Palazzo Tursi, la spina ‘amica’ nel fianco di Piciocchi

Pietro Piciocchi
Il rimpasto di Giunta, con l'innesto dei civici Enrico Costa ai Servizi sociali e Ferdinando De Fornari ai Lavori pubblici, ha avuto un duplice effetto: da un lato, ha permesso al sindaco facente funzioni Pietro Piciocchi di consolidare un profilo civico, utile in vista delle elezioni di primavera; dall'altro, ha alimentato tensioni e malcontenti all'interno della maggioranza. Due i casi che emergono con maggiore evidenza.
Il primo malumore proviene da Federico Bertorello, capogruppo della Lega in Consiglio comunale, che non ha esitato a esprimere il proprio disappunto attraverso un'intervista al Secolo XIX. Bertorello ha criticato apertamente la nomina dei due nuovi assessori, sottolineando come tali scelte siano state prese "senza nemmeno consultare la maggioranza". Parole che non sono passate inosservate e che hanno spinto il suo partito a una presa di distanza ufficiale. La Lega ha definito le dichiarazioni di Bertorello come "opinioni strettamente personali" e ribadito "il pieno sostegno al vicesindaco Pietro Piciocchi". Tuttavia, il clima interno al Carroccio rimane teso, e non si escludono ripercussioni sulla posizione del capogruppo.
Un secondo segnale di tensione arriva da Lorenzo Pellerano, attualmente in Consiglio comunale con la lista Toti ed ex consigliere regionale con la lista Biasotti. Pellerano, ambiva a un incarico in Giunta e non ha nascosto il proprio disappunto per essere stato escluso. Sebbene abbia ottenuto il ruolo di consigliere delegato sulla cruciale partita di Fincantieri, l’esponente totiano non sembra soddisfatto: in un’intervista a Repubblica, ha lanciato un monito riguardo alle prossime elezioni, affermando che "le comunali rischiamo di perderle davvero".
Nonostante questi dissapori, è improbabile che i totiani o i leghisti arrivino a mettere in discussione il delicato equilibrio che sostiene Piciocchi. L'attuale vicesindaco, indicato da Marco Bucci come il suo successore, gode ancora di un ampio sostegno, anche se non mancano dubbi e riserve all’interno della stessa coalizione.
Con la sessione di bilancio alle porte, la maggioranza è chiamata a dimostrare compattezza e unità, per non compromettere la tenuta politica di una Giunta che dovrà affrontare un banco di prova cruciale in vista delle elezioni di primavera. Tuttavia, le tensioni emerse non possono essere sottovalutate: rappresentano il sintomo di una fragilità interna che, se non gestita, potrebbe minare la credibilità del centrodestra nella corsa al prossimo mandato.
Lorenzo Pellerano
Federico Bertorello