Un bel compleanno, dieci anni di vita, celebrato nel modo migliore per i ragazzi del liceo coreutico Gobetti di via Spinola a Sampierdarena: uno spettacolo di danza offerto gratuitamente alla città. Alla Sala Mercato è andato in scena “Lo Schiaccianoci: l’importanza di un dono”. E’ stato un superlavoro per gli studenti e i loro insegnanti: uno spettacolo alle 11 e uno alle 14.30 per i ragazzi delle scuole primarie, uno alle 20.30 per gli adulti (famiglie dei giovani interpreti, ma non solo). Tutto esaurito, in tutti e tre gli spettacoli. Al coreutico, oltre al normale corso di studi delle scuole superiori, si impara a stare sul palco: soprattutto con la danza. Ci sono corsi di danza classica e contemporanea, con un laboratorio coreutico e coreografico; poi storia dell’arte, della danza e della musica. “Si è trattato di un adattamento in chiave moderna dello Schiaccianoci di Pëtr Il'ič Čajkovskij – spiega la preside Chiara Saracco – con un’attenzione particolare al tema del bullismo, sempre attuale nelle scuole. La trama è questa. C’è una ragazza, di nome Clara, che frequenta il terzo anno del liceo. Dolce, spensierata, le piace trascorrere le sue giornate in compagnia di amici e amiche. Arrivata a scuola, mentre saluta i compagni di classe, si accorge che, come gli altri giorni, c’è sempre quel gruppetto di bulli che la deride e la prende il giro, per il suo modo di fare, ma soprattutto per la sua dolcezza e generosità.
Inizia la tipica giornata scolastica, con lezioni e intervalli, momento in cui i bulli non perdono tempo per molestare Clara. Fortunatamente, una ragazza di quinto anno, di nome Drosselmeyer, difende Clara e le regala un oggetto speciale, un oggetto che la proteggerà da qualsiasi cattiveria e angheria, una statuina: lo Schiaccianoci. Quando Drosselmeyer se ne va, Clara rimarrà da sola, in classe, giocando con il suo nuovo regalo, fino ad addormentarsi. Inizia a sognare, farà un viaggio, alla scoperta di nuovi luoghi. Nel mondo onirico incontra lo Schiaccianoci. Dopo varie avventure, tra cui la guerra nel mondo dei topi, suona la campanella e Clara si sveglia. La ragazza si ritrova in classe, l’intervallo è finito: erano passati solo pochi minuti da quando si era addormentata. Clara si rende conto che è stato tutto un sogno, ma c’è qualcosa che non va nei suoi vestiti. Come mai indossa l’abito bianco del sogno?
Mentre riflette, tornano i bulli, a deriderla come sempre, ora anche per quel vestito poco alla moda. In quell’istante, Clara capisce che non c’era nessuno da sconfiggere, ma da accettare. Dona lo Schiaccianoci al capo dei bulli, il quale rimane pietrificato da questo gesto, contento e confuso allo stesso tempo. Non sa se accettare questo regalo, ma Clara lo abbraccia e lo rassicura.
Il capo dei bulli e tutti i bulli, si rendono conto che è molto meglio divertirsi e giocare con gli altri, piuttosto che deriderli e offenderli. Clara capisce che il sogno le è servito a comprendere un grande messaggio, i topi non si dovevano sconfiggere, ma accoglierli. Tra i bulli c’è un ragazzo, che si toglie una maschera che indossava per nascondersi e per non farsi riconoscere. Clara lo guarda e rimane incantata. Il ragazzo era lo Schiaccianoci che lei aveva sognato.
Oltre a trovare dei nuovi amici, Clara trova anche il suo amore”.
Ideato da: Abascià – Di Natale
Danzatori: alunni del liceo coreutico
Musiche: tratte dal balletto originale “Lo Schiaccianoci” e dalla colonna sonora “Lo Schiaccianoci: i quattro regni”
Regia, coreografie e video: Abascià – Di Natale
Voce narrante: Mancuso
Testi: Boccardo – Gravano – Mancuso
Oggetti di scena e foto: Cavaleri
Protagonisti i ragazzi del Triennio
Clara: Fedora Florian
Schiaccianoci: Geremia Cappagli
Capo dei bulli/topi: Noemi La Porta
Regina araba: Veronica Alinari
Capo dei Russi/Drossermaier: Angela Addiego-Mobilio
Regina dei ghiacci: Irene Batraglia
Agentini: Lorenzo Donatangelo, Ludovica Lorenzi, Giada Paladino, Greta Morana
Paolo Fizzarotti