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Sanità, Galliera e Gaslini impegnati insieme nella ricerca

L'intervento dell'assessore regionale alla Sanità Massimo Nicolò

 

L’Ospedali Galliera e l'IRCCS G. Gaslini da anni conducono con successo numerosi progetti di ricerca cooperativi. Oltre a svolgere un’attività clinica di qualità elevata, infatti entrambi gli enti ospedalieri sono attivamente impegnati nella ricerca biomedica, in un’ampia e variegata gamma di settori. 

Oggi, sono stati pubblicamente presentati i risultati durante un convegno scientifico dal titolo “Gaslini e Galliera insieme per la ricerca”, che aveva lo scopo di mostrare i progetti di ricerca comuni in corso e di discutere future collaborazioni scientifiche. L'incontro si è tenuto presso il Salone dei Congressi dell’E.O. Ospedali Galliera. Ha introdotto l’incontro l'Arcivescovo di Genova Mons. Marco Tasca.

L’evento è stato fortemente voluto dai responsabili della ricerca dei due ospedali, Cesare Massone per il Galliera e Angelo Ravelli per il Gaslini. Nel corso dei lavori, ai quali ha partecipato anche l’assessore regionale alla Sanità Massimo Nicolò, sono state passate in rassegna le collaborazioni scientifiche in atto, attraverso la presentazione congiunta di ricercatori dei due Istituti.

Gli argomenti hanno spaziato dal ruolo della genetica clinica nei percorsi di cura dal bambino all’anziano, alla chirurgia oro-maxillo-facciale e a quella dell’epilessia; dal progetto di accoglienza alle vittime di violenza in pronto soccorso, alla ricerca in ambito oncologico sia pediatrico sia nell’adulto; dalla valutazione farmacocinetica e farmacodinamica degli antibiotici long acting, all’effetto del COVID-19 sulla circolazione dei patogeni multiresistenti in terapia intensiva; dall’allattamento fino alla salute dell’anziano attraverso un approccio tecnologico multidimensionale e molto altro ancora.

«La condivisione delle risorse scientifiche tra i due ospedali - dice l’assessore Nicolò - ci avvia ad un nuovo modello di sanità che punta su qualità, appropriatezza e tempestività delle prestazioni sanitarie offerte. Questo grazie ad un lavoro di rete ospedaliera che porta ad una migliore cura dei pazienti anche nell’ottica del percorso sanitario, soprattutto nelle diverse fasi di presa in carico del paziente».

«Oggi è tornato l’atteso appuntamento che vede ancora una volta la “ricerca” al centro della riflessione fra gli specialisti dei nostri due Istituti - commenta il professor Cesare Massone, coordinatore scientifico dell’Ente Ospedaliero Galliera -. Galliera e Gaslini, in continuità con la mission dei loro rispettivi fondatori, la marchesa Maria Brignole Sale, duchessa di Galliera e il sen. Gerolamo Gaslini e in nome di quella vocazione scientifica che da sempre li contraddistingue, condividono, in questa seconda edizione, nuovi ambiziosi progetti di ricerca e innovativi percorsi scientifici e clinico-assistenziali. I due prestigiosi Istituti genovesi, rafforzati dalla presidenza di entrambi dell’Arcivescovo di Genova, mons. Marco Tasca, confermano con tenacia il proprio reciproco impegno nell’assistenza e cura del paziente, nell’ottica di elevare ancora di più gli standard di benessere psicofisico dei propri piccoli e grandi assistiti. L’E.O. Galliera ha sempre posseduto dall’epoca della sua fondazione, accanto all’attività assistenziale, un’anima dedicata alla ricerca scientifica, che si è mantenuta costante negli anni anche più recenti. Condurre studi clinici e quindi ricerca in medicina è sinonimo di aggiornamento continuo e migliori cure per i pazienti; cercare sinergie è necessario per migliorare il network ed ampliare gli orizzonti».

«La seconda edizione del convegno congiunto tra Gaslini e Galliera - ha commentato il professor Angelo Ravelli, direttore scientifico dell’Istituto Gaslini – ha offerto l’opportunità di presentare le caratteristiche e i risultati del i numerosi progetti di ricerca svolti in collaborazione tra i due ospedali. La condivisione delle migliori risorse scientifiche, sia in ambito clinico che sperimentale, ha consentito di sviluppare progettualità importanti in diversi settori, con l’obiettivo prioritario di migliorare la qualità della cura dei pazienti. Nel corso dei lavori sono stati discussi i risultati delle ricerche in corso e sono state poste le basi per futuri progetti comuni. La cooperazione tra un istituto pediatrico e un ospedale dell’adulto rappresenta un modello ottimale di cooperazione scientifica, in quanto consente di studiare i fattori di rischio, il decorso, l’impatto e le migliori terapie di malattie che esordiscono in diverse età della vita oppure iniziano nell’infanzia e si protraggono nell’età adulta».

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