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Crisi di governo, l’agenda Draghi e gli enti locali

Super User 25 Luglio 2022 714 Visite

L'esecutivo guidato dal professor Mario Draghi ha conseguito risultati importanti in politica estera, nell'attività resa per contrastare la pandemia, nella riduzione degli oneri fiscali a carico dei lavoratori dipendenti, nel sostegno ai titolari dei redditi più bassi per salvaguardarli dall'erosione dell'inflazione che ha raggiunto l'8%, nella difesa della competitività delle imprese, nella ricerca di fonti alternative con riguardo all'approvvigionamento delle risorse energetiche, nell'avvio delle riforme richieste per accedere ai finanziamenti previsti dal Pnrr, nell'individuazione di meccanismi di stabilità applicati alla finanza pubblica.

Aver interrotto l'attuazione dell'agenda Draghi è stato un fatto doloso e incompatibile con l'interesse nazionale.

L'appello a sostegno del governo sottoscritto dai sindaci di diverso orientamento politico (fatta eccezione per quelli aderenti al partito di Giorgia Meloni) era il grido d'allarme di chi quotidianamente è chiamato a fornire risposte ai cittadini guardandoli negli occhi, facendosi carico dei loro bisogni reali e, in questa fase, del loro mutato potere d'acquisto. 

Tra la quasi totalità dei sindaci oggi risiede la fondata preoccupazione che la Legge di Bilancio non venga approvata entro il 31 dicembre; nel caso si andrebbe incontro all'esercizio provvisorio e alla conseguente riduzione della capacità di spesa da parte degli enti locali.

Buon ultimo: il Pnrr per l'Italia vale 191 miliardi.

Da questi fondi dipende la possibilità di realizzare opere pubbliche d'importanza strategica per i territori.

Per gli amministratori locali è intollerabile che questo percorso, ancora tutto da perfezionare, sia stato messo a rischio dal comportamento adottato da un nutrito numero di parlamentari.

In una fase storica dominata da gravi turbolenze, la crisi di governo e la fine anticipata della legislatura privano l'Italia di un esecutivo nella pienezza delle sue funzioni e con alla guida una personalità in possesso di straordinarie competenze, riconosciuto in Europa e nel mondo come l'uomo del "whatever It takes". 

Non deve sfuggire come il nostro sia un Paese esposto a un debito pubblico di rilevanti proporzioni, che nel medio periodo più di altri subirà le conseguenze dell'aumento dei tassi d'interesse deliberato dalla Banca Centrale Europea.

La Commissione Europea prevede poi una riduzione volontaria del 15% nel consumo di gas fino al 31 marzo 2023; questo varrà un punto percentuale e mezzo di Pil.

Le economie meno solide, come la nostra, sono maggiormente esposte agli effetti di decisioni come questa. 

Sì: l'Italia merita proprio una classe dirigente diversa da quella che ha privato l'agenda Draghi della necessaria continuità. 

Gian Luca Buccilli
Capogruppo della lista Civica a Recco

Elezioni politiche, il centrodestra ligure costretto alla pace con Toti per non perdere tutto

Super User 25 Luglio 2022 1076 Visite

Oggi pomeriggio, Giovanni Toti e i suoi si riuniranno per valutare insieme le possibili alleanze in vista delle politiche del 25 settembre.

Il movimento del governatore ligure, ‘Italia al centro’, ha due possibilità: restare (o rientrare) nel centrodestra a trazione Meloni oppure andare in quel centro che ormai sta per nascere e che però guarda a sinistra.

I leader del centrodestra ligure stanno aspettando con apprensione la decisione dei totiani, perché senza ‘Italia al centro’ rischierebbero di perdere tutti i 6 seggi uninominali, 4 alla Camera e 2 al Senato, destinati alla Liguria. E la partita diventerebbe difficile anche nei restanti 9 collegi, 6 alla Camera e 3 al Senato, plurinominali. Il tutto a vantaggio del centro-sinistra.

In caso di accordo Toti-centrodestra, i 6 collegi uninominali andrebbero così ripartiti: 2 Lega, 2 Fratelli d’Italia, 1 Forza Italia e 1 Italia al centro. La partita resterebbe aperta invece nei plurinominali.

Più tranquilla la posizione di Toti che, probabilmente, riuscirebbe a mantenere il seggio anche unendosi con il centro-sinistra. In questo caso però gli alleati, Bagnasco, Rixi e Rosso, potrebbero rendergli difficile la vita in Regione nei prossimi tre anni di legislatura.

Quale sarà la prossima mossa di Toti, darà scacco matto al centrodestra?

Bagarre Mulè-Toti, Forza Italia Liguria: “Prevalgano equilibrio e buon senso in questo tempo difficile per il Paese”

Super User 24 Luglio 2022 757 Visite

 

“Abbiamo seguito con rammarico l’aspro confronto verbale tra il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e l’onorevole Giorgio Mulè. Da parte nostra, come dirigenti e parlamentari liguri di Forza Italia, sottolineiamo l’impegno che insieme a noi Mulè ha profuso per la Liguria con disponibilità e competenza in questi anni, anche nella sua veste di sottosegretario alla Difesa, ruolo delicato e di grande responsabilità in questo tempo di guerra e che ha comportato e comporta gravosi impegni nazionali ed internazionali. Auspichiamo, anche nell'interesse dei liguri, che nell’attuale delicata fase possano prevalere l’equilibrio e il buon senso, oltre al rispetto dovuto ad una forza politica come la nostra, fondatrice e centro del centrodestra, che ha improntato la sua azione ai principi di correttezza e lealtà nei confronti di alleati e avversari”. E’ quanto dichiarano, in una nota, il coordinatore regionale di Forza Italia Carlo Bagnasco e i parlamentari Roberto Bagnasco e Roberto Cassinelli.

Brunetta risponde a Berlusconi e compagna, Toti: “Per me sei un gigante”

Super User 24 Luglio 2022 2097 Visite

“Caro Renato, ti ho visto da Lucia Annunziata. Chapeau! Per me sei un gigante. Quando siamo d’accordo ma anche e soprattutto quando non lo siamo. Perché il rispetto per le persone e la loro storia è la cosa più importante”. Così il governatore Giovanni Toti ha commentato su Facebook la partecipazione odierna di Renato Brunetta a ‘In mezz’ora in più’, la trasmissione di Rai3 condotta da Lucia Annunziata.

Durante la puntata, il ministro per la Pubblica amministrazione ha parlato degli attacchi ricevuti, all’indomani della sua fuoriuscita da Forza Italia, da Silvio Berlusconi e dalla sua compagna, Marta Fascina.

Il Cavaliere aveva commentato l’addio di Brunetta con un funebre “Riposi in pace”, mentre Fascina aveva pubblicato una storia su Instagram con la scritta “Roma non premia i traditori”, con sottofondo la colonna della canzone ‘Un giudice’ nella quale Fabrizio De André canta “Cosa vuol dire avere un metro e mezzo di statura”.

“Mi sono sentito violentato - ha detto Brunetta. Io voglio bene a Berlusconi, ma si possono subire invettive personali. E’ una vita che vengo violentato per la mia altezza, mi dicono tappo o nano, ho sofferto e continuo a soffrire. Per fortuna ho le spalle larghe, perché ho fatto molte cose: sono stato professore universitario, deputato, parlamentare europeo, ministro due volte. Di questo sono responsabile, ma non della mia statura. E lo dico non tanto per me, ma per i bambini che non hanno avuto la fortuna di essere alti e che stanno soffrendo e che possono avere in me un esempio, e che dicono ”Guardate Brunetta, tappo come è, nano come è, fa il ministro”. Ecco: sdogano questo termine su di me”.

La solidarietà di Toti a Brunetta arriva dopo le recenti polemiche nate a seguito delle parole del sottosegretario alla Difesa Giorgio Mulé, che aveva paragonato il governatore ligure ad un “Di Battista un po' sovrappeso”.

Ma in questo caso non si può parlare di body shaming, perché il riferimento non era al fisico.

Scuola e formazione, a Orientamenti Summer quasi 2mila partecipanti nelle sei tappe

Super User 24 Luglio 2022 614 Visite

Quasi duemila tra bambini e ragazzi presenti nelle sei tappe: è decisamente positivo il bilancio dell’edizione 2022 di Orientamenti Summer, che tra il 21 giugno e il 21 luglio ha proposto in tutta la Liguria ben 91 laboratori e oltre 600 incontri formativi.

"Questa manifestazione si conferma anche nella sua edizione estiva un punto di riferimento indiscusso in tema di orientamento e formazione – afferma il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti – per aiutare i nostri ragazzi a decidere al meglio per il proprio futuro, assecondando le proprie aspirazioni, competenze e attitudini. In questa fase post pandemia di ripresa del Paese e anche della Liguria, anche di fronte alle difficoltà che abbiamo di fronte, saper scegliere con consapevolezza e determinazione il proprio percorso è fondamentale per le nuove generazioni, che sono la futura classe dirigente del Paese. Vogliamo garantire a loro di trovare lavoro dopo gli studi e alle nostre imprese di assumere personale preparato e motivato".

“Orientamenti Summer, dopo la partenza con il botto del webinar di Lorenzo Jovanotti e i suoi 5mila partecipanti – dichiara l’assessore alla Formazione di Regione Liguria Ilaria Cavo – ha visto un’esperienza in presenza nelle quattro città capoluogo (con una doppia tappa a Genova) e a Chiavari. La risposta è stata entusiasta e, di fatto, si sono raddoppiate le presenze del 2021. I ragazzi e le loro famiglie hanno partecipato alle attività mostrando di volersi prendere cura delle proprie competenze da sviluppare. Si è dunque concretizzato il tema del ‘Care’ anche attraverso momenti inclusivi che hanno ospitato i minori profughi ucraini per il loro orientamento e gruppi di giovani diversamente abili. Particolare attenzione è stata rivolta ai laboratori degli ITS e degli IeFP che sono così diventati una grande occasione di promozione della formazione tecnica professionale”.

In tutte le tappe sono state proposte attività di orientamento sia per la scuola primaria sia per gli studenti delle scuole medie sia per quelli delle superiori, laboratori per cimentarsi in diversi mestieri, laboratori di cittadinanza attiva e consapevole con la disponibilità delle forze dell’ordine e un gioco di ruolo proposto dall’Università di Genova sulla scelta dei percorsi di studio dopo il diploma. Oltre 40 i partner coinvolti, con l’obiettivo di moltiplicare le opportunità e le attività a disposizione.

A settembre, con l’avvio del nuovo anno scolastico, torneranno gli eventi per studenti e genitori fino al tradizionale appuntamento con il Salone Orientamenti in programma dal 15 al 17 novembre al Porto Antico di Genova.

Mulè: “Toti sembra un Di Battista un po’ sovrappeso”, il sottosegretario finisce sotto il tiro dei totiani nell’indifferenza dei forzisti

Super User 24 Luglio 2022 850 Visite

“Il guaio di Giovanni Toti è che, poverino, vive da tempo di livore. Non avendo argomenti dispensa rancore a piene mani nei confronti di chiunque… sembra un Di Battista un po’ sovrappeso. Si prova solo molta pena e nulla più”. E’ il tweet del deputato forzista Giorgio Mulè rivolto al presidente della Regione Liguria e di Italia al centro.

Eletto da paracadutato nel Ponente per volere di Silvio Berlusconi e poi nominato sottosegretario alla Difesa (assieme alla leghista Stefania Pucciarelli), l’ex direttore di Panorama ha nel suo mirino Toti da quando, era il 2019, l’allora delfino del Cav aveva manifestato l’intenzione di uscire da Forza Italia per formare un suo movimento.

Immediata la reazione del governatore che, per sottolineare il “livello” dell’attacco, risponde con una battuta: “Ormai siamo arrivati al body shaming. Aspetto con ansia le prossime opinioni politiche dell’onorevole Mulè. Visto il livello, sono indeciso tra “Ciccio bomba cannoniere” e “Non mi hai fatto niente faccia di serpente”. Ecco il suo programma segreto per vincere le elezioni”.

A difesa del loro presidente sono scesi in campo tutti i totiani liguri.

“Mulè si agita perché ha paura che gli si strappi il paracadute”, scrive in una nota la lista Toti.

“La domanda non è Mulè perché, ma è Mulè chi è?”, posta su Facebook Angelo Vaccarezza, capogruppo in Regione.

“Il nostro territorio è tornato al suo splendore grazie all’amministrazione del Presidente Toti e non certamente grazie agli attacchi di chi, quando la Liguria aveva bisogno, non ha mai risposto nonostante sia stato eletto con i voti dei liguri”, scrive la deputata Manuela Gagliardi, assieme all’assessore regionale Giacomo Giampedrone e al coordinatore della Spezia Loris Figoli.

“L’onorevole Mulè dimentica che il seggio in Parlamento lo ha ottenuto con il pieno sostegno di Giovanni Toti”, scrive l’assessora Ilaria Cavo.

“A parlare è chi ha preso tanto da questa terra, che gli ha aperto le porte di casa, per poi sparire e non dare nulla!”, dice l’assessore Marco Scajola che nel 2015 aveva dovuto rinunciare alla sua candidatura alla Camera per lasciare il posto proprio a Mulè.

“Gente così non merita di stare in Parlamento né tanto meno al Governo e di avere il privilegio di fare politica”, è il duro commento della consigliera regionale Lilli Lauro.

“Mulè chi è? Vergogna!”, è il commento dell’assessore comunale Francesco Maresca.

“Usare l’aspetto fisico per attaccare politicamente una persona lo trovo scorretto, evidentemente aveva pochi pretesti con cui argomentare”, dice il capogruppo a Palazzo Tursi Nicholas Gandolfo.

Nessun commento invece si legge sui profili social degli esponenti di Forza Italia.

 

Parlamento, un privilegio per pochi eletti: alla Liguria solo 15 seggi. Antò, fa caldo!

Super User 23 Luglio 2022 1083 Visite

“Antò, fa caldo”, recitava la protagonista (Luisa Ranieri) di una pubblicità televisiva di fine anni Novanta che, per colpa della calura, non riusciva a prendere sonno.

Uno spot particolarmente attuale in questa caldissima estate che, addirittura, si sta trasformando in bollente per i candidati che dovranno affrontare la campagna elettorale per le elezioni politiche del 25 settembre. Veramente difficile, per loro, dormire con queste temperature e con questo target (o tarlo) in testa.

La crisi lampo di governo e la scelta di una data così ravvicinata per andare alle urne hanno spiazzato molti politici, anche i più scafati e accasati (sono tanti quelli che non sanno ancora con quali partito e coalizione si candideranno) che speravano di trascorrere il Ferragosto al mare o in montagna, da dove magari avrebbero comunque iniziato a fare un po’ di promozione, ma in modo soft, con qualche selfie sui social.

A complicare maggiormente la loro già difficile esistenza incombe pure la riforma che ha ridotto sensibilmente i parlamentari, portandoli da 630 a 400 deputati e da 315 a 200 senatori. Insomma, 315 teste (e bocche) in meno.

Gli scranni complessivi, tra Camera e Senato, per la Liguria saranno 15, erano 24.

Antò, fa caldo entrare in Parlamento!

 

 

Ecco come sono formati i collegi in Liguria per la Camera e il Senato

 

Per l’elezione della Camera dei Deputati il territorio della Liguria costituisce un’unica circoscrizione, cui sono assegnati, in base alla popolazione risultante dal censimento 2011, 10 seggi, 4 attribuiti in 4 collegi uninominali e 6 nell’unico collegio plurinominale con metodo proporzionale.

 

Collegi uninominali

 

Collegio n. 1 (Savona) aggrega il territorio dell’intera provincia di Imperia e gran parte del territorio della provincia di Savona, incluso il capoluogo; la popolazione di ciascuna delle due province rappresenta, rispettivamente, il 49,1 e il 50,9 per cento della popolazione dell’intero collegio;

Collegio n. 2 (Genova, dal Municipio 7 Ponente a Varazze) include, da occidente, la restante parte del territorio della provincia di Savona (Varazze e Cairo Montenotte sono i comuni più popolosi), i comuni della Città metropolitana di Genova a Nord-Ovest del capoluogo (Arenzano e Cogoleto sono i più popolosi) e la parte di ponente del comune di Genova fino alla Val Polcevera, costituita dai municipi 5-Val Polcevera, 6-Medio Ponente e 7-Ponente (quest’ultimo è il più popoloso);

Collegio n. 3 (Genova, Municipio 1 Centro Est – Bogliasco) comprende la restante parte del territorio comunale, compreso il centro cittadino (municipi 1-Centro Est e 2-Centro Ovest) i comuni della Città metropolitana di Genova a nord del capoluogo e a levante i comuni di Bogliasco, Pieve Ligure e Sori;

Collegio n. 4 (La Spezia) comprende la restante parte del territorio della Città metropolitana di Genova, a levante del capoluogo, tra cui i comuni di Rapallo, Chiavari e Sestri Levante sono i più popolosi e l’intero territorio della provincia della Spezia, quest’ultimo rappresenta il 57,3 per cento della popolazione dell’intero collegio.

 

Collegi plurinominali

Per l’attribuzione con metodo proporzionale dei restanti 6 seggi, la circoscrizione è costituita in un unico collegio plurinominale.

Camera dei Deputati, collegi uninominali e plurinominali della Circoscrizione Liguria

  

I collegi per l’elezione del Senato della Repubblica

Per l’elezione del Senato della Repubblica alla regione Liguria, sempre in base alla popolazione risultante dal censimento 2011, sono assegnati 5 seggi, 2 dei quali attribuiti in collegi uninominali.

 

Collegi uninominali

I 2 collegi sono stati costituiti mediante accorpamento dei collegi uninominali Camera:

 

Collegio n. 1 (Genova, Municipio 7 Ponente – Savona), costituito dai collegi uninominali Camera n. 1 e n. 2, aggrega il territorio delle province di Imperia e di Savona, dei comuni della città metropolitana di Genova a nord-ovest del capoluogo e la parte di ponente del comune di Genova fino alla Val Polcevera, costituita dai municipi n. 5 – Val Polcevera, n. 6 – Medio Ponente e n. 7-Ponente;

Collegio n. 2 (Genova, Municipio 1, Centro Est - La Spezia) aggrega la restante parte del territorio del comune di Genova (compreso il centro cittadino) e della città metropolitana di Genova e l’intero territorio della provincia della Spezia.

 

Collegi plurinominali

 

Per l’attribuzione con metodo proporzionale dei restanti 3 seggi, la regione è costituita in un unico collegio plurinominale.

 

  

Senato della Repubblica, collegi uninominali e plurinominali della Circoscrizione Liguria

 

 

Fonte sito Camera dei Deputati

Sanità, Toti: “Oltre 1000 liguri hanno già scelto la farmacia per cambio medico di famiglia”

Super User 23 Luglio 2022 584 Visite

 

“Sono 1055 i cittadini liguri che hanno già approfittato del nuovo servizio disponibile nelle farmacie liguri per cambiare il medico di medicina generale. Questi numeri confermano che abbiamo dato una risposta efficace ad una necessità reale dei liguri consentendo loro di cambiare il medico di medicina generale in modo semplice, comodo e veloce nella farmacia sotto casa, senza doversi recare presso gli sportelli della propria Asl. Un servizio indispensabile, soprattutto per chi è fragile o abita ad esempio nell’entroterra”. Così il presidente della Regione e assessore alla Sanità Giovanni Toti, che fa il punto della situazione del nuovo servizio, attivo dall’11 luglio scorso grazie alla collaborazione di Federfarma, Assofarm e Liguria Digitale.

Dei 1055 liguri che hanno cambiato il medico di medicina generale in farmacia, 897 sono in Asl3, 50 in Asl5, 43 in Asl2, 38 in Asl1 e 27 in Asl4.

Oltre ai canali già attivi (sportelli Asl e piattaforma online realizzata da Liguria Digitale), nelle 600 farmacie sul territorio iI nuovo servizio è reso disponibile per i cittadini maggiorenni iscritti all’anagrafe sanitaria della Liguria che si presenteranno con la tessera sanitaria (TEAM) più recente in loro possesso.

“L’obiettivo prioritario è quello di facilitare sempre di più la vita dei cittadini - aggiunge Toti - anche attraverso l’offerta di una serie di servizi correlati alla salute e alla prevenzione. Le farmacie sono state e continuano ad essere un presidio fondamentale di prevenzione, informazione ai cittadini e anche di vaccinazione durante tutto il periodo dell’emergenza coronavirus, dimostrando l’importanza strategica del loro ruolo di ‘farmacie dei servizi’ in rete. Partendo da questa esperienza virtuosa, abbiamo attivato questo nuovo servizio, già molto apprezzato dai liguri”.

Nell’ultimo anno i cambi effettuati dai cittadini liguri sono stati 327.387, di cui 24.205 sono stati eseguiti online.

 

Si ricordano i requisiti necessari per effettuare l’operazione:

- essere maggiorenne

- avere un’iscrizione attiva nella stessa Asl dove opera la farmacia in cui si vuole usufruire del servizio

- avere o avere già avuto un medico in precedenza

- non aver effettuato un cambio di medico attraverso la piattaforma online nei 31 giorni precedenti

- non appartenere a categorie particolari

 

Il servizio “cambio medico” è disponibile anche online all’indirizzo https://poliss.regione.liguria.it/cittadini/servizio-anagrafe-sanitaria . Sulla pagina sono presenti le istruzioni dettagliate per accedere al servizio, che si riportano di seguito:

la funzione di “Cambio Medico” permette di scegliere un nuovo medico o un nuovo pediatra. Se al momento della scelta il cittadino ha già un medico assegnato, questo viene revocato.

 

Un cittadino può cambiare medico se:

- è iscritto all’anagrafe sanitaria

- ha o ha già avuto almeno un medico

- non è iscritto all’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero (AIRE)

- non ha disattivato l’ultima scelta fatta con motivo “Marittimo” o “Navigante” e neanche per "Sospensione per soggiorno all'estero superiore a 30 giorni"

- non ha utilizzato la funzione "Cambio medico" nei 31 giorni precedenti

- non ha già fatto una scelta a partire da quel giorno.

 

Per la scelta del nuovo medico, il cittadino può definire dei parametri di ricerca (ad esempio la zona geografica di interesse) che gli permettono di visualizzare un elenco di nominativi. All'interno dell'elenco sono inclusi tutti i medici in convenzione e i pediatri, anche con incarico provvisorio, presenti nella zona indicata. Per ogni nominativo sono disponibili inoltre le informazioni su indirizzi e orari degli studi, che aiutano il cittadino nella scelta.

 

È possibile selezionare il nominativo del nuovo medico se:

- ha disponibilità di posti

- non fa parte di uno studio associato con il medico attuale, se la scelta è ancora in corso di validità

- non sta sostituendo il medico attuale, se la scelta è ancora in corso di validità

- non ha già avuto in precedenza in carico quel cittadino e lo abbia "ricusato"

- la sua tipologia (medico di medicina generale o pediatra di libera scelta) è compatibile con l'età dell'assistito.

Se una di queste condizioni non viene rispettata, il nominativo non è selezionabile.

 

Una volta terminata la procedura, vengono visualizzate le informazioni su indirizzi e orari del nuovo medico. Se necessario, le informazioni possono essere stampate.

Stadio Carlini, al via il bando di gara per la nuova cittadella dello sport

Super User 23 Luglio 2022 629 Visite

Apre lunedì il bando di gara per la progettazione definitiva ed esecutiva della nuova cittadella dello sport nello stadio Carlini. L’annuncio è stato dato in conferenza stampa ieri dal vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Pietro Piciocchi e dall’assessore allo Sport e Impianti sportivi Alessandra Bianchi.

Durante la conferenza sono state presentate le linee di indirizzo del progetto del nuovo complesso sportivo che avrà come fiore all’occhiello uno stadio di rugby, di categoria eccellenza top, con 3.000 posti a sedere, di cui 2.000 coperti, con annessi spogliatoi, magazzini, uffici e un club house per il “terzo tempo”.

“È un progetto importantissimo che comprende il completo rifacimento di uno storico impianto – ha spiegato il vicesindaco Piciocchi – il Carlini tornerà a nuova vita non solo al servizio del quartiere ma a una galassia di attività sportive del più ampio ambito cittadino. Abbiamo avviato un proficuo dialogo con il Coni e con tutti i soggetti per delineare un progetto che vada incontro alle esigenze delle società sportive. Il progetto comprenderà la ricostruzione completa dello stadio per renderlo un impianto moderno e funzionale. L’obiettivo è armonizzare l’opera di costruzione del nuovo stadio con quella di realizzazione dell’autorimessa interrata, sotto allo stadio e quindi vogliamo chiudere la fase di progettazione entro l’anno per andare in gara e affidare in un unico appalto i lavori sia del nuovo stadio sia della rimessa. L’inizio dei lavori, di demolizione, ipotizzato è nella prossima tarda primavera”.

La nuova cittadella comprenderà anche un poligono di tiro, due palestre: una polifunzionale e predisposta, oltre che per gli allenamenti, anche per volley e basket; una dedicata alla scherma con apposite pedane, nuovi spogliatoi per i campi a 5 e per il campo baseball e softball.

“Grazie al dialogo con le società sportive anni – ha detto l’assessore Bianchi – abbiamo raggiunto l’importante obiettivo di garantire continuità alle attività anche durante i lavori per il nuovo impianto. Una parte del budget è infatti indirizzato all’adeguamento di altri impianti che potranno essere fruiti dalle società in via temporanea. Oggi abbiamo iniziato un importante percorso e nelle prossime settimane continueremo il dialogo con il mondo sportivo nel pieno della condivisione e partecipazione”.

Alla conferenza stampa sono intervenuto anche il vice presidente vicario del Coni Andrea Fossati e vicepresidente Coni Liguria Furio Ginori. “Sottolineiamo con favore – hanno detto i due rappresentanti del Coni - la volontà di garantire nei prossimi anni condizioni migliorative rispetto alle attuali alle discipline che stanno svolgendo la loro attività all'interno del Carlini-Bollesan e auspichiamo che tutte le situazioni transitorie che verranno scelte durante il periodo dei lavori possano trovare una collocazione all'interno del Comune di Genova che consenta loro di svolgere le specifiche attività senza risultare penalizzate sotto il profilo dimensionale o logistico. Crediamo possa essere colta l'opportunità di intervenire anche sugli impianti limitrofi al perimetro dell'attuale Carlini-Bollesan per completare l'offerta sportiva al territorio”.

Il progetto prevede anche impianti sportivi provvisori per il temporaneo collocamento, per tutto il periodo dei lavori, delle attività che oggi sono presenti all’interno del Carlini. L’impianto “temporaneo” sarà costituito da un campo in erba artificiale da 60x40 per gli allenamenti delle squadre di calcio e rugby, una struttura coperta “geodetica” per le attività al chiuso, per la scherma e gli allenamenti di muscolazione e relativi spogliatoi.

Stadio del Rugby a norma FIR “Eccellenza Top 10”:

- lunghezza: mt. min. 97 max 100 (da porta a porta); - larghezza: mt. min. 67 max 70 (da linea laterale a linea laterale); - area di meta: mt. min. 7 max 22 cadauna;

- terreno drenante e con tappeto sintetico con certificazione World Rugby;

- tribuna con 3.000 posti a sedere di cui 2.000 coperti;

- sarà inserita all’interno della progettazione anche la “Club House” della società di casa per il così detto “terzo tempo” del Rugby, oltre a tutte le attività propedeutiche allo stadio.

Poligono di tiro con linee da 50 e 25 metri e linee da 15 metri dedicate all’aria compressa, adeguato alle normative di settore per le specifiche autorizzazioni e spazi accessori (spogliatoi e uffici).

Il bando di gara, che sarà pubblicato nell’apposita sezione del sito del Comune di Genova, resterà aperto fino al 10 settembre.

Parifica Corte dei Conti, Regione Liguria puntualizza: superato il target per evitare definanziamento

Super User 22 Luglio 2022 587 Visite

 

In relazione a quanto riportato nella relazione della Corte dei Conti di parifica del rendiconto regionale 2021 con riferimento all’avanzamento complessivo dei pagamenti nell’ambito Fse 2014-2020 (leggi), Regione Liguria precisa quanto segue.

Come la relazione stessa riconosce, la spesa certificata al 31/12/21 per Fse Liguria 14-20 ha ampiamente superato il target per evitare il definanziamento automatico dei fondi.

Questo andamento è in linea con le performance effettuate in tutto il periodo di programmazione, riconosciute dalla Commissione, che ha consentito nel 2019 l’attivazione della cosiddetta “riserva di efficacia” in favore del Por Fse Liguria, ovvero l’aumento delle risorse a disposizione dello stesso.

Giova sottolineare che dal punto di vista della programmazione della spesa il Por Fse ha impegnato una quota superiore al 95 per cento della sua dotazione. Il limitato residuo sarà programmato dopo la legge di assestamento di bilancio quando torneranno disponibili le economie accertate in corso di gestione, nel rispetto della normativa contabile dettata dal decreto legislativo 118/2011.

Rispetto ai pagamenti si rileva nello specifico che la Liguria conteggia e segnala gli stessi applicando il metodo più rigoroso. I pagamenti segnalati (e pertanto presi in considerazione dalla relazione della Corte) sono riferiti esclusivamente a spesa già sottoposta ai controlli di primo livello (quindi al più avanzato stato di lavorazione prima della certificazione) ed al netto di eventuali rettifiche.

Il dato dei pagamenti della Liguria, peraltro nella relazione della corte rapportato solo alla media delle regioni del centro nord, escludendo dal calcolo le regioni meridionali e i Programmi nazionali riferibili a Fse, è stato rallentato dagli effetti della pandemia che ha comportato, nonostante gli interventi correttivi apportati, un inevitabile rallentamento delle attività che non potevano essere svolte a distanza o che non erano abitualmente svolte in tale modalità (si pensi ai corsi di formazione per l’attuazione dei quali in tempi di lock down l’intero sistema ha dovuto darsi nuova organizzazione, nuove disposizioni e dotarsi dei necessari strumenti attuativi). Inoltre, a partire dall’inizio della pandemia, il Fondo Sociale Europeo ha messo in campo azioni di contrasto che hanno raggiunto tantissimi cittadini (Bonus Taxi, bonus turismo, tablet per le scuole, i contributi per i centri estivi) e con la conseguente maggiore complessità dei controlli, visti i numeri così alti. Regione Liguria ha comunque recentemente approvato un decreto di semplificazione delle procedure di controllo della spesa che consentirà di accelerare ulteriormente i tempi.

Per quanto riguarda invece il FESR, cioè il fondo europeo di sviluppo regionale, a giugno è già stato superato il target di spesa che la commissione richiede al 31 dicembre 2022.

E secondo il report più aggiornato della rete rurale nazionale la Liguria è al 47% circa di risorse spese in rapporto a quelle programmate per quanto riguarda il FEASR, cioè il Fondo europeo agricolo di sviluppo regionale.

Regione Liguria continua a distinguersi sul fronte degli investimenti qualificati. Di fatto ha una quota di gran lunga superiore alla media nazionale di investimenti, che per loro natura mostrano dinamiche strutturali più lunghe rispetto alle misure a superficie con pagamento diretto, ma anche un ritorno sulla filiera duraturo e più significativo. Le misure a superficie sicuramente facilitano altre Regioni d’Italia e penalizzano la Liguria, che ha una superficie agricola di circa 40 mila ettari e non permetterebbe una agricoltura estensiva. Del resto l’agricoltura ligure punta tutto sull’eccellenza, sulla qualità e sulla garanzia sanitaria dei prodotti. Secondo il report più aggiornato della rete rurale nazionale, la Liguria è al 47% circa di risorse spese in rapporto alle risorse programmate. Altre Regioni hanno percentuali inferiori.

Sviluppo portuale, riunito a Palazzo Tursi il Tavolo logistica integrata Porto-Città

Super User 22 Luglio 2022 510 Visite

Si è svolta oggi a Palazzo Tursi la prima riunione del Tavolo logistica integrata Porto-Città. Convocato dall’assessore al Porto Francesco Maresca, il tavolo ha visto il coinvolgimento del consigliere delegato ai Nuovi insediamenti aziendali Davide Falteri. Presenti alla riunione i rappresentanti dell’Autorità di sistema portuale, Agenzia delle dogane, operatori portuali, spedizionieri, agenti marittimi, sindacati, ministero della Salute, Capitaneria di Porto e Guardia di finanza.

“Finalmente dopo tanti mesi abbiamo potuto svolgere la riunione completamente in presenza – ha detto l’assessore Maresca – sono molti i temi che sono stati portati al tavolo e che saranno oggetto di specifici approfondimenti nelle prossime riunioni: dal piano regolatore portuale alla nomina del commissario per la Zona logistica semplificata, dalla digitalizzazione alle infrastrutture, dallo snellimento dei flussi ai varchi portuali ai flussi cittadini. L’obiettivo che ci poniamo a breve termine è la necessità di uno snellimento delle procedure per andare incontro non solo alle esigenze degli operatori portuali ma dell’intera cittadinanza. La digitalizzazione dei processi è sicuramente uno degli strumenti più efficaci per percorrere la strada della semplificazione e dell’efficientamento, armonizzando lo sviluppo dell’economia portuale con la sostenibilità ambientale all’interno della città”.

“Con il collega Maresca – ha aggiunto il consigliere delegato Falteri – abbiamo iniziato un censimento delle aree per l’insediamento di nuove realtà imprenditoriali o per quelle già esistenti. La collaborazione e un protocollo di comunicazione per lo scambio di informazioni e dati sono elementi strategici anche per agevolare l’attrattività del nostro territorio verso i nuovi insediamenti produttivi. Il nostro territorio ha il valore aggiunto del porto e dell’essere uno dei primi hub del digitale italiani: con le risorse del Pnrr abbiamo una grande opportunità di mettere la tecnologia a servizio della logistica per portare i processi a un sempre maggiore efficientamento”.

Giudizio della Corte dei Conti sull’esercizio 2021 di Regione Liguria, Toti: “Sostanzialmente positivo”

Super User 22 Luglio 2022 585 Visite

“Siamo soddisfatti per la valutazione sostanzialmente positiva espressa dalla Corte dei Conti attraverso il giudizio di parifica all’esercizio 2021. Riconosciuta la nostra buona capacità di riscossione, la tempestività dei pagamenti, la congruità del fondo crediti e del fondo rischi contenzioso, il rispetto dei vincoli di finanza pubblica e il cosiddetto pareggio di bilancio e della sostenibilità dell’indebitamento”. Lo ha detto il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, commentando la parifica da parte della Corte dei Conti del rendiconto esercizio finanziario 2021.

“Le difficoltà del momento sono note a tutti – dice il presidente Toti - il perdurare dell’emergenza sanitaria legata all’epidemia da Covid-19, il conflitto in Ucraina, l’emergenza climatica e, da ultimo, la crisi di Governo. Il quadro è innegabilmente preoccupante, ma occorre cercare di mantenere la rotta, garantendo l'equilibrata gestione della cosa pubblica a noi affidata, proseguendo con le azioni messe in campo per agevolare la ripresa economica e garantire le fasce più deboli”.

“Nell'anno trascorso – continua Toti - Regione Liguria è riuscita a rispettare i vincoli di finanza pubblica, sia in termini di equilibri di bilancio previsti dal combinato disposto del decreto legislativo n. 118/2011 e della legge n. 145/2018, sia l’obiettivo pari a 32 milioni di euro per l’anno 2021, in termini di investimento. Il totale dell’impegnato per investimenti risulta essere di 207 milioni di euro, uno sforzo in termini di spesa produttiva che ha lo scopo di rafforzate il tessuto economico e fornire possibilità di occupazione. Di tutto ciò abbiamo cercato di dare evidenza alla Sezione Regionale di Controllo, nell’ambito dell’accurata istruttoria da essa condotta”. 

“Abbiamo apprezzato – conclude Toti - quanto è emerso dalla Relazione della Sezione Controllo, che ringrazio, ossia una valutazione sostanzialmente positiva riguardo al rendiconto per l'esercizio 2021 considerato nel suo complesso. Siamo consci che vi sono ancora alcune criticità da risolvere, spesso residuate da scelte di anni precedenti, ma non per questo da trattare con minore attenzione. Ringrazio, quindi, la Presidente e tutta la Sezione Regionale di Controllo per la proficua collaborazione instaurata e gli utili suggerimenti a noi riservati”.

Ddl Concorrenza, Lega: “Stralcio art. 10 cosa fatta, 40mila tassisti salvi da multinazionali”

Super User 22 Luglio 2022 583 Visite

“Lo stralcio dell‘art.10 è cosa fatta salvando 40mila tassisti dalle multinazionali. Lunedì prossimo il ddl Concorrenza approda quindi in aula alla Camera. I gufi del ‘si ferma tutto’ fanno male al nostro Paese perché in realtà non si ferma nulla. Tutti i deputati della Lega oggi sono in Commissione trasporti per sbloccare il Pnrr e difendere gli italiani. Siamo contenti che si vada a votare il 25 settembre, sperando che nella prossima legislatura ci siano persone che sappiano mantenere la parola per più di 30 minuti”. Lo dicono in una nota i deputati della Lega in Commissione trasporti Elena Maccanti (capogruppo) ed Edoardo Rixi (responsabile dipartimento Infrastrutture).

Edoardo Rixi

Rinviato a giudizio uno spezzino che aveva minacciato Bassetti, l’infettivologo: “Sono soddisfatto”

Super User 22 Luglio 2022 663 Visite

“Oggi mi sento soddisfatto perché vedo i primi frutti della perseveranza e del lavoro che, in questi mesi, abbiamo fatto con il mio avvocato Rachele De Stefanis. E’ stato notificato un rinvio a giudizio sperato e desiderato, tra i tanti che confido arriveranno, per un soggetto della Spezia che, per oltre 3 mesi, mi ha molestato e minacciato con messaggi e video sul mio personale numero di cellulare. Uno di quei soggetti che si inserì nella campagna diffamatoria e minatoria nei miei confronti lo scorso autunno, quando il mio numero privato venne pubblicato sui principali canali Telegram legati alla frangia no wax”. Così scrive su Facebook l’infettivologo Matteo Bassetti.

“Questo è il piccolo tassello di un puzzle che, sono certo, - prosegue il professore - piano piano verrà a completamento. Sempre in questi giorni, sono arrivati anche gli esiti degli accertamenti dattiloscopici sulle lettere recapitatemi in Ospedale e presso la mia abitazione e confido anche sull’esito positivo di questo filone”.

“Un grazie ai PM, dott.ssa Monteverde e dott.ssa Petruzziello, che si sono e si stanno impegnando con dedizione per raggiungere questi risultati. Grazie alla Polizia di Stato, alla DIGOS di Genova e al mio avvocato Rachele De Stefanis senza l’impegno investigativo dei quali tutto questo non sarebbe stato possibile”, conclude il direttore della Clinica malattie infettive del San Martino.

Bagarre nel campo largo, Tosi: “Serve un vertice tra le forze di opposizione in Consiglio regionale”

Super User 22 Luglio 2022 577 Visite

“Secondo il consigliere Rossetti l’esperienza del campo largo è finita e lo dice pubblicamente, in un’intervista al Secolo XIX, senza un doveroso confronto tra le parti: non sarebbe stata più opportuna una riunione con i vertici di tutte le forze regionali prima di dettare l’agenda? Le sue dichiarazioni diventano peraltro surreali dal momento che lunedì sera sono stato letteralmente bombardato di messaggi e telefonate per convincere il M5S a votare il loro nominativo per Film Commission”. Così il capogruppo regionale del M5S, Fabio Tosi.

“Per quanto riguarda le esternazioni dell’ex candidato alla presidenza di Regione, non sono affatto sorpreso visto che spesso e volentieri ha criticato il MoVimento 5 Stelle invece di ringraziarlo per avergli garantito un posto in Consiglio regionale e dunque un lauto stipendio fino al 2025. La scelta di campo dichiarata oggi non fa che certificare un posizionamento noto da tempo, visto che quando si scelse il delegato dell’opposizione per la votazione del Presidente della Repubblica, Sansa indicò il candidato del Pd”.

“A questo punto, chiedo immediatamente un vertice delle forze di opposizione per capire se la coalizione regionale esiste ancora o meno”, conclude Tosi.

Sanità, lista Toti risponde al leghista Mai: “Un canto stonato”

Super User 21 Luglio 2022 725 Visite

“Su una cosa diamo ragione al capogruppo della Lega, Stefano Mai: ascoltare le sirene può essere effettivamente pericoloso. Leggendo le dichiarazioni è evidente che abbia preso un abbaglio e dimenticato parecchie cose”. E’ quanto si legge in una nota della Lista Toti in risposta alle affermazioni del consigliere regionale Stefano Mai a proposito della situazione negli ospedali del Ponente.

“A partire dal fatto - prosegue la nota - che, come consigliere regionale di maggioranza, ben dovrebbe conoscere la realtà del nostro sistema sanitario e non unirsi al canto stonato di chi specula su fatti non veritieri, alimentando in modo irresponsabile e immotivato le paure dei cittadini. Come esponente del territorio dovrebbe almeno fare lo sforzo di ricordare dati resi pubblici sugli organi di informazione non più tardi di 24 ore fa. Mai attacca sul sovraffollamento del pronto soccorso di Pietra Ligure, imputandolo alla chiusura dello stesso reparto di Albenga”.

Da politico di lungo corso dovrebbe sapere che l’ospedale di Albenga non ha un pronto soccorso da 10 anni e difficilmente oggi l'aumento di afflusso a Pietra Ligure potrebbe improvvisamente dipendere da questo fatto. Non solo. L'assunto iniziale, ovvero il pronto soccorso intasato per troppe visite, è un dato falso. Come riportato ieri dai media locali, il numero di accessi a Pietra Ligure, nei primi 18 giorni di luglio di quest'anno (2878 pazienti), è stato pressoché identico a quello dello stesso periodo del 2019 quando non c'era il Covid (2867 pazienti). Undici persone di differenza nell'arco di quasi tre settimane, per di più confrontate ad un anno senza emergenza Covid, non costituiscono un'anomalia”.

“Per contro, il sistema sanitario regionale ha previsto nella Asl 2 novità importanti, introdotte proprio quest'anno - concludono i totiani -. Da ieri sono operativi due nuovi ambulatori, uno al Santa Corona di Pietra e uno al San Paolo di Savona, per codici bianchi, che hanno proprio il compito di alleggerire il pronto soccorso da quegli accessi che non necessitano di risposte cliniche ad alta complessità. Il fatto è che, come ben dovrebbe sapere Mai - e come anzi lo stesso capogruppo della Lega dovrebbe preoccuparsi di far sapere a quanti più cittadini possibili per rendere un vero servizio da amministratore di questa regione – il vero problema dei pronto soccorso sta negli accessi non necessari, di chi si rivolge a strutture che dovrebbero dedicarsi alle urgenze. Se avesse davvero a cuore la salute dei nostri concittadini, Mai potrebbe dedicare il proprio tempo e i propri comunicati a far conoscere i nuovi ambulatori per le patologie minori aperti a Pietra e Savona, analoghi a quello già presente all’ospedale di Albenga, in grado di dare risposte efficaci e tempestive a molti residenti e turisti”.

Gli europarlamentari della Lega incontrano il loro segretario: “Massimo sostegno a Salvini”

Super User 21 Luglio 2022 632 Visite

Gli europarlamentari della Lega, capitanati dal capo delegazione Marco Campomenosi e dal presidente del gruppo Identità e Democrazia Marco Zanni, hanno incontrato oggi alla Camera dei Deputati il segretario della Lega Matteo Salvini. All’ingresso nella sala, Salvini è stato accolto da una standing ovation da parte degli europarlamentari leghisti. 

“Un incontro molto importante. Nelle ore successive alla crisi di governo, abbiamo espresso il nostro totale sostegno a Matteo Salvini e discusso insieme a lui le priorità da affrontare, a Roma come a Bruxelles, per difendere gli interessi degli italiani: caro bollette, tutela delle imprese e dei posti di lavoro, taglio delle tasse, flat tax, riforma delle pensioni. La Lega c’è, in prima linea, pronta per governare il Paese con il centrodestra e dare risposte concrete ai cittadini”, affermano Campomenosi e Zanni.

Amiu Genova, si dimettono il presidente Pongiglione e il vice presidente Moltini

Super User 21 Luglio 2022 1199 Visite

 

Oggi, al termine del consiglio di amministrazione di Amiu, Pietro Pongiglione e Pietro Moltini, rispettivamente presidente e vice presidente della società partecipata dal Comune di Genova, hanno rassegnato le proprie dimissioni.

“Il percorso che ha accompagnato la mia entrata in azienda dal 2019 ad oggi - dichiara Pietro Pongiglione - è stato molto importante dal punto di vista personale, umano e professionale. Ho svolto il mio lavoro con grande impegno, dedizione e passione in un'azienda che aveva la necessità di trovare nuovi stimoli e prospettive. L'amministrazione comunale è stata un riferimento costante e continuo di grandissima importanza e lascio Amiu nelle migliori condizioni per proseguire la propria attività in modo sempre più proficuo e importante. Sicuramente molte delle persone con cui ho lavorato mi lasciano un ottimo ricordo, spero che il sentimento sia reciproco”.

“A nome dell’amministrazione comunale - interviene l’assessore all’Ambiente del Comune di Genova, Matteo Campora - voglio ringraziare il presidente Pietro Pongiglione e il vicepresidente Pietro Moltini per il lavoro svolto alla guida di Amiu che ci ha permesso di centrare importanti risultati e dare vita a progetti che daranno in futuro frutti importanti per il miglioramento e l’efficienza del sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti in città. Sono tante le azioni svolte dalla società a Genova e nell’area metropolitana come l'avviamento di progetti fondamentali quali la costruzione dell'impianto di trattamento rifiuti, l'affidamento ad Amiu della gestione del Genovesato e l'avvio di un piano di investimento per la sostituzione dei cassonetti. Auguriamo al presidente Pongiglione e al vice presidente Moltini di continuare a mettere le loro competenze a disposizione della città”.

Ambiente e pubblica amministrazione, al via a Genova la prima edizione della CFA Summer School

Super User 21 Luglio 2022 722 Visite

“Governare l'Ambiente: bonifiche e rigenerazione dei siti contaminati" è il titolo della prima edizione della CFA Summer School che da giovedì 21 a sabato 23 luglio, al Blue District, si addentrerà nell'organizzazione della pubblica amministrazione e nella trama dei rapporti tra istituzioni impegnate nella gestione ambientale per analizzare e diffondere modelli virtuosi e best practices.

L’iniziativa della Scuola di Alta Amministrazione per l’Ambiente - aperta a dirigenti e funzionari di Città Metropolitana, Comune di Genova, Amiu e alle imprese - nasce dall'esigenza di ripartire dai territori, curare le aree rurali e montane ripensando gli aspetti concettuali e organizzativi dei grandi agglomerati urbani. Offrirà l’opportunità di individuare misure efficaci ed azioni di risanamento, recupero e rigenerazione condividendo esperienze e visioni dalle quali trarre slancio, ispirazione ed energia per affrontare il presente e formare il futuro.

«Formare una classe dirigente di qualità in grado di affrontare al meglio le sfide attuali e future in ambito ambientale è essenziale per gestire la realtà attuale e preparare un futuro sostenibile per noi e le prossime generazioni – dichiara l’assessore all’ambiente Matteo Campora -. Si tratta di compiti complessi che richiedono considerazioni, competenze e investimenti di altissimo livello. Gli autorevoli relatori che interverranno a questo corso proporranno anche esperienze che saranno di arricchimento per tutti. Genova è fra le città europee più attive nel raggiungimento di risultati ambientali soddisfacenti e per riuscirci abbiamo realizzato un piano “Marshall” green sul quale ci stiamo impegnando con il massimo impegno».

Confronti, dialoghi e riflessioni si svilupperanno lungo tre concetti-chiave: “Pensare l'Ambiente” attraverso considerazioni su sostenibilità, clima, economia e società; “Gestire l'Ambiente”, ossia come governare le complessità ambientali ed essere in grado di compiere scelte virtuose ed eque; “Futuro dell'Ambiente” perché oggi dovranno essere prese decisioni per investire su un nuovo modello di business basato sull'economia circolare come leva strategica di sviluppo sostenibile.

L'evento formativo prevede anche una visita tecnica all’impianto di Scarpino ed è promosso dalla Camera Forense Ambientale in collaborazione con il Comune di Genova, la sua Scuola di Amministrazione del Comune di Genova, il Commissario Unico di Governo alla bonifica delle discariche abusive, RemTech Expo e con la partnership di IREN, Amiu Bonifiche e di Sige, Getec, il Rastrello, Maris.

Emergenza ospedali del Ponente, Mai (Lega): “Toti ascolti le sirene delle ambulanze e non quelle romane”

Super User 21 Luglio 2022 600 Visite

"La gestione del pronto soccorso dell’ospedale di Pietra Ligure non è più sostenibile. Non si possono lasciare le persone in attesa 24 ore o ancor peggio dirottarle altrove, né continuare a sovraccaricare di lavoro medici e infermieri già sottoposti a livelli di stress altissimi”. Lo dichiara in una nota il capogruppo della Lega in Consiglio regionale Stefano Mai. 

“Bisogna riportare - prosegue la nota - la gestione delle emergenze anche nell’ospedale di Albenga. È ora che il governatore e assessore alla Sanità Giovanni Toti si occupi in prima persona della materia. La smetta di ascoltare le sirene romane e senta invece quelle delle ambulanze, che suonano sempre più forte. Le richieste di aiuto che arrivano dai territori e che chiedono un potenziamento del Ps del Santa Corona e la riapertura di un presidio di gestione delle urgenze nell’ospedale di Albenga sono sempre più numerose. La zona di Albenga conta circa 60.000 abitanti, ma in estate con l’altissimo flusso di turisti si arriva a numeri ben più elevati, nel 2019 si sono registrate 3.423,677 presenze concentrate nei mesi tra giugno e settembre. L’ospedale di Albenga deve poter gestire le emergenze e svolgere così anche un ruolo di filtro al Ps del Santa Corona. La mancanza di medici non può essere usata come scusa, si lavori per dare ai giovani laureati prospettive di crescita e compensi adeguati e si riducano le responsabilità”.

“Si chieda la disponibilità a medici occupati in altri reparti, con specializzazioni equipollenti, di svolgere dei turni in P.S. o si chieda supporto ad altre regioni con trasferimenti temporanei di medici per esempio nel periodo estivo, quando le città si svuotano e gli italiani si riversano sulle coste. Non ci si fermi davanti ai decreti, come ‘l’ostacolante’ decreto ministeriale 70 spesso citato da Toti, ancora in fase di elaborazione e dunque di possibili modifiche, ma si faccia una scelta politica che va nella direzione di investire per rinforzare la gestione dell’emergenza”, conclude il capogruppo della lega in Regione.

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