassio, Toti sa di non poter fare un altro passo falso. Per lui è fondamentale quindi ricucire con Melgrati e Scajola, con quest’ultimo si sarebbe giustificato con una frase tipo: “su Imperia mi avevano raccontato un altro film”. E chi glielo avrebbe raccontato? Riuscirà a riavvolgere il film? Vedremo!
Toti (con Bucci) sta ricostruendo in tempi brevissimi il viadotto sul Polcevera, sarà pronto per il prossimo aprile. Se i tempi saranno rispettati, per lui sarà un grande successo, riconosciuto da tutti, alla vigilia delle elezioni regionali.
Ma il ponte che potrà riportarlo in Regione è quello che collega Rapallo a Imperia, passando sopra Genova.

Stefano Costa delfino di Matteo Rosso?

Super User 04 Ottobre 2019 1802 Visite

Il consigliere comunale Stefano Costa è appena entrato in Fratelli d’Italia, ma l’accoglienza non è stata delle migliori.

In un commento sulla pagina Facebook del giovane consigliere, il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia Massimiliano Iacobucci ha infatti inviato un chiaro segnale di gelo.

“Complimenti per la scelta! Onorati di valutare il tuo ingresso, quando puoi fallo sapere anche al partito! A presto un caro saluto Massimiliano”, ha scritto il coordinatore.

Iacobucci fa quindi intendere che l’ingresso di Costa deve essere ancora valutato, e che non è giunta comunicazione al partito della Meloni.

In effetti Costa è entrato in Fratelli d’Italia grazie ad un rapporto personale con Matteo Rosso, consigliere regionale, sospeso dal ruolo a causa della sentenza di primo grado sulle cosiddette “spese pazze” in Regione Liguria.

Rosso proprio per questa ragione potrebbe essere alla ricerca di un delfino, un giovane che porti avanti con capacità e successo la sua attività politica. Sarà proprio lui il nuovo enfant prodige della destra ligure?

IL POST DEL COORDINATORE IACOBUCCI

Stefano Costa aderisce al gruppo consiliare di FdI

Super User 03 Ottobre 2019 2319 Visite

Il consigliere comunale Stefano Costa lascia Vince Genova per aderire al gruppo consiliare di Fratelli d’Italia. Ecco come ha motivato il suo passaggio.
“Nei giorni passati si sono rincorse informazioni sul mio conto sovente prive di attendibilità: pertanto ritengo sia giunto il momento di fare chiarezza. Ho rassegnato le dimissioni da capogruppo di Vince Genova in libera e totale autonomia decisionale.
Ribadisco il mio incondizionato sostegno al Governatore Giovanni Toti e al Sindaco Marco Bucci, nei confronti dei quali rinnovo la mia personale e profonda stima e metto a disposizione, in maniera sempre crescente, il mio apporto e la mia collaborazione alla loro straordinaria attività amministrativa quotidiana, rivolta allo sviluppo del nostro territorio.
Negli anni il mio rapporto politico con Fratelli d'Italia e personale e umano con Matteo Rosso, il Capogruppo Campanella, il Vice Sindaco Balleari e tutti i colleghi che ne fanno parte è sempre stato costante: ho condiviso con loro una profonda stima reciproca, ma anche le idee, i valori e un "modus operandi" contraddistinto da armonia e spirito di collaborazione, requisiti, questi ultimi, per me essenziali. Entro quindi in un partito che appartiene alla medesima area politica, in totale continuità col lavoro svolto fino ad oggi, sempre al servizio delle Istituzioni, dei cittadini e dei loro problemi quotidiani, nel segno della coerenza e della concretezza”.

 

A Tursi liste civiche in crisi

Super User 02 Ottobre 2019 1673 Visite

A Palazzo Tursi non c'è pace per le liste civiche che avevano sostenuto i candidati sindaci. Della Lista Bucci si è già scritto in questi giorni: il numero dei consiglieri è passato da 5 a 3 e ha perso persino il capogruppo Stefano Costa, in partenza per Fratelli d'Italia, anche se ieri si è seduto ancora nei banchi di Vince Genova.

Ora a tremare è la lista di Gianni Crivello, perché paiono attirati dalle sirene renziane Pietro Salemi, ex Lista Musso, e Maria José Bruccoleri che aveva preso voti in tandem con lui alle scorse elezioni.

Salemi non ha smentito ed anzi ha fatto sapere che sarà presente alla prossima Leopolda. La consigliera più sportiva della Sala Rossa lo seguirà a ruota.

Italia Viva insomma rischia di condannare a morte anche la lista civica dell'ex candidato sindaco della sinistra.

Chissà cosa ne pensano tutti gli elettori che avevano dato il loro voto ad una lista civica e si trovano i loro eletti chi con la Meloni, chi con Renzi.

Mario Baroni capogruppo di Cambiamo! in Comune

Super User 01 Ottobre 2019 3955 Visite

Dopo l'improvvisa virata a destra di Stefano Costa, capogruppo dimissionato di Vince Genova andato a finire in Fratelli d'Italia, ecco un'altra sorpresa in consiglio comunale: sarà Mario Baroni il capogruppo di “Cambiamo!”.

La scelta è stata approvata ieri da Toti nel corso di una riunione cui hanno partecipato gli assessori totiani Barbara Grosso e Francesco Maresca e i consiglieri ex forzisti guidati da Lilli Lauro.

Baroni, già consigliere comunale del PDL poi trasmigrato nel gruppo misto e infine tornato in Forza Italia, viene dal mondo di Comunione e Liberazione e da sempre fa riferimento a Roberto Formigoni, l'ex governatore lombardo caduto in disgrazie anche giudiziarie.

È un colpo di scena inaspettato sia il suo ingresso in “Cambiamo!”, che di fatto aspira ad essere la stampella moderata del polo sovranista di Salvini e Meloni, sia la sua accettazione del ruolo di capogruppo.

Il consigliere ciellino infatti ha sempre marcato le distanze, soprattutto sul tema dell'accoglienza ai migranti (vedi Multedo), sia dalla Lega che dai Fratelli d'Italia.

Quando si trattò di votare per il Crocifisso in Sala Rossa, Baroni ebbe a dire: “Cristo ci ha portato anche degli insegnamenti come l’amore e l’accoglienza, categorie che la Lega Nord ne sta facendo un uso un po’ provvisorio”.

Memorabile la sua astensione sulla mozione per l'intitolazione di una strada o di una piazza a Fabrizio Quattrocchi, il contractor rapito e poi icciso in Iraq nel 2004.

Al momento del recente rimpasto di Giunta, da molti giudicato 'punitivo' per Forza Italia, col defenestramento dell'uomo di Arcore Giancarlo Vinacci, Baroni era stato l'unico azzurro a portare a casa qualche delega in più e questo aveva destato più di un sospetto.

Ora tutto è più chiaro: “Cambiamo!” in Comune nascerà presto coi volti (non nuovissimi) di Lilli Lauro, Stefano Anzalone e Mario Baroni, che nella nuova veste di capogruppo dovrà senz'altro allinearsi alla maggioranza più che nel passato.

Biasotti, il coordinatore irremovibile

Super User 30 Settembre 2019 1752 Visite

Qualche giorno fa i Seniores di Forza Italia, capeggiati da Beppe Costa, in vista del convegno sulle pensioni di sabato a Milano, avevano preso carta e penna e scritto a Berlusconi per lamentarsi del silenzio del coordinatore regionale di Forza Italia di fronte ai seguaci di “Cambiamo!”, rimasti nei gruppi di Forza Italia.

La risposta non è ancora arrivata e pare anzi che Biasotti tenga in scacco i capi azzurri, sostenendo di non aver fatto nulla (ed è vero..), mentre nel frattempo è (forse) traslocato armi e bagagli in “Cambiamo!” tutto il suo storico gruppo con la delfina Lilli Lauro e il factotum Roberto Dotta, entrambi distaccati presso gruppo della Lista Toti in Regione, l'ex segretaria del gruppo Biasotti in Regione Marcella Mirafiori, che si cura di tutta l'organizzazione del neonato movimento e la sua parente (per parte di moglie) Jessica Nicolini in Sormani, che ne è la portavoce.

Eppure era stato proprio lui ad invocare il rinnovamento del partito, quando scrisse a Berlusconi di fare un passo in alto per lasciar spazio a Toti.

Evidentemente si riferiva al partito nazionale, non a quello della Liguria.

E se Toti ritornasse con Berlusconi?

Super User 30 Settembre 2019 1860 Visite

Le voci di corridoio certo faranno sussultare chi ha appena messo un piede fuori da Forza Italia per seguire Giovanni Toti.

Questa settimana sarà cruciale per capire se il movimento del governatore ligure riuscirà a decollare coi gruppi in Regione e in Comune a Genova o farà mesto ritorno nell'hangar di piazza De Ferrari.

In questa ultima ipotesi sarebbe un segnale in più che Toti sta tornando sui suoi passi, dopo il ritiro della lista di Cambiamo! in Umbria, il non irresistibile esordio della pagina 'nazionale' su Facebook e l'annuncio che la rotta punterà non alla conquista dell'Italia ma ad una più realistica riconferma in Liguria.
Progetto consigliato anche dal suo amico Edoardo Rixi.

Marta Brusoni capogruppo di Vince Genova

Super User 27 Settembre 2019 3662 Visite

Alla fine nella lista Vince Genova il cambio è avvenuto: Stefano Costa si è dimesso da capogruppo ed è stato sostituito da Marta Brusoni.
Costa, ex consigliere municipale di Forza Italia e della Lista Musso, comunque è destinato a cadere in piedi perché presto, forse già al consiglio comunale di martedì prossimo, diverrà leader del gruppo di Cambiamo!, che sarà  formato da Lilli Lauro, Stefano Anzalone e Mario Baroni, ex azzurri.

Allora, Cambiamo! o no?

Super User 27 Settembre 2019 1979 Visite

La domanda sorge spontanea perché ormai ci sono state diverse sedute di Consiglio regionale da quando è nato il partito del governatore Toti ma nulla è cambiato nella composizione dei gruppi. 

Lilli Lauro è ancora capogruppo della Lista Toti, Angelo Vaccarezza continua ad essere  a capo del gruppo di Forza Italia e l'assessore Marco Scajola ne fa ancora parte.

Ora, va bene che a conti fatti due gruppi sono meglio di uno, perché il budget è doppio e ciascuno fa per sé  e per i suoi, ma il dato politico è che proprio nella regione guidata dal leader di Cambiamo! il gruppo omonimo non è ancora riuscito a decollare.

Stesso discorso vale per il comune capoluogo, dove i consiglieri pronti a cambiar casacca sulla carta ci sarebbero (gli ex azzurri Lauro, Baroni e Anzalone e l’ex lista Bucci Stefano Costa) ma non si è ancora visto il debutto in consiglio del gruppo che fa capo a Toti. A palazzo Tursi, secondo indiscrezioni, a frenare la formazione del gruppo sarebbe la nomina del capogruppo: gli scafati forzisti non vorrebbero essere guidati dal giovane capogruppo di Vince Genova.

Se le questioni sul tappeto fossero solo tecniche forse le partite si sarebbero dovute chiudere già da un pezzo.

La lista del sindaco Bucci perde pezzi

Super User 26 Settembre 2019 1491 Visite

Francesco Maresca è andato a fare l'assessore, Simone Ferrero va nel gruppo della Lega e il capogruppo Stefano Costa a breve costituirà il gruppo di “Cambiamo!” in Comune con Lilli Lauro.

Non c'è pace per la lista civica del sindaco: qualche settimana fa i consiglieri comunali e municipali si erano autoconvocati da Bucci per manifestare tutto il loro malumore.

A mantenere eroicamente in piedi la baracca rimangono Marta Brusoni, Carmelo Cassibba e Vittorio Ottonello, appena subentrato a Maresca in consiglio comunale.

Tutti e tre paiono determinati a non tradire il mandato dei loro elettori: civici si sono presentati alle elezioni e civici vogliono continuare ad essere in Consiglio comunale. Come dargli torto.

Dai forzisti un documento contro i fuoriusciti da FI

Super User 26 Settembre 2019 3649 Visite

Alcuni forzisti liguri - Beppe Costa, Pino Dipasquale, Enzo Carozzi, Luca Bonofiglio, Francesca Renna, Gabriella Comelli, Giuseppe Correra, Luisa Bassi, Iliano Coppelli, Vincenzo Scerra, Maurizio Pagano e Davide Bonuso - hanno firmato un documento contro i coordinatori che hanno lasciato Forza Italia per seguire Giovanni Toti in "Cambiamo!". Nel documento gli azzurri sottolineano il "silenzio assoluto" del coordinatore regionale, Sandro Biasotti, e chiedono l'intervento del presidente Silvio Berlusconi.

"Le recenti scelte di campo del capogruppo in Regione (Angelo Vaccarezza), del coordinatore provinciale di Imperia (Marco Scajola) e della coordinatrice metropolitana di Genova (Lilli Lauro) che hanno deciso di passare armi e bagagli ad alta formazione politica, ci inducono a prendere una posizione pubblica e duramente critica per il rispetto dovuto verso quegli elettori che hanno sostenuto attraverso la loro elezione progetto politico di Silvio Berlusconi nelle recenti campagne elettorali.

Prendiamo atto con rammarico che i predetti responsabili politici hanno cambiato casacca con una semplice comunicazione e senza avvertire quantomeno la necessità di confrontarsi con un dibattito interno e che utilizzano le loro posizioni di rilievo, acquisite grazie alla loro appartenenza a Forza Italia, per fare azione di proselitismo e quindi di trasformismo nei municipi genovesi e Liguria.

Tutto ciò nel silenzio assoluto del coordinatore regionale (Sandro Biasotti), che dovrebbe lanciare “strali” contro coloro che l’hanno abbandonata e di chieder loro, in conseguenza di ciò, di lasciare gli incarichi pubblici ottenuti con i voti Forza Italia.

Pertanto chiediamo al presidente Silvio Berlusconi e al comitato di coordinamento nazionale di intervenire con la massima sollecitudine per mettere ordine in Liguria e a Genova e dunque per superare questa situazione ormai insostenibile".

Nicola Zingaretti, segretario di un Pd sempre più a sinistra

Un Pd sempre più sbilanciato a sinistra

Super User 25 Settembre 2019 1361 Visite

Alcuni affermano di rivedere un Pds, più che Ds, ossia il vecchio Pci che si era appena liberato dei duri e puri di Bertinotti, Cossutta e Diliberto, protagonisti indiscussi della politica italiana tra la fine degli anni Novanta ed il primo decennio del Duemila, celebri con i loro “no” ai vari governi di centrosinistra di Romano Prodi e Massimo D’Alema.
Nelle ultime settimane, l’asse o baricentro dei “Dem” si è nettamente spostato a sinistra, persino un miope lo avrebbe visto.
In primis, complice l’uscita di Matteo Renzi ed i suoi sparuti seguaci (su tutti la bella Maria Elena Boschi ed in Liguria Raffaella Paita, per un totale di circa trenta deputati, che però fanno stare sulle spine il governo Conte bis), ecco che si vocifera di una imminente fusione con Articolo 1, ossia gli ex Pd che sono usciti ai tempi dello stesso Renzi. E quindi sono pronti a rimbarcarsi sulla nave del Pd i vari Massimo D’Alema, Pierluigi Bersani, Speranza, Vasco Errani (Governatore dell’Emilia Romagna per tre volte di fila) e una sfilza di assessori vari in tante municipalità italiane.
Poi l’asse a sinistra lo si è visto da come è rilevante nello stesso partito una figura di estrema sinistra come Monica Cirinnà, la nemica spergiurata dei cattolici per le sue continue iniziative per i gay, le lesbiche e i trans. Infine, la clamorosa adesione al Pd di una certa Laura Boldrini, la big di LeU. Insomma, il Pd pare non essere più un grande agglomerato di centrosinistra, ma di sinistra.

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