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Politica

Elezioni in Liguria, Costa: la battaglia sarà ardua”

Super User 10 Febbraio 2020 2997 Visite

Forza Italia, uscita in Liguria “acciaccata” dalla diaspora con Giovanni Toti e dall’abbandono dei suoi dirigenti, partendo dal coordinatore Sandro Biasotti che ha pure tolto l’uso della sede agli azzurri, sta comunque sopravvivendo a Genova grazie agli irriducibili, ai Seniores e al lodevole impegno di Carlo Bagnasco.
Come Seniores desideriamo proporre i temi del nostro progetto liberale (meno burocrazia, più lavoro specie per i giovani, sicurezza, migliori servizi non solo sanitari e sociali, manutenzione e arredo della città) invece i mass media si interrogano solo su cosa farà Claudio Scajola, che peraltro tutti noi desideriamo si impegni a pieno titolo nella prossima campagna elettorale.
L’ultima volta il centrodestra in Liguria ha vinto di misura, favorito da un M5S forte e dal fatto che la sinistra si era presentata alle elezioni divisa in tre liste.   Nonostante i moderati del centrodestra siano i più forti nel caso la sinistra si presenti divisa, non è detto che questo accada. Inoltre i voti che perderà il M5S si teme andranno in maggior parte ad incrementare quelli dei nostri avversari. Pertanto la battaglia sarà ardua.
Infine Forza Italia deve ottenere un buon risultato all’interno di una coalizione che comprende partiti molto competitivi. Pertanto è indispensabile una squadra forte, che deve correre con il coinvolgimento diretto e determinato di Claudio Scajola.

Giuseppe Costa
Responsabile Regione Liguria
Forza Italia Seniores

Candidature in Liguria, Toti è di Toti e di tutti

Super User 09 Febbraio 2020 1776 Visite

Negli ultimi giorni, giornali e tv (anche nazionali) hanno riportato il dubbio sollevato da Lega e Forza Italia su chi si dovrà prendere in carico la candidatura di Giovanni Toti. Il tema era già stato affrontato da Genova3000 un mese fa (leggi).
Sappiamo che il governatore ligure non appartiene a nessun partito: per il momento, ha solo la tessera del suo movimento che ha peraltro un futuro incerto, di sicuro il simbolo di Cambiamo! non sarà presente alle regionali.
Secondo il manuale Cencelli, al tavolo delle spartizioni delle regioni uno dei leader si dovrebbe prendere in carico la sua ricandidatura, rinunciando ad un’altra regione.
I ben informati sono certi che la Liguria sarà trattata a parte, al di fuori della macelleria politica, e che il centrodestra - che a livello locale ha già fatto quadrato intorno a lui - alla fine troverà un accordo sul candidato Toti.
Anche se, in caso di vittoria, il governatore sarà costretto a cedere qualche assessore in più ai buoni (?) alleati.
Perché Toti è di Toti, ma anche un po' di tutti.

Bagarre Berlusconi-Salvini sul candidato Toti

Super User 06 Febbraio 2020 2623 Visite

Il problema di cui aveva già parlato Genova3000 (leggi) un mese fa, è tornato oggi di attualità.
Secondo il sito Dagospia infatti ci sarebbe bagarre tra la Lega e Forza Italia per chi si deve prendere in carico la candidatura del governatore ligure.
“Il nome di Toti in Liguria per quanto ci riguarda non si tocca. Se poi qualcuno ha altre idee lo dica apertamente. Certo non sarà in quota Salvini”, dicono dalla Lega.
"Toti non può più essere in quota Forza Italia per cui bisognerà trovare qualcun altro che se ne faccia carico", precisano da Forza Italia.
Insomma, una bagarre ad alta “quota”.

Berlusconi a cena con i genovesi

Super User 06 Febbraio 2020 2157 Visite

Carlo Bagnasco, sindaco di Rapallo e coordinatore ligure di Forza Italia, ieri è stato a Roma dal presidente Silvio Berlusconi.
Durante l’incontro, al quale hanno partecipato anche il vicepresidente Antonio Tajani e il coordinatore veneto Michele Zuin, Berlusconi ha illustrato la linea politica per le prossime elezioni regionali e i progetti nazionali.
A fine serata, Bagnasco avrebbe strappato al Cavaliere la promessa di partecipare a una cena con i genovesi. 

Chi sfiderà Giovanni Toti?

Super User 03 Febbraio 2020 1723 Visite

“Il mio avversario in Liguria si sta decidendo in queste ore a Roma, nei palazzi, a tavolino, frutto di accordi di potere nazionali e di un'unione contro natura Pd+M5S, a cui ora si sono anche aggiunte le sardine, battezzate dai Benetton. Mentre gli altri ascoltano i dirigenti di partito (tra cui il mai rimpianto Toninelli), noi ascoltiamo la gente: è questa la nostra forza ed è per questo che non temiamo nessun candidato”. E’ il post pubblicato sui social dal governatore Giovanni Toti, che per l’occasione ha immaginato un nuovo gioco da tavolo, “Indovina chi?”.

FI, Bagnasco: “non siamo i cannibali della politica”

Super User 29 Gennaio 2020 1679 Visite

“Forza Italia è impegnata per rafforzare la sua presenza in Liguria, ma non è interessata a mettere in campo un cannibalismo tra i partiti che alle prossime elezioni regionali sosterranno il presidente Giovanni Toti. Lavoriamo per l'unità tra le forze politiche del centrodestra, nella convinzione che la coesione dimostrata in questi cinque anni di buon governo regionale sia un valore da preservare. Questa coesione è la stella polare della nostra azione, nel rispetto delle sensibilità politiche di tutti e di ciascuno.
Una libera singola scelta di adesione al nostro movimento politico, che accogliamo con piacere, non è un atto di ostilità del nostro partito nei confronti degli alleati, ma una decisione personale che come tale va considerata e rispettata, da parte di tutti”. E’ quanto si legge in un comunicato del coordinatore regionale degli azzurri, Carlo Bagnasco.

Liguria, ora la Lega chiede aiuto agli alleati

Super User 29 Gennaio 2020 1787 Visite

Non si spengono gli echi delle dichiarazioni rilasciate ieri da Edoardo Rixi. La capogruppo della Lega in Comune, Lorella Fontana, ha rilanciato un messaggio forte e chiaro su Facebook rivolto agli altri partiti del centrodestra: "Sono assolutamente in linea con il mio segretario nazionale, Edoardo Rixi. Ora più che mai si rende necessario un impegno forte e radicato sul nostro territorio proprio in vista delle prossime regionali. La coalizione di centrodestra deve crescere e non deve esserci nessuno che non dia il massimo per raggiungere l'obiettivo: la riconferma alla guida della Regione. Non esiste un locomotore. Esiste la forza coesa di tutti".
Dopo il flop della leghista Borgonzoni in Emilia Romagna la Lega ha capito che per conquistare il voto moderato e il governo delle Regioni da sola non basta e non ce la può fare.

Il messaggio di Rixi a Toti

Super User 28 Gennaio 2020 1582 Visite

Ha stupito, ma nemmeno più di tanto, l'invito rivolto da Edoardo Rixi a Giovanni Toti a concentrarsi sulla Liguria in vista delle prossime elezioni regionali.
Il leader della Lega in Liguria ha lanciato un messaggio in codice dalle colonne della carta stampata: in Emilia "Bonaccini ha vinto per la sua civica, non certo per il risultato del PD" e in Liguria "la lista del presidente non può sovrapporsi ad altre liste, altrimenti ci dividiamo sempre gli stessi voti". Di qui il monito ad "occuparsi prevalentemente della Liguria e di pensare a una lista di sostegno del governatore più che a un progetto di carattere nazionale".
Gli ha risposto a stretto giro il governatore ligure che ha anticipato la presenza al fianco dei partiti tradizionali di "una lista del presidente, che i sondaggi oggi già stimano sopra l'11 per cento".
Questa lista, si chiama Cambiamo!?

FI, Muzio nel listino e un sindaco del Ponente in giunta

Super User 27 Gennaio 2020 2338 Visite

Gli azzurri avrebbero trovato la quadra per arrivare alle regionali d’amore e d’accordo.
Secondo indiscrezioni, a Claudio Muzio, fedelissimo consigliere regionale uscente, andrebbe l’unico posto riservato a Forza Italia nel listino. Muzio verrebbe inserito anche in lista e, in caso di elezione, lascerebbe il posto al primo dei non eletti, che dovrebbe essere un genovese; almeno, in questa direzione starebbero lavorando le menti matematiche del partito.
Per accontentare il Ponente, ci sarebbe pronto un posto in giunta per un sindaco scajoliano. I più probabili alla nomina di assessore sono Ilaria Caprioglio, che a Savona ha ancora un anno di mandato ma potrebbe essere sostituita dal vicesindaco, e Mauro Demichelis, già al suo secondo turno ad Andora.
Con queste mosse, l’astuto neo coordinatore Carlo Bagnasco riuscirebbe ad accontentare gli azzurri dal Tigullio a Ventimiglia e fare il pieno di voti. Avendo a disposizione solo tre posti, uno in giunta e due in consiglio.

Nasce il gruppo di Forza Italia nel Municipio Centro Ovest

Super User 26 Gennaio 2020 2071 Visite

Con il passaggio della consigliera Giuseppina Bosco dal Gruppo misto a Forza Italia, nel Municipio Centro Ovest si riforma il gruppo del partito di Berlusconi, che si era svuotato a seguito del trasferimento dei forzisti in Cambiamo!.
Dopo l'allargamento del gruppo di Forza Italia nel Municipio Medio Levante, che è passato da uno a tre consiglieri con Donatella Pallotta e Luca Rinaldi, un altro colpo portato a segno dal nuovo Commissario Cittadino azzurro Mario Mascia.

M5S, Salvatore candidata alla presidenza della Liguria

Super User 23 Gennaio 2020 1796 Visite

Alice Salvatore ha vinto (con il 58%) il ballottaggio contro Silvia Malivindi sulla piattaforma Rousseau. La portavoce regionale sarà la candidata alla presidenza della Liguria per il Movimento 5 Stelle.

Una super sede per Forza Italia a Genova

Super User 22 Gennaio 2020 2305 Visite

La nuova Forza Italia - Liguria, quella del neo coordinatore Carlo Bagnasco, riparte da Genova con una grande sede.
Secondo indiscrezioni, gli azzurri a breve avranno un’accogliente casa, anche se non si sa ancora se verrà utilizzata solo come point elettorale fino alle regionali o se rimarrà nel tempo.
Si parla di un immobile di ben 280 mq suddiviso su due piani, 150 mq a piano strada e 130 al primo piano, nella zona della Foce, a poca distanza dalla vecchia (e piccola) sede di via Pisacane messa a disposizione dal senatore Sandro Biasotti fino a pochi mesi fa.
Le novità riguardano anche il Ponente ligure: si dice siano molti i leghisti della zona desiderosi di entrare in Forza Italia.
La gestione Bagnasco sta facendo crescere militanti e metri quadri!

Borsino di Cambiamo!

Super User 20 Gennaio 2020 2247 Visite

Borsino di Cambiamo!, secondo Genova3000.

GIOVANNI TOTI
Lasciando Forza Italia e dando vita a “Cambiamo!”, il governatore ha dato il via ad una trasmigrazione politica di massa: quasi tutti i forzisti lo hanno seguito nel suo nuovo movimento. Adesso ha forse il problema di gestire il sovraffolamento. Un grande trascinatore. 

ILARIA CAVO
Nel 2015 non ha avuto bisogno dei voti dei liguri: è entrata in Regione grazie al listino del presidente. A maggio invece se la dovrà giocare con l’agguerrita concorrenza interna a Cambiamo! Comunque vada, il posto da assessore lo dovrebbe mantenere, perché ha fatto bene. Brava e prescelta. 

MARCO SCAJOLA
Tra quelli che hanno lasciato Forza Italia per aderire a Cambiamo! è colui che rischia di più la riconferma. Per restare in Consiglio regionale, l’assessore deve vincere la resistenza sul suo territorio, Imperia. E Toti non potrà riconfermare tutti gli assessori. Altrimenti, che cambiamento sarebbe? 

GIACOMO RAUL GIAMPEDRONE
Nell’estremo Levante non ha concorrenza interna, potrebbe dominare. Con Cavo, Scajola e Vaccarezza, l’ex sindaco di Ameglia è uno dei magnifici quattro di Toti. Nel 2015, una volta nominato assessore, si dimise da consigliere regionale per fare spazio a Lilli Lauro. Quest’anno lo scranno in via Fieschi potrebbe invece essere l’obiettivo massimo.

ANGELO VACCAREZZA
Ha cambiato convintamente (come direbbe Cetto La Qualunque) partito: a dicembre aveva annunciato che a Capodanno avrebbe stappato due bottiglie di spumante, una per brindare al nuovo anno ed una per essersi lasciato alle spalle Forza Italia. Dal 1° gennaio è capogruppo in Regione del partito di Toti. Per l’ex sindaco di Loano il Ponente non è più terra di facile conquista. Tra la Savona della sindaca Caprioglio e l’Alassio del sindaco (sospeso) Melgrati potrebbero nascere delle insidie.

LILLI LAURO
Nel giorno del suo compleanno qualcuno le ha fatto gli auguri sul maxischermo posizionato sulla palazzina davanti alla Stazione Marittima. Ancora non si conosce il mittente dell’affettuoso messaggio. “Sono rimasta incredula quando l’ho visto, pensavo fosse uno scherzo”, ha detto la festeggiata. Già per le comunali scorse la dinamica biconsigliera aveva tappezzato Genova con grande anticipo. Se questo è l’inizio, chissà cosa combinerà per le regionali.

STEFANO ANZALONE
Prepara sornione le sue carte da giocarsi alle regionali. Sa di poter contare sui suoi tanti voti personali, circa 900 alle comunali, in gran parte provenienti dal mondo sportivo. Per un personaggio di così grande esperienza politica, la sola delega comunale allo Sport è poca cosa. A Tursi c’è stato abbastanza. Ora merita di andare in via Fieschi.

MIMMO CIANCI
Il noto amministratore di condomini di Rapallo non ha ancora sciolto la riserva, e pertanto non si sa se alle regionali correrà con Forza Italia o con Cambiamo! I dubbi non sono tanto i suoi, visto che ha chiesto a Toti di prenderlo con sé, ma di chi dovrebbe averlo come compagno di lista. I posti da consigliere regionale per Cambiamo! a Genova potrebbero essere due (entrambi da eleggere, nessuno andrà nel listino). I pretendenti molti di più.

MARIO BARONI
Dopo l’esilarante battibecco sui social con il collega Alberto Campanella,  sul consigliere comunale è caduto il silenzio. Il suo passaggio in Cambiamo! aveva sorpreso un po’ tutti, soprattutto i forzisti, suoi ex compagni di partito. Non ha velleità regionali, è contento delle sue deleghe in comune. A Tursi ha trovato la collocazione giusta.

Merella riparte con gli incontri civici del venerdì

Super User 19 Gennaio 2020 1892 Visite

Alleanza Civica Liguria costituita da Ge9Si, LiguriaViva e AvantInsieme, avvia seminari di approfondimento su tematiche di interesse regionale in previsione della predisposizione del programma per il rinnovo del Consiglio regionale.
Come è noto la Liguria andrà al voto nel prossimo mese di maggio e i partiti e i movimenti si stanno attrezzando sia per la individuazione del candidato alla presidenza della Regione che per le inevitabili alleanze e per la condivisione di un programma di legislatura.
“Abbiamo da tempo avviato - dice Arcangelo Merella di Ge9Si - gruppi di lavoro sui temi di maggior interesse per la nostra comunità; ora andiamo all’approfondimento cercando di trasformare le considerazioni su quanto è stato (o non è stato) fatto in impegno programmatico. Lo facciamo con la consueta serietà, senza promettere l’impossibile ma cercando di traguardare obbiettivi di reale cambiamento, in meglio, delle condizioni generali di ognuno di noi. Per questo - prosegue Merella - abbiamo selezionato alcuni temi e su di essi stiamo lavorando per analisi e proposte. Iniziamo dal tema lavoro, impresa, occupazione i cui numeri destano preoccupazione; gli indicatori sono quasi tutti in discesa. Occorre risalire, come? In quanto tempo? Cosa è urgente fare? Di questi temi ne discutono esperti Venerdì 24 gennaio nella consueta sede della Società di letture scientifiche di palazzo Ducale”.

Grisolia presenta la squadra della Lega Giovani Liguria

Super User 15 Gennaio 2020 1833 Visite

Nell’assemblea della Lega Giovani Liguria, che si è tenuta la scorsa settimana, il neocommissario regionale, l’altarese Giuseppe Grisolia, ha reso nota la squadra che lo affiancherà nei prossimi mesi anche in vista delle vicine sfide elettorali. In particolare si tratta di Marco Ghisolfo, già consigliere del Municipio Centro Est a Genova, che ricoprirà l’incarico di segretario organizzativo, e di Andrea Coppola, già coordinatore provinciale della Lega Giovani di Imperia, che ricoprirà il ruolo di responsabile comunicazione.
“Ho deciso di farmi affiancare, oltre che dai coordinatori provinciali, da una squadra snella ed essenziale in quanto l’attenzione della Lega Giovani Liguria dei prossimi mesi sarà rivolta esclusivamente alle imminenti elezioni regionali” – così si esprime Grisolia – “I ragazzi individuati, ciascuno nel proprio campo, hanno dimostrato di possedere i requisiti giusti di competenza. Ghisolfo in questi anni ha gestito l’organizzazione del movimento giovanile genovese in modo eccellente, mentre Coppola ha più volte posto in evidenza la sua abilità relativamente alla stampa”.
Inoltre Grisolia, dopo aver ascoltato i giovani militanti, ieri sera ha nominato il savonese Andrea Frigerio come nuovo commissario della Lega Giovani della Provincia di Savona “Frigerio in questi mesi ha dimostrato un grandissimo impegno nelle attività organizzate sul territorio e ha messo in evidenza il suo spirito di iniziativa che sarà utilissimo per consolidare e rafforzare il gruppo dei giovani leghisti”, conclude Grisolia.

M5S: “maggioranza non vuole cambiare la legge elettorale”

Super User 14 Gennaio 2020 1543 Visite

"La qualità dei politici si vede dai fatti. Possono fare e dire tutto quello che vogliono, ma i fatti li inchiodano alle loro responsabilità. Il centrodestra, la Giunta di maggioranza, non vuole cambiare nulla. Vogliono eletti decisi dai loro partiti e non vogliono che a decidere siano i cittadini", commenta la capogruppo Alice Salvatore al termine della I Commissione convocata per discutere la riforma della legge elettorale regionale.

"Abbiamo assistito a fine anno alle dimissioni del presidente Vaccarezza. Dimissioni che poi sono rientrate senza però che apparentemente sia cambiato nulla. Sono giochi di vecchia politica di Palazzo. Prove di forza interne che non hanno rispetto del tempo perso a danno dei cittadini liguri".

"L'abolizione del listino (che, se mantenuto, calerebbe dall'alto ben sei consiglieri regionali senza passare per il voto degli elettori!) e l'introduzione delle quote e preferenze di genere (che permetterebbe finalmente un riequilibro della rappresentanza di genere: è sotto gli occhi di tutti che in questa legislatura appena il 10% dei consiglieri è donna!): questi erano e restano gli obiettivi che il MoVimento 5 Stelle si prefiggeva e si prefigge di ottenere".

"La maggioranza invece che fa? Le bizze, prende tempo e umilia il presidente di Commissione delegittimandolo per le loro beghe di partito. Forza Italia e Lega contro Cambiamo inesistente."

"Il MoVimento 5 Stelle però resta coerente con quanto auspicano i cittadini, trasversalmente, e con i propri impegni presi: andremo fino in fondo e porteremo il testo in Consiglio", conclude Salvatore.

Il centrodestra compatto punta su Toti

Super User 11 Gennaio 2020 2436 Visite

Nella riunione di maggioranza che si è svolta ieri sera a poche ore di distanza dalla presentazione della nuova Forza Italia in Liguria, durante la quale è nato qualche dubbio sul sostegno degli azzurri al governatore Toti, perché “l’ultima decisione spetta a Silvio Berlusconi”, i segretari politici e i capigruppo in consiglio regionale di Lega Nord, Forza Italia, Fratelli d'Italia, Giovanni Toti Liguria, Liguria Popolare e Cambiamo! hanno ribadito in modo compatto l'appoggio a Giovanni Toti, condividendo la volontà di proseguire uniti intorno a questa esperienza anche nella prossima legislatura.
Con la velocità della politica moderna, si spengono le polemiche nate poche ore prima. Anche se adesso resta da decidere quale partito della coalizione si dovrà prendere in carico la candidatura di Toti, giocandosi così una delle proprie carte sul tavolo della spartizione delle regioni.

Borsino della politica che sorprende

Super User 06 Gennaio 2020 4192 Visite

Secondo Genova3000.

CARLO BAGNASCO
Rieletto sindaco di Rapallo con il 78%, nominato da Berlusconi coordinatore ligure di Forza Italia, Bagnasco jr è il personaggio politico più sorprendente del 2019. Ha meravigliato anche una rapallina che ha chiesto il suo intervento il giorno di Santo Stefano per mettere in sicurezza una ringhiera. E dopo l’immediato intervento del primo cittadino, la donna ha scritto su una chat: “sono davvero contenta di aver conosciuto una persona così disponibile, gentile e umile”. Un amore di sindaco.

FLAVIO DI MURO
L’ex assistente regionale (una volta si chiamavano portaborse) di Edoardo Rixi ha stupito l’Italia intera, non tanto per quello che ha detto ma per dove l’ha detto: alla Camera dei Deputati. Durante un’assemblea trasmessa in diretta TV, mostrando un anello a titolo d’impegno, l’onorevole ha chiesto alla sua fidanzata seduta nelle tribune: “mi vuoi sposare?”. Una cosa così alla Camera non si era mai vista. E neppure nelle migliori soap opera. Innamorato.

MARCO BUCCI
Ha sorpreso vedere il sindaco vestito da doge durante la cerimonia del confuego. Ma ha stupito molto di più per come ha fatto saltare in aria ciò che restava del viadotto Morandi. L’esplosione meravigliosa è stata ripresa da tutte le televisioni del mondo, adesso tutti sanno che siamo bravi ad abbattere i ponti. Ma anche a tirarli su. Malgrado il piccolo ritardo accumulato, per l’Italia sarà una ricostruzione record. Per Genova, la fine di un incubo.

GIOVANNI TOTI
Il suo 2019 è stato caratterizzato dal tira e molla con Forza Italia: prima, me ne vado; dopo, resto; alla fine, me ne vado. Il nuovo movimento, Cambiamo!, lanciato timidamente dal teatro Brancaccio, ha fatto il pieno di adesioni (quasi tutti ex forzisti) in Liguria, mentre stenta a livello nazionale, anche per i freni messi dai partiti alleati che lo vogliono limitare a partito regionale. Per i suoi sostenitori ha governato bene, mentre per l’opposizione poteva fare meglio. Ha la riconosciuta qualità di fare squadra: riesce a fare andare tutti d’accordo. Anche tra primedonne.

LILLI LAURO
Nel 2015 aveva stupito per aver mantenuto il doppio ruolo di consigliera, di Forza Italia in Comune e della Lista Toti in Regione. Alle comunali genovesi del 2017 aveva sorpreso per le 2.500 preferenze (prese però anche grazie ai tandem con numerosi uomini). Nel 2019 ha colpito invece la sua uscita da Forza Italia per approdare in “Cambiamo!”. Una scelta coraggiosa: se fosse rimasta nel partito di Berlusconi la rielezione alle prossime regionali sarebbe stata per lei scontata. Invece, se la deve giocare. Battagliera. 

ALBERTO CAMPANELLA
Il capogruppo a Tursi di Fratelli d’Italia ha sorpreso tutti quando, in una notte gelida, ha fatto irruzione nel canile di Monte Contessa per verificare di persona lo stato dei cani. Tutta la vicenda è stata seguita in diretta Facebook da centinaia di persone, che si sono complimentate con lui per il coraggio e per l’amore per gli animali. Dopo aver scavalcato il cancello, Campanella ha detto: “sono un cane anch’io”. Per gli animalisti, un mito.

LUCA PIRONDINI
Il consigliere comunale (capogruppo M5S) e musicista (viola) ha documentato con una diretta Facebook una situazione piuttosto imbarazzante. Nominato dal ministro Alberto Bonisoli (è stata una delle sue ultime nomine) nel consiglio d’indirizzo del teatro Carlo Felice (al posto di Beppe Pericu), Pirondini si è recato alla riunione del suo primo consiglio. Bucci però lo ha fatto mettere alla porta da due cantuné. Ma è stata solo una formalità: il consiglio doveva ratificare l’ingresso del nuovo consigliere. Qualcuno aveva pensato ad una candid camera.

GIANCARLO VINACCI
L’ex assessore allo Sviluppo economico di Genova è stato messo alla porta nel rimpasto di giunta (non compreso da tutti) dello scorso settembre. Il sindaco Bucci gli ha però chiesto di collaborare ancora con il Comune. Vinacci, che ha deciso di impegnarsi per la sua città, ha accettato ad una sola condizione: “lo faccio gratis”. La sola parola gratis non è sufficiente per stupire tutti i genovesi?

In Regione si ripassa il manuale Cencelli

Super User 05 Gennaio 2020 1932 Visite

In vista delle prossime elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale, i partiti stanno già pensando alla spartizione dei posti migliori, sia in Regione (assessori e ruoli chiave) sia nelle società partecipate (presidenze e consigli di amministrazione).
Per evitare inutili liti, prende forza l’idea di procedere (coma al solito) secondo il manuale Cencelli, che prevede la divisione delle cariche in proporzione al peso dei partiti.
I più agitati sono quelli del centrodestra, che, a differenza di cinque anni fa, vedono molto probabile la vittoria.
Nella tornata elettorale del 2015 la coppia Toti-Biasotti aveva avuto molta autonomia, sia nella nomina degli assessori (3 su 7) sia nella gestione dei consiglieri (ricordiamo le dimissioni di Cavo e Giampedrone per lasciare spazio a Lauro e Senarega).
C'è da dire che allora i partiti avevano un peso diverso: Lega Nord 20%, Forza Italia 12%, Fratelli d’Italia 3% e Area Popolare 1,7%.
Oggi i rapporti di forza sono cambiati. E chi è cresciuto, o è determinante per l'elezione del governatore, pretende la sua parte in base agli attuali sondaggi.
Il tempo delle pacche sulle spalle sembra finito.

Borsino di palazzo Tursi 2019

Super User 29 Dicembre 2019 2884 Visite

Secondo Genova3000.

MARCO BUCCI
In un recente incontro ha detto di essere soddisfatto dei suoi primi due anni da sindaco, perché ha gestito bene il post Morandi e perché a Genova sono aumentati abitanti e posti di lavoro, punti cardine del suo programma elettorale. O scindico ch'o cria però non è contento di due cose: di non aver migliorato i trasporti pubblici (vorrebbe abolire il biglietto che andrebbe nelle tasse) e di non essere riuscito a trasmettere ai cittadini quel senso civico indispensabile per migliorare la città e per non rendere vano il lavoro di Amiu. Aggiungiamo: ad alcuni genovesi non sono piaciuti neppure il rimpasto politico-caratteriale di giunta e la tentata vendita delle farmacie comunali.

STEFANO BALLEARI
Il vicesindaco è uscito dal rimpasto di giunta un po’ ridimensionato: gli è stato tolto l’importante assessorato alla Mobilità, passato a Matteo Campora, al quale il sindaco ha affiancato il super esperto Enrico Musso. A Balleari però gli sono state affidate Anagrafe, Cimiteri e Patrimonio, un tris di deleghe delle quali è rimasto soddisfatto. Così si è messo subito al lavoro: vuole trasformare in pensatoi i cimiteri cittadini, allestendoli con panchine e spazi accoglienti. Per riflettere meglio sulla vita e la morte.

FRANCESCO MARESCA
Il fondatore di “Liguria si muove” è sicuramente il più premiato tra i componenti iniziali del Consiglio comunale. La sua promozione da consigliere delegato ad assessore allo Sviluppo portuale ha però creato qualche dubbio, visto che ad occuparsi di porto c'erano già l’Autorità portuale ed un assessorato in Regione. Ma il sindaco ha spiegato che sono cose diverse. E poi non sono tutte rose e fiori: a Maresca, l’assessorato gli ha raddoppiato lavoro e responsabilità. Anche se gli ha triplicato lo stipendio.

GIORGIO VIALE
Il giovane leghista è entrato in giunta nel rimpasto di settembre. Il sindaco gli ha consegnato le deleghe al Personale (circa 5.000 dipendenti) e alle Pari opportunità, che erano di Arianna Viscogliosi. Recentemente una donna albanese, ma cittadina italiana, ha raccontato a “la Repubblica” di aver “chiesto aiuto al Comune per ottenere la residenza anagrafica o la casa popolare” ma l’assessore Viale le avrebbe consigliato “di fare prima la tessera alla Lega”.
La signora, non avendo ovviamente ricevuto nessun aiuto, ha restituito la tessera. Una in meno sul Carroccio!

LAURA GAGGERO
E’ la vera sorpresa del 2019. Nominata assessore, le sono state affidate le deleghe al Turismo (e rapporti con Enti e Società operanti nel settore) e al Marketing Territoriale, in area Direzione Italia, quota ricoperta prima da Arianna Viscogliosi. Dopo la nomina, il leone di Rapallo Ezio Armando Capurro, che crede molto in lei, le ha organizzato una bella festa nel suo lussuoso albergo di Santa Margherita. Laura dovrà lavorare sodo: non sarà facile soddisfare due uomini esigenti come Bucci e Capurro.

PIETRO PICIOCCHI
E’ uno dei due superassessori di Bucci, l’altro è Campora. Ha tante deleghe, la più impegnativa è quella al Bilancio. Più di una volta ci ha messo la faccia, partecipando alle affollate, quanto drammatiche, assemblee degli sfollati del Morandi e dei commercianti della zona Rossa. A tutti ha saputo dare risposte, poi mantenute. Recentemente si parla molto anche della sorella, alla quale il superassessore è legatissimo. Perché Gigliola appare spesso sui social con il trio Vinacci, Serafini e Viscogliosi.

MATTEO CAMPORA
Come Piciocchi, a Tursi è considerato un superassessore. Aveva già tante deleghe spinose, come quella all’Ambiente, adesso il sindaco gli ha appioppato anche la Mobilità, che era di Balleari. Controlla le principali partecipate dal Comune: Amt, Amiu, Iren, Farmacie comunali e Bagni Marina. Per sua fortuna ha deleghe più leggere, come Benessere degli animali. Al quale tutti mirano. Pure i politici.

BARBARA GROSSO
L’assessora alle Politiche culturali ha la fortuna di lavorare con persone come Luca Bizzarri, presidente di Palazzo Ducale, e Maurizio Gregorini, che recentemente ha spiegato su Facebook dov’è nata (in America) la figura del Cultural Manager, ruolo che ricopre in Comune. Diventata assessora lo scorso anno, subentrando a Elisa Serafini, la sempre allegra Barbara si è fatta apprezzare per molti risultati raggiunti. Soprattutto per il rilancio del museo d’arte contemporanea di Villa Croce. Che era stato chiuso.

PAOLA BORDILLI
L’assessora al Commercio ha anche la delega ai Grandi eventi cittadini. Per lei è un momento di grande impegno, visto che sta organizzando il tricapodanno: ben tre serate di festa nel centro di Genova. Una novità assoluta, per quella che è considerata la città con più anziani d’Italia. Un passo obbligato per svoltare, visto che fino a qualche anno fa i commercianti spegnevano le luci prima delle 20:00. Per la dinamica assessora il chiodo fisso è però la promozione delle botteghe storiche e di antica tradizione. Per non far morire le tradizioni genovesi.

FRANCESCA FASSIO
Dopo l’annuncio dell’ex coordinatore di Forza Italia Sandro Biasotti che l’aveva indicata come azzurra, in molti sono rimasti confusi sul suo orientamento politico. Così ci ha pensato la stessa assessora a chiarire le idee a tutti, pubblicando sulla sua pagina Facebook una foto che la ritrae alla festa della Lega con il collega regionale Andrea Benveduti e condividendo sul social i post di molti leghisti. Bisogna però dire che l’assessora alle Politiche socio-sanitarie, conosciuta anche come Madre Coraggio, ha mantenuto la sua autonomia.

STEFANO GARASSINO
Nel giorno di Natale, l’assessore alla Sicurezza della città ha voluto fare personalmente gli auguri “di cuore” agli agenti della polizia locale di turno alla sala operativa del Matitone. Un gesto molto apprezzato non solo dai cantuné ma pure da tutti i lavoratori in servizio nella particolare giornata festiva; un gesto che potrebbe segnare il suo ultimo Natale da assessore comunale: per lui infatti si potrebbero aprire le porte della Regione. Ma prima di lasciare il certo per l’incerto - Bucci ha detto che chi si candida alle regionali deve dimettersi a Tursi - Garassino ci vuole pensare bene.

ARIANNA VISCOGLIOSI
Con l’ex assessora al Personale apriamo il tris dei trombati da Bucci. In pochi hanno capito la sua uscita forzata da Tursi, anche perché a detta di tutti l’avvocato Viscogliosi nei primi due anni di mandato aveva lavorato bene e, introducendo la pausa caffé e il lavoro da casa, si era guadagnata pure la stima dei 5.000 lavoratori comunali. Candidata ma non eletta alle scorse comunali solo nei municipi nella lista Enrico Musso-Direzione Italia, per i ben informati Viscogliosi avrebbe pagato per la sua voglia di indipendenza. Ma non dal sindaco, che le ha sempre lasciato carta bianca. Adesso è tornata al suo lavoro, al Galliera. Ma è sempre attiva sulla scena politica.

GIANCARLO VINACCI
L’ex assessore allo Sviluppo economico è l’altro trombato illustre di Tursi, anche se lo è solo a metà: il sindaco lo ha rivoluto in assessorato come consulente e lui ha accettato l'incarico ma solo a titolo gratuito, dando così un bello smacco a molti, anche a Toti, per molti la vera causa del suo licenziamento. Con i Think Tank, ha creato in città numerosi comitati pensanti, che stanno pensando ad alternative alle attuali giunte (anche di centrodestra) in Liguria. A Vinacci si sono uniti altri pensatori delusi dalla politica: Arianna Viscogliosi, Elisa Serafini e Giorgio Mosci.

PAOLO FANGHELLA
Pensando di fare la cosa giusta per mantenere un buon rapporto con il sindaco, che lo avrebbe comunque “trombato”, l’ex assessore ai Lavori pubblici si è dimesso pochi giorni prima del rimpasto. Al leghista gli era stato promesso, almeno così dicono i ben informati, un incarico in una partecipata (da Comune o Regione), ma ad oggi nessuna nomina gli è stata conferita. A dimettersi si perde sempre.

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