Skin ADV

Politica

Tutto il centrodestra al convegno di Liguria Popolare

Super User 16 Novembre 2019 3332 Visite

Continua il viaggio di Liguria Popolare sul territorio regionale. Dopo La Spezia e Savona, è in programma un incontro a Genova, domani 17 novembre alle 10:30 presso lo Starhotels President di Brignole.

“Idee e valori al centro – verso le elezioni regionali” è questo il tema del convegno nel quale saranno approfonditi i valori alla base del progetto civico di Liguria Popolare. Si farà anche il punto sulle regionali 2020 viste dal centrodestra.

Saranno presenti tutti i rappresentanti del centrodestra: il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, l’onorevole Mariastella Gelmini capogruppo Camera dei Deputati Forza Italia, il capogruppo alla Camera dei Deputati Noi con l’Italia – USEI Maurizio Lupi, l’onorevole Edoardo Rixi segretario regionale Lega, l’onorevole Fabio Rampelli vice presidente camera dei deputati – Fratelli d'Italia, oltre, ovviamente, ad Andrea Costa presidente di Liguria Popolare e Gabriele Pisani capogruppo in consiglio regionale di Liguria Popolare.

Elisa Serafini verso Italia Viva

Super User 15 Novembre 2019 4029 Visite

Secondo indiscrezioni giunte a Genova3000, Elisa Serafini sarebbe pronta ad entrare nel partito di Matteo Renzi, Italia Viva.
Per l’ex assessora alla Cultura del Comune di Genova, eletta nella lista del sindaco Bucci, si prospetta anche un impegno politico lontano dalla Lanterna, a Milano.

I 5 Stelle si affidano a Rizzone e Salvatore

Super User 13 Novembre 2019 2270 Visite

Marco Rizzone, deputato eletto nel collegio di Genova-San Fruttuoso, e Alice Salvatore, capogruppo in Consiglio regionale, saranno i referenti del Movimento 5 Stelle per le future regionali liguri.
Rizzone e Salvatore dovranno suggerire al movimento alleanze, candidature e campagna elettorale.

A Tursi capigruppo di Cambiamo! e FdI ai ferri corti

Super User 12 Novembre 2019 1853 Visite

È di nuovo bagarre su Facebook tra Alberto Campanella, leader di Fratelli d'Italia in Sala Rossa, e Mario Baroni, capogruppo del partito del governatore Toti a Tursi.

Come riportato da Genova 3000 tutto è nato dal fatto che Baroni non si è allineato ai colleghi di centrodestra e si è rifiutato di firmare un ordine del giorno per la difesa dei simboli religiosi presentato da Campanella in conferenza capigruppo.

Salvo poi sbottare in un commento al post a tema di Campanella: "La religione si difende in altri modi!!! Proporre un ordine del giorno in conferenza capigruppo senza averlo prima condiviso (visto che siamo stati in riunione con i capigruppo di maggioranza per oltre un’ora!!!). Questi metodi non li condividerò mai!".

Al che Campanella ha dovuto rintuzzare il totiano: "I CAPRICCI si fanno a casa... quando invece si trattano temi e argomenti così seri e importanti bisogna sempre dimostrarsi RESPONSABILI e non avere sbalzi d’umore".

Baroni blocca l’ordine del giorno di Campanella

Super User 12 Novembre 2019 2083 Visite

A seguito dei ripetuti fenomeni di intolleranza nei confronti di simboli cristiani, l’ultimo in ordine di tempo è stato il caso dell’antico crocifisso esposto all’ospedale San Martino danneggiato a pugni, il capogruppo di Fratelli d’Italia a Tursi, Alberto Campanella, ha tentato di inserire un ordine del giorno “fuori sacco”, cioè non in programma, nel Consiglio comunale odierno per “sensibilizzare sindaco e giunta affinché si promuovano iniziative volte alla repressione di ogni forma di violenza e intolleranza nei confronti dei simboli religiosi cristiani”.
Per essere discusso in Consiglio comunale, un ordine del giorno “fuori sacco” deve essere però approvato da tutti i capigruppo di maggioranza; ebbene, l’unico a non firmarlo, bloccandolo sul nascere, è stato Mario Baroni di “Cambiamo!”.
Baroni e Campanella si erano recentemente scambiati post al veleno su Facebook, spaccando di fatto la maggioranza in Comune.
Oggi, con lo stop di Baroni, è andata in scena un’altra battaglia tra i due. E l’ennesima spaccatura del centrodestra.

Carlo Bagnasco coordinatore dei forzisti liguri?

Super User 10 Novembre 2019 1655 Visite

Dopo l’inaugurazione della sede di Forza Italia di Chiavari, i forzisti si sono spostati da corso Colombo al Caffè Defilla per un coffee break. Qui, i deputati Roberto Bagnasco e Roberto Cassinelli e il consigliere regionale Claudio Muzio hanno parlato con la capogruppo alla Camera Mariastella Gelmini del futuro del partito, a partire proprio da Genova e dalla Liguria che attualmente, dopo il passaggio di Sandro Biasotti e Lilli Lauro in Cambiamo!, non hanno un coordinatore.
Secondo indiscrezioni, Gelmini avrebbe detto che Silvio Berlusconi presto nominerà i nuovi coordinatori e che vorrebbe alla guida degli azzurri liguri un giovane amministratore del territorio che abbia queste caratteristiche: capace, votato, fedele, vincente e inclusivo. Un identikit che corrisponde al sindaco di Rapallo, Carlo Bagnasco.
Ritratto, quello fatto da Berlusconi, meno corrispondente a Giorgio Mulé, ad oggi dato come possibile sostituto del “re” delle auto, il senatore Sandro Biasotti.

L'Onorevole Massimo Corsaro al bar

L’onorevole Massimo Corsaro a Genova

Super User 09 Novembre 2019 1571 Visite

Intervista inedita ad un ex Deputato milanese per dieci anni nel parlamento romano, l’Onorevole Massimo Corsaro, classe 1963, dal 2008 al 2013 nelle file del Pdl e poi dal 2013 al 2018 sotto Fratelli d’Italia, lui che ha fondato proprio il partito di Giorgia Meloni, assieme ai colonnelli La Russa, Rampelli e Crosetto.
Cuore juventino, Corsaro è un ammiratore del capoluogo ligure ed in questi giorni era presente nel centro di Genova.

Onorevole, cosa ne pensa di questo modello Toti esportato poi in tutta Italia dopo la felice esperienza del 2015 in Liguria?
Senza dubbio si è trattata di una esperienza vincente, e fruttuosa, parlano i risultati, sono sotto gli occhi di tutti. Un centrodestra unito e vincente, ognuno con le proprie diversità e storia politica.
Un giudizio sul sindaco di Genova Marco Bucci?
Positivo, considerando che ha avuto a che fare con il disastro più grande della storia recente di questa città, il crollo del ponte Morandi. Un sindaco sulla carta apartitico, di grande spessore, che ha certificato con il suo ottimo lavoro il fallimento della sinistra a Genova e del suo mal governo nei 65 anni precedenti.
Le regionali in Liguria si avvicinano, un pronostico?
Credo che non sia così scontato una alleanza tra Pd e Movimento 5 stelle e, se ci fosse, una sommatoria matematica dei loro voti, si tratta di forze molto differenti. Anche perché, a mio modesto avviso, l’alleanza costruita tra i palazzi romani per il Conte II, non arriva alla prossima primavera. Non hanno nulla in comune e fanno a gara per rinviare le elezioni, poiché sanno che in caso di chiamata alle urne sarebbe un plebiscito per il centrodestra. Ipotizzo un netto vantaggio della coalizione che fa a riferimento a Giovanni Toti in Liguria.
Come ha visto Genova?
Una città più veloce dinamica, gode di maggior respiro. Fondamentai le grandi opere, ma rispetto al passato è nettamente migliorata ed è maggiormente vivibile. Invece il divario tra Milano e Roma è netto, con il capoluogo lombardo in linea con le grandi città del Centro e Nord Europa.
L’Ilva si può trasformare in una bomba sociale anche a Genova con la sua fabbrica a Cornigliano?
Temo che ci possano essere serie ripercussioni, d’altronde paghiamo dazio degli errori commessi dal Ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio, che prima di salire sul carrozzone del Movimento 5 Stelle vendeva noccioline allo stadio “San Paolo” di Napoli.

di Andrea Bazzurro


I forzisti liguri attendono sempre il loro coordinatore

Super User 08 Novembre 2019 1542 Visite

Dopo l’uscita da Forza Italia del senatore Sandro Biasotti, i forzisti liguri sono sempre in attesa del loro nuovo coordinatore regionale.
Da mesi si parla di Giorgio Mulé come successore di Biasotti, addirittura si era detto che la nomina sarebbe stata annunciata subito dopo le elezioni in Umbria. Ma a distanza di quasi due settimane dal voto umbro di questo avvicendamento non si sa nulla.
Rumors parlano di maldipancia all’interno degli azzurri che vorrebbero come guida una figura più radicata sul territorio e meno in contrasto con il governatore Giovanni Toti. Identikit che non corrisponde certamente all’ex direttore di Panorama.
Domani, la capogruppo dei forzisti alla Camera Mariastella Gelmini inaugurerà la nuova sede di Forza Italia a Chiavari. Sarà l’occasione per annunciare il nuovo coordinatore regionale? Se sì, chi?

Davide Rossi, consigliere comunale della Lega

Davide Rossi (Lega) su piazza Settembrini

Super User 06 Novembre 2019 1482 Visite

Tra via Cantore, la stazione di Sampierdarena e via Buranello, sorge uno slargo, piazza Settembrini, di recente ristrutturato, ma sempre in mano al degrado più assoluto. Interviene a tal proposito il consigliere comunale della Lega, Davide Rossi, che osserva, da buon sampierdarenese doc: <Oggi ho presentato un interrogazione a risposta immediata in consiglio comunale per avere le tempistiche e i relativi costi per la realizzazione della cancellata di Piazza Settembrini, un deterrente per il quale mi sono battuto dal lontano 2005 da militante, da consigliere municipale e oggi da consigliere comunale della Lega. Un intervento simbolo dell’ attenzione che Sampierdarena necessita da parte della Civica Amministrazione contro degrado, insicurezza e incuria ventennali del quartiere e della piazza teatro di spaccio e risse h 24 - continua lo stesso Rossi - Ritengo le cancellate con aperture e chiusure predefinite un valido deterrente alle cattive frequentazioni della piazza, ovviamente questo accorgimento che va a supplire un impossibile presidio giornaliero e notturno da parte delle Forze dell’ordine non basta, occorrono politiche di valorizzazione che coinvolgano residenti, le attività commerciali residue lavorando per portarne di nuove attraverso iniziative che vedano la Proloco associazione simbolo del quartiere come prima regista di questo processo>

L'Altra Italia presto anche in Liguria

Super User 04 Novembre 2019 1244 Visite

Nel libro di Bruno Vespa in uscita il prossimo 6 novembre, Silvio Berlusconi ha annunciato il lancio del nuovo partito da affiancare a Forza Italia e dal quale nascerà il suo erede politico.
"Penso alla creazione di due o tre nuclei di Altra Italia per ogni regione, prendendo anche il meglio delle liste civiche che si ispirano ai nostri valori. Una struttura giovane che si federi con Forza Italia senza ruoli di preminenza dell’una sull’altra. Da qui potrà nascere il mio successore".
Anche in Liguria c'è attesa per questa nuova formazione.

Borsino della politica

Super User 01 Novembre 2019 1628 Visite

Secondo Genova3000.

MARCO BUCCI
Ieri, ha compiuto 60 anni. Ha ricevuto tantissimi auguri bipartisan, sia dalla maggioranza che dall’opposizione. Per molti genovesi è il sindaco migliore di tutti i tempi. Durante un incontro pubblico, recentemente ha fatto il punto dei suoi primi due anni a Tursi. Ne è uscito un bilancio positivo, le principali promesse fatte in campagna elettorale sono state mantenute: sono aumentati popolazione e posti di lavoro. Come regalo desidera il nuovo ponte ad aprile. Lo stesso desiderio del governatore Toti.

GIOVANNI TOTI
Il governatore ancora una volta ha ribadito che alle regionali del prossimo anno sarà sostenuto dall’intero centrodestra, Forza Italia compresa. Chi gli sta lavorando contro, sperando di cavalcare un’eventuale opposizione di Silvio Berlusconi, dovrà quindi rivedere i suoi piani, altrimenti rischia di rimanere isolato. In Liguria, Toti non ha ostacoli. Soprattutto dopo il flop in Umbria dell’alleanza PD-M5S.

SANDRO BIASOTTI
In una recente intervista il senatore ha dichiarato di non aver ricevuto nessuna comunicazione ufficiale in merito alla sua rimozione da coordinatore regionale di Forza Italia, quindi si considera ancora in carica. Però ha aggiunto che dopo gli annunci apparsi sui giornali è costretto a lasciare Berlusconi, anche se gli vuole bene. Andrà nel gruppo Misto del Senato. Per il momento Cambiamo! può attendere.

GIORGIO MULE’
Già all’inizio di settembre avevamo scritto della sua possibile nomina a coordinatore di Forza Italia per la Liguria. Ormai sembra tutto pronto, si aspettavano solo le regionali dell’Umbria. Anche se all’interno del partito non mancano i maldipancia, perché l’ex direttore di Panorama è considerato da tutti un paracadutato nella nostra regione. Ed è poco disponibile a ragionare con Toti.

CARLO BAGNASCO
Con una toccante cerimonia al teatro delle Clarisse, il sindaco ha ricordato la mareggiata che lo scorso anno ha flagellato Rapallo. Sono intervenute tutte le persone che quella notte hanno prestato soccorso. Un plauso particolare è andato ai sommozzatori dei vigili fuoco che con un piccolo gommone, sfidando le altissime onde e il vento forte, cercando nel buio pesto di evitare gli yacht ormai in balia del mare e tutto ciò che galleggiava, hanno salvato i marinai bloccati su ciò che era rimasto della diga.

STEFANO ANZALONE
Il consigliere delegato allo Sport del Comune è uno degli artefici della designazione di Genova a Capitale europea dello sport 2024. La rassegna avrà un’importante ricaduta sulla città, sia economica che promozionale. Dopo questo successo, il consigliere meriterebbe la promozione a assessore, oppure un posto in Regione. Magari con un’altra delega, visto che in piazza De Ferrari c’è un assessore che punta alla riconferma, Ilaria Cavo.

ARMANDO EZIO CAPURRO
L’ex sindaco di Rapallo ha commentato le motivazioni della sentenza a suo carico sulle spese pazze in Regione. “Sono stato condannato a una pena di 2 anni e 11 mesi per spese non ritenute inerenti per 2.275,78 euro, a fronte di un'accusa del PM di 19.305,74: questo sta a dimostrare il primo grosso errore di addebitarmi 17.000 euro su 19.000 che il Tribunale ha ritenuto congrue. Il secondo grosso errore sta nell'incomprensibile fatto che dei 2.275 euro ben 1.030 sono spese effettuate dal mio collega Donzella, di cui ero il capogruppo e per le quali egli è stato assolto! Le altre spese per 1.245 euro, ripeto 1.245 euro, concernono: 652,28 per omaggi natalizi agli uscieri della Regione dipendenti di una cooperativa, 532 euro per una cena con amministratori del Golfo Paradiso e 61.50 euro per cena con l'ex sindaco di Avegno, allora vice sindaco”.

AUGUSTO SARTORI
Come primo dei non eletti, è entrato in Consiglio regionale al posto di Matteo Rosso. Ieri lo ha sostituito anche come presidente della Commissione Sanità. La sua elezione ha creato il primo strappo in Regione tra PD e Italia Viva. I primi hanno votato (con il M5S) Gianni Pastorino, diventato vicepresidente, mentre i seguaci di Renzi hanno proposto Valter Ferrando. Se questa è la compattezza tra PD, 5 Stelle e Italia Viva, Toti può stare tranquillo.

CLAUDIO SCAJOLA
Il sindaco di Imperia continua a lanciare messaggi sibillini. Dai suoi post non si capisce se alle regionali “aiuterà” Giovanni Toti o se, con L’Altra Italia, gli sbarrerà la strada, non solo sul ponente. Per alcuni è l’unico in grado di frenare il mandato bis a Giovanni Toti. Per altri l’ex ministro sarà costretto a fare pace con chi lo aveva contrastato, senza successo, alle comunali imperiesi dello scorso anno.

FRANCESCO MARESCA
L’assessore allo Sviluppo portuale di Genova ha creato il circolo Cambiamo! di Liguria si muove, l’associazione che fino a poco tempo fa condivideva con il consigliere comunale Stefano Costa, oggi in Fratelli d’Italia. “Facciamo le cose sul serio - da scritto su FB - e ci troverete su tutto il territorio con le nostre sedi a levante, in centro e a ponente. Siamo dovunque al servizio dei cittadini, è una promessa”. Come è stata una promessa (mantenuta) la sua promozione da consigliere delegato a assessore.

Regionali, ci saranno due liste del governatore Toti?

Super User 31 Ottobre 2019 1854 Visite

Alle regionali liguri si potrebbe verificare il modello dell’Umbria, dove Donatella Tesei è stata sostenuta da due liste civiche, oltre che dalla coalizione di centrodestra.
Per Toti infatti si prospetta una coalizione allargata, alla quale potrebbero partecipare, oltre a Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Liguria Popolare, anche Cambiamo! e la Lista per Toti.
Si spiegherebbe così la volontà di mantenere attiva in Regione la lista del governatore anche dopo la formazione del gruppo Cambiamo!.

Anche in Regione il gruppo Cambiamo!

Super User 30 Ottobre 2019 1220 Visite

La fumata bianca è il post del capogruppo ancora in carica di Forza Italia, Angelo Vaccarezza: "Si costituirà anche in Regione Liguria il Gruppo consiliare di ‘Cambiamo!’, il nuovo partito fondato da Giovanni Toti...ne stiamo programmando  l'organizzazione e l'iter amministrativo con precisione, anche nel rispetto di tutte le  posizioni lavorative coinvolte da questo processo. Terminati questi giorni di festività si svolgerà l'incontro fra i costituenti del nuovo gruppo per dare nuovo corso ad un progetto nel quale crediamo molto".
L'annuncio è stato accompagnato da una foto dei tre moschettieri arancioni: oltre allo stesso Vaccarezza anche gli assessori Marco Scajola e Ilaria Cavo.
Del gruppo quindi non farà parte Lilli Lauro, capogruppo della Lista Toti in Regione, che è uscita da Forza Italia ed è nel gruppo di Cambiamo! solo in Comune.

Matteo Salvini festeggia la vittoria con la neo governatrice dell'Umbria, Donatella Tesei

Con il trionfo in Umbria, vola il centrodestra

Super User 28 Ottobre 2019 1045 Visite

E sette! Come le vittorie di fila, in tutte le ultime sette consultazioni regionali, del centrodestra da quando Matteo Salvini ha preso lui in mano la situazione. Ma vincere in Umbria, roccaforte rossa da sempre in mano prima al Pci, poi al Pds, Ds e quindi Pd, assume connotati storici, in quanto la sommatoria di voti tra Pd, gruppuscoli di sinistra legati a Leu e Movimento 5 Stelle, non ha dato l’esito sperato. Anzi, il centrodestra ha ancora migliorato l’esito delle ultime Europee e vola con venti punti di vantaggio sul centrosinistra, incrementando il risultato dei sondaggi.
Ed ora il centrodestra, per la prima volta nella storia, da alcuni mesi, è in vantaggio nel conto delle regioni dopo il trionfo della Tesei (Lega) a Perugia su Bianconi, imprenditore civico sorretto da Pd e grillini. Ed ora, a fine gennaio, l’Emilia Romagna, simbolo della sinistra italiana, rischia di fare la stessa fine dell’Umbria e Basilicata. Bologna inizia a tremare. E la Lega di Salvini ha messo nel suo cannocchiale la stessa Emilia Romagna.
Ecco il quadro delle regioni in mano al centrodestra:
1) Valle d’Aosta: civica autonomista coi voti del “carroccio”;
2) Trentino Alto Adige: la Lega a braccetto con gli autonomisti della Svp (da sempre, però, di centrosinistra, ex alleati del Pd) a Bolzano, da sola in quella autonoma di Trento;
3) Friuli Venezia Giulia: governa la Lega di Fedriga, braccio destro di Salvini dalle parti di Udine e Trieste;
4) Lombardia: L’ultra cattolico leghista Fontana ha preso il posto del leghista moderato della prima ora Bobo Maroni, un tempo fedelissimo di Umberto Bossi;
5) Liguria: qui nasce il modello Toti, di un centro destra allargato dai moderati di “Noi con l’Italia” fino alla Lega, Fratelli d’Italia e gli azzurri di Forza Italia;
6) Veneto: un altro feudo leghista, con il pluriconfermato leghista Zaia (ex Ministro dell’Agricoltura);
7) Abruzzo: una regione tradizionalmente centrista, ora amministrata da Marco Marsilio di Fratelli d’Italia;
8) Basilicata: una roccaforte rossa, da sempre, fin dal 1946, la Stalingrado del Sud, ora guidata da Vito Bardi di Forza Italia, il primo a vincere in tutti i sensi in questa regione rossa come il pomodoro;
9) Molise: anche qui governano gli azzurri con Donato Toma, la seconda bandierina di Forza Italia, ormai terzo partito della coalizione dietro alla Lega (dominio totale) e a Fratelli d’Italia, in grande crescita;
10) Sicilia: qui governa la destra dell’ex missino Nello Musumeci, in quota Fratelli d’Italia, ex della Destra di Francesco Storace;
11) Sardegna: gli autonomisti, gemellati con la Lega, hanno spodestato il centrosinistra e ora la seconda isola italiana è in mano della Lega.

Italia Viva sbarca a palazzo Tursi

Super User 25 Ottobre 2019 1924 Visite

Ormai è ufficiale: al Consiglio comunale di martedì prossimo farà il suo esordio il gruppo capitanato da Mauro Avvenente e formato anche da Maria José Bruccoleri e Pietro Salemi.

Se il gruppo PD perde un solo consigliere, il discorso è diverso per la Lista civica dell'ex candidato sindaco Gianni Crivello, che viene dimezzata da 4 a 2 consiglieri.

Dopo il Comune sarà la volta della Regione, dove i renziani posso già contare su Valter Ferrando e Juri Michelucci.

Governo giallo-rosso si spacca a Tursi

Super User 22 Ottobre 2019 2011 Visite

A palazzo Tursi oggi il governo giallo-rosso ha scricchiolato per la prima volta su una mozione presentata dal capogruppo di Fratelli d’Italia Alberto Campanella.

La mozione ha portato all’attenzione del Consiglio comunale un grave fenomeno che avviene nel centro storico cittadino, dove ragazzine genovesi, anche minorenni, si vendono agli spacciatori, senegalesi e nigeriani, per la dose quotidiana di droga.

Campanella ha spiegato che il triste fenomeno crea una grave emergenza sanitaria e la possibilità di diffusione della HIV tra i minorenni.

Tutta la maggioranza del sindaco Bucci e il M5S hanno votato a favore, mentre PD e gruppo Crivello hanno votato contro.

Biasotti: “l’errore di Toti? Troppe interviste contro FI”

Super User 19 Ottobre 2019 1907 Visite

L'ormai ex coordinatore regionale di Forza Italia Sandro Biasotti, in un’intervista a Giuseppe Sciortino per Primocanale, ne ha per tutti, per Forza Italia che secondo lui è ormai "in estinzione", un "partito residuo", e per Berlusconi che aveva "inventato" Toti per fare le Europee, anche se "non lo conosceva nessuno", e ora vorrebbe attaccarlo.
Ma non finisce qui. Togliendosi tutti i sassolini dalle scarpe, il senatore lancia l'allarme sulle prossime regionali: se continua così, con attacchi bidirezionali contro e da Forza Italia, Toti rischia di perderle.
Ecco perché Biasotti ripete come un mantra che l'errore di Toti è continuare a rilasciare troppe interviste contro Forza Italia e anzi consiglia al governatore ligure di lasciar perdere progetti nazionali per dedicarsi anima e corpo alla Liguria.

Il futuro del senatore Sandro Biasotti

Super User 17 Ottobre 2019 3084 Visite

Lo aveva già detto all'indomani della nascita di “Cambiamo!”: "Resto in Forza Italia". Così è stato finora e senz'altro continuerà ad essere così anche se a prendere il suo posto di coordinatore regionale sarà Giorgio Mulé.

Il destino dell'imprenditore prestato alla politica da vent'anni pare segnato e a nulla è valso il tentativo estremo di organizzare un pullman di azzurri liguri per la manifestazione del 19 ottobre, cui parteciperà anche Silvio Berlusconi.

Pare che decisiva nella scelta del turnover sia stata non tanto la sua presa di posizione sul nuovo movimento del governatore Toti (che non c'è stata) ma semmai la fuga in avanti della sua delfina Lilli Lauro, che ha voluto bruciare sul tempo tutti i concorrenti della Regione (Cavo in testa), dando vita al primo gruppo dei totiani in Comune a Genova.

Mulé presto coordinatore di FI in Liguria

Super User 17 Ottobre 2019 1916 Visite

Per l’onorevole Giorgio Mulé si avvicina l’incarico di coordinatore ligure di Forza Italia, attualmente ricoperto dal senatore Sandro Biasotti.
Eletto nel collegio di Imperia, portavoce dei parlamentari azzurri, Mulé avrà il compito di ricompattare il centrodestra in vista delle regionali del prossimo anno.

La Camera dei Deputati a Roma

Da 24 a 15 i parlamentari liguri con la riforma

Super User 11 Ottobre 2019 1361 Visite

Con la nuova legge elettorale che prevede un drastico taglio di Deputati e Senatori per la gioia del popolo italiano (ma non del critico d’arte Vittorio Sgarbi), siamo passati da avere il numero più alto di parlamentari dell’Unione Europea (la Gran Bretagna ne aveva 500 più di noi) a quello più basso come percentuale. Insomma, non ci sono mai le mezze misure in questa nostra amata nazione.
Alla Camera dei Deputati si passa da 630 Deputati a soli 400, al Senato della Repubblica da 315 a 200. Insomma, si tratta di un taglio davvero imponente, che da un lato fa risparmiare le casse dell’erario italiano, dall’altro, invece, taglia tantissimi politici.
Per la nostra Liguria, i Deputati alla prossima tornata elettorale scendono da 15 a 10, mentre i Senatori si riducono da 8 a 5.

Genova3000 TV

Genova3000 TV

Notizie

Levante

Cultura

Spettacoli

Sport

Gossip

Genova Sport 2024