A Marco Melgrati, sindaco sospeso di Alassio e commissario di Forza Italia per Savona, non è piaciuta l’intervista ad una signora di Alassio andata in onda nella trasmissione di Barbara D’Urso, Pomeriggio Cinque. Così ha scritto al patron delle reti Mediaset, Silvio Berlusconi
Caro Presidente dott. Silvio Berlusconi,
ho ritenuto un obbligo scriverLe questa lettera aperta, in qualità di Sindaco (seppur sospeso per la famigerata legge Severino, che Lei ben conosce, per 3.800 euro di spese ai tempi del mio incarico di Capogruppo Regionale di Forza Italia, che secondo la Legge Regionale e le consuetudini erano assolutamente legittimi, e che comunque anche se fossero stati irregolari non vi è stato assolutamente il dolo, necessario per configurare il reato che mi è stato contestato in primo grado dal Tribunale di Genova), e in qualità di Commissario di Forza Italia della Provincia di Savona, per protestare vivamente su come è stato trattato il nostro Comune di Alassio durante una trasmissione televisiva condotta dalla sig.ra Barbara D’Urso su un programma delle reti Mediaset.
Infatti, durante la puntata di Pomeriggio Cinque andata in onda venerdì 28 febbraio, c’è stata un’intervista con signora (figlia di 2 anziani,"chiusi in quarantena" in albergo, perché è stato acclarato un caso di Corona Virus, e quindi sono scattate le misure di prevenzione) che si è permessa di dire falsità su quanto è successo ad Alassio, che hanno pesantemente danneggiato l’immagine della Nostra Città.
Ecco invece come si sono svolti i fatti:
Sabato mattina (22.02) l’assessore alla Protezione Civile Avv.to Franca Giannotta riceve una telefonata da Cesare Caviglia, responsabile della Protezione Civile di Alassio, che la informa della presenza presso l'Hotel Belsit di un gruppo di persone provenienti da Castiglione D'adda e delle condizioni di salute di una di queste persone (febbre)…L’assessore ha subito informato il vicesindaco Angelo Galtieri e ha chiamato, insieme al dott. Giampaolo Merello (un medico di base di Alassio Salute) la dott Frumento responsabile dell'Ufficio Igiene di Albenga, chiedendole di venire a fare il tampone alla signora che riferiva stato febbrile. La stessa aveva risposto, nonostante l’assessore insistesse nel fatto che i turisti provenissero da quella zona oggetto di attenzione per casi di Corona Virus, che non era necessario perché la paziente aveva lamentato al 112 solo sintomi influenzali. Il giorno dopo sempre l’assessore Giannotta si è sentita con il sindaco di Castiglione d' Adda, il quale mi informava che alcuni sei suoi concittadini facevano parte di un corso di ginnastica dolce composto da persone che avevano frequentato il bar da cui era partito il focolaio. L’assessore ha chiesto al sindaco di Castiglione d' Adda di comunicare ciò in modo ufficiale.
La domenica, con l'aiuto della dott. Di Marco, Direttore Generale del Comune di Alassio e del funzionario comunale Furia l’Assessore Giannotta ha mandato una pec al dipartimento di prevenzione informando di tale circostanza, allegando la lettera del sindaco di Castiglione.
Il giorno dopo hanno chiamato dall' Asl riferendo che hanno valutato meglio la situazione che sarebbero venuti a prendere la signora per eseguire il tampone. Nel frattempo la Giunta Comunale ha comunque preparato una bozza di ordinanza per essere pronti in vista della quarantena. Il giorno 25 verso le 12 dall’Asl hanno comunicato che il tampone era negativo, salvo poi rettificare circa 20 minuti dopo: era positivo.
Al che il Comune ha messo in moto tutta la macchina e in collaborazione con l’assessore Regionale alla Protezione civile Giampedrone predisposto l'ordinanza e notificato la stessa. L’assessore Giampedrone ha assicurato per la serata del 25 la cena e la colazione per il giorno dopo. La cena è consistita in un panino, mezzo litro d'acqua. Non siamo sicuri se ci fosse anche la frutta.
Nella stessa serata del 25 il Comune ha organizzato la somministrazione dei pasti successivi con la soc. CIR che si occupa della mensa delle scuole
Dal pasto del 25 sono partiti con la somministrazione dei pasti nel seguente modo: prelevamento viveri da Cir da parte della Protezione Civile che provvedeva a lasciarli all'esterno dell'albergo (vicino alla porta di ingresso) in quanto i nostri volontari non avevano dispositivi DPI e non potevano entrare-
Nota dolente: gli ospiti sono isolati nelle loro stanze e non possono uscire, quindi si è posto il problema di come fare per distribuire i viveri. Il primo giorno ci siamo fatti aiutare da Albi, un dipendente del Bel Sit e volontario della croce bianca (in isolamento con altri 19 dipendenti): Albi ritirava il cibo dall'ingresso, lo posizionava davanti alle porte degli ospiti, bussava e loro si servivano.
Ovviamente non si poteva andare avanti in questo modo; il giorno dopo, il Comune e la Protezione Civile sono stati dotati di alcuni dispositivi e l'aiuto di personale dell'ufficio igiene che vestiva i nostri volontari per consegnare i pasti e li svestiva all'uscita.
Il problema del cibo che arrivava freddo, pertanto, è dovuto al fatto che fino a giovedì, si è dovuto distribuire i viveri aspettando l'aiuto dei volontari dotati di DPI.
Ovviamente, in tutto questo tempo nessuno ha potuto pulito le stanze e gli spazi comuni, in quanto anche i dipendenti erano e rimangono isolati (per quello che si può chiamare isolamento, visto che l'albergo non ha camere per i dipendenti) e d'altra parte non avrebbero potuto perchè vietato.
Il secondo giorno l’ass.re Regionale Giampedrone ha riferito che avrebbe fatto trasferire tutti gli ospiti: quelli piemontesi in una struttura militare piemontese, quelli lombardi in una struttura militare a Sanremo, ma nell'attesa di verificare la fattibilità di tale soluzione siamo arrivati a giovedì senza l'aiuto necessario: Personale specializzato che potesse entrare munito di dispositivi dpi per pulizia, controllo degli isolati, consegna delle richieste si farmaci ( i primi giorni abbiamo avuto serie difficoltà a distribuisce i pasti all'interno; presidio medico fisso in quanto tutti gli ospiti sono anziani e hanno già i loro problemi di salute, non abbiamo potuto rispondere sollecitamente alle richieste di farmaci, perchè non potevamo entrare a chiedere il tipo di farmaco per ognuno di loro, ecc... ecc... Siamo arrivati a giovedì in queste condizioni, quindi esasperati, abbiamo inoltrato una mail via pec a: Regione Liguria, Piemonte, Lombardia, ANCI, Procura della Repubblica di Savona, Milano, Genova, Ministero dell'interno, della Difesa e della Salute; non avendo riscontro urgente abbiamo sollecitato il giorno dopo.
Venerdì mattina l’ass.re Reg. Giampedrone ha finalmente comunicato che sarebbero venuti in Comune per fare un Coc con noi; contemporaneamente ha fatto arrivare tutto quello che abbiamo chiesto e prima di tutto la coopservice che da venerdì si occupa di pulire e distribuire i pasti; ora la situazione è migliorata
Nessuno è rimasto senza cibo, quello che l’amministrazione comunale ha potuto fare credo sia stato al limite di ciò che poteva fare in queste condizioni di emergenza e di novità (non ci risultano prima d’ora casi analoghi). Peraltro, sempre l’ass.re Reg. Giampedrone ha detto all’assessore Giannotta solo giovedì sera che non si potevano usare i volontari di protezione civile perché non hanno copertura assicurativa per questa casistica particolare.
Voglio qui ricordare un post su Facebook dell’assessore del Comune di Alassio Franca Giannotta per il rientro avvenuto mercoledì 26.02 di 12 turisti lombardi della provincia di Pavia, residenti nel Comune di Vellezzo Bellini che erano ospiti nella cittadina di Alassio della riviera ligure e che hanno dovuto vivere e sopportare, a loro malgrado, l’emergenza coronavirus.
Si tratta di un ringraziamento speciale da parte dell’amministrazione comunale lombarda rivolto al Comune di Alassio e a come ha affrontato una situazione davvero unica e senza precedenti.
“Non avrei voluto pubblicarla, perché ciò che conta ora è FARE e non DIRE, ma alla luce dello sciacallaggio televisivo di ieri ritengo, nell’esclusivo interesse della nostra città e per amore verso la stessa e verso i suoi cittadini, e per rispetto e affetto verso tutti i dipendenti che ci supportano quotidianamente e costantemente, doveroso FARLO” afferma nel post l’assessore alassino.
In sintesi le parole del sindaco Graziano Boriotti: “Il mio ringraziamento è esteso a tutto il personale impegnato per l’emergenza, è stata scongiurata una epidemia con grande impegno ed abnegazione, gestendo al meglio una situazione mai provata da nessuna amministrazione pubblica. In questi giorni si è sviluppato uno spirito di collaborazione tra istituzioni, un esempio virtuoso che è giusto divulgare alla popolazione…”.
E l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte ha ringraziato tutti gli operatori che hanno collaborato, il personale sanitario, gli elicotteristi del 118 piemontese, il personale della Croce Rossa, compresi i volontari e tutte le forze dell’ordine che hanno garantito la sicurezza, in particolare il maggiore dei Carabinieri, Massimo Ferrari: “Fondamentale è stato il supporto del Dipartimento di Emergenza 118, che doveva intervenire con somma urgenza per separare le persone positive al test da quelle negative, evitando che queste ultime si contagiassero, considerato che erano tutte ospitate nello stesso hotel. Grazie all’utilizzo dell’elicottero, in poco meno di un’ora i sanitari si sono trovati sul posto, mentre da Genova stavano arrivando i risultati dei test. Sono quindi entrati nell’hotel e hanno diviso le persone, indirizzato le 24 positive su un mezzo e le restanti 8 negative su un altro. Un grazie particolare è stato espresso dall’assessore alla Sanità al direttore dell’elisoccorso, dott. Roberto Vacca, che ha perfettamente diretto le operazioni sanitarie e ha consentito all’assessore di essere presente da subito sul posto per coordinare le operazioni di rientro, in costante collegamento con l’unità di crisi a Torino”.
Credo che questo riassunto sia doveroso… so che oggi una troupe di Pomeriggio cinque sarà ad Alassio… voglio sperare che venga messo in evidenza quanto fatto dall’amministrazione comunale, dal viceSindaco Angelo Galtieri, dall’assessore alla protezione Civile Franca Giannotta, dai Dirigenti e funzionari del Comune di Alassio, dai volontari della Protezione Civile, dalle Forze dell’Ordine, Polizia Urbana, Carabinieri e Polizia di Stato, nell’affrontare una situazione senza precedenti che è stata gestita nel migliore dei modi possibili, con grande dispendio di forze e di impegno.
L’immagine del Comune di Alassio invece, grazie a quel collegamento, ne è uscita malissimo, immeritatamente… in un momento in cui ci sono già grosse difficoltà a raggiungere la Liguria per i lavori sulle autostrade, i ponti crollati, le mareggiate che hanno colpito pesantemente la Liguria negli ultimi due anni, l’Alitalia che sospende i voli da Genova a Roma e viceversa, non meritavamo e non meritiamo le parole che sono state ascoltate da milioni di persone.
Dopo averLe raccontato i fatti confido che Lei, Presidente, possa intervenire per restituire alla Nostra Città quella dignità e quel sentimento comune che ne ha fatto negli anni la perla della Riviera Ligure di Ponente, nei modi e nei tempi che Lei riterrà opportuno, attraverso i canali televisivi Mediaset.
Con la Stima di sempre
Marco Melgrati, Sindaco (sospeso) del Comune di Alassio e Commissario Provinciale di Forza Italia di Savona.