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Notizie

Coronavirus, le ultime notizie relative alla Liguria

Super User 01 Marzo 2020 1403 Visite

Resteranno chiuse fino a mercoledì tutte le scuole liguri di ogni ordine e grado per consentire agli Istituti di dotarsi di tutti gli strumenti di prevenzione igienico-saniaria previsti dalle norme. Lo ha deciso l’ordinanza regionale emanata dal presidente Giovanni Toti d’intesa con il Ministro Speranza e di concerto con il presidente di Regione Piemonte Alberto Cirio, dopo l’incontro di questo pomeriggio in Prefettura alla presenza dei quattro prefetti liguri e dei rappresentanti di ANCI e la riunione della Cabina di Regia.

“Una misura di buon senso” l’ha giudicata il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, “per modulare l’apertura degli istituti scolastici sulla base della situazione di diffusione del corona virus che si è verificata nelle singole province”. “Per quanto riguarda la Provincia di Savona, dove si è manifestato il numero più alto di casi di corona virus – HA ILLUSTRATO Toti - le scuole resteranno chiuse per tutta la prossima settimana. Chiusura anche di cinema e di teatri, con tutte le prescrizioni previste dal decreto del consiglio dei Ministri”.

SAVONA
A Savona restano in vigore per un’altra settimana le normative e le limitazioni che fino ad oggi sono presenti su tutta la Liguria con chiusura dei teatri e divieto di manifestazioni. Tutto questo sulla base della divisione del paese in tre aree effettuata dal Decreto del presidente del Consiglio dei Ministri. La prima area contenuta nell’allegato 1 con gli 11 comuni della zona rossa, la seconda area contenuta nell’allegato 2 con le tre regioni: Emilia Romagna, Lombardia e Veneto e le province di Pesaro e Urbano e Savona e poi tutto il territorio nazionale dove sono in vigore una serie di provvedimenti per limitare il contagio che non prevedono però specifiche chiusure.

“Un'altra giornata impegnativa sul fronte dell’accompagnamento delle persone sul territorio – ha detto la vicepresidente e assessore alla salute Sonia Viale – E’ in corso un grande sforzo da parte del nostro sistema sanitario ligure per questo voglio ringraziare tutti gli operatori medici e volontari impegnati sul campo. Sul nostro territorio ci sono 21 tamponi positivi con tre nuovi casi: uno a Rapallo e due a Laigueglia.  Finalmente il dpcm individua una procedura chiara per la sorveglianza attiva: viene indicato il percorso che deve attivare il cittadino rispetto ai contatti stretti. In particolare ringrazio il presidente Toti  che col ministro Speranza ha meglio precisato un passaggio scritto riferito alle persone con  sintomi che non devono essere necessariamente ospedalizzate ma possono proseguire la cura al proprio domicilio”.

CERTIFCATO MEDICO
A seguito del nuovo Dpcm non è richiesto il certificato medico per la riammissione alle scuole di ogni ordine e grado per assenze dovute a malattie non infettive. Il certificato come prescritto dal dpcm è previsto solo per malattie infettive.

RSA
Continua la limitazione delle visite per tutelare gli ospiti più fragili.

UNIVERSITA’ DI GENOVA
Chiusa anche l’Università di Genova, per tutta la prossima settimana, fatta eccezione per i le attività considerate gravemente pregiudizievoli del ciclo di studi da parte dei competenti organi dell’Università. Chiuse ai nuovi ingressi anche le residenze universitarie per l’intera settimana fino alla mezzanotte dell’8 marzo. 

QUARANTENA
L’orientamento di Regione Liguria è quello di far effettuare l’eventuale quarantena a soggetti a rischio di positività del tampone nelle loro abitazioni. Da qui il rimpatrio di tutti gli ospiti degli hotel di Alassio e Laigueglia che questo pomeriggio alle 18 sono stati riportati nei loro domicili in Lombardia attraverso pullman della Croce Rossa organizzati dalla Protezione civile regionale. 

MUSEI
Da domani saranno riaperti anche i musei con particolari prescrizioni per le comitive numerose, l’obiettivo è garantire la sicurezza e dosare il numero delle persone.

SISTEMA DI SORVEGLIANZA
Il presidente di Regione Liguria ha chiesto alle Associazioni di categoria di fare uno screening degli ospiti, per verificare volumi e provenienze dei turisti. L’obiettivo è quello di avere una catena più celere di segnalazioni di chi alloggia negli hotel per effettuare verifiche in modo più strutturato. Vogliamo responsabilizzare i titolari degli esercizi alberghieri in modo che ci possano segnalare gruppi.

PARTITA SAMPDORIA VERONA
Sentito il sindaco di Geova Marco Bucci, la partita prevista di seria A che si svolge a Marassi di domani sera sarà giocata a porte chiuse. “Abbiamo assimilato la partita di lunedì alle normative in vigore per questo fine settimana”, ha detto il presidente Toti.

SORVEGLIANZA ATTIVA
300

TAMPONI POSITIVI PRESENTI
21 di cui 12 ospedalizzati.

CHIAMATE 112
Aggiornamento dalle ore 00:00 alle ore 17:00

Chiamate totali alla Centrale 112 Liguria: 1664 (2677 nelle 24 ore)

Chiamate gestite: 1606 (2433)
Transitate al PSAP2: 912 (1449)
Filtrate: 694 (984)

Informazioni: 73 (116)

Altro: 58 (244)

Chiamate passate alle cinque centrali dell’emergenza sanitaria: 610 (952)
118 Genova: 265 (399)
118 Savona: 101 (168)
118 Imperia: 105 (156)
118 La Spezia: 64 (111)
118: Lavagna: 61 (100)
Altri fuori Regione: 14 (19)

Chiamate per Coronavirus

Dati delle chiamate per Coronavirus (aggiornati alle ore 17 di oggi): 73 (106 nelle 24 ore)

43 (67nelle 24 ore), sono state trasferite alle 5 centrali 118 della Liguria

8 (10) sono state trasferite ai reperibili di igiene delle diverse ASL dicendo agli utenti di rimanere a casa, non recarsi in PS e che verranno ricontattati

22 (29) che volevano solo informazioni è stato fornito il numero nazionale 1500

REGOLE IGIENICO SANITARIE
Previste regole più stringenti: usare le mascherine solo se si pensa di essere positivi al virus e mantenimento della distanza nei rapporti, limitando i luoghi affollati.

“Abbiamo lavorato nelle ultime ore per cercare di accompagnare a casa tutti coloro che si trovavano nelle strutture alberghiere della nostra regione per poter fare la quarantena a casa  – ha detto l’assessore alla Protezione civile Giacomo Giampedrone – Vi è stato un lavoro stretto tra Croce Rossa, dipartimento nazionale e nostro dipartimento regionale.  Sarà il nostro modo di procedere da adesso fino a quando durerà l’emergenza. Credo che su questa modalità si stiano orientando anche tutte le prefetture. Partono in questi minuti tutti coloro che sono residenti nelle zone rosse e in tarda serata partiranno anche i cittadini della provincia di Cremona ospiti dell’hotel di Laigueglia. Usciamo così dall’emergenza di protezione civile”.

Il sindaco di Genova Marco Bucci  ha ricordato “la necessità di assumere misure ulteriori di protezione igienica, per evitare il più possibile qualsiasi focolaio in città, in grado di portare a una limitazione della libertà delle persone, con ricadute anche economiche”. 

L’infettivologo di Alisa Filippo Ansaldi ha sottolineato il cambiamento del quadro epidemiologico. “Stiamo passando a una fase di mitigazione dell’impatto – ha detto Ansaldi – La sorveglianza messa in atto ha proprio l’obiettivo di limitare la circolazione del virus e dare una risposta più adeguata ai cittadini”.

Salvini lancia l'opa su Fratelli d'Italia

Super User 01 Marzo 2020 1089 Visite

Sta impazzando su Facebook l'ultimo video con cui il Capitano della Lega magnifica la bellezza della Nazione: “bellissimo video trovato in rete, altro che "decrescita felice". Supereremo queste giornate difficili, chi è al governo non sottovaluti l'emergenza economica e ascolti anche le proposte dell'opposizione, che rappresenta milioni di italiani e amministra la maggioranza delle regioni. W l’Italia! #primagliitaliani”.
Sullo sfondo l'inno di Mameli che canta "Fratelli d'Italia, l'Italia s'è desta". Un segnale chiaro che la Lega dopo l'assalto (fallito) al fortino azzurro ora punta dritta a fagocitare Fratelli d'Italia rubando la linea politica a Giorgia Meloni.
Chissà se l'ex partito secessionista padano di Bossi riuscirà a vendere agli elettori (soprattutto quelli del Sud) la nuova immagine tutta pizza, pasta e tricolore.

La striscia di Genova3000

Super User 01 Marzo 2020 852 Visite

In questa puntata (video): chi ha la testa più dura a Palazzo Tursi? Quale nome diamo al nuovo ponte? ed altro ancora...

VIDEO

Elezioni Liguria, per FdI spunta il nome di Brignole

Super User 01 Marzo 2020 3454 Visite

Fabrizio Brignole, bancario e consigliere comunale a Mezzanego, cinquant’anni ottimamente portati, sarebbe pronto a correre alle regionali liguri con Fratelli d’Italia.
Ieri, Brignole era al gazebo allestito a Rapallo da Gianni Arena, presidente del circolo territoriale, per sostenere le quattro proposte di legge del partito di Giorgia Meloni: elezione diretta del Presidente della Repubblica, abolizione dei senatori a vita, tetto alle tasse in costituzione e supremazia dell’ordinamento italiano su quello europeo.
Al point si è fermato anche Francesco (detto Franco) Marenco, ex consigliere comunale e provinciale a Genova per il MSI ed ex parlamentare di AN, profondo conoscitore della politica e punto di riferimento di politici e giornalisti.
Conosciuto da tanti correntisti della provincia di Genova, perché ha diretto diversi sportelli bancari, Brignole potrebbe capitalizzare molti consensi.  

Arianna Viscogliosi, una voce dal kibbutz

Super User 29 Febbraio 2020 1969 Visite

L'ex assessore al Personale della giunta Bucci Arianna Viscogliosi, ad un passo dalla candidatura nella lista di Forza Italia alle prossime regionali, ha salutato la notizia dell'arrivo da Israele di un vaccino orale contro il coronavirus con un post su Facebook: “Israele è un paese fortemente innovativo con la seconda Silicon Wadi al mondo dopo la Silicon Valley in California. Quando avevo 18 anni trascorsi un’intera estate come volontaria in un kibbutz e potei verificare la grande capacità di costruire un intero paese dal nulla e di ottenere le sue risorse ortofrutticole attingendo da canali d’acqua in profondità. La sua capacità innovativa deriva proprio dalla condizione di necessità e di scarsità in cui si è trovato sin dal momento della sua nascita in pieno deserto a partire dal 1948. Non mi stupisce che oggi siano riusciti a trovare in poco tempo il vaccino al Coronavirus. Una buona notizia per tutti”.
Dal kibbutz alla giunta Bucci alla Regione di Toti: sarà questa la parabola della mite Arianna?

Regionali, Bucci: “dirò a tutti di votare Toti”

Super User 29 Febbraio 2020 1763 Visite

Intervistato da Vittorio Sirianni per Genova3000 (video), il sindaco Marco Bucci ha anticipato che dirà a tutti di votare Toti alle regionali.
Bucci ha spiegato che l’allineamento politico tra Comune e Regione produce maggiori risultati per Genova e che nel periodo in cui Edoardo Rixi è stato sottosegretario ai Trasporti in città sono arrivati tanti finanziamenti come non si erano mai visti.

Tutti i numeri del Coronavirus in Liguria

Super User 29 Febbraio 2020 1136 Visite

“Ad ora in Liguria abbiamo 20 casi positivi di coronavirus. Rimaniamo quindi su livelli di contagio basso e soprattutto con casi tutti tracciati. Attendiamo l’esito di 3 tamponi in corso, tutti provenienti da contatto con il caso della Spezia. La situazione è quindi sotto controllo. La buona notizia è che i 20 soggetti liguri positivi sono tutti individuati e tracciati, legati al primo caso spezzino o al cosiddetto ‘cluster’ di Alassio. Questo fa la differenza ed è merito del grandissimo lavoro di mappatura fatto dai nostri professionisti. Ad ora rimangono in sorveglianza attiva 514 persone”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, in merito all’emergenza Coronavirus in Liguria.

“Tra i tamponi risultati positivi nei nostri laboratori – ha aggiunto il presidente Toti - ci sono anche quelli relativi a 24 persone che sono partite oggi per il Piemonte, trasferiti in modo sicuro e ordinato e che adesso sono in carico alla Asl piemontese competente per territorio. Sono partiti per il Piemonte anche quattro pazienti, tutti over 65enni, che sono stati dimessi dall’Ospedale Policlinico San Martino perché in buone condizioni di salute: questo significa che il virus va preso molto sul serio ma che si guarisce e che le nostre terapie sono adeguate. Oltre al paziente spezzino ricoverato al Sant’Andrea, sono ancora ricoverati al San Martino 4 pazienti, riconducibili al ‘cluster’ di Alassio, nessuno dei quali in terapia intensiva”.

Per quanto riguarda la struttura alberghiera alassina, il presidente Toti ha spiegato che “domani vorremmo trasferire al loro domicilio in sorveglianza attiva una parte dei dipendenti dell’albergo: Asl2 sta valutando che siano garantite le condizioni di isolamento necessarie. Ad ora, oltre ai dipendenti, rimane all’interno dell’albergo il gruppo di cittadini lombardi provenienti da Castiglione d’Adda: stiamo ragionando con Regione Lombardia su un loro avvicinamento a casa in sicurezza”. A questo proposito, l’assessore alla Protezione civile Giacomo Giampedrone ha aggiunto che “l’obiettivo finale è quella di alleggerire l’albergo fino a svuotarlo, se ci saranno le condizioni indispensabili per poterlo fare. Stiamo lavorando in quella direzione sapendo che già ora la struttura è stata alleggerita della metà degli ospiti rispetto a tre giorni fa e che sono garantite tutte le condizioni di igiene, rifornimenti e ovviamente di tutela della salute”.

In merito alla polemica sollevata da alcuni esponenti dell’opposizione sull’ipotesi di utilizzo dell’ospedale Antero Micone di Sestri Ponente per far fronte all’emergenza, il presidente Toti ha affermato: “Trovo che si comporti in modo particolarmente irresponsabile chi innesca polemiche ad ogni lettera che parte dalle strutture della nostra sanità per predisporre piani di sicurezza per essere pronti ad affrontare anche le situazioni più gravi.

Su nostra indicazione Alisa sta predisponendo tutte le misure anche in via cautelare ed ipotetica, per poter far fronte ad ogni evenienza. Chi oggi ha polemizzato sull’ospedale Micone, su eventuali luoghi per la bassa intensità di cura e su cose di cui potremmo avere necessità in futuro, non so cosa stia dicendo. Si tratta di misure che adotteremo solo se strettamente indispensabili: non vogliamo trovarci, se ce ne fosse bisogno, senza strutture adeguate per la quarantena o posti letto per la terapia intensiva. Stiamo lavorando d’anticipo, con lungimiranza, per fare in modo che la nostra sanità risponda in modo efficace anche alle eventualità più drastiche, sperando ovviamente che non accada e di non averne alcun bisogno”.

Per quanto riguarda le dotazioni di sicurezza, il Commissario straordinario di Alisa Locatelli ha spiegato che “abbiamo acquisito 50mila dispositivi DPI di protezione individuale in modo autonomo, che si aggiungono al primo stock nazionale arrivato oggi”. La vicepresidente Viale ha sottolineato la massima attenzione per “la pianificazione della modalità di sorveglianza attiva al domicilio delle persone, evitando il più possibile l’ospedalizzazione di coloro che non ne hanno necessità. Pertanto ho dato indicazioni ad Alisa di elaborare il piano incrementale assistenziale coordinandosi con la medicina territoriale: si tratta di acquisire da medici volontari la disponibilità a partecipare a questa attività di monitoraggio, nelle condizioni di massima sicurezza”.

Esiti tamponi ad oggi:

Positivi: 20 in Liguria

Negativi: 73

In corso: 3 (spezzini, individuati e tracciati)

Persone in sorveglianza attiva:

Totale 514 in Liguria

Asl1 - 30

Asl2 - 235

Asl 3 - 59

Asl 4 - 45

Asl 5 - 145

CHIAMATE 112

Dati aggiornati dalla mezzanotte alle 17 di oggi (tra parentesi il dato di 24 ore dalle 17 di ieri, giovedì 27 alle 17 di oggi, venerdì 28):

Chiamate totali alla Centrale 112 Liguria: 1.667 (2.712 nelle 24 ore)

Chiamate gestite: 1.471 (2.458 nelle 24 ore)

Transitate al PSAP2: 879 (1.412 nelle 24 ore)

Filtrate: 592 (1.046 nelle 24 ore)

Richiesta di informazioni: 97 (162)

Altro: 196 (253)

Chiamate passate alle cinque centrali dell’emergenza sanitaria: 590 (906 nelle 24 ore)

118 Genova: 246 (375)

118 Savona: 105 (160)

118 Imperia: 103 (152)

118 La Spezia: 58 (112)

118: Lavagna: 57 (82)

Altri fuori Regione: 21 (25)

Chiamate per Coronavirus (alle ore 17 di oggi): totali 151 (234 nelle 24 ore)

68 (92 nelle 24 ore) sono state trasferite alle 5 centrali 118 della Liguria

26 (52) sono state trasferite ai reperibili di igiene delle diverse ASL dicendo agli utenti di rimanere a casa, non recarsi in PS e che verranno ricontattati

57 (86) che volevano solo informazioni è stato fornito il numero nazionale 1500

Regionali, dalla Comunità Don Gallo: “sì a Sansa”

Super User 28 Febbraio 2020 1422 Visite

Non è bastato il Vaffa di Ferruccio Sansa per far desistere i suoi fans dal sostegno alla sua candidatura a presidente della Regione Liguria per la sinistra alle prossime elezioni di maggio.

Dopo il lancio che però non ha ottenuto l'ok dei Cinquestelle ora parte il ri-lancio da parte di Domenico Megu Chionetti, l’anima della Comunità di San Benedetto al Porto, che su Facebook ha pubblicato questo post:

"Tra meno di tre mesi e sapremo chi governerà questa regione, ma ancora il fronte progressista non ha un candidato, e quindi neanche un programma definito. Un sondaggio (che non a caso l'avversario politico vuol tener segreto) rivela che Ferruccio Sansa, pur non avendo ancora fatto campagna elettorale, ha solo 8-10 punti di distacco da Toti, mentre gli altri candidati sono distanti 20 punti. Chi si prenderà quindi la responsabilità di decidere di fare alla fine un'alleanza storica e al contempo non scegliere l'unica persona che può vincere?

Nonostante ciò, pesano alcuni veti su Sansa, da parte di alcune, poche persone che non colgono le delicate dinamiche a livello nazionale, e che fanno leva sulle regole interne di una forza politica, pur essendo state le prime a infrangerle gravemente.

Sansa, quindi.

Oppure ci sono altre personalità che hanno dimostrato, per impegno ed etica, di essere più convincenti, e vincenti, per i cittadini?

Su questo viene spontaneo da chiedersi: chissà dov'erano altri soggetti (qualche attivista o qualche candidato ora ostile al progetto e al nome di Ferruccio Sansa) quando lui si occupava dei cittadini liguri, rischiando il posto?

Quando faceva molte inchieste sul malaffare che toglie risorse alla comunità della nostra regione?

Quando denunciava gli abusi dei porticcioli liguri, le infiltrazioni mafiose, le speculazioni e le colate di cemento sulla costa ligure, i danni sanitari delle centrali a carbone, le rovinose scalate alla Carige.

Quando scriveva dei parchi, dell'ambiente, dell'acqua pubblica, della sanità pubblica, delle responsabilità delle Autostrade ben prima che Toti si facesse riprendere sotto i piloni, a danni avvenuti.

Dov'erano gli altri candidati quando Sansa ha denunciato i 98 miliardi condonati delle slot machine, o quando ha scoperto i 49 milioni spariti dalle casse della Lega, o quando ha fatto l'inchiesta sui finanziamenti della fondazione Change di Toti?

Molti attivisti del Movimento 5 Stelle ben lo sanno, avendolo sentito denunciare queste cose nei loro incontri, magari al V-Day di Bologna, o negli incontri in Romagna...

C'è chi sostiene un'idea di futuro diverso, e combatte da anni i mali del presente.

Soprattutto, c'è chi si occupa degli altri da sempre, non due mesi prima delle elezioni".

A questo punto la domanda sorge spontanea: se non è stata "buona la prima" sarà buona almeno la seconda?

Maresca: “testata del governo al porto di Genova”

Super User 28 Febbraio 2020 1347 Visite

“Trovo gravissimo che Il governo italiano con la finanziaria, abbia dimezzato i fondi per la security del nostro porto e per la manutenzione delle infrastrutture portuali. Una scelta scellerata che si inserisce, tra le altre cose in un contesto storico di crisi, dovuta alla emergenza infrastrutture e al Coronavirus. Sembra logico rivedere totalmente il sistema di governance delle autorità di sistema portuale che devono essere collegate maggiormente al controllo e gestione degli enti locali”. E’ la dichiarazione dell’assessore allo sviluppo del porto di Genova, Francesco Maresca.

Agostini portato fuori di peso dal Consiglio comunale

Super User 28 Febbraio 2020 2557 Visite

In un palazzo Tursi blindato per il coronavirus, mentre era in corso la discussione sulla delicata vicenda dell’autoparco di Villa Bombrini, il presidente della commissione, Vittorio Ottonello, ha chiesto l’allontanamento dalla Sala Rossa di tutte le persone non autorizzate.
Tra queste c’era anche Andrea Agostini, l’attivista di Legambiente era presente come consulente del Movimento 5 Stelle, che è stato portato fuori di peso dai cantuné.
“Ancora una volta - dice Agostini a Genova3000 - il sindaco e la maggioranza hanno mostrato il loro vero volto. Chi non si inchina lo buttano fuori, ma non lo fanno di persona, lo fanno fare agli altri così se c’è il rischio di denuncia pagano altri. In questo senso plaudo alla correttezza della dottoressa Laura Petacchi che si è rifiutata di firmare come direttrice dell’urbanistica una delibera totalmente priva di ragioni urbanistica e irregolare nelle procedure. Mi auguro che la prefettura e la magistratura non resti silente rispetto a questa pratica della gestione pubblica tutta in favore dei privati e contraria alla pubblica utilità. Non si può sostituire un parco pubblico con un autoparco a favore dei privati a tutto danno della salute del quartiere impermeabilizzando un’area esondabile”.
Agostini, già noto in città per il suo meme sugli sfollati del Morandi (leggi), è nuovamente virale sui social.

Coronavirus, Ardenti: “lasciati soli dal governo Conte”

Super User 28 Febbraio 2020 1213 Visite

“Emergenza coronavirus. Ieri pomeriggio in Commissione regionale Sanità sono stati ascoltati, su loro richiesta, i rappresentanti degli Ordini provinciali dei medici, delle professioni sanitarie e dei sindacati dei medici. E’ quindi emerso che i due terzi dei medici liguri professionisti in Liguria sono attualmente privi di dispositivi (mascherine, guanti, camici ecc.) di protezione individuale”.

Lo ha riferito oggi il vice capogruppo regionale Paolo Ardenti (Lega).

“Tuttavia - ha spiegato Ardenti - a seguito del recente decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri, il Governo Pd-M5S avrebbe dovuto provvedere a fornire tali dispositivi necessari ad affrontare questa prima fase dell’emergenza.

Purtroppo, non lo ha ancora fatto.

Infatti, fino a ieri sera Regione Liguria non ha ricevuto da parte di nessun ente governativo alcuna fornitura di dispositivi di protezione individuale.

Per fortuna, le nostre Aziende sanitarie territoriali e ospedaliere sono riuscite a fare fronte alle esigenze di ‘DPI’ del personale con le proprie scorte.

I rappresentanti degli Ordini provinciali dei medici hanno poi riferito che i medici di famiglia, di continuità assistenziale e i pediatri non hanno ancora ricevuto dal Ministero della Sanità alcuna nota sull’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale.

Gli auditi in Commissione regionale si sono inoltre lamentati dell’inapplicabilità della certificazione degli studenti per il loro rientro a scuola, prevista dal decreto.

Prima di attaccare i medici in prima linea sul fronte dell’emergenza coronavirus, il Governo Conte avrebbe dovuto occuparsi di proteggere tutto il nostro personale sanitario e quindi di mantenere le promesse come quella sulle forniture dei dispositivi di protezione individuale, peraltro messa nero su bianco nel decreto del Presidente del Consiglio dei ministri”.

In rinforzo alla polizia locale arriva Maqui

Super User 27 Febbraio 2020 1093 Visite

Si chiama Maqui ed è un pastore belga maschio, si sta addestrando a Torino e arriverà a Genova alla fine di luglio. Da quel momento sarà “in servizio” presso la Polizia Locale genovese e verrà adottato da un agente, che diventerà il suo addestratore. Maqui vivrà a casa con l’agente, i due diventeranno una coppia inseparabile sul lavoro e a casa.

La Polizia Locale si dota di un nucleo cinofilo, in particolare per la lotta allo spaccio di droga e i fenomeni di microcriminalità. Le scuole, il centro storico e i parchi saranno alcuni dei luoghi in cui sarà all’opera l’unità. È la novità contenuta in una delibera, approvata oggi dalla Giunta comunale, su proposta dell’assessore alla Sicurezza.

«Genova è una delle prime città in Italia a dotare la polizia locale di una unità cinofila – spiega l’assessore alla Sicurezza -. Negli altri Comuni l’iniziativa ha dato risultati nel perseguire i reati ma ha anche aumentato la percezione della sicurezza da parte dei cittadini e il contatto e la fiducia verso la polizia locale».

Il nucleo cinofilo sarà impegnato in molti ambiti. Ad esempio si occuperà della perlustrazione di parchi e giardini con particolare attenzione alle zone di degrado, di vigilanza del centro storico e delle aree che destano maggior senso di insicurezza a causa dello spaccio di stupefacenti o della frequentazione di individui dediti ad attività illecite, ancora, di promuovere il rispetto del decoro attorno ad aree sensibili, come scuole, musei, monumenti, istituti o luoghi di cultura e interessati da flussi turistici.

Ancora: potrà fare visite al mercato settimanale, affiancare operazioni di verifica in immobili pubblici e privati anche per il contrasto delle occupazioni abusive e dello smercio di beni contraffatti, essere presente a operazioni di bonifica di locali e fabbricati e nella tutela del patrimonio pubblico e privato in ausilio delle altre forze di polizia.

Ma la presenza di Maqui servirà anche ad aumentare la vicinanza con il cittadino e a promuovere inclusione, protezione e solidarietà, valorizzando la collaborazione con il terzo settore. Gli agenti impegnati nel nucleo cinofilo partecipano a corsi di addestramento di cani e seguono un percorso di formazione in materia di polizia giudiziaria.

Coronavirus, i primi timori sono di De Benedictis

Super User 27 Febbraio 2020 1277 Visite

A proposito di Coronavirus, Franco De Benedictis, consigliere comunale di Direzione Italia, il 4 febbraio scorso aveva già espresso con una mozione le sue preoccupazioni al sindaco Marco Bucci in relazione alla situazione e diffusione del virus.
Nel documento presentato De Benedictis chiedeva di “intensificare le attività di pulizia e sanificazione dei luoghi pubblici ad alta affluenza di cittadini e dei mezzi di trasporto pubblico fortemente condivisi da un elevato numero di persone che, per legge, devono essere sottoposti a pulizia con cadenza periodica per scongiurare la proliferazione di batteri patogeni, virus...”.
De Benedictis conosce bene le principali norme sanitarie, perché è un noto allevatore di canarini. L'esperienza fatta con gli uccelli adesso la mette al servizio degli umani.

Ridotto l’impatto acustico nel bacino portuale di Pra’

Super User 27 Febbraio 2020 1046 Visite

Altri importanti tasselli si aggiungono all’ampio quadro di riqualificazione del territorio di Pra’-Palmaro avviato dal tavolo tecnico Pra’lmarium coordinato dall’assessorato comunale allo Sviluppo Economico Portuale, Marittimo e Logistico di cui fanno parte Municipio VII Ponente, Regione Liguria, Consiglio di Comunità Praese, Autorità di Sistema Portuale, Società Autostrade, PSA Genova-Pra’, RFI e FuoriMuro Servizi Portuali e Ferroviari società che dal 2010 svolge il servizio di manovra ferroviaria all’interno del Porto di Genova e del Bacino Portuale di Pra’.

L’Autorità Portuale di Sistema del Mar Ligure Orientale ha mantenuto l’impegno di fare installare ed attivare il passaggio a livello presso il Bacino Portuale di Pra’. È una soluzione che ai convogli merci di FuoriMuro consente di attraversare la strada che conduce alle aree del Nuovo Borgo Terminal Container senza doversi fermare, riducendo così sensibilmente i rumori emessi in fase di frenata e ripresa del moto.

Quasi contemporaneamente il PSA Genova-Pra’ ha installato dispositivi di misurazione e visualizzazione della velocità dei camion che transitano sul viadotto autostradale di collegamento con il Terminal Container Praese. Questi sistemi, operativi nei due sensi di marcia, hanno il compito di dissuadere i camionisti a viaggiare ad una velocità superiore ai prescritti 30 Km/h, minimizzando il rumore emesso specialmente al passaggio sui giunti del viadotto evitando di disturbare gli abitanti delle zone limitrofe come via Porrata e via De Mari.

Da parte sua, pur avendo finora operato nel rispetto delle norme vigenti, FuoriMuro ha equipaggiato i locomotori con timer che spengono autmaticamente le macchine dopo circa dieci minuti di inattività ed ha attivato una campagna di sensibilizzazione interna al personale di macchina per ridurre al minimo l’uso delle segnalazioni acustiche. 

Queste azioni si inseriscono nel più ampio quadro di riqualificazione del territorio che interessa diversi aspetti del tessuto sociale ed ambientale del sestiere praese di Palmaro: dall’arredo urbano, all’inquinamento atmosferico, alla mitigazione dei rumori del parco ferroviario.

«Dal mio insediamento come assessore allo Sviluppo Economico Portuale e Logistico – spiega Francesco Maresca -, grazie alla programmazione di incontri specifici che hanno coinvolto associazioni e Municipio VII Ponente abbiamo ottenuto i primi risultati. Grande è la mia soddisfazione nel constatare come nel corso di questi cinque mesi di lavoro comune il rapporto tra Pra' e il porto inizi ad essere "sostenibile" migliorando la vita dei cittadini. Come sempre sostenuto la sostenibilità è essenziale per lo sviluppo economico portuale ed è fondamentale per l'intera città. Lunedì prossimo il sesto ed ultimo gruppo di lavoro denominato FoxTRot tratterà il tema del prolungamento a ponente del Canale di Calma e della Fascia di Rispetto dal Rio Branega sino al rio San Giuliano. Questo tavolo conclude il ciclo di appuntamenti previsti ma non segnerà la fine del nostro impegno. Per garantire il raggiungimento dei risultati saranno infatti necessari “follow up” con tutti gli attori coinvolti per verificare lo stato dell'arte di ogni obiettivo».

«Il tavolo tecnico per Pra’-Palmaro sta cominciando a fornire risultati tangibili, come le iniziative di FuoriMuro, di Autorità Portuale e di PSA, che incoraggiano a proseguire nel percorso di riqualificazione intrapreso – commenta l’ideatore del Pra’lmarium Guido Barbazza -. Grazie al coinvolgimento capillare dei cittadini tramite le associazioni locali, il Comitato Palmaro, la FondAzione PRimA’vera, e alla positiva collaborazione instaurata con enti, istituzioni ed aziende che operano e/o hanno responsabilità e competenze sul territorio, Municipio incluso, coordinati dal Comune di Genova, è possibile realizzare la visione di una “Pra’ Futura” che, seppur in modo diverso, ritorni ad essere bella come in passato consolidando un rapporto di “win-win” tra porto e comunità di riferimento».

Più posti convenzionati nelle case di riposo liguri

Super User 27 Febbraio 2020 1059 Visite

240 posti convenzionati in più presso le Residenze Sanitarie Assistenziali, le Residenze e i Centri Diurni per malati di Alzheimer. E’ quanto previsto dall’avviso di manifestazione di interesse approvato da A.Li.Sa., l’Azienda Ligure Sanitaria, il 25 febbraio. Le domande potranno essere presentate fino alle ore 12 del 27 marzo prossimo. Sono ammessi alla manifestazione d’interesse gli Enti gestori di strutture private autorizzate e accreditate, anche non contrattualizzate. I posti oggetto dell’offerta sono così suddivisi: 40 per la ASL1, 55 per la ASL 2, 80 per la ASL3, 25 per la ASL4, 40 per la ASL5, e dovranno essere effettivamente disponibili al momento dell’assegnazione, pena la revoca della stessa. L’accesso sarà regolato sulla base della lista di attesa unica aziendale delle ASL.

“Con questa delibera di A.Li.Sa. – dichiara il consigliere regionale Claudio Muzio, capogruppo di Forza Italia e membro della Commissione Sanità – viene ampliata l’offerta di residenzialità assistita per gli anziani della nostra Regione e incrementata la rete sociosanitaria extra-ospedaliera. L’avviso per la manifestazione d’interesse, che giunge in esito a due deliberazioni varate dalla Giunta Regionale nel mese di dicembre, consentirà di dare una risposta a un bisogno reale presente sui territori”.

“Questi 240 posti - prosegue Muzio - saranno un aiuto concreto per tante famiglie che devono sopportare un peso economico enorme per la gestione di un anziano in struttura. Con il posto convenzionato i nuclei familiari dovranno farsi carico soltanto della quota alberghiera della permanenza nelle RSA, mentre la quota sanitaria sarà coperta dall’ASL”.

“Dare inoltre la possibilità anche alle strutture non contrattualizzate di partecipare alla manifestazione d’interesse – sottolinea ancora il capogruppo di Forza Italia - è un’azione politica importante, che favorirà una maggiore concorrenza e quindi un ulteriore innalzamento della qualità, un ampliamento dell’offerta e una maggiore possibilità di scelta. Contribuirà inoltre ad evitare lo spostamento da una struttura all’altra nel momento in cui un anziano entra in graduatoria”.

“Sui temi legati all’invecchiamento c’è, nella nostra Liguria, un bisogno impellente di risposte. Per quanto di mia competenza ho cercato in questi anni di mettere in campo in Consiglio Regionale iniziative che andassero in questa direzione. Ricordo che anche sull’ipotesi da me prospettata dei voucher, i buoni da utilizzare per la scelta della struttura, vi è stata un’importante apertura da parte della Giunta”, conclude Muzio.

Ulteriori informazioni sull’avviso di manifestazione di interesse sono disponibili sul sito www.alisa.liguria.it, nella sezione “Altri bandi/Avvisi”.

L’assessore Sonia Viale contro il governo

Super User 27 Febbraio 2020 1193 Visite

“Il rifornimento di dispositivi di protezione, annunciato per oggi dal governo, non è arrivato. Questo ritardo inaccettabile potrebbe determinare conseguenze nell’assistenza già nei prossimi giorni. La soluzione di questo grave problema dev’essere la priorità del governo”. Così la vicepresidente e assessore alla Sanità di Regione Liguria Sonia Viale in merito alla carenza dei dispositivi di protezione e, in particolare, delle mascherine DPI che sarebbero dovute arrivare oggi all’aeroporto di Malpensa per essere poi distribuite in tutte le Regioni, compresa la Liguria.
“Era stato comunicato dal governo – ricorda l’assessore Viale - che oggi sarebbero arrivati i dispositivi di protezione individuale, come richiesto dalle Regioni. Questo in virtù dell’ordinanza della Protezione civile nazionale emessa nella giornata del 25 febbraio scorso. Anche Regione Liguria era in attesa di poter avere una quota necessaria e indispensabile per proteggere il personale dedicato alla gestione di questa emergenza. Questo non è accaduto. Si tratta di una circostanza gravissima, che rischia di interrompere le attività in corso. È fondamentale che si arrivi a reperire in tempi rapidissimi e in ogni forma consentita il materiale di protezione, e in particolare le mascherine DPI. La vicepresidente Viale conclude: “Il ritardo da parte del governo è inaccettabile perché non consente ai nostri operatori di svolgere in sicurezza le loro attività”.

Coronavirus, salgono a 6 i casi positivi in Liguria

Super User 26 Febbraio 2020 1119 Visite

Sono saliti a sei i casi positivi al coronavirus in Liguria, cresciuti di quattro unità, oltre ai due pazienti ricoverati ieri al Policlinico San Martino di Genova e all’ospedale San Andrea della Spezia. I nuovi quattro provengono tutti dall’albergo di Alassio, la struttura isolata ieri per il primo caso di coronavirus. Lo ha comunicato quest’oggi in conferenza stampa il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti insieme alla vicepresidente e assessore regionale alla salute Sonia Viale.
“Al contrario – ha detto il presidente Toti - è risultato negativo il signore che violando qualsiasi regola di buon senso si è presentato al pronto soccorso di San Martino dichiarando di essere un contatto del paziente della Spezia, ricoverato al San Andrea e pertanto anche i sanitari contattati, per essere messi in quarantena, sono stati liberati”.
“A queste notizie – ha continuato Toti – si aggiunge l’apertura della Sala della Protezione civile regionale dalle 7 alle 23 a disposizione dei sindaci per dubbi e domande. Al momento l’unico caso che sta gestendo è quello relativo all’albergo di Alassio dove si ritiene che le condizioni di affollamento siano tali da non garantire più l’appropriatezza e le dovute precauzioni per le 147 persone e quindi stiamo contattando in queste ore gli assessorati regionali alla sanità di Lombardia e Piemonte per fare in modo che parte di queste persone ospitate siano spostate nelle loro residenze, dove svolgere la quarantena volontaria o coatta, attraverso appositi trasporti protetti. Al momento comunque tutti gli ospiti dell’albergo sono stati assistiti con cibi caldi”.
Tutti i pazienti ricoverati con coronavirus stanno abbastanza bene e nessuno delle sei persone è soggetta a terapie severe. E’ stata inoltre ricostruita la catena epidemiologica per il cittadino della Spezia ricoverato ieri e pertanto chi doveva andare in domicilio volontario lo ha fatto.
L’assessore alla sanità Sonia Viale ha ribadito il “contatto continuo tra Regione Liguria e il Ministero della salute anche sull’uso dei tamponi che possono essere impiegati in casi specifici”. “Alisa – ha detto Viale – sta seguendo l’andamento di quanto sta accadendo sul territorio attraverso gli uffici di igiene e il 118. E’ importante ribadire che tutti i cittadini devono fare riferimento al 112 la cui centrale è stata implementata con nuovo personale ed ora i tempi di risposta sono di 4 secondi di media. Stamani Alisa ha inoltrato ai medici di famiglia e ai pediatri la circolare per ribadire le regole principali per la presa in carico dei pazienti che non devono recarsi negli studi medici e ai pronto soccorso, ma telefonare al 112”.
“Per quanto riguarda i dispositivi di protezione individuale, cioè le mascherine – ha sottolineato Viale - Regione Liguria ha ricevuto la garanzia dal ministero sull’arrivo di un nuovo stock e nessuno resterà sprovvisto”.

HUB REGIONALI
Il commissario di ALISA Walter Locatelli ha ricordato che il sistema si sta muovendo in modo armonico e che sono in corso riunioni continue per implementare la conoscenza dei percorsi sanitari stabiliti da Regione Liguria a seguito dell’ordinanza. E non vi è nessun problema sulla disponibilità dei tamponi.

 

Coronavirus, Regione incontra sindacati e imprenditori

Super User 26 Febbraio 2020 801 Visite

Il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti e l’assessore a Turismo e occupazione Gianni Berrino, l’assessore allo Sviluppo economico Andrea Benveduti hanno incontrato sindacati e categorie economiche e produttive per un aggiornamento sulla situazione legata al Coronavirus.
“Ovviamente - ha detto Toti - la questione dei riflessi economici di questa vicenda è di grande importanza. Per questo occorrerà attivare strumenti di ammortizzazione sociale e sostegno al reddito. L’assessorato al Lavoro si sta occupando di formulare una serie di proposte, che condivideremo con le altre regioni e con il Governo, visto che si tratta comunque di tematiche di livello nazionale che richiedono interventi di tipo legislativo e che riguardano una fetta importante del PIL nazionale”.
“Siamo consapevoli - ha aggiunto il governatore - che le restrizioni adottate abbiano delle ripercussioni, per questo abbiamo chiesto che venga effettuato un incontro ai massimi livelli per individuare gli strumenti più urgenti”.
“Dal canto nostro - ha concluso - vogliamo elaborare una serie di proposte da sottoporre al Governo, ad esempio l’attivazione di fondi di garanzia tramite Filse che costituiscano una rete di protezione in vista delle difficoltà economiche a cui andranno incontro le realtà di questo territorio”.

I consiglieri comunali ridotti allo stremo delle forze

Super User 25 Febbraio 2020 1395 Visite

In piena emergenza coronavirus - è di poche ore fa la notizia del primo caso in Liguria, ad Alassio - i consiglieri comunali sono stremati dalle due giornate passate in Sala Rossa.
“Dopo la giornata di ieri dedicata alla discussione, dalle 9 di stamane ad adesso siamo arrivati alla votazione del 110° ordine del giorno sul bilancio. Si voteranno ad uno ad uno anche gli altri 340 perché le opposizioni (PD, M5S, Lista Crivello, Chiamami Genova) si sono opposte all'accorpamento delle votazioni, che avrebbe permesso di accorciare i tempi”, così scrive su Facebook il capogruppo di Forza Italia a Tursi, Mario Mascia.
Non sono bastate le inquietanti mascherine antivirus indossate ieri dai consiglieri Guido Grillo e Alberto Campanella per indurre l’opposizione a non allungare i tempi della votazione.

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