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Montecitorio, l’Ordine dei giornalisti presenta la proposta di riforma

Super User 07 Ottobre 2023 698 Visite

È stato un momento memorabile che resterà negli annali della storia del giornalismo italiano, quello della conferenza stampa che si è svolta in Parlamento sulla proposta di riforma dell’Ordine dei giornalisti, elaborata e creata dal Consiglio nazionale in un anno e mezzo di lavoro.

Il testo della proposta è stato presentato dal presidente nazionale Odg Carlo Bartoli ed è frutto di un intenso lavoro di gruppo, che ha visto in primis protagonista l’apposita Commissione Riforma e poi l’intero Consiglio Nazionale che l’ha approvata all’unanimità, dopo un dibattito intenso e approfondito.

Voto condiviso e senza alcuna sbavatura che è già stato fortemente indicativo di quanto sia necessario mutare le regole del gioco per essere iscritti all’Ordine, dal momento che quelle attuali hanno 60 anni, età da pensione, e sono ormai desuete e basate su un giornalismo molto diverso da quello attuale.

Normativa vecchia di oltre mezzo secolo dunque, durante il quale il mondo ha avuto trasformazioni epocali e non solo dalla macchina da scrivere al computer, ma anche in mille altre sfaccettature e situazioni. Base, quanto sopra, per indurre il Consiglio Nazionale Odg di questa legislatura a lavorare intensamente per varare la proposta presentata appunto a Montecitorio da una quaterna di suoi rappresentanti al massimo livello.

A partire dal presidente Bartoli, molto attivo e sempre presente, già presidente Odg Toscana, che ha indicato come la proposta intenda “dare risposte all'oggi e al domani, pensando anche allo scenario nel settore con la continua evoluzione del sistema”.

Ad entrare nel dettaglio e nel merito è stato poi Riccardo Arena, che ha guidato la Commissione Riforma per un anno e mezzo quale presidente della stessa, con grande impegno.

A modifica dell’attuale legge 69, datata 1963, viene proposta l'istituzione di una laurea magistrale in giornalismo per l'accesso alla professione oppure una laurea triennale per poter partecipare a corsi specialistici che si svolgeranno sotto il controllo e la vigilanza dell’Ordine. Necessaria poi una dichiarazione di inizio attività per il biennio propedeutico e durante questi due anni si dovrà seguire un percorso formativo. Scopo qualificare come professionista chi eserciterà “in modo sistematico, continuativo e prevalente” il giornalismo con “regolare e congrua retribuzione”, oggi assai bassa per la maggior parte dei giornalisti.

“Non portiamo una proposta chiusa - si è affrettato a precisare Bartoli - attendendo anche indicazioni e spunti dalle istituzioni”, ed augurandosi che l’iter di questa modifica alla legge del 1963 viaggi veloci tra le stanze delle istituzioni legislative.

Nicola Marini, storica figura del Cnog dov’è stato a lungo tesoriere e per un periodo pure presidente, componente della Commissione Riforma ha poi usato un’immagine efficace e persino singolare per rappresentare il significato della riforma e la sua necessità: “Abbiamo di fronte sfide inimmaginabili. Ci devono dare gli strumenti adatti per affrontarle, sennò è come andare con il moschetto contro i droni”. E Marini ha anche ricordato come della riforma “si parli ormai da anni senza attuarla”.

Paola Spadari, attuale segretario del Consiglio nazionale dell'Odg, memorabile presidente Odg Lazio in passato ed ottima moderatrice della conferenza stampa, ha posto l’accento su “una proposta che introduce elementi di coraggio in un momento in cui la professione è profondamente cambiata”. “Obiettivo – ha detto - è tutelare la dignità e l'autonomia di questo lavoro”.

Importante e di livello la partecipazione della politica, a partire da Federico Mollicone (FdI), presidente della commissione Cultura della Camera, che ha definito la proposta “innovativa, importante, coraggiosa e un buon punto di partenza per quello che deve essere un dialogo del legislatore con tutte le categorie del settore”, invitando la politica ad un impegno, verso il giornalismo, “non solo teorico ma concreto. La salvaguardia delle industrie editoriali significa anche tutela del pluralismo e dei posti di lavoro”.

Stefania Ascari, dei 5 Stelle, membro della commissione Giustizia di Montecitorio, ha fatto eco, indicando che la proposta va nel senso di “riforma necessaria perché la legge è del 1963 e necessita aggiornamenti, anche alla luce di internet che ha stravolto ogni aspetto della società, incluso il mercato dell'informazione”. 

Dino Frambati

Dino Frambati

Ape Confedilizia, il presidente nazionale Spaziani Testa a Genova per fare il punto su case green e affitti brevi

Super User 07 Ottobre 2023 706 Visite

Si è svolta ieri, nella sede di Ape Confedilizia Genova, la conferenza stampa del presidente nazionale Giorgio Spaziani Testa e di Vincenzo Nasini, vicepresidente nazionale e presidente Ape Confedilizia Genova.

Un incontro, quello con i giornalisti, che ha toccato tanti temi di attualità, partendo dalle loro ricadute su Genova e Liguria. A cominciare dalla questione degli affitti brevi, per i quali si è evitata la decretazione d’urgenza ma resta la spada di Damocle del disegno di legge che vorrebbe introdurre il divieto di affitto per un solo pernottamento e poi attivare una procedura che consideri imprenditore l’affittuario che dispone per le locazioni brevi di più di due appartamenti.

“È importante che la prima proposta di attuare la norma con decreto d’urgenza, avanzata inizialmente dal ministro Santanché, sia stata ritirata – dice Spaziani Testa – si provvederà con un disegno di legge. Ma resta l’assurda pretesa che gli affitti brevi siano un problema rispetto all’offerta di case da locale. I dati confermano che le cose stanno diversamente e che l’unica motivazione che spinge i promotori della legge è quella di favorire gli alberghi”.

I numeri nel caso della Liguria e di Genova sono evidenti. Su Airbnb che è la maggiore piattaforma on-line secondo un aggiornamento di ottobre 2023 gli appartamenti in affitto per uso turistico sono 729: “Ovvero un numero esiguo rispetto al totale delle case in affitto con contatti lunghi”, dice Nasini. Se poi si guarda ad altre località che sono prettamente turistiche come Rapallo (959 appartamenti per locazioni brevi), Sanremo (1276), Alassio (1143) e Cinque Terre (1680) risulta ancora più evidente che “Le aree maggiormente vocate agli affitti brevi sono quelle turistiche; l'offerta di appartamenti alle Cinque Terre è doppia di quella di una grande città come Genova. Questo significa anche che i timori relativi a una diminuzione dell'offerta abitativa prima casa nelle grandi città come Genova a causa degli affitti brevi sono fortemente ridimensionati e rappresentano un falso problema, come Confedilizia ha sempre detto”, puntualizza Nasini. Spaziani Testa ricorda che la norma “E’ stata contestata da ben 13 associazioni; noi ci opponiamo al divieto di dare per una notte al principio anche su norma che imporrebbe di diventare imprenditori se si affittano più di 2 case. Se esistono problemi di mancanza di offerta di case in affitto la strada maestra è incentivare l'affitto lungo. Garantire proprietari rispetto ai rischi di rientrare in possesso dopo morosità. Ricordo che in quest’ottica il blocco degli sfratti del 2020 e 2021 è stato devastante, perché molti proprietari dopo quella fase di blocco hanno paura ad affittare”.

Nel corso della conferenza stampa si è poi toccato l’altro tema importante e attuale: quello delle case green. Manca una settimana esatta alla data che si preannuncia decisiva per le sorti della proposta di direttiva europea sull’efficientamento energetico degli edifici (la cosiddetta direttiva “case green”). Per giovedì 12 ottobre, infatti, è fissata una riunione molto particolare del “trilogo” (il negoziato fra Parlamento, Consiglio e Commissione Ue). Si tratterà, infatti, di una riunione che inizierà in tarda serata e che sarà svolta in modalità “open ended”, ovvero senza limiti di tempo per le trattative, che potranno terminare solo al raggiungimento di un accordo tra le parti.

“Si tratta – dichiara ancora Spaziani Testa – di una accelerazione preoccupante e di una pericolosissima forzatura, da ultimo resa ancora più grave dalla reintroduzione nel testo, con un vero e proprio blitz notturno, dell’articolo che prevede le sanzioni. L’intento, evidente, è di cercare di chiudere in fretta la partita della direttiva per evitare il rischio che nuove maggioranze politiche possano, nella prossima legislatura europea, stravolgere l’impianto di questo come di altri provvedimenti compresi nel Green Deal”.

“Lanciamo un ultimo, accorato appello al Governo – prosegue Spaziani Testa – affinché, in coerenza con gli impegni assunti in Parlamento, svolga ogni azione possibile per scongiurare l’approvazione di una normativa che per l’Italia sarebbe devastante. Non possiamo credere che, anche dopo la netta contrarietà alla proposta espressa da ben tre Ministri di un Paese importante come la Germania, non si riesca a impedire che un provvedimento intriso di ideologia e fanatismo veda la luce”.

ANCRI Genova, nominato il nuovo direttivo: Francesca De Marini resta presidente

Super User 07 Ottobre 2023 1325 Visite

Nella splendida cornice di Palazzo Patrone, sede del comando ligure dell’Esercito Militare, si è svolta l’assemblea elettiva della sezione territoriale degli insigniti OMRI, Ordine al merito della Repubblica Italiana (ANCRI) di Genova, per il rinnovo delle cariche direttive.

È stata eletta, per acclamazione, la lista del presidente uscente Francesca De Marini, in carica nel quadriennio 2019-2023.

Il nuovo consiglio direttivo è così composto: Francesca De Marini, presidente; Paolo Cremonesi, vicepresidente; Angela Rita Milardi, segretario e tesoriere; Luigi Modesti, Carlo Arnaldo Bracco, Vincenzo Falcone e Laura Pernecco Guglielmi, consiglieri.

Con il motto “Parati sumus iterare”, i membri dell’associazione hanno detto di essere disponibili a mettere le proprie professionalità al servizio delle istituzioni e della cittadinanza.

 

Da sinistra: Gran. Uff. Prof. Paolo Cremonesi (Vice Presidente); Comm. Prof. Francesca De Marini (Presidente); Maestro Cav. Nevio Zanardi; Uff. Angela Rita Milardi (Segretario e Tesoriere); Cav. Vincenzo Falcone (Consigliere); Cav. Laura Pernecco Guglielmi (Consigliere); Cav. Carlo Arnaldo Bracco (Consigliere)

Parco Portofino, il ministero dell’Ambiente torna alle origini: perimetrazione ristretta a tre comuni

Super User 06 Ottobre 2023 587 Visite

 

Via libera del ministero dell’Ambiente alla nuova perimetrazione provvisoria del Parco Nazionale di Portofino sulla base dei confini originari (Portofino, Santa Margherita, Camogli insieme all’area marina protetta), con l’accoglimento integrale della proposta avanzata da Regione Liguria. Lo comunica il ministro Gilberto Pichetto Fratin in una lettera inviata al presidente della Regione Giovanni Toti. Alla zona individuata dalla perimetrazione provvisoria saranno applicate le misure di salvaguardia già vigenti. Secondo quanto previsto dalla norma, la zona contigua verrà istituita solo successivamente alla definitiva istituzione del Parco Nazionale.

“Siamo soddisfatti e condividiamo pienamente l’impostazione del ministero - afferma il presidente Toti - che ha accolto in toto le nostre osservazioni. Ritengo che la perimetrazione provvisoria proposta dal ministro Pichetto Fratin da un lato garantisca la tutela e la conservazione della porzione di territorio di maggior pregio ambientale e, dall’altro, costituisca il punto di partenza per traguardare l’intesa sulla perimetrazione definitiva”.

Secondo quanto previsto dalle norme vigenti, una volta raggiunta l’intesa tra ministero e Regione, la perimetrazione definitiva, con l’inserimento anche dell’area marina protetta di Portofino, sarà oggetto di un decreto del Presidente della Repubblica. 

“L’ok del ministero - spiega il vice presidente della Regione Liguria con delega ai Parchi e al Marketing Territoriale Alessandro Piana - arriva a coronamento del lavoro svolto dalla Regione e dai Comuni per la tutela dell’area secondo le istanze del territorio. Parte così una nuova stagione per il Parco in cui potremo dedicarci completamente al rilancio e alla valorizzazione della biodiversità, così spiccata nella nostra regione. È importante più che mai ora focalizzarsi sull’operatività e su politiche a sostegno, cogliendo appieno le opportunità che si profilano per una realtà fondamentale della nostra terra, sia dal profilo ambientale sia da quello del marketing territoriale”.

Soddisfatto anche il sindaco di Portofino Matteo Viacava, presidente del Parco e dell’Area Marina Protetta: “Quando tra il 2016 e il 2017 era partito l’iter per l’istituzione del Parco Nazionale, questa era la perimetrazione su cui avevamo dato il via libera: abbiamo mantenuto gli accordi presi, grazie anche all’impegno della Regione. Sono contento anche di uscire da questo periodo di incertezza, durante il quale abbiamo comunque investito risorse per 450mila euro per il ripristino di strade storiche e manutenzioni. È giusto partire così, con il nucleo originario del Parco, perché i nostri Comuni sono abituati a lavorare con il Parco, rispettandone vincoli e complessità per tutelare appieno la biodiversità che caratterizza questo territorio, che è la nostra più grande ricchezza. Nulla impedirà in futuro di valutare eventuali richieste da parte di altri Comuni”.

Ansaldo Energia, Piana e Balleari: “Sinergia tra Lega e FdI per salvaguardare posti di lavoro e azienda”

Super User 06 Ottobre 2023 964 Visite

“Ansaldo Energia, che sorge sul territorio genovese, è di interesse fondamentale per Regione Liguria e per l’Italia. Occorre salvaguardare i posti di lavoro, lo sviluppo e la capacità produttiva dell’azienda, mantenendo vivo ed espandendo il suo ‘know how’. In tal senso, i consiglieri regionali della Lega e di Fratelli d’Italia hanno presentato un ordine del giorno che impegna la giunta regionale ad attivarsi presso il Governo e gli Enti competenti affinché Ansaldo Energia venga considerata interlocutrice primaria per tutte le esigenze tecnologiche e impiantistiche del mondo delle aziende partecipate, dirette e indirette, che la stessa azienda genovese possa soddisfare con la propria produzione. Il Governo, infatti, tra le altre cose ha più volte ribadito la necessità di valorizzare e rafforzare il ‘Made in Italy’ così come le ‘filiere industriali strategiche’ per la nostra Nazione. Il documento, formalizzato in consiglio regionale, va nella direzione della sinergia che si è creata tra Lega e FdI a livello nazionale tra i ministri Giancarlo Giorgetti e Adolfo Urso e a livello regionale tra gli assessori Andrea Benveduti e Augusto Sartori, che ringraziamo per il proficuo lavoro”. Lo hanno dichiarato in una nota congiunta il consigliere regionale della Lega Alessio Piana (presidente III commissione Attività produttive) e il capogruppo regionale di FdI Stefano Balleari.

Al via la Giornata nazionale dei locali storici d’Italia

Super User 06 Ottobre 2023 688 Visite

Hanno almeno un secolo di storia, li hanno frequentati re e regine, principi e imperatori, filosofi e artisti, scrittori e politici, musicisti e compositori, attori e registi. I Locali Storici d’Italia, che hanno il patrocinio del Ministero della Cultura, sono come un secondo circuito museale d’Italia: ricchi di storia, esempi d’arte e architettura permeati di bellezza, vantano pagine di straordinaria memoria italiana, tenuta sempre viva grazie alla cura e alla passione di chi, ogni giorno, spesso anche da oltre sette generazioni, ne preserva la ricchezza e il valore.

Sono luoghi dove si respira sempre un’aria nuova, dove vivono giacimenti gastronomici unici e dove l’eccellenza ha radici profonde e antiche.

Hanno fatto sognare e continuano a far sognare generazioni di italiani e di turisti, come il Florian a Venezia, il Gambrinus a Napoli, il Cambio a Torino e le decine e decine d’altri, in tutte le regioni italiane, nelle grandi città come nei piccoli centri. Da Roma a Milano, da Genova a Torino, da Palermo a Napoli e Venezia, e poi ancora a Sorrento, Amalfi e Portofino.

Il 7 ottobre l’invito è di partecipare alle degustazioni e alle visite guidate per scoprire le mille storie che raccontano, da nord a sud, i Locali Storici che partecipano a questa edizione.

Come in una vera e propria caccia al tesoro si può scoprire qual è il locale dove Umberto Eco ha ambientato il suo romanzo “Il Cimitero di Praga”; dove furono inventati i tramezzini; qual è il Ristorante che si trova nelle memorie di Casanova; chi era il cuoco-bersagliere del generale Lamarmora nella Guerra di Crimea; qual è il pesto ufficiale dei Papi, lo stesso pesto che Frank Sinatra si faceva spedire fino in America e che Pavarotti se ne portò un quintale per una tournée di un mese in Cina; qual è l’hotel dove Hitchcock studiò alcune riprese di “Caccia al ladro” e dove la scala ellittica lo ispirò per “Vertigo”; dov’è che Giò Ponti ha firmato la prima piscina con acqua di mare; dov’è che Silvio Pellico passò qui la sua ultima notte di libertà; dove hanno alloggiato Richard Strauss, Hermann Hesse, Winston Churchill; qual è l’Hotel che ospitò nel 1700 Mozart al suo primo viaggio in Italia; in quale locale Hemingway ha immaginato “Addio alle armi”; in quale tra i Locali storici il celebre poeta americano Henry Wadsworth Longfellow curò, nel 1867, la prima traduzione in lingua inglese della Divina Commedia; qual è il locale creato da Ferruccio Bindi Santi, l’inventore del Brunello di Montalcino; dove è stata inventata la celebre "coda alla vaccinara"; qual è il locale storico dove Ibsen, il padre della drammaturgia moderna, terminò “Gli Spettri”; qual è l’hotel dove Wagner ha concluso il Parsifal, che è lo stesso dove Enrico Caruso trascorse gli ultimi mesi della sua vita e dove Lucio Dalla ha scritto la celebre canzone “Caruso” dedicata all’immortale tenore italiano. E questo è solo un accenno dell’immenso patrimonio da scoprire.

Grazie all’iniziativa promossa dall’Associazione dei Locali Storici d’Italia, che raggruppa oltre duecento locali su tutto il territorio italiano, anche quest’anno sono molteplici le attività aperte a tutti, perlopiù gratuite e per le quali è richiesta solo in alcuni casi la prenotazione. Partecipare è molto facile, basta consultare la pagina speciale presente nel sito dell’Associazione -  www.giornatanazionale2023.localistorici.it - dove sono indicate tutte le iniziative e le modalità di partecipazione e prenotazione per ogni singolo evento.

In tutti i locali storici sarà possibile ritirare gratuitamente la cartolina da collezione realizzata da Giulio Priano, che ha vinto il Concorso Illustra la Storia indetto dall’Associazione Locali Storici d’Italia in collaborazione con lo IED, Istituto Europeo di Design.

Il presidente dell’Associazione Enrico Magenes nel presentare questa nuova edizione ha sottolineato come: “Quello dei locali storici è un patrimonio che non si può perdere e di cui bisogna parlare, soprattutto mentre assistiamo all’appiattimento dei nostri centri storici, con negozi e catene commerciali che si possono trovare uguali ovunque da New York a Pechino. Nei Locali Storici, invece, che hanno tutti almeno un secolo di storia, si possono vivere esperienze uniche ed irripetibili nel contesto di una civiltà millenaria come quella italiana.” 

L’Associazione ha nominato Vittorio Sgarbi, sottosegretario alla Cultura, primo Ambasciatore dei Locali Storici d’Italia. “Sono particolarmente felice di essere stato nominato Primo Ambasciatore dei Locali storici d’Italia. Sono luoghi legati alla memoria e al piacere, li ho visti forse tutti, fanno parte di un percorso che ognuno di noi ha vissuto. Qui la storia passa insieme al tempo del presente ed è giusto che ci sia particolare attenzione da parte del Ministero della Cultura, perché non sono meno importanti dei Musei. I locali storici d’Italia sono parte della musica, della letteratura, della poesia, del teatro, e l’Associazione nazionale con le sue iniziative compie un’azione importante di garanzia e conservazione non solo dei luoghi fisici, ma anche di tutela della memoria. Sono dei veri e propri musei dell’ospitalità, personalmente mi trovo molto bene nei locali storici, sono ragione di memoria felice, meritano tutta la nostra attenzione e la nostra presenza governativa, per tutelarne la persistenza nel tempo e garantirne la continuità.” Ha dichiarato il sottosegretario.

 

IL VIAGGIO TUTTO ITALIANO ATTRAVERSO I LOCALI STORICI DEL 7 OTTOBRE 

Entrando nel vivo della manifestazione, ecco dove sarà possibile prendere parte alle visite guidate e alle degustazioni regione per regione.

In Valle d’Aosta, al Bellevue Hotel & Spa di Cogne (AO), dove hanno soggiornato Maria Josè e Umberto di Savoia e al Caffè Nazionale di Aosta, dove si svolgevano gli incontri romantici di re Faruk e Ava Gardner, le soste politiche di Pietro Nenni e Palmiro Togliatti.

In Piemonte, regione ricchissima di Locali storici partecipano, a Torino: l’Albergo Ristorante San Giors famoso per la sua cucina con i bolliti piemontesi; il Caffè Al Bicerin famoso per quel “bicerin” amato da Silvio Pellico, da Giacomo Puccini e dove Umberto Eco ha ambientato il suo romanzo “Il Cimitero di Praga”; la Pasticceria Stratta, una delle “istituzioni” nazionali per caramelle e confetti, giandujotti e praline, marron glacés e canditi; il Caffè Elena, amato da amato anche da Cesare Pavese e dove l’arredamento e l’atmosfera discreta del primo Novecento sono immutati da 130 anni a questa parte; il Caffè Porto di Savona, il cui nome alla stazione delle diligenze a cavalli che assicuravano ogni giorno i collegamenti con la Liguria e in particolare con il porto di Savona, che era di grande importanza mercantile per Torino. il Caffè Mulassano uno scrigno in puro Liberty è il luogo dove furono inventati i tramezzini. Qui dietro spesse tende rosse, prendevano il caffè i Savoia; il Ristorante Caffè Del Cambio si trova nelle memorie di Casanova ed era frequentato quotidianamente da Cavour, amante della buona cucina, una cucina ancora oggi eccellente e servita nella sontuosa Sala Risorgimento.

Alle porte dell’ex capitale sabauda si trovano la Pasticceria Roletti a San Giorgio Canavese, depositaria di storiche ricette della pasticceria del Piemonte torinese e il Caffè Pasticceria Bonfante a Chivasso, famoso per i “Nocciolini”, un’antica specialità con nocciole Piemonte, zucchero e albume, ma anche un gioiello Liberty tutto originale, con marmi, specchi, banconi e boiserie in noce piemontese finemente decorati.

Il fondatore, il bisnonno Giovanni, fu cuoco-bersagliere del generale Lamarmora nella Guerra di Crimea e nel 1857 ricevette un bel diploma della Regina d'Inghilterra: parliamo del Ristorante Bar Corona di San Sebastiano Curone. Sempre in provincia di Alessandria, a Valenza, città dell’oro, il caffè Pasticceria Barberis offre una degustazione di tartufata, amaretti, savoiardi e di panfrutto, un dolce senza burro inventato in tempo di guerra.

Cuneo con la sua provincia è un territorio molto ricco di specialità dolciarie. A Bra si possono degustare superbi marron glacé in un ambiente squisitamente Liberty quello del Caffè Pasticceria Converso, nato da un’antica stirpe di pasticceri che durante la Belle Époque portò la propria arte al Waldorf Astoria di New York; un altro capolavoro Liberty è il Caffè Pasticceria Grigolon di Mondovì, offre le tradizionali paste di meliga e i Monregalesi al rhum. A Cherasco, ancora una volta all’interno di un gioiello Liberty, la Pasticceria Barbero offre i famosi Baci di Cherasco, che si aggiungono per una super golosa degustazione a praline, gianduiotti, tartufi, damine, dragée. 

Anche la Liguria presenta un considerevole nucleo di locali storici, a partire da Genova, che vede la partecipazione del Ristorante Zeffirino, famoso per il suo pesto: Frank Sinatra se lo faceva spedire fino in America, Pavarotti per una tournée di un mese in Cina se ne portò dietro un quintale e portò al seguito anche lo chef-patron. In Vaticano, da quarant'anni è il pesto ufficiale di tre Papi. Dall’eccellenza gastronomica alle grandi storie e alle frequentazioni importanti del capoluogo ligure, come quelle che fanno parte dell’Hotel Bristol Palace, Palazzo liberty di notevole pregio sulla via più monumentale di Genova. Qui hanno dormito De Amicis, Pirandello, D’Annunzio e l’Imperatore Hirohito. Qui Hitchcock studiò alcune riprese di “Caccia al ladro” e si dice che la scala ellittica dell’albergo lo ispirò per “Vertigo”.

Nella splendida Liguria, a Recco, nel Ristorante Da Ö Vittorio, cenacolo della focaccia al formaggio, si sono fermati proprio tutti: Elettra Marconi, il Presidente della Repubblica Luigi Einaudi, Tara Gandhi, Bartali e Coppi, Tognazzi e Vianello, Gassman, Manfredi, Wanda Osiris, Dizzy Gillespie e Luigi Tenco.

Vi hanno soggiornato l’imperatore d’Etiopia Hailé Seilassié e re Hussein di Giordania, e il Royal Hotel Sanremo dove Giò Ponti ha firmato la prima piscina con acqua di mare. Per la sua posizione e la sua straordinaria bellezza e ricchezza l’hotel ha ospitato “Sissi” imperatrice d’Austria, re Farouk, Hassan II del Marocco, Rania di Giordania, e il Nobel Sabin.

Alto primato per la Liguria è il Caffè Pasticceria Balzola di Alassio, dove è nato nel 1920 il "caffè concerto" e dove ha cantato Beniamino Gigli. Maksim Gor'kij, seduto al tavolino nella sala Settecento veneziano, gustava gli squisiti “Baci di Alassio”, brevettati nel 1919.

Milano e la Lombardia possiedono un vero e proprio patrimonio in locali storici, tutti con storie straordinarie, tutti ancora oggi testimoni di una tradizione fatta d’eccellenza ma anche di capacità continua di rinnovamento. Amati e ricercati da tutti e, in particolare, sosta immancabile per i turisti. Partendo da Milano il 7 ottobre ci si può prenotare per visite e degustazioni al Caffè Camparino in Galleria, simbolo della cultura milanese, dove Giuseppe Verdi e Giacomo Puccini sostavano dopo le rappresentazioni alla Scala. Re Umberto I e Edoardo VII d’Inghilterra bevevano il Bitter al banco. È un Capolavoro Liberty. 

Storie, personaggi e grandi specialità sono il comune denominatore di altri tre locali milanesi: il Biffi in Galleria, con i suoi panettoni che imbandivano le tavole dei Savoia e dell’eroe Garibaldi, diventato salotto dell’aristocrazia milanese e ristorante dopo teatro per eccellenza, frequentato anche da Arturo Toscanini ed Hemingway; il Bar caffè Gin Rosa, l’aperitivo storico di Milano nell’iconica piazza San Babila e il Ristorante Giannino, da 120 anni icona del panorama gastronomico meneghino in grado di soddisfare i palati di Gregory Peck, Maria Callas, Grace Kelly e Ian Fleming.

Nel resto della Regione il viaggio prosegue con la Pasticceria Bar Cavour di Bergamo frequentato da artisti e musicisti inebriati dal profumo della famosa Torta Donizetti; l’Hotel Catullo a Sirmione, rifugio di personaggi famosi e punto di riferimento per i pionieri del Grand Tour; l’Osteria della Villetta a Palazzolo sull’Oglio, tra le ultime osterie ferroviarie italiane, di cui conserva, con eleganza, ambienti, arredi e vetrate originali d’inizio Novecento, insieme a squisite ricette di famiglia; l’Osteria il Governo 1801 a Lezzeno, sette generazioni per più di duecento anni di storia, Silvio Pellico passò qui la sua ultima notte di libertà; il Negozio Sperlari a Cremona, un gioiello ottocentesco e un marchio che, in Italia, è emblema di mostarda, torrone mandorlato, cotognata; il Caffè La Crepa, a Isola Dovarese (CR), affacciato su una delle più belle piazze rinascimentali della Lombardia: qui sedeva tutti i giorni il generale Pistoja, eroe delle battaglie di S. Martino e Solferino; l’Hotel Moderno a Pavia, palazzo che conserva intatto il suo splendore Liberty e il cui spirito, internazionale, è creato da uno dei suoi primi direttori che proveniva dal Ritz di Parigi; sempre a Pavia la Pasticceria Vigoni, oggi alla quinta generazione, dove si produce da sempre il dolce-simbolo della città: la Torta Paradiso.

La splendida Venezia e il ricchissimo Veneto possono contare su un patrimonio considerevole di Locali Storici, perfettamente conservati e incessante meta di turisti e appassionati. A cominciare da Venezia con l’Ostaria Antico Dolo dal 1870, che propone ancora oggi quello che per secoli è stata la vera specialità della casa, la trippa rissa (diversi tipi di frattaglie bolliti secondo un’antichissima ricetta; l’Hotel Cavalletto & Doge Orseolo del 1200, tra i più antichi alberghi d'Italia, quand’era ancora una locanda vi sostavano i dogi prima della caccia al cinghiale nella boscaglia del Lido. Tra gli ospiti illustri Richard Strauss, Hermann Hesse, Winston Churchill. 

Il Caffè Florian non ha bisogno di presentazioni, aperto nel 1720 è il più antico Caffè nella storia ad aver mantenuto le sue caratteristiche, nel 2020 ha festeggiato i 300 anni, forse è il caffè più sognato da tutti i turisti del mondo; l’Hotel Pensione Accademia – Villa Maravege, amata da Marcello Mastroianni e Sir Lawrence Olivier, è una residenza patrizia del XVII secolo racchiusa tra due giardini; il Gran Caffè Lavena, anch’esso in piazza San Marco, caratterizza lo scenario di uno dei luoghi più belli del mondo. Soprannominato il caffè dei musicisti e dei letterati ha ospitato Montesquieu e Voltaire, Goldoni, Wagner e Liszt; l’UnaHotels Ala, teatro nel 1907 de “l’affare dei russi” che scandalizzò e appassionò tutt’Europa, è un’antica e signorile dimora con il suo frequentatissimo bar dedicato a Maria Tarnowska; l’Hotel La Calcina, ospitò per tre mesi John Ruskin, autore di “The stones of Venice”, lo scrittore Alain Buisine in “Ciels de Tiepolo” racconta un suo risveglio qui. Francesco Maria Piave, librettista di Verdi fu un assiduo frequentatore del suo bar; l’Albergo Quattro Fontane, un fiabesco Chalet ispirato alla Secessione viennese. Tutto il complesso alberghiero, dotato di una straordinaria collezione di arredi d’epoca è catalogato dal Ministero dei Beni culturali come uno degli edifici notevoli del Novecento. 

A Padova il Caffè Pedrocchi è molto di più di un locale, è una creatura straordinaria di Antonio Pedrocchi e dell’architetto veneziano Jappelli, ha l’imponenza di un tempio, ospita il Museo del Risorgimento nelle sale superiori e qui hanno sostato tutti i Savoia, Carducci, Eleonora Duse. Promuove intense attività culturali. 

A Verona il Cafè Carducci è dedicato proprio al poeta di cui si conservano opere e scritti nelle teche del locale, che conserva archi e travi originali, le sedie del Thonet e l'antica insegna; l’Hotel Due Torri ospitò nel 1700 Wolfgang Amadeus Mozart al suo primo viaggio in Italia e a cui è dedicata una suite, e Goethe. Lo caratterizzano intense pagine di storia: fu teatro di importanti eventi storici, come l’incoronazione in esilio di Re Luigi XVII di Francia, la firma del Trattato di Villafranca tra Napoleone III, Vittorio Emanuele II, l’Arciduca Ranieri e il maresciallo Radetzky. Nel 1866 Giuseppe Garibaldi parlò ai veronesi dal balcone dell’attuale Suite Maria Callas. 

Bassano è sinonimo di Grappa in Italia, e qui è nata la Distilleria Nardini, la più antica d’Italia. L’«aqua vitae» famosa in tutto il mondo è nel cuore del Veneto, a ridosso del ponte del Palladio, dove Hemingway ha immaginato Addio alle armi. Oggi è la settima generazione a portare avanti la tradizione e la storia della famiglia.

In Trentino Alto Adige, Merano rappresenta da sempre una meta di vacanze all’insegna del benessere, anche l’Imperatrice Sissi veniva qui a curarsi, l’Hotel Adria, progettato e costruito dai maestri del Liberty meranese Josef Munsch & Carl Lun, è un salto nel fascino Belle Époque. Giardino, struttura, facciate, saloni e persino la cabina-ascensore del 1929 sono splendidamente conservati. Nato per i facoltosi clienti tedeschi, austriaci e ungheresi, venne rinnovato e impreziosito con decorazioni Jugendstil nel 1914. 

A Trieste, l’Antica Trattoria Suban è il locale più caratteristico della città, fondato e diretto sempre dalla stessa famiglia da sei generazioni, conserva ambientazione e arredi di un tempo, mentre la cucina interpreta il ruolo eccellente della città mitteleuropea, con piatti dell'est e dell'ovest.

Bologna partecipa all’iniziativa con il Grand Hotel Majestic già Baglioni, lussuoso monumento dell’ospitalità, nel palazzo che fu Seminario Arcivescovile, tra marmi e stucchi ha accolto Frank Sinatra e Ava Gardner, Lady Diana e Sofia Loren. Splendidi gli affreschi cinquecenteschi dei Carracci: “Storie di Europa” sul soffitto a cassettoni della sala “Camerino di Europa” e “Le quattro stagioni” su quello del raffinato Ristorante “I Carracci”.

La Toscana apre le porte al pubblico del 7 ottobre a partire da Firenze con il Grand Hotel Minerva, nato nel 1300 come parte del monastero di Santa Maria Novella. Qui il celebre poeta americano Henry Wadsworth Longfellow curò, nel 1867, la prima traduzione in lingua inglese della Divina Commedia, rendendo disponibile il capolavoro dantesco negli Stati Uniti e nei paesi di lingua inglese. Sempre a Firenze sono aperte le visite all’Hotel Bernini Palace, dove la bellissima Sala del Parlamento, perfettamente conservata, ricorda il ruolo di questo edificio tra il 1865 e il 1871, quando Firenze fu capitale del Regno d'Italia, e divenne Hotel Parlamento, dimora di parlamentari e senatori. Nella Hall e sulle pareti i busti di illustri fiorentini con eccentrici copricapo.

Da Firenze a Pisa con il Ristorante Poldino, immerso nella tenuta di San Rossore dove, dai Medici a Napoleone, dai Savoia a Tony Blair sono passati tutti. Poldino è un baluardo della tradizione enogastronomica toscana. Cinghiale e daino, pecorino e miele di spiaggia la base della sua cucina; in città si può visitare anche il Royal Victoria Hotel, il cui nucleo più antico risale al 1050. Affacciato sull’Arno, che divide la città, lo storico hotel ha accolto il presidente Roosevelt, Giacomo Puccini, Emile Zola, Luigi Pirandello. Molte camere ancora oggi si trovano nella torre del X secolo.

A Montalcino il Caffè Fiaschetteria Italiana 1888 è stato creato da Ferruccio Bindi Santi, l’inventore del Brunello di Montalcino, squisito esempio di puro Liberty, ha ospitato anche il re Carlo d’Inghilterra; ancora Liberty in terra di vino, a Montepulciano si aprono le sale del Ristorante Pasticceria  Caffè Poliziano, meta di turisti da tutto il mondo anche per la tradizione di ricette medioevali toscane. Vera fucina culturale ha attirato scrittori e poeti come Carducci, Prezzolini, Malaparte e Fellini. Pirandello traeva spunti osservando i suoi clienti.

Nelle Marche il locale storico per eccellenza è il Caffè Meletti di Ascoli Piceno un vero monumento Liberty in una delle piazze più belle d’Italia. Re Vittorio Emanuele fece visita nel 1908 e 1910 per acquistare l’Anisetta e lo decretò “Fornitore della Real Casa”. Mascagni avrebbe iniziato qui a scrivere l’opera “Lodoletta”. Sono passati Stuparich, Zandonai, Badoglio, Sartre, Hemingway e Trilussa che, goloso dell’Anisetta, scrisse “Quante favole e sonetti m’ha ispirato la Meletti”.

In Umbria, a Perugia, la giornata nazionale dei Locali Storici d’Italia si apre con la Pasticceria Sandri, un gioiello Liberty guidato dalla quinta generazione. Il fondatore scambiò con Franz Sacher la ricetta della famosa torta con la propria dei Bignè alla Pompadour. Regno di delizie e cioccolata ha accolto Curzio Malaparte, Ernest von Karajan, re Gustavo di Svezia. 

Roma racconta le sue storie con due locali storici, il Ristorante Checchino dal 1887, dove è stata inventata la celebre "coda alla vaccinara", opera della bisnonna Ferminia, che prende il nome dai "vaccinari" (macellai) del vecchio mattatoio della Capitale. Sorprendenti le cantine ricavate tra i cocci degli 86 milioni di anfore che, in epoca romana, formarono il Monte Testaccio e che sono oggi monumento storico-archeologico italiano. Lo scrittore Manuel Vasquez Montalban gli ha reso omaggio in un romanzo; l’Hotel Quirinale ha una lista infinita di personaggi illustri che l’hanno frequentato: Mascagni, Puccini e Verdi, che alle finestre dell’albergo fu acclamato dai romani dopo la prima del Falstaff nel 1893. Frequentato dai Savoia, da Caterina la Grande, dai principi Colonna, Torlonia, Odescalchi, è ricco di arredi d’epoca.

La Campania è una regione molto ricca di locali storici, e molti – tra i più belli e universalmente conosciuti – partecipano alla kermesse di sabato 7 ottobre, a cominciare da Napoli con il glorioso Gran Caffè Gambrinus, ristrutturato in stile liberty nel 1890 dall’architetto Curri con splendidi affreschi e dipinti dei massimi pittori dell’Ottocento napoletano. Qui D’Annunzio scrisse i versi di “A vucchella”, Scarfoglio e Matilde Serao fondarono il quotidiano “Il Mattino”, vi sedevano il Croce, Oscar Wilde, Hemingway, Sartre. Durante la Belle Époque si teneva lo spettacolo del Café Chantant e nacque l’usanza del caffè sospeso. Le bellissime sale affacciate su Piazza del Plebiscito accolgono i Presidenti della Repubblica italiana in visita a Napoli.

È il tempio della pizza e delle ricette napoletane il Ristorante Umberto, e i suoi sapori hanno conquistato l’imperatore del Giappone Akihito, i Kennedy, Anthony Quinn. La Bersagliera è uno dei ristoranti più suggestivi di Napoli: autentico gioiello liberty, conserva stucchi, pavimento e arredi realizzati dalle maestranze impegnate nei lavori del palazzo disegnato dall’architetto Coppedé, Roberto Rossellini lo scelse per girare "Viaggio in Italia". 

Monumento nazionale dal 1993, la Fabbrica cioccolato Gay-Odin amata da Oscar Wilde nell’osteggiata sosta a Napoli del 1897, dal poeta di Giacomo e da Eduardo De Filippo, è realizzata in splendido stile Liberty con vetrina floreale, arredi in mogano, macchinari e ricette d'inizio Novecento. Napoli e pizza si fondono in un’unica parola e, a Napoli, il monumento della vera pizza è il Ristorante Pizzeria Mattozzi, locale amatissimo da letterati, artisti e politici. Qui è stata fondata l’“Associazione verace pizza napoletana” per la tutela e promozione della più vera e golosa tradizione napoletana nel mondo.

L’affascinante Campania possiede alcuni tra gli angoli più belli e suggestivi del mondo, in questi luoghi sono nati nel tempo veri e propri scrigni di bellezza e oasi di cultura come a Sorrento con l’Imperial Hotel Tramontano dove nacque Torquato Tasso e dove hanno pernottato Lord Byron, Percy Bysshe Shelley. È qui che Ibsen, il padre della drammaturgia moderna, terminò “Gli Spettri” nel 1881. Ed è sempre qui che per la prima volta venne cantata la celebre canzone "Torna a Surriento".

Come non pensare che la bellezza sia ispiratrice di altrettanta bellezza? Il Grand Hotel Excelsior Vittoria a Sorrento, arroccato sul mare, prezioso, elitario ed elegante, è il luogo dove Wagner ha concluso il Parsifal. Ed è ancora intatta la suite dove Enrico Caruso trascorse gli ultimi mesi della sua vita, una suite che ha accolto Luciano Pavarotti, Andrea Bocelli e Lucio Dalla, che proprio in questa camera ha scritto la canzone “Caruso” dedicata al grande tenore. 

A Massa Lubrense, nella penisola Sorrentina, partecipa il Ristorante Antico Francischiello 1909 che con le sue preziose ceramiche e un panorama mozzafiato si affaccia direttamente in …paradiso! Testimone di profumi, sapori e liquori fatti in casa delle trattorie d’inizio Novecento della costiera, ha conquistato con i suoi piatti Marcello Mastroianni, King Vidor, John Huston, Akira Kurosawa, Billy Wilder, Anthony Quinn, Lina Wertmuller e Pavarotti.

Non poteva mancare Amalfi tra le città che partecipano alla giornata nazionale dei Locali Storici, con la Pasticceria Pansa, incastonata nella piazzetta all'ombra del bellissimo Duomo, che tramanda da due secoli la più verace tradizione dolciaria amalfitana delle zeppole S. Giuseppe, susamielli, roccocò, casatielli dolci coi "diavolini", mustacciuoli e sfogliatelle. Peccati di gola che catturarono Ibsen, Wagner e Longfellow.

La Puglia da sempre è terra ricca di sapori tradizionali e ad Andria c’è la scoprire la Confetteria Pasticceria Museo del Confetto Confetteria Mucci in una bella palazzina Liberty nel centro storico a pochi passi dalla Cattedrale. Un’antica fabbrica sempre viva con i suoi straordinari confetti dal cuore di mandorla, gli stessi forniti per le nozze di Umberto di Savoia con Maria José e i “tenerelli”. Infinite dolcezze e un museo che racconta la storia lunga quattro generazioni per un luogo “storicamente significativo” come decretato del Ministero della Cultura. 

Maratea in Basilicata è la città delle 44 chiese, un luogo che non ha fretta. Così il 7 ottobre si può andar lento nella scoperta dei sapori del Ristorante Taverna Rovita, qui dal 1700, con le sue piastrelle settecentesche del caminetto e le travi originali del soffitto. Prima Frateria, poi Taverna, oggi luogo d’eccellenza della cucina lucana in uno dei vicoli più suggestivi di Maratea. Renato Guttuso la ritrasse in una sua opera.

Ci sono i locali che furono scenari di storia patria, come il Gran Caffè Renzelli di Cosenza, in Calabria, in questo locale furono decisi i moti cosentini del 1844 contro i Borbone, qui i gendarmi fecero sostare i patrioti Attilio ed Emilio Bandiera per dar loro ristoro e da qui venivano inviati dolci e sorbetti nelle carceri della città per alleviare la detenzione dei due fratelli e degli altri patrioti che morirono fucilati nel Vallone di Rovito. E ancora qui i garibaldini, nel settembre del 1860, festeggiarono al punto da danneggiare il locale. In questo cenacolo di ricordi illustri un evento culturale ripercorrerà la storia del locale che oggi vanta sette generazioni della stessa stirpe.

L’isola della nobiltà, della bellezza e dell’arte, la Sicilia, si racconta attraverso alcuni dei suoi locali storici più ricchi di storia e di eccellenze. Si parte da Palermo con il Ristorante Casa del Brodo dal Dottore, soprannominata così per i camici bianchi usati dai proprietari. Durante un’epidemia a Palermo all’inizio del 1900, gli avventori si accorsero del potere ricostituente di quell’ottimo brodo di carne, lo stesso che la contessa Franca Tasca d’Almerita mandava a prendere per le minestre di palazzo. Il lesso con patate ha conquistato Rod Steiger, Raf Vallone, Claudia Cardinale, Renata Tebaldi. A Palermo è un’istituzione, e uno dei gioielli Liberty della città.

Con l’esclusivo semifreddo “Ali Pascià”, che ricorda come l’isola fu culturalmente segnata dalla cultura araba, il Ristorante La Botte di Monreale presenta una cucina di classe, e racconta del cenacolo di artisti e di personaggi che lo hanno frequentato, come: come Carla Fracci, Mario Del Monaco, Beniamino Gigli, Renata Tebaldi e in questi anni, anche il segretario Onu Kofi Annan. È tra le più antiche gestioni di Sicilia.

Da Palermo a Giarre (CT) con la Cioccolateria Caffetteria Fabbrica Finocchiaro, testimone Liberty delle novecentesche fabbriche siciliane di caramelle, confetti pregiati, confetture, cioccolata e granite, è storia della tradizione dolciaria dell'Isola. Conserva facciate, ampi spazi originali divisi da archi e colonne, alti soffitti affrescati, arredi e cimeli. Inventore delle caramelle a sigaretta, tra i clienti illustri ha avuto lo scrittore Di Maggio e lo storico Giarizzo. Un’attenta visita guidata il 7 ottobre racconterà i tanti anni di storia ed eccellenza del locale.

Rigassificatore, Toti: “Sono favorevole per il bene della Liguria e del Paese”

Super User 06 Ottobre 2023 646 Visite

“Nonostante Regione Liguria non abbia alcuna voce in capitolo sul progetto, inserito come strategico nel Piano energetico nazionale varato dal governo Draghi e confermato dal governo Meloni, la mia posizione sul rigassificatore è favorevole: non possiamo pretendere di essere il primo sistema portuale e logistico del Paese, da cui dipende il benessere di milioni di italiani, se poi non accettiamo di affrontare anche le difficoltà che questo momento storico ci pone in seguito alla guerra russo-ucraina. La struttura commissariale è sempre a disposizione per ascoltare le esigenze di tutti, come è stato fatto durante gli incontri tecnici, migliorando il più possibile il progetto e ridurre i disagi, modificando il tracciato e valutando soluzioni alternative anche in base alle osservazioni pervenute in questi mesi dai Comuni. Il progetto è soggetto a un iter autorizzativo nazionale, non applicato né a Piombino né a Ravenna: è prevista una Valutazione di Impatto Ambientale (Via) e di Impatto sulla Salute (Vis), una valutazione di sicurezza da parte del Ctr e la Conferenza dei Servizi, che coinvolge i soggetti previsti dalla legge. Non si tratta di un’opinione politica di una singola persona, ma di una procedura scientifica. Questo è quanto abbiamo ribadito ai sindaci, avranno sempre la possibilità di esprimere i propri pareri purché siano legati alla scientificità delle esigenze”. Così il commissario straordinario di Governo e presidente della Regione Liguria Giovanni Toti nel corso dell'incontro plenario presso la Provincia di Savona sul progetto del riposizionamento della nave rigassificatrice Golar Tundra da Piombino al largo della costa di Vado Ligure. Oltre al presidente Toti, alla riunione hanno preso parte i referenti della struttura commissariale, insieme all'assessore alle Infrastrutture Giacomo Giampedrone, il presidente della provincia di Savona Pierangelo Olivieri, tecnici Snam e Rina che si sono confrontati con gli amministratori locali e i consiglieri comunali di tutto il territorio.

Il commissario Toti ha poi evidenziato il "ritorno ecomico diretto legato all'impianto, attorno al quale ruotano decine di milioni di euro. È un'operazione che non penalizza il turismo ma che, anzi, potenzia il sistema portuale e industriale di una regione, la Liguria, la cui crescita è in proporzione più significativa di quella di tutto il Paese. Non ci può essere turismo con la crisi energetica. Se le famiglie italiane non riescono ad arrivare a fine mese, non potrà esistere turismo per una regione che fornisce servizi a tutto il Nord Italia. Noi non vogliamo questo. Intendiamo proteggere il sistema economico di questo Paese, che significa difendere l’economia ligure e i suoi lavoratori”. 

“Il tema di compatibilità con le zone agricole e produttive – conclude Toti - è stato valutato dai tecnici e superato con adeguate modifiche al tracciato. La stazione di pompaggio è stata ridimensionata e sono al vaglio soluzioni alternative per il suo collocamento, così da non interferire sui terreni vergini, ma andando a recuperare alcuni spazi industriali interessati dall’Area di Crisi Industriale Complessa oggetto di finanziamenti ministeriali. Sono favorevole alla valutazione di opere di accompagnamento e di competitività, come quelle previste dal Primt. Su questo apriremo un tavolo condiviso con i Comuni, con l’assessorato regionale alle Infrastrutture e con Anci Liguria e troveremo una strategia per poter apportare ulteriori benefici a questa provincia".

"Ho massimo rispetto per i cittadini che esprimono preoccupazione - prosegue Toti - e per le associazioni di categoria che ci sottopongono le proprie osservazioni. I prossimi passaggi da parte del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, come colonna portante del progetto, porteranno a termine il procedimento di Via ministeriale sgomberando il campo da quelle che sono le paure sincere di coloro che sono preoccupati da un'iniziativa che magari non comprendono nel dettaglio".

GenovaJeans: inaugurata la rassegna dedicata al jeans di nuova generazione, innovativo, creativo e responsabile

Super User 05 Ottobre 2023 1338 Visite

Inaugurata questo pomeriggio, nella Biblioteca Universitaria di via Balbi, l'edizione 2023 di GenovaJeans. Presenti il sindaco di Genova Marco Bucci, il prefetto di Genova Renato Franceschelli, il curatore generale di GenovaJeans Anna Orlando e il presidente del Comitato Promotore di GenovaJeans Manuela Arata. Madrina della quattro giorni dedicata al jeans Rosita Missoni, presente questo pomeriggio in sala. 

GenovaJeans, fino a domenica, offrirà ai visitatori 100 eventi in 40 location tra la ‘via del jeans’ (via Pré – via del Campo – Fossatello – Banchi) e l’area della Darsena. Prende forma attraverso la creazione di una community formata da 30 realtà uniche nel loro genere.

Un viaggio circolare alla scoperta di un percorso che porta dall’ideazione alla creazione del jeans, dall’ingrediente al capo finito e viceversa. Presentati sotto forma di esposizione collettive all’interno di location storiche e di valore culturale nel cuore della città, GenovaJeans rappresenta tre dimensioni. I brand heritage, che esplorano storia, evoluzione e best practices di questo capo icona, sono ospitati all’interno della Biblioteca Universitaria e includono BlueBlanket Division, Blue Of A Kind, Diesel, IMIJT35020 By Canova, Incotex Blue Division, Mud Jeans, Pepe Jeans, Roy Roger's, Stefano Chiassai e Tela Genova. 

I nuovi creativi, designer di nuova generazione che hanno adottato innovative strategie di eco design per la creazione di jeans smart, sono presenti all’interno dell’Edificio Metelino in zona Darsena e vedono la partecipazione di Andrea Grossi, Gilberto Calzolari, Gimmijeans, Jeanne Friot, Marcello Pipitone with Albiate 1830, Ksenia Schnaider, Patine, Regenesi, The Blue Suit with ROICA™ by Asahi Kasei e Zerobarracento.

La filiera produttiva, composta da aziende icone della catena di fornitura e del valore del jeans, che rappresentano la maggior parte dei passaggi della produzione, è formata da Albiate 1830 - Albini Group, Cadica, Candiani Denim, Circulose®, Officina39, Pure Denim with Bemberg™ By Asahi Kasei, Soko Chimica, Tencel™, Tonello, YKK Italia ed è ospitata all’interno dell’Ex Oratorio di San Tommaso. 

Alla Biblioteca Universitaria, hub principale di GenovaJeans, vanno in scena l’educazione e l’informazione, attraverso dieci talk che coinvolgono esperti nazionali e internazionali su temi di attualità e interesse: l’innovazione e l’eco-design nel jeans per un consumatore più consapevole, le nuove normative che lanciano sfide alle aziende per il fine vita dei propri prodotti, un focus sulla Carta dei diritti fondamentali degli Oceani partita da Genova ed approdata all’ONU lo scorso settembre fino al futuro del jeans. I temi saranno approfonditi da esperti di riferimento del settore, come: Adriano Goldschmied, considerato il maestro del jeans; Adriana Galijasevic, Founder & CEO di Cocircular Lab; CaterinaTonda, RTW Sustainable Development Manager at Kering Material Innovation Lab e Jonathan Celestial Risher, Senior Woman Designer Tommy Jeans e Senior Designer allround per Daily Paper. 

  

Da sinistra: Anna Orlando, Francesca Centurione Scotto Boschieri, Ursula Casamonti, Marco Bucci, Manuela Arata

 

Venerdì 6 ottobre

Domani, dalle 14.45 alle 15.45, il primo talk sull’innovazione e l’ecodesign nel Jeans.  

14.45 – 15.54 L’innovazione e l’ecodesign nel Jeans per un consumatore più consapevole

La tavola rotonda e le presentazioni delle imprese ha da un lato l’obiettivo di ampliare la conoscenza del consumatore in marito alle nuove tecnologie e alle best practices sviluppate nella filiera tessile del Jeans per una maggiore consapevolezza in fase di acquisto, dall’altro rendere il consumatore proattivo nella filiera grazie ai nuovi modelli di mercato sostenibili e circolari in coerenza rispetto ai regolamenti in via di definizione sull’ESPR Ecodesign for sustainabile products.

(lingua italiana, simultanea in inglese) 

Modera: Mauro Sampellegrini (Research & Innovation Manager SMI)

Intervengono: Fabio Tamburini (Albini Group – Soluzioni sostenibili nel cotone); Simon Giuliani (Candiani – Il Jeans nell’economia circolare); Cinzia Provenzi (Assyst – La virtualizzazione come driver per la sostenibilità); Ivan Romano (Sei Laser – La fotonica nei Jeans); Raffaele Cinaglia (Csolution – La tracciabilità: del processo al consumatore).

Altri appuntamenti di venerdì:

16 – 16.45 Ricerca e sviluppo di Roy Roger’s raccontanti da Giulio Biondi e Antonio Di Battista

Modera: Maria Cristina Pavarini (The Spin-Off – Senior editor)

Intervengono: Guido Biondi (Roy Roger’s – Creative director); Antonio Di Battista (Research and development Roy Roger’s, Founder Blue Blanket Jeans.

17 – 17.45 L’EPR tessile: quali sfide per moda e jeans?

La nuova normativa europea presto entrerà in vigore e chiederà alle aziende di farsi carico del fine vita dei propri prodotti. Retex.Green ne parla agli addetti ai lavori e ai consumatori.

(lingua italiano, simultanea in inglese)

Modera: Maria Cristina Pavarini (The Spin-Off – Senior editor)

Interviene: Mauro Chezzi (Deputy director Sistema Modal Italia)

18 – 19 Beyond Blue: Waves of change

Conversazione sull’oro blu contemporaneo: dalla redazione della Carta dei diritti fondamentali degli Oceani partita da Genova e approdata all’ONU lo scorso settembre, alla ricerca incessante con risultati concreti e misurabili dell’industria per ridurre in maniera significativa impatti e utilizzo.

(lingua italiano, simultanea in inglese) 

Modera: Manuela Arata (Presidente del Comitato promotore di GenovaJeans)

Intervengono: Antonio Di Natale (biologo marino – expert of Ocean matters Comune di Genova – Team of specialists on enviromental Social & Governance traceability of Sustainable vlaue chains uncefact – ONU); Alberto Lucchin (Marketing & Sustainability manager – Tonello); Matteo Urbini (Managing director – Soko Chimica)

  

Sabato 7 ottobre

10 – 11 “Da rifiuti tessile a capo di moda”, la rigenerazione delle fibre tessili tra bisogno di sostenibilità e innovazione: l’economia circolare come strumento tecnico

(lingua italiano, simultanea in inglese)

Modera: Luca Costi (segretario Confartigianato Liguria)

Intervengono: Marco Benedetti (R&D GreenEvo); AndreaBanveduti (assessore allo Sviluppo economico di Regione Liguria); MatteoCampora (assessore all’Ambiente e ai Rifiuti del Comune di Genova); FrancoFloris (presidente Gees Recycling); Fiorella Ghignone (Liapull, presidente Confartigianato Moda Genova); Daniele Gizzi (responsabile nazionale ambiente ed economia circolare di Confartigianato Imprese – VDC); MaelaMandelli ( Pure Waste – Finlandia); Giovanni Battista Raggi (presidente Amiu Genova)

11 – 11.45 Jeans responsabile, materiali di nuova generazione business models

(lingua italiano, simultanea in inglese) 

Conversazione tra Caterina Tonda (RTW Sustainable development manager at Kering Material Innovation lab) e Giusy Bettoni (Founder & CEO C.L.A.S.S.) 

12 – 13 Future of Jeans

Join us as we explore the dynamic and transformative landscape of jeans in the 21st century. Together we will uncover strategies and innovations that will drive positive change and inspire a more conscious approach to denim production and consumption.

(lingua inglese, simultanea in italiano)

Modera: Adriana Galijasevic (founder & CEO Cocircular Lab)

Intervengono: Angela Antolini (director marketing & communication Cradle to Cradle Products innovetion institute; Lorenzo Albrighi (co-CEO & founder of SPIN.FASHION – intervento da remote); Caterina Tonda (RTW Sustainable development manager at Kering Material Innovation lab); Walden Lam (co.founder at Unspun – intervento da remote)

14.30 – 15.15 Rischi capitali – I paradossi dell’informazione sulla sostenibilità

(lingua italiana, simultanea in inglese)

Conversazione tra DanieleMoretti (vicedirettore editoriale SKY TG24) e Giusy Bettoni (Founder & CEO C.L.A.S.S.) 

15.30 – 16.15 BlueTailoring: il denim sotto una nuova luce. Dove ricerca, stile, artigianalità e tecnologia si incontrano

(lingua italiana, simultanea in inglese)

Modera: Manuela Arata (Presidente del Comitato promotore di GenovaJeans) 

Intervengono: StefanoChiassai (founder & creative director – Studio Chiassai); CorinnaChiassai ( designer director – Studio Chiassai)

 

Domenica 8 ottobre

14.30 – 15.30 TRANSFORMATION, una collezione di tessuti jeans provenienti da tutto il mondo trattati con la Better Chemistry di Rudolf e trasformati in una collezione di capi versatili, divertenti, inaspettati grazie alla visione stilistica di Jonathan Christopher Celestial Risher. Questo workshop racconterà, ma soprattutto condividerà concretamente la collezione nata da questa incredibile collaborazione insieme alla loro visione che permette di creare una moda Jeans che sia sì divertente ed eclettica ma, soprattutto, responsabile.

(lingua italiana, simultanea in inglese)

Modera: Barbara Gnutti (ambasciatrice italiana di The Woman in Denim) 

Intervengono: Alberto de Conti (Head of Rudolph Hub 1922) e Jonathan Celestial Risher (Senior woman designer Tommy Jeans e senior designer allround per Daily Paper).  

GenovaJeans nasce da un progetto di Manuela Arata, attuale Presidente del Comitato Promotore. L’evento è prodotto dal Comune di Genova, che ne ha affidato la curatela generale ad Anna Orlando. È promosso con Regione Liguria, è realizzato con il supporto e la collaborazione di ITA – Italian Trade Agency e gode dei patrocini di Camera Nazionale della Moda Italiana, SMI – Sistema Moda Italia, Milano Unica e Piattaforma Sistema Formativo Moda ETS, oltre a quelli di CNA Federmoda, Confartigianato ed ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo. GenovaJeans ha come partner, tra gli altri, Camera di Commercio di Genova, Candiani, Centro Studi Grande Milano, ETT, Sagep, AMIU Genova, Humana People to People, Farmacie Comunali Genovesi e AMT.  I manichini delle esposizioni collettive sono forniti da La Rosa.

Al via GenovaJeans con 30 aziende del settore moda e sostenibilità

Super User 05 Ottobre 2023 514 Visite

Si apre oggi l’edizione 2023 di GenovaJeans, che, fino a domenica 8, coinvolgerà 40 location con oltre 100 appuntamenti tra laboratori, aperture speciali di siti culturali, esposizioni, mostre, installazioni e performance artistiche, diffuse tra la ‘via del jeans’ (via Pré – via del Campo – Fossatello – Banchi) e l’area della Darsena). Saranno 30 le aziende del settore moda e sostenibilità ospiti a Genova, 30 i relatori, 14 esperti di settore, 98 gli artisti coinvolti e buyers provenienti da Argentina, Cile, Emirati Arabi Uniti, Paraguay, Paesi Bassi, Kazakistan, Perù e Sudafrica. 

Tutti gli appuntamenti sono a ingresso gratuito: per gli spettacoli al chiuso non è necessaria la prenotazione e sono fino a esaurimento posti. 

Il programma completo è consultabile su https://genovajeans.it/programma-2023/

Ex Ilva, Toti e Bucci: “O l’azienda viene rilanciata o l’accordo di programma è destinato a saltare”

Super User 04 Ottobre 2023 882 Visite

“Durante l'incontro di oggi abbiamo condiviso il fatto che l'acciaio è fondamentale per Genova, che da troppi anni attende risposte sul futuro di questa azienda e sui necessari investimenti previsti e ad oggi disattesi. Per la prima volta abbiamo condiviso con le delegazioni sindacali che o questa azienda riparte e viene rilanciata con i livelli occupazionali promessi e accettabili o quell'accordo di programma che regge l'industria dell'acciaio a Genova non ha più senso di esistere così come è oggi. Nei prossimi mesi sapremo se ci sarà questa prospettiva di ripartenza che tutti auspichiamo o se dovremo percorrere altre strade”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e il sindaco di Genova Marco Bucci al termine dell’incontro, a cui ha partecipato anche l’assessore al Lavoro Augusto Sartori, con le rappresentanze dell'ex Ilva, oggi Acciaierie d'Italia. Presenti i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Liguria, segretari generali di Fiom, Fim e Uilm Genova e Liguria, coordinatori RSU Fiom, Fim, Uilm e Usb dello stabilimento Acciaierie d’Italia di Cornigliano.

“Nel frattempo – continua il presidente Toti - dal Governo mi è stato assicurato che l’intenzione è quella di proseguire con il piano industriale già tracciato e di utilizzare ulteriori fondi, quelli legati a REPowerEu e al Pnrr, per portare avanti gli investimenti strategici, dalla decarbonizzazione alla transizione verso l’elettrico, e che sono in corso riunioni tra il ministero dello Sviluppo Economico e il gruppo Mittal per chiarire quali sono le determinazioni dell’azienda per arrivare al definitivo assetto del comparto. Come Regione e Comune chiederemo un nuovo incontro per capire i tempi e i modi di questo percorso e se, alla luce delle rimodulazioni degli investimenti, il piano industriale sia da ritenersi ancora attuale”.

Genova, in Galleria Mazzini il think tank dedicato al futuro sostenibile degli oceani e dei mari

Super User 04 Ottobre 2023 564 Visite

La collaborazione strategica tra il Comune di Genova, su impulso dell’assessorato al Patrimonio, Porto, Mare e Pesca, e Fondazione Carige darà vita all'evento "Blue Gallery”, il Blue Economy Forum in programma a Genova nelle giornate del 18-19 ottobre presso la Galleria Mazzini.

L’annuncio è stato dato questa mattina in conferenza stampa presso il Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi a Genova alla presenza di Francesco Maresca, assessore comunale al Patrimonio, Porto, Mare e Pesca; Paolo Momigliano, presidente di Fondazione Carige; Luca Marchesi, Presidente di J!-Janua e Claudio Oliva, direttore del Job Centre. Questo ambizioso progetto mira a trasformare Galleria Mazzini in un suggestivo spazio per eventi, con l'obiettivo di promuovere un Think Tank focalizzato sulla Blue Economy e favorire collegamenti tra una vasta comunità che include istituzioni, media, investitori, aziende e figure di spicco nel settore.

L'evento "Blue Gallery" si propone di mettere in risalto le attuali tendenze nel settore "blue", stimolando il dibattito su scala locale sui temi cruciali della Blue Economy, attraverso un approccio aperto e dinamico per affrontare le sfide legate all'innovazione e alla sostenibilità sia a livello nazionale che internazionale. Il format dell'evento include una serie di talk, masterclass e momenti di intrattenimento, mirati principalmente a coinvolgere un pubblico diversificato, in sintonia con la vasta gamma di contenuti proposti. 

Blue Economy, nota anche come Ocean Economy, è un termine utilizzato per indicare le attività economiche legate agli oceani e ai mari, più precisamente, all’utilizzo sostenibile delle risorse marine a vantaggio dello sviluppo economico, dei mezzi di sostentamento e della salute degli ecosistemi oceanici, e svolge quindi un ruolo fondamentale nell’assicurare un futuro sostenibile alle comunità costiere. 

L’evento prevede un programma ricco di attività, tra cui diverse occasioni di networking, in particolare con quattro "Masterclass" focalizzate sulle opportunità offerte dall’ambiente lavorativo marittimo, pensate appositamente come momenti di apprendimento dedicati agli studenti. Ad arricchire di contenuti l’evento ci saranno oltre dieci "Talk" aperti al pubblico, in cui i partecipanti potranno ascoltare relatori di primo piano discutere di esperienze di successo, delle tendenze di innovazione e delle tematiche più rilevanti della Blue Economy. Per coinvolgere la cittadinanza, ai talk e alle masterclass, si alterneranno anche momenti di intrattenimento.

«La Blue Economy è un asset strategico dell’economia genovese che, in questi ultimi anni, ha mostrato segnali di crescita molto importanti, a testimonianza dell’ottimo lavoro di facilitazione e di messa a sistema di tutti gli stakeholder del settore che siamo riusciti a portare avanti come Amministrazione – dichiara l’assessore comunale a Patrimonio, Porto, Mare e Pesca Francesco Maresca – Il progetto “Blue Gallery” darà non solo una veste innovativa a Galleria Mazzini, ma trasformerà il “salotto buono” per definizione della nostra città in uno spazio di confronto tra gli operatori del settore e di formazione per i tanti ragazzi, sempre più numerosi, che vedono nel comparto marittimo e portuale un’opportunità di crescita e realizzazione professionale e personale. La partnership con Fondazione Carige, che ringraziamo per il costante impulso dato alla crescita del tessuto economico e sociale della nostra città, è uno dei tanti tasselli della nostra strategia di cooperazione con tutte le realtà del territorio genovese per costruire tutti insieme un futuro di sviluppo dell’economia del mare nel segno di innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale».

«Ancora una volta Fondazione Carige è lieta ed orgogliosa di essere al fianco del Comune di Genova – spiega il presidente di Fondazione Carige Paolo Momigliano – Questo nuovo progetto continua ed anzi arricchisce quel percorso ideale di messa in rete di eventi che attraverso l’Ocean Race, Genova Process e quanto si sta facendo in relazione alla Dichiarazione Universale dei Diritti degli Oceani e poi ancora il Blue District, l’Innovation Village e tutte le iniziative economiche legate alle nuove imprese che si stanno generando, rappresenta un’esperienza pressoché unica nel panorama italiano, fortemente voluta dall’Amministrazione Comunale e portata avanti con straordinaria capacità e impegno». 

Genova ha sempre ospitato numerose iniziative legate al mondo marittimo, come il Salone Nautico, la Shipping Week, il Festival del Mare e la regata velica di Ocean Race. Attraverso Blue Gallery, il tema del mare assumerà nuovamente un ruolo centrale, risuonando durante i vari momenti di discussione previsti in questa due giorni, che includeranno conferenze, approfondimenti tecnici, esperienze culturali, attività per le famiglie e intrattenimento a tema. 

Il programma dell’evento sarà consultabile sul sito www.bluegallery.it

‘Rapallo del gusto’, in Piazza Venezia torna l’appuntamento dedicato alla cucina ligure

Super User 04 Ottobre 2023 699 Visite

Sabato 7 ottobre, torna in Piazza Venezia “Rapallo del gusto”, appuntamento interamente dedicato alla cucina ligure e alle sue inimitabili specialità.

In particolare, la terza edizione sarà dedicata ad uno dei prodotti più apprezzati e riconosciuti del nostro territorio che sprigionerà il suo inconfondibile profumo nelle vie del centro cittadino, il pesto.

Si parte alle ore 10:00 con la scuola di pesto al mortaio, un momento di gioco e di didattica condotto da alcuni tra i più esperti "pestaioli" per chiunque desideri cimentarsi nella preparazione di questa deliziosa ricetta.

Si proseguirà alle 13:00 con una gradita degustazione di trofie al pesto servite da Roberto Panizza e dal pastificio “La Casana”.

La giornata rivolta alla nostra tradizione culinaria avrà il suo culmine alle ore 15:00 con il Campionato mondiale di pesto al mortaio. Una simpatica competizione, il cui vincitore avrà la possibilità di partecipare al Campionato mondiale che si terrà nel marzo 2024 presso Palazzo Ducale di Genova. L’iscrizione alla gara, aperta a tutti, sarà effettuabile sul posto o inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

“Dopo il notevole successo degli scorsi anni, abbiamo deciso di ripetere e rinnovare questa apprezzata rassegna - commenta il sindaco Carlo Bagnasco -. Piazza Venezia, cuore del commercio e del mercato cittadino, si è rivelata una location particolarmente adatta. Ringrazio per il lavoro svolto per la realizzazione di questo evento, il consigliere al commercio Giorgio Tasso e gli uffici comunali. L’enogastronomia come mezzo per destagionalizzare l’offerta turistica è senz’altro un’idea vincente”.

 

Aree di crisi industriali, firmato protocollo d’intesa tra Regione Liguria e sindacati

Super User 03 Ottobre 2023 469 Visite

Con un sistema economico ligure duramente colpito negli ultimi anni prima della pandemia da Covid e successivamente dalla crisi energetica, Regione Liguria, nella persona dell'assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti, ha sottoscritto con i sindacati - CGIL, CISL, UIL Liguria - un protocollo d’intesa sulla necessità di sostenere gli investimenti produttivi e la buona e stabile occupazione.

In particolare, per agevolare investimenti produttivi nell’area di crisi industriale complessa savonese e nelle aree di crisi industriali non complesse del restante territorio ligure, è stato concordato, in riferimento ai bandi di prossima emanazione a valere del PR FESR Liguria 2021-2027, di finalizzare il rilancio industriale, la salvaguardia e l’incremento della qualità e dei livelli occupazionali, tutelando il principio di parità di genere e il sostegno all’occupazione giovanile e a quella dei lavoratori svantaggiati.

"Un costante e fruttuoso dialogo con il mondo sindacale è alla base del raggiungimento di un obiettivo di comune interesse, cioè quello di rafforzare e stabilizzare l'occupazione, per un ambiente di lavoro sempre più sicuro e produttivo - sottolinea l'assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti - A dimostrazione di ciò, il rinnovato accordo firmato oggi, che prevede agevolazioni regionali a sostegno delle imprese dell'area di crisi industriale complessa del savonese e nelle aree di crisi industriali non complesse sulla base del criterio di proporzionalità tra investimenti da realizzare e quantità e qualità dell'occupazione prevista, è un grande risultato, in continuità con quanto fruttuosamente fatto in passato, per la reindustrializzazione di questi territori".

"Siamo confidenti - aggiunge l'assessore - che questo rapporto di collaborazione possa proseguire anche in futuro sui tanti temi che ci uniscono negli obiettivi comuni, di interesse nazionale, al fine di rafforzare l'occupazione e l'economia ligure".

Lotta alla burocrazia, Botta (Spediporto): “Ci ha fatti retrocedere nella serie B dell’economia mondiale”

Super User 03 Ottobre 2023 539 Visite

Un tema di stringente attualità, come confermano i numeri che il direttore generale Giampaolo Botta snocciola non senza preoccupazione: “La burocrazia grava sulle imprese per qualcosa come 90 miliardi di extra costi. Una situazione insostenibile, certificata anche dalla World Bank e che ha fatto scivolare l’Italia al 19° posto nel ranking economico internazionale. Insomma, è come essere in serie B”.

Botta è preoccupato non solo per le conseguenze per le imprese ma anche per tutti i cittadini: “La burocrazia è un vero e proprio “ergastolo amministrativo” – dice - che colpisce le aziende serie ma anche tutte le persone oneste, che ne restano imprigionate a vita. Poi, però, ci sono i “furbetti” che, invece, le regole non le rispettano”.

Il direttore generale di Spediporto lancia, dunque, l’ennesimo, accorato appello alla politica: “Basta lacci e lacciuoli, cominciamo ad aiutare le imprese in modo che possano lavorare in modo più semplice. Rendiamo l’Italia più competitiva, visto che, proprio per le lentezze burocratiche legate ai servizi, abbiamo ormai un gap importante rispetto agli altri paesi del G7”.

Semplificazioni indispensabili, come ha detto il presidente Alessandro Pitto durante l’assemblea pubblica di Fedespedi, che potrebbero aiutare in modo significativo anche lo sviluppo del Porto di Genova, visto dai cittadini (come certifica un recente sondaggio Tecnè per Primocanale) sempre più come risorsa fondamentale per lo sviluppo della città. 

“E’ un importante passo in avanti culturale – osserva Botta – Il porto è cuore pulsante di Genova, sia che lo si legga come centro gravitazionale per turismo e blue economy che come industria. Salutiamo, dunque, con favore questo cambio di mentalità: fino a qualche anno fa il porto era un ospite scomodo per Genova, ora è, invece, riconosciuto come risorsa fondamentale per lo sviluppo della città”.

E a proposito del futuro di Genova, Spediporto sarà uno degli attori della Genoa Shipping Week 2023, in programma dal 9 al 14 ottobre. In particolare, martedì 10, dalle 16.00, a Palazzo San Giorgio si svolgerà un convegno dedicato al progetto della Green Logistic Valley, sviluppato da Spediporto per coniugare, in Valpolcevera, sostenibilità, inclusione sociale e logistica.

Un’idea presentata, con grande successo, anche durante il recente Salone Nautico, dove Spediporto era presente con uno stand e nel cui ambito si è svolta una tavola rotonda legata proprio a queste tematiche.

Sanità, il bilancio di fine estate di Enrico Mazzino (Azione)

Super User 03 Ottobre 2023 1038 Visite

“Siamo arrivati ormai ad un punto di profonda crisi. Sono necessari più che mai una serie di interventi strutturali sui quali Azione ha fatto proposte concrete. Queste sono state sintetizzate in dieci punti, oltre ad una ulteriore serie di proposte mirate a risolvere i problemi legati alla condizione di caos in cui continuano a versare i pronto soccorso e le liste d'attesa che spingono sempre più i cittadini verso il privato”. Così esordisce in una nota Enrico Mazzino, economista sanitario e docente all’Università di Genova nonché responsabile regionale del Dipartimento sanità ligure di Azione.

“Siamo arrivati - prosegue Mazzino - ormai ad un punto di crisi, senza interventi strutturali e siamo destinati ad un drammatico declino che porterà ad uno smantellamento del Servizio Sanitario Nazionale per come lo conosciamo oggi. Anche in queste settimane, come Azione, stiamo dicendo in maniera molto chiara e netta che la sanità dovrebbe essere una priorità assoluta per il governo in vista della prossima legge di Bilancio”.

“Io credo - aggiunge l’esponente di Azione - si debba puntare sul personale sanitario che dovrebbe essere rafforzato sia dal punto di vista numerico che delle remunerazioni. Per poter ampliare le dotazioni di organico si deve però contestualmente affrontare un altro problema, ossia quello della scarsa attrattività del SSN, specie per alcune specialità. Medici ne abbiamo e con i dovuti incentivi il SSN non avrebbe grandi problemi a reperirli. Di infermieri invece proprio non ce ne sono. Come risulta anche dai dati OCSE mancano decine di migliaia di infermieri, siamo di fronte ad un vero problema strutturale anche in questo caso”.

“Come Azione - si legge nella nota - abbiamo sintetizzato in 10 punti gli interventi necessari. Tra le azioni politiche, la ridefinizione dei rapporti istituzionali e di governance tra Stato, regioni e province autonome anche nella prospettiva di un’Unione europea della salute e l’aumento del finanziamento del SSN nei prossimi tre anni insieme ad una razionalizzazione della spesa; la ridefinizione degli obbiettivi di salute nazionali e regionali e conseguente revisione del sistema dei LEA, dei LEP e degli standard ospedalieri ex DM 70/2015 con gestione attiva delle liste di attesa.

Quanto alle azioni governative, invece, il varo di un piano straordinario di assunzioni per il personale sanitario e offerta di adeguate motivazioni agli operatori sanitari garantendo un maggiore livello di professionalità, prospettive di carriera chiare e un migliore equilibrio tra vita lavorativa e privata; la riorganizzazione e regolamentazione del rapporto tra pubblico e privato e costituzione di un’Agenzia Europea per le emergenze di salute pubblica; il riordino delle aziende Ospedaliero-Universitarie e IRCSS ridisegnando i rapporti tra ricerca, didattica e clinica, investendo in ricerca almeno il 3% del Fondo Sanitario Nazionale, con particolare attenzione alla ricerca applicata e al miglioramento del sistema con l’introduzione della “Value Based Medicine”, concetto proposto dalla Harvard Business School che segnerebbe il passaggio da una logica basata sulle prestazioni sanitarie e i volumi di attività, ad una logica incentrata sui concreti risultati di salute per il paziente, tenendo conto di tutti i costi diretti e indiretti sostenuti per raggiungere tali risultati. Ancora, l’istituzione di una Agenzia Nazionale di Sanità Pubblica (ANSP) con status di organo unitario tecnico-scientifico, strutturato a livello nazionale ma con articolazioni regionali, con Dipartimenti per aree e servizi, anche per rilanciare il Piano Nazionale per la Prevenzione.

Infine tra le azioni gestionali, il monitoraggio dell’applicazione del DM 77/2022 con correzioni delle eventuali criticità emergenti per garantire la continuità assistenziale e l’integrazione attiva tra servizi sanitari e sociali; l’attivazione di un Piano Nazionale per la formazione alla Leadership e al Management per la dirigenza del SSN in collaborazione con le scuole italiane di Sanità pubblica e gestione dell’Albo Nazionale dei Direttori Generali con maggior trasparenza e miglior valutazione delle competenze; la trasformazione digitale del Servizio Sanitario Nazionale, come previsto dal PNRR, con lo sviluppo di applicativi informatici efficaci per fini epidemiologico-statistici e amministrativi e per le attività cliniche (telemedicina e intelligenza artificiale); il monitoraggio dell’applicazione del PNRR rispetto all’ammodernamento logistico, tecnologico e edilizio delle strutture sanitarie per garantire l’umanizzazione delle cure, la sicurezza delle pratiche e il contenimento delle infezioni correlate all’assistenza.

Ultimamente sono state presentate due proposte per affrontare il problema riguardante il caos dei pronto soccorso e quello delle liste di attesa che è ben lontano dall’essere risolto, come ha affermato anche il nostro responsabile nazionale Walter Ricciardi che sarà a Genova il prossimo 23 ottobre al convegno sanitario di Azione che ho organizzato insieme alla mia squadra.

L’Italia registra anche una spesa ‘out of pocket’ sopra la media europea, segnale che le richieste di salute dei cittadini non trovano risposte nel SSN; deteniamo inoltre il record mondiale della spesa sanitaria non intermediata quindi senza nessun valore di sistema. Tutto questo lascia ben trasparire il tentativo disperato dei cittadini di sopperire alle difficoltà di accesso ai servizi con liste d’attesa lunghissime, soprattutto diagnostiche e chirurgiche.

Servono 21 miliardi in più per mettere in sicurezza la sanità pubblica in Italia, a rischio collasso. Il governo ha appena annunciato invece un taglio di 4 miliardi e un piano di razionalizzazioni (un modo elegante per dire che saranno di meno) per esami, farmaci e posti letto.

A questo si deve aggiungere il fatto che ad inizio agosto è arrivata anche la prima sforbiciata sui fondi PNRR previsti per la realizzazione degli Ospedali e delle Case di Comunità.

E in Liguria questo taglio dove colpirà? Quante saranno le strutture definanziate? Delle 76 strutture sanitarie finanziate coi fondi comunitari, quante salteranno in Liguria? In Italia sono a rischio una struttura su quattro. E in Liguria che succede? Secondo i documenti che la Regione ha inviato al governo ci sono 4 strutture che sono di "nuova costruzione" e che quindi rischiano di essere definanziate”.

“Il governo Meloni continua a ridurre gli investimenti e i finanziamenti alla Sanità pubblica, che nei prossimi anni scenderà sotto il 6,5% del PIL: il Servizio Sanitario Nazionale è a rischio collasso, mancano fondi e servono nuove assunzioni. Anche in Liguria la situazione è drammatica, un buco enorme nei conti della Sanità, con un numero assai preoccupante di fughe verso altre regioni.

In conclusione, credo sia fondamentale, sia a livello regionale che nazionale, investire sulla Sanità pubblica per garantire a tutti il diritto alla cura, senza essere costretti a rivolgersi al privato, che potrà curare solo chi può permetterselo, aumentando le disuguaglianze e le distanze tra la popolazione. Lavoreremo molto su questo, è una promessa”, hanno affermato Enrico Mazzino e Roberto Donno, segretario regionale di Azione Liguria.

Festival delle regioni, assessore Scajola relatore al tavolo per lo sviluppo territoriale

Super User 03 Ottobre 2023 418 Visite

‘Per lo sviluppo. Opere pubbliche, logistica, porti, aeroporti, digitalizzazione, innovazione, tecnologia, ricerca’: questo il tema del tavolo a cui ha preso parte ieri pomeriggio all'Archivio di Stato di Torino l’assessore all’Urbanistica e all’Edilizia di Regione Liguria Marco Scajola in qualità di Coordinatore vicario della Commissione Infrastrutture, Mobilità e Governo del Territorio della Conferenza delle Regioni, nell'ambito dell'iniziativa 'L'Italia delle Regioni'.

In particolare Scajola ha tenuto una relazione con l’obiettivo generale di far emergere un’agenda delle priorità infrastrutturali fatta di proposte concrete da portare all’attenzione del Governo, con un focus sul ruolo cardine delle Regioni e sulla corretta pianificazione delle risorse: dal Pnrr ai fondi strutturali e di coesione.

“Un confronto importante, un tavolo nazionale dove ci siamo rapportati tra rappresentanti delle Regioni per fare il punto e sottolineare l’importanza della nostra coesione per affrontare le sfide di questi tempi - dichiara l'assessore Marco Scajola -. Nell’occasione ho ribadito l’importanza di avere al più presto una nuova legge nazionale sulla rigenerazione urbana, ferma in Commissione nonostante l’approvazione della Conferenza delle Regioni avvenuta ormai circa due anni fa. La rigenerazione costituisce infatti la più importante risorsa per lo sviluppo urbanistico, abitativo, territoriale e culturale attraverso cui conseguire la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, dei centri storici, ma anche delle aree periferiche più degradate. L’esempio virtuoso di tutto ciò è proprio la Liguria che, negli ultimi anni, è diventata trainante a livello nazionale in campo urbanistico: grazie alla legge regionale 23/2018 ha potuto fare grandi cose fornendo un contributo fondamentale ai suoi Comuni e finanziando, a oggi, ben 123 progetti per un totale di circa 25 milioni di euro e la progettazione di 24 varianti urbanistiche per oltre 400mila euro. Ritengo fondamentale dunque far sentire la voce delle Regioni, unica e compatta, per avere al più presto la succitata legge nazionale che colmerebbe una lacuna normativa e soprattutto un ritardo pluriennale in un campo strategico che ha il duplice valore di riportare in vita aree abbandonate e, al contempo, evitare nuovo consumo di suolo”.

L’assessore Scajola ha infine ricordato gli investimenti, senza precedenti, fatti negli ultimi anni da Regione Liguria in materia di rigenerazione urbana, edilizia scolastica e residenziale pubblica con finanziamenti europei, nazionali e soprattutto regionali attraverso il Fondo Strategico che, dal 2017 al 2023, ha garantito risorse per circa 300 milioni di euro.

Pedaggi A26, Piana (Lega): “Finalmente cashback rinforzato con rimborsi fino al 100%”

Super User 02 Ottobre 2023 575 Visite

“Sulla tratta Genova Pra’-Masone-Ovada dell’A26, che territorialmente presenta particolari complessità orografiche e infrastrutturali, oltre a volumi di traffico caratterizzati da una forte componente pendolare, finalmente arriva il cashback rinforzato con pedaggi rimborsati fino al 100% per i veicoli di categoria A e B se i transiti saranno in ritardo”. Lo ha dichiarato il consigliere regionale della Lega e presidente della III commissione Attività produttive Alessio Piana.

“A seguito di vari incontri con i responsabili di Autostrade per l’Italia e dell’ordine del giorno della Lega approvato dal Consiglio regionale - prosegue Piana - siamo riusciti ad avviare sperimentalmente il rimborso del 100% per tutti i transiti che hanno come origine o destinazione Ovada o Masone se saranno registrati più di 10 minuti di ritardo per almeno tre transiti al mese e il rimborso del 75% per i primi due transiti al mese sulla stessa tratta, sempre se saranno registrati più di 10 minuti di ritardo (se saranno oltre 15 minuti entro 29 chilometri il rimborso salirà al 100% e se saranno oltre 30 minuti per 30-49 chilometri il rimborso sarà comunque del 100%). La sperimentazione parte da oggi. La svolta sui pedaggi autostradali in A26 è stata presentata ai sindaci della Valle Stura dai responsabili di Aspi e dal viceministro del Mit Edoardo Rixi, che ringrazio per il proficuo lavoro”.

“Si tratta di un ottimo risultato e di un segnale importante per il territorio che è stato raggiunto nell’interesse dei residenti, studenti, lavoratori, pendolari, imprese ed Enti locali che da anni subiscono forti disagi e non potevano più sopportare la beffa di continuare a pagare per un servizio inaccettabile”, conclude il consigliere regionale della Lega.

FSC: 4,6 milioni per riqualificare tre impianti sportivi a Genova, Rapallo e Camporosso

Super User 02 Ottobre 2023 638 Visite

Ammonta a 4,6 milioni di euro il contributo del FSC (Fondo Sviluppo e Coesione 2021-2027) destinato all’impiantistica sportiva ligure, in base a quanto previsto dall’accordo firmato a Genova lo scorso 22 settembre tra il presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni, il ministro degli Affari Europei e Politiche di coesione Raffaele Fitto e il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti. La Liguria è stata la prima Regione d’Italia a sottoscrivere l’intesa col Governo per la programmazione del Fondo.

“I contributi del FSC 2021-2027 saranno impiegati per coprire parte dei costi per gli interventi di riqualificazione e adeguamento di tre impianti sportivi del territorio – spiega l’assessore regionale allo Sport Simona Ferro. “Si tratta di lavori per i quali Regione Liguria aveva già stanziato o programmato un cofinanziamento: grazie all’accordo con il Governo l’Ente potrà destinare i fondi a nuovi interventi”.

Nel dettaglio, l’importo del contributo FSC è suddiviso in: 2,4 milioni di euro per l’intervento di riqualificazione dell’impianto sportivo “Nico Sapio” a Genova; 1,6 milioni di euro per il consolidamento strutturale, l’adeguamento impiantistico e l’efficientamento energetico del Centro natatorio comunale del Poggiolino a Rapallo; 600mila euro per l’intervento di riqualificazione dell’impianto sportivo “Zaccari” a Camporosso.

Fondi FSC, oltre 42 milioni di euro per interventi sulle strade e le piste ciclabili della Liguria

Super User 02 Ottobre 2023 495 Visite

Degli oltre 265 milioni di euro del FSC-Fondo Sviluppo e Coesione 2021-2027 destinati alla Liguria, per i quali il Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni, il ministro degli Affari Europei e Politiche di coesione Raffaele Fitto e il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti hanno firmato l’accordo lo scorso 22 settembre, oltre 42 sono destinati a interventi infrastrutturali su strade e piste ciclabili.

“La Liguria – commentano il presidente della Regione Toti e l’assessore alle Infrastrutture Giacomo Giampedrone – è stata la prima regione a sottoscrivere questo accordo sui progetti finanziati con le risorse della programmazione regionale FSC 2021-2027: un risultato importante, che non solo premia il lavoro svolto fino a oggi e conferma la nostra elevata capacità di utilizzo dei fondi, sia nazionali che europei, ma che permetterà un utilizzo ancora più funzionale delle risorse”.

“I fondi destinati alle infrastrutture, ben 42 milioni di euro, permetteranno di avviare ben 42 interventi sul territorio, da Ponente a Levante, tutti immediatamente cantierabili, con progetti esecutivi già pronti – aggiungono Toti e Giampedrone – Si tratta di interventi di particolare valenza per la rete stradale secondaria ligure, sulle viabilità e di messa in sicurezza, in particolare sui Comuni dell’entroterra, particolarmente attesi e rilevanti per i tanti cittadini che ogni giorno le percorrono e per una regione come la nostra, tanto bella quanto fragile e delicata dal punto di vista idrogeologico. Si tratta di interventi strategici che fanno sistema con le azioni messe in campo da Regione Liguria, dal punto di vista dello sviluppo economico e della promozione turistica ed enogastronomica anche per contrastare lo spopolamento del nostro entroterra. Oltre a questo, una quota rilevante di questi fondi saranno utilizzati per realizzare importanti tratti del grande progetto di ciclovia che andrà a collegare Ventimiglia con Sarzana e, grazie alla collaborazione con le regioni Toscana e Lazio, Ventimiglia con Roma: anche su questo fronte – concludono – non solo lavori importanti per promuovere la mobilità sostenibile, ma anche dal punto di vista turistico, visto il crescente valore che l’outdoor ha per questo settore”.

Per l’area della città metropolitana di Genova i fondi ammontano a oltre 7 milioni e 900mila euro per interventi sulle strade:

- Circa 545mila euro per il primo lotto dei lavori di manutenzione straordinaria per la messa in sicurezza della viabilità del comune di Rondanina a servizio della frazione di Retezzo

- Circa 450mila euro per la messa in sicurezza di un tratto di strada comunale (via Ex Guidovia) a Ceranesi;

- Circa 300mila euro per il secondo lotto dei lavori di messa in sicurezza di una frana a Lavaggi nel Comune di Moconesi;

- Circa 340mila euro per opere di messa in sicurezza stradale a Isola Soprana di Borgonovo Ligure, nel comune di Mezzanego;

- 1milione e 550mila euro per un Intervento di messa in sicurezza e consolidamento di un tratto di strada comunale in via Benedetto Chiappe a Cogorno;

- 375mila euro per il Consolidamento strutturale della carreggiata stradale in via Maggiolo a Cogorno.

- Circa 1,5 milioni di euro per un intervento di manutenzione straordinaria per la messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico e della viabilità verso le frazioni Baestre e Vaccarezza nel comune di Propata;

- Circa 886mila euro per lavori di messa in sicurezza e adeguamento normativo di via Brodolini a Sant’Olcese;

- 1milione e 85mila euro per lavori di regimazione delle acque meteoriche a tutela delle frazioni Tre Pexi e Canciano e relativa viabilità comunale a Sant’Olcese;

- Circa 880mila euro opere di messa in sicurezza e consolidamento statico di strade comunali nel Comune di Avegno;

 

Per l’area della Provincia di Savona i fondi ammontano a oltre 4,2 milioni di euro per interventi sulle strade:

- 450mila euro per interventi di manutenzione straordinaria del ponte sul torrente Arroscia a Villanova d’Albenga;

- Oltre 2,9 milioni di euro per 4 diversi lotti di intervento di ripristino funzionalità ed efficienza delle reti viarie a Loano (Da Pietra Ligure a via Minniti; da via Minniti a via dei Gazzi; da via dei Gazzi al confine con Borghetto; via delle Caselle - via dei Gazzi - via Matteotti)

- 324mila euro per lavori di sistemazione strutturale ed infrastrutturale di via della Cornice e via Ranzi a Pietra Ligure

- 510mila euro per la sistemazione strutturale ed infrastrutturale di viale Repubblica a Pietra Ligure;

 

Per l’area della Provincia della Spezia i fondi ammontano complessivamente a oltre 14,6 milioni di euro per interventi sulle strade (7,8 milioni) e sulle piste ciclabili (oltre 6,8 milioni).

Per quanto riguarda le strade:

- Oltre 390mila euro per lavori di manutenzione straordinaria e messa in sicurezza della strada comunale Mattarana - Carrodano Superiore a Carrodano;

- Oltre 870mila euro per lavori di manutenzione straordinaria e messa in sicurezza di via XXV Aprile e via Giovato a Piano di Arcola;

- 950mila euro per il secondo lotto interventi di sistemazione del torrente Castagnola e della viabilità in sponda sinistra dal ponte della ferrovia al mare a Framura;

- 325mila euro per il terzo lotto dei lavori di contenimento del dissesto idrogeologico lungo le vie che portano alla Fortezza Castruccio Castracani a Sarzana;

- Oltre 800mila euro per la Manutenzione straordinaria della sede stradale e la realizzazione cunette della strada Vezzanelli-Collefiorito a Zignago;

- 427mila euro per Opere di mitigazione delle criticità idrauliche in località Chiappa a Varese Ligure;

- Oltre 2milioni e 250mila euro per 5 diverse opere di mitigazione delle criticità idrauliche in diverse località del Comune di Varese Ligure;

- 1milione e 780mila euro destinati alla Provincia della Spezia per diversi interventi su strade provinciali (730mila per lavori di messa in sicurezza sulla provinciale 14 in località Bastremoli a Follo; 500mila per interventi sulla provinciale 530; 550mila per lavori di messa in sicurezza della provinciale 51 a Fontanelle in Comune di Vernazza);

Per quanto riguarda le piste ciclabili:

- Oltre 5,8 milioni di euro destinati a Regione Liguria per la realizzazione di un nuovo tratto della Ciclovia Tirrenica dal centro di Sarzana a Santo Stefano Magra;

- 1 milione di euro destinati a Regione Liguria per la realizzazione di un nuovo tratto della Ciclovia Tirrenica all’interno del comune di Sarzana, lungo il canale lunense e villa Orlandini;

 

Per l’area della Provincia di Imperia i fondi ammontano a complessivamente oltre 15,8 milioni di euro per interventi sulle strade (2 milioni) e sulle piste ciclabili (oltre 13,8).

Per quanto riguarda le strade:

- 355mila euro destinati alla provincia di Imperia per l’integrazione della protezione contro la caduta massi della provinciale 68 di Rocchetta Nervina;

- 440 mila euro destinati alla provincia di Imperia per il ripristino della transitabilità lungo la provinciale 69;

- 500mila euro destinati alla provincia di Imperia per lavori di ripristino della sede stradale lungo la provinciale 28 a Caravonica;

- 400mila euro destinati alla provincia di Imperia per lavori di ripristino della sede stradale della provinciale 24 a Borgomaro;

- 300mila per un intervento di recupero strutturale del tratto di viabilità tra il centro di Vallebona e località Ciaudauda;

Per quanto riguarda le piste ciclabili i fondi, tutti destinati a Regione Liguria, riguarderanno la realizzazione della ciclovia tirrenica e, in particolare:

- 8,6 milioni di euro per il completamento degli interventi di messa in sicurezza dell’Incompiuta;

- 1,8 milioni di euro per la realizzazione della ciclovia tra la ex stazione ferroviaria di Diano Marina e l'incrocio tra via Sanzio e Via della Rovere;

- 1milione e 570mila euro per la realizzazione della ciclovia sul dell’Incompiuta tra Imperia e Diano Marina

- 1,7 milioni di euro per la realizzazione della ciclovia tra San Bartolomeo al Mare e Diano Marina;

Torino, la Liguria protagonista al Festival delle regioni

Super User 01 Ottobre 2023 576 Visite

Regione Liguria protagonista al festival “L’Italia delle Regioni” che ha preso il via a Torino, ideato e organizzato dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.

In particolare, la Liguria è presente al Villaggio delle Regioni in piazza Castello con il proprio stand, dedicato ai suoi Borghi tra i più Belli d’Italia e insigniti della Bandiera Arancione.

Nella giornata inaugurale, il vicepresidente della Regione Liguria e assessore all’Agricoltura e Promozione dei prodotti liguri Alessandro Piana ha partecipato oggi alla prima delle iniziative organizzate da Regione, uno spettacolo e degustazione di basilico genovese, olio della riviera ligure e vini DOP-IGP liguri a cura dei Consorzi di tutela e dell’Enoteca regionale.

"Desideriamo rinnovare in questo appuntamento la narrazione della Liguria - spiega il vice presidente Piana - delle sue eccellenze così connaturate al territorio. Grazie al lavoro sinergico con Assaggia La Liguria, i Consorzi di Tutela ed Enoteca Regionale sveliamo ancora una volta la qualità e la tracciabilità del basilico, dell'olio, dei nostri vini a cui si aggiunge il dinamismo e l'altissima professionalità dei nostri produttori".

Domani, domenica 1° ottobre, sempre in piazza Castello Regione Liguria organizza alle 11.30 uno spettacolo musicale di rievocazione storica ‘Viaggio nel medioevo’ a cura del Gruppo di Finalborgo “Ssonagli di Tagatam".

Alle 21 il presidente della Regione Liguria e assessore alla Cultura Giovanni Toti sarà presente allo spettacolo in programma presso l’Auditorium RAI di Torino con l’esibizione di due musicisti del Carlo Felice, il soprano Marika Colasanto e il pianista Marco Zambelli.

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