I consiglieri comunali di FdI: stop barriere architettoniche
“Sono tornato da Giovanna Sainato che vive reclusa in casa non tanto per la sua disabilità, ma per le barriere architettoniche che la circondano - così dice Matteo Rosso - e l’insensibilità che la circonda. Non ho mai lasciato solo nessuno che aveva bisogno di aiuto e non vedo perché debba iniziare proprio oggi, per i più deboli ed i sofferenti mi sono sempre battuto mettendoci la faccia e non solo”.
Oggi insieme a Matteo Rosso sono andati a casa della signora Sainato anche Valeriano Vacalebre che è consigliere di Fratelli d’Italia al Comune di Genova, e presidente della Commissione Cultura, che insieme ad Alberto Campanella, nella duplice veste di legale e di consigliere e capogruppo a Palazzo Tursi di Fratelli d’Italia, hanno portato la loro solidarietà e l’offerta di aiuto a Giovanna.
“La situazione della signora Sainato - dice Vacalebre - è una situazione assurda dove una donna che ha una voglia enorme di muoversi, di essere di aiuto al prossimo e di superare le barriere si trova bloccata a casa proprio per delle barriere architettoniche. Noi siamo presenti e abbiamo offerto a Giovanna tutto l’aiuto possibile sia dal punto di vista umano, ma anche e soprattutto da quello politico. L’amministrazione Bucci si contraddistingue dalla visione di quella che si chiama Genova Meravigliosa, al Genova dove è bello vivere, lavorare e spendere il proprio tempo, ma per la signora Sainato così non è. Genova assurge il simbolo di una prigione - continua Campanella - e questo contrasta con quanto noi vogliamo realizzare. Daremo alla signora Sainato tutto il supporto necessario attraverso le nostre competenze politiche e professionali”.
La battaglia per Giovanna Sainato, promettono i consiglieri insieme a Matteo Rosso, non si ferma sino a quando non avremo abbattuto le barriere che la tengono segregata in casa.
“Già la settimana prossima è previsto un nuovo incontro con Giovanna - commenta Stefano Costa neo consigliere di Fratelli d’Italia - al quale sarò presente, la storia di Giovanna mi ha colpito nel profondo e offrirò anch’io il mio contributo come ingegnere e come consigliere Comunale. Avrei voluto esserci già oggi, ma un disguido burocratico mi ha trattenuto a Tursi. Col cuore però ero al Biscione con Giovanna”.