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Al via la fase 2 in Liguria: ecco cosa si potrà fare da domani

Super User 26 Aprile 2020 2199 Visite

E’ stata varata questo pomeriggio la nuova ordinanza del presidente di Regione Liguria Giovanni Toti che entrerà in vigore domattina con cui in regione verranno consentite alcune attività prima della fine del lockdown del 4 maggio, nel rispetto della salute pubblica.

L’obiettivo dell’ordinanza è quello di consentire la ripresa di alcune attività propedeutiche all’avvio della Fase 2.

“Da domani si aprirà quella fase due di cui si è ampiamente parlato – ha sottolineato il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti - e tra poco come governatori avremo modo di dire la nostra sulle misure che il governo vorrà adottare. Al governo abbiamo chiesto un piano di lungo periodo per consentire ai cittadini e alle categorie di attrezzarsi. Per il momento come Regione Liguria abbiamo firmato un’ordinanza d’intesa con gli assessori alla salute, all’ambiente, alla protezione civile, allo sviluppo economico, in coerenza con il decreto del presidente del consiglio vigente per poterci preparare alla fase 2”. “Con questa ordinanza vogliamo attivare una serie di misure che siano favorevoli all’avvio di una ripresa – continua il presidente  Toti - tenendo conto del nostro tessuto territoriale, del turismo e delle caratteristiche proprie della Liguria; dopo aver garantito i primi  permessi sulla nautica, con questo nuovo provvedimento allarghiamo anche ai proprietari di imbarcazioni che potranno così fare interventi manutentivi, così come è prevista la possibilità per i proprietari delle seconde case in Liguria di recarsi per effettuare interventi di riparazione e manutenzione. Ovviamente tutto terrà conto delle disposizioni governative che verranno assunte”.

Ecco tutte le misure assunte:

- E’ consentita la vendita del cibo da asporto da parte delle attività artigiane del settore dolciario e alimentare, previa ordinazione on line o telefonica e garantendo che gli ingressi per il ritiro avvengano per appuntamento e dilazionati nel tempo allo scopo di evitare assembramenti e consentendo nel locale la presenza di un cliente alla volta;

- Resta sospesa per gli stessi esercizi la possibilità di consumare sul posto;

- Consentita la vendita solo in alcuni esercizi quali fiorerie e esercizi di prodotti florovivaistici;

- Consentita anche la vendita di semi, piante e fiori ornamentali, piante in vaso nei negozi specializzati;

- E’ consentita al vendita di calzature per bambini sia all’interno dei negozi specializzati in abbigliamento per bambini che nei negozi che commercializzano esclusivamente calzature per bambini;

- E’ consentita l’attività da parte degli esercizi di toelettatura degli animali di compagnia, purché il servizio venga svolto su appuntamento, senza contatto tra le persone;

- Dalle 6 alle 22, consentite attività motorie all’aria aperta, in forma individuale o con residenti nella stessa abitazione, come la corsa, la bicicletta o le passeggiate a piedi e a cavallo e la pesca sportiva lungo fiumi e foci di fiumi, nell’ambito del comune di residenza o abituale domicilio o del municipio di residenza per quanto riguarda il territorio del Comune di Genova;

- E’ possibile anche lo spostamento con motoveicolo da parte di due persone a patto che il passeggero sia convivente con il guidatore;

- E’ consentito ai residenti in Liguria la coltivazione di terreni a uso agricolo e attività diretta alla produzione per autoconsumo, a patto che il soggetto attesti con autodichiarazione completa e relativa verifica il possesso di una superficie agricola produttiva. Lo spostamento è consentito a una sola persona e con obbligo di rientro in giornata nella propria residenza. In ogni caso lo spostamento non può avere luogo fuori regione;

- E’ consentito l’allenamento e addestramento dei cavalli da svolgersi in maniera individuale da parte dei proprietari degli animali presso maneggi autorizzati all’interno del territorio regionale;

- E’ anche consentito l’allenamento e addestramento dei cani in aree autorizzate senza il contatto diretto tra le persone, nel rispetto del distanziamento sociale;

- E’ consentito ai residenti in Regione Liguria lo spostamento individuale nell’ambito del territorio regionale, all’interno del proprio comune o dei comuni dove si trovano le imbarcazioni di proprietà per lo svolgimento delle attività di manutenzione, riparazione e sostituzione di parti necessarie per la tutela delle condizioni di sicurezza e conservazione del bene. E’ obbligatorio il rientro in giornata presso l’abitazione abituale;

- Consentito anche ai residenti in Regione Liguria di spostarsi sul territorio regionale per raggiungere le seconde case di proprietà per lo svolgimento di attività di manutenzione e riparazione ed è obbligatorio il rientro in giornata; sono consentiti gli spostamenti di autovetture con più di un passeggero a bordo solo se provenienti dalla stessa residenza;

- I sindaci potranno disciplinare con proprie ordinanze l’apertura dei cimiteri, nel rispetto del distanziamento sociale;

- Nelle giornate di domenica fino al 10 maggio l’orario di chiusura dei punti vendita degli esercizi commerciali per i quali è prevista l’apertura dai provvedimenti statali è fissato entro le ore 15;

- Il 1° maggio gli esercizi commerciali sopra indicati restano chiusi.

 

Il sindaco di Genova Marco Bucci ha comunicato che resteranno chiusi, per il momento, corso Italia, il Porto Antico e la passeggiata di Nervi; resterà anche il vincolo delle spiagge, ma si potrà correre anche su strada. Tutto questo in attesa di vedere cosa succede nei prossimi giorni.

Dal 16 al 23 maggio Genova apre i Rolli sul web

Super User 26 Aprile 2020 1069 Visite

Genova conferma l’appuntamento primaverile con i Rolli Days e lo rilancia per un’intera settimana: dal 16 al 23 maggio le porte dei Palazzi genovesi Patrimonio UNESCO si apriranno sul web per portare l’arte e la storia nelle case di tutti gli appassionati.

«I Palazzi dei Rolli raccontano la storia di Genova e delle persone che l’hanno portata ad essere regina del Mediterraneo, sono pertanto un tassello fondamentale per conoscere l’identità della Superba. In un momento come questo, dove siamo costretti a stare lontani gli uni dagli altri, la cultura ha ancora di più l'obbligo di essere un elemento di unione che, di fatto, la rende l'anima delle nostre società. In attesa di portare le persone dalle opere, proviamo a bussare alla porta di ciascuno, portando l'incontro con il nostro territorio nelle case delle persone – commenta l’assessore alle Politiche culturali Barbara Grosso - Questa edizione dei Rolli Days non vede nel digitale una necessità, ma intende sfruttarne le potenzialità per portare le persone laddove non si sarebbe potuti andare. È ferma la volontà di mantenere i punti forti dell'evento: qualità dei contenuti, che affondano sempre le radici nella ricerca scientifica; partecipazione dei giovani professionisti delle humanities come ambasciatori culturali della città; stretta collaborazione tra gli enti partecipanti. E stiamo preparando altre novità assolute, che verranno presto rivelate – conclude Grosso - Si tratterà di una settimana di Palazzi dei Rolli: non avremmo mai avuto le disponibilità per tenere aperti dieci (e più) palazzi per sette giorni. In questa occasione possiamo farlo e chiunque potrà visitarli accompagnato dai nostri divulgatori per sette giorni».

Spiega lo storico dell’arte Giacomo Montanari, curatore scientifico dei Rolli Days: «Non vogliamo che i genovesi, gli italiani e chi ama Genova e il patrimonio culturale si trovino orfani di questa esperienza. È nata quindi l’idea di trasportare le caratteristiche identitarie dell’evento legato al sito Unesco Genova: le Strade Nuove e il Sistema dei Palazzi dei Rolli in formato digitale: non un semplice riversamento, ma un nuovo ragionamento sulle potenzialità che questo medium poteva avere in riguardo a questi incredibili siti».

Nelle giornate del 16 e 17 maggio, una serie di video inediti porterà all’interno di alcune delle dimore più prestigiose, alcune delle quali verranno mostrate al pubblico per la prima volta: sarà quindi possibile vivere una esperienza simile a quella dell’evento in prima persona, attraversando le sale, scoprendo le architetture, ammirando le opere d’arte. Saranno presentati palazzi di assoluta eccellenza e qualità, in alcuni dei quali, per ragioni di spazi, non sarebbe comunque possibile far entrare il pubblico.

Per esempio, sarà possibile entrare in anteprima negli spazi di Palazzo Interiano Pallavicino in piazza Fontane Marose, di scoprirne la decorazione pittorica e ad affresco, l’eccezionale arredo scultoreo e i giardini; il palazzo sarà presto aperto e fruibile per il pubblico, la Rolli Days Digital Week sarà la prima occasione per scoprirne tutta la bellezza.

Palazzo Stefano Squarciafico in piazza Invrea, aprirà virtualmente le sue porte per mo-strare le tracce degli affreschi di Ottavio Semino, con la raffigurazione del celebre “Ratto delle Sabine”. Anche Palazzo Spinola Pessagno in salita Santa Caterina, oltre alla splendida facciata, rivelerà per la prima volta anche la decorazione interna, che attraver-so le opere dei più prestigiosi artisti genovesi del ‘500, racconta il legame fra Genova e l’imperatore Carlo V. 

Inoltre, nel primo weekend della Rolli Days Digital Week si potranno visitare:

Palazzo Tobia Pallavicino – via Garibaldi

Palazzo Balbi Senarega – via Balbi

Palazzo Ambrogio di Negro - via San Luca

Palazzo Spinola Gambaro – via Garibaldi

Palazzo Angelo Giovanni Spinola – via Garibaldi

Palazzo Francesco e Ridolfo Brignole Sale (Palazzo Rosso) – via Garibaldi

Palazzo Brignole Durazzo – piazza Fontane Marose

Come nelle precedenti edizioni dell’evento, la competenza e le conoscenze dei giovani divulgatori scientifici accompagneranno la visita, raccontando le vicende dei protagonisti, le storie narrate nelle opere d’arte, la straordinaria qualità della civiltà dell’abitare della Genova rinascimentale e barocca

L’appuntamento con i Palazzi dei Rolli proseguirà per tutta la settimana successiva, fino a sabato 23 maggio, con video dedicati ad ulteriori siti e approfondimenti che permetteranno a tutti di godere della bellezza del patrimonio culturale genovese; e con qualche deviazione golosa, in collaborazione con Camera di Commercio e con il circuito “Genova Gourmet”, per scoprire anche le prelibatezze della cucina genovese tradizionale.

Sul sito visitgenoa.it sarà presto disponibile il programma di dettaglio, con gli orari di programmazione dei video nelle due giornate del 16 e 17 maggio e con il palinsesto della Rolli Days Digital Week. L’evento Rolli Days Digital Week sarà promosso anche sulle pagine Facebook Visit Genoa e Genovamorethanthis e sul canale Instagram @Genovamorethanthis. Hashtag ufficiali: #RolliDays e #Genovamorethanthis 

Rolli Days Digital Week Genova 2020 è un evento promosso e patrocinato da Comune di Genova, Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, Camera di Commercio di Genova, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali - Segretariato Regionale della Liguria, Associazione dei Rolli della Repubblica Genovese; in collaborazione con l’Università degli Studi di Genova (Scuola di Scienze Umanistiche, Scuola Politecnica – Dipartimento di Scienze per l’Architettura).

 

Coronavirus, in Liguria 4.988 positivi, 84 più di ieri

Super User 26 Aprile 2020 1086 Visite

Il bollettino del coronavirus in Liguria di oggi, domenica 26 aprile.

 

4.988 attualmente positivi (+84)

 831 pazienti in ospedale (-11), di cui 82 in terapia intensiva (UTI, -1)

2.667 a domicilio (+76)

Positivi clinicamente guariti a casa = 1.490 (+19)

Guariti non più positivi = 1.404 (+100)

7.504 casi totali da inizio emergenza (+205)

Deceduti = 1.112 (+21)

Tamponi = 42.607 (+1.482)

Ospedalizzati:

Asl1 = 149 (15 UTI)

Asl2 = 128 (9 UTI)

Asl3 Villa Scassi = 124 (16 UTI)

San Martino = 162 (27 UTI)

Galliera = 102 (3 UTI)

Evangelico = 36 (2 UTI)

Gaslini = 6

Asl4 = 55 (4 UTI)

Asl5 = 69 (6 UTI)

Positivi per provincia:

IM = 914

SV = 816

GE = 2.889

SP = 360

non assegnati = 9

Sorveglianze attive (contatti di positivi) = 1.847

Asl1 = 167

Asl2 = 651

Asl3 = 445

Asl4 = 356

Asl5 = 228

I numeri tra parentesi rappresentano l'aumento o la diminuzione del parametro rispetto al giorno precedente

Qual è la differenza fra "attualmente positivi" e "casi totali"?

Gli "attualmente positivi" rappresentano la prevalenza, lo standard internazionale dell'epidemiologia che indica quanti casi sono presenti *contemporaneamente* in una popolazione (i dati della giornata sono quelli delle ore 14.00), e indica quanti sono i positivi in Liguria, escludendo dunque chi è guarito (negativo al doppio test) e chi è purtroppo deceduto.

I "casi totali" indicano l'incidenza, un altro indicatore epidemiologico che prende in considerazione tutti i casi dall'inizio dell'epidemia, dunque somma agli attualmente positivi anche i guariti e i deceduti.

Nel futuro questi due indicatori tenderanno a divergere: il primo in discesa verso lo zero, il secondo in salita fino a fermarsi alla cifra totale dei contagiati finali.

Perché i dati della Protezione Civile sono diversi?

I dati sono gli stessi, quello che cambia è il modo di sommarli: la Protezione Civile indica i "Casi totali", ovvero come spiegato poco sopra la somma di ospedalizzati + domiciliati + positivi clinicamente guariti + guariti + deceduti, tutti dati che si trovano elencati nel post.

Nella tabella della Protezione Civile è diversa (minore) anche la cifra nella colonna "Totale attualmente positivi" rispetto alla cifra degli attuali positivi di Regione Liguria: questo perché il Dipartimento di Protezione Civile sottrae ai positivi anche i dimessi (colonna verde), ovvero pazienti clinicamente guariti che però sono ancora positivi (e che Alisa e Regione Liguria conteggiano fra gli attualmente positivi, almeno fino alla loro effettiva negativizzazione con doppio test).

Ricordiamo infine che la Protezione Civile non ha una raccolta dati propria: sono le Regioni a trasmettere i conteggi alla Protezione Civile, che poi li usa per pubblicare la tabella quotidiana.

Toti: “In Liguria nessun record di mortalità”

Super User 26 Aprile 2020 1021 Visite

“Pur essendo profondamente addolorati per tutte le vittime di coronavirus in Liguria, è bene che i liguri sappiano che non vi è alcun record di mortalità nella nostra regione. I dati dimostrano infatti che la percentuale è inferiore rispetto ad altre regioni d’Italia con un quadro epidemiologico simile: Lombardia + 212% rispetto alla Liguria, Emilia Romagna + 47% rispetto alla Liguria, le Marche + 19% e sovrapponibile al Piemonte, mentre il Veneto, che ha avuto inizialmente un unico cluster, presenta un rapporto di mortalità di -54% rispetto alla Liguria. Questo grazie anche al lavoro incessante della nostra sanità, che nel momento del bisogno ha saputo fare uno sforzo straordinario, fin dal primo giorno e ancora oggi”. E’ quanto affermato dal governatore Giovanni Toti.

Non è arrivata la mascherina? Mandate una mail alla Regione

Super User 26 Aprile 2020 2164 Visite

Regione Liguria ha attivato un indirizzo e-mail al quale inviare una segnalazione in caso di mancata consegna delle mascherine chirurgiche gratuite da parte di Poste Italiane.
L’indirizzo, in funzione a partire dal 27 aprile, è: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Lockdown, Toti libera i liguri

Super User 26 Aprile 2020 2604 Visite

Take away, alcune attività sportive da praticare in spazi aperti e in solitudine, passeggiate per le famiglie: sono alcune delle voci che Regione Liguria sta esaminando insieme agli esperti della task force messa insieme per la fase 2, in vista di un'ordinanza che verrà emessa questa sera ed entrerà in vigore da domani, lunedì 27 aprile. Lo ha detto il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti nel corso di una diretta su Facebook.

"Riteniamo di poter dare una mano con un filo di anticipo a tante categorie che stanno soffrendo - ha spiegato - in attesa che il Governo dal 4 maggio intervenga a sua volta in modo definitivo su alcune situazioni. Abbiamo una settimana per il rodaggio, intanto ci stiamo confrontando costantemente con il Governo e ci auguriamo che il 4 maggio possa cominciare una nuova fase. Le famiglie potranno uscire a fare una passeggiata in aree definite nel municipio o nel comune, stiamo valutando. Una bozza prevedeva alcune fasce orarie per la corsa e la bicicletta, ma penso che sia giusto che tutti vadano nelle ore in cui possono. Questo è un tema di salute, perché il Covid non è l'unico rischio: dopo tanta immobilità abbiamo bisogno di riprendere a muoverci".

La task force, la Giunta e i tecnici regionali lavorano in queste ore valutando le attività a basso rischio e confrontandosi con le categorie. Esclusa tra le altre, proprio per il parere negativo degli artigiani coinvolti, la possibilità per parrucchieri, estetisti e altri di operare a domicilio dei clienti. "La proposta di equiparare questa attività a una consegna merci - ha spiegato ancora Toti - ha scontentato molti e quindi non procederemo. È un settore che sta soffrendo molto e volevamo fare qualcosa, ma le regioni non possono decidere di riaprire i negozi". "Fare il punto della situazione non è facile, anche da un punto di vista giuridico - ha concluso - questa sera comunicheremo le decisioni prese. Cominciamo a riconquistare un po' delle libertà che ci eravamo tolti, ma dobbiamo usarle con responsabilità".

Coronavirus in Liguria, il bollettino del 25 aprile

Super User 25 Aprile 2020 1253 Visite

Il bollettino del coronavirus di oggi, sabato 25 aprile.

 

4.904 attualmente positivi (+32)

842 pazienti in ospedale (-5), di cui 83 in terapia intensiva (UTI, -4)

2.591 a domicilio (+1)

Positivi clinicamente guariti a casa = 1.471 (+36)

Guariti non più positivi = 1.304 (+79)

7.299 casi totali da inizio emergenza (+128)

Deceduti = 1.091 (+17)

Tamponi = 41.125 (+1.562)

Ospedalizzati:

Asl1 = 142 (15 UTI)

Asl2 = 138 (10 UTI)

Asl3 Villa Scassi = 130 (16 UTI)

Asl3 Gallino = 1

San Martino = 161 (27 UTI)

Galliera = 102 (3 UTI)

Evangelico = 37 (2 UTI)

Gaslini = 6

Asl4 = 56 (4 UTI)

Asl5 = 69 (6 UTI)

Positivi per provincia:

IM = 935

SV = 809

GE = 2.771

SP = 382

non assegnati = 7

Sorveglianze attive (contatti di positivi) = 1.860

Asl1 = 170

Asl2 = 658

Asl3 = 403

Asl4 = 377

Asl5 = 252

 

I numeri tra parentesi rappresentano l'aumento o la diminuzione del parametro rispetto al giorno precedente

Qual è la differenza fra "attualmente positivi" e "casi totali"?

Gli "attualmente positivi" rappresentano la prevalenza, lo standard internazionale dell'epidemiologia che indica quanti casi sono presenti *contemporaneamente* in una popolazione (i dati della giornata sono quelli delle ore 14.00), e indica quanti sono i positivi in Liguria, escludendo dunque chi è guarito (negativo al doppio test) e chi è purtroppo deceduto.

I "casi totali" indicano l'incidenza, un altro indicatore epidemiologico che prende in considerazione tutti i casi dall'inizio dell'epidemia, dunque somma agli attualmente positivi anche i guariti e i deceduti.

Nel futuro questi due indicatori tenderanno a divergere: il primo in discesa verso lo zero, il secondo in salita fino a fermarsi alla cifra totale dei contagiati finali.

Perché i dati della Protezione Civile sono diversi?

I dati sono gli stessi, quello che cambia è il modo di sommarli: la Protezione Civile indica i "Casi totali", ovvero come spiegato poco sopra la somma di ospedalizzati + domiciliati + positivi clinicamente guariti + guariti + deceduti, tutti dati che si trovano elencati nel post.

Nella tabella della Protezione Civile è diversa (minore) anche la cifra nella colonna "Totale attualmente positivi" rispetto alla cifra degli attuali positivi di Regione Liguria: questo perché il Dipartimento di Protezione Civile sottrae ai positivi anche i dimessi (colonna verde), ovvero pazienti clinicamente guariti che però sono ancora positivi (e che Alisa e Regione Liguria conteggiano fra gli attualmente positivi, almeno fino alla loro effettiva negativizzazione con doppio test).

Ricordiamo infine che la Protezione Civile non ha una raccolta dati propria: sono le Regioni a trasmettere i conteggi alla Protezione Civile, che poi li usa per pubblicare la tabella quotidiana

Benveduti: “il 1° maggio chiusura totale dei supermercati”

Super User 25 Aprile 2020 777 Visite

“In accordo con le sigle sindacali e i rappresentanti territoriali della grande distribuzione organizzata, abbiamo predisposto la chiusura totale dei supermercati per il 1° maggio. Una decisione condivisa, che consentirà a tutti lavoratori, che fin dall’inizio dell’emergenza sono stati in prima linea per non interrompere la filiera alimentare, di godersi una piena giornata di riposo”. Lo annuncia l’assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti.
“In attesa di vedere come procederà la situazione legata all’emergenza sanitaria – aggiunge Benveduti – abbiamo prorogato al 10 maggio il Protocollo d’Intesa, siglato lo scorso 7 aprile, che prevede la chiusura entro le 15 degli esercizi commerciali alla domenica. Valuteremo strada facendo, in piena condivisione con i firmatari dell’accordo, eventuali necessità di ulteriore proroga della misura. Se non si ravvisasse alcun bisogno, dal 17 maggio gli esercizi commerciali della grande distribuzione seguiranno i propri orari”.

Bar e ristoranti, Berrino: “in arrivo i bonus assunzionali”

Super User 25 Aprile 2020 977 Visite

"Quella del prossimo 28 aprile sarà una manifestazione fatta con grande dignità, rispetto delle regole imposte che io appoggio totalmente perché il turismo è il settore più colpito dall'emergenza sanitaria e allo stesso tempo anche il più trascurato dal Governo vista la permanente assenza del ministro Franceschini". Così l'assessore regionale al turismo Gianni Berrino in merito alla manifestazione che il prossimo 28 aprile avrà luogo in tante località liguri e italiane: alle 21 le luci di bar e ristoranti si accenderanno e, alla presenza dei soli titolari, verrà simulata un'apertura serale.

"La preoccupazione dei titolari, ma anche dei lavoratori dei pubblici esercizi, è comune a quella di albergatori, balneari e delle tante professioni legate in special modo al turismo - prosegue Berrino - Preoccupazione dovuta oltre al non aver nessuna certezza su quando la stagione potrà, almeno in parte, incominciare, anche alle regole che verranno messe per permettere le aperture. Come Regione faremo il possibile per dare risposte concrete, come già stiamo facendo per esempio con i bonus per aiutare le aziende ad assumere il personale necessario".

"All'inizio della settimana prossima, in accordo col presidente Toti, sarà convocato un primo tavolo di confronto con le categorie per la cosiddetta 'Fase 2'. Le regole e le limitazioni per forza di cose ci saranno - conclude l'assessore - ma dovranno essere di buon senso, non comportare spese esagerate e limiti insostenibili permettendo agli esercenti di lavorare e ai clienti di godere al meglio del loro aperitivo, della loro cena o della loro vacanza".

Festa della Liberazione, Toti: “è il 25 aprile della ripartenza”

Super User 25 Aprile 2020 1087 Visite

"Su questo palco è come se la storia si fosse fermata. È il primo teatro che riapre sia pure con le necessarie regole di sicurezza. Non potevamo lasciare che Genova e la Liguria trascorressero un 25 aprile, cui hanno dato un contributo straordinario di umanità, generosità e sangue, senza celebrarlo. Lo celebriamo nelle case e in famiglia, separati fisicamente ma forse più uniti che mai nei valori, perché non credo che l'Italia abbia mai vissuto un momento simile" Lo ha detto il Presidente di Regione Liguria Giovanni Toti prima dell'inizio del Concerto della Libertà al Carlo Felice.

"Il coronavirus è tornato a infierire su quella generazione che ha fatto il 25 aprile e ci ha regalato questa libertà - ha proseguito - come se fosse una sorta di crudele nemesi storica. Ma oggi celebriamo questa giornata anche perché speriamo tutti che si chiuda una storia e se ne apra una diversa, ed è la ragione per cui vogliamo che la musica oggi accompagni con la sua armonia la nostra ripartenza. Ciò che abbiamo vissuto in questi due mesi, sia pure non paragonabile per storia e per dolore, non è poi così lontano da quei giorni di 75 anni fa: è una storia che ha unito il paese e questo è un momento importante per dimostrare che siamo degni della storia che abbiamo ereditato, di questo grande paese e del sacrificio che hanno fatto i suoi cittadini e lavoratori. Dobbiamo essere capaci di traghettare come allora l'Italia dalle macerie del 25 aprile, in cui finiva un periodo così buio, a qualche cosa di nuovo e di grande. Il Coronavirus non piegherà il nostro paese come non l'ha piegato la dittatura".

"Lunedì partiranno alcune misure molto attente e scrupolose per dare un po' di fiato alla nostra economia e alla nostra vita - ha detto Toti a margine della cerimonia al Ponte monumentale, prima di recarsi al Carlo Felice - gli italiani che stanno in casa ormai da due mesi penso che possano uscire a fare qualche passo, un po' di sport, fare qualcosa di buono per la propria salute che non è minacciata solo dal coronavirus ma anche dalla troppa immobilità. Alcune attività, come il take away, sono per gli esercizi economici un primo piccolo passo verso il ritorno alla normalità. Il cammino sarà lungo, ma è bene partire".

"Dobbiamo tenere d'occhio prudentemente la curva dei contagi - ha detto ancora in merito alle misure da prendere nei prossimi giorni a livello nazionale e regionale - che è uno dei criteri che sarà alla base della ripartenza; non dobbiamo smontare il gigantesco apparato sanitario che abbiamo messo in campo in questi giorni e che resterà a presidio della salute di tutti; saranno fondamentali l' educazione e la collaborazione dei cittadini all'uso dei dispositivi di protezione e ai comportamenti idonei. Conviveremo con il virus ancora per un po' di tempo, dobbiamo riuscirci senza che questo ci spinga alla disperazione e al crollo dell'economia, ma anche proteggendo noi stessi con comportamenti seri. L'Italia è un paese grande, densamente abitato, con tante diversità: dalle funivie della Valle d'Aosta ai vigneti di Pantelleria ci sono tante sfumature diverse. Occorre adattare regole comuni per tutti i cittadini a sistemi diversi che tengano conto della realtà territoriale. Con il Governo ci siamo confrontati ieri e continueremo a confrontarci in queste ore. È giusto che il Governo esprima delle linee guida nazionali, è altrettanto giusto che regioni e comuni le possano applicare adattandole a territori molto diversi".

 

L’attacco alla sanità ligure arriva dal re della grappa

Super User 25 Aprile 2020 2788 Visite

“Ho quasi 88 anni e tutte le malattie del mondo, mi manca solo l’Alzheimer. Questo però non vuol dire che se vado in ospedale devo essere assistito per ultimo, o addirittura non curato perché tanto…”. Luigi (Gino per gli amici) Barile, commercialista e produttore della famosissima grappa che porta il suo nome, non ci sta a essere messo in secondo piano dalla sanità, neppure al tempo del Covid-19.

Benché la sua esperienza sanitaria non sia stata una passeggiata di salute, Barile probabilmente è uno dei fortunati over 80 che hanno vinto il coronavirus.
“A metà febbraio sono stato undici giorni in terapia intensiva per uno scompenso cardiaco e inizio polmonite. Stavo malissimo, avevo sintomi simili a quelli causati dal coronavirus. Non so se l’ho contratto perché non mi hanno fatto il tampone ma, con il senno di poi, il dubbio mi è rimasto. Durante la mia permanenza in ospedale ho avuto alcuni problemi con il personale. E pensare che non era ancora scoppiata l’emergenza sanitaria”.
“In questi mesi - continua Barile - ho sentito notizie che mi hanno fatto nascere parecchie perplessità sull’operato dei sanitari nella gestione dei pazienti della mia età. Ho letto del cosiddetto “codice blu”, secondo il quale bisogna dare la precedenza di cura ai malati che hanno più probabilità di farcela. Malgrado l’età e le patologie, sono riuscito a portare la pelle a casa. Ma i tanti miei coetanei che sono morti? Allora ho deciso di andare fino in fondo per sapere se questa modalità di triage estremo sia stata veramente applicata nelle strutture ospedaliere liguri e, se sì, quale sia il discrimine tra chi abbia diritto di ricevere cure salvavita e chi no, se le esclusioni siano state applicate in base a valutazioni meramente discrezionali oppure per carenza di posti, mancanza a sua volta provocata da malagestione pubblica passata. Così ho raccolto un po’ di articoli di giornali, nei quali ci sono anche testimonianze di medici, e li ho inviati insieme all’esposto alla Procura”.

Non è la prima volta che Barile lancia denunce: era già successo durante alcune assemblee dei piccoli azionisti di Carige, dove più volte si era scagliato contro la gestione dei dirigenti della banca. Poi, come si sa, quelle accuse approdarono in tribunale. Per questo il commercialista di Certosa è considerato l’uomo-chiave di quella vicenda.

Ma del ragionier Barile si è parlato soprattutto per la sua grappa, per anni prodotta ma mai venduta per essere lasciata a lungo invecchiare. Nel 2000 fu il grande Luigi Veronelli a valorizzare il pregiato distillato che negli anni ha raccolto numerosi premi, compreso quello ricevuto a Londra come miglior grappa del mondo.

Pure Davide Rampello, l’autore della rubrica “Paesi e paesaggi” di “Striscia la notizia”, è rimasto meravigliato nel vedere Barile trasformare le aromatiche vinacce del dolcetto in grappa, utilizzando un metodo antico, basato su tempi e profumi, ormai quasi scomparso.

Nel 2001 la grappa Barile è stata scelta dalla Camera di Commercio di Genova per essere donata ai grandi della terra in occasione dei G8.

Nella storica distilleria di Silvano d’Orba, piccola frazione tra Ovada e Alessandria, per la “Festa della grappa” (giunta alla 24 edizione) vi sono approdati tanti personaggi, come il ministro Alberto Bonisoli, l’ex ministro Pierluigi Bersani e il “padre” di Slow Food Carlin Petrini. Ed ancora: Andrea Cosulich, Carlo Freccero, Moni Ovadia, Cinzia Monteverdi, Ferdinando Fasce e Flavio Gaggero. Tra i giornalisti premiati citiamo Virgilio Pronzati, Massimo Fini, Loris Mazzetti, Andrea Scanzi, Milena Gabanelli, Antonio Padellaro, Luca Telese, Massimiliano Lussana, Ferruccio Sansa, Luca Mercalli, Sigfrido Ranucci e Tomaso Montanari.
In una delle edizioni (era il 2011) alle quali ha partecipato Genova3000 l’ospite d’onore era don Andrea Gallo.

Don Andrea Gallo e Luigi Barile

“M5S vuole trasferire i pazienti covid sotto una tenda”

Super User 25 Aprile 2020 1140 Visite

“Subito i soldi per loro, per gli italiani c’è tempo: il M5S vuole trasferire i liguri malati di Covid-19 dalla nave ospedale di Genova in ospedali militari da campo per risparmiare denaro pubblico, ma il suo Governo, come già spiegato dall’onorevole Edoardo Rixi, continua ad accogliere i migranti in quarantena sulle navi Tirrenia sborsando 1.5 milioni di euro per ogni traghetto, dove vengono serviti pure menù etnici. Una vergogna”.

Lo hanno dichiarato oggi il presidente dell’Assemblea legislativa della Liguria e consigliere regionale Alessandro Piana e il capogruppo regionale Franco Senarega (Lega).

“Infatti - hanno aggiunto Piana e Senarega - secondo quanto dichiarato ieri dalla collega pentastellata Alice Salvatore ‘la nave ospedale ormeggiata nel porto di Genova costa alle casse regionali quasi un milione di euro al mese per coprire 146 posti letto per i convalescenti da Covid-19, che potrebbero benissimo essere ospitati in ospedali militari da campo, pronti in 48 ore’.

A prescindere dall’entità dei costi indicati, sui quali ci sarebbe da discutere, non si capisce per quali motivi gli italiani che sono anziani o di mezza età e ancora deboli e malati debbano finire sotto una tenda, mentre i migranti che sono giovani e forti debbano essere ospitati, con tutti i comfort, nelle cabine di navi pagate fior di soldi pubblici.

In realtà, a queste forze di Governo gli italiani non interessano, vogliono svendere il nostro Paese e si piegano ai Paesi del Nord della UE che, peraltro, non accolgono i migranti trasportati in mare dalle loro Ong.

A noi invece il bene dei liguri e degli italiani interessa, eccome.

Pertanto, i nostri malati non si toccano e i pazienti Covid-19 rimarranno sulla nave ospedale di Genova fino a quando sarà necessario. Costi quel che costi”.

Coronavirus, in Liguria calano i pazienti in ospedale

Super User 24 Aprile 2020 893 Visite

I dati del coronavirus in Liguria di oggi, venerdì 24 aprile.


4.872 attualmente positivi (+16)

847 pazienti in ospedale (-27), di cui 87 in terapia intensiva (UTI, -4)

2.590 a domicilio (-2)

Positivi clinicamente guariti a casa = 1.435 (+45)

Guariti non più positivi = 1.225 (+79)

7.171 casi totali da inizio emergenza (+124)

Deceduti = 1.074 (+29)

Tamponi = 39.563 (+1.721)

Ospedalizzati:

Asl1 = 145 (15 UTI)

Asl2 = 135 (11 UTI)

Asl3 Villa Scassi = 139 (16 UTI)

San Martino = 162 (27 UTI)

Galliera = 101 (7 UTI)

Evangelico = 36 (2 UTI)

Gaslini = 4

Asl4 = 51 (4 UTI)

Asl5 = 74 (5 UTI)

Positivi per provincia:

IM = 925

SV = 761

GE = 2.789

SP = 392

non assegnati = 5

Sorveglianze attive (contatti di positivi) = 2.436

Asl1 = 170

Asl2 = 1.273

Asl3 = 505

Asl4 = 382

Asl5 = 266

I numeri tra parentesi rappresentano l'aumento o la diminuzione del parametro rispetto al giorno precedente

Qual è la differenza fra "attualmente positivi" e "casi totali"?

Gli "attualmente positivi" rappresentano la prevalenza, lo standard internazionale dell'epidemiologia che indica quanti casi sono presenti *contemporaneamente* in una popolazione (i dati della giornata sono quelli delle ore 14.00), e indica quanti sono i positivi in Liguria, escludendo dunque chi è guarito (negativo al doppio test) e chi è purtroppo deceduto.

I "casi totali" indicano l'incidenza, un altro indicatore epidemiologico che prende in considerazione tutti i casi dall'inizio dell'epidemia, dunque somma agli attualmente positivi anche i guariti e i deceduti.

Nel futuro questi due indicatori tenderanno a divergere: il primo in discesa verso lo zero, il secondo in salita fino a fermarsi alla cifra totale dei contagiati finali.

Perché i dati della Protezione Civile sono diversi?

I dati sono gli stessi, quello che cambia è il modo di sommarli: la Protezione Civile indica i "Casi totali", ovvero come spiegato poco sopra la somma di ospedalizzati + domiciliati + positivi clinicamente guariti + guariti + deceduti, tutti dati che si trovano elencati nel post.

Nella tabella della Protezione Civile è diversa (minore) anche la cifra nella colonna "Totale attualmente positivi" rispetto alla cifra degli attuali positivi di Regione Liguria: questo perché il Dipartimento di Protezione Civile sottrae ai positivi anche i dimessi (colonna verde), ovvero pazienti clinicamente guariti che però sono ancora positivi (e che Alisa e Regione Liguria conteggiano fra gli attualmente positivi, almeno fino alla loro effettiva negativizzazione con doppio test).

Ricordiamo infine che la Protezione Civile non ha una raccolta dati propria: sono le Regioni a trasmettere i conteggi alla Protezione Civile, che poi li usa per pubblicare la tabella quotidiana.

Da Regione Liguria 10 milioni per sicurezza nelle imprese

Super User 24 Aprile 2020 865 Visite

“Riaprire vorrà dire necessariamente per i moltissimi operatori, sostenere ulteriori costi di gestione. In questa situazione di crisi eccezionale, su tutti i livelli sono necessari interventi eccezionali, e il più possibile con iniezioni di denaro fresco e non a debito. In particolare, dovremmo ripianificare le nostre attività e abitudini per adeguarci a nuovi standard di sicurezza e questo per le aziende costituirà un ulteriore onere finanziario. Abbiamo per questo motivo, e siamo i primi in Italia a farlo, attivato 10 milioni di euro per attrezzare adeguatamente, con contributi a fondo perduto al 60%, le nostre imprese agli standard che verranno loro richiesti per operare nella massima sicurezza possibile, di operatori e clienti”. È il commento dell’assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti sulla propria pagina Facebook al termine della giunta regionale, che ha approvato un bando per sostenere gli investimenti delle micro, piccole e medie imprese, necessari a garantire il rispetto delle linee guida nazionali e regionali e delle misure di sicurezza per il contenimento e il contrasto del diffondersi del virus Covid-19.
La misura, che rientra nell’azione 3.1.1 del Por Fesr Liguria 2014-2020, consente interventi di igienizzazione e sanificazione degli ambienti di lavoro, acquisto di dispositivi di protezione individuale, attrezzature, sistemi di controllo, impianti e opere edili necessarie per l’adeguamento delle misure di sicurezza. “Il bando, attivo dal 26 al 29 maggio, consentirà un importo massimo del contributo concedibile di 15 mila euro e permetterà agevolazioni per spese riferite a iniziative avviate a partire dal 23 febbraio 2020” aggiunge l’asssessore.
Possono presentare domanda di agevolazione le micro, piccole e medie imprese in forma singola o associata (forma cooperativa o consortile) che esercitano un’attività economica nei settori dell’edilizia, del manifatturiero, dell’artigianato, del commercio e dei servizi alla produzione. “Stiamo studiando – conclude Benveduti – la possibilità di finanziamento del restante 40%, in modo da coprire il 100% dell’esborso di cassa delle aziende. In più, con la collega Cavo, stiamo ragionando a un supporto formativo per poter correttamente applicare le nuove disposizioni”.
La procedura informatica sarà disponibile sul sito di Filse nella modalità offline dal prossimo 12 maggio.

Giacomo Ronzitti: “Festeggeremo il 25 aprile a distanza”

Super User 24 Aprile 2020 1203 Visite

Questo 25 Aprile non potremo festeggiarlo come gli scorsi anni, perché la pandemia che ha contagiato il mondo intero ce lo impedisce.

Come la Pasqua, tuttavia, lo festeggeremo tutti a distanza, ma non in solitudine.

Ciò perché ci accomuna, oggi, una sfida epocale contro un male invisibile e inesorabile, che dovremo sconfiggere insieme, come gli italiani, insieme, seppero sconfiggere il nazifascismo.

Uniti negli ideali della Resistenza, consci della lezione della storia tragica del novecento europeo, nel dopoguerra essi scelsero la Repubblica e, poi, i Padri Costituenti seppero dare al Paese una Costituzione illuminata, nella quale sono coniugati armonicamente antichi e nuovi diritti di libertà, nel quadro dei princìpi di uguaglianza, di pluralismo e di separazione dei poteri propri di un moderno stato di diritto.

Si aprì così la nuova stagione della ricostruzione e della rinascita morale e materiale dell’Italia, dopo le devastazioni della guerra e venti anni di dittatura.

Quei valori sono e devono restare ancora a base del nostro vivere civile e, oggi come ieri, devono unirci per superare questa nuova e durissima prova.

Genova e la Liguria diedero un contributo straordinario alla lotta di Liberazione e allo sviluppo sociale e democratico della nazione.

Con questo spirito di solidarietà e responsabilità essi sapranno essere ancora una volta di esempio per superare questo difficile momento e costruire un futuro migliore.

Questa stessa tensione ideale e culturale ci ha ispirato nel promuovere l’evento che si svolgerà la mattina del 25 aprile al Teatro Carlo Felice, nel corso del quale verranno lette da Pino Petruzzelli le lettere dei condannati a morte della Resistenza. Lettura preceduta e seguita dall’Inno nazionale e da brani eseguiti dall’orchestra e dal coro del Carlo Felice.

A tutti loro, fin d’ora, va il nostro profondo e sincero ringraziamento.

Questa pagina web contiene inoltre, tra diversi documenti e scritti, l’intervento che Annamaria Furlan avrebbe dovuto tenere alla celebrazione ufficiale di Genova e il numero speciale della rivista dell’ILSREC “Storia e memoria” con i memoriali, tradotti in tre lingue, dei protagonisti della “resa” delle truppe germaniche al CLN-Liguria firmata la sera del 25 Aprile.

Avremmo dovuto presentarlo il 24 Aprile a Villa Migone con il Sindaco di Genova Marco Bucci, il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, il Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli e S.E. Cardinale Angelo Bagnasco.

Anche questo incontro è però rinviato a quando potremo nuovamente incontrarci fisicamente.

Fin d’ora, tuttavia, lo rendiamo pubblico a beneficio di tutti i cittadini in occasione del 75° della Liberazione.

Sia, dunque, questa inedita festa della Liberazione occasione di rinnovata speranza e coesione, memori del sacrificio delle donne e degli uomini che combatterono per dare a noi quella libertà e quella dignità che a loro vennero negate.

Giacomo Ronzitti
Presidente Ilsrec “R. Ricci”

Tursi, i gruppi di minoranza chiedono di essere ascoltati

Super User 24 Aprile 2020 920 Visite

Tutti i gruppi di minoranza uniti per chiedere un maggior confronto in Consiglio comunale.

È dall’esplosione del Coronavirus che, quali rappresentanti della minoranza, eletta democraticamente dai cittadini genovesi nel Consiglio Comunale, della sesta città d’Italia, chiediamo, in maniera costruttiva, di poterci confrontare su quanto sta accadendo e accadrà a Genova, a causa degli effetti della pandemia. Mancano pochi giorni alla cosiddetta fase due, ma nella nostra Liguria si contano ancora, qualcosa come 1000 morti. La nostra Regione è la seconda, a livello nazionale, per decessi in rapporto agli abitanti. La Procura di Genova ha, come noto, aperto un’inchiesta sulle RSA genovesi per epidemia colposa, restiamo in attesa che si faccia luce, esprimendo la nostra totale fiducia nei confronti della Magistratura, tuttavia abbiamo il dovere e il diritto di riflettere sui nostri concittadini più anziani che ci hanno lasciato. Sul personale medico e infermieristico che ha perso la vita e/o continua a lavorare, spesso in condizioni inaccettabili di sicurezza. Certamente la Liguria e Genova rappresentano le realtà più anziane d'Italia ma, forse anche per questa ragione, era possibile immaginare che la pandemia facesse più morti che altrove. Morti che non sono solo numeri!  Sono i genovesi che hanno ricostruito il nostro Paese, i nostri padri e nonni, persone dietro le quali ci sono famiglie, storie, vite. Si tratta di una generazione che se ne va senza un saluto, una carezza un sorriso da parte dei propri cari. Morti troppo numerose e terribili in luoghi creati per accudire gli anziani più in difficoltà e più fragili.

Il Sindaco è responsabile della salute dei cittadini, ma aldilà dei diversi livelli di competenza nazionale, regionale e comunale, chiediamo con ulteriore forza, dinnanzi a questa emergenza sanitaria, un confronto, un’analisi di quanto è accaduto e accade, per meglio comprendere quali saranno le scelte comunali, per contrastare gli effetti del Covid 19.

Esistono urgenze come i tamponi e gli screening, ma anche aspetti economici che rischiano di travolgere le molteplici attività presenti nella nostra realtà ad ogni livello. Le nuove povertà si stanno moltiplicando nella nostra città, il banco dei pegni è preso d' assalto, così come le richieste di prestiti e con essi tutti rischi che ne possono conseguire, usura compresa. Si tratta di situazioni pericolose che devono trovare uno spazio nell’azione politica del Consiglio Comunale.

Nel corso di queste settimane non sono state interrotte le sedute delle Commissioni Consiliari, del Consiglio Comunale e dei Consigli Municipali, naturalmente svolti   in video conferenza, per licenziare delibere sulle tasse, su pratiche urbanistiche e in parte per trattare argomenti collegati all’emergenza Covid 19. Quindi appare paradossale che si debba assistere ogni settimana a un breve monologo informativo, da parte di Bucci, sulla situazione coronavirus, senza la possibilità di un confronto, senza poter fare domande e quesiti per dare un contributo sincero e trasparente e per riflettere insieme negli interessi della comunità genovese.

Ricordiamo che l’attuale amministrazione, in più occasioni, convocò gli Stati Generali per discutere di Silver Economy, circa due mesi fa Marco Bucci affermava: “Genova può diventare un laboratorio delle Silver Economy. Una opportunità enorme per dare ricchezza al territorio e soprattutto soddisfazione alle persone di una certa età che vogliono avere un pensionamento felice, opportunità che da altre parti non ci possono essere”.

A distanza di qualche settimana chiediamo un confronto anche su questo aspetto, per riflettere, pensare di una strage in atto, di coloro che sino a poco tempo fa rappresentavano un valore aggiunto per Genova, un valore al quale noi non vogliamo per nessun motivo rinunciare e vogliamo difendere, tutelare e sostenere.

Gruppo Chiamami Genova
Gruppo Italia Viva
Gruppo Lista Crivello
Gruppo Misto
Gruppo Movimento 5 Stelle
Gruppo PD

Gli “anziani” sono una risorsa

Super User 24 Aprile 2020 1099 Visite

La sola ipotesi che la fase 2 dell'emergenza conoravirus imponga di stare a casa a persone non più giovanissime (oltre 60-70 anni) suscita non solo indignazione e sdegno, ma appare contro tutte le regole del buon senso e della lotta alla discriminazione.

Certamente è vero che l'età avanzata rende più esposti ad eventuali attacchi di malattie. Un'auto con 200 mila chilometri appare più a rischio avaria rispetto ad una che ne abbia 10 o 20 mila. Ma quante volte veicoli persino appena usciti di fabbrica vengono bloccati da centraline che vanno in tilt! E non vi è mai capitato di usare un'auto a lungo senza problemi e poi, magari, restare in panne con quella con cui avete sostituito la vecchia, quando era non dico ancora in rodaggio, ma con soltanto alcune decine di migliaia di chilometri.

Insomma, abbiamo usato un esempio forse un po' nazional-popolare per stigmatizzare e dire un no deciso e secco a questa idea che sarebbe di gravissima discriminazione anagrafica.

Oggi si va in pensione a 67 anni e, spesso, persino malvolentieri. Una marea di professionisti, imprenditori di grande fama e abilità sono “over 70” e persino 80. Ci sono allenatori di calcio con i capelli bianchi. Politici di lunghissima vita. Pensate al nostro Papa Francesco, al presidente Mattarella. Vogliamo tenerli tutti a casa?

Le dichiarazioni che sono arrivate da talune signore purtroppo per noi sedute al vertice Ue, ma anche da esponenti italiani politici sono indecenti. L'età è una risorsa; in tutte le civiltà antiche e moderne anziano è uguale a saggio, esperto, persona che sa di vita vissuta.

Mente dunque giovanile ma anche fisicità buona, spesso da far invidia a molti giovani.

Generalizzare è infatti quanto di peggio si possa fare. Ogni giorno nel mondo muoiono molte persone di 85 anni. Con me, a nuotare tre volte la settimana in piscina (ora ahimè chiusa per le note restrizioni) c'è un signore che ha tale età e nuota bene, pure abbastanza veloce. Non perde un allenamento.

Tra i molti errori e scelte confuse fatte durante questa emergenza, ci si venga almeno risparmiata ora questa di impedire ai cosiddetti anziani di uscire di casa nella fase 2.

Si pensi e speri che chi oggi è giovane riesca ad arrivare ad età avanzata nelle condizioni di tantissimi dei nostri detti sopra e cosiddetti anziani.

Un discrimine in tal senso sarebbe avvilente e vergognoso. Si badi – questo si – alle condizioni dei singoli. Chi ha patologie, a prescindere dall'età, sia cauto per il bene suo e degli altri.

E poi quanti anagraficamente “recenti” se la stanno vedendo con il maledettissimo male.

Ma nessun discrimine; abbiamo preso coscienza ed ogni giorno ci battiamo contro bullismo, razzismo, omofobia, discriminazione di genere, sessismo, abusi di ogni genere verso chi riteniamo diverso.

Per carità evitiamo di trattare in questo modo i nostri cari anziani, che ci hanno creato il mondo dove viviamo con grande fatica, impegno e lavoro. Che ci hanno aperto la strada a maggiore giustizia sociale e, alla vigilia del 25 aprile, la porta di libertà e democrazia.

In altro modo si agisca per contenere il virus. Non offendiamo o facciamo sentire emarginate persone soltanto per il colore dei capelli.

Piuttosto si facciano meno parole e più fatti da parte di chi di dovere. A prescindere dall'età.

Se oggi si vive più a lungo è proprio perché la scienza ha fatto la sua parte; la faccia anche ora trovando rimedi contro questo male che sta sconvolgendo la nostra vita.

Dino Frambati

Il bollettino di oggi del coronavirus in Liguria

Super User 23 Aprile 2020 1185 Visite

Il bollettino del coronavirus in Liguria di oggi, giovedì 23 aprile.

4.856 attualmente positivi (+45)

874 pazienti in ospedale (-78), di cui 91 in terapia intensiva (UTI, -1)

2.592 a domicilio (+68)

Positivi clinicamente guariti a casa = 1.390 (+55)

Guariti non più positivi = 1.146 (+61)

7.047 casi totali da inizio emergenza (+131)

Deceduti = 1.045 (+25)

Tamponi = 37.842 (+1.852)

Ospedalizzati:

Asl1 = 149 (16 UTI)

Asl2 = 134 (10 UTI)

Asl3 Villa Scassi = 142 (16 UTI)

Asl3 Gallino = 4

San Martino = 167 (29 UTI)

Galliera = 103 (7 UTI)

Evangelico = 40 (2 UTI)

Gaslini = 3

Asl4 = 54 (6 UTI)

Asl5 = 78 (5 UTI)

Positivi per provincia:

IM = 922

SV = 744

GE = 2.783

SP = 391

non assegnati = 16

Sorveglianze attive (contatti di positivi) = 2.436

Asl1 = 172

Asl2 = 1.116

Asl3 = 511

Asl4 = 370

Asl5 = 267

I numeri tra parentesi rappresentano l'aumento o la diminuzione del parametro rispetto al giorno precedente

Qual è la differenza fra "attualmente positivi" e "casi totali"?

Gli "attualmente positivi" rappresentano la prevalenza, lo standard internazionale dell'epidemiologia che indica quanti casi sono presenti *contemporaneamente* in una popolazione (i dati della giornata sono quelli delle ore 14.00), e indica quanti sono i positivi in Liguria, escludendo dunque chi è guarito (negativo al doppio test) e chi è purtroppo deceduto.

I "casi totali" indicano l'incidenza, un altro indicatore epidemiologico che prende in considerazione tutti i casi dall'inizio dell'epidemia, dunque somma agli attualmente positivi anche i guariti e i deceduti.

Nel futuro questi due indicatori tenderanno a divergere: il primo in discesa verso lo zero, il secondo in salita fino a fermarsi alla cifra totale dei contagiati finali.

Perché i dati della Protezione Civile sono diversi?

I dati sono gli stessi, quello che cambia è il modo di sommarli: la Protezione Civile indica i "Casi totali", ovvero come spiegato poco sopra la somma di ospedalizzati + domiciliati + positivi clinicamente guariti + guariti + deceduti, tutti dati che si trovano elencati nel post.

Nella tabella della Protezione Civile è diversa (minore) anche la cifra nella colonna "Totale attualmente positivi" rispetto alla cifra degli attuali positivi di Regione Liguria: questo perché il Dipartimento di Protezione Civile sottrae ai positivi anche i dimessi (colonna verde), ovvero pazienti clinicamente guariti che però sono ancora positivi (e che Alisa e Regione Liguria conteggiano fra gli attualmente positivi, almeno fino alla loro effettiva negativizzazione con doppio test).

Ricordiamo infine che la Protezione Civile non ha una raccolta dati propria: sono le Regioni a trasmettere i conteggi alla Protezione Civile, che poi li usa per pubblicare la tabella quotidiana.

Cultura, Compagnia di San Paolo stanzia altri 2.5 milioni

Super User 23 Aprile 2020 838 Visite

La Fondazione Compagnia di San Paolo, nell’ambito dell’Obiettivo Cultura – Missione partecipazione, lancia il bando “RINCONTRIAMOCI: sostegno agli spazi culturali, civici e d’incontro del territorio” finalizzato alla sopravvivenza, promozione e rilancio dei presidi territoriali culturali e civici che al termine dell’emergenza COVID-19 svolgeranno il compito di restituire fiducia nelle relazioni, nella prossimità e più in generale nella partecipazione attiva.

Il progetto, con una disponibilità complessiva di 1.5 milioni di euro, costituisce una misura di intervento per quelle realtà che rappresentano, sul piano culturale e civico, dei presidi territoriali fondamentali, che non si situano nel panorama principale di intervento della Compagnia. Tali centri culturali e civici saranno una risorsa fondamentale per la ricostruzione di relazioni fra i cittadini a emergenza superata, ma rischiano alle attuali condizioni di chiudere la propria attività, privando così il momento della auspicata ripartenza di una risorsa culturale, sociale e civica imprescindibile.

In questi giorni l’Italia è impegnata a fronteggiare gli effetti del Covid19 concentrandosi giustamente sull’emergenza sanitaria. Pur nell’impossibilità di prevedere precisamente tempi e modalità di rientro alla “normalità”, è certo che gli effetti del distanziamento personale prolungato e della socialità senza contatto si faranno sentire e si avvertirà il bisogno di ricostruire lo stare e il fare insieme restituendo centralità al concetto di partecipazione attiva.

I presidi civici e culturali diffusi capillarmente sul territorio, sia quelli presenti e attivi da anni sia quelli nati negli ultimi tempi, avranno un ruolo in questo processo di re-innesco; siamo però consapevoli che tali spazi rischiano di rimanere ai margini del sostegno del settore pubblico e delle Fondazioni e rischiano nelle attuali condizioni di chiudere o sospendere sine die la propria attività, privando così il momento della ripartenza di una risorsa culturale, sociale e civica fondamentale.

Il bando è rivolto a SPAZI aperti al pubblico ed alla cittadinanza con frequenza costante e di facile accessibilità, gestiti o co-gestiti da enti ammissibile all’erogazione di contributi della Compagnia che fungono da presidi culturali e civici dedicato ad un territorio o una loro comunità specifica e quindi caratterizzati da una forte relazione con chi li frequenta. Il bando si rivolge agli enti sui territori di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta. 

I richiedenti dovranno fornire una bozza di piano di mantenimento e rilancio della propria attività in funzione della situazione attuale e quale tipo di investimento sarebbe utile per prepararsi a svolgere il proprio ruolo nel futuro prossimo, quale riorientamento delle attività alla luce di nuove condizioni e bisogni emersi.

Le iniziative dovranno essere presentate entro il 4 maggio 2020 all’indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., con oggetto nome dell’ente proponente e nome del bando “RINCONTRIAMOCI_ sostegno agli spazio culturali, civici e d’incontro del territorio”.

Per accedere al bando: www.compagniadisanpaolo.it

Costa Deliziosa, terminerà domani lo sbarco dei 1537 passeggeri

Super User 23 Aprile 2020 1178 Visite

Procedono a pieno ritmo gli sbarchi protetti dei passeggeri della Costa Deliziosa, attraccata da ieri pomeriggio nel porto di Genova: ai 535 passeggeri sbarcati ieri, se ne aggiungono 902 nella giornata di oggi e ulteriori 100 sbarchi sono previsti domani.

“Grazie alla collaborazione di tutti – dichiara l’assessore alla Protezione Civile Giacomo Giampedrone che sta coordinando le operazioni - in 48 ore dall’arrivo della nave, saranno sbarcati tutti i 1537 passeggeri che erano a bordo della nave al momento del suo arrivo a Genova. Già nella giornata di ieri sono scesi 535 passeggeri, accompagnati immediatamente nelle loro destinazioni di residenza. Oggi sono riprese le operazioni: entro questa sera sono previsti complessivamente 902 sbarchi, di cui 440 già effettuati in mattinata”. Domani è previsto lo sbarco degli ultimi 100 passeggeri, che, a differenza degli altri accompagnati alle loro destinazioni con pullman dedicati, lasceranno la città con voli di linea in partenza dal Cristoforo Colombo.

“Concluse le operazioni di sbarco dei passeggeri – prosegue l’assessore - inizierà il piano di alleggerimento della nave per quanto riguarda i 900 membri dell’equipaggio: come già annunciato nei giorni scorsi a bordo della nave dovranno rimanere al massimo 200 unità di personale”.

Nel frattempo è arrivato l’esito, negativo, del tampone effettuato sulla salma che era a bordo al momento dell’arrivo a Genova. “È un’ulteriore conferma – aggiunge Giampedrone - di come le operazioni di sbarco stiano procedendo bene e in totale sicurezza per chi opera, per chi scende e per la città”.

Il tavolo di coordinamento tornerà a riunirsi domani, venerdì 24 aprile, alle 11 per fare il punto della situazione.

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